Inserisci l'e-mail con la quale ti sei registrato su FISCOeTASSE.com
Entra con le tue credenziali BusinessCenter o SiteCenter. Password dimenticata?
Dopo una breve descrizione dell’apicoltura quale attività agricola, il formulario prosegue con l’inquadramento giuridico del servizio di impollinazione a titolo oneroso e con l’analisi degli elementi costitutivi del relativo contratto.
Seguono la descrizione degli aspetti fiscali dell’istituto ed una proposta contrattuale per servizio di impollinazione.
Formule contenute in formato word:
Editore: ConsulenzaAgricola.it s.r.l.
Collana: Guida pratica e formulario
Anno edizione: 2022
Pagine: 11
1. Definizione dell’istituto giuridico
2. La natura agricola del servizio di impollinazione
3. Il contenuto del contratto di impollinazione
4. La forma del contratto
5. Aspetti fiscali
5.1 - imposte sul reddito
5.2 - imposta sul valore aggiunto
5.3 - imposta di registro
Formule contrattuali
6. Schema di contratto per servizio di impollinazione
Le indagini tributarie nei procedimenti civili di separazione e divorzio
L’intervento dell’Amministrazione finanziaria nei processi civili di separazione e divorzio alla luce della Riforma CARTABIA
eBook in pdf di 111 pagine.
Sono diversi i punti di contatto tra la disciplina generale di natura civilistica e i profili connessi alla ricostruzione della posizione fiscale di un soggetto. Tra questi, assume interesse il procedimento civile finalizzato alla separazione e divorzio tra coniugi, nella misura in cui esistono specifiche disposizioni che prevedono la possibilità che il giudice competente deleghi l’Amministrazione finanziaria (rectius, gli organi della polizia tributaria) al fine di procedere alla corretta ricostruzione dei redditi e della situazione patrimoniale di uno dei coniugi onde stabilire l’importo dell’assegno divorzile o di mantenimento dei figli.
La recente riforma CARTABIA ha abrogato la previgente legge sul divorzio datata 1970, riconducendo l’intera disciplina nella sua sede naturale, ossia nel Codice di procedura civile sotto uno specifico Titolo denominato “Norme per il procedimento in materia di persone, minorenni e famiglia”.
L’analisi condotta ha evidenziato numerose implicazioni giuridiche e permesso di porre in evidenza degli interessanti profili di ordine pratico da tenere in considerazione da parte di tutti i soggetti che si trovano ad affrontare tali questioni con particolare riguardo a quello che è lo strumento a disposizione del Fisco che si mostra maggiormente idoneo a fornire al giudice competente quel riscontro, connotato da elementi di equità e oggettività, utile al fine della predisposizione degli adempimenti di propria competenza.
Sintesi
Prefazione
1. Le indagini reddituali e patrimoniali della “polizia tributaria” nei procedimenti di separazione e divorzio
1.1 Premessa
1.2 Il presupposto giuridico: evoluzione della disciplina a seguito della cd. “Riforma Cartabia”
1.3 (Segue…) L’orientamento della giurisprudenza di legittimità formatosi intorno alla delimitazione del potere del giudice
1.4 Gli obblighi di comunicazione degli illeciti fiscali posti in capo al giudice
1.5 Natura giuridica ed effetti dell’attività del giudice
1.6 I soggetti delegabili: la "polizia tributaria"
1.7 L'oggetto delle indagini
1.8 I risvolti di natura fiscale
2. Il principale strumento operativo della polizia tributaria: le cc.dd. “Indagini finanziarie”
2.1 Premessa
2.2 Le fonti normative di riferimento
2.3 Ambito soggettivo di applicazione della disciplina delle Indagini finanziarie
2.3.1 Gli organi deputati all'inoltro delle richieste
2.3.2 Gli intermediari finanziari destinatari delle richieste
2.3.3 I contribuenti destinatari degli effetti delle richieste
2.3.4 I soggetti terzi
2.4 Ambito oggettivo di applicazione della norma
2.4.1 Le operazioni e i rapporti oggetto di indagine
2.4.2 Operazioni escluse dal novero delle indagini
2.5 Procedure telematiche per l’inoltro delle richieste e delle risposte
2.5.1 La tempistica per l'invio delle risposte
2.5.2 Modalità di predisposizione e invio delle risposte
2.6 L'informativa degli intermediari finanziari al contribuente
2.7 Le sanzioni agli intermediari
2.8 Dall’abolizione del segreto bancario alla comunicazione automatica dei dati bancari all’Agenzia delle entrate
3. L’utilizzo dei dati e degli elementi acquisiti
3.1 Introduzione
3.2 Il provvedimento di autorizzazione alle indagini bancarie e finanziarie tra giurisprudenza, prassi e dottrina
3.3 L'onere della prova nell’interpretazione della giurisprudenza di legittimità
3.4 La “prova contraria”: portata ed effetti secondo la giurisprudenza della Cassazione
3.5 L’efficacia probatoria delle presunzioni in tema di Indagini finanziarie
3.6 Indagini finanziarie nei confronti di soggetti terzi
3.7 La questione della fittizia intestazione
3.8 I prelevamenti dei professionisti e la pronuncia della Corte Costituzionale n. 228/2014
3.9 Le limitazioni operative della presunzione stabilite dal Legislatore nel 2016
4. Il contraddittorio con il soggetto sottoposto a controllo
4.1 La convocazione del contribuente presso l’Ufficio finanziario
4.2 Il coinvolgimento del contribuente nell’attività di accertamento: finalità e forme della partecipazione del contribuente
4.3 La collaborazione e il contraddittorio nell'opinione della Corte di Cassazione
4.4 La discussa applicabilità dell’art. 12, comma 7, della Legge n. 212/2000 alle Indagini finanziarie
4.5 La partecipazione solo “eventuale” del contribuente alla fase istruttoria?
4.6 L’attuale approdo giurisprudenziale e le prospettive di riforma
5. L’utilizzo delle Indagini finanziarie nelle cause di separazione e divorzio
5.1 Introduzione
5.1.1 Il giudizio civile e i presupposti dell’indagine finanziaria
5.1.2 Le indagini finanziarie chieste dal coniuge o disposte d’ufficio
5.2 Il reddito emergente dal giudizio civile che risulti occultato al Fisco
5.3 Ulteriori ipotesi che consentono di disattendere il contenuto della dichiarazione tributaria del coniuge
5.4 I conti correnti intestati a soggetti terzi
5.5 Il diritto di accesso
5.6 Trasmissione degli atti e delle risultanze acquisiti nel corso del giudizio di separazione all’Agenzia delle Entrate o alla Guardia di Finanza
Conclusioni
Bibliografia
eBook in pdf di 173 pagine sulla Pace Fiscale 2023: 10 strumenti per definire il contenzioso con il Fisco, prima, durante o dopo un accertamento.
Aggiornato al D.L. n. 34/2023 (Decreto "Bollette") e con la recente Circolare n. 21/E del 26 luglio 2023
Con l’avvio delle riforme del sistema fiscale trova nuovamente spazio una misura straordinaria di “tregua” fiscale, una sorta di “condono” con possibilità di chiudere le liti potenziali, attuali o passate, con il pagamento delle imposte (ma non delle sanzioni).
