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Imballaggi e adempimenti: Applicazione pratica della disciplina CONAI per professionisti e imprese;
eBook in pdf di 271 pagine.
Finalità di questa prima edizione del manuale è quella di dare un supporto pratico e il più possibile esaustivo a professionisti e imprese, per l’applicazione della normativa CONAI che riveste un ruolo sempre più importante nelle dinamiche delle problematiche ambientali relative ai rifiuti da imballaggi e che, adeguandosi ai tempi, risulta non sempre di agevole comprensione.
Il manuale, oltre che seguire un ordine logico su cosa prevede la normativa, offre spunti pratici per la sua applicazione e tratti dall’esperienza professionale diretta dell’autore nell’affrontare le numerose casistiche da revisionare e certificare.
Sintesi
Tecniche di valutazione interna per l’applicazione della normativa
L’approccio del revisore
Cosa fare
Verifica dei presupposti per l’adesione al CONAI
Inquadramento dell’attività
Verifica degli adempimenti previsti
1. Introduzione
1.1 Finalità del manuale
1.2 Cosa è il CONAI – consorzio nazionale imballaggi
1.3 Campo di applicazione della normativa
1.4 Chi deve aderire
1.5 Come avviene l’adesione
1.6 Il contributo ambientale CONAI
2. Chi deve aderire al sistema CONAI
2.1 produttori di imballaggi: casistiche e relativi adempimenti
2.1.1 Produttore di imballaggi vuoti
2.1.2 Importatore che rivende gli imballaggi vuoti
2.1.3 Produttore di materie prime destinate a imballaggi
2.1.4 Importatore di materie prime destinate a imballaggi
2.1.5 Produttore, trasformatore di semilavorati destinati a imballaggi
2.1.6 Importatore di semilavorati destinati a imballaggi
2.2 Utilizzatori di imballaggi: casistiche e relativi adempimenti
2.2.1 Acquirente riempitore di imballaggi vuoti
2.2.2 Importatore di imballi pieni
2.2.3 Autoproduttore
2.2.4 Commerciante di imballi pieni
2.2.5 Commerciante di imballi vuoti
2.3 Soggetti esclusi
2.4 Imprese estere
3. Adesione al CONAI – consorzio nazionale imballaggi
3.1 Aziende neo costituite o che iniziano attività relative agli imballaggi
3.2 Come aderire, obblighi e diritti del consorziato
3.2.1 Come si calcola la quota di adesione
3.2.2 Categoria di iscrizione e determinazione della quota variabile
3.2.3 Obblighi e diritti dei consorziati
3.2.4 Variazione della quota di adesione
3.2.5 Variazione della categoria di appartenenza e altri dati
3.2.6 Recesso del consorziato
3.3 Consorzi di filiera: adesione e alternative
3.3.1 Chi deve aderire ai Consorzi di Filiera
3.3.2 Chi può non aderire ai Consorzi di Filiera
4. Il contributo ambientale CONAI (definito anche C.A.C.)
4.1 Applicazione del contributo ambientale CONAI: la “prima cessione”
4.1.1 Cessione di imballaggi vuoti da Produttore/Importatore/Commerciante di imballaggi vuoti a utilizzatore
4.1.2 Cessione di imballaggi vuoti da Produttore/Importatore/Commerciante di imballaggi vuoti ad altro Produttore/Commerciante di imballaggi vuoti. Quando si verifica la “prima cessione”
4.1.3 Cessione di materie prime/semilavorati da Produttore/Importatore/ Commerciante di imballaggi vuoti a utilizzatore autoproduttore
4.1.4 Importatori di merce imballata
4.1.5 Imballaggi usati/rigenerati/re-immessi al consumo
4.2 Come va indicato in fattura il contributo ambientale e aspetti fiscali
4.2.1 Produttori/commercianti di imballaggi vuoti
4.2.2 Produttore/ Commerciante di materie prime/semilavorati che cede a utilizzatore autoproduttore
4.2.3 Utilizzatori di imballaggi e importatori di merce imballata
4.2.4 Esenzioni dal Contributo Ambientale chiesti dal cliente
4.3 Le tipologie di dichiarazione periodica del contributo ambientale
4.3.1 Con quale periodicità si dichiara il Contributo Ambientale
4.3.2 Quali sono le dichiarazioni periodiche del Contributo Ambientale
4.3.3 Come inviare le dichiarazioni e con quali tempistiche
4.3.4 Anni di conservazione della documentazione
5. Le importazioni (acquisti CEE ed EXTRA CEE)
5.1 Le dichiarazioni per le attività di import
5.1.1 Quando l’importazione viene considerata per la compilazione della dichiarazione
5.1.2 Compilazione del modello 6.2
5.1.3 Compilazione del modello 6.2 con la Procedura ordinaria
5.1.4 Compilazione del modello 6.2 con la Procedura semplificata
5.1.5 Riepilogo degli adempimenti per l’importatore
5.2 La periodicità delle dichiarazioni modello 6.2 – procedura ordinaria
5.3 La periodicità delle dichiarazioni modello 6.2 – procedura semplificata
6. Come si versa il contributo ambientale CONAI
6.1 Emissione delle fatture
6.2 Come rettificare le dichiarazioni (di conseguenza le fatture)
7. Le esportazioni (Vendite in Paesi Cee e Extra Cee)
7.1 Procedura “ex ante” modello 6.5
7.2 Procedura “ex post” modello 6.6
7.3 Procedura di compensazione import/export modello 6.10
8. Casi particolari di esenzione e di applicazione del contributo ambientale CONAI
8.1 Casi particolari relativi alla tipologia dell’imballaggio
8.1.1 Imballaggi primari a diretto contatto con dispositivi medici
8.1.2 Imballaggi primari a diretto contatto con principi attivi
8.1.3 Etichette in Carta, Plastica e Alluminio
8.1.4 Imballaggi in sughero
8.1.5 Fogli in alluminio/Pellicole alimentari
8.1.6 Stoviglie monouso (piatti e bicchieri)
8.1.7 Nastri adesivi e carte gommate in Carta e Plastica
8.1.8 Contenitori di vario tipo per gas, sia ricaricabili che non
8.1.9 Valvole per bombole e generatori aerosol
8.1.10 Erogatori meccanici
8.1.11 Cisternette multimateriali, Fusti in Acciaio e Plastica rigenerati e re-immessi al consumo sul territorio nazionale
8.1.12 Imballaggi trasferiti a titolo non traslativo della proprietà nell’ambito di particolari circuiti
8.1.13 Imballaggi riutilizzabili impiegati nell’ambito di un ciclo produttivo o rete commerciale
8.1.14 Pallet in legno re-immessi al consumo e pallet di nuova produzione concepiti per un riutilizzo pluriennale
8.1.15 Rotoli, tubi, cilindri sui quali viene avvolto materiale flessibile
8.1.16 Capsule svuotabili per sistemi erogatori e bevande
8.1.17 Procedura semplificata di applicazione del Contributo Ambientale per le aziende che gestiscono articoli che sono classificati imballaggi/non imballaggi: vasi per fiori, grucce per indumenti, capsule per sistemi erogatori e bevande, pizzi per torte, etc. (menzionati nell’ Allegato E del D. Lgs. 152/2006
8.1.18 Conchiglie-contenitori di deodoranti per lavastoviglie e profumatori per ambiente
8.1.19 Espositori di merci
8.1.20 Filo cotto nero per imballaggi
8.1.21 Imballaggi di piccole dimensioni
8.1.22 Nastri maniglia per fardellaggio
8.1.23 Sfridi da autoproduzione di imballaggi
8.1.24 Vasi in plastica per fiori/piante che rappresentano imballaggi
8.2 Casi particolari relativi all’attività svolta
8.2.1 Piccoli commercianti
8.2.2 Produttori che commercializzano, a completamento gamma, altri materiali rispetto ai materiali degli imballaggi prodotti
8.2.3 Trasformatori che effettuano piccole lavorazioni sugli imballaggi finiti commercializzati e senza aggiungere altro materiale che aumenta il peso
8.3 Casi particolari relativi al settore merceologico
8.3.1 Settore Ortofrutticolo
