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Utile Foglio Excel che gestisce i conteggi per il riporto delle perdite fiscali in caso di operazioni di:
Il file riporta la sintesi della normativa e consente di effettuare il test di vitalità per il riporto delle perdite.
Il file è aggiornato con le novità introdotte dal decreto del MEF del 27 giugno 2025 (pubblicato nella GU n. 160 del 12 luglio 2025) che da attuazione all'articolo 177-ter del TUIR per il riporto delle perdite infragruppo e aggiornato al Decreto Fiscale n. 84/2025 convertito in legge.
L’utilizzo del file presuppone una adeguata competenza fiscale da parte dell’utente.
Richiede Microsoft Excel 2010 o superiori.
La disciplina delle ONLUS (d.lgs. n. 460/1997) ha coinvolto circa 22.000 soggetti. Successivamente due interventi hanno modificato il quadro: l’istituzione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) ad opera del d.lgs. 117/2017, o CTS, e il D.L. 84/2025, conv. con mod., in legge 108/2025, che ha completato la riforma fiscale del Terzo Settore con entrata in vigore dal 1° gennaio 2026.
Entro il 31 marzo 2026, le Onlus dovranno scegliere se continuare la propria attività – senza scioglimento – iscrivendosi al RUNTS e conservando il fondo patrimoniale, o se sciogliersi e rimanere fuori dal RUNTS, devolvendo il fondo incrementale secondo le regole del Codice del Terzo Settore. La continuazione dell’attività comporta la valutazione della convenienza di adottare una forma giuridica o un’altra tra quelle disciplinate dal CTS. Si tratta di una scelta discrezionale degli organi di governance che comprende anche (e probabilmente in prevalenza) la disamina dei regimi fiscali applicabili, previa analisi della commercialità/non commercialità delle attivitàe della natura dell’ente. In alternativa, le Onlus potrebbero scegliere di diventare un’impresa sociale o un ente commerciale attratto alla normativa del TUIR.
Il volume propone una guida operativa attraverso l’approfondimento puntuale:
• delle disposizioni fiscali e IVA applicabili agli enti del Terzo Settore, con tutte le novità che attendono il 2026, nonché,
• del processo di transizione al RUNTS sotto il profilo civilistico.
Particolare attenzione è dedicata all’adeguamento statutario dell’ente, alla revisione degli assetti organizzativi, contabili e di bilancio in funzione delle dimensioni, alla scelta della forma giuridica. In questo contesto, l’aggiunta dell’art. 79-bis alle disposizioni del Codice del Terzo Settore – riguardo l’esenzione condizionata dalla tassazione delle plusvalenze dei beni – costituisce un incentivo concreto al passaggio delle Onlus nel perimetro degli ETS. La norma, infatti, garantisce continuità al regime agevolato già previsto dalla legislazione specifica delle Onlus, riconoscendo la non imponibilità delle plusvalenze figurative a certe condizioni.
Francesca Moroni
è Professoressa a contratto presso l’Università degli Studi di Macerata. Nella stessa Università ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Scienze Giuridiche (Phd) ed è Assegnista di ricerca in Diritto tributario. Autrice di pubblicazioni e relatrice a convegni sui profili tributari degli enti di Terzo settore.
Monica Peta
Professoressa a contratto all’ UNICAL, Ph.D. in scienze aziendali, Cultrice di Diritto doganale all’Università degli Studi di Macerata, Dottore Commercialista e Revisore legale con incarichi in Organi di controllo, amministrativi e di vigilanza d.lgs. 231/2001. Autrice di plurime pubblicazioni e relatore di numerosi convegni in tema di Terzo
Premessa
Introduzione
Parte I - Le Onlus nel codice del Terzo settore Disamina fiscale e aspetti tributari
