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L’art. 1 del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41 Decreto Sostegni, al fine di sostenere gli operatori economici colpiti dall’emergenza epidemiologica “Covid-19”, ha riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione e di reddito agrario, titolari di partita IVA, residenti o stabiliti nel territorio dello Stato. Il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30 per cento rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019.
Il contributo spetta anche in assenza dei requisiti di fatturato di cui sopra ai predetti soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019.
Con Provvedimento n. 77923 del 23 marzo 2021 l'Agenzia ha approvato il Modello con le relative istruzioni che qui alleghiamo.
La trasmissione dell’Istanza deve essere effettuata , in via telematica, utilizzando il presente modello.
La trasmissione telematica dei dati contenuti nell’istanza può essere eseguita mediante:
L’istanza può essere presentata a partire dal giorno 30 marzo 2021 e non oltre il giorno 28 maggio 2021.
Il testo mira ad analizzare gli aspetti civilistici, fiscali ed il funzionamento dello strumento del Crowdfunding, con l’obiettivo di costituire un valido sussidio sia per quanti volessero presentare un progetto, sia per potenziali investitori che invece desiderano meglio approfondire l’argomento.
Analisi, casi operativi, aspetti legali, tributari e suggerimenti per una campagna di successo. L'eBook in pdf di 255 pagine è aggiornato con:
Un apposito capitolo è dedicato alla fase di programmazione ed attuazione di una Campagna di Crowdfunding basata sull’analisi di numerosi casi di successo in Italia ed all’estero.
Verranno forniti suggerimenti pratici ed operativi, nonché un’illustrazione degli strumenti e risorse online più utili per lanciare efficacemente la raccolta fondi.
Si partirà da un’analisi del fenomeno, con l’illustrazione di casi operativi, successivamente si illustreranno le diverse forme di Crowdfunding, e le piattaforme più diffuse, analizzandone le caratteristiche peculiari.
Un apposito capitolo illustrerà l’attuale quadro normativo che è stato oggetto nel 2019 di importanti modifiche specie alla disciplina dell’Equity Crowdfunding. Essendo il Crowdfunding uno strumento altamente innovativo, non sempre vi sono specifiche disposizioni tributarie che lo regolamentano, pertanto, a tali problematiche ed alle agevolazioni fiscali fruibili sarà dedicato un apposito approfondimento. L’ultimo capitolo presenterà dei suggerimenti operativi per impostare con successo la propria campagna.
La stessa può suddividersi in una fase pre-lancio ed una fase di lancio, per ognuna vi sono delle attività da svolgere per raggiungere gli obiettivi di raccolta prefissati. Si fornirà uno schema che illustra per ogni fase i compiti da portare a termine, illustrandone successivamente i principali.
Sintesi
Premessa
Premessa all’edizione del 2021
1. Il Crowdfunding
1.1 Il Crowdfunding
1.2 La diffusione del Crowdfunding in Italia
1.2.1 La diffusione del Crowdfunding in Italia
1.2.2 Prospettive future del Crowdfunding
1.2.3 Il Crowdfunding al tempo del Covid-19
1.2.4 Chance di successo di un’operazione di Crowdfunding
1.2.5 La Matematica del Crowdfunding – Le catene di Markov quale modello esplicativo della dinamica di diffusione della campagna
1.3 Le diverse tipologie di Crowdfunding: 4 casi concreti
1.3.1 Donation/Reward based Crowdfunding
1.3.2 Peer to Peer Crowdfunding (Social Lending)
1.3.3 Equity Crowdfunding
1.3.4 Forme Ibride di Crowdfunding
1.3.5 Il ruolo delle Call nel Crowdfunding
2. Le piattaforme di Crowdfunding – peculiarità e criteri di scelta
2.1 Le piattaforme di Crowdfunding a livello mondiale
2.1.1 Kickstarter, Usa. (www.kickstarter.com)
2.1.2. Indiegogo, Usa (http://www.indiegogo.com)
2.1.3 Crowdfunder, Usa. (www.crowdfunder.com)
2.1.4 RocketHub, Usa. (www.rockethub.com)
2.1.5 CircleUp, Usa. (www.circleup.com)
2.1.6 FundedByMe, Svezia. (www.fundedbyme.com)
2.1.7 Ulule, Francia. (www.ulule.com)
2.1.8 Symbid, Olanda. (www.symbid.com)
2.1.9 GoFundMe, Usa. (www.gofundme.com)
2.1.10 Patreon, Usa. (www.patreon.com)
2.1.11 Seedrs, Uk. (www.seeder.com)
2.2 Le piattaforme di Crowdfunding italiane
2.2.1 Derev, Italia. (http://www.derev.com)
2.2.2 Produzioni dal Basso, Italia. (http://www.produzionidalbasso.com)
2.2.3 Kapipal, Italia. (http://www.kapipal.comw)
2.2.4 Mamacrowd by SiamoSoci S.r.l., Italia. (http://www.mamacrowd.com)
2.2.5 Starteed, Italia. (http://www.starteed.com)
2.3 Considerazioni sulla scelta della Piattaforma
2.3.1 Come Kickstarter sceglie i progetti migliori – la forza dell’algoritmo.
2.4 Considerazioni sulla sostenibilità economica delle piattaforme
3. Quadro Normativo del Crowdfunding
3.1 Introduzione
3.2 Cenni sulla Normativa Usa – Il JOBS Act
3.3 Il quadro normativo europeo attuale – Il Regolamento UE 2020/1503
3.3.1 Breve analisi del Regolamento UE 2020 n. 1503 del 7 ottobre 2020
3.4 Le diverse regolamentazioni dei singoli stati membri della UE
3.4.1 Regno Unito
3.4.2 Francia
3.4.3 Spagna
3.4.4 Germania
3.4.5 Olanda
3.5 Il Quadro Normativo in Italia
3.5.1 Gli art. 50 quinquies e 100 ter del TUF ed i Regolamenti Attuativi
3.5.2 Le modifiche normative apportate dal Regolamento Consob n. 21110/2019
3.5.3 La tutela degli investitori – le deroghe alla MIFID 2
3.5.4 La normativa applicabile alle altre tipologie di Crowdfunding
4. Profili Fiscali del Crowdfunding
4.1 Premessa Metodologica
4.2 il trattamento fiscale del Reward-based Crowdfunding
4.2.1 L’imposizione tributaria diretta ed indiretta
4.2.2 Agevolazioni fiscali ammissibili
4.3 Agevolazioni fiscali e Profili tributari dell’Equity-Crowdfunding
4.3.1 Detrazione fiscale del 30% sull’investimento valida ai fini IRPEF e/o IRES
4.3.2 La nuova agevolazione tributaria del 50% introdotta dal “Decreto Rilancio”
4.3.3 Profili tributari relativi all’IVA ed alle Imposte dirette
5. Il Crowdfunding di Successo - Suggerimenti
5.1 Introduzione
5.2 Realizzare una Campagna di Crowdfunding
5.2.1 L’applicazione Trello.com
5.2.2 Studio di Prefattibilità
5.2.3 Apertura di un conto di e-mail marketing e gestione del marketing,
5.2.4 Costruire una rete di “Influencer” che supportino il progetto
5.2.5 Foto e Video
5.2.6 Strutturare una campagna di E-mail Marketing
5.2.7 Creare la Landing Page ed i profili social
5.2.8 Come strutturare tatticamente i Reward della Campagna
5.2.9 Il Lancio e le attività successive
Appendice Normativa:
Modelli
Il presente manuale, pdf di 272 pagine, vuole essere un compendio di consultazione per tutte quelle problematiche di tipo tecnico inerenti l’IVA.
Il presente manuale vuole essere un compendio di consultazione per tutte quelle problematiche di tipo tecnico inerenti l’IVA.
In questi ultimi anni, in particolare a partire dal luglio 2018, il campo di applicazione dell’IVA è stato fortemente modificato non tanto dal punto di vista concettuale, quanto dal punto di vista burocratico, da quella che è stata definita “una rivoluzione copernicana”. Stiamo parlando dell’introduzione della fattura elettronica.
Avremo modo di esporre in maniera dettagliata i tratti di tale nuova introduzione, che sotto certi versi ha indotto, a volte, a dover modificare il modo di concepire l’Imposta sul Valore Aggiunto, per ora ci vogliamo focalizzare sugli aspetti generali e di base di imposizione del tributo.
L’IVA riguarda tre soggetti:
Il fornitore deve addebitare al cliente il tributo, proporzionale al corrispettivo contrattuale, e a sua volta deve versarlo all’erario (IVA sulle vendite), al netto del tributo da lui stesso corrisposto ai propri fornitori (IVA sugli acquisti). L’IVA corrisposta ai fornitori di beni e servizi acquistati nell’esercizio di imprese, arti o professioni, può infatti essere detratta dall’IVA sulle operazioni attive, col diritto al rimborso di eventuali eccedenze.
In questo modo l’IVA colpisce il consumo finale, mostrandosi invece neutrale nei passaggi intermedi di beni e servizi tra produttori, commercianti e professionisti.
Premessa.
SEZIONE I - LE OPERAZIONI INTERNE.
