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Pdf di 580 pagine.
Una delle professioni più diffuse nel nostro Paese è quella degli agenti e rappresentanti di commercio: “ambasciatori” di imprese presso altre imprese, cerniera di collegamento tra produzione e commercio. Quindi, è naturale l'attenzione prestata nei confronti di questa categoria con diverse opere monografiche sul mercato librario.
Il presente manuale si distingue da analoghe pubblicazioni per il suo taglio eminentemente pratico.
Sono esaminati gli aspetti giuridici, amministrativi, previdenziali, contabili e fiscali per l'avvio e per la gestione di detta professione; non sono tralasciate esemplificazioni, formule, schemi, per rendere il più possibile semplice la comprensione delle disposizioni legislative.
È aggiornato con le recenti sentenze giurisprudenziali, con l’ultimo Regolamento dell'Enasarco, con le ultime disposizioni fiscali e con la procedura da seguire per la richiesta di rimborso dell'IRAP, resa più fattibile con le recenti sentenze della Corte di Cassazione.
È consigliato anzitutto agli agenti e rappresentanti, ai consulenti fiscali, nonché ai responsabili amministrativi delle aziende che si servono della collaborazione dei predetti professionisti.
Introduzione
1. Aspetti civilistici e contrattuali
1.1 Le forme giuridiche per l'esercizio dell'attività di agenzia
1.2 L'impresa individuale e quella familiare
Allegato A - Gradi di parentela e di affinità
Allegato B - Atto dichiarativo d'impresa familiare
1.3 Le differenze tra impresa familiare e società di persone
1.4 La normativa civilistica del contratto di agenzia
1.5 Gli elementi caratteristici del contratto di agenzia
1.6 Il contratto di agenzia ed il contratto di mediazione
1.7 Il contratto di agenzia ed il contratto di lavoro subordinato
1.8 Il contratto di agenzia ed il contratto di procacciamento d'affari
Allegato A - Lettera d'incarico a procacciatore d'affari
1.9 Il contratto di agenzia ed il contratto di concessione
Allegato A - Contratto di concessione
1.10 Il contratto di agenzia ed il contratto di commissione
1.11 Il contratto di agenzia ed il contratto di merchandising
1.12 L'agente di commercio ed il rappresentante di commercio
1.13 Il contratto di agenzia a tempo determinato
1.14 Il contratto di agenzia a tempo indeterminato
1.15 Il periodo di prova nel contratto di agenzia
1.16 L'esclusiva nel contratto di agenzia
1.17 Il contratto di agenzia e la mancata designazione della zona
1.18 Il contratto di agenzia e quello accessorio (di supervisione)
1.19 Il contratto di agenzia e quello di deposito
1.20 Il contratto di agenzia collegato ad altri contratti (contratto misto)
1.21 Gli obblighi dell’agente
1.22 La clausola sostitutiva dello star del credere nel contratto di agenzia
Allegato A - Contratto di garanzia
1.23 La riscossione dei crediti e/o degli insoluti per conto della casa preponente
1.24 L'indennità per il patto di non concorrenza
Allegato A – Formula di patto di non concorrenza
1.25 I diritti dell'agente
1.26 La prova del diritto alle provvigioni è un onere dell'agente
1.27 Gli obblighi del preponente
1.28 Il recesso nel contratto di agenzia
1.29 Il recesso “per giusta causa” nel contratto di agenzia
1.30 Il recesso dell’agente e il rifiuto del preavviso della preponente
1.31 Le indennità connesse alla risoluzione del rapporto di agenzia
1.32 L’indennità di scioglimento del contratto o di risoluzione del rapporto di agenzia
1.33 Le transazioni e le rinunzie
1.34 La prevalenza della legge sulla contrattazione collettiva nelle indennità di risoluzione del contratto di agenzia
1.35 La prevalenza della legge comunitaria e dell’interpretazione della Corte di Giustizia Europea
1.36 Il contratto di agenzia nella cessione d'azienda
1.37 L'attività del propagandista non sempre s’inquadra nel rapporto di agenzia
1.38 L'attività del subagente è regolata dal contratto di agenzia
1.39 Il foro e il giudice competenti nelle controversie in materia di contratto di agenzia e di iscrizione al ruolo agenti
