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Nel corso degli ultimi anni la questione della sostenibilità delle organizzazioni sportive ha iniziato a diffondersi, anche se ancora oggi permangono interrogativi circa gli strumenti di policy utili per sostenerla concretamente.
Come si individuano le opportunità che la cultura della responsabilità sociale per lo sviluppo sostenibile può offrire al mondo dello sport? In che modo è possibile aiutare le diverse tipologie di organizzazioni sportive a perseguire il successo sostenibile, ossia la creazione di valore nel lungo termine tenendo conto delle aspettative degli stakeholder e dell’impatto generato? Esistono delle “modalità semplici” in chiave ESG per misurare e valutare fattivamente la performance sportiva, sociale, economica e ambientale? Come si integra agevolmente la sostenibilità nella strategia per organizzare eventi sportivi sostenibili?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi a cui si vuole rispondere con il presente volume che, oltre al prezioso contributo di Valter Borellini sulle competenze chiave per affrontare la sfida dello sviluppo sostenibile, contiene anche diversi esempi operativi di buone pratiche di sostenibilità a livello nazionale e internazionale e uno specifico apparato bibliografico e di approfondimento online, utili per ulteriori applicazioni e per gli sviluppi di successive ricerche che possano favorire la disseminazione di innovazione e competitività nel mondo dello sport. Un testo indispensabile non solo per professionisti della sostenibilità, ma anche per manager e dirigenti sportivi, atleti, allenatori, policy maker, consulenti e ricercatori, che vogliono coniugare etica, benessere e responsabilità in un settore in profonda trasformazione.
Impreziosiscono l’opera le prefazioni del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, del Sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica Claudio Barbaro e dell’Equity Partner di PTS Spa Alberto Miglietta.
Giovanni Esposito
Dottore di Ricerca in Critica Storica Giuridica ed Economica dello Sport, iscritto all’albo dei Dottori commercialisti, dei Revisori contabili e dei Giornalisti pubblicisti, è autore di numerose pubblicazioni in tema di responsabilità sociale per lo sviluppo sostenibile delle organizzazioni sportive. Attualmente è Segretario Generale della Federazione Italiana Canottaggio.
Matteo Esposito
Docente al Corso di Alta Formazione per il Manager della Sostenibilità nello Sport (Manager Sportivi Associati e Università eCampus). Co-fondatore di CMA Srl e Studio Nivola Srl., Partner di PTS Sport, è consulente di organizzazioni sportive ed Enti del Terzo settore, con focus sulla rendicontazione sociale e sulla gestione di eventi sostenibili.
Prefazione:
– a cura di Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani
– a cura di Claudio Barbaro, Sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza
Energetica
– a cura di Alberto Miglietta, Equity Partner PTS S.p.A
Introduzione
1 Il contesto internazionale e nazionale
1.1 Il ruolo dello sport nell’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile
1.1.1 I Sustainable Development Goals (SDGs)
1.1.2 Le competenze per lo sviluppo sostenibile: gli Inner Development Goals
1.2 La sostenibilità del Comitato Olimpico Internazionale
1.3 L’evoluzione della funzione sociale dello sport in Europa
1.4 La Riforma dello Sport in Italia: un’opportunità verso lo sviluppo sostenibile
1.5 Le strategie di sostenibilità nel calcio: dalla UEFA alla FIGC
2 Il Green Table per lo sviluppo sostenibile delle organizzazioni sportive
2.1 Il successo sostenibile
2.2 L’applicazione della Linea guida ISO 26000 sulla responsabilità sociale
2.2.1 Le caratteristiche della responsabilità sociale nello sport
2.2.2 I principi e le attività connesse alla responsabilità sociale delle organizzazioni sportive
2.2.3 I sette Temi per il successo sostenibile
2.3 L’integrazione della sostenibilità nella Governance dello sport: doppia E (Economic, Environmental) e doppia S (Sport, Social)
2.4 Una proposta di strategia ESG nello sport
