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“Organization Theory and Design” di Richard Daft si conferma un vero classico del management: insostituibile strumento per l’insegnamento della teoria organizzativa, prezioso punto di riferimento per la gestione d’azienda.
Edizione dopo edizione, il testo ha saputo rinnovarsi, incorporando e accompagnando gli sviluppi nella teoria e nella prassi di management, e al tempo stesso ha conservato le caratteristiche che ne hanno decretato il duraturo successo: la capacità di offrire un quadro equilibrato e attuale del pensiero organizzativo, l’integrazione tra schemi di riferimento teorico e risultati di ricerca, la puntuale osservazione di concreti modelli di organizzazione aziendale e di esempi di processo decisionale.
In questa nuova edizione il testo è stato profondamente innovato sul piano dei contenuti, con particolare attenzione ai temi della trasformazione digitale, dell’etica e della sostenibilità; e stato inoltre interamente rivisto nei casi e negli esempi citati.
L’edizione italiana è arricchita con una serie di casi aziendali originali tratti dal contesto italiano ed europeo.
Richard L. Daft
è Brownlee O. Currey jr. Professor of Management e Principal Senior Lecturer alla Owen Graduate School of Management della Vanderbilt University.
Presentazione della settima edizione italiana
Prefazione
Autore
Parte I Organizzazione e management
Capitolo 1 Organizzazioni e progettazione organizzativa
La teoria organizzativa in azione
Temi
Obiettivi del capitolo
Sfide attuali
Che cos’è un’organizzazione?
Definizioni
Dalle multinazionali alle organizzazioni non profit
L’importanza delle organizzazioni
Le dimensioni della progettazione organizzativa
Dimensioni strutturali
Fattori contingenti
Risultati di performance ed efficacia
L’evoluzione della progettazione organizzativa
Prospettive storiche
Contingenze cruciali
Modelli organici e modelli meccanici a confronto
L’emergere della tendenza al modello “senza capi”
Schema del libro
Livelli di analisi
Piano del libro
Piano di ciascun capitolo
Uno sguardo sull'Europa – Dallara: l’eccellenza made in Italy gareggia sulle auto da corsa
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Misurazione delle dimensioni organizzative
Parte II Obiettivi strategici e architetture organizzative
Capitolo 2 Strategia, progettazione organizzativa ed efficacia
Obiettivi del capitolo
Il ruolo della direzione strategica nella progettazione organizzativa
Il fine organizzativo
Progetto strategico
Obiettivi operativi
Obiettivi conflittuali
L’importanza degli obiettivi
Due quadri di riferimento per la selezione della strategia e della struttura
Le strategie competitive di Porter
La tipologia strategica di Miles e Snow
Come le strategie influiscono sulla struttura organizzativa
Altri fattori contingenti che influenzano la struttura organizzativa
La rilevazione dell’efficacia organizzativa
Definizione dell’efficacia organizzativa
Chi sceglie?
Approccio degli obiettivi
Approccio basato sulle risorse
Approccio dei processi interni
Approccio dei costituenti strategici
Un modello di efficacia integrato
Uno sguardo sull'Europa – Virgin Active e il settore del fitness nel Regno Unito
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Identificazione delle preferenze in termini di obiettivi
Capitolo 3 Elementi fondamentali della struttura organizzativa
Obiettivi del capitolo
Struttura organizzativa
Approccio alla struttura basato sulla condivisione delle informazioni
Centralizzazione e decentralizzazione
Condivisione verticale delle informazioni
Condivisione delle informazioni e collaborazione orizzontale
Coordinamento relazionale
Alternative di progettazione organizzativa
Attività di lavoro necessarie
Relazioni di reporting
Opzioni per il raggruppamento delle attività
Strutture funzionali, divisionali e per area geografica
Struttura funzionale
Struttura funzionale con collegamenti orizzontali
Struttura divisionale
Struttura per area geografica
Struttura a matrice
Condizioni per la matrice
Punti di forza e di debolezza
Strutture a rete e outsourcing
Come funziona la struttura
Punti di forza e di debolezza
Strutture olocratiche basate sui team
Caratteristiche
Punti di forza e di debolezza
Applicazioni della progettazione organizzativa
Mescolare e combinare
Allineamento strutturale
Uno sguardo sull'Europa – La struttura organizzativa di Ferrero tra globalizzazione ed internazionalizzazione
Sintomi di inadeguatezza strutturale
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Voi e la struttura organizzativa
Parte III Elementi di progettazione dei sistemi aperti
Capitolo 4 L’ambiente esterno
Obiettivi del capitolo
L’ambiente dell’organizzazione
L’ambiente di riferimento
L’ambiente generale
L’ambiente internazionale
L’ambiente che cambia
Complessità
Dinamismo
Un modello di valutazione
Adattarsi a complessità e dinamismo
Aggiungere posizioni e unità organizzative
Costruire relazioni
Differenziazione e integrazione
Processi di management organici e meccanici
Pianificazione, previsione e rapidità di risposta
Un modello per adattarsi a complessità e dinamismo
Dipendenza dalle risorse finanziarie
Influenzare le risorse finanziarie
Stabilire relazioni formali
Influenzare i settori chiave
Modello di integrazione organizzazione-ambiente
Uno sguardo sull'Europa – Dalla Germania la rivoluzione dell’e-commerce con Zalando
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Organizzazioni da cui dipendete
Capitolo 5 Relazioni interorganizzative
Obiettivi del capitolo
Ecosistemi organizzativi
La competizione è morta?
L’evoluzione del ruolo del management
Modello interorganizzativo
Dipendenza dalle risorse
Tipologie di relazioni di dipendenza dalle risorse
Implicazioni di potere
Network collaborativi
Perché collaborare?
Da avversari a partner
Ecologia delle popolazioni
Che cosa ostacola l’adattamento?
Modello organizzativo e nicchia di mercato
Il processo di cambiamento ecologico
Strategie di sopravvivenza
Istituzionalismo
L’approccio istituzionale e la progettazione organizzativa
Somiglianza istituzionale
Uno sguardo sull'Europa – La spagnola Zara e il just in time applicato al settore del fashion
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
La Shamatosi
Capitolo 6 Progettazione organizzativa per l’ambiente internazionale
Obiettivi del capitolo
L’ingresso nell’arena globale
Le motivazioni di un’espansione globale
La gestione degli stadi di sviluppo internazionale
L’espansione globale attraverso alleanze internazionali e acquisizioni
Le sfide della progettazione globale
Maggiore complessità e differenziazione
Maggiore esigenza di coordinamento
Trasferimento della conoscenza e innovazione rovesciata
Progettare la struttura per adattarsi alla strategia globale
Strategie per sviluppare le opportunità globali o locali
Divisione internazionale
Struttura globale divisionale per prodotto
Struttura globale divisionale geografica
Struttura globale a matrice
Ulteriori meccanismi di coordinamento globale
Team globali
Pianificazione centrale
Espansione dei ruoli di coordinamento
I vantaggi del coordinamento
Modello transnazionale
Uno sguardo sull'Europa – In tutto il mondo la bellezza parla francese con Sephora
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Prodotto negli Stati Uniti?
Capitolo 7 Progettazione organizzativa per l’impatto sociale: organizzazioni a duplice scopo, sostenibilità aziendale ed etica
Obiettivi del capitolo
Progettare l’organizzazione a duplice scopo
Far fronte alla sfida
Progettazione organizzativa per raggiungere il duplice obiettivo del benessere sociale e del risultato commerciale
Responsabilità sociale d’impresa
Il movimento ambientalista
La tripla linea di fondo
Il capitalismo consapevole
Servire gli stakeholder dell’organizzazione
Servire la base della piramide
Le conseguenze del fare del bene
Progettare una struttura per l’attuazione di un programma di sostenibilità
Utilizzare un’unità distinta o includere tutti?
Coinvolgere gli stakeholder esterni
Uno sguardo sull'Europa – L’economia circolare in Unicoop Firenze: la revisione dei processi di lavoro per potenziare la sostenibilità dei punti vendita
Definire obiettivi, misure e ricompense
Progettazione organizzativa a sostegno dei valori etici
Le fonti dei principi etici individuali
Etica organizzativa
Struttura e sistemi formali
L’etica aziendale in un ambiente globale
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Qual è il vostro livello di maturità etica?
Parte IV Elementi di progettazione interna
Capitolo 8 Progettazione organizzativa per le tecnologie manifatturiere e per i servizi
Obiettivi del capitolo
Tecnologia “core” manifatturiera
Aziende manifatturiere
Strategia, tecnologia e prestazioni
La fabbrica intelligente
La personalizzazione di massa
Performance e implicazioni strutturali
Sopravvivere a tecnologie estremamente complesse
Complessità tecnologica estrema
Le organizzazioni ad alta affidabilità
Tecnologia “core” per i servizi
Aziende di servizi
Progettare le organizzazioni di servizi
Tecnologia ausiliaria a livello di unità
Varietà
Analizzabilità
Il modello di riferimento
Varietà
Analizzabilità
Progettazione delle unità organizzative
Interdipendenza del flusso di lavoro tra le unità
Tipi di interdipendenza
Priorità
Implicazioni strutturali
Uno sguardo sull'Europa – Gucci ArtLab: innovazione tecnologica e artigianalità per il successo competitivo
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
La tecnologia nel flusso di lavoro delle piccole
Capitolo 9 Progettazione organizzativa per le organizzazioni digitali e analisi dei big data
Obiettivi del capitolo
L’esplosione dell’informazione digitale
Condotti e piattaforme: una nuova forma organizzativa
Due tipologie
Assunti fondamentali
Suggerimenti per la progettazione delle organizzazioni piattaforma
L’analisi dei big data
Requisiti dei big data
Big data e struttura organizzativa
L’intelligenza artificiale
Le decisioni prese dall’intelligenza artificiale sono oggettive?