1.40 La prescrizione delle provvigioni e delle indennità di liquidazione
1.41 Il privilegio dei crediti per provvigioni ed indennità
1.42 L'agente di commercio può essere dichiarato fallito?
1.43 Il contratto di agenzia ed il fallimento del preponente
1.44 Le formule del contratto di agenzia e l’esenzione dall’imposta di registro
1.45 La competenza civilistica delle provvigioni
2. L’ex ruolo degli agenti e rappresentanti di commercio
2.1 L'iscrizione nel Registro delle imprese invece che nel ruolo agenti
2.2 I requisiti morali
2.3 I corsi professionali e i titoli di studio equipollenti
2.4 La coesistenza dell'attività di agente di commercio con l'esercizio dell'attività commerciale
2.5 La denuncia di variazione di dati
2.6 L'iscrizione agli elenchi nominativi degli esercenti attività commerciali
2.7 L'iscrizione nel registro delle imprese e la sua cancellazione, lasciando aperta la partita IVA
Allegato A – Autocertificazione per cancellazione dal registro delle imprese, lasciando aperta la partita IVA
2.8 La contraddittoria giurisprudenza della Cassazione sulle provvigioni spettanti o meno all’agente non iscritto all’ex ruolo
3. spetti costitutivi e contabili
3.1 Gli adempimenti costitutivi dell'impresa individuale
Allegato A - Dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione di attività all’Agenzia delle Entrate (per imprese individuali)
Allegato B – I codici ATECO dei vari settori d’intermediazione dell’agente di commercio
Allegato C – Adempimenti amministrativi, fiscali, previdenziali e pratici per l’apertura di un ufficio di agenzia di commercio
3.2 Gli adempimenti costitutivi dell'impresa societaria
Allegato A - Termini adempimenti costitutivi per tipo di società
3.3 Altri adempimenti costitutivi: la P.E.C.
3.4 La comunicazione unica
3.5 La segnalazione certificata di inizio attività (Scia)
3.6 Gli altri adempimenti costitutivi: i libri contabili obbligatori
Allegato A - Libri legali e fiscali obbligatori per imprese individuali e societarie
3.7. Le disposizioni civilistiche sulla bollatura e/o vidimazione, tenuta e conservazione dei libri contabili
Allegato A - Bollatura e/o numerazione dei libri legali e fiscali
3.8 I termini di accertamento fiscale e di conservazione dei registri e della documentazione contabile
Allegato A – Tabella termini di conservazione delle scritture contabili
Allegato B – Tabella termini di controllo dichiarazioni fiscali
3.9 Le semplificazioni contabili
3.10 La contabilità semplificata e quella ordinaria
3.11 I vantaggi della tenuta della contabilità ordinaria
3.12 I termini fiscali di registrazione dei documenti contabili anche in presenza di contabilità computerizzata
3.13 La tracciabilità dei pagamenti e la giustifica dei prelievi dal c/c bancario intestato all’impresa
3.14 Gli interessi automatici sui crediti commerciali e professionali
Allegato A - Saggio d'interesse sui crediti commerciali e professionali
Allegato B - Tabella sinottica del provvedimento legislativo (D.Lgs. 9 ottobre 2002, n. 231)
3.15 Il piano dei conti
3.16. Le scritture contabili di costituzione
3.17. Le scritture contabili di gestione
3.18 Il conto provvigioni
3.19 Il numeratore fisso per il calcolo delle provvigioni conoscendo il netto incassato
4. L’IVA
4.1 Generalità
4.2. Il momento impositivo ai fini dell'IVA
4.3 Il volume d’affari, le liquidazioni periodiche, lo spesometro e la dichiarazione annuale
Allegato A - Termini di registrazione delle fatture e modalità di liquidazione dell'imposta
Allegato B – Prospetto termini di liquidazione periodica dell’IVA e di trasmissione telematica dichiarazioni
Allegato C - Termini di liquidazione periodica dell’IVA
Allegato D – Schema di liquidazione periodica dell’IVA
4.4 Le opzioni fiscali per l'IVA e le imposte dirette
Allegato A - Quadro delle opzioni ai fini dell'IVA e delle II.DD
4.5 L'IVA esente
4.6. L'indetraibilità dell'IVA e le spese di partecipazione a congressi
4.7 La detrazione dell'IVA da parte delle società di agenzia sull'acquisto delle autovetture
4.8 L’uso promiscuo di beni e l’IVA
4.9 Gli agenti con deposito
4.10 L'agente di commercio, il rappresentante di commercio e il documento di trasporto
4.11 L'agente depositario ed il deposito presso terzi
4.12 La fatturazione dell'agente di commercio e la sua registrazione
Allegato A - Fac-simile fattura per provvigioni imponibili all’IVA
Allegato B - Fac-simile fattura per provvigioni esenti dall’IVA
4.13 La fatturazione a cura della casa mandante in nome e per conto dell'agente
4.14 L’IVA nelle prestazioni d’agenzia intracomunitarie
Allegato A – Applicazione dell’IVA nella fatturazione tra agente e preponente
Allegato B – Applicazione dell’IVA nella fatturazione tra subagente e agente, nonché tra agente e preponente per promozione delle vendite nei Paesi della UE