8.3.2 Settore Ceramico
8.3.3 Distribuzione
9. Controlli e sanzioni
9.1 Controlli
9.2 Sanzioni
9.2.1 Sanzioni per la mancata adesione
9.2.2 Sanzioni relative all’applicazione e alla dichiarazione del Contributo Ambientale
10. Autodenuncia
10.1 Nuova procedura di regolarizzazione
11. Schemi esemplificativi per il calcolo e la dichiarazione del contributo ambientale
11.1 Calcolo con la procedura ordinaria
11.2 Calcolo con la procedura semplificata
11.3 Periodicità delle dichiarazioni in procedura ordinaria e semplificata
11.4 Soglie di esenzione e quantitativi, dal 2013 per la procedura ordinaria
11.5 Scadenze dichiarazioni periodiche
12. Modulistica
12.1 Domanda di adesione on line
12.1.1 Istruzioni per la compilazione
12.2 Dichiarazione di variazione dati
12.2.1 Istruzioni per la compilazione
12.3 Variazione per operazioni societarie
12.3.1 Istruzioni per la compilazione
12.4 Richiesta di recesso
12.4.1 Istruzioni per la compilazione
12.5 Modello di delega del voto
12.5.1 Istruzioni per la compilazione
12.6 Scheda anagrafica per imprese agricole non iscritte
12.5.1 Finalità della scheda di adesione
13. Servizi di dichiarazione online
14. Dichiarazioni relative al contributo ambientale
14.1 Modello 6.1 (Cessioni di imballaggi vuoti a utilizzatore/importazioni di imballaggi vuoti da parte dell’utilizzatore, in Acciaio, Alluminio, Carta, Legno, Plastica, Plastica biodegradabile compostabile, Vetro) 6.3
14.2 Modello 6.3 (Quantitativi in esenzione)
14.3 Modello 6.2 (Importazioni di imballaggi pieni)
14.4 Scheda cessione tra Produttori/Commercianti di imballaggi vuoti
14.5 Modello 6.10 (Compensazione delle importazioni con le importazioni) 6.3
14.6 Modello 6.14 (Procedura semplificata per etichette)6.3
14.7 Modello 6.17 (Procedura semplificata per imballaggi in sughero)6.3
14.8 Modello 6.20 (Procedura come da Circolare CONAI del 05/04/2012)6.3
15. Richiesta del consorziato per regolarizzare il contributo ambientale
15.1 Modello di autodenuncia
15.2 Adesione alla riduzione degli anni di verifica da 10 a 5 anni
16. Richiesta di esenzione e di rimborso del contributo ambientale
16.1 PROCEDURA “EX ANTE” MODELLO 6.5
16.2 Procedura “ex post” modello 6.6
MICHELE TASCONE – IMBALLAGGI E ADEMPIMENTI
E Book – Collana I PRATICI di Fiscoetasse 14
16.2.1 Richiesta di rimborso per export
16.2.2 Richiesta di rimborso per cessione a clienti in esenzione
16.2.3 Richiesta di rimborso, modello 6.6 BIS, conseguente alla procedura semplificata da modello 6.2
16.2.4 Richiesta di rimborso per modello 6.10
16.2.5 Richiesta di rimborso, dal 2022, per sfridi causati dall’attività di autoproduzione di imballaggi
16.2.6 Richiesta di rimborso per imballaggi primari a diretto contatto con dispositivi medici/principi attivi
17. Le autodichiarazioni da parte del consorziato
17.1 Modello 6.4 - dichiarazione dell’autoproduttore di imballaggi
17.2 Modello 6.5 - ex ante fornitori - bis
17.3 Modello 6.11, 6.11 b e 6.11 c – esenzione per imballaggi riutilizzabili a determinate condizioni
17.4 Modello 6.12 – esenzione per imballaggi primari a diretto contatto con dispositivi medici
17.5 Modello 6.13 – esenzione per imballaggi primari a diretto contatto con principi attivi
17.6 Modello 6.18 – esenzione fogli di alluminio/pellicole per alimenti
17.7 Modello 6.19 – esenzione per stoviglie monouso (piatti e bicchieri)
17.8 Modello 6.21 – esclusione rotoli, tubi, cilindri sui quali viene avvolto materiale flessibile
17.9 Modello 6.22 – dichiarazione di azienda esportatrice netta
17.10 Modello 6.23 – attestato di esenzione per cessione tra produttori/commercianti di imballaggi vuoti
17.11 Modello 6.24 – dichiarazione di piccolo commerciante di imballaggi vuoti
17.12 Modello 6.25 – attribuzione della fascia contributiva per casi particolari
17.13 Modello 6.26 – procedura semplificata per imballaggi/materiali di imballaggio di plastica rientranti in varie fasce contributive
17.14 Comunicazione preventiva per la richiesta di rimborso relativa agli sfridi da attività di autoproduzione di imballaggi
18. Circolari applicative CONAI Circolare applicative CONAI
19. Diversione contributiva imballaggi in plastica
Diversione contributiva imballaggi in plastica
20. Elenco indicativo di cosa è imballaggio
Cosa è imballaggio
21. Elenco indicativo di cosa non è imballaggio
Cosa non è imballaggio
La presente monografia nasce dall’idea di elaborare una guida pratica alla professione di Mediatore immobiliare traendo spunto dai seminari tenuti negli anni 2020-2021 dal Professor Michele Pizzullo, Mediatore immobiliare affermato, consulente legale di F.I.M.A.A. (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari) e docente di diritto privato immobiliare e diritto amministrativo-urbanistico edilizio.
L’opera vuole rappresentare un solido ed esaustivo vademecum al fine di soddisfare le necessità di tutti i soggetti che operano nel settore immobiliare, in particolare:
a) garantire un adeguato approfondimento della materia nonché il costante aggiornamento professionale nell’ottica di una formazione che perduri nel tempo;
b) offrire al Mediatore immobiliare una guida pratica all’esercizio della professione, mediante la ricostruzione dei singoli istituti e la chiarificazione degli aspetti controversi connessi all’evoluzione del dato normativo e giurisprudenziale;
c) coadiuvare il Professionista e i suoi collaboratori nell’espletamento degli adempimenti legati alla propria attività.
Le materie trattate riguardano gli aspetti di diritto civile, amministrativo e pubblico che regolano il settore immobiliare.
Al fine di facilitare la consultazione del testo, la trattazione degli argomenti è stata suddivisa in cinque Parti:
I. Disciplina della mediazione
II. Le vicende giuridiche relative lla circolazione dei beni
III. Disciplina della locazione dei beni immobili
IV. Elementi di diritto urbanistico
V. Il regime fiscale degli immobili. Le imposte indirette
Oltre alla menzione delle recenti novelle legislative, vengono riportate le più importanti sentenze di legittimità e di merito, nonché le principali circolari e risoluzioni dell’Agenzia delle Entrate che interessano il settore immobiliare.
La scelta di inserire tali riferimenti risponde all’esigenza di offrire un apporto chiarificatore e semplificatore nella ricostruzione delle norme e dei singoli istituti a fronte della complessità della materia.
Michele Pizzullo
Agente e consulente immobiliare in uno studio legale di Roma dal 1979. È docente, presso Forma Camera – Azienda Speciale della C.C.I.A.A. di Roma e presso la PRO.MOTER – Ente di formazione della Confcommercio di Roma, di Diritto civile, commerciale e amministrativo in materia edilizia ed urbanistica nei corsi di formazione per l’accesso all’esame di idoneità all’esercizio della professione di agente immobiliare. Responsabile del servizio di consulenza legale di F.I.M.A.A. (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari) di Roma e componente dell’Ufficio legale di F.I.M.A.A. Italia, aderente a Confcommercio; docente nei seminari di aggiornamento professionale. Autore di numerose pubblicazioni nelle materie di competenza.