Un coach che ti dà delle “spinte gentili” per migliorare le tue decisioni?
Il controllo algoritmico può diventare il vostro nuovo capo
Implicazioni dell’intelligenza artificiale per la progettazione organizzativa
Altre applicazioni digitali nelle organizzazioni
L’analisi delle reti sociali
Knowledge management
L’impatto digitale sulla progettazione organizzativa
Uno sguardo sull'Europa – Cromology voices: LinkedIn come leva per ‘dare voce’ ai collaboratori e sostenere l’engagement
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Produzione e big data: organizzare il progetto
Capitolo 10 Dimensioni organizzative, ciclo di vita e declino
Obiettivi del capitolo
Dimensioni organizzative: grande è meglio?
Spinte alla crescita
Il dilemma delle grandi dimensioni
Ciclo di vita organizzativo
Stadi dello sviluppo del ciclo di vita
Caratteristiche organizzative e ciclo di vita
Dimensioni organizzative, burocrazia e controllo
Che cos’è la burocrazia?
Dimensione e controllo strutturale
La burocrazia in un mondo che cambia
Organizzazioni temporanee
Altri approcci per ridurre la burocrazia
Burocrazia e altre forme di controllo organizzativo
Controllo burocratico
Controllo di mercato
Controllo di clan
Declino organizzativo
Definizione e cause
Un modello degli stadi del declino organizzativo
Uno sguardo sull'Europa – Tra declino e turnaround: la crisi del colosso finlandese della telefonia Nokia
La redazione del bilancio 2020 risente in maniera sostanziale dei numerosi provvedimenti di natura economica emanati a seguito dell’emergenza pandemica.
Questo volume vuole essere uno strumento di raccolta e di analisi di tutte le peculiarità di cui il professionista e il responsabile amministrativo dell’impresa deve tenere conto per la contabilità e la chiusura del bilancio 2020.
In questo lavoro sono presi in esame gli interventi normativi e le interpretazioni che di essi hanno fornito l’Organismo italiano di contabilità (OIC), il Consiglio nazionale e la Fondazione dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e dell’Assonime.
Per ciascun provvedimento viene proposta una breve sintesi delle norme che, ad avviso degli autori, sono più significative, dato che incidono direttamente o indirettamente sugli elementi del bilancio.
L’analisi delle novità introdotte dal legislatore ha dimostrato che ci troviamo di fronte ad un fenomeno assolutamente sconosciuto nella storia della disciplina italiana riguardante la redazione del bilancio: vengono introdotte delle deroghe alle norme che sono alla base del significato stesso di “bilancio”.
Si tratta di modifiche temporanee, legate, però, ad un evento (la pandemia) la cui durata non è prevedibile.
Il volume fornisce dei suggerimenti di tipo operativo, senza trascurare alcuni spunti di riflessione relativi alla corretta applicazione delle regole dettate dalla dottrina economico-aziendale italiana.
Il testo è aggiornato con le ultime modifiche alla normativa civilistica vigente in tema di bilanci e le interpretazioni di prassi.
Gianfranco Capodaglio
già Professore ordinario di Economia aziendale presso l’Università di Bologna, Dottore commercialista e Revisore legale. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche e professionali e relatore in convegni e seminari in Italia e all’estero.
Vanina Stoilova Dangarska
PhD in Contabilità e analisi presso la University of National and World Economy di Sofia (Bulgaria). Collaboratore esterno presso l’Università di Bologna. Dottore commercialista e Revisore legale. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche e professionali e relatore in convegni e seminari in Italia e all’estero.
Lauretta Semprini
PhD in Programmazione e controllo presso l’Università di Macerata. Docente di ruolo in Economia aziendale presso l’ITES R. Valturio di Rimini. Collaboratore esterno presso l’Università di Bologna. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche e professionali e relatore in convegni e seminari in Italia e all’estero.
INTRODUZIONE
1 SINTESI DELLE NORME ADOTTATE NEL 2020 PER FAR FRONTE ALLA CRISI PANDEMICA
1 Lo sviluppo dell’emergenza sanitaria in Italia ed i provvedimenti restrittivi adottati dal Governo
La prima ondata
La seconda ondata
I rapporti con l’estero
2 Gli interventi del Governo a sostegno delle imprese per mitigare gli effetti economici della crisi sanitaria
Il Decreto “Cura Italia”
Il Decreto “Liquidità”
Il Decreto “Rilancio”
Il Decreto “Agosto”
Il Decreto “Ristori”
Il Decreto “Ristori bis”
Il Decreto “Ristori ter”
Il Decreto “Ristori quater”
La legge 18 dicembre 2020, n. 176 di conversione dei decreti “Ristori”
Il Decreto “Natale”
La Legge di bilancio 2021
3 Il disegno complessivo del legislatore italiano ed i suoi effetti sulla normativa riguardante il bilancio
4 Disposizioni normative che incidono direttamente o indirettamente sulla redazione del bilancio
4.1 Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (c.d. “Cura Italia”) e Legge di conversione 24 aprile 2020, n. 27
Articolo 55 (D.L. “Cura Italia”) – Misure di sostegno finanziario alle imprese
Articolo 56 (D.L. “Cura Italia”) – Misure di sostegno finanziario alle micro, piccole e medie imprese colpite dall’epidemia di Covid-19
Articolo 64 (D.L. “Cura Italia”) – Credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro
Articolo 65 (D.L. “Cura Italia”) – Credito di imposta per botteghe e negozi
Articolo 106 (D.L. “Cura Italia”) – Norme in materia di svolgimento delle assemblee di società ed enti
4.2 Decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23 (c.d. “Liquidità”) e Legge di conversione 5 giugno 2020, n. 40
Articolo 6 (D.L. Liquidità) - Disposizioni temporanee in materia di riduzione del capitale
Articolo 7 (D.L. Liquidità) - Disposizioni temporanee sui principi di redazione del bilancio
Articolo 8 (D.L. Liquidità) - Disposizioni temporanee in materia di finanziamenti alle società
Articolo 12-ter (D.L. “Liquidità”) – Disposizioni in materia di beni di impresa
Articolo 30 (D.L. “Liquidità”) – Credito d’imposta per l’acquisto di dispositivi di protezione nei luoghi di lavoro
4.3 Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. “Rilancio”) e Legge di conversione 17 luglio 2020, n. 77
Articolo 24 (D.L. “Rilancio”) – Disposizioni in materia di versamento dell’IRAP
Articolo 25 (D.L. “Rilancio”) – Contributo a fondo perduto
Articolo 26 (D.L. Rilancio) – Rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni
Articolo 28 (D.L. “Rilancio”) – Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda
Articolo 38-quater (D.L. “Rilancio”) – Disposizioni transitorie in materia di principi di redazione del bilancio
Articolo 119 (D.L. “Rilancio”) – Incentivi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici
Articolo 120 (D.L. “Rilancio”) – Credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro
Articolo 121 (D.L. “Rilancio”) – Trasformazione delle detrazioni fiscali in sconto sul corrispettivo dovuto e in credito d’imposta cedibile
Articolo 122 (D.L. “Rilancio”) – Cessione dei crediti d’imposta riconosciuti da provvedimenti emanati per fronteggiare l’emergenza da Covid-19
Articolo 125 (D.L. “Rilancio”) – Credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione
Articolo 176 (D.L. “Rilancio”) – Tax credit vacanze
Articolo 229 (D.L. “Rilancio”) – Misure per incentivare la mobilità sostenibile
4.4 Decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 (c.d. “Agosto”) e Legge di conversione 13 ottobre 2020, n. 126
Articolo 60 (c.d. decreto “Agosto”) – Sospensione degli ammortamenti per il 2020
Articolo 77 (D.L. “Agosto”) - Misure urgenti per il settore turistico
Articolo 110 (c.d. decreto “Agosto”) – Rivalutazione dei beni di impresa e partecipazioni
4.5 Decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 (c.d. “Ristori”) e Legge di conversione 18 dicembre 2020, n. 176
Articolo 1 (D.L. “Ristori”) – Contributo a fondo perduto da destinare agli operatori IVA dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive
Articolo 1-bis (D.L. “Ristori”) – Contributo a fondo perduto da destinare agli operatori IVA dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2020
Articolo 8 (D.L. “Ristori”) - Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda
Articolo 8-bis (D.L. “Ristori”) - Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda per le imprese interessate dalle nuove misure restrittive di cui al DPCM del 3 novembre 2020
4.6 Legge 30 dicembre 2020, n. 178 del (Legge di bilancio 2021)
Articolo 1, comma 66 e ss (Legge di bilancio 2021) – Superbonus 110%
Articolo 1, comma 83 (Legge di bilancio 2021) – Riallineamento dell’avviamento e delle altre attività immateriali
Articolo 1, commi 248 e ss (Legge di bilancio 2021) – Moratoria PMI
Articolo 1, comma 263 (Legge di bilancio 2021) – Rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni
Articolo 1, comma 266 (Legge di bilancio 2021) – Disposizioni temporanee in materia di riduzione del capitale
Articolo 1, comma 602 (Legge di bilancio 2021) - Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda
5 Schemi riepilogativi delle norme a sostegno delle imprese
2 INTERVENTI NORMATIVI CHE INCIDONO DIRETTAMENTE SULLA REDAZIONE DEL BILANCIO
1 Disposizioni transitorie in materia di principi di redazione del bilancio (art. 2423-bis c.c.), con particolare riferimento alla continuità aziendale
1.1 Fatti successivi intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
1.2 La deroga al principio riguardante la continuità aziendale disposta dall’art. 7 del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23
1.3 Le modifiche della deroga al principio riguardante la continuità aziendale disposte dall’art. 38-quater del Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34
Il documento interpretativo n. 8 dell’OIC
L’ambito soggettivo di applicazione delle disposizioni
Le informazioni da inserire in nota integrativa ed il controllo dell’esistenza dei presupposti per la continuazione dell’attività da parte del revisore legale
