Il regime forfetario per i contribuenti minimi introdotto dalla legge di Stabilità 2015 è riservato ai contribuenti persone fisiche esercenti attività d'impresa, arti o professioni in forma individuale di minori dimensioni, e andrà a sostituire gli attuali regimi agevolati esistenti. All'interno del regime forfetario (o forfettario) <b>sono previste ulteriori agevolazioni per i contribuenti minimi che iniziano una nuova attività (start up) e per gli esercenti attività d'impresa ai fini contributivi</b>, vediamo come funziona.
Dalla reintroduzione del regime dei nuovi minimi per il 2015 al blocco dell'aliquota contributiva della Gestione Separata Inps per i lavoratori autonomi
IVA dovuta sulle vendite ripetute e sistematiche su E-bay, è quanto stabilisce la sentenza n.7194/2014 della Commissione tributaria regionale del Lazio, che riprende orientamenti giurisprudenziali di merito e di legittimità sul commercio elettronico
La comunicazione finanziaria inserita nel processo di pianificazione aziendale rappresenta per l'impresa una “best practices” che puo'avere senza dubbio un ritorno d’immagine difficilmente quantificabile, ma di grande imunportanza a livello strategico.
La comunicazione finanziaria sta via via assumendo un ruolo molto importante nel migliorare l’efficienza del mercato e rispondere alle richieste informative delle istituzioni finanziarie. Si inserisce nel processo di pianificazione aziendale per mezzo del quale viene definito un obiettivo di sviluppo opportuno e ottimale con cui si delinea il conseguente piano d’azione e le risorse per metterlo in atto.
Il Governo ha riscritto in extremis le regole dell'Imu per i terreni agricoli montani con il D.L. 4/2015 pubblicato in Gazzetta Ufficiale pochi giorni fa. E’ un piccolo obolo, in generale, ma odioso perche’ nella maggior parte dei casi obbliga a calcoli complicati solo per versare pochi euro.
Se il Comune non ha stabilito un'aliquota specifica per i terreni agricoli si applicherà quella standard de 7,6 per mille. A chiarirlo la risoluzione 2/DF del Dipartimento delle Finanze del 3.2.2015.
Ecco <b>quanto bisogna pagare per il rientro dei capitali detenuti all'estero</b>, con la procedura della collaborazione volontaria - Voluntary disclosure: alcuni esempi pratici di calcolo volti a dare <b>un'indicazione approssimativa del “costo”</b>, in termini di sanzioni e interessi, del rimpatrio dei capitali detenuti all'estero, sulla base della disciplina sulla collaborazione volontaria in vigore dal 1° gennaio 2015
Questioni aperte per il rientro dei capitali dopo l’entrata in vigore della Legge n. 186/2014 sulla “Voluntary Disclosure” : per le istanze di collaborazione presentate dopo il 28.03.2014, possibili effetti discriminatori.