La legge di bilancio 2020: confermata cedolare secca al 10%
La legge di Bilancio 2020 ha confermato l'aliquota della cedolare secca per i contratti di locazione a canone concordato al 10%.
In generale, la cedolare secca è un regime facoltativo che consente di sostituire l’irpef e le relative addizionali, l’imposta di registro e l’imposta di bollo con il pagamento di un’imposta sostitutiva. Questa facoltà riguarda le persone fisiche, titolari del diritto di proprietà o del diritto reale di godimento di un immobile che danno in locazione fuori dall’esercizio di attività di impresa, arti e professioni. Nel caso in cui il locatore opti per la cedolare secca:
il locatore applica sul totale dei canoni di locazione un’imposta sostitutiva;
i redditi da locazione non sono più rilevanti ai fini Irpef (ma vanno comunque indicati in dichiarazione ai fini del riconoscimento di benefici collegati al possesso di requisiti reddituali; come per esempio la determinazione dell’Isee).
Gli elementi qualificanti della cedolare secca sono:
1)L'aliquota della cedolare secca è del 21% per i contratti ordinari e del 10% per i contratti a canone concordato.
2) Gli immobili che possono usufruire della cedolare secca sono quelli appartenenti alle categorie catastali da A1 a A11 (escluso A10) locate ad uso abitativo e le relative pertinenze:
locate congiuntamente all’abitazione,
locate con contratto separato se nel contratto di locazione della pertinenza si fa riferimento a quello dell’immobile abitativo e sia evidenziato il vincolo pertinenziale.
3) L'opzione della cedolare secca riguarda l’intero periodo di durata del contratto (o della proroga) o, nei se l’opzione è già stata esercitata nelle annualità successive alla prima, per periodo di durata residua del contratto. In ogni caso il locatore ha diritto di revoca dell'opzione da effettuarsi entro 30 giorni dalla scadenza dell’annualità precedente, versando l’imposta di registro.