1 Le Onlus nell’attuale panorama normativo. Novità e incertezze
1.1 Decreto Fiscale 2025 e (mancata) autorizzazione UE. Un quadro
di sintesi sulla fiscalità degli ETS e Imprese sociali
1.1.1 Abrogazioni a partire dal 1° gennaio 2026
1.2 Onlus. Categoria tributaria prima che giuridica. La devoluzione del patrimonio
1.3 Onlus che restano iscritte all’Anagrafe sino all’abrogazione del
d.lgs. n. 460/1997. ETS transitori
1.4 Onlus già trasmigrate nel RUNTS
1.5 Enti esclusi dal RUNTS. Il caso particolare del trust Onlus
1.6 Onlus che non vogliono diventare ETS. Breve analisi del regime
fiscale del TUIR per gli enti non commerciali
1.7 Il regime forfettario ex art. 145 TUIR
1.8 Perdita della qualifica di ente non commerciale (art. 149 TUIR)
2 Onlus nel Terzo settore. Profili fiscali
2.1 ETS. Definizione e fiscalità delle attività di interesse generale
2.1.1 Codice di Terzo settore: nuova disciplina per le plusvalenze figurative (art. 79-bis)
2.2 Le attività diverse. Trattamento fiscale
2.3 Tassazione agevolata. Regimi forfettari applicabili
2.4 Profili di “specialità” normativa per le organizzazioni di volontariato (ODV) ed enti filantropici
2.5 Profili di “specialità” normativa per le associazioni di promozione sociale (APS) e società di mutuo soccorso
2.6 Regime forfettario ODV e APS
2.7 Semplificazioni contabili e in materia IVA
2.8 Passaggio dal regime forfettario a quello ordinario (e viceversa).
Rilevanza dei ricavi e dei costi sostenuti
2.9 Imposte indirette e tributi locali
2.10 IRAP. Trattamento diversificato tra regioni
2.11 Detrazioni e deduzioni per erogazioni liberali effettuate da persone fisiche o giuridiche
2.12 Social Bonus. Ambito soggettivo di applicazione (anche per ETS non ancora iscritti al RUNTS al momento di assegnazione del bene)
2.13 Onlus come imprese sociali. Quadro normativo (ancora) incerto
3 Nuovo regime IVA
3.1 Premessa
3.2 Esenzioni IVA nel TUIR specifiche per le Onlus. Coordinamento con il CTS
3.3 Nuovo regime di esenzione IVA per gli ETS
3.4 Nuove disposizioni in materia di IVA per gli ENC
Parte II - Il passaggio da Onlus a ente del Terzo settore: aspetti civilistici, organizzativo-contabili e di bilancio
1 La perdita della qualifica di Onlus
1.1 Continuità senza scioglimento: come prepararsi
1.1.1 La scelta della forma giuridica
1.2 Il non profit blindato dal d.lgs. 117/2017. Aspetti generali
1.2.1 Attività di interesse generale e attività strumentali
1.2.2 Personalità giuridica e utili non distribuibili per tutti
1.3 Organizzazione di volontariato - ODV
1.3.1 Elementi strutturali e governance
1.4 Associazioni di promozione sociale - APS
1.4.1 Elementi strutturali e governance
1.5 Enti filantropici: elementi strutturali e caratteristiche
1.6 Le reti associative (cenni)
1.7 L’adeguamento dello statuto sociale: quadro generale
1.8 L'istanza al RUNTS al 31 marzo 2026 e l'iter di iscrizione
1.9 Appendice: principali disposizioni
2 Da Onlus a ente del Terzo settore: assetti contabili
2.1 L’Onlus diviene ente del Terzo settore
2.2 Approfondimento sulla natura dell’ente e la (non) commercialità delle attività
2.2.1 La scomposizione contabile
2.2.2 Guida alla nota metodologica
2.3 Un caso di studio: Mais Onlus di diritto diventa ODV
3 Obblighi di rendicontazione e disciplina fiscale: un tutt’uno
3.1 Quadro di riferimento contabile e fiscale
3.1.1 Disposizioni fiscali e adeguati assetti associativi
3.2 La dimensione dell’ente
3.2.1 La scelta del regime contabile tra “volontary” o “mandatory”
3.3 La rendicontazione contabile
3.3.1 L’Introduzione e il Glossario
3.3.2 Bilancio e rendiconto per cassa: i modelli
3.3.3 Relazione di missione: “rilevanza” e “rappresentazione veritiera e corretta”
3.3.4 Le informazioni su impegni e reinvestimento fondi
3.3.5 Le tecniche di rilevazione contabile
3.4 Il rendiconto per cassa aggregato
3.5 L’adeguamento del piano dei conti alla normativa dei bilanci ETS
3.5.1 Casi specifici: l’attività volontaristica, costi e proventi figurativi
3.6 Regime contabile e libri contabili anche fuori dai regimi speciali 193
3.7 Appendice principali disposizioni
4 Le operazioni non sinallagmatiche: l’OIC 35
4.1 Il principio contabile OIC 35
4.2 Classificazione delle transazioni non sinallagmatiche
4.2.1 Le erogazioni liberali
4.2.2 La classificazione nel “Glossario”
4.3 La regola del fair value
4.4 Alcune considerazioni sulle transazioni non sinallagmatiche
4.4.1 Casi esemplificativi
4.5 I proventi del 5 per mille
4.6 La raccolta pubblica o privata di fondi, RF
4.6.1 Il rendiconto separato
4.7 Le quote associative dei soci fondatori
4.8 La svalutazione delle immobilizzazioni materiali ed immateriali
5 Controllo e revisione dell’ente non piccolo
6 Controllo dei risultati, contabile e di adeguatezza alle norme
6.1 Forme di controllo e separazione delle responsabilità
6.2 Obbligo di nomina degli organi di controllo e RUNTS
6.2.1 Dubbi e criticità risolte dal MLPS
6.3 La responsabilità degli organi di governance
6.4 Il caso Mais ODV: la relazione del Collegio sindacale
Fonti normative e prassi citate nel testo
Principali schede di sintesi
– Classificazione delle attività commerciali nel Terzo settore
– Regime forfettario per enti piccoli
– Regime forfettario degli ETS non commerciali
– Regime fiscale agevolato per ODV e APS
Bibliografia
Aspetti civilistici, contabili e fiscali delle perdite d'esercizio con esempi di scritture contabili.
Aggiornato al DL 84/2025 convertito dalla Legge 108 del 30 luglio 2025
eBook in pdf di 89 pagine.
Nel corso della vita aziendale, il manifestarsi di perdite di esercizio è un fenomeno abbastanza frequente, soprattutto in periodi di crisi. Dal punto di vista civilistico, la disciplina – racchiusa negli artt. 2446 e 2447 per le S.p.A. e artt. 2482-bis e 2482-ter per le S.r.l. – prevede, a seconda dell’impatto della perdita d’esercizio sul capitale sociale, l’adozione di adeguati provvedimenti diretti a riportare la gestione in una posizione di stabilità. La normativa richiamata riguarda però le mere società di capitali, in quanto per quelle di persone, che non hanno un limite minimo di capitale sociale, alcune di tali disposizioni non potrebbero essere attuate. Per queste ultime si fa riferimento alla disciplina generale della partecipazione agli utili e alle perdite dei soci dettata per la società semplice.
Indipendentemente dalla modalità in cui la perdita civilistica è ripianata, quella fiscale può essere portata – per i soggetti IRES – in diminuzione dal reddito complessivo dei periodi d’imposta successivi, senza limiti di tempo, in misura non superiore all’80% del reddito imponibile di ciascun periodo d’imposta e per l’intero importo che trova capienza in tale ammontare.
Se la perdita è rilevata nei primi tre periodi d’imposta può essere riportata in misura del 100% del reddito imponibile.
Grazie all’intervento del Legislatore della Legge di bilancio 2019, tali regole valgono, a partire dal periodo d’imposta 2021 “solare”, anche per i soggetti IRPEF in regime di impresa e per i soci di società di persone a prescindere dal regime contabile adottato.
Infine, il D.Lgs n. 192/2024, introdotto dal legislatore con l'obiettivo di contrastare l’elusione fiscale e di garantire una “certezza normativa”, ritocca e, in alcuni casi, introduce norme in tema di circolazione delle perdite.
Introduzione
Aspetti civilistici e contabili
1.1 Patrimonio netto, capitale sociale e risultato dell’esercizio
1.2 La disciplina civilistica delle perdite
1.2.1 Le perdite delle società di capitali
1.2.1.1 Perdita inferiore ad 1/3 del capitale sociale
1.2.1.1.1 Esempio
1.2.1.2 Perdita superiore ad 1/3 del capitale sociale
1.2.1.2.1 Esempio
1.2.1.3 Perdita superiore ad 1/3 del capitale sociale con riduzione al di sotto del minimo legale
1.2.1.3.1 Esempio
1.2.1.4 Schema riepilogativo
1.2.2 Il riporto a “nuovo” delle perdite
1.2.2.1 Esempio con scritture contabili
1.2.3 La copertura delle perdite
1.2.3.1 Utilizzo delle riserve disponibili
1.2.3.1.1 Schema riepilogativo
1.2.3.1.2 Esempio con scritture contabili
1.2.3.2 Copertura da parte dei soci
1.2.3.2.1 Esempio con scritture contabili
1.2.4 La riduzione del capitale sociale
1.2.4.1 Esempio con scritture contabili
1.2.5 Normativa COVID-19: la “sterilizzazione” delle perdite d’esercizio
1.2.5.1 Schema riepilogativo
1.2.5.2 Proroga bilanci 2021 e 2022
1.2.5.3 Disciplina ordinaria per i bilanci 2023
1.3 Partecipazioni agli utili e alle perdite società di persone
Aspetti fiscali
2.1 La disciplina fiscale delle perdite
2.1.1 I soggetti IRES
2.1.1.1 Riporto della perdita nei primi tre periodi d’imposta
2.1.1.2 Riporto della perdita nei periodi successivi al terzo
2.1.1.3 Il riporto delle perdite: schema riepilogativo
2.1.1.4 Assenza ordine di priorità del riporto
2.1.1.4.1 Assenza ordine di priorità del riporto: esempio
2.1.1.5 Le perdite d’impresa nel modello Redditi SC 2025
2.1.1.5.1 Le perdite d’impresa nel modello Redditi SC 2025 esempio
2.1.1.6 Divieto di riporto delle perdite
2.1.1.6.1 Disciplina ante D.Lgs n. 192/2024
2.1.1.6.2 Disciplina post D.Lgs n. 192/2024
2.1.1.6.3 Confronto tra le due normative
2.1.1.7 Cessione delle perdite fiscali a società quotate
2.1.1.8 Perdite derivanti dalla partecipazione in società di persone
2.1.1.9 Utilizzo delle perdite in sede di accertamento
2.1.1.9.1 Il modello IPEA
2.1.1.9.2 Utilizzo delle perdite in sede di accertamento: esempio
2.1.1.10 Il riporto delle perdite per le società di comodo
2.1.1.11 Il riporto delle perdite in ipotesi di operazioni straordinarie
2.1.1.11.1 La fusione ante D.Lgs n. 192/2024
2.1.1.11.2 La fusione post D.Lgs n. 192/2024
2.1.1.11.3 La scissione
2.1.1.11.4 Il conferimento
2.1.1.11.5 La trasformazione
2.1.1.11.6 La liquidazione della società
2.1.1.11.7 Il riporto delle perdite fiscali infragruppo
2.1.1.12 Le imposte anticipate
2.1.2 I soggetti IRPEF
2.1.2.1 Soggetti esercenti arti e professioni
2.1.2.2 Soggetti in regime d’impresa
2.1.2.2.1 Esempio
2.1.2.3 Tabella riepilogativa
2.1.2.4 Applicabilità delle norme e regime transitorio
2.1.2.5 Soggetti in regime di vantaggio
2.1.2.6 Soggetti in regime forfetario
2.1.2.7 Le perdite d’impresa nel modello Redditi PF 2025
2.1.2.8 Le perdite fiscali delle società di persone
2.1.2.8.1 Le perdite fiscali nella S.A.S
2.1.2.8.1.1 Le perdite fiscali nella S.A.S: esempio
2.1.2.9 Partecipazioni in società di capitali in regime di trasparenza fiscale
2.1.2.10 Perdite società di persone “di comodo”
2.1.2.11 Divieto riporto perdite
Il presente lavoro intende fornire ai professionisti una guida allo svolgimento dell’incarico del revisore di sostenibilità ai sensi dell’art. 8, d. lgs. 125/2024, privilegiando un approccio pratico.