Allegato C - Fac-simile fattura per provvigioni a committente UE
4.15 L’IVA nelle prestazioni d’agenzia extracomunitarie
4.16 L’IVA nelle prestazioni di subagenzia intracomunitarie
4.17 Il patto di non concorrenza e gli aspetti fiscali
4.18 Gli aspetti fiscali del telefono fisso e mobile
4.19 Gli aspetti fiscali delle autovetture, dei motocicli, ecc.
4.20 L’autovettura ad uso ufficio
4.21 L’acquisto di autoveicoli e l’attività promiscua
4.22 Il rimborso delle spese, l’incasso di premi e l’addebito di penalità
4.23 Il trattamento fiscale degli omaggi
Allegato A - Prospetto sulla detraibilità dell’IVA sugli omaggi
4.24 L'autoconsumo dell’agente di commercio
Allegato A - L'autoconsumo degli agenti di commercio
4.25 Il versamento di acconto dell'IVA
4.26 L'insolvenza della casa mandante: l'IVA e le imposte dirette
Allegato A - Nota di variazione per autoprocedura concorsuale a carico casa mandante
Allegato B – Quesitario sul momento genetico per l’emissione della nota di variazione IVA nelle procedure concorsuali
4.27 Le agevolazioni per il regime forfetario di lavoro autonomo e d’impresa
Allegato A - Fattura di agente di commercio che adotta il regime forfetario
5. La fatturazione elettronica
5.1 L’ex scheda carburante
5.2 I mezzi di pagamento tracciabili per l’acquisto del carburante
5.3 Le modalità di fatturazione del carburante
5.4 La procedura da seguire per l’iscrizione al SdI gestito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze
5.5 La fattura elettronica: le modalità della sua trasmissione
5.6 La fattura elettronica: la sua trasmissione al SdI e i controlli sui file
5.7 La fattura elettronica: la sua domiciliazione
5.8 La fattura elettronica: la sua data di emissione e di ricezione
5.9 La fattura elettronica: la nota di variazione e l’autofattura
5.10 La conservazione delle fatture elettroniche
5.11 I servizi ausiliari offerti dall’Agenzia delle Entrate
5.12 Gli incentivi per la fatturazione elettronica
5.13 La delega agli intermediari per la fatturazione elettronica ed i servizi delegabili
5.14 La riservatezza nel trattamento dei dati delle fatture elettroniche
5.15 La quietanza sulle fatture elettroniche
5.16 Le motivazioni della fattura elettronica nel Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 30 aprile 2018
5.17 Gli acronimi ed altro in campo informatico
Allegato A – Tabella degli acronimi ed altro in campo informatico
6. L’imposizione diretta
6.1 Il momento di effettuazione delle operazioni: differenze tra IVA ed imposte dirette
Allegato A – Tabella momenti impositivi ai fini dell'IVA e delle II.DD
6.2 Il momento impositivo con pagamenti tracciabili, ovvero diversi dal contante
Allegato A – Tabella momento impositivo con pagamenti diversi dal contante
6.3 Il momento impositivo ai fini dell'imposizione diretta delle provvigioni: l'interpretazione ministeriale
Allegato A – Schema momento impositivo per la determinazione del reddito degli agenti di commercio