1. Aspetti comuni a tutte le operazioni IVA.
1.1 Requisiti formali delle operazioni IVA.
1.2 Requisito oggettivo.
1.3 Requisito territoriale – principio di destinazione.
1.4 Requisito soggettivo.
2. Le operazioni imponibili
2.1 Le cessioni di beni
2.1.1 Le cessioni assimilate.
2.2 Operazioni non considerate come cessioni di beni
2.3 Le prestazioni di servizi
2.4 Le operazioni assimilate alle prestazioni di servizio.
2.5 Le prestazioni gratuite.
2.6 Le operazioni non considerate prestazioni di servizi
3. Operazioni fuori campo IVA.
3.1 La mancanza del requisito soggettivo ed oggettivo.
3.2 Operazioni non considerate cessioni di beni
3.3 Casi risolti dalla prassi
3.4 Le operazioni ex art. 15 escluse dalla base imponibile.
4. Le operazioni esenti
4.1 aspetti generali delle operazioni esenti
4.1.1 Le operazioni finanziarie [art. 10, comma 1, nn. 1), 2)]
4.1.2 I gruppi bancari ed assicurativi che svolgono attività esenti
4.1.3 Le operazioni assicurative.
4.1.4 Le operazioni in valuta estera [art. 10, n. 3), d.P.R. 633/1972]
4.1.5 Le operazioni relative a quote ed azioni sociali [art. 10, n. 4), d.P.R. 633/1972]
4.1.6 La riscossione dei tributi [art. 10, n. 5), d.P.R. 633/1972]
4.1.7 I giochi e le scommesse.
4.1.8 Le operazioni di mandato relative a operazioni ex art. 10, da 1) a 7) [art. 10, n. 9), d.P.R. 633/1972]
4.1.9 Locazioni e cessioni di immobili [art. 10, nn. 8), 8-bis), 8-ter), d.P.R. 633/1972]
4.1.10 Le cessioni di oro da investimento [art. 10, n. 11), d.P.R. 633/1972.
4.1.11 Le operazioni benefiche [art. 10, n. 12), d.P.R. 633/1972.
4.1.12 Le cessioni a popolazioni colpite da calamità naturali [art. 10, n. 13), d.P.R. 633/1972]
4.1.13 I trasporti urbani [art. 10, n. 14), d.P.R. 633/1972]
4.1.14 I trasporti di malati e feriti [art. 10, n. 15), d.P.R. 633/1972]
4.1.15 I servizi postali [art. 10, n. 16), d.P.R. 633/1972]
4.1.16 Le prestazioni sanitarie rese dai professionisti [art. 10, n. 18), d.P.R. 633/1972]
4.1.17 Le prestazioni sanitarie rese da ospedali, cliniche ecc. [art. 10, n. 19), d.P.R. 633/1972]
4.1.18 Le prestazioni educative e didattiche [art. 10, n. 20), d.P.R. 633/1972]
4.1.19 Prestazioni di orfanotrofi, brefotrofi, case di riposo ecc. [art. 10, n. 21), d.P.R. 633/1972]
4.1.20 Le biblioteche, i musei e simili [art. 10, n. 22), d.P.R. 633/1972]
4.1.21 Le prestazioni previdenziali in favore dei dipendenti [art. 10, n. 22), d.P.R. 633/1972]
4.1.22 Le cessioni di organi e sangue, latte, plasma sanguigno umani [art. 10, n. 23), d.P.R. 633/1972]
4.1.23 Le pompe funebri [art. 10, n. 27), d.P.R. 633/1972]
4.1.24 Le prestazioni assistenziali rese in comunità protette [art. 10, n. 27-ter), d.P.R. 633/1972]
4.1.25 Le compagnie baracellari [art. 10, n. 27-quater), d.P.R. 633/1972]
4.1.26 Cessioni di beni per i quali all’atto dell’acquisto non è stata detratta l’IVA [art. 10, n. 27-quinquies), d.P.R. 633/1972]
4.1.27 La pesca marittima [art. 10, n. 27-sexies), d.P.R. 633/1972]
4.2 La detrazione in presenza di operazioni esenti
4.3 Detrazione in base a pro-rata.
4.4 Calcolo del pro-rata.
4.5 Indetraibilità dell’IVA inerente alle operazioni in esame.
4.6 I nuovi termini per l’esercizio della detrazione IVA.
4.7 Il diritto alla detrazione IVA fino al 31/12/2016.
4.8 Il diritto alla detrazione IVA dal 1/1/2017.
SEZIONE II - LE OPERAZIONI CON L’ESTERO.
5. Cessioni di beni o prestazioni di servizi a privati cittadini UE ed extra UE.
5.1 Cessione di beni
5.1.1 Cessioni a privati cittadini UE ed extra UE eseguite in Italia.
5.1.2 Cessioni a privati cittadini UE ed extra UE eseguite mediante trasporto o spedizione.
5.1.3 ll tax free shopping.
5.2 Prestazioni di servizi
5.2.1 L’identificazione dello “status di soggetto passivo”
6. Cessioni di beni e prestazioni di servizi a soggetti passivi UE non iscritti al VIES.
6.1 Modalità di richiesta dell’autorizzazione.
6.2 Soggetti che iniziano ex novo.
6.3 Cosa succede senza autorizzazione.
7. Le operazioni non imponibili
7.1 Le cessioni all’esportazione.
7.1.1 Regime di non imponibilità delle cessioni all’esportazione [art. 8, comma 1, lett. b-bis)]
7.2 Il plafond.
7.3 Le operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione ex art. 8-bis, d.P.R. 633/1972 – Comparto navale.
7.4 I servizi internazionali connessi agli scambi internazionali ex art. 9, d.P.R. 633/1972.
7.5 Le operazioni con lo Stato di Città del Vaticano e San Marino ex art. 71, d.P.R. 633/1972.
7.6. Le operazioni non imponibili ex art. 72, d.P.R. 633/1972.
7.7 Le cessioni intracomunitarie ex art. 41, d.l. 331/1993.
7.8 Operazioni triangolari
8. Le importazioni
8.1 Importazioni definitive.
8.2 Operazione di immissione libera pratica.
8.3 Operazioni di perfezionamento attivo.
8.4 Operazioni di ammissione temporanea.
8.5 Reintroduzione di merci precedentemente esportate al di fuori della Comunità europea.
9. Le operazioni intracomunitarie.
9.1 Requisiti dell’acquisto intracomunitario.
9.2 Acquisti intracomunitari assimilati
9.3 Beni spediti e trasportati
9.4 Mezzi di trasporto nuovi
9.5 Altri casi
9.6 Acquisti intracomunitari non soggetti a IVA.
10. Il caso particolare della BREXIT.
SEZIONE III - GLI ASPETTI TECNICI E PRATICI.
11. La detrazione dell’IVA.
11.1 I nuovi termini per l’esercizio della detrazione IVA.
11.2 Quota imputabile a operazioni non soggette.
11.3 Utilizzo di beni e servizi per fini privati
L’undicesima edizione del Manuale si presenta completa e aggiornata in quanto, oltre ad offrire una puntuale disamina degli aspetti legali, civilistici, tributari, economici, pratici, organizzativi e gestionali degli enti non commerciali in generale e delle associazioni in particolare, contiene un’analisi completa e dettagliata della Riforma del Terzo settore, di cui vengono trattati tutti gli aspetti, dalla definizione di Terzo settore, al regime di controllo e vigilanza sull’ente, dall’adeguamento dello statuto al bilancio, dai tratti caratteristici di tutti gli enti del Terzo settore al nuovo regime fiscale.
Sono inoltre oggetto dell’opera: la costituzione dell’associazione; gli adempimenti dopo la costituzione; gli organi dell’associazione, gli adempimenti contabili e il bilancio; gli strumenti di responsabilità sociale; il D.Lgs. n. 231/2001; l’estinzione dell’associazione; le prestazioni di lavoro all’interno delle ASD; le onlus; le imprese sociali; le società benefit; le start up innovative a vocazione sociale; la prevenzione e il contrasto all’evasione degli enti non commerciali; i rapporti con l’estero; la fiscalità degli immobili.
Completa il volume il formulario disponibile online, in formato editabile e stampabile.
Il volume include:
- Formulario online
- Normativa di settore
Susanna Beretta
È tra i maggiori esperti in diritto tributario delle associazioni, delle fondazioni e delle altre realtà del non profit, nonché consulente specializzata in amministrazione e gestione degli enti del Terzo settore e degli enti ecclesiastici. È iscritta all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Monza e Brianza ed esercita la libera professione dal 1991, occupandosi, inoltre, di imprese e società, bilanci sociali e responsabilità sociale delle imprese. Esercita l’attività di revisore legale dei conti. È componente di commissioni studi e gruppi di lavoro sul tema enti non commerciali e enti culturali. Già redattrice in settimanali, collabora con riviste giuridiche e fiscali ed è relatore in convegni di studio sul tema del Terzo settore. Organizza ed è relatore in convegni presso i licei sul tema del Terzo settore e presso le scuole primarie sul tema dell’economia, del diritto e dell’educazione civica insegnato ai ragazzi. È ideatrice del progetto depositato “Lezioni di diritto, finanza ed economia”, sulle modalità didattiche di insegnamento delle discipline fiscali ed economiche e dell’educazione civica nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. È autrice, con Denise Beretta, del libro “Conoscere l’economia, la finanza e la civica”, edito da Maggioli editore ed è ideatrice del “Grande Gioco della Finanza” dedicato all’insegnamento dell’educazione civica, del diritto e dell’economia insegnato ai bambini e ai ragazzi. Ha pubblicato, con Maggioli editore, opere che si annoverano tra le più complete nel settore giuridico ed economico delle associazioni e degli enti del Terzo Settore.