Aggiornato alla Legge 8 agosto 2025 numero 118
eBook in pdf di 121 pagine
Per l’approfondimento dei principi di rendicontazione, e degli altri aspetti legati alle responsabilità degli organi di controllo, qui accennati solo per le parti inerenti, il lettore può fare riferimento ai testi della stessa autrice, “Reporting di sostenibilità ESG”, Maggioli, febbraio 2024; e “La revisione del reporting di sostenibilità ESG”, Maggioli, febbraio 2025.
Il presente e-book si articola in quattro capitoli:
Sia per l’attestazione obbligatoria che per quella volontaria, il revisore assume le responsabilità inerenti alla conformità, secondo le regole del SSAE Italia e dello standard ISAE3000 R (l’e-book non tratta l’attestazione del report di sostenibilità delle società EIP, per la quale il lettore può fare riferimento al testo già sopra citato “Revisione Reporting di sostenibilità ESG, Maggioli, Febbraio 2025).
La Commissione europea, con riferimento al contesto del Pacchetto Omnibus, ha affidato all’EFRAG il lavoro di revisione degli ESRS, di conseguenza, anche questo testo sarà aggiornato per le parti che lo riguardano quando sarà completata la riforma degli standard.
Premessa
1.1 La rendicontazione di sostenibilità: il contesto europeo
1.2 La Direttiva (UE) 2025/794 e la riforma degli ESRS
1.2.1 Le nuove date dell’obbligo di rendicontazione
1.2.2 Le norme CSDDD posticipate entrano in vigore in due ondate
1.2.3 La riforma degli ESRS
1.2.4 Contenuti della riforma ESRS
1.2.5 Cinque fasi operative
1.3 Il contesto italiano: il Decreto Legislativo 6 settembre 2024, n. 125 e il recepimento delle nuove date dell’obbligo CSRD
1.4 Aspetti definitori, scadenze, deroghe ed esenzioni: D.Lgs. 125/2024
1.4.1 Semplificazioni per le PMI quotate
1.4.2 Pubblicità
1.4.3 Vigilanza del Collegio Sindacale e del CCIRC
2.1 Le responsabilità del Revisore della rendicontazione di sostenibilità
2.2 Obiettivi e attività del revisore
2.2.1 Rendicontazione di sostenibilità: pianificazione e procedure di revisione
2.2.3 Istruzioni per le check list
2.2.3.1 Check list (n. 1) “Orientamento alla conformità del processo di rendicontazione”
2.2.3.2 Check list (n. 2) “Orientamento alla conformità delle informazioni ambientali”
2.2.3.3 Check list (n. 3) “Orientamento alla conformità delle Informazioni sociali”
2.2.3.4 Check list (n. 4) “Orientamento alla conformità delle informazioni sulla condotta d’azienda”
2.2.4 Comprensione e valutazione della rilevanza
2.2.5 Tassonomia ambientale: pianificazione e procedure di revisione
2.3 Guida alle aree di comprensione e relative procedure di revisione, check list
2.4 Tipi di errori e attestazioni scritte
2.4.1 Eventi successivi
2.4.2 Altre informazioni
3.1 La redazione della relazione di attestazione sull’esame limitato
3.1.1 Case study: Monclear (report di sostenibilità al bilancio 2024)
3.1.2 Linee guida ai Modelli
4.1 Documentazione e responsabilità del revisore
4.2 Caratteristiche e contenuto delle carte di lavoro
4.2.1 Conformità ai principi di revisione
4.2.2 Tipologie di carte di lavoro
4.3 La lettera d’incarico
4.3.1 Caratteristiche dell’incarico per Società non quotate
4.3.2 La durata
4.3.3 La revoca
4.3.4 Le dimissioni e risoluzione consensuale
4.3.5 Il compenso
4.3.6 L’oggetto
4.3.7 La natura
4.3.8 Modalità di svolgimento
4.3.9 Personale impiegato
4.3.10 Documenti finali
4.3.11 Situazioni di incompatibilità
4.3.12 Modelli
4.3.12.1 La lettera d’incarico
4.3.12.2 Il questionario di attestazione di indipendenza
4.3.12.3 Il questionario di valutazione dell’adeguatezza
4.3.12.4 Il questionario relativo all’accettazione dell’incarico
4.3.12.5 Il questionario relativo alla continuazione dell’incarico
Testi e documenti di approfondimento
Con questo ebook si intende fornire una panoramica ampia ed esaustiva sui diritti di autore, ponendo attenzione anche alle casistiche specifiche che in concreto si possono verificare in relazione al tipo di prestazione e alle caratteristiche soggettive del prestatore.
Aggiornato con le ultime novità su Intelligenza Artificiale e Non Fungible Token (NFT).
eBook in pdf di 68 pagine.
Il lavoro intende fornire una panoramica ampia ed esaustiva sui diritti di autore, ponendo attenzione anche alle casistiche specifiche che in concreto si possono verificare in relazione al tipo di prestazione e alle caratteristiche soggettive del prestatore.
Viene dedicata un’attenzione a 360 gradi agli aspetti di natura giuridica, civilistica, previdenziale e fiscale dei compensi erogati a titolo di diritto di autore e ai documenti giustificativi richiesti a supporto.
La trattazione è corredata da numerose tabelle esplicative e riassuntive, da articolati esempi applicativi e da una nutrita modulistica di immediato utilizzo.
In allegato fac-simile di contratto di cessione di diritti d'autore.