3 Il panorama della rendicontazione e della valutazione
3.1 Accountability e rendicontazione sociale delle organizzazioni sportive
3.2 Linee guida e Standard di rendicontazione: le opportunità per lo sport
3.2.1 Linee guida per la redazione del Bilancio sociale degli Enti del Terzo Settore (d.m. 4 luglio 2019)
3.2.2 GRI – Global Reporting Initiative
3.2.3 IR – Integrated Reporting
3.3 La nuova rendicontazione di sostenibilità nell’Unione europea e le opportunità per lo sport
3.3.1 La Corporate Sustainability Reporting Directive - CSRD
3.3.2 Le novità rispetto alla normativa precedente, NFRD
3.3.3 Il decreto legislativo 125/2024 di attuazione della CSRD
3.3.4 Gli ESRS: European Sustainability Reporting Standards
3.3.5 La rendicontazione volontaria della sostenibilità: la VSME
3.3.6 La rendicontazione volontaria della sostenibilità nello sport
3.4 La Valutazione dell’Impatto Sociale nello sport: una inderogabile esigenza
3.4.1 L’impatto sociale e la sua valutazione
3.4.2 Le principali tecniche utilizzate nelle Valutazioni d’Impatto Sociale
3.4.3 Linee guida per la Valutazione dell’Impatto Sociale degli Enti del Terzo Settore: una opportunità anche per lo sport dilettantistico
3.4.4 Proposte per l’implementazione della VIS nel mondo sportivo
3.5 La rendicontazione di sostenibilità nello sport: una proposta operativa
3.5.1 Le cinque fasi per la redazione di una reportistica di sostenibilità nello sport
3.5.2 Le dieci macro-sezioni di un documento volontario di sostenibilità nello sport
4 La sostenibilità degli eventi sportivi
4.1 Eventi sportivi e sostenibilità
4.2 Gli strumenti per gestire gli eventi sostenibili
4.2.1 Gli strumenti strategici
4.2.2 Gli strumenti di relazione
4.2.3 Gli strumenti di supporto
4.3 Le Linee guida per eventi sportivi sostenibili – Dipartimento per lo Sport – Presidenza del Consiglio dei Ministri
4.4 I Criteri Ambientali Minimi (CAM) del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
4.4.1 Destinatari e mezzi di verifica
4.4.2 Le 23 clausole contrattuali
4.4.3 I 13 criteri premianti
4.5 Athletics for a Better World – Lo standard di World Athletics per la sostenibilità degli eventi sportivi di atletica leggera
4.5.1 La strategia di sostenibilità 2020-2030 di World Athletics
4.5.2 Il 68° Campaccio, quando la tradizione locale incontra l’atletica internazionale
5 Le competenze chiave strategiche per un successo sostenibile delle organizzazioni sportive (a cura di Valter Borellini)
5.1 Soluzioni innovative che possono proiettare le organizzazioni sportive nel futuro
5.2 Competenze necessarie per supportare uno sviluppo sostenibile delle organizzazioni sportive in un contesto complesso
5.3 La professionalizzazione delle risorse: i profili professionali necessari
Bibliografia e sitografia
Il presente lavoro intende fornire ai professionisti una guida allo svolgimento dell’incarico del revisore di sostenibilità ai sensi dell’art. 8, d. lgs. 125/2024, privilegiando un approccio pratico.
Aggiornato alla Legge 8 agosto 2025 numero 118
eBook in pdf di 121 pagine
Per l’approfondimento dei principi di rendicontazione, e degli altri aspetti legati alle responsabilità degli organi di controllo, qui accennati solo per le parti inerenti, il lettore può fare riferimento ai testi della stessa autrice, “Reporting di sostenibilità ESG”, Maggioli, febbraio 2024; e “La revisione del reporting di sostenibilità ESG”, Maggioli, febbraio 2025.
Il presente e-book si articola in quattro capitoli:
Sia per l’attestazione obbligatoria che per quella volontaria, il revisore assume le responsabilità inerenti alla conformità, secondo le regole del SSAE Italia e dello standard ISAE3000 R (l’e-book non tratta l’attestazione del report di sostenibilità delle società EIP, per la quale il lettore può fare riferimento al testo già sopra citato “Revisione Reporting di sostenibilità ESG, Maggioli, Febbraio 2025).
La Commissione europea, con riferimento al contesto del Pacchetto Omnibus, ha affidato all’EFRAG il lavoro di revisione degli ESRS, di conseguenza, anche questo testo sarà aggiornato per le parti che lo riguardano quando sarà completata la riforma degli standard.