Parte I – Disciplina civilistica delle associazioni
1 La riforma del terzo settore. La legge delega. La riforma del Terzo settore. Prima tappa: la legge delega e i principi di base
1.1 Premessa
1.2 Definizione di Terzo settore
1.3 Finalità della riforma del Terzo settore
1.4 Gli elementi qualificanti della riforma del Terzo settore
1.5 Riepilogo della riforma del Terzo settore
2 La riforma del Terzo settore. Le tappe successive alla legge delega: l’emanazione dei decreti legislativi. L’emanazione dei decreti correttivi. La legge di bilancio 2019 e ulteriori interventi
3 La riforma del Terzo settore. La nuova disciplina. Il codice del Terzo settore
3.1 Premessa
3.2 La finalità del codice del Terzo settore
3.3 Principi alla base del codice del Terzo settore
3.4 Normativa applicabile
3.5 Gli enti del Terzo settore
3.5.1 Definizione di ente del Terzo settore
3.5.2 Enti esclusi dalla definizione di ente del Terzo settore
3.5.3 Disciplina per gli enti religiosi
3.5.4 La composizione della base associativa. Chiarimenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
3.5.5 Le organizzazioni non governative e il Registro Unico Nazionale del Terzo settore. Chiarimenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
3.6 I requisiti oggettivi degli enti del Terzo settore
3.6.1 I requisiti oggettivi
3.6.2 L’attività di interesse generale
3.6.3 Le attività diverse
3.6.4 Altre attività esercitate: le attività di raccolta fondi
3.6.5 Il requisito dell’assenza dello scopo di lucro
3.7 Il Registro unico nazionale
3.8 La denominazione sociale
3.9 Gli adeguamenti statutari. Chiarimenti e approfondimenti
3.9.1 Gli adeguamenti statutari. Chiarimenti da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
3.9.2 Adeguamenti statutari. Ulteriori chiarimenti da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
3.9.3 La disamina di alcuni aspetti legati all’atto costitutivo e allo statuto da parte del Consiglio Nazionale del Notariato
3.9.4 Ulteriori indicazioni da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali in tema di nomina organo di amministrazione e quorum assemblee
3.9.5 Chiarimenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali: statuti degli enti del Terzo settore – Associazioni non riconosciute costituite con atto pubblico
3.9.6 Proroga al 31 marzo 2021 per adeguare lo statuto degli ETS
3.10 Indicazioni Del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. Periodo transitorio. Disciplina speciale degli enti iscritti nei registri territoriali
3.10.1 Inquadramento generale e ambito di applicazione della normativa
3.10.2 Gli enti del Terzo settore
3.10.3 Attività esercitabili: attività d’interesse generale e altre attività
3.10.4 Attività secondarie e raccolta fondi
3.10.5 Il patrimonio
3.10.6 Distribuzione di utili e destinazione del patrimonio
4 La riforma del Terzo settore. La nuova disciplina. Le scritture contabili, il bilancio, il bilancio sociale, i libri obbligatori
4.1 Premessa
4.2 Scritture contabili, bilancio e relazione di missione
4.2.1 Le scritture contabili, il bilancio e la relazione di missione
4.2.2 Semplificazioni per gli enti di minori dimensioni
4.2.3 Disciplina per gli enti del Terzo settore – Imprese commerciali
4.2.4 Deposito del bilancio
4.2.5 Indicazioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. Bilancio d’esercizio: elementi generali
4.2.6 Modulistica di bilancio degli enti del Terzo settore. Indicazioni del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
4.3 Il bilancio sociale e gli ulteriori obblighi di informativa
4.3.1 Il bilancio sociale
4.3.2 Ulteriori obblighi di informativa
4.3.3 Indicazioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. Tempistica di redazione e di deposito del bilancio sociale
4.3.4 La valutazione dell’impatto sociale nella riforma del Terzo settore
4.4 Libri sociali obbligatori
4.4.1 I libri sociali obbligatori
4.4.2 Diritto di disamina
5 La riforma del Terzo settore. La nuova disciplina. Il lavoro. Il volontariato. Le attività di volontariato
5.1 Premessa
5.2 Il lavoro negli enti del Terzo settore
5.3 Il lavoro volontario
5.3.1 Il Registro dei volontari
5.3.2 Definizione di volontario
5.3.3 Divieto di retribuzione e rimborso delle spese
5.3.4 Incompatibilità
5.3.5 Assicurazione obbligatoria
5.4 La promozione della cultura del volontariato
5.5 Indicazioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Attività di volontariato
5.6 Indicazioni da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali in tema di volontari
5.7 Incompatibilità tra lo status di volontario e quello di lavoratore
6 La riforma del Terzo settore. La nuova disciplina. Le associazioni e le fondazioni
6.1 Premessa
6.2 La costituzione dell’associazione
6.2.1 L’atto costitutivo
6.2.2 Lo statuto
6.3 Il riconoscimento
6.3.1 Procedura per l’acquisto della personalità giuridica
6.3.2 Mancata sussistenza delle condizioni
6.3.3 Il patrimonio minimo
6.3.4 Conseguenze del riconoscimento
6.3.5 Indicazioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Contenuto dell’atto costitutivo e acquisto personalità giuridica
6.4 Gli associati. Procedura di ammissione
6.5 L’assemblea
6.5.1 Diritto di voto e deleghe
6.5.2 Le competenze dell’assemblea
6.5.3 Indicazioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Funzionamento e governance: associati e organo assembleare
6.5.4 Articolo 24 del d.lgs. n. 117/2017 (codice del Terzo settore). Numero massimo di deleghe conferibili ad ogni associato. Chiarimenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
6.6 L’organo di amministrazione
6.6.1 La nomina
6.6.2 La responsabilità degli amministratori
6.6.3 Indicazioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Funzionamento e governance: organo amministrativo e responsabilità
6.6.4 Ammissibilità di un organo di amministrazione monocratico all’interno degli enti del Terzo settore ex art. 26, codice del Terzo settore
6.7 L’organo di controllo e la revisione legale dei conti
6.7.1 La nomina dell’organo di controllo
6.7.2 I requisiti dei componenti dell’organo di controllo
6.7.3 I compiti dell’organo di controllo
6.7.4 La revisione legale dei conti
6.7.5 Indicazioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Funzionamento e governance: organo di controllo e revisione
6.7.6 La decorrenza dell’obbligo della nomina dell’organo di controllo. Chiarimenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del CNDCEC
6.7.7 Norme di comportamento dell’organo di controllo degli enti del Terzo settore. Documento del CNDCEC
7 La riforma del Terzo settore. La nuova disciplina.Particolari categorie di enti del Terzo settore: le organizzazioni di volontariato
7.1 Definizione di organizzazione di volontariato
7.2 La denominazione delle organizzazioni di volontariato
7.3 Il lavoro nelle organizzazioni di volontariato
7.4 Le risorse delle organizzazioni di volontariato
7.5 L’organo di amministrazione nelle organizzazioni di volontariato
7.6 Indicazioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Organizzazioni di volontariato
7.7 Trasformazione da ODV in APS e viceversa in regime transitorio. Chiarimenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
7.8 Chiarimenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali: costituzione di associazione ai sensi dell’art.36 con numero di associati inferiore a quello minimo richiesto per ODV/APS
8 La riforma del Terzo settore. La nuova disciplina. Particolari categorie di enti del Terzo settore: le associazioni di promozione sociale
8.1 Definizione e caratteristiche delle associazioni di promozione sociale
8.2 La denominazione delle associazioni di promozione sociale
8.3 Il lavoro nelle associazioni di promozione sociale
8.4 Indicazioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Associazioni di promozione sociale
8.5 Chiarimenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali: costituzione di associazione ai sensi dell’art.36 con numero di associati inferiore a quello minimo richiesto per ODV/APS
8.6 Applicabilità nel periodo transitorio del requisito della operatività da almeno un anno ai fini della iscrizione al registro regionale. Chiarimenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
9 La riforma del Terzo settore. La nuova disciplina. Particolari categorie di enti del Terzo settore: gli enti filantropici