Sintesi
1 Le opere dell’ingegno
1.1 Le caratteristiche dell’opera dell’ingegno
1.2 Le opere dell’ingegno di carattere creativo
1.3 Le opere multimediali
1.4 Le opere interamente utilizzabili
1.5 Le opere realizzate su commissione o ideate dal dipendente
1.6 Le opere generate dall’intelligenza artificiale (c.d. IA)
1.6.1 I token NFT
1.6.2 La generazione di opere derivative tramite l’IA
2 Il diritto di autore
2.1 La definizione di diritto d’autore
2.2 I diritti connessi al diritto d’autore
2.3 Le norme civilistiche sul diritto d’autore
2.4 Le leggi speciali sul diritto d’autore
2.5 Il trasferimento del diritto d’autore
2.6 L’estinzione del diritto d’autore
2.7 Gli organi che gestiscono il diritto d’autore
2.7.1 SIAE
2.7.2 NUOVOIMAIE
2.7.3 AFI
2.7.4 SOUNDREEF
3 I compensi per l’utilizzo delle opere dell’ingegno
3.1 Il c.d. equo compenso
3.1.1 Parametri ministeriali di riferimento
3.1.2 Obbligo di applicazione dell’equo compenso
3.1.3 Clausole nulle
3.1.4 Tutela giurisdizionale
3.1.5 Presunzione di predisposizione unilaterale
3.1.6 Osservatorio nazionale sull’equo compenso
3.1.7 Obblighi deontologici
3.2 Il compenso per la cessione del diritto di utilizzazione economica dell’opera
4 Gli aspetti previdenziali e fiscali dei compensi per l’utilizzo delle opere dell’ingegno
4.1 La contribuzione INPS sui compensi per diritti di autore
4.1.1 La contribuzione INPGI sui compensi per la cessione dei diritti di autore
4.2 La nozione di diritto d’autore secondo i giudici tributari
4.3 La classificazione dei compensi ai fini delle imposte sui redditi
4.3.1 Reddito assimilato a quello di lavoro dipendente
4.3.2 Reddito di lavoro autonomo
4.3.3 Reddito assimilato a quello di lavoro autonomo
4.3.4 Reddito d’impresa
4.3.5 Reddito diverso
4.3.6 Redditi soggetti a tassazione separata
4.4 I compensi percepiti per la redazione di articoli ai fini delle imposte sui redditi
4.4.1 I compensi percepiti dai giornalisti autonomi per la cessione dei diritti d’autore
4.5 La ritenuta alla fonte IRPEF
4.5.1 Committente residente e percipiente residente
4.5.2 Committente residente e percipiente non residente
4.5.3 Committente non residente e percipiente residente
4.6 La compilazione della dichiarazione dei redditi
4.6.1 Il modello 730
4.6.2 Il modello Redditi
4.7 La compilazione della certificazione unica
4.8 L’applicazione dell’IRAP
4.8.1 Reddito assimilato a quello di lavoro dipendente
4.8.2 Reddito di lavoro autonomo non professionale
4.8.3 Reddito d’impresa
4.8.4 Reddito diverso
4.9 Il trattamento ai fini IVA
4.9.1 Diritti d’autore
4.9.2 Diritti connessi al diritto d’autore
4.9.3 Territorialità
4.9.4 Contrassegno SIAE
4.9.5 Il computo del volume d’affari per l’artista o professionista in regime forfettario
4.10 Il trattamento ai fini dell’imposta di registro
5 I documenti giustificativi
5.1 Le prestazioni ai fini IVA
5.1.1 Le prestazioni esenti da IVA
5.1.2 Le prestazioni imponibili ai fini IVA
5.2 La fatturazione elettronica per cessione di diritti di autore in quattro passi
Esempi
Diritti di autore – Aspetti giuridici, fiscali e previdenziali
Allegato
Il contratto di cessione di diritti d’autore
Tabella A e Tabella B
in collaborazione con l’Università degli Studi di Ferrara, il C.O.A. di Ferrara, Commercialista Telematico e l’O.C.C. Presidium Debitores




Definito dalle Linee guida generali elaborate dalla Scuola Superiore della Magistratura ed erogato ai sensi dell'art. 356 CCII.
CWLE00099
Il corso permette la maturazione delle ore formative obbligatorie per la richiesta di iscrizione all’Albo dei Gestori della crisi d’impresa, Curatori, Commissari giudiziali, Liquidatori e Attestatori per avvocati e commercialisti.
Corso accreditato per avvocati presso il COA di Ferrara: 20 crediti formativi
Il corso è aperto a tutte le figure professionali e manageriali coinvolte nella gestione della crisi o dell’insolvenza del debitore, sia esso consumatore o professionista, ovvero imprenditore che eserciti, anche non a fini di lucro, un’attività commerciale, artigianale o agricola, operando quale persona fisica, persona giuridica o altro ente collettivo, gruppo di imprese o società pubblica, con esclusione dello Stato e degli enti pubblici.
Il percorso formativo oltre a fornire gli elementi per individuare i protocolli idonei da seguire per trovare le soluzioni mirate al salvataggio dell’impresa in stato di difficoltà economica-finanziaria, consente altresì di preparare l’impresa al cambiamento, per prevenire o rispondere ad eventuali segnalazioni da parte dei creditori (siano essi banche, amministrazione tributaria o previdenziale); per strutturare gli adeguati assetti; per essere compliance alla normativa comunitaria e al nuovo CCII.
Il corso garantisce l’acquisizione del requisito formativo, con obbligo di effettiva frequenza di 40 ore, per l’iscrizione all’Albo dei Curatori, Gestori, Liquidatori, Commissari giudiziali e Attestatori, di cui agli artt. 356-358 CCII.
Il corso viene erogato, a norma dell’art. 16 del D.P.R. 162/1982 ed è finalizzato all'assolvimento degli obblighi di formazione di cui all’art. 356 C.C.I.I., di cui all'articolo 4, comma 5, lettere b), c) e d) del decreto del Ministro della giustizia 24 settembre 2014, n. 202 e successive modificazioni e in ottemperanza alle linee guida della Scuola Superiore della Magistratura.
In particolare, il corso si propone di dotare i professionisti delle specifiche competenze teoriche e tecnico- pratiche necessarie per l’esercizio di attività di consulenza, assistenza legale e amministrativa agli imprenditori in stato di pre-crisi e di crisi (o ai debitori insolventi) e di consulenza aziendale e programmazione di soluzioni stragiudiziali per la composizione della crisi d’impresa.
Il corso è articolato in 12 eventi online della durata di 4 ore ciascuno.
Al fine del rilascio dell’attestato è necessaria la partecipazione ad almeno l’80% delle ore e il superamento del test finale; per soddisfare l’obbligo formativo, è richiesta la frequenza di 40 ore.
Il corso è valido ai fini dell'iscrizione all'Albo Gestori della crisi d'impresa, Curatori, Commissari giudiziali, Liquidatori e Attestatori per:
Struttura e calendario del corso
Il corso è articolato in 12 unità didattiche pomeridiane della durata singola di 4 ore.
Al termine del corso è previsto un test finale con domande a risposta multipla.
Modalità di svolgimento
Il corso si svolge totalmente in formato online e in diretta, con messa a disposizione delle registrazioni delle singole sessioni formative, consultabili per i successivi 365 giorni.