6.4 Il momento impositivo ai fini dell'imposizione diretta: l'interpretazione dell'A.D.C.
6.5 Il momento impositivo dei compensi dell’agente per l’esazione dei crediti del preponente
Allegato A – Schema momento impositivo per il compenso di esazione agli agenti di commercio (incasso con rilascio di assegno)
Allegato B – Schema momento impositivo per il compenso di esazione agli agenti di commercio (incasso con bonifico bancario)
6.6 Le spese promiscuamente sostenute per l'attività commerciale e per le necessità familiari
6.7 Il compenso al familiare collaboratore dell’agente di commercio e l'imposizione diretta
Allegato A – Ricevuta del familiare, non soggetto ad IVA, per prestazione di collaborazione coordinata ma saltuaria
6.8 Gli aspetti fiscali e contabili della ritenuta d'acconto sulle provvigioni degli agenti
6.9 La ritenuta d’acconto e le provvigioni in natura
Allegato A - Tabella delle ritenute sulle provvigioni
Allegato B – Richiesta di ritenuta di acconto in misura ridotta
6.10 Gli aspetti fiscali e contabili del contributo Enasarco
6.11 L'ammortamento dei beni strumentali
Allegato A – Coefficienti di ammortamento secondo il D.M. 31 dicembre 1988
6.12 Le spese di pubblicità e di propaganda
6.13 La deducibilità delle spese alberghiere e di ristorazione – le spese di rappresentanza
6.14 La deducibilità degli oneri fiscali e contributivi
Allegato A - La deducibilità dei tributi nella determinazione del reddito d'impresa
Allegato B – Prospetto dei termini di versamento dei tributi e dei contributi
6.15 Gli aspetti fiscali delle indennità di fine rapporto del contratto di agenzia
Allegato A – Trattamento tributario e previdenziale delle indennità di fine rapporto del contratto di agenzia
Allegato B – Fattura o ricevuta per indennità suppletiva di clientela
6.16 La contabilità semplificata, ovvero la contabilità delle imprese minori dal 2017
6.17 La contabilità semplificata degli agenti di commercio
Allegato A - Detraibilità ai fini dell’IVA e deducibilità ai fini delle II.DD. dei costi
Allegato A – Tabella momento impositivo con pagamenti diversi dal contante
6.18 I criteri che presiedono alla determinazione del reddito
6.19 La tassazione delle imprese individuali e delle imprese familiari
6.20 La tassazione dell'IRPEF delle società di persone
6.21 L'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP)
Allegato A - Scheda tassazione reddito ai fini Irap
6.22 Il punto sull'IRAP per gli agenti di commercio
6.23 La richiesta di rimborso IRAP
Allegato A – Fac-simile della domanda di rimborso IRAP
6.24 Il ricorso avverso il rifiuto ovvero il silenzio-rifiuto di rimborso dell'IRAP
Allegato A – Ricorso avverso il silenzio-rifiuto di rimborso dell'Irap
6.25 Il canone di fitto di un locale utilizzato da più agenti di commercio ed in genere il riaddebito di costi tra imprenditori
Allegato A – Formula di contratto per la ripartizione delle spese fra agenti di commercio
7. L’Enasarco
7.1. La natura integrativa del Fondo di previdenza dell'Enasarco
7.2. L'obbligo di iscrizione all'Enasarco
7.3 Le prestazioni rese dal Fondo di previdenza dell'Enasarco
7.4 L'entità della contribuzione all'Enasarco
Allegato A – Contributi Enasarco dal 1973 ad oggi
Allegato B – Contributo assistenziale quando l’agente è una società di capitali
7.5 Il Fondo indennità risoluzione rapporto (FIRR)
Allegato A – Calcolo del contributo annuale FIRR
Allegato B – Scheda di controllo dei contributi Enasarco versati nell'anno
7.6 La polizza assicurativa stipulata dall’Enasarco per gli agenti
7.7 La polizza assicurativa stipulata dai preponenti per gli agenti
7.8 Le Prestazioni integrative di previdenza
7.9 La denuncia di cessazione all'Enasarco
Appendice
R.D. 16 marzo 1942, n. 262, artt. 1742-1753 del codice civile “Del contratto di agenzia”
Commento breve al D.Lgs 10 agosto 2018, N. 101, recante disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento UE 2016/679.
Il testo riporta tutti gli articoli contenuti nel decreto legislativo n. 196/2003 (Codice), con indicazione anche di quelli abrogati (per questi ultimi è riportata solo la numerazione dell’articolo con la relativa rubrica e la specifica della abrogazione).
Particolare risalto è stato dato agli articoli di nuova introduzione e a quelli che hanno apportato maggiori modifiche agli articoli del Codice. Invece, per gli articoli confermati si è proceduto ad un sommario commento in quanto gli stessi sono già stati oggetti di approfondimenti dottrinali nel corso degli anni.
Gli articoli del Codice oggetto di modifica sono stati riportati nel loro testo previgente all’entrata in vigore del decreto di attuazione al fine di permetterne il confronto diretto con il testo consolidato.
Sono stati pubblicati anche gli articoli del Regolamento UE n. 2016/679 esplicitamente richiamati dal decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101 e di essi si è fornito anche un commento.