9.1 Definizione di ente filantropico
9.2 La denominazione degli enti filantropici
9.3 Le caratteristiche degli enti filantropici
9.4 Indicazioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Enti filantropici.
10 La riforma del Terzo settore. La nuova disciplina. Particolari categorie di enti del Terzo settore: le reti associative
10.1 Definizione di rete associativa e caratteristiche
10.2 Le reti associative nazionali
10.3 Altre attività esercitate
10.4 Regole particolari di ordinamento interno
10.5 Indicazioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Reti associative
11 La riforma del Terzo settore. La nuova disciplina. Particolari categorie di enti del Terzo settore: le società di mutuo soccorso
11.1 Inquadramento delle società di mutuo soccorso nel panorama normativo
11.2 Disciplina particolare
11.3 Indicazioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Società di mutuo soccorso
11.4 Iscrizione al registro regionale delle associazioni di promozione sociale da parte di una ex Società di mutuo soccorso (SOMS). Chiarimenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
12 La riforma del Terzo settore. Il Registro unico nazionale del Terzo settore
12.1 Istituzione del Registro unico nazionale del Terzo settore
12.2 La struttura del Registro
12.3 La procedura di iscrizione nel Registro
12.4 Le informazioni contenute nel Registro
12.5 Estinzione o scioglimento dell’ente. Cancellazione e migrazione in altra sezione
12.6 Verifica periodica di permanenza dei requisiti
12.7 Operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore e conseguente operatività della normativa del codice del Terzo settore
12.8 Modalità di iscrizione nel Registro unico nazionale del Terzo settore
13 La riforma del Terzo settore. I rapporti con gli enti pubblici
13.1 Gli strumenti di coinvolgimento attivo degli enti del Terzo settore
13.2 Gli strumenti di coinvolgimento attivo degli enti del Terzo settore: le convenzioni
13.3 Disposizioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Rapporti di collaborazione tra enti del Terzo settore ed enti pubblici
14 La riforma del Terzo settore. La promozione e il sostegno degli enti del Terzo settore. Il Consiglio nazionale del Terzo settore. I Centri di servizio per il volontariato. Altre specifiche misure di sostegno e promozione
14.1 Premessa
14.2 Il Consiglio nazionale del Terzo settore
14.3 I Centri di servizio per il volontariato
14.4 Altre specifiche misure di promozione e sostegno
15 La riforma del Terzo settore. I titoli di solidarietà e altre forme di finanza sociale
15.1 La finanza sociale a favore degli enti del Terzo settore
15.2 I titoli di solidarietà
15.3 Social Lending
15.4 Disposizioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Finanziamento degli enti del Terzo settore e nuove forme di finanza sociale
16 La riforma del Terzo settore. La nuova disciplina. Attività di monitoraggio, vigilanza e controllo sugli enti del Terzo settore
16.1 Premessa
16.2 I controlli sugli enti del Terzo settore
16.3 Le sanzioni a carico dei rappresentanti legali e dei componenti degli organi amministrativi
16.4 I controlli fiscali
16.5 L’attività di vigilanza sugli enti del Terzo settore
16.6 La “Cabina di regia”
17 La riforma del Terzo settore. Il regime transitorio
17.1 Premessa
17.2 Le modifiche al codice civile e le altre modifiche normative
17.3 Le norme transitorie e di attuazione
17.4 Le disposizioni abrogate
17.5 Chiarimenti da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
18 La riforma del Terzo settore. La Fondazione Italia Sociale
18.1 Premessa
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Nella presente circolare una carrellata delle principali novità fiscali e del lavoro del cd. Decreto “Sostegni” riguardanti le misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19.
Decreto-legge n. 41 del 22 marzo 2021 pubblicato in G.U. Serie Generale n.70 del 22.03.2021.
"Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19".
La Circolare fa parte dell'Abbonamento Circolare Settimanale dello Studio, la circolare dedicata alla clientela dello studio, in formato word, che tratta le novità del momento, soprattutto fiscali, le scadenze e gli adempimenti.
eBook in pdf di 232 pagine sui Paradisi fiscali.
L’agenda politica internazionale degli Stati a fiscalità avanzata e delle organizzazioni internazionali appare sempre più incentrata sul tema del potenziamento e del rafforzamento della cooperazione amministrativa e dello scambio di informazioni, quali strumenti di contrasto alla frode e all’evasione fiscale internazionale.
In tale contesto, è evidente la necessità - sia a livello unionale che internazionale - non solo di rafforzare le azioni di contrasto delle politiche fiscali delle giurisdizioni non cooperative e i centri internazionali offshore che rifiutino di adottare i principi di trasparenza e di scambio delle informazioni, ma anche di esortare gli Stati a incentivare l’adozione di good tax governance, fondata necessariamente sui principi di trasparenza, efficace scambio di informazioni e fair tax competition.
Le priorità politiche nella fiscalità internazionale sono attualmente incentrate nell’assicurare che l’imposta sia versata nel luogo in cui gli utili e il valore vengono generati, al fine di ristabilire la fiducia nell’equità dei regimi di imposizione e consentire ai governi di esercitare la loro sovranità fiscale. La conflittualità tra politiche fiscali nazionali in competizione tra di loro (manifestatasi anche a livello unionale) ha indotto i singoli Stati, a bassa intensità fiscale, a sviluppare strumenti di aggiustamento macroeconomico sostitutivi rispetto ai meccanismi di politica monetaria, che si sostanziano in pratiche concorrenziali fiscali sleali volte ad attirare capitali e assets con la conseguente erosione della base imponibile in danno di altri paesi.
Tali asimmetrie impositive sono state sfruttate dalle organizzazioni criminali che collocano le diverse fasi della loro attività illecita nella giurisdizione che offre i maggiori vantaggi fiscali, le maggiori garanzie di impunità e le migliori occasioni per l’occultamento degli assets.
Nel dicembre 2019, il Consiglio europeo, in relazione alla più recente lista UE delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali, ha invitato tutti i paesi membri ad attuare, a partire dal 1 gennaio 2021, misure di difesa efficaci in ambito fiscale ed extrafiscale, volte a proteggere i gettiti fiscali degli Stati membri e contrastare la frode fiscale, l’evasione fiscale e il fenomeno BEPS. Lo stesso Consiglio nelle conclusioni del 18 febbraio 2020 ha dichiarato che «L’UE e gli Stati membri possono applicare misure di difesa efficaci e proporzionate, tanto nel settore fiscale quanto in quello non fiscale, nei confronti delle giurisdizioni non cooperative, fino a quando queste figurino nella lista».
Il piano elaborato dal legislatore europeo di contrasto ai reati fiscali, ai fenomeni BEPS, al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo è ambizioso, in quanto non solo investe una materia, soprattutto quella fiscale, che presenta ancora asimmetrie impositive tra i vari ordinamenti nazionali, ma che coinvolge una molteplicità di soggetti istituzionali (alcuni dei quali non sono neanche stati istituiti) e i cui ruoli, nell’ambito del nuovo dispositivo di contrasto, non sono ancora stati definiti; a ciò si aggiunga che la gestione delle informazioni, sia in ambito fiscale che AML/CFT, viene affidato a diverse piattaforme che, in concreto, devono essere rese tra di loro interoperabili.
La Commissione europea ha recentemente dichiarato di voler rimuovere le scappatoie presenti nella legislazione europea che permettono ad alcuni paesi una pianificazione fiscale aggressiva, anche a livello unionale, attraverso l’adozione di una serie di misure per rafforzare l’efficacia delle direttive europee in materia di antiriciclaggio, di contrasto all’elusione fiscale e di scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale.
Questo testo vuole esaminare tutti gli aspetti critici ed operativi connessi a questi spunti normativi e regolamentari.
Introduzione.
1. Origine e natura dei “cosiddetti” paradisi fiscali - Ranieri Razzante.
1.1 Il tentativo di una definizione “acquisibile”
1.2 I paradisi “diversi” e “aggiuntivi”
2. Normative di riferimento - Fulvio Fontana.
2.1 Definizione di paradiso fiscale. La genesi in sede OCSE nel 1998.
2.2 Le Raccomandazioni del GAFI/FATF in materia antiriciclaggio.
2.3 La normativa di riferimento in ambito comunitario.
2.4 La normativa interna di contrasto ai paradisi fiscali
3. I principali paradisi fiscali europei - Tommaso Solazzo.
3.1 Mercato unico, concorrenza, dumping fiscale e "paradisi fiscali" interni all'Unione.
3.2 Le pratiche fiscali dannose all’interno dell’Unione: una questione irrisolta.
3.3 Il “pacchetto fiscale 2020”
3.4 La comunicazione della Commissione sulla buona governance fiscale.
3.5 Contrasto alla concorrenza fiscale sleale e alle pratiche fiscali dannose: il "Codice di condotta"
3.6 Le prospettive di riforma del "Codice di condotta"
3.7 Le criticità di alcuni Stati membri
3.7.1 Cipro.
3.7.2 Irlanda.
3.7.3 Lussemburgo.
3.7.4 Malta.
3.7.5 Paesi Bassi
3.7.6 Ungheria.
4. I principali paradisi fiscali al di fuori dell’Unione europea - Marco Letizi
4.1 Premessa.
4.2 I principali criteri distintivi di un paradiso fiscale.
4.3 L’azione di contrasto dell’OCSE ai paradisi fiscali e ai regimi fiscali preferenziali dannosi
4.4 Le azioni di contrasto dell’Unione europea contro il fenomeno dell’erosione della base imponibile e trasferimento degli utili e i rapporti con i paesi terzi
4.5 Interrelazioni tra disciplina fiscale e normativa antiriciclaggio in tema di scambio delle informazioni e il dispositivo europeo sulla condivisione delle informazioni
4.6 I principali paradisi fiscali al di fuori dell’Unione europea.
4.7 Verso un modello di assessment integrato.
4.7.1 Il Caso “Montenegro”
4.7.2 Il caso “Albania”
5. I rapporti con il segreto bancario ed il segreto fiduciario - Gino Mazzone.
5.1 Gli aspetti economico-finanziari e la politica di ciascun Paese forgiano il segreto bancario e fiduciario domestico.
5.2 Il segreto bancario e fiduciario: la necessità di conciliare questi istituti nella lotta all’evasione fiscale, al riciclaggio ed al terrorismo internazionale.
