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L’obiettivo di garantire la salute e la sicurezza nell’ambito della struttura alberghiera è un processo continuo, complesso, interdisciplinare, estremamente delicato e finalizzato alla sicurezza sia dei lavoratori che degli ospiti.
L’osservazione delle norme e delle procedure non può essere un atto meramente formale ma deve essere gestito e organizzato sotto i suoi molteplici aspetti in base a un efficiente assetto organizzativo e in modo sistematico.
L’organizzazione aziendale deve quindi prendere coscienza della necessità di intraprendere le azioni più idonee tempestive ed efficaci nell’intento di presidiare e salvaguardare la struttura, tutelare gli ospiti e il personale.
Per garantire questi risultati deve essere impostata un’attività che porti all’adozione di un assetto organizzativo efficiente e adeguato a gestire i rischi tipici dello svolgimento dell’attività alberghiera.
Il presente volume si pone quindi come guida alla gestione della sicurezza in senso più ampio per i vari aspetti anche tecnici che contraddistinguono il settore attraverso una minuziosa analisi delle singole voci offrendo uno strumento di riflessione e di gestione del rischio anche alla luce delle ultime situazioni pandemiche da covid-19.
Massimo Cartone
Geometra, ingegnere e dottore in giurisprudenza, esercita da sempre la libera professione a Milano. Consulente tecnico del Tribunale di Milano, è autore di diverse pubblicazioni tecnico - giuridiche ed è stato professore a contratto presso il Politecnico di Milano - Facoltà di Architettura per i corsi di “Programmazione tecnica ed economica e controllo qualità edilizia”, “Valutazione, programmazione e controllo”, e “Management di progetti complessi”. Attualmente è docente presso il laboratorio di “Costruibilità e Sostenibilità dell’architettura”. Massimo Cartone è membro della R.S.A. (Royal Society for the encouragement of Arts, Manufactures & Commerce), della R.I.C.S. (Royal Institution of Chartered Surveyors) oltre che del C.I.O.B. (Chartered Institute of Building).
Prefazione
Introduzione
1. L’attività alberghiera intesa in senso moderno
1.1. L’attività alberghiera e la sicurezza
1.2. Le vacanze degli italiani e degli stranieri in un’analisi del Centro Studi Federalberghi
2. Il progetto della struttura alberghiera e la sicurezza
2.1. Prevenzione
2.2. Misure generali di tutela
3. La valutazione dei rischi
3.1. Criteri da adottare per la valutazione dei rischi
3.2. La relazione sulla valutazione dei rischi
3.3. Il Documento di Valutazione dei Rischi
3.4. Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi
3.5. Valutazione dei rischi
3.6. L’aspetto della data certa
4. Metodologia d’intervento
5. Modelli di organizzazione e gestione
5.1. Le scelte delle aziende alberghiere
6. Notizie dell’azienda
7. Il servizio di prevenzione e protezione
8. Organigramma aziendale
9. Gli spazi della struttura alberghiera
9.1. Le macroaree per destinazione ed utilizzo
10. I locali interrati utilizzati per lavoro
11. I sopralluoghi
12. Impianti elettrici
12.1. Valutazione del rischio dovuto al fulmine
12.2. Obblighi in materia di impianti elettrici derivati dalla normativa di prevenzione incendi
12.3. Obblighi in materia di progettazione e installazione degli impianti elettrici ai sensi del d.m. 37/2008
12.4. Criteri generali di sicurezza applicabili agli impianti elettrici delle strutture alberghiere
12.5. Criteri generali di sicurezza applicabili agli impianti elettrici negli ambienti ed applicazioni particolari (piscine, autorimesse, centrali termiche, luoghi di pubblico spettacolo, locali ad uso medico)
12.6. Obblighi relativi alla manutenzione e alle verifiche periodiche degli impianti e alla tenuta dei registri dei controlli
