Agenzia delle Entrate, Inps, Inail, Camera di Commercio e Comune. Sono queste le istituzioni che entrano in rapporto con l’imprenditore per mettersi in proprio (i c.d. “interlocutori obbligatori”).
Ai cd “compro oro” l’IVA si applica, in generale, secondo le modalità ordinarie. In presenza di determinati requisiti può essere applicato il meccanismo del “reverse charge o il regime “del margine”.
Mettersi in proprio significa saper trasformare l'idea in un progetto imprenditoriale, realistico e realizzabile. Ma occorre essere anche consapevoli dei rischi e delle numerose responsabilità da affrontare.
Optare per un regime contabile non deve essere dettato soltanto da ragioni fiscali, ma deve anche consentire all’imprenditore di avere tutte le informazioni necessarie per monitorare al meglio la propria attività.
Per mettersi in proprio il “fattore umano” rappresenta una delle risorse più preziose, spesso elemento fondamentale per decretarne o meno la sopravvivenza e il successo sul mercato.
La nuova disciplina sulle cessioni agroalimentari introdotta dal DL n.1/2012 e modificata dal Decreto del Fare
E' scaduto il 30 settembre l'obbligo per gli agenti e rappresentanti, iscritti agli ex ruoli, di aggiornare la propria posizione al registro imprese. Il ministero dello sviluppo economico concede altri 30 giorni per farlo, ma con una piccola sanzione.
La scelta imprenditoriale per mettersi in proprio e gli obblighi fiscali e previdenziali dell’imprenditore.
Camera di Commercio, Asl, Comune, Agenzia delle Entrate, Inps, Inail, Questura: per mettersi in proprio servono autorizzazioni, licenze e vari documenti