Premessa
1.1 La rendicontazione di sostenibilità: il contesto europeo
1.2 La Direttiva (UE) 2025/794 e la riforma degli ESRS
1.2.1 Le nuove date dell’obbligo di rendicontazione
1.2.2 Le norme CSDDD posticipate entrano in vigore in due ondate
1.2.3 La riforma degli ESRS
1.2.4 Contenuti della riforma ESRS
1.2.5 Cinque fasi operative
1.3 Il contesto italiano: il Decreto Legislativo 6 settembre 2024, n. 125 e il recepimento delle nuove date dell’obbligo CSRD
1.4 Aspetti definitori, scadenze, deroghe ed esenzioni: D.Lgs. 125/2024
1.4.1 Semplificazioni per le PMI quotate
1.4.2 Pubblicità
1.4.3 Vigilanza del Collegio Sindacale e del CCIRC
2.1 Le responsabilità del Revisore della rendicontazione di sostenibilità
2.2 Obiettivi e attività del revisore
2.2.1 Rendicontazione di sostenibilità: pianificazione e procedure di revisione
2.2.3 Istruzioni per le check list
2.2.3.1 Check list (n. 1) “Orientamento alla conformità del processo di rendicontazione”
2.2.3.2 Check list (n. 2) “Orientamento alla conformità delle informazioni ambientali”
2.2.3.3 Check list (n. 3) “Orientamento alla conformità delle Informazioni sociali”
2.2.3.4 Check list (n. 4) “Orientamento alla conformità delle informazioni sulla condotta d’azienda”
2.2.4 Comprensione e valutazione della rilevanza
2.2.5 Tassonomia ambientale: pianificazione e procedure di revisione
2.3 Guida alle aree di comprensione e relative procedure di revisione, check list
2.4 Tipi di errori e attestazioni scritte
2.4.1 Eventi successivi
2.4.2 Altre informazioni
3.1 La redazione della relazione di attestazione sull’esame limitato
3.1.1 Case study: Monclear (report di sostenibilità al bilancio 2024)
3.1.2 Linee guida ai Modelli
4.1 Documentazione e responsabilità del revisore
4.2 Caratteristiche e contenuto delle carte di lavoro
4.2.1 Conformità ai principi di revisione
4.2.2 Tipologie di carte di lavoro
4.3 La lettera d’incarico
4.3.1 Caratteristiche dell’incarico per Società non quotate
4.3.2 La durata
4.3.3 La revoca
4.3.4 Le dimissioni e risoluzione consensuale
4.3.5 Il compenso
4.3.6 L’oggetto
4.3.7 La natura
4.3.8 Modalità di svolgimento
4.3.9 Personale impiegato
4.3.10 Documenti finali
4.3.11 Situazioni di incompatibilità
4.3.12 Modelli
4.3.12.1 La lettera d’incarico
4.3.12.2 Il questionario di attestazione di indipendenza
4.3.12.3 Il questionario di valutazione dell’adeguatezza
4.3.12.4 Il questionario relativo all’accettazione dell’incarico
4.3.12.5 Il questionario relativo alla continuazione dell’incarico
Testi e documenti di approfondimento
Lo standard VSME nel dialogo tra imprese e banche:
L'eBook analizza in modo completo e dettagliato la rendicontazione volontaria di sostenibilità per le PMI non quotate e le microimprese, offrendo una guida completa allo standard VSME e alle sue implicazioni.
In particolare, l'opera si concentra su:
Lo standard VSME: soggetti destinatari, requisiti del report e il criterio "entity-specific".
La struttura della dichiarazione di sostenibilità (Modello Base e Modello Completo) e le metriche di riferimento.
Gli indicatori di sostenibilità nel dialogo tra PMI e banche, con un focus sul Regolamento di finanza sostenibile (SFDR) e il Pillar 3 dell'EBA.
La Raccomandazione UE del 30 luglio 2025 che incoraggia l'adozione volontaria dello standard.
La digitalizzazione del processo di rendicontazione e il formato XBRL.
Aggiornato alla Raccomandazione UE del 30 luglio 2025, l'eBook fornisce un quadro normativo e pratico per supportare le imprese minori nella gestione delle tematiche ESG, come rischi climatici, impatti sui diritti umani, gestione dei rifiuti e circolarità.
Con un linguaggio tecnico ma accessibile, l'autore illustra come la rendicontazione secondo il VSME possa migliorare le condizioni di accesso al credito e la competitività sul mercato, fungendo da linea guida per un approccio proporzionato alle richieste informative di banche e partner commerciali.
eBook in pdf di 74 pagine.