1.4 Possibili conseguenze sul principio di prudenza e sulla comparabilità
2 Disposizioni transitorie in materia di valutazioni di bilancio (art. 2426 c.c.)
2.1 Considerazioni generali sul principio di competenza economica
2.2 Documento OIC sui metodi di ammortamento
2.3 La rivalutazione dei beni d’impresa
2.4 La sospensione degli ammortamenti
Il rapporto fra processo di ammortamento e “valore durevolmente inferiore” degli immobilizzi materiali ed immateriali
I riflessi sulla valutazione delle rimanenze
3 Effetti sulla rappresentazione veritiera e corretta (art. 2423 c.c.)
3 INTERVENTI NORMATIVI CHE INCIDONO INDIRETTAMENTE SULLA REDAZIONE DEL BILANCIO
1 Interventi che mirano a sospendere i pagamenti e ad aiutare ad ottenere nuovi finanziamenti
1.1 Sospensione delle rate dei finanziamenti e dei canoni di leasing
La sospensione delle rate dei finanziamenti
La sospensione dei canoni di leasing
1.2 Sospensione temporanea della postergazione dei finanziamenti effettuati dai soci
1.3 Crediti d’imposta in caso di aumenti di capitale
2 Interventi che forniscono aiuti alle imprese sotto forma di crediti d’imposta e contributi a fondo perduto
2.1 I contributi pubblici con particolare riferimento a quelli in conto esercizio
2.2 Esonero dal versamento del saldo IRAP 2019 e dell’acconto IRAP 2020
2.3 Contributi a fondo perduto
2.4 Trasformazione delle imposte anticipate, anche se non iscritte in bilancio, in crediti d’imposta
2.5 Crediti d’imposta a fronte del sostenimento di determinate spese e possibilità della loro cessione
3 Interventi che tendono al potenziamento del mercato di sbocco delle imprese
3.1 Il bonus vacanze
3.2 Il bonus mobilità
3.3 Il superbonus edilizio 110%
Conclusioni
Technologies, and digital technologies in particular, are now generally considered one of the driving forces of change and indeed the dominant ordering principle in every organisation - from start-ups to large corporations and public administrations.
This book invites the reader to reflect on the concept of the organisation by proposing multifaceted theories and methodological choices on the role of technological evolution in organisation change.
Using a historical interpretation lens, the book enables greater understanding of technological change in social institutions from the intrinsically interdisciplinary perspective of organisational theory.
With the description of case studies and concrete experience, it sheds light on the fact that digital technologies are potential resources for organisation design and, at the same time, are conditioned by the behaviours, perceptions and knowledge of the individuals who adopt them.
On the basis of a socio-technical approach, this book contributes to identifying a correct approach to the problems of managing digital technologies by avoiding the traps of rhetorical innovation and uncritical acceptance of what mainstream managerial discourse takes for granted.
The hope is that the debate presented in this book will long continue.
Roberta Cuel (Ph.D.)
is Associate Professor of Organization Studies and Human Resource Management in the Department of Economics and Management, University of Trento. Her research interests and teaching activities include the impacts of ICT on organisations, intangible assets and knowledge, routines and practices, as well as on teams and communities.
Aurelio Ravarini (Ph.D.)
is Associate Professor of Organization Studies and Human Resource Management in the Department of Integrated Enterprise Management, Università C. Cattaneo - LIUC, Castellanza. His research interests and teaching activities include digital transformation, strategic information systems, and information systems development.
Luisa Varriale (Ph.D.)
is Associate Professor of Organization Studies and Human Resource Management in the Department of Sport Science and Wellbeing, University of Naples “Parthenope”. Her research and teaching activities include the fields of event management, mentoring relationships, knowledge sharing and creation, e-learning and e-teaching, and sustainability.
Il volume ha come oggetto la cooperative compliance nel sistema tributario domestico e unionale.
Il regime di adempimento collaborativo rappresenta un modello nuovo, moderno e dinamico di interlocuzione tra impresa e amministrazione finanziaria, originariamente sviluppatosi nei Paesi di matrice anglosassone e poi “recepito” dall’OCSE che, a partire dal 2008, ha obliterato un ambizioso programma finalizzato a promuoverne l’adozione in tutti i Paesi membri alla luce di standard approvati di comune accordo.
In Italia, la normativa in materia è stata varata con il D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 128, che ha formalmente introdotto nel nostro ordinamento il regime di adempimento collaborativo.
La novità legislativa costituisce un punto epocale di svolta nei rapporti tra imprese e fisco.
Nel manuale si illustrano, come necessaria “apertura”, i tratti principali che caratterizzano il rapporto collaborativo tra Fisco e contribuente, facendo riferimento altresì alla genesi e all’evoluzione della tax compliance.
La parte centrale del Volume riguarda l’approfondimento della cooperative compliance con un taglio non soltanto dottrinale ma anche pratico, arricchito da Case Study di particolare rilevanza in tema di tax control framework.
L’esposizione viene completata da un approfondimento dei temi in materia di accordi preventivi per le imprese a vocazione internazionale nonché dall’analisi del D.Lgs. 30 luglio 2020, n. 100, con il quale è stata finalmente data attuazione alla direttiva UE n. 2018/822 del Consiglio, recante modifica della direttiva n. 2011/16/UE in materia di scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale relativamente ai meccanismi transfrontalieri soggetti all’obbligo di notifica (c.d. direttiva DAC6).
Arricchiscono il lavoro, rendendolo “unico” nel suo genere, un ampio approfondimento dei reati tributari, con un particolare risalto al modello organizzativo 231 “integrato” per la gestione del rischio fiscale, nonché il tema del rischio della reputazione societaria in ambito di commercio internazionale.
La parte conclusiva è dedicata ai regimi doganali di favore come l’AEO e la figura dell’Esportatore Autorizzato che, se opportunamente utilizzati, si “intrecciano” con il regime di adempimento collaborativo in una sorta di “stretta di mano” figurativa tra amministrazione finanziaria e contribuente business.
STUDIO AC
AC Avvocati e Commercialisti è uno studio legale e tributario, particolarmente attento alle esigenze della propria Clientela, in grado di offrire un’assistenza di qualità e multi disciplinare, grazie alle diverse specializzazioni ed esperienze dei singoli Professionisti. In particolare, lo Studio fornisce assistenza in relazione a tutti gli aspetti del Diritto Societario, Commerciale e Tributario affiancando le imprese in tutte le fasi della loro attività comprendendo altresì l’assistenza in sede di verifica e contenzioso tributario. Lo Studio si distingue a livello nazionale per l’ampia produzione pubblicistica, in special modo nel comparto delle imposte indirette ed internazionale.