Mercoledì 8 ottobre, ore 14.30 - 18.30
Docenti: Monica Mandico, Tania Tomasi
Referente organizzativo: Monica Mandico
Saluti istituzionali
● Introduzione alle tematiche del corso e alle fonti normative
● Schema delle principali novità introdotte al Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza dal terzo correttivo di cui al d.lgs. 136/2024
● Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, di cui il decreto legislativo del 12 gennaio 2019, n. 14
● Ambito di applicazione del codice della crisi, tra definizioni e coordinamento tra le diverse discipline che si sono succedute sino ad oggi (Codice della Crisi più volte riformato, disciplina emergenziale, legge fallimentare e composizione della crisi); principi generali
● Normativa di riferimento: artt. 1-11 CCII
Mercoledì 15 ottobre, ore 14.30 - 18.30
Docenti: Monica Mandico, Vincenzo Di Paolo
Referente organizzativo: Monica Mandico
● Introduzione
● Composizione Negoziata della Crisi
● Il contesto dell’intervento normativo: presupposti, finalità, obiettivi. Accesso alla CNC; misure protettive, cautelari e autorizzazioni del Tribunale; conclusione delle trattative, Piattaforma unica nazionale; esperto
● Concordato semplificato per la liquidazione del patrimonio all’esito della composizione negoziata; liquidazione del patrimonio; segnalazioni per la anticipata emersione della crisi e programma informatico di verifica della sostenibilità del debito e di elaborazioni di piani di rateizzazione
● Normativa di riferimento: artt. 12-25 CCII
Venerdì 24 ottobre, ore 14.30 - 18.30
Docenti: Monica Mandico, Daniela Savi, Fabiola Tombolini
Referente organizzativo: Monica Mandico
● Strumenti di Regolazione della crisi e dell’insolvenza
● Giurisdizione; competenza; cessazione dell’attività del debitore; Accesso agli strumenti, anche per le società
● Provvedimenti cautelari e autorizzazioni tribunale
● Iniziativa e procedimento unitario per l’accesso agli strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza e alla liquidazione giudiziale; misure cautelari e protettive
● Normativa di riferimento: artt. 26-55 CCII
Mercoledì 29 ottobre, ore 14.30 - 18.30
Docenti: Monica Mandico, Bruno Bartoli, Irene Gnani
Referente organizzativo: Monica Mandico
● Accordi; piano attestato di risanamento, convenzione di moratoria
● Esempi pratici; ruolo e responsabilità dei professionisti
● Normativa di riferimento: artt. 56-64 CCII
Martedì 4 novembre, ore 14.30 - 18.30
Docenti: Tania Tomasi, Monica Mandico, Simone Nanni
Referente organizzativo: Tania Tomasi
● Procedure di composizione della Crisi da Sovraindebitamento
● Disposizioni di carattere generale; ristrutturazione dei debiti del consumatore; concordato minore
● Normativa di riferimento: artt. 65-84 CCII
Mercoledì 12 novembre, ore 14.30 - 18.30
Docenti: Emanuele Artuso, Tania Tomasi
Referente organizzativo: Tania Tomasi
● Esdebitazione
● Gruppi
● Rapporti con Agenzie fiscali e previdenziali. Transazione fiscale
● Liquidazione coatta amministrativa
● Normativa di riferimento: artt. 268- 316 CCII
Mercoledì 19 novembre, ore 14.30 - 18.30
Docenti: Tania Tomasi, Monica Mandico, Simone Nanni
Referente organizzativo: Tania Tomasi
● Imprenditori individuali e società; presupposti; effetti dell’apertura della liquidazione; organi; la formazione dello stato passivo tra normativa e prassi consolidata. Gli strumenti a disposizione del curatore (Fallco web), focus su privilegi e surroghe; esercizio dell’impresa e liquidazione dell’attivo; ripartizione dell’attivo; cessazione della procedura; concordato nella liquidazione; liquidazione giudiziale e concordato nella liquidazione delle società
● Normativa di riferimento: artt. 121-267 CCII
Mercoledì 26 novembre, ore 14.30 - 18.30
Docenti: Tania Tomasi, Irene Gnani, Simone Nanni, Bruno Bartoli
Referente organizzativo: Tania Tomasi
● Il concordato preventivo
● Finalità e contenuti; organi e amministrazione; effetti della presentazione della domanda; provvedimenti immediati; voto; omologazione; tipologie di concordato; miglior soddisfacimento dei creditori e continuità aziendale - tavola rotonda; finanziamenti prededucibili
● Normativa di riferimento: artt. 85-120 quinquies CCII
● Proposte ed Offerte concorrenti nel Concordato preventivo
Mercoledì 3 dicembre, ore 14.30 - 18.30
Docenti: Monica Mandico, Daniela Savi, Fabiola Tombolini
Referente organizzativo: Monica Mandico
● Normativa UE (direttiva 2019/1023/UE del 26 giugno 2019); gli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili; la disciplina della crisi dell’impresa (o delle imprese) di gruppo.
● Gestione della crisi d’impresa e reati fallimentari
● La procedura di amministrazione straordinaria
● Tavola rotonda
Mercoledì 10 dicembre, ore 14.30 - 18.30
Docenti: Emanuele Artuso, Irene Gnani, Tania Tomasi, Bruno Bartoli
Referente organizzativo: Tania Tomasi
● Disposizioni per l’attuazione del codice della crisi e dell’insolvenza, norme di coordinamento e disciplina transitoria
● Focus su abrogazioni e modifiche al codice civile
● Focus sulla responsabilità dei professionisti (profili anche penali)
● Focus sul trattamento dei creditori e l’interesse dei creditori
● Focus sulla gestione sostenibile della crisi di impresa
● L’esercizio delle azioni revocatorie e delle azioni di responsabilità
● Tavola rotonda
Lunedì 15 dicembre, ore 14.30 - 18.30
Docenti: Tania Tomasi, Simone Nanni, Emanuele Artuso
Referente organizzativo: Tania Tomasi
● Approfondimento sul concordato preventivo
● Focus su accordi col fisco e CNC
● Tavola rotonda
Mercoledì 17 dicembre, ore 14.30 - 18.30
Docenti: Monica Mandico, Vincenzo Di Paolo, Daniela Savi, Fabiola Tombolini
Referente organizzativo: Monica Mandico
● Approfondimento sulla Composizione Negoziata della Crisi
● Tavola rotonda
Emanuele Artuso, Dottore Commercialista e Revisore legale in Padova; Docente in master di diritto tributario.
Vincenzo di Paolo, Dottore Commercialista e Revisore Legale in Pompei (NA), membro Commissione Nazionale CNDCEC “Insolvenza Internazionale”.
Bruno Bartoli, Dottore Commercialista e Revisore legale in Reggio Emilia presso “Baldi & Partners – Avvocati e Commercialisti”.
Irene Gnani, Dottore Commercialista in Ferrara.
Andrea Lolli, Professore Associato di diritto commerciale presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Ferrara e di diritto della crisi di impresa e dell’insolvenza presso le Facoltà di Giurisprudenza e di Economia dell’Università di Ferrara.
Monica Mandico, Avvocato iscritto all’albo speciale Cassazionisti con patrocinio avanti alle Magistrature Superiori. Già componente della Commissione per la nomina di Esperto Negoziatore presso la C.C.I.A.A. di Napoli. Autrice di numerose pubblicazioni su diritto bancario e finanziario, sovraindebitamento e GDPR, dirige la Collana “Soluzioni per la gestione del debito” di Maggioli Editore.
Simone Nanni, Dottore Commercialista in Ferrara.
Edgardo Ricciardiello, Professore associato di Diritto commerciale presso l'Università degli Studi di Bologna.
Daniela Savi, Dottore Commercialista in Piacenza; Consulente preconcorsuale nella gestione della crisi.
Tania Tomasi, Ricercatore di Diritto commerciale presso l’Università degli Studi di Ferrara.
Fabiola Tombolini, Avvocato in Ancona.
ACCREDITATO PER AVVOCATI PRESSO IL C.O.A. DI FERRARA: 20 C.F.
Per il rilascio dei crediti formativi sarà necessaria la frequenza minima del 80% dell'orario previsto rispondendo alle domande di attenzione poste durante lo svolgimento delle videoconferenze. L’attestato di partecipazione sarà rilasciato solamente agli iscritti che frequenteranno almeno l’80% delle ore a programma. L’attestazione valida per l’iscrizione all’elenco, ai sensi di quanto disposto dalla normativa di riferimento, sarà rilasciata solo a coloro che matureranno le 40 ore formative richieste con superamento del test finale.
Al termine del Corso è previsto un test il cui superamento sarà indicato nell’attestato di partecipazione.
Attestato di partecipazione
L’attestato di partecipazione sarà rilasciato solamente agli iscritti che frequenteranno almeno l’80% delle ore a programma.