12.7. Obblighi di verifica periodica degli impianti elettrici e di terra ai sensi del d.P.R. 462/2001
12.8. Esempio di lista di controllo della documentazione tecnica
12.9. Breve elencazione della normativa tecnica CEI e UNI applicabile
12.10. Quadri elettrici
13. Ascensori e sicurezza
14. Canne fumarie ed evacuazione vapori
14.1. Canne fumarie
14.2. Condotte di scarico dei vapori di cottura per impianti professionali > 35 kW
15. Attrezzature di lavoro e loro uso
16. Criteri d’acquisto e manutenzione di macchine e impianti
17. Ergonomia
18. I dispositivi di protezione individuale
18.1. Uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI)
18.2. Definizioni
18.3. Obbligo di uso
18.4. Requisiti
18.5. DPI e obblighi del datore di lavoro
18.6. Elenco indicativo e non esauriente delle attrezzature di protezione individuale
18.7. Obbligo dei lavoratori
18.8. Criteri per l’individuazione e l’uso dei DPI
19. Sicurezza antincendio
19.1. Prevenzione incendi
19.2. La documentazione tecnica relativa alla prevenzione incendi
19.3. Considerazioni e riflessioni sulla prevenzione incendi
19.4. L’intervento dei Vigili del Fuoco
19.5. Norme comportamentali in caso di incendio
19.6. Primo intervento e azionamento del sistema d’allarme
19.7. Esercitazioni di evacuazione
19.8. Registri dei controlli
19.9. Istruzioni e indicazioni da esporre all’ingresso della struttura
19.10. Istruzioni da esporre ad ogni piano
19.11. Istruzioni da esporre in ogni camera
20. Schema per prova di evacuazione
20.1. Generalità
20.2. I documenti da compilare
21. La gestione della sicurezza
21.1. Generalità
21.2. Chiamata dei servizi di soccorso ed elenco numeri emergenza
22. La segnaletica
22.1. La segnaletica di sicurezza
22.2. Il servizio di controllo all’interno dell’albergo: Control Room e servizio di intervento
22.3. L’informativa dell’evento
22.4. Criteri per la redazione dei report
22.5. Citofoni
22.6. Allarmi impianti
22.7. Allarme ascensori
22.8. Allarme bagni
22.9. Monitoraggio accessi porte
22.10. Porte allarmate
22.11. Videosorveglianza
22.12. Allarme con diffusione sonora
22.13. Badge controllo accessi e registrazione
22.14. Visitatori
22.15. Chiavi
22.16. Ufficio cassa
22.17. La bacheca aziendale
22.18. Lost & found
22.19. Accessi a reparto o ad albergo chiuso
22.20. Giri di controllo e verifica
22.21. Prodotti chimici tossici, nocivi, irritanti, corrosivi, infiammabili
22.22. Verifica allarmi sul luogo di origine
22.23. Interventi per gestione emergenze
22.24. Prevenzione incendi
22.25. Ritrovamento siringhe usate (rischio biologico)
22.26. Procedura in caso di evento infortunistico a rischio biologico da contatto con materiale potenzialmente infetto
23. Gestione delle emergenze
23.1. Fattori di criticità che possono determinare un’emergenza nell’albergo
23.2. Il panico
23.3. Terremoto
23.4. Allagamento
23.5. Forti temporali e trombe d’aria
23.6. Attentato terroristico dinamitardo
23.7. Fuga di gas
23.8. Sversamento di liquidi pericolosi
23.9. Guasto elettrico
23.10. Scoppio accidentale
23.11. Emergenze sanitarie per infortuni
23.12. Ustioni leggere
23.13. Ustioni più gravi
23.14. Ferite alla testa
23.15. Emorragie
23.16. Lesioni da schiacciamento
23.17. Trasporto di persona disabile nei casi in cui si deve attuare una procedura di evacuazione
23.18. Telefonata minatoria
23.19. Intrusione di rapinatori
23.20. Persona mentalmente disturbata
23.21. Minaccia armata – presenza di un folle
23.22. Lettere o pacchi sospetti
23.23. Emergenza sanitaria
24. Soccorso a persone con disabilità o criticità
24.1. Individuazione delle persone con esigenze speciali
24.2. Squadra di intervento e di emergenza
24.3. Lavoratori e ospiti disabili o con criticità
24.4. Tipologie di disabilità e procedure
24.5. Formazione, informazione e addestramento del personale
24.6. Comportamenti da tenere in caso di evacuazione
24.7. Procedura per il soccorso e l’evacuazione delle persone disabili
24.8. Misure da attuarsi al momento del verificarsi dell’emergenza
24.9. Procedure di utilizzo della sedia di evacuazione
24.10. Tecniche di trasporto
25. Il piano di emergenza
26. Azioni che devono essere messe in atto in caso di emergenza
26.1. Istruzioni di emergenza
26.2. Istruzioni esposte all’ingresso
26.3. Istruzioni esposte in ciascun piano
26.4. Istruzioni esposte in ciascun ambiente
26.5. Misure preventive
26.6. Sistemi e dispositivi di sicurezza
26.7. Nomina della squadra di emergenza
26.8. Tutor
26.9. Fasi dell’intervento
26.10. Diffusione dell’allarme
26.11. Riepilogo allarmi
27. Procedure per l’esodo dei soggetti presenti nel luogo dell’emergenza in caso d’incendio
27.1. L’appello nominale
27.2. Movimentazione automezzi nell’autorimessa o nel parcheggio dell’albergo
27.3. Personale di ditte esterne (appalti per servizi, manutenzione, ecc.)
27.4. Evacuazione
27.5. Intervento dei soccorritori esterni
27.6. Le informazioni da dare ai soccorritori al momento del loro arrivo
27.7. Compiti della squadra di emergenza
27.8. Schema riepilogativo
28. L’informazione e formazione dei lavoratori
28.1. Principi aziendali della informazione e formazione
28.2. Caratteristiche dei formatori
28.3. La formazione e informazione ai lavoratori (art. 18 d.lgs. 81/2008)
28.4. L’informazione (art. 36 d.lgs. 81/2008)
28.5. La formazione (art. 37 d.lgs. 81/2008)
28.6. Comportamento “abnorme” o “esorbitante” di un dipendente
28.7. Il rappresentante dei lavoratori
28.8. La formazione e informazione del rappresentante dei lavoratori
28.9. Formazione e informazione ai vari livelli aziendali
29. La presenza di lavoratori extraeuropei nel settore alberghiero
29.1. Il multilinguismo sui posti di lavoro
29.2. Verifica della comprensione della lingua
30. Lavoro a turni e notturno
30.1. Definizione
30.2. Gli aspetti del lavoro notturno e a turno
30.3. Criteri orientativi per l’organizzazione dei turni nel lavoro notturno
31. I progettisti, i fabbricanti, i fornitori, gli installatori
31.1. Obblighi dei progettisti (art. 22 d.lgs. 81/2008)
31.2. Obblighi dei fabbricanti e fornitori (art. 23 d.lgs. 81/2008)
31.3. Obblighi degli installatori (art. 24 d.lgs. 81/2008)
31.4. Obblighi connessi ai contratti d’appalto, d’opera o di somministrazione
31.5. Sintesi operativa aziendale per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi
32. I requisiti dei luoghi di lavoro
33. Movimentazione manuale dei carichi
33.1. Formazione e informazione
33.2. Movimenti ripetitivi arto superiore
33.3. Norme tecniche
34. Videoterminali
34.1. Formazione e informazione
35. Agenti fisici (art. 180 d.lgs. 81/2008)
35.1. Inquadramento generale
35.2. Valutazione dei rischi
35.3. Formazione e informazione
35.4. Rumore (art. 187 d.lgs. 81/2008)
35.5. Vibrazioni (art. 200 d.lgs. 81/2008)
35.6. Campi elettromagnetici (art. 207 d.lgs. 81/2008)
35.7. Radiazioni ottiche artificiali (art. 214 d.lgs. 81/2008)
35.8. Microclima
35.9. Protezione da agenti chimici (art. 221 d.lgs. 81/2008)
35.10. Protezioni da agenti cancerogeni e mutageni
36. Piano delle pulizie e dei controlli di tipo ordinario (non in periodo di pandemia)
36.1. Terminologia ed abbreviazioni
36.2. Responsabilità
36.3. Descrizione delle attività
36.4. Misura preventiva
37. Il rischio biologico
37.1. La legionella
37.2. Procedura in caso di evento infortunistico a rischio biologico da contatto con materiale potenzialmente infetto
37.3. Il rischio biologico in riferimento a situazioni complesse
37.4. Il rischio biologico in funzione della pandemia da COVID-19 e le direttive di principio dell’Occupation Safety and Health Administration
37.5. Prime generali considerazioni in merito alla riapertura dell’albergo a fronte del COVID-19
38. Atmosfere esplosive
38.1. Premessa
38.2. Definizioni e aspetti generali
38.3. Locali a rischio esplosione e classificazione delle zone con pericolo di esplosione
38.4. Indicazioni operative
38.5. Valutazione dei rischi di esplosione
38.6. Esempi di fonti di innesco
38.7. Formazione
38.8. Segnaletica
38.9. Normativa di riferimento per gli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione
39. Il personale e l’esposizione a rischio
39.1. Piano sanitario
40. I lavoratori e la percezione del pericolo sul luogo di lavoro
40.1. I lavoratori
40.2. Le misure di prevenzione
40.3. Gli infortuni nel settore alberghiero
40.4. Indagine sugli infortuni
41. I rischi del lavoro in gravidanza
41.1. Riferimenti normativi
41.2. Procedure da seguire in presenza di lavoratrice in stato di gravidanza
41.3. Flessibilità del congedo di maternità
41.4. Analisi dei fattori di rischio per la salute della donna e del bambino
42. Fumo passivo
Troppo spesso i consumatori sono visti dal brand come strumenti per aumentare il proprio fatturato annuo e non come persone alle quali parlare in maniera diretta ed empatica, fornendo loro gli strumenti prima per conoscere, e poi per scegliere, i prodotti di unazienda. In questo libro lautrice riscopre, e ci fa riscoprire, limportanza del lato umano, della visione, e della conseguente strategia operativa, che conduce un brand al successo. Tenendo conto dei nuovi canali di fruizione, delle loro logiche e del loro potenziale, siamo spinti a rileggere, o a stendere ex-novo, i piani di azione e di posizionamento del nostro brand considerando, e non sottovalutando, la crescente necessità del pubblico di interazioni umane di qualità che siano sinonimo di affidabilità, performance, fiducia, amore per i propri clienti. Il libro comunica in modo efficace e rapido i concetti legati allumanizzazione del brand e fornisce spunti e indicazioni utili su come si dovrebbero applicare nella gestione dei propri social e, più in generale, dei mezzi digitali di comunicazione. Samantha Visentin Imprenditrice digitale, specializzata in strategie di marketing in ottica human, giornalista. Esperta di cultura digitale, è docente e mentore in numerosi contesti aziendali.
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Questo testo in pdf espone la disciplina delle accise sulla birra e dei microbirrifici, con tutte le novità introdotte dal Dm 4 giugno 2019 del Ministero dell'economia e delle finanze, recante le norme di attuazione del comma 3-bis, art. 35 del D.Lgs. 504/95 come inserito dall'art. 1, c. 690, lett. a) della legge 145/2018, nonché dai successivi chiarimenti normativi forniti dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli con circolare del 28 giugno 2019.
Più nel dettaglio viene posta l'attenzione ad ogni aspetto riguardante l'avvio e la gestione di un microbirrificio con particolare riferimento alla normativa comunitaria e nazionale, ai processi di lavorazione e di produzione della birra artigianale.
Le accise assumono particolare rilevanza all'interno del contesto brassicolo.
La principale normativa di riferimento è rappresentata dalle direttive 92/83/CEE e 92/84/CEE con le quali sono stati individuati, fra l’altro, i parametri sulla base dei quali calcolare l’accisa, l’aliquota minima da applicare e la possibilità di ridurre l’aliquota ordinaria in funzione della dimensione d’impresa.
Le predette direttive adottate a livello europeo sono state trasposte in un testo unico concernente le imposte sulla produzione e sui consumi e le relative sanzioni penali e amministrative (TUA). In materia di birra, quindi, il lettore troverà ampio approfondimento in riferimento alla determinazione delle accise e ai relativi accertamento, esigibilità, termini e modalità di pagamento.
Un intero capitolo è, poi, dedicato ai piccoli birrifici indipendenti e ai microbirrifici, con tutte le novità comunitarie e interne, e con richiami anche alle piccole birrerie nazionali e unionali come disciplinate dal predetto Dm 4 giugno 2019.
È un testo, quindi, non soltanto rivolto a ragionieri e commercialisti, i quali troveranno una chiara e accurata esposizione della materia fiscale e contabile, ma anche agli imprenditori e a tutti coloro che intendano avviare un microbirrificio, i quali potranno acquisire piena conoscenza di ogni aspetto riguardante il deposito fiscale (a tal proposito si fa presente che la fabbricazione della birra in un microbirrificio avviene in regime di deposito fiscale) nonché ogni opportuna riflessione e analisi in riferimento agli adempimenti da porre in essere per la corretta gestione di un microbirrificio:
L'attività operativa del microbirrificio prevede una serie di comunicazioni obbligatorie, che il gestore dovrà trasmettere all'Agenzia delle dogane e dei monopoli esclusivamente tramite posta elettronica certificata: dalla comunicazione del programma alla tenuta della contabilità; dalla dichiarazione della produzione all'inventario e al bilancio.
Nella seconda parte di questo testo, infine, sono riportati gli schemi dei registri da utilizzare nel microbirrificio, come previsti dal Dm 4 giugno 2019, nonché diversi modelli/fac-simili che il gestore potrà utilizzare per la trasmissione delle comunicazioni e delle dichiarazioni all'Agenzia delle dogane e dei monopoli.