Nota per il lettore
Premessa
PARTE I
1. Cosa cambia rispetto al Codice nella sua versione precedente l'applicazione del GDPR
2. Illustrazione degli articoli
Capo I (Oggetto, finalità e Autorità di controllo)
Capo II (Principi)
PARTE II - Disposizioni specifiche per i trattamenti necessari per adempiere ad un obbligo legale o per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico o connesso all’esercizio di pubblici poteri nonché disposizioni per i trattamenti di cui al capo IX del regolamento
TITOLO 0.I - Disposizioni sulla base giuridica
TITOLO I - Trattamenti in ambito giudiziario
Capo I - Profili generali (abrogato
Capo II - Minori
Capo III - Informatica giuridica
TITOLO II - Trattamenti da parte di forze di polizia
Capo I - Profili generali
TITOLO III - Difesa e sicurezza dello stato
Capo I - Profili generali
TITOLO IV - Trattamenti in ambito pubblico
Capo I - Accesso a documenti amministrativi
Capo II - Registri pubblici e albi professionali
Capo III - Stato civile, anagrafi e liste elettorali (abrogato)
Capo IV - Finalità di rilevante interesse pubblico (abrogato)
Capo V - Particolari contrassegni (abrogato)
TITOLO V - Trattamento di dati personali in ambito sanitario
Capo I - Principi generali
Capo II - Modalità particolari per informare l’interessato e per il trattamento dei dati personali
Capo III - Finalità di rilevante interesse pubblico (abrogato)
Capo IV - Prescrizioni mediche
Capo V - Dati genetici (abrogato)
Capo VI - Disposizioni varie
TITOLO VI – Istruzione
Capo I - Profili generali
TITOLO VII – Trattamenti a fini di archiviazione nel pubblico interesse, di ricerca scientifica o storica o a fini statistici
Capo I – Profili generali
Capo II – Trattamento a fini di archiviazione nel pubblico interesse o di ricerca Storica
Capo III - Trattamento a fini statistici o di ricerca scientifica
TITOLO VIII - Trattamenti nell’ambito del rapporto di lavoro
Capo I - Profili generali
Capo II - Trattamento di dati riguardanti i prestatori di lavoro
Capo III - Controllo a distanza, lavoro agile e telelavoro
Capo IV - Istituti di patronato e di assistenza sociale
TITOLO IX - Altri trattamenti in ambito pubblico o di interesse pubblico
Capo I – Assicurazioni
TITOLO X - Comunicazioni elettroniche
Capo I - Servizi di comunicazione elettronica
Capo II - Internet e reti telematiche
Capo III - Videosorveglianza
TITOLO XI - Libere professioni e investigazione privata (abrogato)
CAPO I - Profili generali
TITOLO XII - Giornalismo, libertà di informazione e di espressione
Capo I - Profili generali
Capo II - Regole deontologiche relative ad attività giornalistiche e ad altre manifestazioni del pensiero
TITOLO XIII - Marketing diretto (abrogato)
Capo I - Profili generali
PARTE III - Tutela dell'interessato e sanzioni
TITOLO I - Tutela amministrativa e giurisdizionale
Capo 0.I - Alternatività delle forme di tutela
Capo I - Tutela dinanzi al garante
Capo II - Tutela giurisdizionale
TITOLO II - Autorità di controllo indipendente
Capo I - Il garante per la protezione dei dati personali
Capo II - L'ufficio del garante
Capo III - Accertamenti e controlli
TITOLO III – Sanzioni
Capo I - Violazioni amministrative
Capo II - Illeciti penali
TITOLO IV - Disposizioni modificative, abrogative, transitorie e finali
Capo I - Disposizioni di modifica
Capo II - Disposizioni transitorie (abrogato)
Capo III - Abrogazioni
Capo IV - Norme finali
Questo volume fornisce gli strumenti per acquisire elevate capacità in Excel, utili, in particolare, per affrontare consapevolmente le attività di management. Il lettore ha a disposizione un elevato numero di modelli esemplificativi a difficoltà crescente e può immediatamente acquisire dimestichezza con il foglio di calcolo, intuirne le grandi potenzialità e, ispirandosi alle tematiche proposte, individuare soluzioni personali a situazioni che abitualmente si presentano nei diversi ambiti della gestione aziendale. Il testo è rivolto a tutti coloro i quali, nelle loro attività quotidiane, debbano analizzare dati, organizzare prospetti complessi, realizzare report significativi e accurati, predisporre progetti personalizzati e modelli di simulazione per esprimere giudizi, supportare decisioni e operare scelte strategiche. Gli autori Roberto Candiotto e Silvia Gandini sono docenti di Organizzazione aziendale, Business Information Management e Sistemi informativi aziendali, presso lUniversità del Piemonte Orientale.