Presentazione, di Alessandro Bucchieri
Prefazione
1 La gestione del rischio fiscale e tax compliance: genesi e rapporto Fisco-contribuente
1 Introduzione
2 Il rapporto Amministrazione finanziaria-contribuente
2.1 Il rapporto Amministrazione finanziaria-contribuente nel panorama europeo
2.2 L’evoluzione del principio (nazionale e unionale) del legittimo affidamento
2.3 La “possibilità” di un accordo inteso come modulo negoziale per la definizione preventiva delle liti tributarie
3 La gestione del rischio fiscale
3.1 Il sistema di controllo interno
3.2 Il rischio fiscale
3.2.1 Il rischio fiscale ordinario e straordinario
3.2.2 Il rischio inerente e residuo: l’iter di valutazione
4 Il tax control framework
4.1 La mappatura dei rischi
4.2 La struttura del modello di gestione del rischio fiscale
4.3 La valutazione del tax control framework
2 Sistemi di gestione dei rischi delle imprese
1 Sistemi di gestione dei rischi aziendali già conosciuti
1.1 Modello 231
1.2 Modello 262
1.3 Sarbanes-Oxley Act
2 Gestione del rischio fiscale nei settori imprenditoriali
2.1 Settore bancario
2.2 Settore finanziario
2.3 Settore assicurativo
2.4 Settore industriale
3 Il sistema del controllo interno
3.1 CoSO Framework in prospettiva di Blockchain
3.2 I componenti del SCI
3.2.1 L’ambiente di controllo (control environment)
3.2.2 Il processo di valutazione del rischio (risk assessment)
3.2.3 Le attività di controllo (control activities)
3.2.4 Il sistema informativo e i processi di gestione correlati (information & communication)
3.2.5 Il monitoraggio (monitoring activities)
4 Il processo di tax risk management: caratteristiche
4.1 Pianificazione delle attività
4.2 Identificazione e valutazione dei rischi
4.2.1 Rischio fiscale ordinario e straordinario
4.2.2 Rischio inerente e rischio residuo
4.3 Trattamento dei rischi
4.4 Monitoraggio dei rischi
4.5 Piani di azione
4.6 Reporting
4.7 Comunicazione e formazione
3 La cooperative compliance
1 Premessa
2 L’origine del concetto di cooperative compliance
2.1 La cooperative compliance come risposta all’incertezza della normativa fiscale
2.1.1 Trattamento fiscale dell’uncertain tax position alla luce del nuovo principio IFRIC23
2.2 I benefici di un sistema di cooperative compliance – la spinta innovativa del Piano “Colao”
3 I modelli di gestione del rischio fiscale – Caratteristiche e struttura
3.1 L’assetto del modello di gestione del rischio fiscale e la sua efficacia – Principi e linee guida
3.1.1 Gli standard ISO 31000
3.1.2 I nuovi “assetti organizzativi, amministrativi e contabili” imposti all’imprenditore con la riforma sulla crisi di impresa
3.1.3 Il ruolo della corporate governance nella gestione del rischio fiscale
3.2 I principi OCSE sulla corporate governance
3.3 Il modello di Enterprise Risk Management
4 Le origini internazionali della cooperative compliance
4.1 OCSE 2008, Study into the Role of Tax Intermediaries
4.2 OCSE 2013, Co-operative Compliance: A Framework. From Enhanced Relationship to Co-operative Compliance
4.3 OCSE 2016, Co-operative Tax Compliance, Building Better tax control framework
5 Prospettive di sviluppo della cooperative compliance internazionale – Il progetto ICAP
5.1 Country by country reporting
6 Il regime di adempimento collaborativo in Italia
6.1 Il progetto pilota
6.2 La delega fiscale: cooperative compliance e disciplina dell’abuso del diritto
6.3 Il D.Lgs. n. 128/2015 – Finalità ed oggetto
6.4 Requisiti soggettivi
6.4.1 I gruppi di imprese
6.4.2 La disciplina dell’interpello sui nuovi investimenti
6.5 Requisiti oggettivi
7 Aspetti procedimentali
7.1 Presentazione della domanda
7.2 Svolgimento della procedura
7.3 Interlocuzioni costanti e preventive
7.4 Formalizzazione delle posizioni assunte nel corso della procedura
7.5 Adempimenti di chiusura del periodo di imposta
7.6 Modifica delle posizioni assunte nel corso delle interlocuzioni preventive
7.7 Clausole di esclusione e revoca del regime
7.8 Pubblicazione elenchi relativi ad operazioni di pianificazione fiscale aggressiva
8 Impegni dell’Amministrazione finanziaria e del contribuente
8.1 Impegni dell’Amministrazione finanziaria
8.2 Impegni del contribuente
8.3 Responsabilità dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate
9 Effetti e benefici derivanti dall’adesione al regime
4 Tax control framework: esempi pratici di applicazione
1 Obiettivi del TCF e steps applicativi
2 Processi da testare per il TCF
3 La declinazione applicativa del TCF
4 La compliance IVA e gli effetti della digitalizzazione
5 Gli accordi preventivi per le imprese con attività internazionale: case study
1 Inquadramento normativo
1.1 Le origini e la prassi
2 APA e transfer pricing
2.1 Premesse
2.2 Dati statistici
3 Case study: il gruppo e la società Alfa
3.1 Presentazione della società
3.2 La riorganizzazione del modello di business
3.3 Il piano d’azione: riconversione del modello di business, transfer pricing e APA
3.4 I punti cardine del piano
3.4.1 L’analisi funzionale
3.4.2 Exit tax
3.4.3 Il rischio di stabile organizzazione
3.5 L’implementazione del nuovo modello di transfer pricing
3.6 La presentazione dell’istanza per l’APA
3.6.1 Le attività di pre-filing
3.6.2 Il filing
6 Lo scambio automatico di informazioni: l’avvio della DAC6
1 Introduzione
2 Analisi della Direttiva DAC6
2.1 Gli elementi distintivi del meccanismo transfrontaliero
2.2 Obbligo di comunicazione: ambito soggettivo ed oggettivo
2.3 I livelli di recepimento della disciplina MDR/DAC6 nel contesto internazionale
3 Il processo di implementazione della Direttiva DAC6 in Italia: il D.Lgs. 100/2020
3.1 Cosa si intende per meccanismo transfrontaliero? Definizioni e caratteristiche
3.2 Soggetti tenuti all’obbligo di comunicazione: definizione e ambito di applicazione
3.3 Gli obblighi di comunicazione del meccanismo da parte di contribuente e intermediario: articolo 3
4 Le sfide derivanti dalla Direttiva DAC6
7 Riforma dei reati tributari, responsabilità amministrativa degli enti e compliance aziendale
1 Premessa: dal sostegno alla compliance alla riforma dei reati tributari
2 Modifiche alla disciplina dei reati tributari e della responsabilità amministrativa degli enti
2.1 Il decreto legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito in legge 19 dicembre 2019, n. 157
2.2 Il decreto legislativo 14 luglio 2020, n. 75, di recepimento della direttiva (UE) 2017/1371, relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale (c.d. “direttiva PIF”).342
2.3 Il rinnovato assetto penal-tributario nazionale
2.3.1 Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
2.3.2 Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici
2.3.3 Dichiarazione infedele
2.3.4 Omessa dichiarazione
2.3.5 Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
2.3.6 Occultamento o distruzione di scritture contabili
2.3.7 Indebita compensazione
2.3.8 Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte
2.4 “Focus” di approfondimento: la direttiva (UE) 2018/1673 (VI direttiva Antiriciclaggio)
3 Applicabilità della confisca “allargata” (art. 240-bis codice penale) ai delitti in materia di imposte sui redditi ed IVA
4 Reati tributari e responsabilità amministrativa degli enti
4.1 Cause di esclusione della responsabilità
4.2 Sanzioni
4.3 Sequestro e confisca “per equivalente” nei confronti dell’ente
4.4 Il problema del ne bis in idem
5 Direttive operative della Guardia di Finanza: la circolare n. 216816 del 1° settembre 2020
8 Il rischio reputazionale delle società nell’ottica del risk management
1 La reputazione aziendale quale asset strategico
1.1 Premesse ed inquadramento generale. Il significato di “buon nome” o corporate reputation
1.2 Il processo di formazione della reputazione aziendale e la relativa valutazione
2 La gestione del rischio reputazionale
3 Case study: la Kevin Nyerere LTD e la vision in tema di corporate reputation
4 I vantaggi della certificazione doganale. Operatore economico autorizzato (AEO-Authorised economic operator)
4.1 Premesse e introduzione
5 Lo status di esportatore autorizzato: le 4 ragioni del sì al regime agevolativo
Gli Autori
Il testo vuole essere una guida pratica con cui orientare il lettore, in modo da padroneggiare la complessa disciplina del contratto di agenzia e di tutti i risvolti amministrativi, contabili, fiscali e previdenziali che riguardano l’attività quotidiana del professionista, ma anche dell’azienda di cui fa parte o del consulente che lo assiste.
Ciascun argomento è esaminato con il supporto della più recente documentazione di prassi dell’Amministrazione finanziaria ed alla luce delle pronunce giurisprudenziali più significative.
L’esposizione è impostata con taglio operativo ed arricchita da esempi, tabelle di riepilogo e schemi di atti, che rendono le informazioni contenute nella trattazione ancora più fruibili e di pronta assimilazione.
Questa edizione tiene conto:
› della recente giurisprudenza,
› delle attuali norme di determinazione del reddito (TUIR) e della disciplina IVA,
› dell’aggiornamento di aliquote e contributi Enasarco.
› AEC Industria 30.07.2014
› AEC Commercio integrato 2009 integrato al 29.03.2017
Si garantisce l’aggiornamento online delle tematiche affrontate fino al 28 febbraio 2021.
Cristina Rigato
Nasce a Padova, dove attualmente svolge la professione di dottore commercialista e revisore legale presso lo Studio di cui è fondatrice. Svolge attività di consulenza in ambito aziendale, societario, fiscale, contabile e di internazionalizzazione dell’impresa ed è autrice versatile con all’attivo oltre 30 volumi e più di 250 articoli per riviste specializzate nel settore tributario e contabile.
1 Codice civile e Accordi Economici Collettivi (AEC)
1.1 Caratteristiche del rapporto di agenzia
1.2 Articoli del codice civile in materia di rapporto di agenzia
1.3 Disciplina europea della figura dell’agente di commercio
1.4 Accordi economici collettivi (AEC)
1.4.1 Applicazione degli AEC a soggetti non iscritti al sindacato stipulante
1.4.2 Applicabilità degli AEC agli agenti stranieri operanti all’estero
1.4.3 Rinvio agli AEC per agenti operativi all’estero
1.4.4 Testo del contratto con l’agente straniero
1.4.5 Applicazione territoriale delle norme collettive
1.4.6 Pareri giurisprudenziali
2 Aspetti contrattuali
2.1 Aspetti generali e clausole del contratto d’agenzia
2.2 Forma del contratto: prova scritta del contratto di agenzia
2.3 Generalità delle parti
2.4 Premessa
2.5 Definizioni ed oggetto contrattuale
2.6 Potere di rappresentanza
2.7 Monomandatarietà/plurimandatarietà
2.8 Zona ed esclusiva
2.9 Doveri della casa mandante
2.10 Compiti e poteri dell’agente
2.11 Condizioni di vendita, raccolta ed inoltro ordini
2.12 Volume d’affari minimo
2.13 Obbligo d’informazione
2.14 Assistenza alla clientela
2.15 Clienti direzionali
2.16 Attività promozionale
2.17 Campionari
2.18 Provvigioni e rimborsi spesa
2.19 Sconti e dilazioni di pagamento
2.20 Riscossione crediti
2.21 Deposito
2.22 Diritto alla provvigione
2.23 Formazione
2.24 Durata
2.25 Periodo di prova
2.26 Patto di prova nel contratto di agenzia
2.27 Impedimento per malattia ed infortunio
2.28 Sospensione per gravidanza e puerperio
2.29 Cessazione
2.30 Indennità sostitutiva del preavviso
2.31 Cessione dell’azienda da parte della casa mandante
2.32 Conferimento dell’azienda da parte dell’agente
2.33 Trasformazione della società mandante
2.34 Fusione della società mandante
2.35 Fallimento della casa mandante
2.36 Contratto di subagenzia
2.37 Patto di non concorrenza e art. 1751-bis c.c.
2.38 Violazione del patto di non concorrenza
2.39 Accordi di segretezza nel rapporto di agenzia
Fac-simile accordo di segretezza
2.40 Rispettivi obblighi di informazione tra agente e preponente
2.41 Documenti e materiale da fornire
2.42 Campionari
2.43 Esclusiva e clienti direzionali
2.44 Variazioni all’esclusiva
2.45 Esclusiva a favore dell’agente
2.46 Esclusiva a favore del preponente agente monomandatario
2.47 Esercizio in una determinata zona
2.48 Clienti direzionali
2.49 Violazione dell’esclusiva
2.50 Obbligo di promuovere contratti
2.51 Recesso
Fac-simile risoluzione di contratto di agenzia da parte della ditta preponente sulla base degli AEC
Fac-simile risoluzione di contratto di agenzia da parte della ditta preponente o dell’agente sulla base dell’art. 1750 c.c.