Introduzione
1. Lo standard volontario VSME per PMI e microimprese
1.1 Lo standard VSME: punti chiave
1.1.1 VSME: soggetti destinatari e requisiti del report
1.1.2 Modello Base (B) e Modello Completo (C)
1.1.3 Conformità al VSME
1.1.4 Le circostanze specifiche
1.1.5 La struttura della dichiarazione di sostenibilità
1.1.6 Questioni rilevanti e principio entity-specific
1.1.7 Guida alla rendicontazione volontaria: la struttura del VSME
1.2 Le informazioni ambientali, formato e calcoli
1.2.1 Modulo Base
1.2.2 Modulo Completo
1.3 Le informazioni sociali, formato e calcolo
1.4 Le informazioni di governance e condotta aziendale
2. Gli indicatori di sostenibilità VSME nel dialogo PMI-banca
2.1 VSME, Regolamento di finanza sostenibile (SFDR) e Pillar3 EBA
2.1.1 La sostenibilità ESG nel dialogo tra PMI e banca
2.1.2 La raccolta di documenti, dati e il calcolo degli indicatori
3. Digitalizzazione e VSME nel formato XBRL. La raccomandazione UE.
3.1 Il VSME tradotto in XBRL per una maggiore visibilità
3.2 La Raccomandazione UE del 30 luglio 2025 e i passi successivi
Bibliografia e riferimenti normativi
Normative e Raccomandazioni europee
Normative italiane
Hai una piccola o media impresa e vuoi iniziare a rendicontare la sostenibilità in modo professionale, ma semplice e guidato?
Il Tool Excel “VSME – Rendicontazione volontaria PMI” è la soluzione perfetta per redigere una relazione completa e conforme allo standard VSME (Voluntary Sustainability Management and Evaluation), sia che si tratti di informativa descrittiva che di metrica quantitativa, pensata specificamente per soggetti volontari come le PMI.
Per ogni metrica e informativa descrittiva viene richiamato il paragrafo specifico dello standard e i paragrafi specifici delle linee guida di supporto contemplate dallo standard per compilare l’informativa. Sono quindi indicate apposite guide alla compilazione della metrica corrispondente conformi alle Linee guida dello standard.
Il documento consente di avere un quadro completo di tutte le informative previste e di capire quali siano applicabili o meno per l’impresa.
Una volta compilato, il documento può essere stampato nella sua interezza in pdf.
Il documento prevede anche campi descrittivi con celle vuote da compilare liberamente a cura dell’organo amministrativo e degli organi aziendali preposti alla rendicontazione di sostenibilità.
Il tool si rivolge alla PMI che intendono adottare un primo approccio al tema di rendicontazione della sostenibilità e che possono iniziare la rendicontazione in conformità agli standard VSME.
Lo standard rappresenta di per sé una guida alla compilazione e, volendo, anche alla lettura e studio dello standard di riferimento perché i paragrafi consentono di orientarsi tra i principi e le linee guida per ogni singola metrica. Lo standard, così strutturato, diventa anche utile per il revisore di sostenibilità qualora l’impresa volesse includere tale informativa all’interno del documento di bilancio.
Il Tool, così costruito, consente al revisore che certifica l’informativa, di valutare la completezza dell’informativa resa e di valutare l’applicabilità di argomenti previsti dallo standard rispetto a quanto rendicontato dall’impresa, e di comprendere la provenienza del dato rendicontato.
Questo strumento consente di:
Il file richiede Microsoft Excel 2010 o superiore.
Funziona anche su MAC.
Tool ESG: Gestione e Rendicontazione della Sostenibilità per il Bilancio d'esercizio 2024.
File excel per la gestione del processo di raccolta dati, funzionale alla rendicontazione dell’informativa di sostenibilità per soggetti sia obbligati che volontari.
Il Tool rappresenta anche un utile strumento di orientamento per la revisione della rendicontazione di sostenibilità obbligatoria e volontaria.
L'applicativo ESG è un tool kit di supporto all’impresa e al professionista per:
Il file Excel consente la precompilazione delle seguenti informazioni:
EFRAG
MEF
Il Tool ESG nasce con l’obiettivo di fornire alle società obbligate a rendicontare l’informativa di sostenibilità secondo la Direttiva 2022/2464/UE, Corporate Sustainability Reporting Directive, CSRD, uno strumento di supporto all’individuazione dei data point (Efrag), alla “raccolta dati” e di orientamento al “tipo di informativa” da rendicontare conformemente ai principi di rendicontazione, European Sustainability Reporting Standard, ESRS, elaborati dall’EFRAG, approvati dalla Commissione Europea il 31 luglio 2023 ed adottati con Regolamento delegato UE 2023/2772 dal 1° gennaio 2024.
Lo strumento è utile anche ai soggetti volontari che possono intraprendre un processo semplificato di rendicontazione alla sostenibilità compliant all’ ESRS volontario. I fogli excels, infatti, propongono in modo semplice e intuitivo la distinzione tra informative ESRS destinate ai soggetti obbligati, e informative semplificate previste dal ESRS VSME (Voluntary Sustainability Reporting Standards) destinate ai soggetti volontari.
Il Tool gestisce i 40 indicatori di sostenibilità Banca – PMI del documento “Dialogo di Sostenibilità tra PMI e Banche“ elaborato dal Tavolo per il coordinamento sulla finanza sostenibile, promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, MEF.