L’ambito di operatività delle disposizioni introdotte dalla Legge di bilancio 2023 è vasto, e parte dall’ opportunità di definire gli avvisi bonari sino alla riapertura dei termini per la rottamazione, senza trascurare il rafforzamento della conciliazione giudiziale e la possibilità di definire le liti pendenti; particolarmente importante è poi l’innovativo strumento del “ravvedimento speciale”, che si affianca alla sanatoria delle violazioni formali e al saldo e stralcio per i debiti fino a 1.000 euro.
Le misure presentate dal legislatore sono naturalmente da valutare all’interno della sfera di ogni singolo soggetto, alla luce della situazione personale e della necessità di considerare tutte le opportunità fornite dalla normativa, tenendo presente peraltro che riguardano tutti i contribuenti, dalla persona fisica alla grande impresa.
In questo contesto, l'ebook si propone di fornire uno strumento di rapida consultazione e una “bussola” per orientare il professionista nell’interpretazione della legislazione e soprattutto della prassi rilevanti in materia.
Introduzione alle misure di sostegno al contribuente nella Legge di Bilancio 2023: pace o “tregua” fiscale?
Sintesi dell’organizzazione delle disposizioni normative
Prospetto delle misure di definizione agevolata della Legge di Bilancio 2023
Modalità di pagamento delle somme dovute per le misure previste dalla “Tregua fiscale”
1. La sanatoria delle comunicazioni di irregolarità
1.1 Definizione agevolata avvisi bonari
1.1.1 Chi può aderire alla sanatoria delle comunicazioni di irregolarità
1.1.2 Quanto occorre pagare
1.1.3 Rateazioni in corso
1.1.4 Definizione agevolata degli avvisi bonari e decreto Sostegni (D.L. N. 41/2021)
1.1.5 Mancato pagamento delle somme dovute per l’adesione alla sanatoria
1.1.6 Lieve inadempimento e sanatoria
1.1.7 Altre misure: 1) rateazione in 20 rate a prescindere dall’importo dovuto
1.1.8 Altre misure: 2) proroga di un anno del termine decadenziale per la notificazione delle cartelle di pagamento
1.1.9 Osservazioni conclusive: le valutazioni da fare
1.1.10 Le date da ricordare per la definizione agevolata degli avvisi bonari
2. La definizione delle violazioni formali
2.1 Definizione delle violazioni formali
2.1.1 Chi può aderire alla definizione delle violazioni formali
2.1.2 Chi NON può aderire alla definizione delle violazioni formali
2.1.3 Modalità e costi della definizione delle violazioni formali
2.1.4 Altre misure: proroga di due anni del termine decadenziale per la notificazione delle cartelle di pagamento e rinvio ad un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate
2.1.5 Osservazioni conclusive: 1) nozione di “violazione formale”
2.1.6 Osservazioni conclusive: 2) le valutazioni da fare
2.1.7 Le date da ricordare per la definizione delle violazioni formali
3. Le misure straordinarie deflative del contenzioso nel procedimento
3.1 Ravvedimento speciale
3.1.1 Chi può aderire al ravvedimento speciale
3.1.2 Chi NON può aderire al ravvedimento speciale
3.1.3 Modalità e costi del ravvedimento speciale
3.1.4 Mancato pagamento delle somme dovute per il ravvedimento speciale
3.1.5 Ravvedimento ordinario e ravvedimento speciale
3.1.6 Lieve inadempimento e ravvedimento speciale
3.1.7 Altre misure: rinvio ad un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate
3.1.8 Osservazioni conclusive: le valutazioni da fare
3.1.9 Le date da ricordare per il ravvedimento speciale
3.2 Adesione agevolata e definizione agevolata del PVC
3.2.1 Chi può aderire all’adesione agevolata e alla definizione agevolata del PVC
3.2.2 Chi NON può aderire all’adesione agevolata e alla definizione agevolata del PVC
3.2.3 Modalità e costi dell’adesione agevolata e della definizione agevolata del PVC
3.2.4 Mancato pagamento delle somme dovute per l’adesione agevolata e la definizione agevolata del PVC
3.2.5 Riversamento credito R&S e definizione agevolata dei PVC
3.2.6 Lieve inadempimento, adesione e definizione agevolata del PVC
3.2.7 Altre misure: rinvio ad un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate
3.2.8 Osservazioni conclusive: le valutazioni da fare
3.2.9 Le date da ricordare per l’adesione agevolata e la definizione agevolata dei PVC
4. Le misure straordinarie deflative del contenzioso nel processo
4.1 Definizione agevolata delle liti tributarie
4.1.1 Introduzione alla “nuova” definizione agevolata delle liti tributarie
4.1.2 Chi può aderire alla definizione agevolata delle controversie tributarie
4.1.3 Chi NON può aderire alla definizione agevolata delle controversie tributarie
4.1.4 Modalità e costi della definizione agevolata delle controversie tributarie
4.1.5 Mancato pagamento delle somme dovute per la definizione agevolata delle controversie tributarie
4.1.6 Lieve inadempimento e definizione agevolata delle controversie tributarie
4.1.7 Somme pagate in pendenza di giudizio
4.1.8 Estinzione del giudizio
4.1.9 Sospensione del giudizio dei termini
4.1.10 Diniego di definizione agevolata
4.1.11 Estinzione da parte di coobbligato
4.1.12 Definizione agevolata in base alla Riforma della giustizia tributaria
4.1.13 Estensione alle controversie incardinate con gli enti territoriali
4.1.14 Altre misure: rinvio ad un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate
4.1.15 Osservazioni conclusive: le valutazioni da fare
4.1.16 Le date da ricordare per la definizione agevolata delle liti tributarie
4.2 Conciliazione agevolata
4.2.1 Chi può aderire alla conciliazione agevolata
4.2.2 Chi NON può aderire alla conciliazione agevolata
4.2.3 Modalità e costi della conciliazione agevolata
4.2.4 Mancato pagamento delle somme dovute per la conciliazione agevolata
4.2.5 Lieve inadempimento e conciliazione agevolata
4.2.6 Osservazioni conclusive: le valutazioni da fare
4.2.7 Le date da ricordare per la conciliazione agevolata
4.3 Rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti in Cassazione
4.3.1 Chi può aderire alla rinuncia agevolata in Cassazione
4.3.2 Chi NON può aderire alla rinuncia agevolata in Cassazione
4.3.3 Modalità e costi della rinuncia agevolata
4.3.4 Mancato pagamento delle somme dovute per la rinuncia agevolata
4.3.5 Osservazioni conclusive: le valutazioni da fare
4.3.6 Le date da ricordare per la rinuncia agevolata in Cassazione
4.4 Regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate in procedimenti deflativi del contenzioso
4.4.1 Chi può aderire alla regolarizzazione degli omessi versamenti dei procedimenti deflativi del contenzioso
4.4.2 Chi NON può aderire alla regolarizzazione degli omessi versamenti dei procedimenti deflativi del contenzioso
4.4.3 Modalità e costi della regolarizzazione degli omessi versamenti dei procedimenti deflativi del contenzioso
4.4.4 Mancato pagamento delle somme dovute per la regolarizzazione degli omessi versamenti dei procedimenti deflativi del contenzioso
4.4.5 Osservazioni conclusive: le valutazioni da fare
4.4.6 Le date da ricordare per la regolarizzazione degli omessi versamenti dei procedimenti deflativi del contenzioso
5. Le misure di sostegno del contribuente nella riscossione
5.1 Stralcio dei debiti fino a 1.000 euro affidati agli Agenti della riscossione
5.1.1 Caratteristiche principali dello stralcio dei ruoli fino 1.000 euro
5.1.2 Stralcio dei ruoli fino a 1.000 euro e precedenti rottamazioni
5.1.3 Somme escluse dallo stralcio dei ruoli fino a 1.000 euro
5.1.4 Carichi affidati da enti diversi (tra cui enti locali ed enti di previdenza privati)
5.1.5 Annullamento automatico delle sanzioni amministrative
5.1.6 Le date da ricordare per lo stralcio dei ruoli fino 1.000 euro
5.2 Rottamazione “quater” dei ruoli affidati all’agente della riscossione dal 1.1.2000 al 30.6.2022
5.2.1 Rottamazione “quater”: le novità rispetto alle precedenti rottamazioni
5.2.2 Rottamazione “quater”: le somme escluse dalla definizione
5.2.3 Rottamazione “quater”: la procedura da seguire
5.2.4 Effetti della presentazione della dichiarazione di adesione alla rottamazione “quater”
5.2.5 Rottamazione “quater”: quanto e “come” versare gli importi dovuti
5.2.6 Rottamazione “quater” e dilazioni di pagamento in atto
5.2.7 Rottamazione “quater” e contenzioso pendente
5.2.8 Rottamazione “quater” e procedure concorsuali
5.2.9 Rottamazione “quater” e precedenti rottamazioni non perfezionate
5.2.10 Conseguenze in caso di mancato versamento delle somme dovute per la rottamazione “quater”
5.2.11 Le date da ricordare per la rottamazione quater
6. Approfondimento – Pace fiscale e Riforma fiscale
Appendice normativa
Definizione agevolata liti pendenti: il punto in vista della scadenza del 30 settembre 2023.
