Pubblicato in Gazzetta il DL del 2 marzo 2012 n. 16 (Decreto Fiscale 2012), contenente disposizioni urgenti in materia di <b>semplificazioni tributarie</b>, di efficientamento e potenziamento delle <b>procedure di accertamento</b>
Un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate dà attuazione all’imposta di bollo sulle attività finanziarie scudate e gela le aspettative di proroga
In sede di accertamento con adesione, se l’imposta evasa scende al di sotto della soglia di punibilità penale, viene meno il reato
Nuovo Redditometro e accertamento sintetico; nulla da temere se il contribuente dimostra che le spese sostenute provengono da redditi diversi, ovvero redditi accumulati lecitamente, e quindi provenienti dagli anni passati, o redditi esclusi dalla base imponibile, oppure redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d'imposta
Avvisi di Accertamenti Esecutivi, come difendersi dal Fisco e le possibili azioni del contribuente. Impugnazione e blocco dell'esecutività delle sanzioni alla luce delle novità introdotte dal D. L. n. 98/2011. Dal 1 ottobre 2011 gli avvisi di accertamento se regolarmente notificati diventano titoli esecutivi per la riscossione a condizione che: siano emessi a decorrere dal 1° Ottobre 2011 e hanno ad oggetto periodi d'imposta dal 2007 in poi.
Il nuovo redditometro potrebbe essere operativo già da marzo e divenire uno strumento di orientamento per il fisco per la prossima dichiarazione dei redditi
Le principali novità fiscali della settimana che si chiude il 3 febbraio 2012: Decreto semplificazioni approvato dal CdM – Decreto proroghe al Senato – modelli IRAP 2012 e UNICO ENC 2012 definitivi – software compilazione e controllo modelli Iva 2012 – invio impronta digitale al 1° marzo 2012 – spesometro 2010 Abruzzo al 16 marzo 2012 – chiarimenti comunicazioni movimentazioni finanziarie e nuovo redditometro
Le indagini sulle movimentazioni dei conti correnti serviranno solo per selezionare i contribuenti da sottoporre a controllo, non sono presunzioni
Il Decreto liberalizzazioni consente la rivalsa dell’Iva anche in caso di accertamento o rettifica