5.3 L’intestazione fiduciaria nell’evoluzione del “segreto fiduciario” internazionale.
5.4 La rivoluzione copernicana del segreto bancario e fiduciario: arriva la direttiva DAC 6 in attesa di certezze normative
6. I rapporti con la normativa antiriciclaggio e la responsabilità degli enti, in particolare le società off-shore: profili penalistici - Andrea Mattarella.
Bibliografia.
Il Pacchetto contiene le Circolari del Giorno di approfondimento disponibili anche in ABBONAMENTO ANNUALE sulle novità del modello di dichiarazione 730/2021 e relativa check-list per la raccolta dei documenti.
La Circolare e la check list fanno parte dell'Abbonamento Circolare del Giorno.
Mediante un linguaggio semplice ma tecnico, il testo affronta tutte le possibili casistiche di divisione ereditaria, attraverso l’analisi di precisi e dettagliati esempi pratici, con ipotesi di calcolo e casi svolti.
La trattazione riguarda le svariate tipologie di beni (mobili, immobili e mobili registrati), in modo da coinvolgere l’interesse di molteplici figure professionali – quali notai, dottori commercialisti, legali e soprattutto “tecnici” (vale a dire geometri, ingegneri, periti e consulenti), nei frequenti casi in cui occorra predisporre la divisione del patrimonio immobiliare, da sottoporre poi alla ratifica notarile – ma anche di enti pubblici ed associazioni riconosciute.
Il carattere di guida pratico-operativa è ulteriormente garantito dalla presenza di numerosi schemi, formule e facsimili di atti, disponibili online in formato editabile e stampabile.
Questa edizione prosegue l’approfondita trattazione della riforma catastale – inserita già nelle precedente edizione – di cui si dà evidenza con esempi di calcolo già impostati secondo i nuovi parametri e con la determinazione dei redditi imponibili e delle nuove tariffe d’estimo applicabili alle unità immobiliari da censire.
Virginio Panecaldo
Pubblicista, autore di numerose opere in materia fiscale, catastale ed urbanistica.
Parte I Successione ereditaria
1 Successione ereditaria (generalità)
1.1 Successione (definizione)
1.1.1 Attivo patrimoniale
1.1.2 Passivo patrimoniale
1.1.3 Eredi
1.2 Successione legittima e successione testamentaria
1.3 Successione a titolo universale e a titolo particolare – Legato
1.4 Riserva o legittima a favore dei legittimari - Quota disponibile
1.5 Testamento divisionale
1.6 Eredità vacante - Eredità giacente
1.7 Revoca del testamento e della donazione
1.8 Pagamento dei debiti del de cuius
1.9 Rinuncia all’eredità
1.10 Debiti non trasmissibili agli eredi
2 Un esempio di testamento
2.1 Aspetti fiscali del testamento
2.2 Pubblicazione del testamento olografo
3 La donazione (generalità)
3.1 Esempi di donazione
3.2 Aspetti fiscali della donazione
4 Quote spettanti agli eredi legittimi nelle successioni
4.1 Quote che la legge riserva a legittimari (coniuge-figli-ascendenti) ove si faccia testamento o donazione
4.2 Quote spettanti ai parenti che per legge succedono al defunto
4.3 Parentela e suoi gradi nella famiglia
5 Dichiarazione di successione e relativa domanda di voltura degli immobili (riepilogo)
5.1 Omissione e infedele dichiarazione di successione
6 Prescrizioni varie
Parte II Divisione dei beni ereditari
7 Divisione dei beni ereditari
7.1 Le operazioni che precedono la divisione
7.2 Inventario dei beni e delle passività
7.3 Valutazione degli immobili ai fini fiscali
7.4 Collazione
7.4.1 Ciò che è soggetto a collazione
7.4.2 Ciò che non è soggetto a collazione
7.4.3 Perimento del bene donato
7.4.4 Frutti delle cose e interessi sulle somme di danaro soggetti a collazione
7.4.5 Miglioramenti apportati al bene donato, oggetto di collazione
7.4.6 Spese straordinarie sostenute per la conservazione del bene donato oggetto di collazione
7.4.7 Deterioramenti del bene donato oggetto di collazione
7.4.8 Danaro e titoli di rendita oggetto di collazione
7.5 Valutazione della massa dei beni da dividere
7.6 Quote di diritto
7.7 Formazione delle parti (divisione di fatto)
7.8 Reintegrazione della quota riservata ai legittimari
7.9 Relazione tecnica della divisione
7.9.1 Rescissione della divisione
7.9.2 Casi d’impedimento della divisione
7.9.3 Diritto di prelazione nel caso che un coerede voglia vendere la sua quota
7.9.4 Divisione bonaria (amichevole o stragiudiziale) e divisione giudiziaria (giudiziale)
7.9.5 Aspetto fiscale della divisione
7.9.6 Conguagli nella divisione dei beni
8 Procedimenti di stima dei beni immobili
8.1 Valutazione dei fondi rustici
8.2 Valutazione dei fabbricati civili
8.2.1 Stima analitica
8.2.2 Stima a sito e cementi
8.3 Valutazione delle aree fabbricabili
8.3.1 Alcune considerazioni sui suoli edificatori
8.4 Valutazione degli immobili gravati da servitù personali e da ipoteche
9 Comunione legale dei beni fra coniugi
9.1 Azienda gestita da entrambi i coniugi
10 Divisione dell’azienda a conduzione familiare
10.1 Determinazione dell’incremento di valore dell’azienda
10.2 Imposte cui sono soggetti i trasferimenti dei beni immobili facenti parte della comunione legale fra i coniugi
11 Alcuni esempi di atti notarili di divisione
11.1 Valutazioni tecniche e formazione delle quote concrete
11.2 Relazione che il tecnico consegna al notaio per la stesura dell’atto di divisione
11.3 Atto notarile di divisione
11.4 Domande di voltura conseguenti alla divisione dei beni immobili
11.5 Domanda di voltura n. 1 (fabbricati)
11.6 Domanda di voltura n. 2 (fabbricati)
11.7 Domanda di voltura n. 3 (terreni)
11.8 Volture informatizzate per proprietà immobiliari urbane
12 Consulenza tecnica nella divisione giudiziaria
12.1 Generalità
12.2 Verbale di sopralluogo
12.3 Relazione di consulenza tecnica d’ufficio
12.4 Specifica per la liquidazione delle competenze
12.5 La consulenza tecnica di parte
12.6 Trattativa tra le parti; la conciliazione
12.7 Arbitrato – Lodo arbitrale
12.8 Esempio di lodo arbitrale
Parte III Permuta e usucapione dei beni immobili – Casi di prelazione
13 Permuta
13.1 Aspetto fiscale della permuta
13.2 Imposte cui sono soggette le permute dei beni immobili
13.3 Permute fra Stato e privati
13.4 Permuta per rettifica di confine
13.5 Permuta per arrotondamento fondiario
14 Usucapione dei beni immobili
14.1 Prescrizione
14.2 Procedura per ottenere il decreto di usucapione speciale
14.3 Elaborati necessari per il ricorso all’Autorità Giudiziaria (usucapione speciale)
14.4 Schema di ricorso al tribunale (usucapione speciale)
14.5 Usucapione ordinaria
14.6 Aspetto fiscale dell’usucapione
15 Casi di prelazione nella vendita delle quote dei beni ereditari indivisi e dei fondi rustici affittati a coltivatori diretti
15.1 Beni ereditari non ancora divisi
15.2 Diritto di prelazione dei coltivatori diretti sui fondi rustici
16 Immobili urbani ad uso non abitativo
17 Scrittura privata di compravendita degli immobili e di divisione bonaria dei beni ereditari
Parte IV Il Catasto Edilizio Urbano – Il Catasto Fabbricati
18 Il Nuovo Catasto Edilizio Urbano (N.C.E.U.) e la sua evoluzione – Cenni
18.1 Determinazione della consistenza dei fabbricati da censire espressa in metri quadrati (non più a vani)
18.2 Catasto Fabbricati – Ruralità degli immobili
18.3 Dichiarazione in Catasto dei fabbricati non più a servizio dei fondi rustici – Variazioni catastali e pratica edilizia
18.4 Decreto Min. Finanze 2 gennaio 1998, n. 28 – Regolamento recante norme in tema di costituzione del Catasto dei fabbricati e modalità di produzione ed adeguamento della nuova cartografia catastale
18.5 Il Catasto che verrà
18.6 Nuovo quadro generale delle categorie dei fabbricati e calcolo delle superfici catastali delle unità immobiliari da censire
18.7 Determinazione dei nuovi redditi imponibili da attribuire alle unità immobiliari da censire (generalità)
18.8 Determinazione delle nuove Tariffe d’estimo
18.9 Importanti considerazioni per il calcolo delle Tariffe d’estimo
18.10 Zone censuarie
18.11 Decentramento dei servizi catastali ai Comuni
18.12 Visure catastali
Parte V Notizie utili sulle valutazioni immobiliari e sulle pratiche diverse da esperire
19 Alcuni valori approssimativi dei beni immobili
19.1 Determinazione del valore di mercato approssimativo delle abitazioni gravate da usufrutto – nuda proprietà
19.2 Riunione dell’usufrutto alla nuda proprietà
20 Onorari approssimativi di alcuni atti
21 Le spese approssimative per gli atti giudiziari
22 Unioni civili – Convivenze di fatto
Indice analitico-alfabetico
Aggiornato alla Legge n. 176/2020, il volume raccoglie diversi casi giudiziari riguardanti piani, omologati e non, ove emergono gli orientamenti dei vari fori e le problematiche applicative della legge di riferimento.