2.52 Inquadramento riassuntivo delle principali clausole contrattuali
2.53 Iscrizione Rea e Registro delle Imprese
3 Indennità di fine rapporto
3.1 Indennità di cessazione del rapporto
3.2 Indennità di fine rapporto e codice civile
3.3 Indennità suppletiva di clientela
3.3.1 Indennità suppletiva di clientela nel settore commercio
3.3.2 Indennità suppletiva di clientela e AEC
3.4 L’indennità meritocratica
4 Casistiche particolari
4.1 Affari successivi con clienti procurati dall’agente
4.2 Ambito territoriale dell’agente e cliente con strutture situate in luoghi diversi
4.3 Ammissibilità di modifiche contrattuali tacite
4.4 Cessione del contratto e indennità di cessazione del rapporto
4.5 Clausole vessatorie nel contratto di agenzia
4.6 Continuazione del contratto di agenzia a termine
4.7 Inadempimento degli obblighi informativi
4.8 Luogo di esecuzione della prestazione di agenzia internazionale
4.9 Modifica unilaterale contratto di agenzia
4.10 Obbligo di agire con lealtà e buona fede
4.11 Pagamenti corrisposti all’agente
4.12 Reclami su inadempienze contrattuali dell’agente
4.13 Remunerazioni di attività collaterali
4.14 Scioglimento del contratto di agenzia a tempo determinato
4.15 Subentro nel contratto di agenzia
4.16 Violazione dell’obbligo di informazione e recesso per giusta causa
4.17 Clausola risolutiva espressa relativa al mancato raggiungimento degli obiettivi di vendita
5 Contratto internazionale
5.1 Generalità
5.2 Lingua
5.3 La legge applicabile
5.4 Disciplina degli eventuali inadempimenti contrattuali
5.5 Principali contratti nel commercio internazionale
5.6 Contratti di agenzia
5.7 Il contratto di agenzia in Europa
5.8 Contratti di agenzia internazionali: Cina
5.9 Licensing agreements
5.10 Joint venture contracts
5.11 Equity joint venture agreement
5.12 Lettera d’intenti
5.13 Esempi di clausole contrattuali in lingua inglese
6 IVA
6.1 Documento di trasporto (DDT)
6.1.1 Beni in conto deposito
6.1.2 Beni in conto campionario
6.1.3 Tentata vendita
6.2 Fatturazione
6.2.1 Somme escluse dall’IVA
6.3 Autoconsumo e prestazioni a titolo gratuito
6.4 Indennità di fine rapporto del contratto di agenzia e IVA
6.4.1 Indennità sostitutiva di preavviso
6.4.2 Indennità per la risoluzione del rapporto (FIRR)
6.4.3 Indennità suppletiva di clientela
6.5 Rimborso spese
6.6 Detraibilità dell’IVA
6.6.1 Detrazioni per beni e servizi utilizzati promiscuamente
6.6.2 Normativa sulle detrazioni
6.7 Autovetture
6.7.1 Utilizzo promiscuo dell’autovettura
6.8 Indetraibilità dell’IVA
6.9 Spese di albergo, ristorante, bar
6.10 Servizi di ristorazione offerti durante fiere
6.11 Spese di rappresentanza
6.12 Omaggi
6.13 Campionari
6.14 Provvigioni riscosse dagli eredi dell’agente
6.15 Comunitaria 2010
6.16 Cessioni intracomunitarie
6.17 Prestazioni di servizi
6.18 Esportazioni (cessioni extracomunitarie)
6.19 Importazioni
6.20 Territori che non applicano la normativa comunitaria IVA e accise
7 Imposte dirette
7.1 Provvigioni attive e passive
7.2 Imputazione fiscale delle provvigioni
7.3 Indennità sostitutiva di preavviso
7.4 Indennità per la cessazione del rapporto di agenzia
7.5 Indennità suppletiva di clientela
7.5.1 Aspetti fiscali
7.6 Principali costi specifici e direttamente afferenti all’attività di agente
7.6.1 Autovetture
7.6.2 Deducibilità dei canoni di leasing delle autovetture
7.6.3 Telefoni portatili e radiotelefoni
7.6.4 Spese di rappresentanza
7.6.5 Alberghi e ristoranti
7.6.6 Omaggi
7.6.7 Campionari
7.7 Regimi contabili
8 Ritenute d’acconto sulle provvigioni
8.1 Tipologia di rapporti su cui si applica la ritenuta
8.2 Soggetti percettori esclusi dalla ritenuta
8.3 Base imponibile
8.4 Misura della ritenuta di acconto
8.5 Riduzione della base imponibile al 20%
8.5.1 Requisito della continuità per beneficiare della ritenuta in misura ridotta
8.6 Scomputo delle ritenute di acconto subite anche in assenza della certificazione
8.7 Certificazione delle ritenute (C.U.)
9 IRAP
9.1 Disciplina generale IRAP
9.1.1 Soggetti, aliquota, base imponibile
9.1.2 Deduzioni dalla base imponibile per società di capitali ed enti commerciali
9.1.3 Deduzioni dalla base imponibile per imprenditori individuali, professionisti e società di persone
9.1.4 Deduzione forfetaria 10%
9.2 Contenzioso IRAP: agenti-rappresentanti e promotori senza organizzazione
9.3 Il contenzioso IRAP
9.3.1 Istanza di rimborso IRAP
Fac-simile istanza di rimborso IRAP
9.3.2 Ricorso rimborso IRAP
9.3.3 Mediazione tributaria
9.3.4 Ricorso alla Commissione tributaria
9.3.5 Controdeduzioni in appello
9.3.6 Ricorso in appello
9.4 Il processo tributario
9.4.1 Ricorso per Cassazione
10 Aspetti previdenziali
10.1 Enasarco
10.2 Contribuzione previdenziale
10.3 Previdenza Enasarco
10.3.1 Obbligo di iscrizione
10.3.2 Modalità di iscrizione
10.3.3 Contributi obbligatori
10.3.4 FIRR
10.4 Prestazioni integrative di previdenza Enasarco
10.4.1 Contributi per nascita o adozione
10.4.2 Contributi per maternità
10.4.3 Contributi a pensionati Enasarco ospitati in Case di riposo
10.4.4 Contributi per spese funerarie
10.4.5 Contributi per colonie estive
10.4.6 Premi studio per il conseguimento di un obiettivo scolastico/accademico
10.4.7 Premi per tesi di laurea in materia di contratto di agenzia e di previdenza integrativa
10.4.8 Assegno per deficit permanente
10.4.9 Erogazioni straordinarie
Bibliografia
Contenuti aggiuntivi
Che cos’è il Business Plan? Quali sono le finalità per cui viene redatto? Quali i vantaggi che se ne ottengono? Chi sono i soggetti coinvolti?
A questi e molti altri interrogativi risponde questa guida pratica, illustrando in maniera compiuta le varie fasi del processo di business planning.
Scrivere un Business Plan significa innanzitutto imparare a ragionare in termini strategici, definire in maniera chiara il modello di business, i fattori critici di successo e gli elementi alla base del vantaggio competitivo della propria azienda.
In questo senso, il Business Plan rappresenta un potente strumento di analisi per la definizione di strategie intenzionali.
Consapevole di ciò, l’Autore, attraverso la descrizione del contenuto tipico del Business Plan, individua i fattori essenziali di un’azienda di successo e fornisce preziosi consigli per sfruttare al massimo le opportunità che esistono nel settore prescelto, focalizzando l’attenzione sulle leve del marketing e sui possibili competitor, enza perdere di vista i rischi che potrebbero manifestarsi.
Disponibili online: un applicativo in Excel per sviluppare il proprio Business Plan e due approfonditi corsi su slide, dedicati alla creazione del piano industriale e del piano economico e finanziario.
Questa nuova edizione è stata integrata con strumenti di analisi per gestire situazioni di crisi.
Sebastiano Di Diego
Dottore commercialista e business consultant. Ceo e founding partners di Network Advisory, assiste imprenditori e startupper nella definizione e implementazione della strategia aziendale, applicando il modello Imprenditore Smart©.