eBook in pdf di 93 pagine.
La legge di bilancio 2023, all'articolo 1, commi da 186 a 205, ha introdotto una nuova definizione agevolata delle controversie tributarie, pendenti al 1° gennaio 2023 in ogni stato e grado del giudizio, proposte nei confronti dell'Agenzia delle entrate, dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli e degli enti territoriali che abbiano inteso aderire alla procedura di definizione stessa.
Nel presente lavoro consideremo la scadenza di questa definizione che, salve ulteriori proroghe, è fissata attualmente al 30 settembre 2023.
Verranno analizzate quindi le norme e la prassi (largamente riferita alla precedente definizione, quella prevista dall’articolo 6 del decreto-legge n. 119 del 2018, dato che, come si legge nella relazione illustrativa citata “Le norme in esame appaiono analoghe, nel contenuto, a quanto già disposto dall’articolo 6 del decreto-legge n. 119 del 2018”).
Verranno rilevate le differenze tra la regola del 2018 e quella del 2022, con riferimenti alla giurisprudenza che sulle precedenti definizioni si è venuta a formare.
Ed infine verranno analizzati la modulistica ed il software per inviare all’Agenzia delle Entrate la relativa domanda, cercando di risolvere tutti gli aspetti pratici.
Infine un esame della domanda di definizione da presentare all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e della specifica modulistica.
Mentre era in fase di preparazione il presente lavoro, è uscito il Dossier n. 80/4 (A.C. 1038/B) del 2 agosto 2023, che contiene una serie di importanti riferimenti riguardo alla Delega al Governo per la riforma fiscale. L’articolo 12 della Delega, in particolare e l’articolo 19, modificato dal Senato, recano i princìpi e i criteri direttivi a cui il Governo è chiamato ad attenersi nell’esercitare la revisione della disciplina e dell’organizzazione dei processi tributari.
Chiara quindi la volontà del Legislatore di definire quanto più possibile le controversie tributarie in essere, sulle quali le novità normative, per quanto di natura procedimentale esse siano, non possono che impattare in modo ridotto. Non ci sarebbe neppure da meravigliarsi se altri provvedimenti di stralcio arrivassero se e quando la delega verrà infine attuata, come accade normalmente in occasione dell’entrata in vigore delle disposizioni riformatrici.
Introduzione
1. La normativa
2. La prassi del 2023 e i riferimenti alle precedenti definizioni
2.1 Aspetti soggettivi della controversia
2.2 Atti definibili e tributi interessati
2.3 Presentazione della domanda e condizioni di accesso alla definizione
2.4 Il valore della controversia e gli importi dovuti
2.5 Importi scomputabili
2.6 Rettifica di perdite
2.7 Perfezionamento della definizione, termini e modalità di pagamento
2.8 Codici tributo
2.9 Effetti del perfezionamento
2.10 Coobbligati
2.11 Sospensione dei giudizi
2.12 Sospensione dei termini di impugnazione
2.13 Diniego della definizione
2.14 Estinzione del giudizio
3. Questioni aperte, dubbi interpretativi e dottrina 2023
3.1 Ricorso notificato solo all’Agente della riscossione e intervento in giudizio dell’Agenzia delle Entrate successivo al 1° gennaio 2023
3.2 Scomputabilità degli importi pagati in occasione di precedenti definizioni
3.3 Non restituibili (ma scomputabili) i versamenti eseguiti dal terzo pignorato
3.4 Definizione agevolata dei giudizi tributari pendenti innanzi alla Corte di cassazione in caso di riunione di più giudizi
3.5 Sanzioni aggiuntive per recupero di costi da operazioni inesistenti
3.6 Sospensione straordinaria e sospensione feriale
3.7 Definizione dei coobbligati e giudicato esterno in relazione al valore della lite
3.8 Rapporto tra la definizione agevolata delle liti tributarie ed esperibilità, da parte del cedente o committente, dell’azione restitutoria ex art. 30- ter del D.P.R. n. 633/1972
3.9 Errore nella determinazione degli importi da versare e scusabilità dello stesso
3.10 Nuova rateazione mensile ed incertezze interpretative
4. Come si presenta la domanda di definizione
4.1 Le modifiche alla modulistica introdotte dopo il “decreto bollette”
4.2 L’invio della domanda
4.3 Il contenuto della domanda
5. Modalità di invio della pratica all’Agenzia delle Entrate
5.1 Il software di compilazione
6. Breve esame della domanda di definizione delle liti in cui sono parte l’Agenzia delle Dogane e Monopoli o un Ente Locale che abbia aderito alla sanatoria
6.1 Domande da presentare all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
6.2 Modelli e istruzioni dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
6.3 Modalità di presentazione
6.4 Definizione delle liti pendenti su tributi comunali e/o degli altri Enti Locali
7. Il deposito ai fini della estinzione del giudizio
7.1 Modalità di deposito.
Servizio di Analisi di benchmark: viene fornito un Report in excel di analisi degli ultimi 4 bilanci dei propri competitors e confronto con i dati della propria società.
Possibile effettuare un acquisto multiplo per un numero massimo di 10 competitors.
Report in excel per l’analisi bilanci dei propri competitors.
Il report analizza i dati di bilancio degli ultimi 4 esercizi dei competitors e li raffronta con i dati della vostra società.
Il report consente di effettuare un’analisi di benchmark tra la propria società e i propri competitors (sulla base dell’elenco nominativo fornito preventivamente).
Il file analizza i bilanci degli ultimi 4 esercizi e predispone queste analisi:
I report possono essere personalizzati e stampati in quanto il file excel viene fornito sprotetto, privo di formule.
Note:
Si allega un REPORT DI ESEMPIO con i dati esemplificativi di alcune società operanti nel settore manifatturiero.