In Italia la Direttiva CSRD è stata recepita dal D.Lgs. n. 125 del 06/09/2024 (Decreto di recepimento).
Le società italiane che rientrano nel perimetro dell’obbligo sono tenute a rendicontare le informazioni di sostenibilità nella Relazione sulla gestione societaria, ai sensi del co. 2 dell’art. 2428 C.c., in conformità alle norme del Decreto di
recepimento e ai principi di rendicontazione ESRS.
Il Decreto di recepimento ha previsto la figura del ‘Revisore della Sostenibilità’ quale soggetto incaricato ad attestare la conformità delle informazioni della sostenibilità.
Al riguardo, il Tool è un utile strumento di orientamento per la revisione della rendicontazione di sostenibilità obbligatoria e volontaria.
Gli autori a seguito della pubblicazione delle Linee guida di Assirevi, hanno previsto l’implementazione di uno strumento excel che dialogherà con il presente Tool per la stesura della Relazione di attestazione.
Società benefit: un “nuovo” modello di business e di sostenibilità ESG
eBook in pdf di 93 pagine.
Il presente lavoro si concentra sul “modello benefit” che, per le sue peculiari caratteristiche, rappresenta un driver importantissimo del cambiamento attualmente in corso orientato alla Sostenibilità: la Società Benefit, di seguito anche e semplicemente «SB», è ex se un altro modo di fare impresa, che si inserisce, dopo le molteplici crisi ed i tanti shock via via intervenuti (n.d.r. che hanno lacerato il “tessuto sociale”), in un rivoluzionario cambio di paradigma.
Infatti, si è preso atto della necessità di dare la possibilità di affermazione ad un modello centrato “sullo sviluppo umano”, quale Sviluppo Sostenibile, che postula l’impossibilità di uno sviluppo in assenza di un accrescimento delle persone e dei territori in cui le persone vivono e che abbandona il tradizionale, ma oramai vetusto, shareholder capitalism per dare spazio al c.d. stakeholderism capitalism, anche in relazione alla disciplina giuridica della società lucrativa nel nostro diritto societario. «(..) Un cambio di paradigma, quello evocato, che nella pratica si traduce in nuove e molteplici modalità di produrre valore da parte delle istituzioni che organizzano e gestiscono economie e società (..)» e quindi in un rinnovato tessuto imprenditoriale capace di generare principalmente competitività attraverso azioni di mutuo interesse.
Il nuovo “fare impresa”, infatti, deve necessariamente orientarsi verso la Sostenibilità, superando il tradizionale trade-off fra profitto ed impegno sociale e consolidando la tendenza ad incorporare le c.d. componenti di socialità ed il c.d. purpose, modificando così i DNA aziendali. In questa nuova stagione, quindi, il novello tessuto imprenditoriale diventa, simultaneamente, “generatore” di valore economico e sociale, tant’è che il successo di un’impresa non è più testimoniato soltanto dal suo bilancio e dalla soddisfazione ai suoi azionisti.
Il motivo che ha spinto l'autrice a scrivere il presente contributo, è quello di far conoscere le Società Benefit, attraverso un “viaggio” attraverso l’architettura normativa, ma senza tralasciare aspetti aziendalistici, così da offrire una prospettiva il più ampia possibile.
Introduzione
1. L’Impresa al tempo della Sostenibilità: Sviluppo Sostenibile, Sostenibilità, finalismo d’impresa ed interesse sociale
1.1 Lo Sviluppo Sostenibile e la Sostenibilità: significato e storia
1.2 Responsabilità Sociale d’Impresa, finalismo d’impresa e beni comuni: evoluzione e storia
1.3 Interesse sociale all’epoca della Sostenibilità: profili giuridici - I nuovi doveri degli amministratori ed il benessere della collettività
2. Le Società Benefit: dalle origini statunitensi fino al fenomeno italiano – La “spinta gentile”
2.1 Le origini storiche dell’istituto e della disciplina: dalle origini statunitensi a quelle europee ed italiane
2.2 La Società Benefit e la “spinta gentile”
3. Le Società Benefit: la disciplina italiana
3.1 Breve introduzione
3.2 La normativa
4. Le Società Benefit: il processo di creazione – Attività e adempimenti principali
4.1 La creazione di una Società Benefit o la trasformazione di una società in SB
5. Le Società Benefit: lo statuto
5.1 La denominazione
5.2 L’oggetto sociale
5.3 Le clausole