Prefazione
Parte I - Normativa, accise e gestione dei microbirrifici
1.Introduzione
2.Produzione e commercio
2.1 Introduzione
2.2 Dalle origini ai giorni nostri
2.3 Lavorazione della birra
2.4 Disposizioni legislative
2.5 Imbottigliamento
3.Accise
3.1 Disciplina europea
3.1.1 Introduzione
3.1.2 Definizione di birra
3.1.3 Requisiti oggettivi
3.1.4 Requisiti soggettivi
3.1.5 Determinazione delle accise
3.1.6 Esigibilità delle accise
3.1.6.1 Immissione in consumo
3.1.6.2 Presupposto temporale
3.1.6.3 Cause di esclusione
3.1.7 Esenzioni
3.1.8 Rimborso e sgravio
3.1.9 Deposito fiscale
3.1.10 Licenza
3.1.11 Obblighi del depositario autorizzato
3.2 Disciplina nazionale
3.2.1 Introduzione
3.2.2 Definizione di birra
3.2.3 Requisiti soggettivi
3.2.4 Determinazione delle accise
3.2.5 Accertamento delle accise
3.2.5.1 Accertamento delle accise nei microbirrifici
3.2.6 Esigibilità delle accise
3.2.6.1 Immissione in consumo
3.2.6.2 Cause di esclusione
3.2.7 Esenzioni
3.2.8 Termini di pagamento
3.2.8.1 Ritardato pagamento
3.2.8.2 Recupero dell’accisa
3.2.9 Modalità di pagamento
3.2.10 Rimborso e sgravio
3.2.10.1 Casi particolari
3.2.10.2 Effettuazione del rimborso
3.2.10.2.1 Immissione in consumo in altri Paesi comunitari
3.2.10.2.2 Usi esenti, aliquote ridotte e ritiro di prodotti
3.2.10.3 Interessi
3.2.11 Rateizzazione del debito
3.2.11.1 Rate mensili
3.2.11.2 Interessi
3.2.11.3 Decadenza
3.2.12 Comunicazioni con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli
3.2.13 Sanzioni
3.2.13.1 Fabbricazione clandestina di bevande alcoliche
3.2.13.2 Mancato pagamento dell’accisa
3.2.12.3 Confisca
3.2.12.4 Inosservanza di prescrizioni e regolamenti
4.Piccoli birrifici indipendenti e microbirrifici
4.1 Introduzione
4.2 Normativa
4.3 Piccoli birrifici indipendenti
4.4 Microbirrifici
4.5 Piccola birreria nazionale
4.6 Piccola birreria unionale
4.7 Produzione birra per uso privato
4.8 Deposito fiscale
4.8.1 Richiesta di autorizzazione
4.8.2 Contenuto dell’istanza
4.8.3 Variazione dei dati
4.8.4 Verifica tecnica
4.8.5 Assetto del deposito fiscale
4.8.6 Soggetti esclusi
4.9 Cauzione
4.10 Licenza
4.10.1 Diritto annuale
4.11 Accertamento delle accise
4.12 Aliquota ridotta
4.12.1 Aliquota ridotta per le piccole birrerie unionali
4.13 Superamento del limite di produzione annua
4.14 Microbirrifici che operano senza detenere birra in sospensione di accisa
4.15 Sanzioni
4.15.1 Esercizio dell’attività in assenza di licenza
4.15.2 Mancato versamento del diritto annuale
4.15.3 Mancata integrazione della cauzione
5.Gestione e amministrazione del microbirrificio
5.1 Comunicazione del programma delle lavorazioni
5.1.1 Contenuto del programma
5.2 Verifiche dell’Agenzia delle dogane
5.3 Comunicazione integrativa
5.4 Contabilità
5.5 Conservazione dei registri
5.6 Inventario e bilancio
5.7 Dichiarazione riepilogativa della produzione
5.8 IVA
Parte II - Allegati
1. Registro del mosto
2. Registro di carico e scarico della birra condizionata
3. Registro della birra condizionata
4. Modello di dichiarazione riepilogativa della produzione
5.Modello di comunicazione per trasmissione di inventario e bilanci
6. Modello di autodichiarazione
Bibliografia
L’emissione di un Corona bond da parte della BCE, si rende ormai indispensabile perché nessuno degli Stati sovrani è in grado di caricare sul proprio debito pubblico interno le conseguenze di un evento epocale come quello del conflitto attuale con il Covid-19.
In questo breve approfondimento un'analisi delle armi da impugnare per combattere la guerra contro il COVID-19.
1. LE CONDIZIONI ECONOMICHE E FISCALI IN TEMPO DI GUERRA
2. LA SOLUZIONE CON IL CORONA BOND DELLA BCE
3. LE PREVISIONI 2020-2040
La seconda edizione di questo testo, aggiornato tenendo conto delle novità introdotte dal Dl 24 ottobre 2019, n. 123, convertito, con modificazioni, dalla Legge 12 dicembre 2019, n. 156, dal Dl 26 ottobre 2019, n. 124, convertito con modificazioni dalla Legge 19 dicembre 2019, n. 157, e dalla legge di bilancio 2020 (Legge 27 dicembre 2019, n. 160, art. 1, c. 692), si propone di essere una guida per tutti coloro che vogliono avviare un’impresa, si snoda seguendo la nascita e lo sviluppo di un’azienda, fornisce le più importanti informazioni per mettersi in proprio, esamina l’intero processo di elaborazione del business plan, chiarisce gli adempimenti da mettere in atto per l’avvio dell’attività e affronta le problematiche burocratiche e amministrative che potrebbero sorgere, anche con riferimento alla scelta della forma giuridica e del regime fiscale.
Fra le novità di questa edizione, rispetto a quella precedente, è da evidenziare il ripristino (seppur con qualche variazione) dei previgenti paletti che consentivano l'accesso al regime forfetario e delle cause ostative. Per tali soggetti, poi, è previsto un regime premiale laddove adottino la fattura elettronica in luogo di quella cartacea (si ricorda, infatti, che per i contribuenti in regime forfetario non è previsto l'obbligo di emissione della fattura elettronica negli scambi B2B). Abrogato, ancora prima della sua entrata in vigore, il regime agevolato per imprenditori individuali che prevedeva l'applicazione di una flat tax al 20% sui ricavi superiori a 65mila euro e fino a 100mila euro.
Rivisto e ampliato anche il capitolo relativo alla trasmissione telematica dei corrispettivi con particolare riferimento alle sanzioni previste in caso di inadempimento.
Fra i finanziamenti e le agevolazioni, è stato rivisto l'incentivo Resto al Sud, posto che la legge di bilancio 2020 ha stabilito che, per gli anni 2019 e 2020, il requisito del limite di età si intende soddisfatto se posseduto alla data del 1° gennaio 2019 e che il Dl 24 ottobre 2019, n. 123, convertito, con modificazioni, dalla Legge 12 dicembre 2019, n. 156, ha esteso l'applicazione della misura anche ai territori dei comuni delle regioni Lazio, Marche e Umbria. Sempre in riferimento agli strumenti agevolativi, si ricorda che la legge di bilancio 2020 è intervenuta anche rifinanziando la cd. Nuova Sabatini con 540milioni di euro e estendendo il credito d'imposta concesso per gli investimenti nelle ZES ai beni acquisiti entro il 31 dicembre 2022 (anziché entro il 31 dicembre 2020).
Fra i nuovi strumenti agevolativi che trovano spazio nella seconda edizione di questo testo vi è da citare il crowdfunding ossia un particolare canale di finanziamento che prevede la raccolta di capitale tramite piattaforme online.
Dopo aver fornito una chiara definizione di cosa sia un’impresa nonché del ruolo e delle responsabilità dell’imprenditore, la guida consente al lettore di procedere lungo quel complesso viaggio che conduce all’avvio di un’attività d’impresa. A partire dalla redazione del business plan, l’unico strumento che permette di comprendere ogni aspetto legato all’avvio dell’attività e che consente all’imprenditore di valutare le potenzialità del progetto e misurare la sostenibilità economica e finanziaria dell’impresa.
Al lettore, quindi, saranno forniti tutti gli spunti e i suggerimenti utili a compilare un efficace business plan e condurre una corretta analisi dei fattori interni ed esterni: analisi di mercato, analisi SWOT, analisi del break even, analisi Make Or Buy.
Individuato il tipo di attività e verificata la profittabilità dell’idea, il neo imprenditore è chiamato a scegliere la forma giuridica in base alla quale costituire l’impresa. Tale scelta è spesso influenzata dal fabbisogno finanziario: se l’imprenditore, da solo, è in possesso del capitale necessario può sicuramente dare vita ad un’impresa individuale; diversamente dovrà ricorrere ad una società, dove due o più persone si mettono insieme per perseguire un fine comune.
La scelta non è facile poiché ad ogni forma giuridica corrispondono diverse responsabilità nei confronti dei soggetti terzi (rispondere delle obbligazioni con il patrimonio personale oppure limitare tale responsabilità alla sola quota conferita) e autonomia decisionale. L’imprenditore, pertanto, dovrà trovare il giusto equilibrio tra tali elementi.
Tutte le imprese sono chiamate a rispettare una serie di adempimenti amministrativi, fiscali e tributari. Alcuni di questi possono dipendere dal particolare regime fiscale adottato. Quando si parla di regime contabile e fiscale si intende l’insieme delle complessità, degli adempimenti e delle formalità che l’impresa deve osservare nonché l’insieme dei documenti che l’impresa deve conservare per essere in regola con il fisco e con il codice civile. Alcune imprese, ad esempio, determinano il reddito in maniera forfetaria o applicano un regime di contabilità semplificata.