Responsabilità amministrativa enti e whistleblowing
Reati tributari: dalle origini del sistema punitivo tributario fino alle novità del whistleblowing; ebook in pdf di 250 pagine
Il presente lavoro intende esaminare il percorso normativo e giurisprudenziale che è approdato all’introduzione dell’art. 25-quinquiesdecies, D. Lgs. n. 231/2001, nonché le prime applicazioni operative, evidenziandone i principali profili problematici.
L’introduzione della responsabilità amministrativa degli enti al principio del terzo millennio, con il superamento del principio tralatizio secondo cui “societas delinquere et puniri non potest”, ha rappresentato un salto evolutivo del nostro ordinamento, che invero, a distanza di oltre un ventennio, non risulta ancora del tutto metabolizzato e pone questioni lontane dall’essere risolte.
A ben vedere, infatti, l’operatività del D. Lgs. n. 231/2001 risulta caratterizzata da una applicazione non omogenea a livello territoriale, che sconta il diffuso pregiudizio tra le imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni, secondo cui si tratterebbe di uno strumento tutto sommato ammennicolare, e che, in realtà, tradisce una cultura d’impresa arretrata, non più al passo con i tempi.
Ciò detto, l’inserimento dei reati tributari tra i reati-presupposto viene a collocarsi in tale contesto, trattandosi di un passaggio oramai ineludibile per una serie di ragioni quali, in primis, la natura stessa del reato tributario, ontologicamente connessa ad un interesse d’impresa, e quindi l’ampliamento sempre più vasto delle condotte presupposto, con cui mal si conciliava la perdurante estraneità della materia fiscale.
Non ultimo, hanno contribuito ragioni di sistema riconducibili alla sentita necessità di imprimere ulteriore impulso al contrasto all’evasione (come attestato dalla Relazione illustrativa della L. n. 157/2019), nonché l’urgenza di recepire puntuali obblighi internazionali, a partire da quelli elaborati in sede europea.
La trattazione iniziale ripercorre l’evoluzione del sistema penal-tributario, a partire dalla Legge n. 4 del 1929, salutata da molti come la Magna charta nella materia che ne occupa, per soffermarsi sulle riforme succedutesi nel tempo, non sempre di indirizzo omogeneo, fino al D.L. 124 del 2019. Sarà così chiaro che, non diversamente da quanto riscontrabile nel diritto penale in generale, le modifiche all’apparato repressivo tributario non rispondono ad un disegno razionale e coerente, bensì piuttosto a pulsioni contingenti, talvolta populiste.
La trattazione prosegue con una panoramica generale sulla disciplina della responsabilità amministrativa degli enti di cui al D. Lgs. n. 231/2001, soffermandosi, in particolare, sui soggetti destinatari della normativa e sui presupposti richiesti ai fini della sua operatività, avuto particolare riguardo alle nozioni di interesse e vantaggio e al ruolo chiave del modello organizzativo quale elemento rilevante ai fini della stessa responsabilità dell’ente o dell’accesso agli istituti premiali.
Successivamente, vengono approfondite le soluzioni esegetiche con le quali la giurisprudenza, prima del D.L. n. 157/2019, ha tentato di attrarre i reati tributari, allora ancora “grandi assenti” del D. Lgs. n. 231/2001, nell’orbita della responsabilità degli enti, ad esempio valorizzandone la natura di reati-fine o di reati-presupposto di fattispecie già ricomprese nell’elenco delle fattispecie di cui al D. Lgs. n. 231/2001.
Speciale attenzione viene dedicata, quindi, ai reati presupposto previsti dall’art. 25-quinquiesdecies, D. Lgs. n. 231/2001, e ai più rilevanti punti di intersezione tra le relative norme incriminatrici e la disciplina di cui al D.Lgs. n. 231/2001.
Segue la trattazione dei più rilevanti profili problematici legati all’introduzione dei reati tributari nel novero dei reati presupposto della responsabilità degli enti. In particolare, ci si sofferma sugli indesiderata dovuti alla (permanente) vigenza del principio di autonomia della responsabilità degli enti di cui all’art. 8, D. Lgs. n. 231/2001 (rectius: alla perdurante interpretazione giurisprudenziale dello stesso come applicabile anche alle mere cause di non punibilità) e, in particolare, all’irrilevanza, sul piano della responsabilità degli enti ex art. 25-quinquiesdecies, D. Lgs. n. 231/2001, del pagamento del debito tributario di cui alla causa di non punibilità prevista dall’art. 13, D. Lgs. n. 74/2000.
Infine, specifica attenzione è dedicata alla questione della compatibilità tra il principio del ne bis in idem e il nuovo regime di responsabilità degli enti (al contempo) per illeciti amministrativi tributari e per illeciti amministrativi dipendenti da reati tributari.
È poi oggetto di trattazione il tema dei modelli organizzativi e della necessità di un loro aggiornamento al fine di tener conto del rischio fiscale. Al riguardo, è dato ampio risalto all’istituto dell’adempimento collaborativo e al tax control framework, già in uso in materia tributaria da almeno un decennio per i grandi contribuenti che, pur con le sue peculiarità, può rappresentare un valido riferimento per le imprese chiamate a costruire presidi preventivi che possano avere efficacia esimente della responsabilità ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001.
Sarà opportunamente approfondito il tema della valutazione della idoneità del Modello, che ha evidenziato non pochi nodi interpretativi e applicativi, con la conseguenza di aver ingenerato sovente negli enti una comprensibile sensazione di “insicurezza” e saranno proposti esempi pratici, calibrati sul rischio fiscale.
Saranno poi descritte, seppur in rapidi cenni, le attività della polizia giudiziaria ai fini dell’accertamento della responsabilità amministrativa dell’ente e descritte le conseguenze, nei confronti di quest’ultimo, sul piano sanzionatorio. In particolare, sarà dato conto della complessità del sistema punitivo, che si struttura in sanzioni pecuniarie cui si aggiungono le misure interdittive e le misure ablatorie. Con riferimento a tale profilo, sarà evidenziato il rischio di una sovrapposizione delle misure di confisca, derivante dalla possibile, contestuale applicazione di più istituti, il cui novero è stato da ultimo ampliato a seguito dell’introduzione della cd. “confisca allargata”.
Infine, sarà illustrata una novità particolarmente rilevante in tema di whistleblowing: verranno, in particolare, affrontati i principali aspetti della normativa di cui al D. Lgs. n. 24/2023, che estende l’ambito di operatività di tale istituto a tutti i soggetti privati, caratterizzati da determinati requisiti dimensionali, a prescindere dall’avvenuta, preventiva adozione di modelli organizzativi. Ci si soffermerà, quindi, sulle potenzialità di un tale strumento nel contrasto (anche) agli illeciti tributari, a superamento di un approccio, anche culturale, che è stato caratterizzato da un “equilibrio precario di sentimenti”, oscillante tra spirito di ammirazione e biasimo.
