Accertamento e controlli

Il dimezzamento dei termini per l’opposizione a decreto ingiuntivo non è automatico – Corte  di Cassazione ord. n. 6514 del 22 Marzo 2011

Si rimette in discussione l’automatico dimezzamento del termine di costituzione per l’opponente nei giudizi di opposizione a decreto ingiuntivo, principio già stabilito nella pronuncia delle sezioni unite della Cassazione n. 19246 del 2010. La terza sezione civile della Cassazione afferma che tale soluzione potrebbe portare a violare il principio di giusto processo e con l'ordinanza n. 6514/2011 del 22 marzo 2011 ripropone la causa alle Sezioni Unite.

Indebita compensazione IVA: confisca dei beni personali per responsabilità di soci e amministratore – Corte di Cassazione  sentenza n. 662 del 13 gennaio 2011

La confisca dei beni, in caso di indebita compensazione dell’IVA, è legittima nei confronti di tutti i soci e non solo dell’amministratore, poiché non è dimostrabile che i vantaggi fiscali riguardino solo la società che ha beneficiato del reato. Tutti i soci infatti si presuppongono corresponsabili della condotta sociale e sono quindi penalmente perseguibili e assoggettabili al sequestro dei beni personali.Questa la decisione della Corte di Cassazione con la sentenza n. 662/2011

Vincolo di solidarietà nell’accertamento per coniugi con dichiarazione congiunta  - Corte di Cassazione, sent. n. 3944 del 18/2/2011

In costanza di dichiarazione congiunta, nell’accertamento e nella riscossione il Fisco si può rivalere su entrambi i coniugi, per il vincolo di solidarietà che lega marito e moglie, anche nel caso in cui la moglie non sappia di avere un ruolo nella società del marito. Questo quanto afferma la Cassazione con la sentenza n. 3944/2011

Fisco a rate per i contribuenti in difficoltà

Proroga della rateazione, fino ad un massimo di 72 mesi, qualora il contribuente provi un peggioramento della situazione di difficoltà posta a base della prima dilazione concessa. Questo in sintesi quanto previsto dal cd “Decreto Milleproroghe” riguardo le dilazioni concesse, fino al 27.2.2011, in caso di mancato pagamento della prima rata o, successivamente, di 2 rate

L’avviso viziato, in autotutela, può essere annullato e sostituito. Sent. Cass. n. 4372 del 23 Febbraio 2011

Autotutela per il Fisco: l’avviso viziato può essere annullato e sostituito. L'Amministrazione Finanziaria può annullare un avviso di accertamento in autotutela ed emetterne uno nuovo, se non si è formato il giudicato e non è scaduto il termine per l'accertamento.Questo stabilisce la sentenza della Corte di Cassazione n. 4372 del 23 Febbraio 2011.

Accertamento Iva fondato su accertamento induttivo IRPEF: la rettifica dell’imposta è valida. – Corte di Cassazione  sentenza n.1202 del  20 gennaio 2011

L’accertamento IVA basato su altro accertamento induttivo, per imposte dirette nel caso specifico, è considerato legittimo. Si tratta infatti non di allargamento del valore delle presunzioni ma di acquisizione secondo legge in base all’articolo 51, comma n. 5: se sono stati accertati nei confronti di un contribuente determinati fatti da parte dell'ufficio delle imposte dirette, l’Ufficio IVA non è tenuto a svolgere nessuna altra indagine per procedere nei confronti dello stesso contribuente relativamente agli stessi eventi economici. Questo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 1202 del 20 Gennaio 2011.

Le scritture contabili non certificano il pagamento - Corte di Cassazione, sentenza n. 105-2011del 4/01/2011

Le scritture contabili dalle quali si può desumere il pagamento di un debito, in mancanza di altri elementi che dimostrino il soddisfacimento dell'obbligazione, non possono assolvere la funzione di prova a favore del debitore. Questo, ribadendo un consolidato orientamento, ha affermato la Corte di Cassazione con la sentenza n. 105 del 4 Gennaio 2011.

Importazioni da paesi “black-list”: la deducibilità va provata dal contribuente . Sent. Cassazione n. 26298 del 29/12/2010

Nelle importazioni dai paesi inclusi nella black list la spesa corrispondente è deducibile solo quando le imprese contribuenti residenti in Italia forniscano la prova che le imprese estere svolgono prevalentemente un’attività commerciale effettiva e le operazioni concretamente eseguite avevano un reale interesse economico per l’impresa. Questo ribadisce la Corte di Cassazione con la sentenza 26298 del 29 Dicembre 2010

Finanziamenti del titolare nei conti aziendali si presumono ricavi d'impresa se non giustificati altrimenti - Sent. Cass. N. 26260 del 29 dicembre 2010

I finanziamenti del titolare sui conti correnti aziendali risultanti in contabilità sono elementi sufficienti per legittimare l’accertamento analitico basato sulla presunzione che i versamenti stessi, non giustificati diversamente, siano in realtà ricavi aziendali. Questo quanto afferma la Corte di Cassazione con la sentenza n. 26260 del 29 dicembre 2010

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