1 Introduzione al business plan
1.1 Che cos’è il business plan?
1.2 Quali sono le finalità per cui viene redatto un business plan?
1.2.1 Finalità esterne
1.2.2 Finalità interne
1.3 Quali sono i vantaggi che si ottengono dalla redazione di un business plan?
1.3.1 Tendenza a pensare in modo sistematico e a definire strategie intenzionali
1.3.2 Preparazione al confronto con il mercato finanziario
1.3.3 Individuazione degli obiettivi del sistema incentivazione
1.4 Chi lo elabora e chi partecipa?
1.5 A chi è rivolto? A chi serve?
1.6 Quali sono le fasi del planning process?
1.6.1 Valutare la situazione
1.6.2 Sviluppare la mission
1.6.3 Preparazione del lavoro
1.6.4 Definizione degli obiettivi
1.6.5 Elaborazione del business plan
1.6.6 Fissare gli obiettivi delle risorse umane
1.6.7 Monitoraggio del processo
2 L’importanza del business plan per affrontare la crisi generata dal Covid
2.1 Premessa
2.2 11 modi per prepararsi alla recessione post Covid
2.3 Il progetto di risanamento
2.4 Stabilizzazione della crisi
2.5 Leadership e costrizione dell’impegno
2.6 Il supporto degli stakeholders
2.7 Focus strategico
2.8 Cambiamento organizzativo
2.9 Miglioramenti nei processi critici
2.10 Ristrutturazione finanziaria
3 Executive Summary
3.1 Perché questa sezione è importante?
3.2 Visualizzate il vostro lettore
3.3 I due tipi di Executive Summary
4 Company Description
4.1 Premessa
4.2 Descrivete la storia dell’azienda e la fase di sviluppo
4.3 La strategia realizzata
5 Business idea e intenzioni strategiche
5.1 Premessa
5.2 La business idea
5.2.1 I fattori essenziali per avviare un’azienda di successo
5.2.2 Le idee geniali sono sufficienti?
5.2.3 Idee imprenditoriali innovative
5.2.4 Le domande chiave a cui deve rispondere una business idea
5.3 Le intenzioni strategiche
5.4 La posizione strategica
5.4.1 La posizione strategica definisce cosa fate....................................... 94
5.4.2 Una posizione strategica definisce anche ciò che non bisogna fare
5.4.3 La posizione strategica non è la pubblicità
5.4.4 Che tipi di posizione strategica ci sono?
5.4.5 Caratteristiche delle principali strategie di base
5.5 L’analisi SWOT
5.5.1 Punti di forza (Strengths)
5.5.2 Punti di debolezza (Weaknesses)
5.5.3 Opportunità (Opportunities)
5.5.4 Minacce (Threats)
5.5.5 Il cross check dei dati
5.5.6 La matrice TOWS
6 Analisi degli scenari e Covid-19
6.1 Premessa
6.2 Perché l’analisi degli scenari è così essenziale oggi?
6.3 Elementi chiave dell’analisi degli scenari
6.4 Prepararsi a ritornare alla normalità
6.5 Lezioni per il futuro
6.6 Suggerimenti
7 L’analisi del settore
7.1 La vostra attività e il settore industriale
7.1.1 Analisi PEST
7.2 Il settore
7.3 La descrizione del settore
7.3.1 Le caratteristiche economiche dominanti del settore
7.4 La struttura del settore
7.5 I fattori per competere con successo nel settore
7.6 Le tendenze del settore
7.7 Le opportunità strategiche che esistono nel settore
8 Il mercato target
8.1 Premessa
8.2 Valutare le dimensioni e la crescita del mercato
8.3 Definite il vostro target di mercato
8.4 Spiegate le motivazioni dei clienti e i modelli di acquisto
9 La concorrenza
9.1 Conosci chi hai contro
9.2 Posizione competitiva
9.3 Valutate a fondo la concorrenza
9.4 Gli altri fattori che influenzano la vostra capacità di competere
9.5 La competizione futura
10 Il piano di marketing e la strategia di vendita
10.1 Come pensate di raggiungere e convincere i vostri clienti?
10.2 Il messaggio della tua azienda
10.3 Le quattro P del marketing
10.4 La customer value
10.5 Il posizionamento competitivo
10.6 Utilizzate i 4 livelli di soddisfazione per fidelizzare i vostri clienti
10.7 La vostra comunicazione deve far appello all’ “old brain” dei vostri clienti
11 Le operations
11.1 Come gestite la vostra azienda da un punto di vista operativo
11.2 Le vostre operations
11.3 Fatelo in maniera semplice
11.4 Sottolineate i vostri vantaggi operativi
11.5 Affrontare le sfide attuali o potenziali
11.6 Operations innovative
12 Action plan, rischi ed exit strategy
12.1 Action plan
12.2 La valutazione dei rischi
12.3 Esplorate le strategie di uscita
13 Struttura manageriale
13.1 Premessa
13.2 Gli organi societari
13.3 Il management
13.4 Una visione d’insieme delle altre risorse umane
13.5 Responsabilità sociale
13.6 Rendete brillanti le vostre stelle
14 Le proiezioni economico-finanziarie
14.1 I numeri sono il riflesso delle vostre decisioni
14.2 Le c.d. assumptions
14.3 Il conto economico previsionale
14.4 Lo stato patrimoniale previsionale
14.5 Il rendiconto finanziario previsionale
14.6 La predisposizione del conto economico e dello stato patrimoniale previsionale
14.6.1 Alcuni consigli pratici prima di iniziare il lavoro
14.7 Un esempio per capire meglio
14.7.1 Le assumptions
14.7.2 La costruzione del conto economico previsionale fino al reddito operativo al netto degli interessi sulle passività consolidate
14.7.3 La costruzione dello stato patrimoniale e determinazione del fabbisogno finanziario aggiuntivo
14.7.4 La chiusura del conto economico
14.7.5 La chiusura dello stato patrimoniale
14.7.6 La costruzione del rendiconto finanziario previsionale
14.8 Analisi di sensitività
15 La valutazione del business plan
15.1 Premessa
15.2 La convenienza economica
15.3 Sostenibilità finanziaria
15.4 Coerenza
15.5 Attendibilità
16 La valutazione dell’azienda e della start up
16.1 Premessa
16.2 Come si determina il valore di un’azienda?
16.3 Il metodo DCF – Discounted cash flow
16.4 Il metodo dei multipli
16.5 La valutazione delle start up
17 Il private equity
17.1 Premessa
17.2 Che cos’è il private equity?
17.3 Quali sono le differenze rispetto al finanziamento bancario?
17.4 Chi svolge l’attività di private equity?
17.5 I fondi di private equity
17.6 Il private equity è adatto per tutte le imprese?
17.7 Quanto è opportuno considerare l’ingresso del private equity?
17.8 Che cosa può portare un private equity?
17.9 Che cosa cerca il private equity?
17.10 La selezione del private equity
17.11 Quali sono le fasi del processo d’investimento di un private equity?
17.12 Quali sono le forme di exit più diffuse?
18 Consigli utili per chi vuol creare una start up innovativa
18.1 Premessa
18.2 La nozione di start up innovativa
18.3 Le start up a vocazione sociale
18.4 Le start up innovative turistiche
18.5 Le start up innovative in ambito energetico
18.6 Disciplina di favore
18.7 La costituzione della start up innovativa
18.8 Le agevolazioni fiscali per gli investitori
18.9 Il work for equity
18.10 Le stock option
18.11 Il crowdfunding
18.12 Il credito bancario
18.13 L’ICE
18.14 Le conseguenze della crisi
18.14.1 Il regime delle perdite di esercizio
18.14.2 La gestione della crisi d’impresa
Contenuti online
• Corsi su slide
• Applicativo Excel per il business plan
• Guida all’utilizzo del modello di business plan
L’istituto della società di mutuo soccorso disciplinato dalla Legge n° 3818 del 1886 è stato riformato per la prima volta dall’articolo 23 del Decreto-Legge n° 179 del 2012.
Nonostante la riforma non chiarisca tutti i dubbi che derivano da questa normativa, soprattutto quelli legati alle modalità di gestione di questo tipo speciale di società, essa è importante perché rappresenta la rivitalizzazione di un antico ma mai abrogato istituto che potrebbe rappresentare un importante canale di finanziamento privatistico per le prestazioni sanitarie e socio-assistenziali a favore dei soci e dei loro familiari, specie se i contributi versati alla società sono incentivati da opportune agevolazioni fiscali.
Ulteriori novità per le società di mutuo soccorso sono state introdotte dalla riforma del terzo settore contenuta nei Decreti Legislativi n° 112 e 117 del 2017 in forza dei quali queste società diventano sempre enti del terzo settore (ETS) ed, in certi casi, anche imprese sociali.
Questo volume, frutto di un’intensa attività di docenza in corsi universitari, consulenza e formazione in azienda, si caratterizza per una presentazione del Business Process Management di taglio fortemente applicativo.
Dopo aver individuato le caratteristiche dell’approccio per processi, vengono analizzate le fasi attraverso le quali si articolano i progetti di reingegnerizzazione dei processi di business; l’adozione di una metodologia standard per la modellazione dei processi aziendali consente di sviluppare sistemi informativi con funzionalità intuitive per la mappatura e la simulazione delle performance di processo.
Roberto Candiotto, Silvia Gandini
sono docenti di Organizzazione aziendale, Business Information Management e Sistemi informativi aziendali presso l’Università del Piemonte Orientale.
Il volume si pone quale strumento pratico, articolato in domande e risposte, utile al Professionista per affrontare le questioni relative all’istituto della fideiussione bancaria.
In particolare, viene analizzata un’ampia casistica in materia di nullità della fideiussione, ponendo al centro la figura del garante; sono infatti analizzate le diverse modalità di tutela del soggetto “debole”, che si trovi a subire l’invalidità dell’atto fideiussorio.