Il taglio pratico rende l’opera uno strumento valido per il professionista, per gli organismi di composizione e per i gestori della crisi.
L’opera mira a razionalizzare la normativa in materia di sovraindebitamento e a delineare un panorama di casi giurisprudenziali sul tema della crisi.
Monica Mandico
Avvocato, Founder di Mandico&Partners. Gestore della Crisi, Curatore, Liquidatore Amm.re Giudiziario, DPO e Advisor di 231/01. Esperta in Diritto civile, con particolare riferimento al settore Bancario e Finanziario. È Avvocato d’Impresa, Ristrutturazioni del debito e di Affari. Presidente di Enti di Promozione Sociale. Autrice di libri sul diritto bancario e finanziario, sovraindebitamento, crisi d’impresa e GDPR. Docente di corsi di alta formazione e master accreditati dall’Università e dagli ordini professionali. Scrive articoli in materia di Diritto civile, commerciale, bancario e finanziario, sovraindebitamento e crisi d’impresa su riviste specializzate. Collabora con il quotidiano “ROMA” di Napoli e con la rivista on line “Gli Stati Generali”.
Giuseppe Balducci
Dottore Commercialista Revisore Contabile. Presidente Commissione Banca Impresa Ordine Commercialisti Teramo. Docente Operazioni Straordinarie Societarie Fondazione Dottori Commercialisti. Ha scritto articoli sezionali di economia e finanza su quotidiani locali e riviste di settore.
Federica Bassano
Avvocato iscritto all’albo degli avvocati di Napoli. Lavora presso lo Studio Mandico&Partners dal marzo 2016, occupandosi di Diritto bancario. Ha frequentato un corso di alta formazione come gestore della crisi per il sovraindebitamento e un master in Diritto bancario e finanziario.
Camillo Bruno
Avvocato a Napoli, è abilitato al patrocinio innanzi alle magistrature superiori dal 2016. Presidente dell’associazione forense Libera Unione Forense e del Movimento Autonomo Avvocati Telematici, è impegnato nello studio degli istituti giuridici relativi alle procedure esecutive ed a quelle concorsuali. Dal 2019 è iscritto quale Gestore della Crisi presso l’OCC istituito dal COA di Napoli.
Francesca Scoppetta
Avvocato iscritta all’ordine presso il foro di ROMA, Patrocinante in Cassazione. Specializzazione primaria di Diritto commerciale e societario con particolare attenzione ai contratti d’impresa, al profilo business & finance e alla tutela del patrimonio familiare.
Renato Torsello
Laureato in Economia Università Bocconi. Commercialista e Revisore Legale. Gestore della Crisi OCC Ordine Commercialisti di Milano presso il quale ricopre ruolo di Ausiliario del Referente. Offre assistenza in materia di liquidazione di imprese ed affianca startup offrendo servizi di mentoring. Coordinatore di corsi realizzati per la formazione obbligatoria per l’abilitazione a ruolo di Gestore della Crisi organizzati per Ordine dei Commercialisti e per Ordine degli Avvocati di Milano. Ha partecipato ai lavori per la realizzazione del Documento UNI/PdR 82:2020 “Linee guida per la definizione delle attività riguardanti la composizione della Crisi da Sovraindebitamento e i rapporti con gli Organismi di Composizione della Crisi (OCC)”.
Viviana Visaggio
Praticante avvocato abilitato iscritto all’ordine degli Avvocati di Napoli. Dottoranda di ricerca in Diritto privato con specializzazione in Diritto commerciale presso l’Università di Salamanca (Spagna). Impegnata nello studio della normativa a tutela del consumatore e nell’analisi delle forme di esdebitazione, nonché delle procedure di risoluzione della crisi.
Capitolo I - Le procedure di sovraindebitamento attualmente applicabili secondo la l. n. 3/2012, in attesa dell’entrata in vigore del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza
Premessa
1. Le novità normative
2. La legge n. 3/2012 detta “norma salva suicidi” e la sua evoluzione normativa
2.1. La legge n. 176/2020 e il sovraindebitamento riformato
3. Linee generali delle procedure di composizione della crisi
4. Il sovraindebitamento, significato e caratteri
5. Il sovraindebitamento “attivo”, “passivo” e “differito”
6. Gli “alert” del sovraindebitamento
Capitolo II - I requisiti di accesso e di esclusione dalle procedure
Parte prima
1. I soggetti che possono beneficiare della legge n. 3/2012
1.1. I presupposti soggettivi di ammissibilità
1.1.a. Piccoli imprenditori o imprenditori minori
Casistica
1.1.b. Imprenditori cancellati da oltre un anno dal Registro delle imprese
1.1.c. L’erede dell’imprenditore defunto
1.1.d. Socio di società di persone (S.n.c., S.a.s.) o socio/garante di società di capitali (S.p.A., S.r.l.)
Casistica
1.1.e. Startup innovative
1.1.f. Imprenditore agricolo
Casistica
1.1.g. Artigiani
Casistica
1.1.h. Professionisti intellettuali, lavoratori autonomi e artisti
1.1.i. Società professionali ex l. n. 183/2011
1.1.l. Le associazioni professionali
1.1.m. Società semplici costituite per l’esercizio delle attività professionali
1.1.n. Enti privati non commerciali
1.1.o. Il consumatore
Casistica
1.1.p. La figura del fideiussore
1.1.q. Il condominio e i condomini
Casistica
1.1.r. Gli enti pubblici
1.2. Procedure familiari o di gruppo
Casistica
Parte seconda
2. I presupposti oggettivi di ammissibilità alle procedure
Casistica
2.1. Requisiti di accesso. La meritevolezza, la diligenza e la non colpevolezza
Casistica
2.2. Il soggetto ludopatico e il sovraindebitamento, tra meritevolezza e colpa scusabile
Casistica
2.3. Vittime di usura ed estorsione. Fondo di solidarietà. Sovraindebitamento incolpevole
2.4. Il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura ex lege n. 108/1996 destinato alle famiglie
2.5. Il sovrafinanziamento causa di sovraindebitamento. La meritevolezza del debitore deve essere valutata anche alla stregua del comportamento tenuto dalla banca al momento del finanziamento. Concorso al sovraindebitamento da parte del finanziatore
Casistica
2.6. Abusiva concessione del credito e merito creditizio. Il caso: Corte giust. UE, 6 giugno 2019, causa C-58/18
2.7. Gli atti in frode e l’inutilizzabilità della meritevolezza
Casistica
3. Le cause di inammissibilità alle procedure
3.1. Presupposto temporale. Il limite quinquennale per riproporre la domanda. Recidiva o colpa del debitore
3.2. Risoluzione/revoca/cessazione dell’omologazione, accordo o piano
3.3. Insufficienza dei documenti
Capitolo III – I debiti falcidiabili
1. I debiti da sovraindebitamento falcidiabili
1.1. Trattamento dei crediti tributari e contributivi, evoluzioni e nuove regole
1.1.a. Distinzioni tra l’art. 182-ter l.f. e l’art. 7, comma 1, l. n. 3/2012
1.1.b. La falcidiabilità dei tributi nella liquidazione del patrimonio in assenza di beni
1.2. L’innovativa e rivoluzionaria decisione della Corte Costituzionale sulla questione della falcidiabilità dell’IVA nel sovraindebitamento
1.3. Sovraindebitamento e falcidia della ritenuta d’acconto
Casistica
1.4. Il trattamento dei crediti previdenziali
1.5. Il trattamento dei crediti tributari e previdenziali nel nuovo Codice della crisi e dell’insolvenza
1.6. Il trattamento del credito tributario alla luce della miniriforma l. n. 176/2020
2. La cessione del quinto dello stipendio nelle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento
2.1. La cessione del quinto e l’accordo con i creditori
2.2. La cessione del quinto e il piano del consumatore
2.3. La cessione del quinto e la procedura di liquidazione
2.4. La cessione del quinto nel nuovo CCII
Casistica
3. Debiti derivanti dai contratti con mutuo garantito da ipoteca sull’abitazione principale del debitore
Casistica
3.1. Gli effetti delle procedure di sovraindebitamento sulle procedure esecutive
Casistica
Capitolo IV – Organismo di composizione della crisi
1. Introduzione
1.1. Definizione di Organismo di composizione della crisi