Prefazione
Introduzione
Parte I – Disciplina della mediazione
1 Natura giuridica della mediazione. Diritti, responsabilità, obblighi e doveri del mediatore nell’esercizio della sua professione
Premessa
Sezione I – Lineamenti generali
1. Natura giuridica della mediazione
2. Mediazione tipica e mediazione atipica o unilaterale
2.1 L’attuale orientamento della giurisprudenza di legittimità
3. Sulla necessità di un preventivo conferimento di incarico al mediatore
4. Il diritto alla provvigione
5. L’efficacia dell’intervento del mediatore e la consapevolezza del suo ruolo
6. Identità soggettiva e oggettiva tra affare proposto e affare concluso
7. Il diritto alla provvigione in caso di prelazione legale
8. La prescrizione del diritto alla provvigione
9. Il preliminare di preliminare e il diritto alla provvigione
10. L’obbligo dell’iscrizione nel Registro imprese/REA quale presupposto per l’insorgere del diritto alla provvigione
11. Il diritto alla provvigione nei contratti condizionali e invalidi
12. Pluralità di mediatori e diritto alla provvigione
13. Procacciatore d’affari e diritto alla provvigione
14. Il doloso occultamento al mediatore della conclusione dell’affare
15. Il diritto al rimborso delle spese
16. Il diritto alla provvigione successivamente alla scadenza del patto di esclusiva a tempo
17. L’incidenza delle clausole vessatorie sul diritto del mediatore alla provvigione
Sezione II – La responsabilità
18. Il mancato rispetto del dovere di informazione
19. La responsabilità da contatto e la responsabilità extracontrattuale
Sezione III – Gli obblighi
20. L’obbligo di accertare l’autenticità delle scritture
21. Gli obblighi specifici del mediatore professionale
22. L’obbligo di non agire nell’interesse di persona notoriamente insolvente o della quale si conosca lo stato di incapacità
Sezione IV – I doveri
23. I doveri di buona fede e correttezza
24. Ulteriori doveri imposti da leggi speciali
2 Le norme del codice del consumo applicabili all’incarico di mediazione
1. Le clausole vessatorie
2. Rilevanza del codice del consumo sull’attività di mediazione immobiliare
3. Accertamento della vessatorietà delle clausole
4. Il diritto di recesso da parte del consumatore
5. I termini per l’esercizio del diritto di recesso
6. Le clausole vessatorie nella modulistica delle agenzie immobiliari
7. Le azioni promosse dall’antitrust
8. Il formulario di incarico di mediazione
8.1 La clausola di esclusiva
8.2 Il rinnovo tacito dell’incarico
8.3 La clausola penale
9. Il diritto alla provvigione in caso di revoca dell’incarico di mediazione prima della scadenza
10. Il modulo di proposta di acquisto
10.1 Profili di vessatorietà
11. Conclusioni
3 Antiriciclaggio. La normativa e le sue modificazioni, gli adempimenti in capo agli agenti immobiliari, aspetti giuridici e civilistici. Le sanzioni amministrative e penali
Premessa
1. Le norme introdotte dal decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 90
2. Le nuove norme introdotte dal decreto legislativo 4 ottobre 2019, n. 125
3. Definizioni
4. Gli obblighi previsti dal decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231
5. Il cliente, il titolare effettivo e l’esecutore. I dati identificativi
6. Gli obblighi di adeguata verifica della clientela
7. Contenuto degli obblighi di adeguata verifica
8. Quando si effettuano le attività di identificazione e verifica
9. Criteri per la determinazione della titolarità effettiva di clienti diversi dalle persone fisiche
10. Comunicazione e accesso alle informazioni sulla titolarità effettiva di persone giuridiche e trust
11. Misure semplificate di adeguata verifica della clientela
12. Obblighi di adeguata verifica rafforzata della clientela
13. Le persone politicamente esposte
14. Il fascicolo della clientela
15. Obbligo di segnalazione delle operazioni sospette
16. Divieto di comunicazione delle segnalazioni di operazioni sospette
17. Limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore
18. Le sanzioni in materia di antiriciclaggio
18.1 Le sanzioni amministrative pecuniarie
18.2 Le sanzioni penali in materia di antiriciclaggio
4 Privacy. La normativa e le sue modificazioni, gli adempimenti in capo agli agenti immobiliari, aspetti giuridici e civilistici. Le sanzioni amministrative e penali
1. La normativa comunitaria e internazionale di riferimento
2. La normativa italiana di riferimento
3. Registro delle attività di trattamento
4. Il Garante della privacy
5. I dati personali
6. L’identificazione di una persona
7. Il trattamento dei dati personali
8. Alcune procedure relative al trattamento dei dati personali
9. Le modalità di trattamento dei dati personali
10. I soggetti del trattamento dei dati personali
11. Finalità del trattamento
12. I diritti dell’interessato
13. Il consenso
14. La base giuridica e la liceità del trattamento
15. L’informativa sulla privacy
16. Il contenuto minimo dell’informativa2
17. Le linee guida del Garante in materia di trattamento di dati personali per la profilazione online
18. Data breach
19. I criteri generali per l’applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie
19.1 Sanzioni correttive
19.2 Impugnazioni
20. Le sanzioni amministrative pecuniarie
21. Le sanzioni penali
Parte II – Le vicende giuridiche relative alla circolazione dei beni
1 Dalla proposta di acquisto al contratto preliminare
1. Il processo formativo del contratto
2. La proposta e l’accettazione
3. La proposta irrevocabile
4. La presunzione di conoscenza dell’accettazione
4.1 La forma della comunicazione dell’accettazione
5. Cosa si intende per “conclusione del contratto”
5.1 Il contratto di opzione e la lettera di puntuazione
6. La caparra
6.1 La caparra confirmatoria e la caparra penitenziale
6.2 Particolari ipotesi
7. Il c.d. “preliminare di preliminare”
7.1 Le caratteristiche di un accordo che costituisca già esso stesso contratto
preliminare valido e suscettibile di conseguire effetti ex artt. 1351 e 2932 c.c.
2 Il contratto preliminare
1. La definizione di contratto preliminare
2. Il contratto preliminare ad effetti anticipati
3. Il contratto preliminare di vendita di nuda proprietà
4. Il contratto preliminare di vendita o di acquisto di bene in comunione legale stipulato da uno dei coniugi
4.1 Lo scioglimento della comunione legale per effetto della separazione personale e il suo ripristino automatico con la riconciliazione dei coniugi
5. Il contratto preliminare sottoscritto dal genitore esercente la responsabilità genitoriale sul figlio minore
6. Il contratto preliminare di immobile di nuova costruzione
7. Il contratto preliminare di posto auto
8. La sostituzione soggettiva nella sequenza preliminare-definitivo: rilascio della procura al promissario acquirente
3 La circolazione del contratto preliminare: cessione del contratto, dichiarazione di nomina, contratto a favore del terzo
1. La cessione del contratto preliminare
2. Il contratto per persona da nominare
3. Il contratto a favore di terzo
4 La compravendita immobiliare
1. Nozione, oggetto, requisiti e caratteristiche della compravendita
2. Le norme che prevedono la nullità formale degli atti tra vivi aventi ad oggetto diritti reali immobiliari
3. I requisiti formali richiesti per gli atti di trasferimento, costituzione o scioglimento di diritti reali immobiliari
4. Gli adempimenti preventivi per garantire la regolarità giuridica dell’atto
5. Considerazioni sulla nullità degli atti di compravendita per violazione delle norme in materia urbanistica ed edilizia
5.1 Lo schema della proposta di acquisto. La caparra e le altre clausole
6. Le obbligazioni delle parti del contratto
6.1 La garanzia dall’evizione
6.2 La garanzia dai vizi
6.3 La mancanza delle qualità promesse
6.4 Le obbligazioni del compratore
6.5 Gli ulteriori obblighi imposti da leggi speciali
6.5.1 La conformità delle planimetrie catastali allo stato dei luoghi
6.5.2 L’obbligo della dichiarazione del venditore sulla regolarità urbanistico-edilizia dell’immobile
6.5.3 La tracciabilità dei pagamenti e l’intervento di un mediatore
7. L’attestato di prestazione energetica
7.1 Gli obblighi di dotazione, informazione, consegna e allegazione dell’APE
7.2 Gli annunci pubblicitari
7.3 L’attestato di qualificazione energetica
7.4 Le sanzioni
7.5 La validità temporale dell’APE
8. L’identificazione delle parti del contratto