A questo punto non resta altro da fare che dare vita all’impresa.
La procedura per comunicare l’avvio dell’attività è molto snella: una sola comunicazione da inviare al Registro delle Imprese - la Comunicazione Unica, per l’appunto - consente di espletare tutti gli adempimenti necessari quali, ad esempio, l’apertura della partita IVA, l’iscrizione presso il registro delle imprese, gli adempimenti ai fini previdenziali e assicurativi. L’impresa è immediatamente operativa. La SCIA, infatti, consente di iniziare l’attività nel momento stesso della presentazione al SUAP.
Sotto l’aspetto operativo, questa guida fornisce le principali istruzioni in tema di IVA (liquidazione, versamento, dichiarazione e rimborso), fatturazione elettronica (formato XML, Sistema di Interscambio, termini di emissione e modalità di trasmissione) e trasmissione telematica dei corrispettivi (il cosiddetto scontrino elettronico).
Di grande utilità risultano, infine, i capitoli dedicati ai finanziamenti e alle agevolazioni destinati a chi avvia una nuova impresa e al bilancio, con tutte le novità introdotte dal D.Lgs. 139/2015.
Introduzione
1. Cultura d’impresa
1.1 Impresa e imprenditore
1.1.1 Classificazione delle imprese
1.1.2 Libertà d'impresa
1.1.3 Impresa, azienda e ditta
1.1.4 L’imprenditore
1.1.5 Caratteristiche dell’imprenditore
1.1.6 Bisogni e idee
1.1.7 Obiettivi
1.2. Imprenditoria femminile
1.3 Franchising
1.3.1 Definizione di franchising
1.3.2 I numeri del franchising
1.3.3 Normativa
1.3.4 Tipologie di franchising
1.3.5 Contratto
1.3.6 Diritto d’ingresso e royalties
1.3.7 Obblighi dell’affiliante
1.3.8 Obblighi dell’affiliato
2. Business plan
2.1 Introduzione al business plan
2.2 Funzioni del business plan
2.3 Forma del business plan
2.4 Contenuto del business plan
2.4.1 Executive summary
2.4.2 Descrizione dell’impresa
2.4.3 Descrizione dei beni e dei servizi
2.4.4 Imprenditore, soci e risorse umane
2.4.5 Analisi di mercato
2.4.5.1 Analisi SWOT
2.4.6 Marketing
2.4.7 Piano finanziario, economico e patrimoniale
2.4.7.1 Ricavi di vendita
2.4.7.2 Costi operativi
2.4.7.2.1 Costi variabili, costi fissi e costi totali
2.4.7.3 Break even point
2.4.8 Analisi Make Or Buy
2.4.9 Margine di contribuzione
2.4.10 Rendiconto finanziario
2.4.11 Indicatori di equilibrio
3. Strumenti
3.1 Introduzione ai nuovi strumenti per l'impresa
3.2 Firma digitale
3.3 Posta elettronica certificata (PEC)
3.4 SPID
4. Forme giuridiche
4.1 Tipologie di imprese
4.2 Impresa individuale
4.3 Impresa familiare
4.4 Impresa coniugale
4.5 Società di persone
4.5.1 Società in nome collettivo
4.5.1.1 Atto costitutivo
4.5.1.2 Deposito dell’atto costitutivo
4.5.1.3 Modificazioni dell’atto costitutivo
4.5.2 Società in accomandita semplice
4.5.2.1 Atto costitutivo
4.6 Società di capitali
4.6.1 Società per azioni
4.6.6.1 Atto costitutivo
4.6.1.2 Statuto
4.6.1.3 Deposito dell’atto costitutivo
4.6.1.4 Sottoscrizione delle azioni
4.6.1.5 Assemblea
4.6.1.6 Conferimenti
4.6.1.6.1 Conferimenti in denaro
4.6.1.6.2 Conferimenti in natura
4.6.1.6.3 Conferimenti di valori mobiliari
4.6.1.7 Organizzazione delle società per azioni
4.6.1.7.1 Sistema tradizionale
4.6.1.7.2 Sistema dualistico
4.6.1.7.3 Sistema monistico
4.6.2 Società in accomandita per azioni
4.6.2.1 Atto costitutivo
4.6.2.2 Modificazioni dell’atto costitutivo
4.6.3 Società a responsabilità limitata
4.6.3.1 Atto costitutivo
4.6.3.2 Modificazioni dell’atto costitutivo
4.6.3.3 Conferimenti
4.6.3.3.1 Conferimenti in denaro
4.6.3.3.2 Conferimenti in natura
4.6.3.4 Organizzazione delle società a responsabilità limitata
4.6.3.4.1 Amministratori
4.6.3.4.2 Sindaco e revisione legale dei conti
4.6.3.5 Srl con capitale inferiore a euro 10mila
4.6.4 Società a responsabilità limitata semplificata
4.6.4.1 Atto costitutivo
5. Regimi fiscali
5.1 Introduzione ai regimi fiscali
5.2 Regime ordinario
5.3 Regime semplificato
5.3.1 Metodo 1
5.3.2 Metodo 2
5.3.3 Metodo 3
5.3.4 Regime di cassa
5.4 Regime forfetario
5.4.1 Requisiti di accesso
5.4.2 Cause di esclusione
5.4.3 IVA
5.4.4 Imposte sui redditi
5.4.5 Opzione per il regime ordinario
5.4.6 Scritture contabili
5.4.7 Ritenuta d’acconto
5.4.8 Regime contributivo agevolato
5.4.8.1 Misura dell’agevolazione
5.4.8.2 Accredito contributivo
5.4.8.3 Accesso al regime agevolato
5.4.8.3.1 Modalità di accesso per i soggetti già esercenti attività d’impresa
5.4.8.3.2 Modalità di accesso per i titolari di imprese di nuova costituzione
5.4.8.4 Uscita dal regime agevolato
5.4.8.4.1 Uscita naturale dal regime
5.4.8.4.2 Uscita per scelta del contribuente
5.4.8.4.3 Uscita per assenza del requisito
5.4.9 Fatturazione elettronica
5.4.10 Regime forfetario e lavoratori rimpatriati
5.5 Regime agevolato per imprenditori individuali (flat tax)
6. Adempimenti per l’avvio
6.1 Introduzione
6.2 Registro delle imprese
6.2.1 Soggetti obbligati
6.3 Comunicazione Unica
6.3.1 Software, servizi e piattaforme
6.3.1.1 ComunicaStarweb
6.3.1.2 Pratica semplice
6.3.1.3 Fedra e ComUnica
6.4 Documenti e moduli da trasmettere
6.4.1 Moduli per l’Agenzia delle entrate
6.4.2 Moduli per l’Inps
6.4.3 Moduli per l’Inail
6.4.4 SUAP e SCIA
6.4.4.1 Introduzione
6.4.4.2 Sportello unico delle attività produttive (SUAP)
6.4.4.2.1 Il portale «Impresa in un giorno»
6.4.4.3 Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA)
7. IVA e fatturazione elettronica
7.1 Disciplina dell’imposta sul valore aggiunto
7.1.1 Introduzione all’IVA
7.1.2 Ambito di applicazione
7.1.3 Base imponibile
7.1.4 Aliquote
7.1.5 Liquidazione e versamento
7.1.6 Rimborso IVA
7.1.7 Dichiarazione IVA
7.1.7.1 Soggetti esonerati
7.1.7.2 Modalità di versamento
7.1.8 Acconto IVA
7.1.8.1 Soggetti obbligati
7.1.8.2 Soggetti esonerati
7.1.8.3 Modalità di calcolo
7.1.8.3.1 Metodo storico
7.1.8.3.2 Metodo previsionale
7.1.8.3.3. Metodo analitico
7.1.8.4 Modalità di versamento
7.2 Fatturazione elettronica
7.2.1 Emissione della fattura
7.2.2 Definizione di fattura elettronica
7.2.3 Formato XML
7.2.4 Sistema di Interscambio
7.2.5 Contenuto della fattura
7.2.6 Fattura semplificata
7.2.7 Termine di emissione
7.3 Trasmissione telematica dei corrispettivi
7.3.1 Introduzione
7.3.2 Distributori automatici
7.3.3 Benzina e gasolio per motori
7.3.4 Soggetti con volume d’affari superiore a euro 400mila
7.3.5 Avvio generalizzato dell’obbligo di trasmissione
7.3.6 Termine di trasmissione
7.3.7 Sanzioni
8. Finanziamenti e agevolazioni
8.1 Resto al Sud
8.1.1 Soggetti beneficiari
8.1.2 Soggetti non ammessi
8.1.3 Investimenti ammessi
8.1.4 Finanziamento e contributo
8.1.5 Presentazione della domanda
8.2 Nuova Sabatini
8.2.1 Soggetti beneficiari
8.2.2 Soggetti non ammessi
8.2.3 Scadenza
8.2.4 Investimenti ammessi
8.2.5 Finanziamenti e contributi
8.2.5.1 Finanziamenti
8.2.5.2 Contributi
8.2.5.3 Manifattura digitale
8.2.5.4 Sostegno alla capitalizzazione
8.2.6 Presentazione della domanda
8.2.7 Concessione del contributo
8.2.7.1 Finanziamenti di importo non superiore a euro 100mila
8.3 Nuove imprese a tasso zero
8.3.1 Soggetti beneficiari
8.3.2 Investimenti ammessi
8.3.3 Presentazione della domanda
8.3.4 Piano d’impresa
8.3.5 Valutazione delle domande
8.3.6 Concessione del finanziamento
8.3.7 Novità del decreto Crescita
8.4 Zone economiche speciali (ZES)
8.4.1 Disciplina delle ZES
8.4.2 Definizione di ZES
8.4.3 Agevolazioni
8.4.4 Condizioni
8.4.5 Attuazione delle ZES
8.4.6 Istituzione delle ZES
8.4.7 Comunicazione all’Agenzia delle entrate
8.5 Crowdfunding
8.5.1 Equity based crowdfunding
8.5.2 Reward based crowdfunding
8.5.3 Lending crowdfunding
8.6 Il portale «Incentivi.gov»
9. Bilancio
9.1 Introduzione al bilancio
9.2 Principi di redazione del bilancio
9.3 Stato patrimoniale
9.4 Conto economico
9.5 Rendiconto finanziario
9.6 Nota integrativa
9.7 Bilancio in forma abbreviata
9.8 Bilancio delle micro-imprese
9.9 Analisi di bilancio
9.9.1 Equilibrio finanziario
9.9.1.1 Capitale Circolante Netto
9.9.1.2 Indice di capitalizzazione
9.9.1.3 Indice di indebitamento (leverage)
9.9.2 Equilibrio economico
9.9.2.1 Return on Equity (ROE)
9.9.2.2 Return on Investment (ROI)
Alla luce delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2020 in materia di tassazione delle auto aziendali, il manuale analizza in maniera dettagliata le questioni tributarie concernenti la gestione dei veicoli aziendali e fringe benefit, dal momento dell’acquisto fino alla vendita, con approfondimenti sull’utilizzo del mezzo, sui costi chilometrici, sulla disciplina IVA, sull’ammortamento e sulle eventuali possibili soluzioni contrattuali e agevolazioni.