1.2. Descrizione dell’Organismo di composizione della crisi
1.3. Figure costituenti l’OCC
1.4. Norme per la costituzione e l’accreditamento di un OCC
1.5. Requisiti per l’abilitazione al ruolo di Gestore della crisi ed il mantenimento dei requisiti
1.6. Il ruolo del Referente
1.7. La Segreteria amministrativa
1.8. Il ruolo del Gestore della crisi
1.9. Il ruolo dell’“advisor” legale ed economico e la “questione” del gratuito patrocinio
Casistica
1.10. Il diverso trattamento dei compensi
Capitolo V – Il piano del consumatore: approccio pratico
1. Il piano del consumatore e la sua struttura
1.1. L’elaborazione del piano da parte del debitore (e del suo advisor
1.2. La quantificazione dell’attivo e del passivo patrimoniale
1.3. Le motivazioni del sovraindebitamento (il requisito della meritevolezza del consumatore e il requisito del merito creditorio)
1.4. La proposta del piano del consumatore; la falcidia dei crediti; la durata del piano
Casistica
1.5. Presentazione dell’istanza presso l’OCC
1.6. Il rapporto con il Gestore della crisi
1.7. Il piano del consumatore “misto”: la falcidiabilità dei crediti IVA, delle ritenute erariali e dei tributi relativi alle risorse dell’Unione Europea
1.8. Il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore nel nuovo
Casistica
Capitolo VI - Accordo di composizione della crisi. Aspetti metodologici ed indirizzi operativi
Parte Prima
1. La proposta di accordo del debitore. Ambito soggettivo
1.1. Ambito soggettivo
1.2. Fasi procedurali
1.3. Il voto dei creditori
1.4. Effetti della omologa
1.5. Esdebitazione come termine delle fasi procedurali
1.6. Cenni alle novità ed integrazioni introdotte dal d.lgs. n. 14/2019
1.7. L’accordo con i creditori nell’emergenza Covid-19
Parte Seconda
2. La procedura di accordo di composizione della crisi
2.1. Soggetti
2.2. Le fasi per costruire la procedura di accordo con i creditori
2.3. L’accordo con i creditori diventa “concordato minore” nel CCI
Casistica
Capitolo VII - La liquidazione: da procedura residuale a procedura più utilizzata
1. La liquidazione del patrimonio. Inquadramento giuridico dell’istituto
1.1. I soggetti legittimati
1.2. Gli aspetti psicologici: la consapevolezza e l’autodeterminazione
1.3. La durata
1.4. La definizione di “patrimonio”
1.5. L’irrilevanza dell’entità del debito
1.6. Le spese necessarie per vivere e il principio di tutela del “fresh start”
1.7. La procedura di liquidazione del patrimonio
1.8. Il rapporto con la procedura esecutiva immobiliare
1.9. Il rapporto con il finanziamento contro cessione del quinto
Casistica
1.10. Il rapporto con il pignoramento del quinto dello stipendio o della pensione
1.11. Il rapporto con il fermo amministrativo
2. L’esdebitazione: il rilascio del certificato ex art. 14-terdecies della legge n. 3/2012
2.1. Le conseguenze giuridiche
2.2. Le conseguenze in relazione al sistema del credito
2.3. Casi e questioni in tema di liquidazione: il problema della residenza del soggetto sovraindebitato; gli atti dispositivi del patrimonio; la liquidazione del fideiussore; la liquidazione di crediti futuri
2.4. L’applicazione concreta del principio di tutela del “fresh start”
3. L’evoluzione operata dalla giurisprudenza: il piano liquidatorio familiare; la liquidazione a zero
3.1. La liquidazione controllata del debitore nel nuovo Codice della crisi: inquadramento dell’istituto; entrata in vigore delle norme sulla liquidazione controllata
3.2. L’esdebitazione nel nuovo Codice della crisi
3.3. L’esdebitazione del “debitore incapiente” nel d.lgs. n. 14/2019
3.4. Entrata in vigore della riforma del Codice della crisi
4. Questioni ancora aperte e modifiche auspicabili
4.1. Conclusioni e prospettive di riforma
4.2. La difesa tecnica
Casistica
4.3. ll ruolo dell’avvocato nel Codice della crisi
5. Gli sviluppi dell’istituto liquidatorio e la possibile realizzazione di un circolo economico e sociale virtuoso
Capitolo VIII – Gli effetti del Covid sulle procedure di sovraindebitamento
1. Premessa. Quadro normativo di riferimento
2. Cosa è accaduto a livello europeo per le procedure concorsuali durante l’emergenza Covid. Le Osservazioni dello statement dell’Executive committee di CERIL (Conference on European Restructuring and Insolvency Law)
3. Cosa è accaduto in Italia. La decretazione di urgenza del Governo centrale ed in particolare il decreto Liquidità (d.l. n. 23/2020)
4. Le conseguenze della decretazione di urgenza sulle procedure di sovraindebitamento in corso
4.1. La sorte dei PDC durante l’emergenza Covid-19. Sospensione del piano non ancora omologato per impossibilità dell’adempimento (Tribunale di Napoli del 3 aprile 2020 – G.D. Dott. Nicola Graziano)
4.2. L’impossibilità sopravvenuta dell’adempimento e la sospensione del piano di ristrutturazione dei debiti già omologato (Tribunale di Napoli del 17 aprile 2020)
5. Gli effetti dell’emergenza sanitaria sulle liquidazioni del patrimonio ex artt. 14-ter e ss. della legge n. 3/2012
6. Accordo con i creditori e concordato preventivo. Analogia interpretativa alla luce della sentenza della Cassazione n. 17391/2020, VI sezione civile, del 20 agosto 2020
7. Allegati: 1) Istanza di sospensione del piano omologato/accordo omologato; 2) Istanza per la modifica delle scadenze individuate nell’accordo omologato
Appendice normativa online
Una puntuale commistione tra disposizioni civilistiche e tributarie con una particolare attenzione sia alle disposizioni del Codice civile in tema di stato patrimoniale e conto economico, sia alle regole contabili impartite dall’Organismo Italiano di Contabilità e, infine, alle norme contenute nel TUIR che disciplinano la determinazione del reddito d’impresa per i soggetti IRES: per ogni componente reddituale, per ogni particolare disciplina il punto di partenza è l’inquadramento civilistico, in seconda battuta quello contabile per arrivare al commento, all’approfondimento tributario con il supporto della dottrina più qualificata e della giurisprudenza di legittimità.
L’opera fornisce risposte a chi ha la necessità di verificare un particolare problema e a chi vuole inquadrare una tematica più ampia: la combinazione tra questi due approcci soddisfa tutte le esigenze di formazione specialistica.
Le singole tematiche non vengono introdotte da minuziosi e asettici resoconti di legislazione ma inquadrandole nei loro contenuti sostanziali: l’opera costituisce una sorta di trattato specialistico e organico delle questioni strutturali della disciplina contabile e fiscale delle componenti del reddito di impresa.
Risalto particolare viene attribuito alle novità introdotte dalla recenti disposizioni tributarie e, nel contempo, si è provveduto ad aggiornare le disposizioni civilistiche e quelle inerenti i principi contabili di riferimento con un’attenta analisi della prassi ministeriale, della dottrina e della giurisprudenza di legittimità più attuale.
La struttura del testo, nel suo complesso, privilegia gli aspetti sia operativi che divulgativi e abbiamo affidato al “Case study” l’analisi delle tematiche più complesse per meglio comprenderne gli aspetti contabili e tributari delle singole componenti del reddito d’impresa.
Paolo Parisi
Avvocato tributarista e societario, pubblicista, formatore e docente di diritto tributario presso la “Scuola Nazionale dell’Amministrazione - Presidenza del Consiglio dei Ministri” e presso la “Scuola di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza”, specializzato nel diritto tributario/societario nazionale e internazionale comparato è relatore da oltre 25 anni in molti corsi, seminari e master di formazione specialistica professionale di fiscalità domestica e internazionale curati dalle più importanti Scuole di formazione, da ordini, associazioni professionali e di categoria.