8.1 La comparizione nell’atto di vendita di un cittadino straniero
8.2 La comparizione in atto del cittadino extracomunitario
8.3 La comparizione in atto del cittadino comunitario
9. La rappresentanza volontaria
9.1 La c.d. “procura estera
10. I soggetti incapaci: rappresentanza legale e assistenza
11. L’atto posto in essere da una persona non vedente o ipovedente
12. La costituzione del trustee
13. Imprenditore individuale, società e altri enti
14. L’impresa individuale e l’institore
15. Le società
16. Le associazioni non riconosciute e quelle riconosciute. Le fondazioni
17. Gli enti ecclesiastici
17.1 La capacità negoziale
17.2 Enti ecclesiastici non riconosciuti
17.3 Enti per il sostentamento del clero
17.4 Profili urbanistici
17.5 Acquisti
17.6 Ente ecclesiastico imprenditore
17.7 Beni pervenuti all’ente ecclesiastico per successione a causa di morte
18. La vendita di immobile sottoposto a vincolo culturale o paesaggistico
18.1 La dichiarazione di interesse culturale di beni immobili
18.2 La denuncia di prelazione
19. La vendita di un immobile gravato da usi civici
20. La vendita di un terreno agricolo
21. La rivendita di alloggi di edilizia residenziale pubblica
21.1 Il prezzo da indicare in caso di rivendita
21.2 Le modifiche apportate dal “decreto semplificazioni-bis”
22. Il deposito del prezzo della compravendita a mani del notaio
22.1 C osa prevede la normativa
22.2 Efficacia della vendita e possibili clausole contrattuali. Il contenuto dell’incarico al notaio. Deposito e contratto preliminare
22.3 L’applicabilità della norma agli immobili da costruire
22.4 La quietanza di pagamento del prezzo
22.5 L’obbligo di informazione posto a carico dell’agente immobiliare
23. La conformità degli impianti alle norme in materia di sicurezza
24. In tema di validità dei trasferimenti immobiliari nell’ambito degli accordi di separazione e divorzio
5 Rilevanza in ambito immobiliare della successione a causa di morte
1. L’apertura della successione
2. Chi può ricevere per successione
3. In quali casi si è indegni di succedere
4. Il concetto di eredità e la sua devoluzione
5. Eredi legittimi ed eredi legittimari
6. La successione legittima, testamentaria e necessaria
7. La differenza tra successione universale e successione a titolo particolare. L’erede e il legatario
8. L’accettazione dell’eredità
8.1 L’accettazione con beneficio d’inventario
9. I modi di accettazione dell’eredità
10. La trascrizione dell’accettazione dell’eredità
11. La rinuncia all’eredità e la revoca della rinuncia
12. La decadenza dal diritto di rinunciare
13. La divisione ereditaria
14. La collazione
14.1 La dispensa dall’obbligo della collazione
15. L’imputazione ex se
15.1 La dispensa dall’imputazione ex se
16. Il diritto di abitazione nella successione mortis causa
17. Successione ereditaria e comunione legale dei beni
18. Diritto di prelazione e retratto successorio
19. Il divieto dei patti successori
20. L’acquisto dall’erede apparente
21. La dichiarazione di successione
22. I documenti da fornire al notaio rogante per la vendita
6 La donazione. Ipotesi di donazione indiretta. Prassi, aspetti giuridici e fiscali
1. Il contratto di donazione
2. La capacità di donare
3. La donazione di beni altrui e il preliminare di donazione
4. La revoca della donazione
5. L’azione di riduzione delle disposizioni testamentarie e delle donazioni
6. L’azione di restituzione
7. L’atto stragiudiziale di opposizione alla donazione
8. Le donazioni dirette e indirette: effetti sull’azione di riduzione e di restituzione
8.1 Alcune ipotesi di donazioni indirette
8.2 L’ipotesi del trasferimento del denaro sul conto corrente del beneficiario
8.3 L’ipotesi in cui il beneficiario sia in regime di comunione legale dei beni
8.4 Riflessi di natura fiscale
9. Le problematiche connesse alla provenienza dell’immobile per donazione
10. La risoluzione per mutuo dissenso dell’atto di donazione
10.1 Lo scioglimento parziale dell’atto di donazione
10.2 Considerazioni sull’applicazione dell’imposta di registro all’atto di risoluzione per mutuo dissenso
11. Il rimedio costituito dalla polizza assicurativa
12. La rinuncia all’azione di restituzione da parte dell’erede legittimario con il donante in vita
12.1 Le ragioni a supporto della tesi in commento
12.2 Il contenuto dell’atto di rinuncia all’azione di restituzione
13. Riflessi sull’attività del mediatore: obbligo di informazione sulla provenienza per donazione di un immobile
13.1 Aspetti di natura civile
13.2 Aspetti di natura penale
14. Revocazione della donazione per ingratitudine
Parte III – Disciplina della locazione dei beni immobili
1 Le locazioni abitative: le diverse tipologie contrattuali. Locazioni brevi e locazioni
Turistiche
1. La disciplina della locazione in generale
1.1 A chi spetta il diritto di locare
2. Affitto e comodato: istituti sostanzialmente diversi dalla locazione
3. Le norme che regolano la locazione
4. La legge 9 dicembre 1998, n. 431
5. Le tipologie contrattuali
6. La convenzione nazionale
7. I tipi di contratto
8. L’inderogabilità della durata legale minima del contratto
9. La forma del contratto
9.1 Le diverse nullità del contratto di locazione stipulato non in forma scritta
10. La cessione del contratto di locazione
11. La risoluzione del contratto di locazione
12. Il diniego di rinnovo alla prima scadenza
13. La disdetta del contratto da parte del locatore
14. La vendita a terzi dell’immobile locato
15. Il diritto di recesso da parte del conduttore
16. I contratti di natura transitoria
17. I contratti per studenti universitari
18. I criteri generali per la stipula dei contratti di locazione a canone concordato
19. L’obbligatorietà di adottare i tipi di contratto
20. Il deposito cauzionale e la fideiussione
21. La successione nel contratto e la sublocazione
22. La registrazione del contratto: aspetti civilistici e fiscali
23. L’obbligo di registrare il contratto di locazione riguarda anche l’agente immobiliare
24. La locazione conclusa dall’usufruttuario o dal nudo proprietario
25. L’attestato di prestazione energetica
26. Regolarità urbanistica ed edilizia dell’immobile e sua agibilità: riflessi sul contratto
26.1 Gli obblighi del locatore e l’onere di conseguire le autorizzazioni amministrative indispensabili alla legittima utilizzazione del bene locato
27. I vizi della cosa locata
28. Determinazione, aggiornamento e aumento del canone: oneri, limiti e divieti tra locazioni abitative e locazioni ad uso diverso
29. La cedolare secca
30. La cessione di fabbricato
31. La certificazione degli impianti dell’immobile locato
32. Le clausole vessatorie
33. Le locazioni turistiche
34. Le locazioni brevi
35. Obblighi per i locatori e sublocatori di immobili locati con contratti inferiori a trenta giorni
2 La locazione commerciale. I peculiari aspetti contrattuali. Il diritto di prelazione e l’indennità per la perdita dell’avviamento commerciale
1. Le disposizioni di cui alla legge 27 luglio 1978, n. 392
2. Durata del contratto
3. Recesso del conduttore
4. Rinnovazione del contratto
5. Diniego del locatore di rinnovo del contratto alla prima scadenza
6. L’aggiornamento del canone di locazione
7. Sublocazione e cessione del contratto di locazione
8. Il diritto di prelazione
9. La prelazione urbana
10. Il soggetto passivo del diritto di prelazione
11. Il soggetto attivo del diritto di prelazione
12. Le ipotesi di esclusione dall’esercizio della prelazione
13. Il diritto di riscatto e il retratto successorio
14. Il diritto di prelazione nella locazione commerciale
15. I limiti sanciti dall’art. 35 della legge n. 392 del 1978
16. La comunicazione al conduttore quale invito ad esercitare la prelazione
17. La natura della denuntiatio e della dichiarazione di prelazione255
18. Conservazione, convalida, rettifica e revoca della denuntiatio
19. Il decorso del tempo dalla prima notificazione
20. Il diritto di prelazione in caso di sublocazione
21. Il diritto di prelazione in caso di cessione del contratto
22. L’indennità per la perdita dell’avviamento commerciale
23. La rinunzia preventiva del locatore ai diritti ad esso spettanti
Parte IV – Elementi di diritto urbanistico
1 Rilevanza del concetto di “stato legittimo dell’immobile” sugli effetti del contratto di compravendita di un immobile. Rilevanze dello stato legittimo dell’immobile sui contenuti dell’incarico di vendita e della proposta di acquisto