L’edizione tiene conto delle tabelle nazionali dei costi chilometrici 2020 elaborate dall’Aci.
L’autore infine, affronta il tema dell’IVA nelle autoscuole recentemente oggetto di intervento legislativo volto a recepire la sentenza della Corte di Giustizia UE.
Il volume si propone come strumento di grande utilità pratica, grazie al supporto di casi risolti al termine di ogni capitolo e della modulistica necessaria per l’autorizzazione alla trasferta e il rimborso chilometrico.
Albino Leonardi
Dottore commercialista, revisore legale e pubblicista.
1. Soggetti e veicoli interessati
1.1 Introduzione
1.2 I soggetti interessati
1.3 Attività di impresa
1.3.1 Strumentalità dell’auto: prime approssimazioni
1.3.2 Il concetto di inerenza e quello di afferenza
1.4 Attività di lavoro autonomo
1.5 Autoveicoli interessati
1.5.1 Le norme del codice della strada
1.5.2 Altri mezzi di trasporto
1.5.3 Aeromobili, navi e imbarcazioni da diporto
1.5.4 Veicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose
1.5.5 Le auto “uso-ufficio”
1.6 I veicoli ad uso promiscuo secondo la normativa fiscale
1.7 I veicoli ad uso promiscuo secondo la normativa comunitaria
1.8 Conseguenze delle regole comunitarie sulle immatricolazioni
• Casi risolti
• Corte di Cassazione – Ordinanza 28 marzo 2013, n. 7896
2. L’acquisto dell’auto
2.1 Introduzione
2.2 Trattamento ai fini dell’IVA
2.2.1 I principi
2.2.2 Le limitazioni
2.2.3 Limitazioni soggettive: le società di pura intestazione
2.2.4 Limitazioni soggettive: soggetti con operazioni attive in tutto o in parte non assoggettate ad IVA
2.2.5 Il pro rata di detrazione
2.2.6 Variazione del pro rata di detrazione
2.2.7 Limitazioni oggettive
2.2.8 Limitazioni totali
2.2.9 Limitazioni parziali
2.2.10 Limitazioni oggettive: schema di riferimento
2.2.11 Rettifica della detrazione
2.2.12 Trattamento dell’IVA non detratta
2.2.13 Trattamento dell’IVA non detratta: modalità
2.2.14 Contabilizzazione dell’IVA non detratta
2.2.15 Trattamento ai fini delle imposte sui redditi
2.2.16 Stop al regime di esenzione da IVA nelle autoscuole
2.3 Trattamento ai fini delle imposte sui redditi
2.3.1 Il regime vigente
2.3.1.1 Le conseguenze sul leasing
2.3.2 Ammontare deducibile
2.3.3 Deducibilità totale
2.3.3.1 Le auto “merce”
2.3.4 Strumentalità del bene
2.3.5 Le auto dimostrative
2.3.6 Deducibilità parziale
2.3.7 Agenti e rappresentanti
2.3.8 Il limite maggiorato di deducibilità è tassativo
2.4 Le modifiche dal 2013
2.4.1 Inderogabilità dei nuovi limiti di deduzione
2.5 Locazione e noleggio dell’auto
2.6 Contratti full service
2.7 Acquisti in leasing
2.7.1 Le regole dal 2014
2.7.2 “Superammortamenti” e leasing
2.8 L’acquisto in leasing nella disciplina dell’IVA
2.8.1 La cessione del contratto di leasing nella disciplina dell’IVA
2.8.2 Profilo Irap del contratto di leasing
2.8.3 (Segue) Calcolo della quota indeducibile degli interessi
2.9 Il car-sharing
2.10 Ammortamento dell’ammontare deducibile
2.11 L’acquisto intracomunitario dell’auto
2.11.1 Operazioni intracomunitarie relative a mezzi di trasporto
2.11.2 Mezzi di trasporto “nuovi”
2.11.3 Assolvimento dell’IVA da parte dell’acquirente privato
2.11.4 Cessione intracomunitaria di mezzi di trasporto
2.11.5 Acquisto in leasing all’interno dell’Ue
2.11.5.1 Le regole dal 2013
2.12 Agevolazioni per i disabili
2.12.1 Agevolazioni ai fini dell’IVA
2.12.2 Agevolazioni per altre imposte
2.13 Le agevolazioni per le auto elettriche
• Casi risolti
3. Utilizzo dell’auto
3.1 Introduzione
3.2 Il quadro normativo di riferimento
3.2.1 Spese di impiego, manutenzione e riparazione nelle imposte sui redditi
3.2.2 Spese di impiego, manutenzione e riparazione nell’attuale regime
3.2.2.1 Spese di impiego, manutenzione e riparazione nel precedente regime
3.2.2.2 Spese di impiego, manutenzione e riparazione: un quadro di sintesi
3.2.3 Plafond di deducibilità delle spese per il caso delle auto
3.2.4 Plafond di deducibilità delle spese: casi particolari
3.2.5 Plafond di deducibilità delle spese nel caso del leasing
3.3 Spese di impiego e manutenzione nell’IVA
3.3.1 La scheda carburante
3.4 Utilizzo dell’auto da parte del dipendente
3.4.1 Utilizzo dell’auto da parte del dipendente: conseguenze per l’impresa
3.4.2 Utilizzo dell’auto da parte del dipendente: norme antielusive
3.4.3 Utilizzo dell’auto da parte del dipendente: conseguenze IVA
3.4.4 Utilizzo dell’auto da parte del dipendente: uso non promiscuo
3.4.5 Utilizzo dell’auto da parte del dipendente: conseguenze per il dipendente
3.4.6 Utilizzo dell’auto da parte del dipendente: uso esclusivamente lavorativo
3.4.7 Utilizzo dell’auto da parte del dipendente: uso promiscuo
3.4.8 Utilizzo dell’auto da parte del dipendente: uso personale
3.4.8.1 Le regole dal 2020
3.4.9 Utilizzo dell’auto propria da parte del dipendente
3.4.9.1 Le regole per la “trasferta breve”
3.4.10 Utilizzo dell’auto propria da parte del dipendente: problematiche Irap
3.5 Utilizzo dell’auto da parte dell’amministratore
3.5.1 Le disposizioni per gli amministratori
3.5.2 Norme previgenti
3.5.3 Utilizzo dell’auto da parte dell’amministratore: uso personale
3.5.4 Utilizzo dell’auto da parte dell’amministratore: uso promiscuo
3.5.5 Utilizzo dell’auto da parte dell’amministratore: uso aziendale
3.6 Auto ai soci
3.7 Annotazione sulla carta di circolazione
3.7.1 L’annotazione a carico dei noleggiatori
3.7.1.1 Il “subcomodato”
• Casi risolti
4. La vendita dell’auto
4.1 Introduzione
4.2 La vendita dell’auto nell’IVA
4.2.1 Alternatività IVA - imposta di registro
4.2.2 Assetto vigente
4.2.3 I dubbi sul leasing
4.2.4 Vendita delle auto sulle quali si è detratta l’imposta
4.2.5 Vendita delle auto con atto di acquisto “senza IVA evidenziata”
4.2.6 Regime del margine: nozioni fondamentali
4.2.7 Regime IVA delle vendite di auto: quadro di sintesi
4.3 La vendita dell’auto nelle imposte sui redditi
4.3.1 Plusvalenze fiscali e plusvalenze civili
4.3.2 Cessione a titolo oneroso
4.3.3 Destinazione a finalità estranee
4.3.4 Indennizzo mediante risarcimento
4.4 L’irrilevanza dei “superammortamenti”
• Casi risolti
5. Costi chilometrici
5.1 Le tariffe Aci
5.1.1 Le regole dal 2020
Il Marchio d'impresa. valorizzazione, tutela e strategie, contenenete focus operativi e modelli di contratto.