1 Presupposti impositivi e determinazione del reddito
1.1 Presupposti impositivi e imputazione temporale
1.1.1 Premessa
1.1.2 Presupposti impositivi
Ambito soggettivo
Criterio della commercialità
1.2 Soggettività passiva all’IRES
1.2.1 Premessa
1.2.2 Società di capitali
1.2.3 Enti commerciali
1.2.4 Enti non commerciali
Enti di tipo associativo
1.2.5 Trust
1.2.6 Organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR)
1.2.7 Soggetti non residenti
1.3 Residenza fiscale dei soggetti IRES
1.3.1 Premessa
1.3.2 Sede legale
1.3.3 Sede di direzione effettiva
1.3.4 Esterovestizione societaria
Esterovestizione e abuso del diritto
1.4 Determinazione del reddito imponibile per i soggetti OIC adopters
1.4.1 Premessa
1.4.2 Principio di derivazione rafforzata
Ambito soggettivo
Irrilevanza dei processi valutativi
Nozione di qualificazione
Nozione di classificazione
Imputazione temporale
Limiti fiscali e prevalenza del TUIR sulla derivazione rafforzata
1.5 Determinazione del reddito imponibile per i soggetti IAS/IFRS adopters
1.5.1 Premessa
1.5.2 Derivazione rafforzata per i soggetti IAS adopters
Rilevanza fiscale diretta di componenti reddituali
Processo di first time adoption (FTA) dei principi contabili internazionali
Altre disposizioni di coordinamento
1.6 Determinazione dell’imposta
1.6.1 Premessa
1.6.2 Riduzioni, maggiorazioni e addizionali dell’IRES
Maggiorazione per le società di comodo e in perdita sistematica
Addizionale IRES per le imprese che operano nei settori del petrolio e dell’energia
Addizionale IRES per il materiale pornografico e di incitamento alla violenza (c.d. “porno tax”)
1.6.3 Detrazioni dall’IRES
1.7 Redditi prodotti da soggetti non residenti
1.7.1 Premessa
1.7.2 Determinazione del reddito prodotto in Italia
Determinazione del reddito di società ed enti non residenti
Determinazione del reddito di società ed enti non residenti con stabile organizzazione in Italia
Determinazione del reddito di società ed enti non residenti senza stabile organizzazione in Italia
Determinazione del reddito di enti non commerciali non residenti
2 Principi di determinazione del reddito d’impresa
2.1 Reddito di impresa e principi contabili
2.1.1 Premessa
2.1.2 Inquadramento tributario
Soggetti passivi e principi contabili
Attività produttive di reddito d’impresa
Determinazione del reddito d’impresa
2.2 Principi di determinazione del reddito di impresa
2.2.1 Premessa
2.2.2 Principio di competenza
Correlazione costi-ricavi, certezza e determinabilità
Deroghe al principio di competenza
Imputazione a periodo
Correzione di errori contabili
2.2.3 Principio di inerenza
Inerenza quantitativa
Deroghe al principio dell’inerenza
2.2.4 Principio di derivazione rafforzata
2.3 Perdite dei soggetti IRES
2.3.1 Premessa
2.3.2 Inquadramento tributario
Compensazione limitata
Riporto delle perdite precluso
Perdite con proventi e redditi esenti
Perdite realizzate nei primi tre periodi di imposta
Scomputo delle perdite in sede di accertamento
Scomputo delle perdite nel consolidato
Perdita determinata in accertamento
Cessione infragruppo delle perdite fiscali
Perdite da partecipazione in società di persone
2.4 Operazioni in valuta estera
2.4.1 Premessa
2.4.2 Operazioni in valuta estera e principi contabili
2.4.3 Inquadramento tributario
Contabilità plurimonetaria
Saldi delle stabili organizzazioni
Tassi di cambio
2.5 Determinazione del costo
2.5.1 Premessa
2.5.2 Determinazione del costo e principi contabili
2.5.3 Inquadramento tributario
Elementi costitutivi del costo
Beni oggetto di rivalutazione
Obbligazioni e titoli similari
Azioni, quote e strumenti similari
Valutazione dei titoli al costo ammortizzato
Variazione dei criteri di valutazione
2.6 Patent box: detassazione di intangibles
2.6.1 Premessa
2.6.2 Inquadramento tributario
Ambito soggettivo e opzione
Ambito oggettivo
Documentazione idonea
Reddito detassato
2.7 Tonnage tax: reddito a forfait di derivazione marittima
2.7.1 Premessa
2.7.2 Inquadramento tributario
Ambito soggettivo
Ambito oggettivo
Opzione
Determinazione del reddito forfetario
2.8 Società cooperative
2.8.1 Premessa
2.8.2 Inquadramento tributario
Banche di credito cooperativo
Cooperative agricole
Cooperative di produzione e lavoro
Ristorni
Cooperative sociali
Imprese marittime
2.9 Società non operative
2.9.1 Premessa
Cause di esclusione
Cause di disapplicazione
Test di operatività
Reddito minimo presunto
Società di gestione immobiliare e OMI
2.10 Foreign tax credit: recapture delle imposte pagate all’estero
2.10.1 Premessa
2.10.2 Determinazione del credito d’imposta
Redditi prodotti all’estero
Reddito complessivo
Imposta italiana e riporto del credito in avanti o all’indietro
Imposte pagate all’estero
Richiesta del credito d’imposta in dichiarazione
Consolidato nazionale e redditi di fonte estera
Consolidato mondiale e redditi di fonte estera
2.11 Controlled Foreign Companies: redditi delle società estere controllate
2.11.1 Premessa
2.11.2 Direttiva ATAD 1 e CFC rules
Tax rate effettivo estero e passive income
Unica esimente
Procedura di interpello
Dichiarazione e scritture contabili della società controllante residente
CFC rule e consolidato nazionale
Società collegate
2.11 Exit tax ed entry tax: trasferimento della residenza verso o dall’estero
2.11.1 Premessa
2.11.2 Trasferimento della sede sociale all’estero e residenza fiscale: exit tax
Fattispecie realizzative
Perdite e riserve in sospensione d’imposta
Tassazione immediata o rateizzazione dell’imposta
Fattispecie decadenziali
Trasferimento della sede sociale in Italia e residenza fiscale: entry tax
Fattispecie realizzative
Valore di mercato
3 Componenti positivi di reddito d’impresa
3.1 Ricavi
3.1.1 Premessa
3.1.2 Ricavi e principi contabili
3.1.3 Ricavi “tipici”
3.1.4 Ricavi “assimilati”
3.1.5 Risarcimenti
3.1.6 Contributi
Contributi in conto esercizio
Contributi in conto interessi
Contributi in conto canoni di leasing
3.1.7 Beni destinati a finalità extra-imprenditoriali
Cessioni di beni non considerate “destinazione a finalità estranee”
3.1.8 Tassazione dei ricavi
3.2 Plusvalenze patrimoniali
3.2.1 Premessa
3.2.2 Plusvalenze e principi contabili
3.2.3 Inquadramento tributario
3.2.4 Plusvalenza e rateizzazione
3.2.5 Cessione a titolo oneroso
Rideterminazione del costo fiscalmente riconosciuto
Cessione di azienda
Trasferimenti d’azienda a titolo gratuito
Cessione di partecipazioni
3.2.6 Risarcimenti per perdita o danneggiamento di beni
3.2.7 Assegnazione ai soci o destinazione extra-imprenditoriale di beni patrimoniali
3.2.8 Trasferimento all’estero della residenza
3.2.9 Riallineamento dei maggiori valori
3.3 Plusvalenze esenti: participation exemption
3.3.1 Premessa
3.3.2 Partecipazioni e principi contabili
3.3.3 Inquadramento tributario
Ambito soggettivo
Ambito oggettivo
Struttura del regime PEX
Holding period
Partecipazioni iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie
Residenza fiscale
Esercizio di imprese commerciali
Operazioni straordinarie e continuità dei requisiti oggettivi
Percentuale di esenzione
Determinazione delle plusvalenze
3.4 Sopravvenienze attive
3.4.1 Premessa
3.4.2 Sopravvenienze e principi contabili
3.4.3 Inquadramento tributario
Sopravvenienze attive “proprie”
Sopravvenienze attive “assimilate”
Cessione del contratto di leasing
Fattispecie non costituenti sopravvenienze attive
3.5 Dividendi
3.5.1 Premessa
3.5.2 Distribuzione degli utili e il Codice civile
3.5.3 Proventi da partecipazioni e principi contabili
3.5.4 Inquadramento tributario
Dividendi e assimilati
3.6 Interessi attivi
3.6.1 Premessa
3.6.2 Interessi attivi e principi contabili
3.6.3 Inquadramento tributario
Modalità di imposizione e principio della competenza
Rimborsi d’imposta
3.7 Proventi immobiliari
3.7.1 Premessa
3.7.2 Immobili e principi contabili
3.7.3 Inquadramento tributario
Immobili patrimonio
3.8 Variazioni delle rimanenze
3.8.1 Premessa
3.8.2 Variazioni delle rimanenze e principi contabili
Determinazione delle rimanenze per i soggetti IAS
3.8.3 Inquadramento tributario
Criteri di determinazione per i beni fungibili
3.9 Opere, forniture e servizi di durata ultrannuale
3.9.1 Premessa
3.9.2 Rimanenze ultrannuali e principi contabili
3.9.3 Inquadramento tributario
Durata ultrannuale dell’opera
3.10 Valutazione dei titoli
3.10.1 Premessa
3.10.2 Titoli e principi contabili
Titoli immobilizzati
Titoli non immobilizzati
Svalutazione titoli
3.10.3 Inquadramento tributario
Criteri convenzionali
Imprese IAS adopters
4 Componenti negativi di reddito d’impresa
4.1 Spese per prestazioni di lavoro
4.1.1 Premessa
4.1.2 Inquadramento tributario
Fabbricati
Trasferte
Partecipazione agli utili
Fringe benefit
Deducibilità del costo del personale
4.2 Compensi spettanti agli amministratori di società
4.2.1 Premessa
4.3 Inquadramento tributario
Delibera assembleare
Trattamento di fine mandato
Assicurazioni per il rischio morte o infortuni dell’amministratore
Compensi “reversibili”
Amministratori non residenti
4.4 Interessi passivi
4.4.1 Premessa
4.4.2 Inquadramento tributario
Principio di inerenza
Deducibilità sino al periodo di imposta 2018
Deducibilità a partire dal periodo di imposta 2019
Consolidato fiscale
Tonnage tax
Deduzione per i soggetti IRPEF
4.5 Oneri fiscali e contributivi
4.5.1 Premessa
4.5.2 Inquadramento tributario
IVA
IRAP
4.5.3 Imposte deducibili per cassa
4.5.4 Imposte deducibili per competenza
4.6 Oneri di utilità sociale
4.6.1 Premessa
4.6.2 Inquadramento tributario
Welfare aziendale
Erogazioni liberali in denaro
Deducibilità in misura percentuale sul reddito
Erogazioni liberali in natura
4.7 Minusvalenze patrimoniali, sopravvenienze passive e perdite
4.7.1 Premessa
4.7.2 Inquadramento tributario
Minusvalenze
Perdite patrimoniali e perditi su crediti
4.7 Ammortamenti dei beni materiali e immateriali
4.8.1 Premessa
4.8.2 Inquadramento tributario
Beni materiali
Beni immateriali
Rivalutazione dei beni d’impresa
Sospensione degli ammortamenti 2020