L’attestazione valida ai sensi di quanto disposto dalla normativa di riferimento, sarà rilasciata solo a coloro che matureranno le 40 ore formative richieste con superamento del test finale.
Test obbligatorio finale
Al termine del Corso è previsto un test il cui superamento sarà indicato nell’attestato di partecipazione.
L’accesso potrà essere effettuato tramite PC, TABLET o SMARTPHONE; non occorrono né webcam né microfono.
Il corso online è fruibile sia da pc che da dispositivi mobili (smartphone/tablet). Non occorrono né webcam né microfono.
Il partecipante riceverà una mail da Formazione Maggioli contenente il pulsante da cliccare per accedere all’aula virtuale.
REQUISITI SOFTWARE
Browser: Chrome, Firefox, Edge, Safari
Sistema operativo: Windows 7 o superiori, MacOS 10.9 o superiori
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA (esempio: problemi di connessione)
Prima e durante lo svolgimento del corso on line, sarà attivo dalle ore 8.30 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.30 il servizio di assistenza.
Tel.: 0541 628903
SERVIZIO CLIENTI
Per tutte le informazioni sul corso, invio credenziali di accesso, rilascio atti del corso, ecc
Tel: 0541 628200 [email protected]
in collaborazione con l’Università degli Studi di Ferrara, il C.O.A. di Ferrara, Commercialista Telematico e l’O.C.C. Presidium Debitores




CWLE00100
Il corso garantisce l’acquisizione del requisito formativo dell’aggiornamento biennale, con obbligo di effettiva frequenza di 18 ore, per il mantenimento dell'iscrizione all'Albo dei Gestori della Crisi, Curatori, Liquidatori, Commissari giudiziali e Attestatori, di cui agli artt. 356-358 CCII.
Corso accreditato per avvocati presso il COA di Ferrara
Il corso garantisce l’acquisizione del requisito formativo dell’aggiornamento biennale, con obbligo di effettiva frequenza di 18 ore, per il mantenimento dell'iscrizione all'Albo dei Gestori della Crisi, Curatori, Liquidatori, Commissari giudiziali e Attestatori, di cui agli artt. 356-358 CCII.
Il corso viene erogato, a norma dell’art. 16 del D.P.R. 162/1982 ed è finalizzato all'assolvimento degli obblighi di formazione di cui all’art. 356 C.C.I.I., di cui all'articolo 4, comma 5, lettere b), c) e d) del decreto del Ministro della giustizia 24 settembre 2014, n. 202 e in ottemperanza alle linee guida della Scuola Superiore della Magistratura.
Il corso è articolato in 5 eventi online della durata di 4 ore ciascuno.
Al fine del rilascio dell’attestato è necessaria la partecipazione ad almeno l’80% delle ore; per soddisfare l’obbligo formativo, è richiesta la frequenza di 18 ore.
Il corso è valido ai fini dell’aggiornamento biennale per:
Il Corso si articola in 5 unità didattiche pomeridiane della durata singola di 4 ore.
Al fine del rilascio dell’attestato è necessaria la partecipazione ad almeno l’80% delle ore.
Il corso si svolge totalmente in formato ON LINE IN DIRETTA, con messa a disposizione delle registrazioni delle singole sessioni formative, consultabili per i successivi 365 giorni.
Mercoledì 8 ottobre, ore 14.30 - 18.30
Docenti: Monica Mandico, Tania Tomasi
Referente organizzativo: Monica Mandico
Saluti istituzionali
• Introduzione alle tematiche del corso e alle fonti normative
• Schema delle principali novità introdotte al Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza dal terzo correttivo di cui al d.lgs. 136/2024
• Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, di cui il decreto legislativo del 12 gennaio 2019, n. 14
• Ambito di applicazione del codice della crisi, tra definizioni e coordinamento tra le diverse discipline che si sono succedute sino ad oggi (Codice della Crisi più volte riformato, disciplina emergenziale, legge fallimentare e composizione della crisi); principi generali
• Normativa di riferimento: artt. 1-11 CCII
Mercoledì 29 ottobre, ore 14.30 - 18.30
Docenti: Monica Mandico, Bruno Bartoli, Irene Gnani
Referente organizzativo: Monica Mandico
• Accordi; piano attestato di risanamento, convenzione di moratoria
• Esempi pratici; ruolo e responsabilità dei professionisti
• Normativa di riferimento: artt. 56-64 CCII
Mercoledì 10 dicembre, ore 14.30 - 18.30
Docenti: Emanuele Artuso, Irene Gnani, Tania Tomasi, Bruno Bartoli
Referente organizzativo: Tania Tomasi
• Disposizioni per l’attuazione del codice della crisi e dell’insolvenza, norme di coordinamento e disciplina transitoria
• Focus su abrogazioni e modifiche al codice civile
• Focus sulla responsabilità dei professionisti (profili anche penali)
• Focus sul trattamento dei creditori e l’interesse dei creditori
• Focus sulla gestione sostenibile della crisi di impresa
• L’esercizio delle azioni revocatorie e delle azioni di responsabilità
• Tavola rotonda
Lunedì 15 dicembre, ore 14.30 - 18.30
Docenti: Tania Tomasi, Simone Nanni, Emanuele Artuso
Referente organizzativo: Tania Tomasi
• Approfondimento sul concordato preventivo
• Focus su accordi col fisco e CNC
• Tavola rotonda
Mercoledì 17 dicembre, ore 14.30 - 18.30
Docenti: Monica Mandico, Vincenzo Di Paolo, Daniela Savi, Fabiola Tombolini
Referente organizzativo: Monica Mandico
• Approfondimento sulla Composizione Negoziata della Crisi
• Tavola rotonda
Emanuele Artuso, Dottore Commercialista e Revisore legale in Padova; Docente in master di diritto tributario.
Vincenzo di Paolo, Dottore Commercialista e Revisore Legale in Pompei (NA), membro Commissione Nazionale CNDCEC “Insolvenza Internazionale”.
Bruno Bartoli, Dottore Commercialista e Revisore legale in Reggio Emilia presso “Baldi & Partners – Avvocati e Commercialisti”.
Irene Gnani, Dottore Commercialista in Ferrara.
Andrea Lolli, Professore Associato di diritto commerciale presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Ferrara e di diritto della crisi di impresa e dell’insolvenza presso le Facoltà di Giurisprudenza e di Economia dell’Università di Ferrara.
Monica Mandico, Avvocato iscritto all’albo speciale Cassazionisti con patrocinio avanti alle Magistrature Superiori. Già componente della Commissione per la nomina di Esperto Negoziatore presso la C.C.I.A.A. di Napoli. Autrice di numerose pubblicazioni su diritto bancario e finanziario, sovraindebitamento e GDPR, dirige la Collana “Soluzioni per la gestione del debito” di Maggioli Editore.
Simone Nanni, Dottore Commercialista in Ferrara.
Edgardo Ricciardiello, Professore associato di Diritto commerciale presso l'Università degli Studi di Bologna.
Daniela Savi, Dottore Commercialista in Piacenza; Consulente preconcorsuale nella gestione della crisi.
Tania Tomasi, Ricercatore di Diritto commerciale presso l’Università degli Studi di Ferrara.
Fabiola Tombolini, Avvocato in Ancona.
ACCREDITATO PER AVVOCATI PRESSO IL C.O.A. DI FERRARA: 10 C.F.
Per il rilascio dei crediti formativi sarà necessaria la frequenza minima del 80% dell'orario previsto rispondendo alle domande di attenzione poste durante lo svolgimento delle videoconferenze.
L’attestato di partecipazione sarà rilasciato solamente agli iscritti che frequenteranno almeno l’80% delle ore a programma.