1. I presupposti: regolarità urbanistica ed edilizia dell’immobile
2. La definizione di “stato legittimo” del fabbricato
3. Legittimazione normativa e valenza pubblicistica della dichiarazione asseverata
4. L’allegazione della dichiarazione asseverata: facoltà od obbligo?
5. Rilevanza del concetto di “stato legittimo” dell’immobile
6. La “commerciabilità giuridica” e la “commerciabilità economica” dell’immobile negoziato
7. Rilevanze sui contenuti dell’incarico di vendita e della proposta di acquisto
8. Il ruolo del notaio e quello dell’agente immobiliare
2 L’agibilità degli edifici e la segnalazione certificata di agibilità
1. L’agibilità degli edifici
2. La normativa antecedente al d.P.R. n. 380 del 2001
3. La segnalazione certificata di agibilità
4. La modifica o aggiornamento del certificato di agibilità
5. Il parere della giurisprudenza
5.1 Considerazioni in termini di effetti
5.2 Riflessi sull’atto di compravendita
5.3 In tema di commerciabilità giuridica
5.4 In tema di locazione
5.5 L’agibilità per i vecchi edifici
Parte V – Il regime fiscale degli immobili. Le imposte indirette
1 Le imposte indirette nei trasferimenti di immobili
1. L’imposta di registro, bollo, Iva, ipotecaria e catastale, la tassa ipotecaria281
2. L’imposta di registro
2.1 La natura dell’imposta di registro
2.2 Le aliquote dell’imposta di registro
2.3 La determinazione della base imponibile per il calcolo dell’imposta di registro
3. La valutazione automatica degli immobili
4. Il “prezzo-valore”
4.1 Il regime del “prezzo-valore” per le pertinenze
5. La costituzione del diritto di usufrutto
5.1 La rinuncia al diritto di usufrutto
6. Incentivi per la valorizzazione edilizia
7. L’imposta sul valore aggiunto (Iva)
7.1 Le aliquote Iva
7.2 Le operazioni alle quali si applica l’Iva
7.3 Esercizio dell’opzione per l’imponibilità Iva nel contratto preliminare
7.4 L’alternatività Iva/imposta di registro
7.5 Il reverse charge
8. L’imposta di bollo
9. Le imposte ipotecaria e catastale
9.1 Presupposto e determinazione dell’imposta ipotecaria
9.2 Presupposto e determinazione dell’imposta catastale
10. La tassa ipotecaria
11. La voltura catastale
12. Le agevolazioni fiscali per l’acquisto della “prima casa
12.1 Il mutuo “prima casa” destinato ai giovani: come ottenere le agevolazioni e chi può accedervi
12.2 Le sanzioni in caso di dichiarazioni mendaci
12.3 Reiterazione delle agevolazioni con riferimento agli acquisti effettuati a titolo gratuito
12.4 Acquisto di nuovo immobile da accorpare ad altri immobili preposseduti
12.5 Possidenza di altra casa non idonea a soddisfare le esigenze abitative
12.6 Se l’immobile acquistato con le agevolazioni “prima casa” cambia destinazione d’uso
12.7 I casi in cui si perdono le agevolazioni “prima casa”
13. Il credito d’imposta per il riacquisto della “prima casa
14. Le dichiarazioni relative al possesso dei requisiti rese in sede di contratto preliminare
15. La sospensione dei termini con riguardo alle agevolazioni “prima casa” e al credito di imposta
16. La rilevanza della categoria catastale
16.1 Il parere della giurisprudenza
17. Le imposte applicabili alle cessioni di fabbricati abitativi
18. Le imposte applicabili alla cessione di fabbricati strumentali
19. Le imposte per i trasferimenti di immobili mortis causa o per donazione
19.1 I limiti all’applicazione della franchigia
19.2 La discendenza da cui deriva l’esenzione dall’imposta è solo quella in linea retta
20. La tassazione immobiliare in agricoltura
21. Le imposte per l’acquisto di terreni edificabili, agricoli, non edificabili e non agricoli
22. La rivalutazione del valore dei terreni e partecipazioni sociali
23. Le imposte per la registrazione del contratto preliminare
23.1 La registrazione degli allegati al contratto preliminare
24. L’obbligo di registrare la proposta di acquisto/preliminare di compravendita
24.1 Il momento in cui sorge l’obbligo di registrazione
24.2 A chi spetta, tra mediatore e notaio, l’obbligo della registrazione
24.3 Le ipotesi che possono verificarsi
24.4 La registrazione della proposta sottoposta a condizione
24.5 Come si procede al pagamento dell’imposta in caso di contratto sottoposto a condizione
25. Le sanzioni per omessa o tardiva registrazione della proposta di acquisto
26. La caparra confirmatoria: la corretta qualificazione delle somme
27. La trascrizione del contratto preliminare: effetti giuridici e imposizione fiscale
27.1 Gli effetti giuridici
27.2 Gli effetti fiscali
28. La risoluzione del contratto
29. La cessione del contratto preliminare
30. La tassazione della dichiarazione di nomina del contraente
31. La tassazione del contratto a favore di terzo
32. La tassazione del contratto di permuta
32.1 Permuta in cui entrambi i trasferimenti sono soggetti ad Iva
32.2 Permuta in cui un trasferimento è soggetto ad Iva e l’altro è soggetto ad imposta di registro
32.3 Permuta in cui entrambi i trasferimenti sono soggetti all’imposta di registro
33. I trasferimenti immobiliari nell’ambito delle vendite giudiziarie
34. Incentivi per la valorizzazione edilizia
2 Le imposte indirette sulle locazioni di immobili
1. L’applicazione delle imposte per i fabbricati strumentali e ad uso abitazione
2. L’imposta di registro
3. La registrazione del contratto di locazione
3.1 La registrazione in forma cartacea
3.2 La registrazione telematica
4. I codici tributo per il versamento tramite modello F24 Elide
5. L’obbligo di allegazione del contratto
5.1 La registrazione degli allegati
6. Riepilogo codici, tipologia del contratto e imposta di registro del modello RLI
7. La tassazione dei contratti pluriennali
8. La cessione con o senza corrispettivo di un contratto di locazione
9. Il deposito cauzionale
10. L’imposta di registro sulla fideiussione
11. Le imposte per l’affitto di terreni edificabili, agricoli, non edificabili e non agricoli
12. L’imposta di bollo
13. Il divieto di utilizzare il contante
14. La tassazione della clausola penale
15. La cedolare secca: principi generali e ambito di applicazione
15.1 Aspetti fiscali del contratto di locazione parziale
15.2 Gli effetti fiscali che derivano dall’applicazione della cedolare secca
15.3 Come si esercita la cedolare secca
15.4 Quando si può esercitare l’opzione
15.5 L’ipotesi di più locatori
15.6 Mancato esercizio dell’opzione nella prima annualità di durata del contratto
15.7 Contratti aventi ad oggetto immobili soggetti al regime della cedolare secca e altre unità immobiliari
15.8 Vincolatività dell’opzione, revoca e proroga della cedolare secca
15.9 La comunicazione al conduttore di rinuncia all’aggiornamento del canone
15.10 L’aliquota ridotta del 10%
15.11 Cedolare secca del 10% per i contratti transitori
15.12 Cedolare secca e contratto di locazione ad uso foresteria
15.13 La cedolare secca nelle locazioni brevi
15.14 L’applicazione della cedolare secca in caso di trasferimento di immobile locato
15.15 La cedolare secca e il fondo patrimoniale
15.16 La clausola contrattuale con la quale il locatore dichiara di volersi avvalere della cedolare secca
16. L’imposta sul valore aggiunto (Iva)
16.1 Il principio generale di esenzione dall’Iva
16.2 Le modalità di esercizio dell’opzione ad Iva
16.3 La locazione di fabbricati abitativi
16.4 La locazione di fabbricati strumentali
17. I contratti di locazione finanziaria
18. L’obbligo per gli agenti immobiliari di registrare il contratto di locazione
19. Le sanzioni per omessa registrazione del contratto di locazione
20. Gli accordi di riduzione del canone di locazione
Appendice
Bibliografia
Quale famiglia non si chiede: “Quante entrate abbiamo avuto questo mese? Quanto abbiamo speso? Abbiamo risparmiato qualcosa?”.
Non prevedendo la redazione di un bilancio familiare, a queste domande seguono risposte insoddisfacenti poiché non in grado di far emergere sprechi e opportunità.
Immaginate però di dedicare un po’ del vostro tempo alla salute finanziaria della famiglia, quasi fosse un’azienda, con analisi sistematiche e approccio concreto, e forse potrete anche voi immedesimarvi in Paolo e Francesca.
Questo lavoro propone infatti alcune procedure per redigere un bilancio domestico (andando oltre il semplice estratto conto che la banca mensilmente ci invia a “giochi fatti”) suggerendo, nello svolgersi degli eventi della vita, come preventivamente stimare i nostri risultati economici e finanziari e consolidarli in un bilancio composto da un Conto Economico, da uno Stato Patrimoniale e da un Rendiconto finanziario.
La narrazione delle vicissitudini di questa coppia di novelli sposi - aiutati da Dante, il loro ragioniere - vuole quindi guidare il lettore in un percorso di educazione finanziaria in grado di renderlo confidente verso i temi dell’economia d’impresa e di quella domestica attraverso la valutazione degli impatti economici delle decisioni e degli eventi che caratterizzano la vita di ogni coppia, ma anche di ogni singolo cittadino, tra mutui, elettrodomestici, titoli finanziari, autovetture nuove, piani previdenziali, polizze sanitarie, rimborsi fiscali, funerali, cause vinte, incendi...
Il testo costituisce pertanto uno strumento di formazione sui generis, con taglio pratico e approccio semplificato, in grado di favorire la fruibilità da parte dei non addetti e la curiosità di chi già è nel campo, arricchito da diversi approfondimenti e accompagnato dal software “LA FAMIGLIA AZIENDA”, le cui tabelle sono commentate nel testo.
La famiglia è un’impresa che produce ricchezza, che consuma, che sostiene l’economia in crisi, che supporta e sostituisce lo Stato nell’erogazione dei servizi sociali.
Questo lavoro vuole quindi anche contribuire a rafforzare la cittadinanza economica della nostra comunità, nella consapevolezza che, senza il giusto grado di conoscenze e di competenze finanziarie, difficilmente i cittadini potranno costruire famiglie responsabili e orientate al futuro.
Augusto Santori
È dirigente presso il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Docente di Economia e Gestione delle Imprese presso diversi Master ed esperto di metodi di simulazione applicati all’analisi economica. È stato responsabile del Laboratorio di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Ingegneria Gestionale dell’Università La Sapienza di Roma. È autore con il Prof. Pierluigi Piccari dei manuali “Il Bilancio in breve” (2011) e “Leggere il bilancio” (2012) editi da Il Sole 24 Ore.
Prefazione dell’Autore
Introduzione
1 Alla base di un bilancio familiare: la Famiglia come Azienda. Considerazioni preliminari
- Le basi di un bilancio familiare
- Il Conto Economico della Famiglia: i Ricavi, i Costi e l’Utile
- Lo Stato Patrimoniale della Famiglia: Attività, Passività e Patrimonio Netto
- Il Rendiconto Finanziario della Famiglia: Incassi, Pagamenti e Variazione della Liquidità
2 Il Conto Economico di Paolo e Francesca. Ricavi e Costi da un matrimonio
- Come costruire un bilancio familiare
- Da cosa partire
3 Il Conto Economico preventivo o budget economico. Inizia la vita matrimoniale.
4 Lo Stato Patrimoniale iniziale. I capitali disponibili all’inizio del primo anno di matrimonio
5 Il Rendiconto Finanziario preventivo o Budget finanziario. Incassi e Pagamenti della Famiglia Azienda
6 Il controllo di gestione familiare. Analisi consuntiva dopo un anno di matrimonio
7 L’impatto degli eventi sul bilancio familiare. Il secondo anno di matrimonio
8 Il Piano di Ammortamento finanziario, piani previdenziali e altre operazioni finanziarie. La famiglia si allarga nel terzo anno di matrimonio
9 Plusvalenze, dividendi, polizza e taglio delle spese. Il quarto anno di matrimonio della Famiglia Azienda
Cosa è accaduto durante il 2027
10 Indici, analisi storica e analisi verticale. Conclusioni sulla Famiglia Azienda
- L’Analisi verticale e orizzontale del Conto Economico della Famiglia Azienda
- L’Analisi verticale e orizzontale dello Stato Patrimoniale della Famiglia Azienda
- L’Analisi orizzontale del Flusso di Cassa Netto (FCN) della Famiglia Azienda e il rapporto FCN/RN
- I principali indici di bilancio della Famiglia Azienda
- In conclusione, ne è valsa la pena?