La trattazione sostanziale di casi pratici viene completata dall’analisi degli aspetti procedurali.
Monica Mandico
Avvocato, Founder di Mandico&Partners. Gestore della Crisi, DPO e advisor di 231/01. Autrice di libri sul diritto bancario e finanziario, sovraindebitamento e GDPR. Presidente del Centro Tutele Consumatori e Imprese. Docente di corsi di formazione accreditati dall’Università e dagli ordini professionali.
Quesito 1. Quali sono gli elementi costitutivi di una fideiussione?
1.1. Contenuto e caratteristiche
Quesito 2. Qual è la natura giuridica della fideiussione?
2.1. La garanzia è personale
2.2. La garanzia è accessoria
2.3. La garanzia è solidale
2.4. La fideiussione omnibus nei rapporti bancari, prima e dopo la L. 194/92. Presupposti per eccepire l’invalidità
2.5. Fideiussione e contratto autonomo di garanzia. Le eccezioni proponibili dal garante
2.6. L’applicabilità dell’art. 1341, cpv c.c. alle garanzie fideiussorie
2.7. L’applicabilità della disciplina consumeristisca alla fideiussione
2.8. Annullabilità della fideiussione per conflitto d’interessi
Quesito 3. La fideiussione su schema ABI è nulla?
3.1. Il modulo fideiussorio redatto su schema ABI
Quesito 4. Quali sono le clausole della fideiussione in contrasto con la L. 297/90?
4.1. Le istruttorie di Banca d’Italia e il parere dell’AGCM sull’intesa bancaria anticoncorrenziale in tema di fideiussioni omnibus
Quesito 5. Che rapporto c’è tra la fideiussione omnibus e la normativa antitrust?
5.1. L’illecito Antitrust. Public enforcement e Private enforcement
5.2. La tutela del cliente che subisce l’illecito antitrust
5.3. La cassazione a Sezioni Unite del 2005 e la tutela dei contratti “a valle”
Quesito 6. Qual è la posizione della giurisprudenza sulle fideiussioni conformi allo schema ABI?
6.1. La risposta al quesito può rintracciarsi nell’Ordinanza della Cassazione Civile Sezione I, 12 dicembre 2017, n. 29810
6.2. Il provvedimento dell’Autorità Antitrust e la sua valenza di “prova privilegiata”. Onere della prova
Quesito 7. Quali sono gli effetti dell’intesa anticoncorrenziale “a monte” sul modulo fideiussorio redatto in modo conforme allo schema ABI?
7.1. La sorte delle fideiussioni conformi allo schema ABI del 2003
7.2. Nullità parziale o totale delle fideiussioni. Come difendere il fideiussore
7.3. La tutela risarcitoria
Quesito 8. quali sono i termini processuali per sollevare l’eccezione di nullità?
8.1. La rilevabilità d’ufficio dell’eccezione di nullità delle clausole del modello fideiussorio redatto su schema ABI
Quesito 9. Le contestazioni sulle fideiussioni omnibus si estendono anche alle fideiussioni specifiche?
9.1. Fideiussione in forma specifica
In un contesto così incerto e negativo causato dal Covid-19, centinaia di migliaia di imprenditori, artigiani, commercianti, esercenti pubblici, professionisti si sono trovati in Italia, nell’arco di pochi giorni, a dover interrompere il loro lavoro. Ripartire è stato ancora più difficile, tra maggiori costi, dovuti alle misure di sicurezza e alle conseguenze della forzata inattività, e minori ricavi, per la generale caduta del reddito, e l’inevitabile cautela dei clienti.
Di fronte a questo scenario, questa guida intende aiutare tutti gli operatori economici (Pmi, piccoli imprenditori di industria, artigianato, commercio, agricoltura, servizi, e lavoratori autonomi), ed i professionisti che li sostengono, a trovare il percorso più idoneo per il superamento della crisi.
Dopo aver preso atto delle più autorevoli previsioni sul futuro dell’economia (cap. 1), il testo si focalizza sull’analisi delle cause della crisi di impresa (cap. 2), la cui conoscenza, non solo consente di reagire meglio (cap. 3), ma soprattutto permette di individuare quelle misure organizzative e gestionali per il rilancio dell’attività, che costituiscono l’oggetto del cap. 4. Nello sforzo teso al rilancio, è giusto avvalersi delle misure messe in campo dal Governo (cap. 5), senza dimenticare quelle di sicurezza sanitaria (cap. 6), e per meglio attuare le misure è una buona idea seguire la metodologia del Business Plan, descritta in modo pratico nel cap. 7.
Se tutte queste iniziative non fossero sufficienti, non c’è nulla di male nell’avvalersi delle soluzioni alla crisi di impresa, tanto più che esse consentono di continuare l’attività imprenditoriale o professionale. Ecco dunque che l’autore, dopo aver richiamato le novità sulle procedure concorsuali (cap. 8), illustra in modo semplice quelle destinate ai piccoli operatori economici, ossia l’accordo di composizione della crisi (cap. 9) e la liquidazione del patrimonio (cap. 10), per passare poi alle soluzioni previste dal R.D. 267/42 per le Pmi, ovvero il piano di risanamento (cap. 11), l’accordo di ristrutturazione dei debiti (cap. 12), il concordato preventivo (cap. 13).
Attraverso la messa a disposizione di materiale online, viene garantito l’aggiornamento del testo in merito alla conversione in legge del Decreto Rilancio.
MASSIMILIANO DI PACE
È docente universitario dal 1998, e insegna International Trade all’Università di Tor Vergata dal 2010. Ha lavorato in 16 paesi esteri in 5 continenti, ed in qualità di Professore straordinario ha coordinato 2 Mba, uno in Inglese e uno in Russo, oltre a un Bachelor in Spagnolo. Ha pubblicato una ventina di libri in diritto di impresa, economia e politica economica, politiche e diritto comunitario, e oltre 1.100 articoli, di cui più della metà in quotidiani, ed i restanti in riviste economico-giuridiche. Ha svolto docenze presso una decina di università e oltre 1.000 giornate di formazione in un centinaio di enti, tra cui le principali associazioni di categoria, le Camere di Commercio e il mondo della Pa, in materie economiche, aziendali e giuridiche.