L’attestazione valida ai sensi di quanto disposto dalla normativa di riferimento, sarà rilasciata solo a coloro che matureranno le 18 ore formative richieste.
L’accesso potrà essere effettuato tramite PC, TABLET o SMARTPHONE; non occorrono né webcam né microfono.
Il corso online è fruibile sia da pc che da dispositivi mobili (smartphone/tablet). Non occorrono né webcam né microfono.
Il partecipante riceverà una mail da Formazione Maggioli contenente il pulsante da cliccare per accedere all’aula virtuale.
REQUISITI SOFTWARE
Browser: Chrome, Firefox, Edge, Safari
Sistema operativo: Windows 7 o superiori, MacOS 10.9 o superiori
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA (esempio: problemi di connessione)
Prima e durante lo svolgimento del corso on line, sarà attivo dalle ore 8.30 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.30 il servizio di assistenza.
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L’ebook “La Revisione del Bilancio degli ETS” è una guida operativa dedicata ai professionisti, agli organi di controllo e ai soggetti incaricati della revisione legale dei conti degli Enti del Terzo Settore (ETS).
Fornisce un inquadramento completo delle disposizioni del Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017), integrate dalle norme del Codice Civile e dalla prassi professionale, offrendo strumenti pratici per programmare, eseguire e documentare la revisione dei bilanci degli ETS in modo conforme alle disposizioni vigenti.
L’opera si focalizza in particolare su:
Aggiornato al DL 17 giugno 2025 n. 84 convertito dalla Legge 30 luglio 2025 n. 108
eBook in pdf di 231 pagine.
La trattazione è chiara e arricchita da tabelle, esempi pratici e schemi di sintesi, utili per applicare la normativa nella pratica quotidiana.
Il volume è articolato in tre parti, ognuna delle quali affronta un aspetto essenziale della revisione legale dei bilanci degli Enti del Terzo Settore (ETS), con particolare riferimento al D.Lgs. 39/2010, al Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017) e alle più recenti modifiche normative (L. 104/2024).
Premessa
PARTE I - QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
D.lgs. 39/2010: il codice del terzo settore e la revisione legale dei bilanci degli ETS
1.1 Il quadro normativo di riferimento fino ai nuovi principi di revisione ISA Italia
1.1.1 Il Codice del Terzo Settore e la revisione legale dei bilanci: obbligo di legge e volontarietà
1.2 La separazione tra controllo amministrativo, controllo contabile e controllo dei risultati ed il processo di aziendalizzazione
1.3 La revisione degli ETS ed il RUNTS: nodi interpretativi e chiarimenti applicativi
1.3.1 Il conferimento dell’incarico di revisione e governance degli Enti del Terzo Settore
1.3.2 Alcune casistiche
1.3.3 Il deposito della relazione di revisione al bilancio tra obbligo o facoltà: i chiarimenti della Nota MLPS n. 17146 del 15 novembre 2022
1.3.4 I presupposti per l’obbligo di nomina dell’organo di controllo: MLPS nota n. 14432, 22.12.2023
1.3.5 L’assurance del patrimonio minimo degli ETS con personalità giuridica
1.4 L’entrata in vigore delle disposizioni fiscali del CTS dal 1° gennaio 2026 e le novità da attuare
PARTE II - CONTENUTI E REGOLE DEI PRINCIPI DI REVISIONE 2022
2. Gli Enti del Terzo Settore e la metodologia dell’ISA ITALIA 315 (2022)
2.1 La revisione legale dei conti: dalle società agli ETS
2.2 L’ISA Italia 315 e l’attività di “confirming amendments”: i principi ISA ETS
2.3 L’identificazione e la valutazione del rischio
2.3.1 La valutazione dei rischi di errori significativi
2.3.2 Lo “spettro del rischio intrinseco” ed il rischio identificato
2.4 La scalabilità e le specificità dell’ente
2.5 L’imparzialità del revisore e le attività correlate
2.6 La comprensione del contesto dell’ente e il quadro normativo sull’informazione finanziaria
2.6.1 La natura e l’attività dell’ETS
2.7 La comprensione del sistema di controllo interno
2.8 I fattori di rischio intrinseco di natura qualitativa
2.9 La documentazione
Gli obiettivi generali del revisore ed il principio di indipendenza
3.1 Gli “obiettivi generali di revisione”: i contenuti e le regole dell’ISA Italia 200
3.1.1 La “ragionevole sicurezza”
3.2 La responsabilità del redattore del bilancio
3.3 La responsabilità del revisore
3.3.1 Lo scetticismo professionale
3.4 Il giudizio professionale
3.5 Gli elementi probativi sufficienti e appropriati e rischio di revisione
3.5.1 Il “rischio di revisione” e di “individuazione”
3.6 La natura dell’informativa finanziaria e le procedure di revisione
3.6.1 La tempistica e l’equilibrio tra costi e benefici della revisione
3.7 Il mancato raggiungimento di un obiettivo di revisione
Le verifiche della regolare tenuta della contabilità sociale
4.1 Il principio SA Italia 250B applicato agli ETS: maggiori responsabilità per il revisore
4.2 La pianificazione ed il contenuto delle verifiche periodiche
4.2.1 I risultati e la documentazione
4.3 Check list: disposizioni CTS e attività del revisore
La pianificazione dell’attività di revisione, la strategia ed il piano di revisione
5.1 La pianificazione adeguata dell’attività di revisione contabile del bilancio
5.1.1 La strategia generale di revisione
5.1.2 Le attività preliminari, l’indipendenza e i principi etici
5.1.3 Il piano di revisione e le procedure di valutazione
5.1.4 La modifica delle decisioni in sede di pianificazione durante lo svolgimento della revisione
Le risposte del revisore al rischio identificato e valutato
6.1 Le “risposte generali di revisione” e le “procedure conseguenti”: il principio ISA Italia 330
6.1.1 Le procedure di conformità
6.1.2 Alcune considerazioni sulle procedure di conformità
6.1.3 I controlli sui rischi significativi e le procedure di validità
6.1.4 La rilevanza e le considerazioni sulle conferme esterne tra le procedure di validità
6.2 L’adeguatezza della presentazione di bilancio
6.3 La documentazione
La formazione del giudizio e la relazione di revisione sul bilancio
7.1 La valutazione degli elementi probativi e della significatività
7.2 Le tipologie di giudizio
7.3 La forma ed il contenuto della relazione di revisione
7.3.1 Le altre sezioni e la responsabilità del redattore del bilancio
7.3.2 La responsabilità del revisore
7.4 Le informazioni supplementari e il giudizio di conformità
7.5 Alcune considerazioni sul giudizio di continuità aziendale
7.6 Uno schema di relazione di revisione al bilancio dell’ETS
PARTE III - IL BILANCIO E LA NORMA SULL’INFORMATIVA FINANZIARIA DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE
8. Le voci significative del bilancio degli ETS
8.1 L’articolo 13 e l’articolo 87 del Codice e l’obbligo della tenuta delle scritture contabili
8.2 La struttura del bilancio
8.2.1 Lo Stato Patrimoniale
8.2.2 Il rendiconto gestionale
8.2.3 La relazione di missione
8.3 Il principio di “rilevanza” delle informazioni nel Codice del Terzo Settore ed il principio di “rappresentazione veritiera e corretta”