Aggiornato alle ultime novità normative
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La riforma dello sport, entrata in vigore da pochi giorni, introduce cambiamenti epocali per il mondo sportivo.
La novità che sembra destare maggiore preoccupazione è l'abolizione delle collaborazioni sportive e l'introduzione della figura del lavoratore sportivo, che comporta una serie di obblighi e adempimenti per i sodalizi sportivi.
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Avvocato esperto in diritto dello sport e dottore di ricerca in diritto civile. Svolge attività professionale anche in sede giurisdizionale nell’ambito del diritto sportivo. È stata titolare dell’insegnamento di Diritto dello Sport e di insegnamenti affini presso l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”.
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“Manutenzione ordinaria degli edifici e impianti. Un bigino per programmare le azioni: cosa, quando, come”. Nel titolo di questo libro – per addetti ai lavori, ma al tempo stesso alla portata di tutti – sono contenute tutte le parole chiave del volume.
Chi non ha mai usato una sintesi schematica per cercare di memorizzare una lezione? Fornire un bigino della manutenzione (del cosa, quando e come, tre concetti che dichiarano un approccio pratico al tema) ha come obiettivo quello di dare a tutti (tecnici, amministratori di condominio, ma anche non addetti ai lavori) gli elementi di base per sapere come agire bene e da dove partire per ogni opportuno approfondimento.
COSA? Nell’attività professionale, le domande più frequenti sono: “Cosa posso fare per risolvere il vizio? In quanto tempo si risolve il problema?”. Questo manuale fornisce la guida per individuare i problemi che possono sorgere a carico di strutture e impianti, analizzarli, comprenderli e risolverli.
QUANDO? L’edificio lasciato a sé stesso degrada e perde la capacità di garantire le prestazioni minime di protezione e comfort. Questo testo raccoglie tutte le caratteristiche degli edifici così che sia semplice reperire il caso specifico e il relativo modus operandi per risolvere il danno.
COME? Con un unico testo. Un volume pratico che racchiude le verifiche e le manutenzioni che devono essere messe in atto per garantire lunga funzionalità agli edifici. Un “bigino” di facile consultazione, da sfogliare in occasione delle innumerevoli domande a cui si trovano a dover rispondere tecnici e amministratori di condominio.
Paola Triaca
Ingegnera edile, opera da 20 anni nel settore delle costruzioni, specializzandosi in interventi civili, edili e in generale di manutenzione degli edifici. Negli ultimi dieci anni ha affiancato, all’attività di progettazione e di cantiere, anche l’esperienza professionale di amministratore di condominio. Relatrice e docente in numerosi corsi e convegni tecnici.
Prefazione
Introduzione
Capitolo 1 – Definizioni: edificio, impianto e manutenzione
Capitolo 2 – Cosa influisce sull’invecchiamento di un edificio?
Capitolo 3 – Chi deve verificare la manutenzione dell’edificio?
Capitolo 4 – Un programma di manutenzione
Sezione 1 – Attacco a terra
Sezione 2 – Elementi perimetrali verticali opachi
Sezione 3 – Coperture
Sezione 4 – Terrazze e lastrici solari a verde, giardini pensili
Sezione 5 – Elementi perimetrali trasparenti e dispositivi oscuranti
Sezione 6 – Balconi, logge, terrazzi a pozzo e aggetti
Sezione 7 – Impianto termico: riscaldamento, condizionamento e climatizzazione
Sezione 8 – Impianto idrico e fognario
Sezione 9 – Presidi e impianti emergenza e sicurezza – Porte REI
Sezione 10 – Impianto elettrico e di messa a terra
Sezione 11 – Piscine
Sezione 12 – Collettori solari e pannelli fotovoltaici.
Sezione 13 – Elevazione verticale e orizzontale
Sezione 14 – Aperture manuali e automatizzate
Capitolo 5 – Il “bigino” dell’edificio. Il fascicolo dell’opera
Allegato A – Check-list riassuntiva
Aggiornato alla Riforma Cartabia (d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149), il volume illustra le particolarità del rito di cognizione e delle impugnazioni alla luce delle recenti novità introdotte. Con schemi procedurali, tabella di raffronto della normativa e formule vuole essere uno strumento operativo di ausilio per i professionisti, al fine di semplificare il lavoro di aggiornamento e approfondire alcuni aspetti della Riforma.
Tra le principali novità introdotte dalla riforma in esame si segnalano:
- il rafforzamento dell’indipendenza e imparzialità degli arbitri, con conseguente potere di emanare provvedimenti cautelari;
- la semplificazione del procedimento civile e la definizione del thema decidendum e thema probandum già alla prima udienza;
- la semplificazione della fase decisoria;
- la riduzione dei casi in cui il Tribunale decide in composizione collegiale;
- l’utilizzo delle innovazioni telematiche, introdotte durante il periodo di emergenza da Covid-19 (udienze da remoto, deposito di note in luogo dell’udienza), con l’ampliamento e il rafforzamento del processo civile telematico;
- l’aumento della competenza per valore del giudice di pace;
- l’estensione della negoziazione assistita alle controversie di lavoro;
- il potenziamento della mediazione (d.lgs. 4 marzo 2010, n. 28, ampliamento delle materie obbligatorie e aumento dei relativi incentivi fiscali);
- l’estensione dell’ufficio del processo;
- l’introduzione del rinvio pregiudiziale in Cassazione nel caso in cui un giudice di merito debba decidere una questione di diritto di difficile interpretazione;
- il procedimento semplificato;
- la revocazione per contrarietà alla CEDU.
Enrico Sirotti Gaudenzi
Avvocato cassazionista, si occupa prevalentemente di consulenze legali nel settore commerciale e finanziario. Autore di numerosi testi giuridici, è formatore accreditato dal Ministero della giustizia con riferimento alla materia della mediazione. Svolge la propria attività professionale con particolare interesse per le operazioni bancarie e la tutela nel credito. Esperto in materia di negoziazione assistita e di strumenti alternativi di risoluzione delle controversie, con riferimento al contenzioso con gli istituti di credito. Docente di materie giuridiche presso l’Istituto regionale di studi giuridici del Lazio A.C. Jemolo, insegna presso UniTre di Milano e coordina corsi e convegni in tema di diritto bancario, finanziario e strumenti alternativi alla giustizia ordinaria. Ha ricevuto riconoscimenti a livello internazionale nel settore bancario e finanziario.
CAPITOLO I - La riforma
1. La riforma
1.1. Premessa
2. Il contenuto della delega al Governo: principi e criteri direttivi
2.1. Giudizio di primo grado
2.2. Giudizio di appello
2.3. Giudizio in Cassazione
2.4. Revocazione
3. Il contenuto della legge di bilancio
4. La legge di bilancio per l’anno finanziario 2023: criticità
5. Il d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149, nello specifico
6. Finalità della riforma. Sintesi sulle principali modifiche
CAPITOLO II - Le caratteristiche della riforma
1. Le caratteristiche della riforma
1.1. I principi fondamentali della riforma
2. Il giudizio davanti al giudice di pace, gli interventi in ambito di giurisdizione e competenza. La riduzione dei casi in cui il Tribunale giudica in composizione collegiale
3. I provvedimenti semplificati
4. La disciplina transitoria
5. Disposizioni di attuazione relative ai consulenti tecnici d’ufficio
6. Le notificazioni
CAPITOLO III - Il procedimento di primo grado
1. Il procedimento di primo grado
1.1. L’atto di citazione, la comparsa di costituzione e risposta e la costituzione delle parti
1.2. Le verifiche preliminari
1.3. Prima comparizione delle parti e la trattazione della causa
2. Il passaggio dal rito ordinario al rito semplificato di cognizione
3. La rimessione della causa al collegio
4. Il terzo interveniente e la chiamata di un terzo in causa
5. La fase decisoria
6. Il procedimento semplificato di cognizione
7. Cenni sulla nuova responsabilità aggravata
CAPITOLO IV - Le impugnazioni
1. L’appello e il ricorso in Cassazione
1.1. Le novità sul contenuto dell’appello: forma, improcedibilità, inammissibilità e appello incidentale
2. Il procedimento d’appello: il giudice istruttore e la prima udienza
3. Il procedimento d’appello: la decisione
4. La riforma del giudizio in Cassazione: motivi e casi di ricorso
4.1. Il rinvio pregiudiziale alla Corte di Cassazione
4.2. Il ricorso in Cassazione: contenuto del ricorso e controricorso
4.3. Il ricorso in Cassazione: la pronuncia
5. La revocazione per contrarietà alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo
6. Il Protocollo d’intesa sul processo civile in Cassazione
TABELLA DI RAFFRONTO DELLA NORMATIVA
SCHEMI PROCEDURALI
a. Schema 1 Giudizio di primo grado
b. Schema 2 Rimessione al collegio
c. Schema 3 Rimessione della causa al giudice monocratico o al Tribunale in composizione collegiale
d. Schema 4 Il procedimento semplificato di cognizione
e. Schema 5 Il procedimento davanti al giudice di pace
f. Schema 6 Il giudizio in appello
g. Schema 7 Il ricorso in Cassazione
h. Schema 8 Procedimento per la decisione accelerata dei ricorsi inammissibili, improcedibili o manifestamente infondati