Prefazione
1. La lunga marcia dell’evoluzione del sistema sanzionatorio penal-tributario
1.1 Introduzione
1.2 Le origini del sistema punitivo tributario: la L. n. 4/1929
1.3 Il c.d. panpenalismo tributario: la L. n. 516 del 1982
1.4 Il modello di tutela penale incentrato sulla “dichiarazione”: il D. Lgs. n. 74/2000
1.5 L’inasprimento della risposta sanzionatoria: il D.L. n. 124 del 2019 e il D. Lgs. n. 75/2020
2. La disciplina della responsabilità amministrativa degli enti
2.1 Perché riconoscere una responsabilità agli enti? L’urgenza di intervenire tra impulsi esterni ed evidenze empiriche
2.2 La vexata quaestio della natura della responsabilità degli enti da reato
2.3 I destinatari della disciplina
2.3.1 Enti e società di diritto straniero
2.3.2 Società unipersonali e ditte individuali
2.3.3 Esclusioni
2.4 Criteri di imputazione della responsabilità dell’ente
2.4.1 Criteri di imputazione oggettiva
2.4.1.1 Interesse e vantaggio
2.4.1.2 I soggetti apicali e sottoposti
2.4.2 Il criterio d’imputazione del reato all’ente sul piano soggettivo: profili sostanziali
2.4.3 Modelli organizzativi
2.4.4 Il criterio di imputazione dei sottoposti
2.4.5 Il Sistema sanzionatorio
3. La responsabilità amministrativa degli enti per i reati tributari
3.1 La rilevanza della materia tributaria ai fini della responsabilità dell’ente: cenni introduttivi
3.2 L’art. 25-quinquiesdecies
3.3 Prima del novum normativo
3.3.1 I reati tributari quali reati–fine del delitto di associazione per delinquere
3.3.2 I reati tributari quali reati-presupposto del delitto di autoriciclaggio
3.3.3 Il caso “Gubert” e l’ammissibilità della confisca diretta nei confronti dell’ente, affermata dalle SS.UU. Penali della Corte Suprema di Cassazione
4. I reati di riferimento
4.1 Il delitto di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 2, D. Lgs. n. 74/2000)
4.2 La dichiarazione mediante altri artifici (art. 3, D. Lgs. n. 74/2000)
4.3 La dichiarazione infedele (art. 4, D. Lgs. n. 74/2000)
4.4 Il delitto di omessa dichiarazione (art. 5, D. Lgs. n. 74/2000)
4.5 Il delitto di emissione di fatture per operazioni inesistenti (art. 8, D. Lgs. n. 74/2000)
4.6 Il delitto di occultamento o distruzione di documenti contabili (art. 10 D. Lgs. n. 74/2000)
4.7 Il delitto di indebita compensazione (art. 10-quater, D. Lgs. n. 74/2000)
4.8 La sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte (art. 11, D. Lgs. n. 74/2000)
5. Prime applicazioni pratiche e problematiche operative
5.1 Le asimmetrie tra responsabilità della persona fisica e la responsabilità dell’ente
5.2 La tenuta del principio del ne bis in idem tra disciplina penal-tributaria e sanzioni amministrative di matrice tributaria
5.3 La responsabilità amministrative nei gruppi d’impresa
5.4 Arriva la prima condanna per illeciti fiscali ai sensi del D. Lgs. 231
5.5 Considerazioni conclusive
6. La costruzione dei modelli organizzativi
6.1 L’importanza dei modelli organizzativi. Le implicazioni derivanti dall’ingresso dei reati tributari tra i reati-presupposto
6.2 La cooperative compliance
6.2.1 Brevi cenni storici
6.2.2 Tratti salienti della disciplina
6.2.3 Il tax control framework
6.3 “Modello 231” e TCF: un raffronto
6.4 Adeguamento dei modelli organizzativi al rischio fiscale
6.5 Limiti dei modelli organizzativi e possibili ipotesi di lavoro
6.6 L’Organismo di vigilanza.
6.6.1 Le funzioni dell’Organismo di vigilanza: dal riconoscimento della sua importanza alla ipertrofizzazione dei suoi compiti
6.7 La costruzione di modelli di organizzazione, gestione e controllo, con efficacia esimente ex D. Lgs. 231/2001
6.7.1 Pianificazione
6.7.2 Risk assessment
6.7.3 Gap analysis e definizione dei protocolli
6.7.4 Sistema disciplinare
6.7.5 Definizione del piano di formazione
6.7.6 La struttura del modello organizzativo
7. Il sistema sanzionatorio della responsabilità degli enti
7.1 L’accertamento della responsabilità dell’ente ex D. Lgs. n. 231/2001
7.2 Il sistema sanzionatorio
7.3 Le sanzioni pecuniarie
7.4 Le sanzioni interdittive
7.5 Le misure di sicurezza (ablatorie) nei confronti dell’ente
7.6 Le misure di sicurezza (ablatorie) nei confronti della persona fisica
7.6.1 La confisca diretta
7.6.2 Confisca per equivalente
7.6.3 La c.d. confisca allargata
7.7 Conclusioni
8. La disciplina del whistleblowing
8.1 Premessa
8.2 Il whistleblowing nel contesto internazionale
8.3 (segue) nel quadro euro-unitario
8.4 Gli ultimi approdi in ambito unionale: la Direttiva 2019/1937
8.5 Il tax whistleblower
8.6 (segue) il tax whistleblower in Italia
8.7 Analisi della normativa italiana di riferimento
8.7.1 La disciplina prevista dalla L. 179/2017
8.7.2 Il destinatario delle segnalazioni
8.7.3 La disciplina introdotta dal decreto legislativo n. 24/2023
8.7.3.1 Ambito soggettivo
8.7.3.2 Oggetto di segnalazione
8.7.3.3 I canali di presentazione delle segnalazioni e le modalità di presentazione
8.7.3.3.1 I canali interni
8.7.3.3.2 Il canale esterno presso ANAC
8.7.3.3.3 Divulgazione pubblica
8.7.4 Le Misure di Protezione
8.7.4.1 La tutela della riservatezza del segnalante
8.7.4.2 Il trattamento dei dati personali
8.7.5 Il divieto di ritorsione ai danni del segnalante
8.7.6 Protezione dalle ritorsioni
8.7.7 Limitazioni di responsabilità per chi segnala, denuncia o effettua divulgazioni pubbliche
8.7.8 Le misure di sostegno
8.8. Le possibili criticità sul piano interpretativo e applicativo della nuova disciplina in tema di whistleblowing
8.9 Considerazioni finali
Conclusioni
Bibliografia
Il manuale è un ottimo strumento di supporto per la preparazione a tutte le prove del concorso indetto dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di 138 Collaboratori di amministrazione.
La selezione prevista dal bando prevede:
- valutazione dei titoli;
- prova scritta: test a risposta multipla sulle materie indicate dal bando;
- prova orale: colloquio sulle materie della prova scritta e accertamento della conoscenza di informatica di base, lingua inglese, capacità logico-tecniche e comportamentali.
Il manuale contiene la trattazione manualistica completa e aggiornata di tutte le materie richieste per questo profilo, ovvero:
- Diritto amministrativo;
- Disciplina del rapporto di lavoro pubblico;
- Nozioni di contabilità degli enti pubblici non economici;
- CCNL del comparto istruzioni e ricerca triennio 2016-2018;
- Statuto e Regolamenti del CNR.
Nella sezione online sono disponibili:
• sezione di teoria e quiz di informatica;
• numerose batterie di quesiti a risposta multipla di lingua inglese (grazie ai puntuali commenti alla risposta esatta si ripercorrono le principali regole grammaticali);
• simulatore di quiz.