Capitolo 0 Excel: le funzionalità di base
0. Per cominciare
1. Eseguire azioni e operazioni nelle celle
2. Intervenire nei fogli di lavoro
3. Gestire le cartelle di lavoro
4. Rappresentare graficamente i dati
5. Stampare i fogli di lavoro
Capitolo 1 Report ben strutturati: primi passi
1.1 Premessa
1.2 Predisporre un prospetto
1.2.1 Impostare una tabella
1.2.2 Eseguire semplici calcoli con formule e funzioni
1.3 Rappresentare graficamente i dati
1.4 Stampare il report
1.5 Altri grafici usati in azienda
1.5.1 Il grafico a barre
1.5.2 Il grafico a linee
1.5.3 Il grafico a torta
1.5.4 Il grafico ad anello
1.5.5 Il grafico a dispersione
Capitolo 2 Prime elaborazioni di dati
2.1 Elaborare i dati con formule e funzioni
2.1.1 Utilizzare le formule
2.1.2 Applicazioni di formule a calcoli commerciali
2.1.3 Impiegare le funzioni
2.1.4 Usare la funzione condizionale SE
2.1.5 Calcolo dell’IRPeFacile con la funzione condizionale
2.1.6 Un modello per calcolare l’IRPeF
2.1.7 Impostare correttamente le funzioni logiche
2.1.8 Informazioni qualificate con funzioni logiche e condizionali
2.1.9 Elaborare i dati con altre funzioni
2.1.10 Utilizzare le funzioni data e ora
2.2 Interpretare i dati
2.2.1 Analisi di fenomeni economici con valori medi e percentuali
2.2.2 Analisi di fenomeni aziendali con tassi di incremento
2.2.3 Analisi di andamenti con numeri indice
2.2.4 Analisi della tendenza con le funzioni statistiche
2.2.5 Individuare la tendenza con rapide funzionalità di Excel
Capitolo 3 Modelli per decisioni consapevoli
3.1 Premessa
3.2 Il punto di pareggio
3.3 Scelte economiche fra diverse offerte
3.4 La filiera logistico-distributiva
3.5 Il mix produttivo ottimale
3.6 Lo sfruttamento ottimale della capacità produttiva
3.7 Lo sfruttamento ottimale della capacità produttiva
in condizioni di variabilità dei prezzi di vendita
3.8 Ottimizzare l’approvvigionamento
Capitolo 4 Analisi dei dati
4.1 Premessa
4.2 Ordinamento di un archivio di dati
4.2.1 Aggregare e ordinare i dati
4.2.2 Filtrare i dati ordinati
4.2.3 Filtrare i dati e ottenere informazioni su valori
di sottoclassi (subtotali)
4.2.4 Organizzare i dati in un prospetto strutturato per subtotali
4.2.5 Filtri avanzati e criteri più evidenti per informazioni rilevanti
4.3 Tabelle pivot
4.3.1 Tabelle pivot: prime informazioni sul fatturato e sua composizione
4.3.2 Tabelle pivot: informazioni sul fatturato e contributo degli agenti di vendita
4.3.3 Tabelle pivot: aggiungere informazioni di dettaglio
4.3.4 Tabelle pivot: modificare l’aspetto e le informazioni della tabella
4.3.5 Tabelle pivot: informazioni sul fatturato degli agenti per ogni prodotto nei periodi dell’anno
4.3.6 Tabelle pivot: informazioni di sintesi e possibilità di analisi
4.3.7 Tabelle pivot: modificare la tabella per esporre i valori con diversa valenza informativa
4.3.8 Grafici pivot: ottimizzare le analisi con rappresentazioni efficaci
4.4 Consolidare i dati contenuti in diverse cartelle di lavoro
Capitolo 5 Modelli di simulazione a supporto delle decisioni
5.1 Premessa
5.2 Break Even Analysis: un modello di simulazione
5.2.1 Il Risultato economico: analisi what-if a una variabile
5.2.2 Il Risultato economico: analisi what-if a due variabili
5.2.3 Diversi scenari e influssi sul Risultato economico
5.2.4 Ricerca delle condizioni per raggiungere un Risultato economico «obiettivo»
5.3 Il ROI: modelli di simulazione
5.3.1 Il ROI: analisi what-if a una variabile
5.3.2 Il ROI: analisi what-if a due variabili
5.3.3 Diversi scenari e influssi sul ROI
5.3.4 Ricerca delle condizioni per raggiungere un ROI «obiettivo»
Capitolo 6 Attività di management e specifi che applicazioni grafiche
6.1 Premessa
6.2 Gestione degli investimenti e grafici sparkline
6.3 Performance di vendita e istogrammi comparativi
6.4 Reddito operativo e grafici a cascata
6.5 Gestione delle commesse e diagrammi di Gantt
6.6 Analisi di bilancio e dashboard
6.6.1 Indici di bilancio e grafici a tachimetro
6.6.2 Comparazione di indici di bilancio e dashboard
Capitolo 7 Interrogazioni di database: le query
7.1 Premessa
7.2 Realizzare report importando dati da Access
7.2.1 La selezione dei dati utili per la creazione delle query
7.2.2 La creazione guidata di una query sui dati di vendita
7.2.3 La creazione manuale di una query sui dati di vendita
7.3 Mettere in evidenza valori significativi dei report
Capitolo 8 Applicazioni finanziarie per il Business Planning
8.1 Premessa
8.2 Valutazioni di investimenti in nuovi progetti di business
8.3 Valutazioni economiche di fonti di finanziamento
8.4 Il piano di ammortamento di un debito
Aggiornato con le semplificazioni contenute nel Provvedimento Agenzia delle entrate 5 febbraio 2018 (“spesometro light”) e con le novità previste dal decreto Dignità.