FORMULARIO
1. Dichiarazione ex art. 137, comma 7, c.p.c. e relata di notifica
2. Atto di citazione
3. Ricorso al giudice di pace, ex artt. 316 e 281 decies c.p.c.
4. Ricorso semplificato ex art. 281 decies c.p.c.
5. Atto di citazione in appello
6. Ricorso per cassazione
SCHEMA DEL DECRETO DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA CONTENENTE IL REGOLAMENTO, AI SENSI DELL’ART. 46 DELLE DISPOSIZIONI DI ATTUAZIONE AL CODICE DI PROCEDURA CIVILE
BIBLIOGRAFIA
L'art. 322 della Legge di Bilancio per il 2023 (l. 197/2022), rinnovando il contenuto dell'art. 8 del D.L. 70/2011, dà la possibilità - ai titolari di mutuo ipotecario a tasso variabile - di chiederne la rinegoziazione, passando all'applicazione di un tasso fisso determinato con criteri di legge, nonché di ottenere una rimodulazione della durata.
I requisiti per la rinegoziazione sono i seguenti:
E' possibile, inoltre, ottenere l'allungamento della durata residua per un massimo di ulteriori 5 anni, a condizione che la durata residua complessiva non risulti superiore a 25 anni.
Il tasso fisso applicato alla rinegoziazione deve essere calcolato come somma delle seguenti componenti:
L’applicativo verifica le condizioni per la richiesta di rinegoziazione del mutuo a tasso variabile e l’allungamento del piano di restituzione, mediante l’inserimento dei dati contrattuali principali del mutuo originario ed alcune altre informazioni; viene rinvenuto, direttamente online, il parametro IRS per il calcolo del nuovo tasso fisso a cui assoggettare il mutuo rinegoziato.
Successivamente, in maniera automatica viene:
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione 2007 in poi; per il corretto funzionamento del foglio di calcolo è necessario che le Macro siano abilitate e che lo zoom sia impostato al 100%.
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Transfer pricing finanziario: analisi della funzione di tesoreria e del pricing delle principali operazioni finanziarie all’interno dei gruppi multinazionali;
eBook in pdf di 88 pagine
La materia del Transfer Pricing, negli ultimi anni, ha conquistato una rilevanza ed una diffusione tali da aggiudicarsi, senza dubbio, un posto d’onore sul podio dei temi più rilevanti nell’ambito della fiscalità internazionale. La rapida evoluzione e diffusione di tale materia scorre parallelamente ai fenomeni della Globalizzazione e della “Concentrazione Aziendale”, che sembrano ormai aver influenzato e caratterizzato l’economia globale e la struttura delle società e dei gruppi societari.
Con il presente elaborato gli autori analizzano la funzione di tesoreria e del pricing delle principali operazioni finanziarie all’interno dei gruppi multinazionali, con tre utili casi pratici:
1. Transfer Pricing finanziario: orientamento internazionale e sviluppi
1.1 Introduzione
1.2. Le linee guida dell'OCSE e le actions BEPS 4, e 8-10
1.3. Linee guida delle Nazioni Unite
1.4. Considerazioni finali
2. Le funzioni di tesoreria accentrata in un Gruppo Multinazionale
2.1 Introduzione
2.2 Ruolo della tesoreria all'interno delle imprese multinazionali
2.3 Attività di tesoreria e rilevanza fiscale
2.4 Principali modelli e tendenze nei Gruppi Multinazionali
2.5 Funzione di tesoreria e IP
2.6 Considerazioni finali
3. Analisi e classificazione delle operazioni finanziarie infragruppo
3.1 Introduzione
3.2 Natura delle operazioni finanziarie infragruppo
3.3 Delineazione e caratterizzazione
3.4 Principali operazioni finanziarie
3.4.1 Finanziamenti
3.4.1.1 Ammontare
3.4.1.2 Termini, condizioni e merito di credito
3.4.2 Garanzie finanziarie
3.4.2.1 Garanzie incrociate
3.4.3 Cash pooling
3.4.3.1 Physical Cash Pooling
3.4.3.2 Notional Cash Pooling
3.5 Considerazioni finali
4. Il Merito di credito (Credit Rating)
4.1 Introduzione
4.2 Il Credit Rating all’interno del Gruppo Multinazionale
4.2.1 Rating di gruppo e rating di società controllate – Supporto implicito
4.2.2 Credit rating di uno strumento finanziario
4.3 Determinazione dei credit rating
4.3.1 Determinare il credit rating della società interessata
4.3.2 Considerare l’applicazione della c.d. Group Rating Methodology
4.3.3 Considerazioni circa il credit rating delle holding
4.4 Considerazioni finali
5. Metodi di analisi delle principali operazioni finanziarie infragruppo
5.1 Introduzione
5.2 Analisi dei Finanziamenti
5.2.1 Il metodo CUP
5.2.2 Il metodo del costo della raccolta – Cost of Funds
5.2.3 Il metodo Credit Default Swaps
5.2.4 I modelli economici
5.2.5 Le Bank opinions
5.2.6 I Safe Harbours
5.3 Analisi del cash pooling
5.3.1 Remunerazione del cash pool leader
5.3.2 Remunerazione dei partecipanti al cash pooling
5.4 Analisi delle Garanzie
5.4.1 Il metodo CUP
5.4.2 Yield Approach
5.4.3 Cost Approach
5.4.4 Evaluation of Expected Loss Approach
5.4.5 Capital Support Method
6. Casi pratici
6.1 CASO A: analisi di un finanziamento infragruppo
6.1.1 Determinazione del merito di credito del soggetto mutuatario
6.1.2 Determinazione del tasso di interesse applicato su operazioni aventi caratteristiche simili alle operazioni finanziarie infragruppo in analisi
6.1.3 Applicazione di opportuni aggiustamenti di comparabilità in considerazione del caso specifico
6.2 CASO B: Finanziamento infragruppo (Metodo dei CDS)
6.2.1 Determinazione del merito di credito del soggetto mutuatario
6.2.2 Determinazione del tasso di interesse applicato su operazioni aventi caratteristiche simili alle operazioni finanziarie infragruppo in analisi
6.2.3 Applicazione di opportuni aggiustamenti di comparabilità in considerazione del caso specifico
6.3 CASO C: Prestazione di Garanzia infragruppo
6.3.1 Determinazione del credit rating del Gruppo e del soggetto garantito
6.3.2 Individuazione di operazioni finanziarie svolte da soggetti con il medesimo credit rating del Gruppo e del soggetto garantito ed aventi caratteristiche simili alle operazioni finanziarie infragruppo su cui grava la garanzia in esame
6.3.3 Applicazione di opportuni aggiustamenti di comparabilità in considerazione del caso specifico
Con Provvedimento del 28.02.2023 n. 55597, l'Agenzia ha approvato il modello di dichiarazione “REDDITI 2023–PF”, con le relative istruzioni, che le persone fisiche devono presentare nell’anno 2023, per il periodo d’imposta 2022, ai fini delle imposte sui redditi.
Modello e istruzioni aggiornati al 13 luglio 2023
Il modello è costituito da:
In Allegato:
Fascicolo 1
Modello Redditi PF - fascicolo 1
Istruzioni per la compilazione Redditi PF - fascicolo 1
Fascicolo 2
Modello Redditi PF - fascicolo 2
Istruzioni per la compilazione Redditi PF - fascicolo 2
Fascicolo 3
Modello Redditi PF - fascicolo 3
Istruzioni per la compilazione Redditi PF - fascicolo 3
Questa Guida operativa affronta le varie problematiche relative al regime Iva (e Imposta di Registro e Ipo-Catastali) nel settore dell’edilizia e immobiliare in genere, alla luce delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 e delle più recenti circolari, risoluzioni e sentenze emanate nel corso del 2022.