AGGIORNAMENTI NORMATIVI
◾ Riforma concorsi pubblici (D.P.R. 82/2023)
◾ Decreto P.A.-bis (L. 112/2023 di conv. D.L. 75/2023)
◾ Beni pubblici (D.Lgs. 106/2023)
◾ Nuovo codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. 81/2023)
◾ Enti pubblici, termini legislativi e solidarietà sociale (L. 87/2023 di conv. D.L. 51/2023)
◾ Decreto P.A. (L. 74/2023 di conv. D.L. 44/2023)
◾ Nuovo codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023)
◾ Nuove regole su whistleblowing (D.Lgs. 24/2023)
◾ Decreto attuazione PNRR-quater (L. 41/2023 di conv. D.L. 13/2023)
Il manuale è un ottimo strumento di preparazione alla prova preselettiva dei concorsi indetti dall’INPS. Il volume si presenta suddiviso in due parti.
Nella prima parte sono presenti numerosi quesiti a risposta multipla di carattere psicoattitudinale e di logica:
numeri romani; esercizi di aritmetica; problemi di aritmetica; comprensione delle tabelle; calcolo delle combinazioni; calcolo delle probabilità; esercizi di algebra; problemi di algebra; quiz di logica matematica; serie numeriche; serie alfanumeriche e alfabetiche; ragionamento verbale (o critico-verbale o logico-verbale); ragionamento logico-deduttivo; relazioni insiemistiche; ragionamento logico-figurale e attenzione ai particolari.
Per ciascuna delle numerose tipologie di test si offre un nutrito numero di esempi e simulazioni, tratti anche dalle prove ufficiali dei concorsi precedenti INPS, cui seguono le accurate spiegazioni di Giuseppe Cotruvo che chiariscono il procedimento logico per individuare l’alternativa esatta, forniscono consigli e spiegano le tecniche di risoluzione.
La seconda parte del manuale presenta invece una sezione manualistica e una sezione di quesiti a risposta multipla di cultura generale (letteratura italiana, grammatica italiana, storia, storia dell’arte, geografia, educazione civica).
Il testo è completato da una selezione di videolezioni a cura di Giuseppe Cotruvo, relativa a metodi e trucchi per risolvere i quiz, disponibili nella sezione online collegata al libro (raggiungibile seguendo le istruzioni presenti in fondo al libro).
Sempre nella sezione online sono disponibili:
• sezione di teoria e quiz di informatica;
• numerose batterie di quesiti a risposta multipla di lingua inglese (grazie ai puntuali commenti alla risposta esatta si ripercorrono le principali regole grammaticali);
• simulatore di quiz con ulteriori test di cultura generale, informatica e inglese.
Giuseppe Cotruvo
È uno dei più conosciuti e apprezzati esperti nazionali di didattica e manualistica concorsuale: vanta un’esperienza ultradecennale nell’insegnamento della quizzistica di logica ed è autore di decine di manuali editi da Maggioli.
Il manuale racchiude, in un unico volume di facile lettura, tutta la materia del diritto delle amministrazioni universitarie e della loro gestione finanziaria e contabile.
Ciò costituisce anche la logica conseguenza di una formazione scientifica e/o professionale acquisita a vario titolo dagli autori: funzionari, ricercatori, studiosi di diversi sistemi gestionali.
Vengono trattati in maniera completa e mirata tutti gli aspetti giuridici, gestionali e contabili della vita di un Ateneo, compresa l’attività di diritto privato e l’impiego alle dipendenze delle amministrazioni universitarie: materie queste ultime di vitale importanza, improntate più di altre a un taglio critico e scientifico, anche in considerazione della loro delicatezza e delle non comuni difficoltà applicative.
Il volume prevede la presenza a fine di ogni capitolo di una selezione di quiz a risposta multipla con soluzione commentata che permettono un veloce ripasso dell’argomento e una verifica della preparazione acquisita.
La presente edizione è aggiornata al nuovo Codice dei Contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023), con un apposito capitolo aggiornato alle ultime novità normative e una selezione di quiz con commento, e contiene anche un capitolo dedicato alla trasparenza e alla prevenzione della corruzione.
Il testo, oltre a essere caratterizzato dalle finalità di approfondimento necessario per chi si accinge a partecipare a concorsi per la selezione o la progressione di carriera del personale universitario, costituisce uno strumento utile per chi svolge quotidianamente funzioni di gestione in ambito pubblico e ha necessità di documentarsi e aggiornarsi.
a cura di Cesare Miriello
Dottore di Ricerca (PhD) in «Diritto Civile Persona e Mercato» presso l’Università di Urbino e in «Scienze Mediche Generali e Scienze dei Servizi» presso l’Università di Bologna. Tra gli altri incarichi, ha ricoperto quello di Capo di Gabinetto del Rettore dell’Università della Calabria, di Assistente del Rettore dell’Università di Trento e di Responsabile Gestionale della Scuola di Specializzazione in Studi sull’Amministrazione Pubblica (SPISA) dell’Università di Bologna.
Premessa di Cesare Miriello
Capitolo 1
L’autonomia universitaria
di Saviana Beghi
1.1 L’autonomia universitaria: l’evoluzione della sfida
1.2 Il principio autonomistico
1.3 Dalla legge 168/1989 alla legge 240/2010
1.4 Fonti normative: sintesi
Questionario n. 1 – L’autonomia universitaria
Soluzioni al questionario n. 1
Capitolo 2
Il governo delle Università
di Massimiliana Equizi
2.1 La governance dell’Università: profili storici
2.2 Gli organi nella legge 240/2010
2.2.1 Gli organi di governo
2.2.2 Gli organi di gestione
2.2.3 Gli organi di controllo
2.2.4 Gli organismi consultivi e di garanzia
2.3 I Dipartimenti e il loro sistema di governo
2.4 Le strutture di raccordo
Questionario n. 2 – Il governo delle Università
Soluzioni al questionario n. 2
Capitolo 3
L’organizzazione e le competenze del Ministero
di Michele Buratin
3.1 Il Ministero dell’Università e della ricerca
3.1.1 Compiti e funzioni del Ministero
3.1.2 Programmazione e pianificazione del sistema universitario
3.1.3 Il sistema di valutazione
3.1.4 Il finanziamento delle Università
3.1.5 Il coordinamento dell’azione amministrativa
3.1.6 La gestione del sistema informativo e statistico
3.2 L’organizzazione del Ministero
3.3 Gli organismi di supporto al Ministero
3.3.1 Il Consiglio Universitario Nazionale (CUN)
3.3.2 La Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI)
3.3.3 Il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU)
3.3.4 Il Consiglio Nazionale per l’alta formazione Artistica e Musicale (CNAM)
3.3.5 Gli organismi di supporto alla valutazione
3.3.6 L’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR)
3.3.7 Il Convegno permanente dei Dirigenti Amministrativi delle Università italiane (CODAU)
3.3.8 La Consulta nazionale per il diritto agli studi universitari
Questionario n. 3 – L’organizzazione e le competenze del Ministero
Soluzioni al questionario n. 3
Capitolo 4
Il personale tecnico-amministrativo: inquadramento giuridico del rapporto di lavoro
di Anna Rota e Annamaria Donini
4.1 Inquadramento generale del lavoro alle dipendenze dell’Università