- Adempimenti e scadenze
- Comunicazioni trimestrali IVA
- Spesometro semestrale e trimestrale
- Casi particolari
- Ravvedimento operoso
Diventa sempre più rilevante la lotta per il contrasto all’evasione intrapresa dal fisco.
È difatti, questo l’obiettivo che si prefigge il legislatore attraverso la riscrittura dell’art. 21 del decreto legge n. 78/2018, meglio conosciuto come spesometro, il cui obbligo, con decorrenza dal 2018, non sarà più annuale bensì trimestrale. A dire il vero, per effetto del d.l. 22 ottobre 2016, n. 193, in vigore dal 24 ottobre 2016 e convertito nella legge 1° dicembre 2016, n. 225 i soggetti passivi IVA effettueranno l’invio telematico di tutte le fatture emesse e ricevute nel trimestre di riferimento, delle bollette doganali e delle note di variazione, con cadenza trimestrale, ossia il 31 maggio, 31 agosto, 30 novembre e 28 febbraio.
Contestualmente, a tale obbligo è inserito quello di comunicare trimestralmente anche le liquidazioni periodiche IVA, sia nell’ipotesi in cui l’IVA è a debito, sia nel caso in cui dalla liquidazione emerga un credito.
A seguito delle proteste delle associazioni professionali, in sede di conversione del decreto legge sopra citato era stata introdotta una prima deroga per l’anno 2017, consistente nel fatto che, solo per le fatture e non le liquidazioni, doveva essere effettuata una comunicazione al 25 luglio 2017 comprendente le fatture relative al primo semestre, una al 30 novembre 2017 per quelle del terzo trimestre e, infine, al 28 febbraio 2018 per quelle del 4 trimestre.
Il decreto legge 30 dicembre 2016, n. 244 convertito con modificazioni nella legge 27 febbraio 2017, n. 19 – meglio conosciuto come Milleproroghe – ricambia nuovamente le scadenze fiscali della comunicazione dei dati delle fatture d’acquisto ed emesse introducendo due scadenze a carattere semestrale e precisamente quella del 16 settembre 2017 (il termine si sposta al 18 settembre perché il 16 è festivo) per quelle relative al semestre 1° gennaio 2017-30 giugno 2017 e quella del mese di febbraio 2018 per quelle riferite al secondo semestre.
Si segnala che un apposito d.P.C.M. aveva prorogato la prima scadenza al 28 settembre 2017 mentre successivamente l’Agenzia delle entrate, con comunicato stampa del 19 gennaio 2018 ha anticipato che la scadenza del 28 febbraio 2018 per l’invio della comunicazione dati delle fatture del secondo semestre è spostata al 60° giorno successivo alla pubblicazione del provvedimento definitivo che recepisce le semplificazioni apportate dal decreto legge n. 148/2017. Tale data è stata fissata al 6 aprile 2018 u.s.
Difatti il d.l. n. 148/2017 ha previsto di inviare i dati del documento riepilogativo per le fatture d’importo inferiore a 300 euro, delle ulteriori fattispecie di esonero. Inoltre, al fine di venire incontro alle esigenze di tutti i professionisti che hanno riscontrato notevoli errori nella trasmissione dei dati delle fatture è consentito, di inviare i dati relativi al primo semestre, entro il termine del 6 aprile senza applicazione delle sanzioni.
Ma la vera novità che esplicherà i suoi effetti nel 2018 è quella relativa alla nuova versione dello spesometro light con possibilità di presentare, dietro opzione, lo spesometro con cadenza semestrale.
Rimane, tuttavia ferma, la facoltà di invio dei dati con cadenza trimestrale.
Il D.L. “Misure urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese” approvato dal Consiglio dei Ministri il 02.07.2018 ricambia nuovamente il calendario fiscale introducendo due sole scadenze per quelli che hanno potato per l’invio semestrale I quali dovranno inviare i dati delle fatture emesse e ricevute relative al primo semestre entro il 30settembre 2018, mentre quelli riferiti al secondo semestre entro il 28 febbraio 2019. Diversamente i soggetti che adempiono a tale obbligo con cadenza trimestrale, avranno la possibilità d’inoltrare i dati riferiti al terzo trimestre 2018 entro il 28.02.2019. Il decreto dignità apporta delle novità anche in materia di redditometro e di split payment per I professionisti. Relativamente al redditometro il decreto prevede che il Mef possa emanare un apposito decreto che individua gli indici di capacità contributiva dopo aver sentito l’ISTAT e le associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori per gli aspetti relativi alla capacità di spesa e alla propensione al risparmio del contribuente.