6. Alcune considerazioni in punto di beneficio comune e pluralità di scopo nelle SB
6.1 Definizione di SB
6.2 Definizione di beneficio comune
7. Le Società Benefit: considerazioni in punto di bilanciamento degli interessi
8. Le Società Benefit: profili di governance – Doveri e responsabilità degli amministratori
8.1 I doveri dell’organo gestorio e le responsabilità
8.2 La responsabilità dell’organo gestorio nei confronti degli stakeholders: ipotesi
9. Il Responsabile di Impatto
10. La disclosure nelle Società Benefit: la relazione annuale d’impatto
11. La valutazione d’impatto
12. Responsabilità delle SB – Il controllo esterno e le condotte rilevanti - L’AGCM: poteri e sanzioni
12.1 Le violazioni di cui al comma 384: approfondimento
12.2 L’AGCM: i poteri
12.3 L’AGCM: ulteriori spunti
12.4 Le sanzioni
12.5 Un caso: l’AGCM sanziona un’impresa alimentare per comunicazione ingannevole
13. Aspetti contabili e fiscali: brevi cenni
Bibliografia – Letteratura menzionata
Riferimenti normativi, regolamentari ed internazionali
2 CFP Revisori Legali e ODCEC E-learning in diretta e differita
Differita e-learning dal 18/04/2025 al 31/12/2025 (Diretta e-learning già svolta il 09/04/2025 | 2 ore)
codice evento 232755
RELATORE: Dott.ssa Monica Peta
"Standard ESG: Ambiente, Sociale e Governance"
MATERIE E VALIDITA' ACCREDITAMENTO
Codici materia CNCDEC: C.2.17
Codice materia Revisori Legali: D.1.1 - D.1.6
Per usufruire dei corsi accreditati segui questi semplici passi:
Per ottenere i crediti è necessario completare le DUE ore di videocorso. Il sistema tiene traccia della fruizione dei video da parte dell'utente, e attribuisce i crediti solo quando tutto il videocorso è stato completato.
Per l'attribuzione dei crediti NON è più obbligatorio il questionario finale di verifica.
Con l’entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti Pubblici, partecipare alle gare d’appalto significa confrontarsi con un cambiamento culturale profondo: la sostenibilità diventa un requisito imprescindibile, non più un valore accessorio. Questo libro nasce per guidare consulenti aziendali, professionisti del settore pubblico e privato, imprese e responsabili unici del progetto (RUP) nella comprensione e applicazione concreta dei nuovi obblighi normativi.
Attraverso l’analisi puntuale degli articoli chiave, come per esempio l’art. 1 con il quale viene inserito nell’ordinamento il principio del risultato, oppure l’art. 57 dedicato proprio alle clausole “di Sostenibilità” (n.d.r. clausole sociali e ambientali), senza dimenticare la rinnovata legittimazione riconosciuta alla discrezionalità, l’autore accompagna il lettore in un percorso che unisce interpretazione normativa, casi applicativi e riflessioni strategiche.
Il testo propone una lettura integrata tra diritto, strategia d’impresa e responsabilità sociale, offrendo strumenti pratici per redigere offerte competitive e conformi ai cri-
teri ESG (ambientali, sociali, di governance), oggi determinanti in fase di valutazione delle proposte.
Chi legge troverà risposte a domande essenziali: Come “comprendere” e “venire incontro” ai bisogni della P.A. al tempo della Sostenibilità e dell’espresso principio del risultato? Come si traduce la sostenibilità in termini operativi? Come si predispone la documentazione di gara perrispettare i nuovi requisiti? Quali opportunità e rischi si aprono per le imprese?
Un manuale autorevole, utile e aggiornato, pensato per chi vuole essere protagonista consapevole e preparato sul nuovo paradigma degli appalti pubblici sostenibili.
Data di uscita 15/04/2025
AGGIORNAMENTI NORMATIVI
IL VOLUME INCLUDE
MICHELA ROI
Avvocato, abilitato alle Giurisdizioni Superiori, con una lunga attività professionale, svolta sia a livello internazionale che nazionale, senza trascurare le province italiane. Founder di «Roilex», Studio Legale & Tri- butario Roi & Partners, da anni si interessa di sviluppo sostenibile, responsabilità sociale ed ESG, oltre che di Energia Rinnovabile ed Efficientamento Energetico, Public Procurement, Procedimento Amministrativo, Diritto dell’Impresa-Societario, Diritto della Crisi dell’Impresa e dell’Insolvenza e Diritto Europeo, con un approccio olistico, trasversale e manageriale. Già autrice di diversi testi in materia di sostenibilità.