4.1.1 Le riforme del pubblico impiego: un cantiere sempre aperto
4.1.2 Le fonti di regolazione del rapporto: il rapporto tra legge e contrattazione collettiva
4.1.2.1 La struttura della contrattazione collettiva
4.1.2.2 I soggetti della contrattazione collettiva
4.1.2.3 Il Contratto collettivo nazionale di lavoro in vigore: campo di applicazione e disciplina dei rapporti di lavoro
4.1.3 I Regolamenti in tema di salute e sicurezza sul lavoro
4.2 La costituzione del rapporto di lavoro e le specialità di regime rispetto alla disciplina del settore privato
4.2.1 Il reclutamento del personale tecnico-amministrativo dell’Università
4.2.2 Le forme di lavoro autorizzate per il soddisfacimento di esigenze temporanee
4.2.2.1 Il contratto di lavoro a tempo determinato
4.2.2.2 La somministrazione di lavoro
4.2.2.3 Le collaborazioni coordinate e continuative
4.3 L’esecuzione del rapporto di lavoro
4.3.1 I diritti del lavoratore: retribuzione e inquadramento
4.3.2 I doveri del lavoratore pubblico
4.3.3 L’esercizio del potere disciplinare
4.3.4 Progressioni economiche, progressioni verticali e valutazione della performance
4.3.5 La valutazione della performance nell’ambito delle Università
4.3.6 Modalità di svolgimento della prestazione: il part time
4.3.7 (segue) Telelavoro e lavoro agile
4.3.8 La mobilità individuale (intercompartimentale e interna)
4.4 La cessazione del rapporto di lavoro pubblico
4.4.1 Profili generali per i dipendenti delle Università
4.4.2 Il licenziamento disciplinare
4.4.3 La procedura di mobilità collettiva
4.4.4 Tutele contro il licenziamento illegittimo
4.5 La specialità della dirigenza pubblica
4.5.1 Accesso alla qualifica e trattamento retributivo
4.5.2 Profili di responsabilità dei dirigenti
4.5.3 Le tutele per il licenziamento illegittimo dei dirigenti
4.6 Rappresentanze e diritti sindacali
4.6.1 Le rappresentanze dei lavoratori
4.6.2 I diritti dei rappresentanti dei lavoratori
4.6.3 I diritti sindacali dei lavoratori
Questionario n. 4 – Il personale tecnico-amministrativo
Soluzioni al questionario n. 4
Capitolo 5
La docenza
di Giovanni Longo
5.1 Programmazione e reclutamento
5.1.1 La programmazione delle assunzioni di personale docente
5.1.2 La programmazione del personale nel quadro della riforma universitaria
5.1.3 Le previsioni normative che indirizzano le politiche di reclutamento degli Atenei
5.1.4 Il nuovo sistema del reclutamento: il livello nazionale
5.1.5 Il reclutamento nei singoli Atenei: le procedure di chiamata
5.2 Stato giuridico del personale docente delle Università
5.2.1 I compiti istituzionali dei docenti
5.2.2 I ruoli della docenza
5.2.3 Il ruolo dei professori
5.2.4 I ricercatori a tempo indeterminato
5.2.5 Il regime di impegno
5.2.6 La ricostruzione di carriera e la conferma in ruolo
5.2.7 Lo svolgimento dell’attività assistenziale
5.2.8 Il regime delle incompatibilità e lo svolgimento di incarichi extraistituzionali
5.2.9 Il trattamento economico
5.2.10 Gli accordi per la mobilità interateneo
5.2.11 La responsabilità disciplinare
5.3 Le altre figure di docenza
5.3.1 Assegni di ricerca
5.3.2 La Carta europea dei ricercatori e i ricercatori a tempo determinato
5.3.3 Ricercatore a tempo determinato
5.3.4 La disciplina del c.d. “tenure track”
5.3.5 I professori a contratto
Questionario n. 5 – La docenza
Soluzioni al questionario n. 5
Capitolo 6
L’attività contrattuale dell’Università
di Chiara Bonora e Iole Petrone
Premessa
6.1 Quadro normativo previgente
6.2 Il nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023)
6.3 Le procedure di scelta del contraente
6.4 Le procedure aperte e ristrette
6.5 Le procedure competitive con negoziazione
6.6 Il dialogo competitivo
6.6.1 La procedura del dialogo competitivo
6.7 Il partenariato per l’innovazione
6.8 Il Responsabile unico di progetto
6.9 Le fasi della procedura di affidamento
6.9.1 La decisione a contrarre e la sequenza procedimentale
6.9.2 La stipulazione del contratto
6.10 La programmazione dei lavori pubblici e degli acquisti di beni e servizi
6.11 La qualificazione delle stazioni appaltanti
Questionario n. 6 – L’attività contrattuale dell’Università
Soluzioni al questionario n. 6
Capitolo 7
La gestione economico-finanziaria e contabile e il sistema dei controlli
di Paola Cassone
Premessa
7.1 Nuovi strumenti contabili per gli Atenei
7.2 Il nuovo quadro informativo economico-patrimoniale e finanziario per le Università
7.2.1 Documenti contabili di sintesi da redigere nella fase previsionale
7.2.2 Documenti contabili di sintesi da redigere nella fase di consuntivazione
7.3 Dissesto finanziario degli Atenei e commissariamento
7.4 La contabilità economico-patrimoniale: nozioni generali, strumenti e metodi
7.4.1 Il bilancio di esercizio: schemi di sintesi, principio di competenza economica e operazioni di fine esercizio
7.4.2 Collegamenti tra Stato patrimoniale e Conto economico
7.5 Contabilità finanziaria: nozioni generali, strumenti e metodi
7.6 Contabilità finanziaria e contabilità economico-patrimoniale a confronto
7.7 La contabilità analitica: concetti generali, strumenti e metodi
7.8 Il sistema di budgeting: cenni
7.9 Il sistema dei controlli: nozioni generali e classificazione dei controlli
7.9.1 I principali riferimenti normativi in materia di controlli
7.9.2 I controlli esterni
7.9.3 I controlli interni
7.9.3.1 Il controllo interno di regolarità amministrativa e contabile
7.9.3.2 Il controllo di gestione
7.9.3.3 La valutazione e misurazione della performance organizzativa e individuale
7.9.4 Il controllo manageriale nella pubblica amministrazione: cenni
Questionario n. 7 – La gestione economico-finanziaria e contabile e il sistema dei controlli
Soluzioni al questionario n. 7
Capitolo 8
La ricerca e l’innovazione nell’Università
di Caterina Vetere
Premessa
8.1 Università: ricerca scientifica e tecnologica
8.1.1 Tipologie di ricerca scientifica
8.2 L’accesso libero e senza barriere al sapere scientifico: Open Access
8.2.1 Differenza tra Open Science e Open Access
8.2.2 I dati della ricerca aperti e la loro gestione FAIR
8.3 Principali opportunità di finanziamenti per la ricerca scientifica e l’innovazione: regionali, nazionali e comunitari per il settore universitario
8.3.1 Opportunità di finanziamenti su scala regionale
8.3.1.1 Programmi Operativi Regionali - POR
8.3.1.2 Il Programma di Sviluppo Rurale - PSR 2021-2027
8.3.2 Opportunità di finanziamento alla ricerca su scala nazionale
8.3.2.1 PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
8.3.2.2 PNR 2021-2027
8.3.2.3 Le fonti di finanziamento del PNR
8.3.3 Opportunità di finanziamento alla ricerca su scala europea ed internazionale
8.3.3.1 Contesto politico europeo del nuovo Programma Quadro per la ricerca e l’innovazione
8.3.3.2 Dal primo Programma Quadro ad oggi
8.3.3.3 Horizon Europe: il Programma Quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione
8.3.3.4 Europa digitale - Digital Europe
8.3.3.5 Mercato Unico
8.3.3.6 LIFE (ambiente)
8.3.3.7 REPowerEU