Analisi normativa aggiornata al Decreto crescita 34/2019
L'opera si distingue per l’attenzione, quasi monopolizzante, rispetto alla più ampia analisi dell’istituto del marchio, che gli autori rivolgono verso i sistemi di valutazione e valorizzazione del marchio utilizzando un approccio interdisciplinare, giuridico ed economico-aziendale.
La valutazione economica dei marchi d’impresa coinvolge questioni giuridiche ed economiche che hanno importanti risvolti operativi sia nell’attività d’impresa che - sempre più di frequente – anche negli studi professionali.
Il marchio, per sua natura, riveste la funzione distintiva all’interno delle componenti intangibili della gestione, ovvero è in grado di rendere identificabile il produttore del bene su cui è apposto o riconoscibile il soggetto che eroga il servizio contraddistinto dal marchio stesso, i suoi principi ispiratori, i valori etici, la sua storia. Specialmente negli ultimi anni, sembra aver assunto preminente rilevanza, l’altra funzione tipica del marchio: la capacità attrattiva. Il marchio, come noto, funge da catalizzatore delle attenzioni dei consumatori e degli utenti, i quali sulla base di una pregressa esperienza maturata – per effetto dell’acquisto di un prodotto o della fruizione di un servizio – sono propensi a orientare le successive scelte d’acquisto “attratti” da prodotti e servizi che - quandanche nuovi o non conosciuti - proprio in ragione del marchio che li contraddistingue sul mercato.
Il marchio, dunque, può diventare sinonimo di qualità, di garanzia, di precisione e – in molti casi – di attenzione verso obiettivi di rilevanza sociale o etica e di sensibilità per le problematiche legate ai temi di portata generale, come l’ecologia.
Il marchio, infatti, è capace di sintetizzare quella serie di valori che consentono di indirizzare le scelte di acquisto verso l’output di un produttore piuttosto che di un altro. Quello stesso marchio conosciuto sul mercato come sinonimo di precisione e attenzione verso il prodotto finale, sarà un chiaro segnale delle competenze interne all’azienda, inclusa l’efficienza del sistema di produzione adottato e della qualità dei processi, in relazione alla capacità di soddisfare i bisogni e le attese dei consumatori e della collettività più in generale.
Anche in virtù di quanto sin qui esposto, è innegabile che il marchio d’impresa e, più in generale, tutti gli asset intangibili siano delle importanti risorse aziendali caratterizzati da immaterialità e sviluppate internamente che offrono un altrettanto importante contributo in termini di generazione, sviluppo e condivisione del valore dell’azienda, collocandosi tra quelle risorse aziendali che più di altre partecipano al raggiungimento di vantaggi competitivi sostenibili dall’azienda.
Premessa del curatore editoriale:
Prof. Alessandro Giosi
Professore Associato di Economia Aziendale presso l'Università LUMSA di Roma
Il presente Volume, scritto con sapiente competenza e riflessione critica, dall’Avv. Roberto Sarra e dal Dott. Giuseppe Miceli, si distingue proprio per l’attenzione – quasi monopolizzante, rispetto alla più ampia analisi dell’istituto del marchio - che i due fini giuristi rivolgono verso i sistemi di valutazione e valorizzazione del marchio utilizzando un approccio interdisciplinare, giuridico ed economico-aziendale.
Si evince, dalla lettura dell’opera, come una strategica valorizzazione del marchio – o del brand, inteso come evoluzione del marchio – possa consentire di concquistare un maggiore appeal sul mercato concorrenziale, rispetto ai competitor. Ma, soprattutto, ciò che viene acutamente messo in risalto è la propedeutica importanza del processo di valutazione economico-contabile del marchio.
L’impresa moderna e lo studio professionale innovativo, financo la pubblica amministrazione per ottimizzare la propria brand reputation, potranno utilizzare questo testo come uno strumento operativo che gli consentirà di operare – per proprio conto o a beneficio dei propri clienti/utenti - la valutazione del marchio con un approccio interdisciplinare, che consideri trasversalmente differenti aspetti, ottenendo risultati apprezzabili sul piano economico-finanziario. Ecco perché, vengono sviluppati, con un approccio operativo, i principali metodi per la stima del valore di mercato dei marchi.
Particolarmente utile è, inoltre, la modulistica che viene riportata in addendum a un libro che non può mancare nel cassetto del professionista 2.0.
La realizzazione di quest’opera mi vede artefice – prima ancora che partecipe - di un rapporto di collaborazione scientifica maturato tra i due Autori che con questo volume hanno voluto posare la “prima pietra” di un progetto strutturato di master universitario in materia di Intellectual Property Management che avrò cura dirigere.
Un’iniziativa fortemente rappresentativa di quanto proficuo e costruttivo possa risultare il rapporto sinergico e programmatico tra il mondo accademico-universitario e l’apparato professionale-imprenditoriale di cui, molto spesso, il nostro sistema formativo è stato deficitario.
Prefazione
Premessa del curatore editoriale
1. Impresa e diritti di proprietà: il marchio d’impresa
1.1 Il marchio d’impresa: disciplina e caratteri
1.2 La funzione distintiva e la capacità attrattiva del marchio
1.3 Requisiti e tipologie del marchio
1.4 I confini territoriali del marchio
1.5 Registrazione del marchio
1.6 Cause di estinzione del marchio
1.7 Tutela del marchio
1.8 La circolazione del marchio: cessione e licenze
2. Valorizzazione del marchio e strategia d’impresa
2.1 La valorizzazione e tutela del marchio
2.2 Valutazione e identificazione dei beni immateriali
2.3 I principi contabili nazionali
2.4 La valutazione dei costi legati alla IP
2.5 I metodi fondati sui costi
2.5.1 Il metodo del costo storico
2.5.2 Il metodo del costo di riproduzione
2.6 I metodi reddituali
2.6.1 Premium Price
2.6.2 Royalties Method
2.6.3 Metodo Comparativo
3. Il trasferimento del marchio
3.1 Trasferimento e licenza d’uso del marchio
3.2 Le licenze di Marchio
3.2.1 Lease back: monetizzazione degli asset di proprietà industriale
3.2.2 IP Asset Backed Securitization
3.2.3 IP Sale and Lease Back
4. Focus operativi
FOCUS 1: Rassegna dei principali provvedimenti normativi in materia di marchi
FOCUS 2 case study: la valutazione del marchio nelle procedure concorsuali
5. Modelli
5.1 Contratto di cessione di marchio
5.2 Contratto di licenza di marchio
Considerazioni conclusive del curatore editoriale
Bibliografia/Sitografia
Aggiornato con:
› Legge n. 96/2018 (conversione del Decreto Dignità)
› Legge di Bilancio 2019 (nuove disposizioni in materia di tassazione dei tabacchi lavorati)
L'undicesima edizione di questo apprezzato Manuale, con nuovi casi pratici che tengono conto della giurisprudenza più recente, un capitolo relativo ai prodotti da inalazione con o senza combustione e un paragrafo sul gioco Million Day offerto al pubblico a partire da gennaio 2018, riporta il commento sul c.d. Decreto Dignità che ha importanti riflessi nel settore dei giochi (anche nelle Lotterie dei c.d. Gratta e Vinci).
Illustra i requisiti necessari per istituire rivendite ordinarie e speciali, i vari tipi di gestione e gerenza, i trasferimenti e le volture, i patentini, le sanzioni, risolvendo i casi più problematici e guida il professionista nella gestione corretta delle attività commerciali soggette a regole particolari. Alla luce delle nuove disposizioni in materia di tassazione dei tabacchi lavorati, il testo analizza gli adempimenti fiscali, riguardante ad esempio il calcolo del pro-rata e la disciplina IVA, esemplifica le scritture contabili tipiche dei generi di monopolio (anche quelle relative al gioco del Bingo) ed offre una panoramica delle scritture di fine esercizio.
Completata da un Formulario disponibile on line per la personalizzazione e la principale normativa e prassi di settore.
