Alcune riflessioni in merito alla modifica introdotta all’articolo 51 comma 2 lettera f-bis) del Tuir, sui cd. “oneri di utilità sociale”.
Lavoratori espatriati: la determinazione della tassazione concorrente e l’attribuzione del credito di imposta
La flessibilità del rapporto non serve alla crescita, e programmarla significherebbe il fallimento degli obiettivi di sviluppo prefissati.
Approfondiamo il concetto dei “183 giorni”, riguardante gli aspetti fiscali degli italiani residenti all'estero
Con la recente pronuncia n. 5382, depositata in data 04.04.2012, i Giudici di legittimità della V sezione sono tornati a pronunciare sulla residenza fiscale delle persone fisiche confermando, in sostanza, l’orientamento giurisprudenziale consolidato circa il rilievo determinante di elementi di fatto connessi alla sfera degli interessi privati del contribuente.
I lavoratori inviati all’estero per lunghi periodi, qualora mantengano la residenza fiscale in Italia, sono obbligati a pagare le imposte sia in Italia che all’estero.
Istituiti dall’Agenzia delle Entrate i codici identificativi del soggetto coobbligato, ovvero di quello che procede all'"intervento sostitutivo" in caso di appalto o subappalto
L'11 aprile ha preso il via in Commissione Lavoro al Senato l’esame del disegno di legge recante “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”
La tassazione del trattamento di fine rapporto, trova una diversa disciplina rispetto a quella delle retribuzioni ordinarie, per quei lavoratori italiani, alle dipendenze di aziende italiane distaccati all’estero e successivamente al distacco, acquistano la residenza fiscale del Paese di destinazione.