PARTE I - COSA CI RISERVA IL FUTURO
CAPITOLO 1 - Le previsioni economiche dopo la crisi del Covid-19
1. Sono utili le previsioni?
1.1 Un esempio dell’inutilità delle previsioni: la pandemia da Covid-19
1.2 Come prepararsi all’imprevedibile
1.3 Perché le previsioni economiche possono essere sbagliate
2. Le previsioni dell’Ocse
2.1 Le previsioni dell’Ocse per l’economia mondiale di giugno 2020
2.2 Le previsioni dell’Ocse per l’Italia di giugno 2020
3. Le previsioni della Commissione europea
3.1 Le previsioni della Commissione europea per l’Ue di maggio 2020
3.2 Le previsioni della Commissione europea per l’Italia di maggio 2020
4. Le previsioni del Fmi
4.1 Le previsioni del Fmi per l’economia mondiale di aprile e giugno 2020
4.2 Le previsioni del Fmi per l’Italia di aprile e giugno 2020
5. Conclusioni
PARTE II - CAPIRE LA CRISI DI IMPRESA PER POTERLA SUPERARE
CAPITOLO 2 - Conoscere la crisi di impresa per reagire efficacemente
1. Rendersi conto della crisi di impresa
1.1 Cominciamo a parlarne della crisi di impresa
1.2 Le tappe per conoscere e capire la crisi di impresa
2. I sintomi della crisi di impresa
2.1 I diversi settori in cui si manifestano i sintomi della crisi di impresa
2.2 I sintomi della crisi nella vendita dei beni e servizi e nel marketing
2.3 I sintomi della crisi nell’acquisizione dei fattori della produzione
2.4 I sintomi della crisi nella produzione dei beni e servizi
2.5 I sintomi della crisi nella logistica
2.6 I sintomi della crisi nella gestione finanziaria
2.7 I sintomi della crisi nella gestione del personale
2.8 I sintomi della crisi nell’amministrazione e contabilità
2.9 I sintomi della crisi nei rapporti con il Fisco e altre Pa
2.10 I sintomi della crisi nella comunicazione e nella gestione legale
2.11 I sintomi della crisi nell’organizzazione
3. Gli indicatori della crisi di impresa
3.1 L’origine degli indicatori della crisi di impresa del Cndcec
3.2 L’impostazione degli indicatori della crisi di impresa del Cndcec
3.3 La tipologia e i valori degli indicatori della crisi di impresa del Cndcec
3.4 Gli indicatori dell’analisi di bilancio che possono rilevare la crisi di impresa
4. La valutazione della gravità della crisi di impresa
5. La definizione giuridica della crisi di impresa
6. L’analisi delle cause della crisi di impresa
6.1 Le difficoltà dell’analisi della cause della crisi di impresa
6.2 Le principali cause della crisi di impresa
6.3 La metodologia per l’individuazione delle cause della crisi di impresa
7. Le possibili conseguenze della crisi di impresa
CAPITOLO 3 - Reagire alla crisi di impresa
1. Come reagire a una crisi di impresa?
1.1 La reazione alla crisi di impresa come sfida
1.2 I possibili esiti della reazione alla crisi di impresa
1.3 I possibili atteggiamenti nei confronti della crisi di impresa
2. Gli errori da evitare nella reazione alla crisi di impresa
3. Le difficoltà nella gestione di una crisi di impresa
4. Gli aspetti psicologici della reazione alla crisi di impresa
4.1 La reazione psicologica alla crisi di impresa
4.2 I motivi per un approccio adeguato alla crisi di impresa
5. Il percorso corretto per reagire alla crisi di impresa
6. I doveri dell’operatore economico in crisi
7. Le condizioni per uscire dalla crisi di impresa
8. I possibili risultati della reazione alla crisi di impresa
PARTE III - SUPERARE LA CRISI DI IMPRESA CON IL RILANCIO DELL’ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE O PROFESSIONALE
CAPITOLO 4 - Le misure organizzative e gestionali per superare la crisi di impresa
1. Quadro generale delle iniziative per il superamento della crisi di impresa
2. La reimpostazione dell’idea imprenditoriale
2.1 La definizione di idea imprenditoriale
2.2 Le decisioni da prendere per reimpostare l’idea imprenditoriale
2.3 Le decisioni sul prodotto
2.3.1 La decisione se cambiare o meno il prodotto
2.3.2 Le decisioni relative ai prodotti
2.3.3 Le decisioni relative ai servizi
2.3.4 Le decisioni sulle caratteristiche del prodotto
2.3.5 Le decisioni sulle dimensioni del prodotto
2.3.6 Le decisioni sul nome del prodotto
2.3.7 Le decisioni sulla confezione del prodotto
2.3.8 I fattori da considerare per le decisioni relative al prodotto
2.4 Le decisioni sul prezzo
2.4.1 Le decisioni relative ai prezzi
2.4.2 Le decisioni sulla valuta del prezzo
2.4.3 Le decisioni sul rapporto del prezzo con i costi
2.4.4 Le decisioni sul rapporto del prezzo con quello dei concorrenti
2.4.5 I fattori da considerare per le decisioni relative al prezzo
2.5 Le decisioni sulla scelta del mercato e dei canali commerciali
2.5.1 Le decisioni relative alla place policy
2.5.2 Le decisioni relative al mercato
2.5.3 Le decisioni relative ai canali commerciali
2.5.4 I fattori da considerare per le decisioni relative alla place policy
2.6 Le decisioni sulla promozione
2.6.1 Le decisioni relative alla promozione
2.6.2 Le decisioni relative alle iniziative promozionali
2.6.3 Le decisioni relative alla pubblicità
2.6.4 Le decisioni relative alla comunicazione aziendale
2.6.5 I fattori da considerare per le decisioni relative alla promozione
3. Le misure per la vendita dei beni e servizi
4. Le misure per l’acquisizione dei fattori della produzione
5. Le misure per la produzione dei beni e servizi
6. Le misure per la logistica
7. Le misure per la gestione finanziaria
8. Le misure per la gestione del personale.
9. Le misure per l’amministrazione e la contabilità
10. Le misure per i rapporti con il Fisco e altre Pa
11. Le misure per la comunicazione
12. Le misure per la gestione legale
13. Le misure per l’organizzazione e l’ingresso di nuove figure
14. Conclusioni.
CAPITOLO 5 - Le misure di sostegno agli operatori economici per la crisi del Covid-19
1. L’evoluzione dell’epidemia da Covid-19 e la reazione del Governo italiano
1.1 La nascita dell’epidemia da Covid-19
1.2 I sintomi della malattia Covid-19
1.3 Le prime reazioni in Italia all’epidemia da Covid-19
1.4 La reazione del Governo italiano di fronte all’epidemia da Covid-19
1.5 La reazione del Governo italiano di fronte alla crisi dell’economia
2. Breve presentazione dei Decreti Legge 18/2020, 23/2020, 34/2020 con le misure di sostegno dell’economia
3. Le misure di sostegno in campo finanziario
3.1 Quadro generale delle misure in campo finanziario
3.2 Il prestito decennale per tutti di 30.000 euro con garanzia totale e gratuita
3.3 Il prestito per Pmi con garanzia gratuita del Fondo centrale di garanzia per le Pmi
3.4 Il prestito per tutti con garanzia a pagamento della Sace (Garanzia Italia)
3.5 Il contributo a fondo perduto per gli esercenti attività di impresa e di lavoro autonomo
3.6 Il mantenimento delle linee di credito per le imprese e la moratoria sui prestiti
4. Le misure di sostegno in campo lavorativo e occupazionale
4.1 Quadro generale delle misure in campo lavorativo e occupazionale
4.2 L’ampliamento del campo di applicazione degli ammortizzatori sociali
4.2.1 Quadro generale delle misure
4.2.2 La Cassa integrazione per effetto della crisi da Covid-19
4.2.3 La possibilità di passare dalla Cassa integrazione straordinaria a quella ordinaria
4.2.4 La Cassa integrazione in deroga per effetto della crisi da Covid-19
4.3 I doveri del datore di lavoro per il rispetto dei protocolli di sicurezza sanitaria e la sorveglianza sanitaria dei lavoratori
4.3.1 Quadro generale delle misure
4.3.2 L’applicazione dei protocolli di sicurezza sanitaria
4.3.3 La sorveglianza sanitaria per i lavoratori a rischio
4.4 Le misure di sostegno per l’applicazione dei protocolli di sicurezza sanitaria
4.4.1 Quadro generale delle misure
4.4.2 I contributi alle imprese per la sicurezza e il potenziamento dei presidi sanitari
4.4.3 Le misure di sostegno alle imprese per la riduzione del rischio da contagio nei luoghi di lavoro
4.4.4 Il credito di imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro alle disposizioni di sicurezza sanitaria
4.4.5 Il credito di imposta per la sanificazione degli ambienti di lavoro
4.5 Le misure per il blocco dei licenziamenti e la flessibilità nei contratti di lavoro
4.5.1 Quadro generale delle misure
4.5.2 Il blocco dei licenziamenti
4.5.3 La possibilità di rinnovare o prorogare i contratti a tempo determinato
4.6 Le misure per lo smartworking nel settore privato
5. Le misure di sostegno in campo fiscale
5.1 Quadro generale delle misure in campo fiscale
5.2 Il credito di imposta per i canoni di locazione di botteghe e negozi
5.3 Il credito di imposta per i canoni di locazione dei luoghi di lavoro
5.4 La riduzione dell’Irap
5.5 L’esenzione dall’Imu per il settore turistico
5.6 L’esonero dalla Tosap per le imprese di pubblico esercizio
5.7 La disapplicazione degli Isa per il periodo di imposta 2020
6. Le misure di sostegno in campo legale
6.1 Quadro generale delle misure in campo legale
6.2 La sospensione degli obblighi civilistici per la riduzione del capitale sociale
6.3 La deroga al principio della continuità dell’attività aziendale per la valutazione delle voci contabili
6.4 La deroga al principio della postergazione dei prestiti dei soci della Srl e della capogruppo
CAPITOLO 6 - Le misure di sicurezza sanitaria per l’epidemia da Covid-19 destinate agli operatori economici
1. Il quadro normativo e regolamentare
2. Le misure igienico-sanitarie per tutti i cittadini (All. 16)
3. Il Protocollo sulle misure per il contrasto dell’epidemia da Covid-19 negli ambienti di lavoro (All. 12)
3.1 Quadro generale delle misure
3.2 L’informazione ai lavoratori
3.3 Le modalità di ingresso in azienda dei dipendenti
3.4 Le modalità di accesso dei fornitori esterni
3.5 La pulizia e la sanificazione in azienda
3.6 Le precauzioni igieniche personali per i lavoratori
3.7 I dispositivi di protezione individuale (Dpi)
3.8 La gestione degli spazi comuni
3.9 L’organizzazione aziendale per la sicurezza sanitaria
3.10 La gestione dell’entrata e uscita dei dipendenti
3.11 La gestione degli spostamenti interni all’azienda, delle riunioni e di altri eventi interni
3.12 La gestione di una persona sintomatica in azienda
3.13 La sorveglianza sanitaria dei lavoratori
3.14 L’aggiornamento del protocollo con le misure di per il contrasto della diffusione del Covid-19 nell’impresa
4. Le Linee guida per la gestione delle attività economiche in condizioni di sicurezza sanitaria (All. 17)
4.1 Quadro generale dei settori destinatari delle indicazioni dell’All. 17
4.2 Le misure per il settore della ristorazione
4.2.1 Introduzione
4.2.2 Gli interventi sull’impostazione delle strutture
4.2.3 Gli interventi sull’organizzazione delle attività
4.2.4 Gli interventi sulla gestione delle attività
4.3 Le misure per il settore delle attività turistiche e della balneazione
4.3.1 Introduzione
4.3.2 Gli interventi sull’impostazione delle strutture
4.3.3 Gli interventi sull’organizzazione delle attività
4.3.4 Gli interventi sulla gestione delle attività
4.4 Le misure per il settore delle strutture ricettive (alberghi, pensioni, B&B, ecc.)
4.4.1 Introduzione
4.4.2 Gli interventi sull’impostazione delle strutture
4.4.3 Gli interventi sull’organizzazione delle attività
4.4.4 Gli interventi sulla gestione delle attività
4.5 Le misure per il settore dei servizi alla persona
4.5.1 Introduzione.
4.5.2 Gli interventi sull’impostazione delle strutture
4.5.3 Gli interventi sull’organizzazione delle attività
4.5.4 Gli interventi sulla gestione delle attività
4.5.5 Le misure specifiche per gli altri trattamenti estetici
4.6 Le misure per gli studi professionali e gli operatori aperti al pubblico (banche, assicurazioni, agenzie immobiliari, ecc.)
4.6.1 Introduzione
4.6.2 Gli interventi sull’impostazione delle strutture
4.6.3 Gli interventi sull’organizzazione delle attività
4.6.4 Gli interventi sulla gestione delle attività
4.7 Le misure per le piscine
4.7.1 Introduzione
4.7.2