Questa edizione è aggiornata con: Decreto Direttoriale ADM 16 marzo 2018 Legge n. 96/2018 (conversione del Decreto Dignità) Legge di Bilancio per il 2019 (nuove disposizioni in materia di tassazione dei tabacchi lavorati di modifica del D.Lgs. n. 504/1995 e del D.Lgs. n. 188/2014)
ERNESTO DE FEO, Avvocato, funzionario dei Monopoli di Stato. SALVATORE GIORDANO, Dottore commercialista in Salerno. Ha maturato specifiche competenze, oltre che in materia di diritto societario e finanza aziendale, in diritto tributario e contabilità fiscale delle imprese.
Parte I - Aspetti giuridici
1 I monopoli fiscali in genere
1.1 Nozione giuridica di monopolio
1.2 Il corrispettivo pecuniario del genere di monopolio e la sua natura giuridica
1.3 Privative fiscali e cenni storici
1.4 Il divieto monopolistico: oggetto e caratteri
Caso pratico
1) È costituzionalmente legittimo il monopolio fiscale?
1.5 Il soggetto giuridico che impone il divieto
1.6 Il contrabbando come trasgressione al divieto monopolistico
Casi pratici
1) Come distinguere se la detenzione di tabacchi sia un possesso personale o sia vendita non autorizzata?
2) In quale caso la detenzione di tabacchi senza autorizzazione è punita?
1.7 Le accise: tipologia, incidenze economiche e giuridiche
1.8 Il divieto di pubblicità dei prodotti da fumo: pubblicità diretta, indiretta, c.d. product placement e campagne promozionali sui tabacchi alla luce del nuovo capitolato d’oneri del 10 marzo 2010
Caso pratico
1) Può una velata propaganda all’uso dei tabacchi costituire minaccia alla salute pubblica?
1.9 L’attività della Guardia di finanza
1.10 I depositi fiscali
2 L’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato
2.1 Cenni storici
2.2 La privatizzazione dei Monopoli di Stato e l’istituzione dell’Ente Tabacchi Italiani: d.lgs. n. 283/1998
2.3 Le attuali competenze dell’AAMS dopo l’incorporazione nell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in applicazione del d.l. 6 luglio 2012, n. 95
3 La vendita dei generi di monopolio
3.1 Introduzione: la l. n. 1293/1957, il d.P.R. n. 1074/1958 e il decreto MEF n. 38/2013
3.2 Tipologie: rivendite ordinarie e speciali, di 1a categoria e di 2a categoria
Casi pratici
1) L’illegittimo diniego della richiesta di assegnazione di una rivendita quando dà luogo a richiesta risarcitoria?
2) Può istituirsi una rivendita ordinaria applicando i principi del decreto legislativo n. 59 del 2010 di recepimento della direttiva UE Bolkestein e non quelli della l. n. 1293/1957?
3) Quale natura giuridica hanno le istanze che i privati fanno all’Amministrazione circa la necessità di istituire una nuova rivendita ordinaria?
4) Può ritenersi che l’attività del tabaccaio sia svolta con il vincolo della subordinazione?
5) Può applicarsi il c.d. decreto Bersani (d.lgs. 114/1998) al settore delle rivendite tabacchi?
3.3 L’istituzione di una rivendita ordinaria: requisiti oggettivi e soggettivi alla luce del decreto MEF n. 38/2013; incompatibilità alla gestione; metodi di assegnazione (concorso, trattativa privata, asta pubblica) – Modello di domanda per l’istituzione
Casi pratici
1) In quali ipotesi sussistono i presupposti di fatto per l’attivazione di una nuova rivendita?
2) In quali casi un concorso per l’istituzione di una rivendita di generi di monopolio è infruttuoso?
3) Può l’AAMS scegliere di assegnare una rivendita tramite asta pubblica preferendo tale procedura a discapito di un’assegnazione diretta?
3.4 Criteri per l’istituzione di una rivendita speciale e nuove modalità operative alla luce del decreto MEF n. 38/2013 – Modello per istanza
3.5 Criteri per l’istituzione di una rivendita speciale in area di servizio automobilistico alla luce della più recente giurisprudenza amministrativa – Modello per istanza
Casi pratici
1) Quali sono i principi generali di ordine pubblico che il d.m. n. 38/2013 ha contemperato in tema di istituzione di rivendite speciali in impianti di distribuzione di carburante?
2) Quali sono i motivi per cui le limitazioni imposte dal d.m. n. 38/2013 in tema di concessione di rivendite speciali all’interno degli impianti di distribuzione di carburanti sono legittime?
3) Possono istituirsi rivendite speciali su strade comunali?
4) Esistono regole diverse perl’istituzione dirivendite speciali in sale Bingo?
3.6 Gestione personale della rivendita
Caso pratico
1) Cosa si intende per gestione personale della rivendita?
3.7 Gerenze precarie in caso di vacanza della rivendita – Modello per istanza
3.8 I collaboratori del titolare: il coadiutore, l’assistente, il rappresentante – Modelli di domanda
3.9 Il trasferimento della gestione ad altro soggetto, la voltura della rivendita speciale e il divieto di cessione della sola rivendita – Modelli per istanze
Casi pratici
1) Cosa comporta la differenza tra voltura di una rivendita speciale e rinnovo di una rivendita ordinaria?
2) La discrezionalità AAMS nel non assegnare la rivendita quando è richiesto un cambio gestione
3.10 Il rinnovo dell’appalto – Modello per istanza
3.11 Il trasferimento dal locale dove viene gestita la rivendita: trasferimento in zona e fuori zona così come ridefinito dal decreto MEF n. 38/2013 – Modello per istanza
Casi pratici
1) Quando sussistono motivi di forza maggiore per effettuare un trasferimento fuori zona?
2) Si possono verificare trasferimenti fuori zona all’interno di uno stesso paese di piccole dimensioni?
3) Cosa significa percorso pedonale più breve e come lo si misura?
3.12 Orario di apertura e chiusura della rivendita, riposi festivi, ferie delle rivendite e delle ricevitorie lotto – Modelli per istanze
Caso pratico
1) Può il Sindaco emanare un’ordinanza imponendo l’orario di apertura a rivendite di generi di monopolio?
3.13 Obblighi particolari del rivenditore
3.14 Il divieto di vendere tabacchi a minori di 18 anni, le sigarette elettroniche, le novità in materia e altri obblighi del rivenditore – Modello per istanza
3.15 Il patentino – Modelli per istituzione e voltura
Casi pratici
1) In quali casi si ha una deroga all’obbligo di rifornimento presso la rivendita a cui si è aggregati?
2) Nuovo patentino o estensione di autorizzazione già esistente?
3) Il rinnovo di un patentino richiede gli stessi requisiti richiesti per un nuovo rilascio di autorizzazione?
4) Il mancato utilizzo dei Mod. U88/PAT può comportare la revoca di un patentino?
5) Può concedersi un patentino ad una società di persone nella quale un socio è cittadino extracomunitario?
6) Può istituirsi un patentino in locali diversi da quelli indicati dalle circolari AAMS?
3.16 Il Capitolato d’oneri: natura giuridica e obblighi connessi
3.17 Sanzioni disciplinari e pene pecuniarie
Casi pratici
1) Le sanzioni irrogate dall’AAMS possono paragonarsi a quelle previste dal d.lgs. n. 689/1981?
2) Quali sono i presupposti per applicare l’incameramento del deposito cauzionale?
4 I prodotti da inalazione con e senza combustione
4.1 Istanza di autorizzazione
4.2 Autorizzazione
4.3 Approvvigionamento dei prodotti da inalazione senza combustione costituiti da sostanze liquide, contenenti o meno nicotina
4.4 Indicazioni operative per l’autorizzazione alla vendita di prodotti da inalazione senza combustione costituiti da liquidi, con o senza nicotina
4.5 Ulteriori obblighi in capo al negoziante nello svolgimento della sua attività
5 La ricevitoria del lotto
5.1 Il gioco del lotto: cenni storici, il monopolio sul gioco, normativa e nuove iniziative
5.2 La ricevitoria del lotto: legislazione, criteri di assegnazione, problematiche varie
Casi pratici
1) Può il titolare di una rivendita speciale ottenere una ricevitoria per il gioco del lotto?
2) Quando un ricevitore del lotto determina un danno erariale?
3) La ricevitoria lotto può essere qualificata come esercizio di un servizio pubblico?
4) Che natura hanno gli interessi sul ritardato pagamento dei proventi del lotto?
5.3 Gli obblighi contabili del ricevitore del lotto e conseguenze in caso di mancato adempimento degli stessi: sanzioni pecuniarie, sospensione e revoca della concessione, incameramento parziale o totale della cauzione, revoca per mancati incassi lotto
Casi pratici
1) È ammessa la revoca della licenza per insufficiente numero di giocate al lotto?
2) In quali casi la revoca della concessione del lotto è attività vincolata e non discrezionale?
3) Può disporsi la revoca della concessione del lotto in conseguenza del mancato raggiungimento dei limiti minimi annui di raccolta del gioco?
4) In quali casi si ha la revoca della ricevitoria ed è legittima la revoca della connessa rivendita tabacchi?
5) Il termine del 31 marzo per la revoca delle ricevitorie sottoreddito è solo un termine per l’avvio del relativo procedimento?