8.3.1 L’identikit dell’ente
8.3.2 Le informazioni patrimoniali-finanziarie e l’OIC 28
8.3.3 Le informazioni su impegni e reinvestimento fondi
8.3.4 Le informazioni sul funzionamento sociale
8.3.5 L’obbligo di tenuta delle scritture contabili
8.3.6 Dal piano dei conti al bilancio
8.3.7 I libri contabili
8.4 L’informazione sull’andamento economico ed il raggiungimento dello scopo sociale
8.4.1 L’attività volontaristica, il peso dei costi e proventi figurativi: calcoli e criticità
I principi contabili nazionali e l’OIC 35: le poste contabili specifiche dell’ETS
9.1 OIC 35: criteri, postulati e finalità
9.2 La rilevazione ed il trattamento delle transazioni non sinallagmatiche
9.2.1 Le erogazioni liberali
9.3 La regola del fair value
9.4 Alcune considerazioni sulle transazioni non sinallagmatiche
9.4.1 Casi esemplificativi
9.5 I proventi del 5 per mille
9.6 La raccolta pubblica o privata di fondi
9.7 Raccolta pubblica di fondi (RF) e rendiconto separato
9.7.1 Compliance ed informativa sulla raccolta fondi: i chiarimenti della Nota MLPS n. 17146 del 15.11.2022
9.8 Le quote associative dei soci fondatori
9.9 La svalutazione delle immobilizzazioni materiali ed immateriali
9.10 La commercialità o non commercialità delle attività
9.11 Check list: specificità dell’ETS e disposizioni normative
9.11.1 Le norme: articoli 5, 8, 13, 14, 15 CTS, e successive modifiche
9.12 L’analisi di raccordo tra OIC 35, Decreto MLPS ed obbligo della revisione legale del bilancio d’esercizio
9.13 Rendiconto gestionale o rendiconto per cassa e vincoli sul patrimonio: dubbi applicativi e responsabilità dell’amministratore
La revisione legale delle poste di bilancio dell’ETS
10.1 Aspetti introduttivi e pratici per la definizione del programma di revisione
10.1.1 Le asserzioni
10.1.2 Le procedure di valutazione, di conformità e di validità
10.1.3 Le procedure di conferma esterna
10.2 Le aree di bilancio specifiche dell’ETS e le procedure di revisione
10.2.1 Riconoscimento dei ricavi/proventi
10.2.2 Le principali fasi e procedure
10.2.3 Valutazione del rischio
10.2.4 Valutazione del rischio di controllo
10.2.5 Conferma dei saldi dei crediti verso clienti/terzi
10.2.6 Esempio di lettera di circolarizzazione
10.3 Procedure di revisione degli acquisti
10.3.1 Rilevazione dei costi
10.3.2 Ciclo di acquisti: principali fasi e procedure
10.3.3 Valutazione del rischio inerente del ciclo acquisti
10.3.4 Valutazione del rischio di controllo nel ciclo acquisti
10.3.5 Conferma dei saldi dei debiti verso fornitori
10.3.6 Esempio di lettera di circolarizzazione
10.4 Procedure di revisione del ciclo di tesoreria
10.4.1 Rilevazione delle disponibilità liquide e dei debiti a medio lungo termine
10.4.2 Valutazione del rischio di controllo nel ciclo tesoreria
10.4.3 Verifiche di validità
10.4.4 Circolarizzazione degli istituti bancari e le verifiche sulle riconciliazioni bancarie
10.4.5 Esempio di lettera di circolarizzazione
10.5 La procedura di revisione del magazzino
10.5.1 La rilevazione delle rimanenze
10.5.2 Le principali fasi e procedure
10.5.3 La separazione delle funzioni
10.5.4 Valutazione del rischio
10.5.5 Valutazione del rischio di controllo
10.5.6 L’assistenza alle verifiche inventariali
10.6 Le immobilizzazioni e le altre voci dell’attivo circolante
10.6.1 La rilevazione contabile delle immobilizzazioni materiali
10.6.2 Valutazione del rischio inerente al ciclo degli investimenti
10.6.3 Valutazione del rischio di controllo nel ciclo delle immobilizzazioni
10.6.4 Analisi comparative nel ciclo immobilizzazioni
10.6.5 Le verifiche di validità
10.7 Valutazione del rischio nell’area titoli e partecipazioni
10.7.1 Verifica di titoli e partecipazioni
10.8 Verifica del patrimonio netto ed il risultato di gestione “avanzo/disavanzo”
10.8.1 Patrimonio netto: sistema dei controlli
10.8.2 Revisione delle voci del patrimonio netto
10.8.3 Le movimentazioni delle riserve
10.8.4 Procedure di revisione del rendiconto gestionale
Compliance: check list del revisore legale
Bibliografia
Fonti normative e prassi
3 CFP Revisori Legali e ODCEC E-learning in differita
Differita e-learning dal 15/10/2025 al 31/12/2025 - codice evento 232476 (Diretta e-learning già svolta il 07/10/2025 - codice evento 232467)
RELATORE: Dott. Stefano Pizzutelli
MATERIE E VALIDITA' ACCREDITAMENTO
Codici materia Revisori Legali: A.3.10 - A.3.11 - A.2.2
Codici materia ODCEC: C.2.1 - C.2.2
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Per l'attribuzione dei crediti NON è più obbligatorio il questionario finale di verifica.
L’e-book “Compensazioni 2025” è una guida operativa completa e aggiornata dedicata ai professionisti fiscali, consulenti del lavoro, imprese e intermediari che gestiscono i crediti tributari e contributivi tramite modello F24.
L’opera analizza in modo chiaro e sistematico le nuove regole 2025 in materia di compensazione, introdotte dal D.Lgs. n. 13/2025 (Riforma fiscale) e dalle successive disposizioni attuative, con un focus sui controlli preventivi, i limiti operativi e le sanzioni.
Aggiornato con le ultime semplificazioni del 2025
eBook in pdf di 101 pagine.
Tra i temi trattati:
L’e-book fornisce un quadro operativo aggiornato e facilmente consultabile, con riferimenti normativi, tabelle riepilogative e schemi pratici per supportare l’attività quotidiana dei professionisti.
Sintesi
Definizione di compensazione
Limiti alla compensazione orizzontale
2.1 Quali crediti e debiti si possono compensare
2.2 Nuova modalità semplificata alternativa al 770
2.3 Utilizzo canali telematici Agenzia delle entrate
2.3.1 Tabella A - codici da utilizzare con i canali telematici dell’Agenzia delle entrate – aggiornamento Risoluzione 110/E del 31 dicembre 2019
2.2.2 Tabella B – Riepilogo nuove regole per compensazioni in F24
2.2.3 Tabella C - codici in compensazione verticale (Risoluzione n. 110/E/2019)
2.3 Visto di conformità
2.3.1 Visto di conformità e professionisti abilitati
2.3.2 Obbligo di identità soggettiva tra chi appone il visto di conformità e chi trasmette la dichiarazione (RM 99/2019)
2.4 Massimali di utilizzo
2.4.1 Credito IVA annuale e IVA trimestrale: soglie distinte
2.5 Somme iscritte a ruolo per imposte erariali
2.5.1 Compensazione dei crediti maturati dalle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione
2.6 Decorrenza utilizzo credito in compensazione
2.7 Divieto di compensazione con la partita IVA cessata
2.8 Divieto di compensazione soggetti esclusi dal VIES
2.9 Divieto di compensazione in caso di accollo
2.10 Divieto di compensazione e bonus edilizi
2.11 Tabella riassuntiva obblighi di compensazione
Controlli
3.1 I controlli sull’F24
3.2 Lo scarto dell’F24
Sanzioni
4.1 Sanzioni per F24 scartato
4.2 Sanzioni per indebita compensazione
4.3 Sanzioni per mancata presentazione F24 a zero
4.4 Sanzioni per mancato utilizzo canali Entratel/Fisconline