Fulcro della trattazione sono gli Schemi riassuntivi, suddivisi per tipologie di immobili e di operazione, che sintetizzano il maggior numero di casistiche possibili in un unico schema facile da consultare.
Completato da una serie di facsimili per la richiesta, da parte dell’acquirente/committente, dell’applicazione dell’aliquota Iva agevolata, il testo esamina gli argomenti più significativi concernenti l’Iva in edilizia, senza tralasciare la normativa di riferimento.
Marco Righetti
Svolge la professione di Dottore Commercialista presso lo Studio dott. Righetti & Associati in Castelnuovo del Garda, in qualità di partner. È specializzato in consulenza societaria e fiscale con particolare riferimento alle imprese che operano nel settore edilizio, immobiliare e turistico. È iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Verona e ai Revisori Legali e collabora con la rivista telematica “Commercialista Telematico”.
PREMESSA E ISTRUZIONI PER L’USO
CAPITOLO 1 – AMBITI SOGGETTIVI
1.1. – Classificazione delle Imprese in Edilizia
1.2. – Cooperative
1.3. – Soggetti con i requisiti “Prima Casa”
1.4. – Soggetti senza i requisiti “Prima Casa”
1.5. – Professionisti
1.6. – Imprenditori agricoli
1.7. – Enti pubblici e privati
1.8. – Enti del terzo settore
1.9. – Parrocchie
1.10. – Soggetti con regime di detrazione Iva superiore o meno al 25%
CAPITOLO 2 – AMBITI OGGETTIVI
2.1. – Definizione di immobili
2.2. – Aree fabbricabili e non fabbricabili
2.3. – Piani particolareggiati, convenzionati, Peep, Pip, atti di trasformazione del territorio
2.4. – Unità abitative e unità strumentali
2.5. – Prima casa
2.6. – Unità abitativa di lusso (caratteristiche principali)
2.7. – Pertinenze
2.8. – Fabbricati costruiti con le caratteristiche “Legge Tupini”
2.9. – Edifici assimilati alle abitazioni non di lusso (“assimilati Tupini”)
2.10. – Residenze turistico alberghiere
2.11. – Abitazioni in residence
2.12. – Abitazioni non ultimate o al grezzo
2.13. – Alloggi sociali
2.14. – Immobili vincolati (immobili di interesse storico, artistico e archeologico)
2.15. – Immobili rurali
2.16. – Immobili c.d. “fantasma”
2.17. – Unità collabenti
2.18. – Materie prime e prodotti finiti (acquisto)
2.19. – Prestazioni di servizi (distinzione tra appalto e fornitura)
2.20. – Opere di urbanizzazione primaria e secondaria
2.21. – Interventi di recupero edilizio (manutenzioni e ristrutturazioni)
2.22. – Abbattimento delle barriere architettoniche
2.23. – Opere condominiali
2.24. – Piscine (acquisto e realizzazione)
2.25. – Lavori di giardinaggio
2.26. – Impianti fotovoltaici e pannelli solari
2.27. – Lavori di rimozione e smaltimento amianto
2.28. – Noleggio di ponteggi
2.29. – Fabbricati in legno
CAPITOLO 3 – OPERAZIONI VARIE
3.1. – Riforma del settore immobiliare D.L. 223/2006 e successive modifiche – cenni
3.2. – La variazione dell’aliquota Iva ordinaria
3.3. – Le modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2011 e dal Decreto Sviluppo 2012
3.4. – Le variazioni in vigore dal 2014 riguardanti l’imposta di registro
3.5. – Momento di effettuazione delle operazioni ai fini Iva
3.6. – Iva e operazioni accessorie – cenni
3.7. – Locazioni di immobili
3.8. – Locazioni turistiche e locazioni brevi
3.9. – La cedolare secca sulle locazioni abitative e sui negozi
3.10. – Il “Rent to Buy” e altre forme alternative di stimolo delle compravendite immobiliari
3.11. – Credito d’imposta per riacquisto “Prima Casa”
3.12. – Operazioni immobiliari a causa o in occasione di separazione e divorzio
3.13. – Casi particolari assimilati o meno ai trasferimenti
3.14. – Cessione di fabbricato per atto della pubblica autorità, aste immobiliari
3.15. – Leasing immobiliari
3.16. – Donazioni e successioni di immobili
3.17. – Data di ultimazione lavori e cessione di fabbricato in corso di costruzione
3.18. – Appalti con operazioni soggette a diverse aliquote Iva
3.19. – Appalti: casi particolari
3.20. – Responsabilità solidale negli appalti
3.21. – Variazione di destinazione d’uso degli immobili
3.22. – Caparra e acconti
3.23. – Immobiliari, detrazione dell’Iva e pro-rata Iva
3.24. – Regime del reverse-charge
3.25. – Split payment
3.26. – Rimborso Iva in edilizia
3.27. – Accertamento, prezzo valore, valore normale, solidarietà Iva del cessionario
3.28. – Responsabilità del cedente e del cessionario per l’applicazione dell’Iva ridotta
3.29. – Acquisto di immobile in costruzione e tutela degli acquirenti – cenni
3.30. – Trasferimento di denaro e transazioni immobiliari – cenni
3.31. – Lavori edilizi e permessi – cenni
3.32. – Piano casa – cenni
3.33. – Attestato di prestazione energetica – cenni
3.34. – Durc e Durc di congruità – cenni
3.35. – Eventi sismici e calamità naturali – rimandi
3.36. – Imposte dirette nel settore immobiliare – cenni
3.37. – Territorialità Iva, trasferimenti immobiliari e prestazioni di servizi su immobili
CAPITOLO 4 – SCHEMI RIASSUNTIVI
Tabella 1 – Vendita di fabbricati abitativi a un privato
Tabella 2 – Vendita di fabbricati abitativi a una impresa
Tabella 3 – Vendita di fabbricati strumentali
Tabella 4 – Vendita di terreni
Tabella 5 – Locazione di fabbricati abitativi
Tabella 6 – Locazione di fabbricati strumentali
Tabella 7 – Leasing di fabbricati abitativi
Tabella 8 – Leasing di fabbricati strumentali
Tabella 9 – Locazione di terreni
Tabella 10 – Leasing di terreni
Tabella 11 – Prestazioni di servizi per fabbricati abitativi o a prevalente destinazione abitativa
Tabella 12 – Prestazioni di servizi per la realizzazione di immobili non abitativi
Tabella 13 – Vendita di beni e materiali per fabbricati abitativi o a prevalente destinazione abitativa
Tabella 14 – Vendita di beni e materiali per la realizzazione di immobili non abitativi
CAPITOLO 5 – MODULI PER LA RICHIESTA DELL’IVA AGEVOLATA
5.1. – Richiesta Iva agevolata, appalto per la costruzione prima casa
5.2. – Richiesta Iva agevolata, appalto per la costruzione di garage prima casa
5.3. – Richiesta Iva agevolata, acquisto immobile prima casa (anche se non ultimato – al grezzo)
5.4. – Richiesta Iva agevolata, acquisto di garage prima casa (anche se non ultimato – al grezzo)
5.5. – Richiesta Iva agevolata, appalto per la costruzione di abitazione rurale per agricoltore
5.6. – Richiesta Iva agevolata, acquisto da impresa costruttrice di abitazione rurale per agricoltore
5.7. – Richiesta Iva agevolata, assegnazione di immobile prima casa
5.8. – Richiesta Iva agevolata, impresa che costruisce fabbricati Tupini per la rivendita
5.9. – Richiesta Iva agevolata, opere finalizzate al superamento delle barriere architettoniche
5.10. – Richiesta Iva agevolata, acquisto beni finiti per la costruzione di immobile abitativo non di lusso
5.11. – Richiesta Iva agevolata, acquisto beni finiti per la realizzazione di abitazione rurale per agricoltore
5.12. – Richiesta Iva ridotta, appalto per la costruzione di abitazione non di lusso
5.13. – Richiesta Iva ridotta, appalto per la costruzione di fabbricati “Tupini”
5.14. – Richiesta Iva agevolata, opere di urbanizzazione e operazioni assimilate
5.15. – Richiesta Iva agevolata, interventi di recupero edilizio
5.16. – Richiesta Iva agevolata, manutenzioni ordinarie e straordinarie edilizia residenziale pubblica
5.17. – Richiesta Iva agevolata, allacciamento alle reti di teleriscaldamento per risparmio energetico
5.18. – Richiesta Iva agevolata, lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria su immobili abitativi
5.19. – Richiesta Iva agevolata, acquisto di garage pertinenza di abitazione non di lusso
CAPITOLO 6 – ALCUNI RIFERIMENTI NORMATIVI
Articolo 10 D.P.R. n. 633/1972 (Legge Iva) – stralcio
Articolo 17 D.P.R. n. 633/1972 (Legge Iva) – stralcio
Articolo 17-ter D.P.R. n. 633/1972 (Legge Iva)
Tabella A/2 – parte II – Beni e servizi soggetti all’aliquota del 4%
Tabella A/3 – parte III – Beni e servizi soggetti all’aliquota del 10%