Introduzione
1. Sostenibilità – L’Agenda 2030 – Responsabilità Sociale – Fattori ESG
1.1 Introduzione
1.2 Gli albori dello Sviluppo Sostenibile/la Sostenibilità
1.3 Lo Sviluppo Sostenibile/la Sostenibilità: l’antropocene
1.4 L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite
1.5 Come si è arrivati all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite
1.6 Il concetto di Sviluppo Sostenibile/Sostenibilità: evoluzione – Profili internazionali
1.7 Il concetto di Sviluppo Sostenibile/Sostenibilità: evoluzione – Il “piano” europeo
1.8 La Responsabilità Sociale delle organizzazioni e i Fattori ESG
1.9 I Fattori ESG (n.d.r. “l’altra faccia della medaglia”): brevi cenni
1.10 La P.A. e la Responsabilità Sociale e i Fattori ESG
2. L’Agenda 2030, gli SDGs e gli Appalti Pubblici Sostenibili
2.1 Introduzione
2.2 L’Agenda 2030 e gli SDGs
2.3 Gli SDGs e gli Appalti Pubblici Sostenibili
2.4 Gli Appalti Pubblici Sostenibili: sintesi schematica
3. Innovazione negli Appalti Pubblici: il modello italiano
3.1 Introduzione
3.2 Il modello italiano: le innovazioni
4. La discrezionalità: principale “sintomo” del cambio di paradigma negli Appalti Pubblici
5. Gli Appalti Pubblici Sostenibili e il quadro normativo di riferimento
5.1 Introduzione
5.2 Il quadro europeo: breve sintesi
5.3 La disciplina nazionale: le novità
5.3.1 La Legge Delega ovvero la L. 21 giugno 2022, n. 79: snodi principali
5.3.2 Il D.Lgs. 36/2023: il novello Codice dei Contratti Pubblici
5.3.3 Il D.Lgs. 209/2024 ovvero il Correttivo: sintetica esposizione
6. Il Codice dei Contratti Pubblici: la filosofia
7. I principi ispiratori: i principi generali
7.1 Introduzione
7.2 Il principio di risultato: art. 1 del Codice
7.2.1 Il principio di risultato: il combinato disposto dell’art. 1 e dell’art. 4 del Codice e le implicazioni applicative