8.3.3.8 Agricoltura (PAC) 2023-2027
8.3.3.9 Europa Creativa
8.3.3.10 Erasmus Plus (Erasmus+)
8.3.3.11 Giustizia, Diritti e Valori
8.3.3.12 Salute (EU4HEALTH)
8.3.3.13 Dogana
8.3.3.14 Connecting Europe Facility (CEF)
8.3.3.15 NDICI - Europa Globale 2021-2027 per la cooperazione internazionale
8.3.3.16 InvestEU
8.3.3.17 REACT-EU
8.3.3.18 INTERREG Europe
8.3.3.19 Politica di coesione
8.3.3.20 Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)
8.3.3.21 Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+)
8.3.3.22 Fondo per una Transizione Giusta (JFT)
8.4 Valorizzazione dei risultati della ricerca
8.4.1 Introduzione della “terza missione” accanto alle missioni tradizionali
8.4.2 Valorizzazione attraverso la protezione e l’utilizzo della proprietà intellettuale
8.4.3 La valorizzazione dei risultati della ricerca tramite imprese spin-off
8.4.4 Valorizzazione sociale, culturale ed educativa della conoscenza scientifica: il Public Engagement (PE)
8.5 La Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR)
8.5.1 Scheda Unica Annuale della Ricerca Dipartimentale (SUA-RD)
8.5.2 La VQR e il sistema AVA
8.5.3 Valutazione della Terza Missione (TM) – Riferimenti normativi
Questionario n. 8 – La ricerca e l’innovazione nell’Università
Soluzioni al questionario n. 8
Capitolo 9
La nuova didattica universitaria
di Patrizia Pinardi
9.1 Alle origini del nuovo assetto normativo: il processo di Bologna
9.2 In Italia: titoli e corsi
9.2.1 La riforma del “3+2”
9.2.2 Dalle classi agli ordinamenti e ai Regolamenti didattici dei corsi di studio
9.2.3 Il Regolamento didattico di Ateneo
9.2.4 Accesso ai corsi di studio
9.2.5 Crediti ed esami
9.2.6 Riconoscimento crediti e riconoscimento titoli esteri
9.3 Internazionalizzazione
9.4 La legge 240/2010 (c.d. legge Gelmini) e l’impatto sulla didattica
9.5 La qualità delle sedi e dei corsi di studio
9.5.1 Il sistema AVA: inquadramento normativo e obiettivi
9.5.2 La dimensione esterna della QA: l’accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio
9.5.3 La dimensione interna della QA: assicurazione e valutazione della qualità dei corsi di studio. Processo e attori
Questionario n. 9 – La nuova didattica universitaria
Soluzioni al questionario n. 9
Capitolo 10
Il diritto allo studio
di Camilla Mazzoli
10.1 Le fonti del diritto allo studio
10.2 Il ruolo delle Università e delle Istituzioni di alta formazione artistica e coreutica
10.3 Criteri di fruizione dei servizi
Questionario n. 10 – Il diritto allo studio
Soluzioni al questionario n. 10
Capitolo 11
I servizi di segreteria per gli studenti
di Camilla Mazzoli
11.1 I servizi delle segreterie studenti nell’evoluzione normativa
11.1.1 I servizi di segreteria e il procedimento amministrativo
11.1.2 Le preiscrizioni
11.1.3 I corsi a numero programmato
11.1.4 Le immatricolazioni
11.1.5 Gli studenti stranieri
11.1.6 Riconoscimento del titolo di laurea e dei titoli di studio stranieri
11.1.7 Iscrizione ad anni successivi al primo
11.1.8 Curricula e piani degli studi individuali
11.1.9 Le modifiche allo stato di studente
11.1.10 La contribuzione studentesca
11.1.11 Verifiche del profitto e conseguimento del titolo
11.1.12 Trasferimenti
11.1.13 Il Garante degli studenti
11.1.14 La contemporanea iscrizione
Questionario n. 11 – I servizi di segreteria per gli studenti
Soluzioni al questionario n. 11
Capitolo 12
Trasparenza e prevenzione della corruzione
di Tommaso Piazza
12.1 Introduzione
12.2 Deviazione dall’interesse pubblico
12.3 Emersione e misurazione del fenomeno corruttivo
12.4 Anticorruzione e trasparenza
12.5 La legge anticorruzione (“legge Severino”)
12.6 Il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 (Codice della trasparenza)
12.7 Il Piano nazionale anticorruzione, il Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza e il PIAO
12.8 Il ruolo dell’ANAC
12.9 Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza
12.10 Il ruolo del Nucleo di valutazione delle Università
12.11 La trasparenza negli appalti pubblici
12.12 Digitalizzazione, trasparenza ed open data: dall’adempimento alla creazione del valore
Questionario n. 12 – Trasparenza e prevenzione della corruzione
Soluzioni al questionario n. 12
Il volume esamina le novità introdotte dalla Riforma Cartabia in materia di Negoziazione assistita (D.L. n. 132 del 2014, convertito con Legge n. 162 del 2014), Mediazione civile (D.Lgs. n. 28 del 2010) e Arbitrato (Libro quarto, titolo VIII del Codice di procedura civile).
Oltre al raffronto tra il testo previgente e quello novellato, per ogni articolo modificato è riportato un commento su tutte le novità, con spazio dedicato ai relativi riflessi operativi.
La Negoziazione assistita ha subìto un restyling estendendone la portata anche alle controversie di lavoro e, in materia di famiglia, alle controversie sullo scioglimento delle unioni civili, sull’affidamento e sul mantenimento dei figli naturali, oltre alle vertenze in materia alimentare. Le convenzioni di negoziazione assistita potranno altresì prevedere il ricorso a strumenti di “istruzione stragiudiziale”, quali l’acquisizione di dichiarazioni di terzi e le dichiarazioni confessorie.
Per la Mediazione civile e commerciale, le principali aree di intervento hanno riguardato: la nuova disciplina del procedimento, l’estensione delle materie soggette a obbligatorietà, la formazione dei mediatori e la qualità del servizio fornito sia dagli organismi di mediazione che dagli enti formatori.
Con riferimento all’Arbitrato si è puntato soprattutto a fornire un quadro unitario della materia (con riordino dell’impianto sistematico delle disposizioni e introduzione nel codice di rito delle norme dedicate all’arbitrato societario), a disciplinare i poteri cautelari del collegio arbitrale e a rafforzare le garanzie di imparzialità degli arbitri, apportando diverse modifiche alle relative disposizioni contenute nel Codice di procedura civile.
È previsto un aggiornamento online del volume per i mesi successivi alla pubblicazione.
Elisabetta Mazzoli
Avvocato, mediatore docente abilitato dal Ministero della giustizia per la formazione di mediatori civili e commerciali. Professore a contratto di Diritto della mediazione presso l’UNICUSANO di Roma per gli a.a. dal 2010/2011 al 2022/2023. Componente della Commissione “ADR, Mediazione, Arbitrato” dell’Ordine degli Avvocati di Spoleto.
Daniela Savio
Avvocato del foro di Padova, mediatrice civile e commerciale, mediatrice familiare e counselor. Formatrice per mediatori civili e commerciali e autrice di numerose pubblicazioni in materia di ADR.
Andrea Sirotti Gaudenzi
Avvocato, docente universitario e arbitro internazionale. Docente accreditato dal Ministero della Giustizia con riferimento alla materia della mediazione e responsabile scientifico di vari enti. Direttore di collane e trattati giuridici, è autore di numerosi
volumi. Magistrato sportivo, attualmente è presidente della Corte d’appello federale della Federazione Ginnastica d’Italia.