5.4 I c.d. lottisti puri e i problemi connessi
Caso pratico
1) Il coadiutore succeduto al lottista puro, quando rinnova la sua concessione, può avere l’estensione dei benefici per questi previsti?
5.5 Contributo una tantum lotto: problematiche e deducibilità dal reddito d’impresa
5.6 Annullamento degli scontrini, impossibilità di giocare al lotto con il sistema a caratura e possibili conseguenze amministrative e penali
5.7 Installazione del secondo terminale lotto
5.8 Il gioco del lotto a distanza, il 10eLotto e il Lotto Più
5.9 Il nuovo gioco Million Day
6 Le lotterie
6.1 Lotterie: inquadramento nei monopoli fiscali (rinvio) e differenze dal lotto. Profili civilistici, penalistici, comunitari
6.2 Cenni storici e attività della Guardia di finanza
6.3 Le lotterie tradizionali
6.4 Le novità del c.d. decreto Dignità e i suoi riflessi sulle lotterie
6.5 Le lotterie ad estrazione istantanea
6.6 Concorsi a premi che riproducono il gratta e vinci. Liceità e problematiche connesse
Caso pratico
1) I concorsi a premio realizzati attraverso tagliandi distribuiti gratuitamente in abbinamento ad un prodotto (generalmente un set di cartoline artistiche) sono una pratica commerciale lecita?
Parte II - Aspetti amministrativi
7 Aspetti amministrativi
7.1 Premessa
7.2 Le altre attività rinvenibili in una rivendita di generi di monopolio
7.2.1 Tabella per i titolari di rivendite di generi di monopolio
7.3 Disposizioni in materia di vendita di prodotti del tabacco
7.4 Liberalizzazione del settore commerciale contenuta nel d.l. n. 223/2006
7.5 Adempimenti per l’avvio dell’attività
7.5.1 Autorizzazione per coadiutore di rivendita
7.5.2 Condizioni per il rilascio dell’autorizzazione
7.5.3 Apertura di una ricevitoria del lotto
7.5.4 Apertura di una ricevitoria del SuperEnalotto
7.5.5 Apertura di una ricevitoria di concorsi pronostici (Totocalcio e simili)
7.5.6 Vendita di prodotti per la casa
7.6 Adempimenti presso il Registro delle imprese
7.6.1 L’avvio della Comunicazione Unica
7.6.1.1 Procedura e modulistica
7.6.1.2 Adempimenti assolti tramite la Comunicazione Unica
7.6.1.3 Verifiche da parte del Registro delle imprese
7.6.1.4 Trasferimento telematico alle Amministrazioni interessate
7.6.2 Il diritto annuale a favore della Camera di commercio
7.7 Adempimenti per la gestione dell’attività di rivendita di schede telefoniche
7.8 Posta elettronica certificata
Parte III - Aspetti fiscali
8 Le imposte dirette
8.1 Premessa
8.2 Produzione e commercializzazione di tabacchi: adempimenti fiscali
8.3 Imposte sui redditi
8.3.1 Beni relativi all’impresa
8.3.2 Redditi d’impresa
8.3.3 Determinazione del reddito d’impresa
8.4 Norme generali sui componenti del reddito d’impresa
8.4.1 Principio di derivazione rafforzata
8.5 Ricavi
8.6 Plusvalenze
8.7 Dividendi
8.8 Spese per prestazioni di lavoro
8.9 Interessi passivi
8.10 Deducibilità di alcuni costi
8.11 Imprese minori
8.12 Imposta sul reddito d’impresa (Iri)
8.13 L’aggio e le imposte dirette
8.13.1 Operazioni di rivendita di schede telefoniche
8.14 Il problema della contabilizzazione dell’aggio
8.15 Deducibilità dei valori bollati fuori corso
8.16 Adempimenti contabili
8.17 Cessione d’azienda
8.18 Sigarette elettroniche
9 L’imposta sul valore aggiunto
9.1 Premessa
9.2 Imposta sul valore aggiunto: caratteri generali
9.3 Regime monofase per i tabacchi lavorati
9.4 Art. 2 del d.P.R. n. 633/1972
9.5 Art. 10 del d.P.R. n. 633/1972
9.5.1 Il gioco del Bingo
9.6 Art. 74 del d.P.R. n. 633/1972
9.6.1 Prestazioni di intermediazione
9.7 Determinazione del pro rata
9.8 Rivendita bar e tabacchi. Esempi di determinazione del pro rata
9.9 Aggio e percentuale di detrazione Iva
9.10 Formula della percentuale di detrazione
9.11 Rivendita di generi di monopolio. Rilevazione degli incassi e relativa registrazione
9.12 La soppressione della bolla d’accompagnamento
9.13 Imposta di bollo e vendita di generi di monopolio
9.14 I soggetti esonerati dall’obbligo della certificazione dei corrispettivi
9.15 Accisa
10 L’Irap
10.1 Premessa
10.2 Soggetti passivi
10.3 Valore della produzione netta
10.4 Determinazione della base imponibile
10.4.1 Società di persone ed imprese individuali
10.4.2 Soggetti che si avvalgono di regimi forfetari
10.5 Aliquota
10.6 Dichiarazione
Parte IV - Aspetti previdenziali
11 Aspetti previdenziali
11.1 Premessa
11.2 Adempimenti per la gestione dell’attività
11.2.1 Versamenti
11.2.2 Soci di S.r.l.
11.2.3 Contributi eccedenti il minimale
11.2.4 Prescrizione
11.2.5 Sanzioni
11.2.6 Contribuzione volontaria, riscatto, ricongiunzione
11.2.7 Deducibilità
11.2.8 Prestazioni
11.2.9 Riduzione dei contributi per i pensionati
11.3 Inail
Parte V - Studi di settore
12 Gli studi di settore
12.1 Premessa
12.2 Cosa sono gli studi di settore
12.3 Natura degli studi di settore
12.4 Utilità per l’Amministrazione finanziaria e vantaggi per il contribuente
12.5 Procedura di elaborazione
12.6 Revisione congiunturale speciale degli studi di settore
12.7 Osservatori regionali
12.8 Approvazione ed entrata in vigore
12.9 Studio di settore per le rivendite di tabacchi
12.9.1 Modalità di elaborazione dello studio
12.9.2 Definizione della “funzione di ricavo” per ciascun gruppo omogeneo
12.9.3 I raggruppamenti omogenei degli operatori del settore
12.9.4 Calcolo dei ricavi presunti
12.9.5 Determinazione della coerenza economica
12.9.6 Indicatori di coerenza approvati con d.m. 24 marzo 2014
12.9.7 Giustificazioni e correttivi per eventuali scostamenti
12.9.8 Correttivi per le imprese con determinazione del reddito per cassa negli studi di settore per il periodo di imposta 2017
12.10 Modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore – Commercio al dettaglio di generi di monopolio (tabaccherie)
12.11 I nuovi indici ISA (indici sintetici di affidabilità fiscale)
Parte VI - Aspetti contabili
13 I profili contabili
13.1 Premessa
13.2 La contabilità ordinaria
13.3 Registrazione unica di aggi e compensi
13.4 Scritture contabili della rivendita di tabacchi
13.5 Scritture contabili del gioco del lotto
13.6 Scritture contabili del gioco del Bingo
13.7 Scritture contabili di fine esercizio
Il volume rappresenta una guida a tutto tondo sugli aspetti giuridici, amministrativi, contabili e fiscali delle seguenti figure professionali: MEDICI - FARMACISTI - ASSISTENTI DOMICILIARI - ASSISTEN- TI SOCIALI - ODONTOTECNICI - VETERINARI - FISIOTERAPISTI - LABORATORI ANALISI - PODOLOGI - ORTOPEDICI - DIETISTI - CHIROPRATICI - IDROTERAPISTI - OTTICI - BIOLOGI - LOGO- PEDISTI - PSICOLOGI.
Gli argomenti trattati riguardano l'esercizio della professione in forma individuale e associata dall'impianto dello studio alla sua gestione , gli adempimenti richiesti, la parcellazione, limposizione diretta e indiretta, con specifica attenzione allI- VA, che presenta diverse anomalie nel settore. Particolare risalto viene riservato alle Farmacie, cui è dedicato un capitolo apposito, in virtù delle notevoli peculiarità fiscali e gestionali che caratterizzano tali attività.
La trattazione è resa ampiamente fruibile grazie alle numerose esemplificazioni, ai prospetti, ai continui richiami giurisprudenziali ed alle formule, riportate anche on line, per la compilazione e la stampa.
L'edizione tiene conto anche della Legge sulla concorrenza (L. 4 agosto 2017, n. 124), che ha dato le disposizioni per lesercizio dellattività associata tra odontoiatri ed ha previsto alcune novità in tema di requisiti della titolarità delle farmacie.
SALVATORE DAMMACCO Dottore Commercialista e Revisore Contabile, consulente tecnico e perito del giudice, nonché autore di numerose pubblicazioni specializzate. REQUISITI MINIMI HARDWARE E SOFTWARE Sistema operativo Windows® XP o successivi Browser Internet Programma in grado di editare documenti in formato RTF (es. Microsoft Word)