7.2.2 I profili giurisprudenziali: primi arresti
7.3 Il principio di fiducia: art. 2 del Codice – Implicazioni applicative
7.4 I profili giurisprudenziali: brevi cenni
7.5 Accesso al mercato: art. 3 del Codice
7.6 La gerarchia dei principi: art. 4 del Codice
7.7 I principi strumentali al risultato: articoli da 5 a 11 del Codice
7.8 Il principio del rinvio esterno: art. 12 del Codice
8. La qualificazione delle Stazioni Appaltanti
8.1 Introduzione
8.2 Le disposizioni dell’art. 63 del Codice, come modificato dal Correttivo
8.3 Recentissima Delibera dell’ANAC: brevi cenni
9. Gli operatori economici e i requisiti di partecipazione – Le Società Benefit
9.1 Introduzione
9.2 Definizione di operatore economico
9.3 Chi sono gli operatori economici
9.4 I requisiti di partecipazione e la “qualificazione” degli operatori economici
9.4.1 I requisiti di partecipazione
9.4.2 I requisiti di ordine generale – Implicazioni applicative
9.4.3 Segue: I requisiti di ordine generale – Disciplina dell’esclusione: art. 96 del Codice
9.4.4 I requisiti di ordine speciale
9.5 Le Società Benefit: brevi riflessioni
10. Gli operatori economici e i requisiti di esecuzione: art. 113 del Codice
11. Responsabile Unico del Progetto
11.1 Introduzione
11.2 La nomina del RUP
11.3 La struttura di supporto del RUP
11.4 I compiti e le funzioni del RUP comuni a tutte le fasi dell’affidamento
12. La programmazione e la progettazione
12.1 Introduzione
12.2 La programmazione
12.2.1 La programmazione dei lavori e degli acquisti di beni e servizi: l’art. 37 del Codice.
12.3 Il Dibattito Pubblico: brevi cenni
12.4 La progettazione
12.4.1 I livelli di progettazione delle opere: art. 41 del Codice
12.4.2 I livelli di progettazione di beni e servizi: art. 41, comma 12, del Codice
13. La procedura di evidenza pubblica e segnatamente la formazione della volontà
13.1 Introduzione
13.2 Le articolazioni della procedura ad evidenza pubblica
13.2.1 La struttura
13.3 La decisione di contrarre
13.4 La decisione di contrarre e il RUP
13.5 La decisione di contrarre e l’affidamento diretto
14. Gli atti di gara
14.1 Introduzione
14.2 Il bando di gara – Implicazioni applicative
15. La documentazione e gli impegni dell’offerente
15.1 Introduzione
15.2 I documenti per la partecipazione alla gara
15.3 Gli impegni degli operatori economici da inserire negli atti di gara
15.3.1 I profili giurisprudenziali
16. La selezione delle offerte: segnatamente criterio di selezione e valutazione delle offerte
16.1 Introduzione
16.2 La selezione delle offerte: i principi
16.2.1 Il criterio della conformità della valutazione delle offerte ai criteri indicati nella lex specialis
16.2.2 Il criterio “soggettivo” di cui all’art. 107, comma 1, lett. b) del Codice
16.3 Le verifiche preliminari quale principio generale
16.3.1 La c.d. inversione procedimentale
16.4 La facoltatività di non aggiudicare
16.5 I criteri di selezione delle offerte
16.5.1 Il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e segnatamente il criterio basato sul rapporto qualità/prezzo
16.5.2 I criteri di valutazione della qualità dell’offerta
16.5.3 Elementi di cybersicurezza
16.5.4 Il criterio del prezzo fisso
16.5.5 I criteri e la ponderazione
16.6 I criteri premiali
16.7 Ulteriori profili e prescrizioni
16.8 Il criterio del prezzo più basso
16.9 La verifica di congruità e l’esclusione delle offerte anormalmente basse
16.9.1 L’esclusione discrezionale e il procedimento di verifica dell’anomalia
16.9.2 L’esclusione automatica delle offerte anomale
17. Istituti e clausole comuni: le clausole sociali e i criteri di sostenibilità energetica ed ambientale
17.1 Introduzione
17.2 L’art. 57 del Codice e gli Appalti Pubblici Sostenibili
17.2.1 L’art. 57, comma 1, pre Correttivo: le clausole sociali
17.2.2 L’art. 57, commi 1 e 2-bis, post Correttivo: le modifiche alle clausole sociali
17.3 Profili applicativi delle clausole sociali sulla scorta degli orientamenti giurisprudenziali
17.4 L’art. 57, comma 2: le “clausole ambientali”
17.5 L’art. 57 e i CAM
17.5.1 I CAM: brevissima rassegna sui più significativi arresti della più recente Giurisprudenza
18. Il contratto e la sua esecuzione
18.1 Introduzione
18.2 La stipula del contratto
18.3 La fase esecutiva
18.4 La fase esecutiva e il RUP
18.5 La fase esecutiva e il Correttivo: premialità e penali applicabili all’operatore economico
19. Il subappalto
20. Conclusioni
Bibliografia
Normativa, provvedimenti e atti – Sitografia
Giurisprudenza
2 CFP Revisori Legali e ODCEC E-learning in differita
Differita e-learning dal 10/04/2025 al 31/12/2025 (Diretta e-learning già svolta il 02/04/2025 | 2 ore)
codice evento 232755
RELATORE: Dott.ssa Monica Peta
"Architettura ESG per le PMI e Due Diligence"
MATERIE E VALIDITA' ACCREDITAMENTO
Codici materia CNCDEC: C.2.17
Codice materia Revisori Legali: D.1.1 - D.1.6
Per usufruire dei corsi accreditati segui questi semplici passi:
Per ottenere i crediti è necessario completare le DUE ore di videocorso. Il sistema tiene traccia della fruizione dei video da parte dell'utente, e attribuisce i crediti solo quando tutto il videocorso è stato completato.
Per l'attribuzione dei crediti NON è più obbligatorio il questionario finale di verifica.
3 CFP Revisori Legali e ODCEC E-learning in differita
Differita e-learning dal 02/04/2025 al 31/12/2025 (Diretta e-learning già svolta il 25/03/2025 | 3 ore)
codice evento 232755
RELATORE: Dott.ssa Monica Peta
"Obblighi Informativi ESG: ESRS 1, ESRS 2 e Doppia Materialità"
Questa giornata sarà dedicata agli obblighi di informativa ESG secondo gli standard ESRS 1 e ESRS 2. Verrà inoltre approfondito il concetto di doppia materialità, fondamentale per valutare l’impatto delle attività aziendali sulla società e sull’ambiente. Verranno illustrati casi pratici di due diligence applicata alla sostenibilità.
MATERIE E VALIDITA' ACCREDITAMENTO
Codici materia CNCDEC: C.2.17
Codice materia Revisori Legali: D.1.6 - D.1.4 - D.1.5
Per usufruire dei corsi accreditati segui questi semplici passi:
Per ottenere i crediti è necessario completare le TRE ore di videocorso. Il sistema tiene traccia della fruizione dei video da parte dell'utente, e attribuisce i crediti solo quando tutto il videocorso è stato completato.
Per l'attribuzione dei crediti NON è più obbligatorio il questionario finale di verifica.
