Approvato l’atteso decreto che regola le cause di esclusione dalla disciplina delle società di comodo, accompagnato da una Circolare con i chiarimenti
L’Agenzia delle Entrate, secondo Assonime, sembra escludere dall’incentivo ACE le società di comodo e le società controllare estere
Con Provvedimento dell' 11.06.2012 l'Agenzia ha previsto la <b>disapplicazione automatica della disciplina delle società di comodo</b> per i soggetti che rientrano in una delle undici ipotesi previste dal provvedimento
Un Provvedimento del Direttore Agenzia Entrate (tutt’ora in bozza) prevede una importante esclusione per le società di comodo.
Tra i possibili casi di esclusione dalla disciplina delle società di comodo la coerenza e congruità agli studi di settore, il controllo sulle perdite, lo stato di crisi accertata
L’Amministrazione Finanziaria ha precisato che l'istanza deve essere presentata novanta giorni prima della scadenza del termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui la società è non operativa. Dunque, manca meno di un mese se il termine per la presentazione scade il 30 settembre 2012!
Un problema sempre più frequente nella pratica professionale riguarda le soluzioni da individuare per le società di comodo. Cosa fare e come?
Volendo evitare il penalizzante regime fiscale concepito per le società di comodo bisogna presentare l’interpello “disapplicativo” alla Direzione Regionale delle Entrate, entro il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi.
Lo scopo del legislatore delle società di comodo è quello di colpire quelle società “senza impresa” in cui lo schermo societario è stato scelto per usufruire, attraverso la tassazione analitica del reddito di impresa, di un più mite regime fiscale, rispetto all’intestazione diretta dei beni in capo alle persone fisiche.