È abrogato il decreto ministeriale 16.09.2015 e di conseguenza sono sospesi tutti gli accertamenti ancora da eseguire sul periodo d’imposta 2016 e successivi. Inoltre è abrogate la disposizione prevista dal dl 50/2017 in materia di split payment per i professionisti.
Tornando sul tema dello spesometro si precisa che l’Agenzia attraverso tale meccanismo incrocia i dati delle due comunicazioni e provvede a metterli a disposizione del contribuente, segnalando eventuali incongruenze, anche in relazione ai versamenti effettuati. In tal caso, il contribuente potrà fornire chiarimenti, segnalare eventuali errori riscontrati o effettuare il versamento dell’IVA applicando l’istituto del ravvedimento operoso.
A ciò si aggiunga che nonostante l’ultimo appuntamento per la presentazione dello spesometro annuale 2017 sia scaduto alla data del 10 aprile 2017 per i soggetti con liquidazione IVA mensile e del 20 aprile 2017 per tutti gli altri vi è ancora la possibilità di eseguire l’adempimento mediante applicazione dell’istituto del ravvedimento operoso oppure in caso di errore può essere fatto un invio sostitutivo. La comunicazione per il 2017 è più analitica mentre diventerà light per il 2018. Saranno, però, esonerati dallo spesometro semestrale i soggetti passivi IVA che opteranno per la fattura elettronica.
Occorre segnalare che con l’avvio dell’obbligo della fatturazione elettronica anche per le operazioni con i privati, dal 1° gennaio 2019 sarà abrogato lo spesometro.
Per l’omessa o errata trasmissione dei dati di ogni fattura, prevista dall’articolo 21, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in legge, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, della legge 30 luglio 2010, n. 122, si applica la sanzione di euro 2 per fattura, con un massimo di euro 1000 per ciascun trimestre. I citati limiti sono ridotti alla metà fino a 500 euro, qualora la trasmissione o la correzione è effettuata entro il termine di 15 giorni dalla scadenza. Non si applica l’articolo 12 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472.
Per le liquidazioni periodiche omesse o errate la sanzione varia da euro 500 a euro 2000; tale limite è ridotto alla metà se la correzione avviene entro 15 giorni dalla scadenza.
L’Agenzia delle entrate, con risoluzione n. 104 del 28 luglio 2017 ha illustrato le varie possibilità di applicazione del ravvedimento operoso mitigando così il pesante regime sanzionatorio.
Sintesi
Premessa
Spesometro trimestrale o semestrale su opzione e comunicazioni IVA
1. Disposizioni normative
2. Il restyling del d.l. 193/2016 e le novità del d.l. 148/2017 e del decreto dignità
3. Obiettivi della comunicazione
4. Comunicazione trimestrale delle liquidazioni IVA
4.1 Contenuto del modello
4.2 Modalità di presentazione
4.3 Casi particolari
5. Ambito soggettivo
5.1 Soggetti obbligati
5.2 Soggetti esclusi
5.3 Operazioni straordinarie
6. Quali operazioni vanno comunicate
7. Operazioni incluse
8. Contenuto della comunicazione
8.1 Momento rilevante
8.2 Scadenze
8.3 Come si presenta e codifica dei documenti
9. Note di variazione
10. Regime sanzionatorio e ravvedimento dopo le modifiche del d.lgs. 158/2015 in materia di spesometro annuale
11. Spesometro e liquidazioni 2018 - sanzioni
12. Obblighi dell’intermediario
13. Novità dal 2017
14. Fatturazione elettronica tra privati
15. Credito d’imposta
16. Alcuni casi particolari alla luce del d.l 148/2017
16.1 Fatture di importo inferiore a 300 euro
16.2 Operazioni imponibili con IVA non esposta in fattura
16.3 Fattura emessa dai commercianti al dettaglio
16.4 Autotrasportatori
16.5 Contribuenti con contabilità separata
16.6 Split payment
17. Analisi di alcune casistiche secondo la risoluzione n. 87/E
18. Il ravvedimento operoso alla luce della risoluzione n.104/E del 28 luglio 2017
19. Altre novità del decreto dignità: il nuovo redditometro
20. Conclusioni
21. Esemplificazioni pratiche : 8 CASI PRATICI
La presente guida operativa ha lo scopo di affrontare con linguaggio semplice e pratico, con schemi e grafici intuitivi, la costruzione e l’interpretazione del RENDICONTO FINANZIARIO.
Nell’agosto 2014 è stato emanato il Principio contabile OIC 10, le cui indicazioni sostituiscono quelle previste nel precedente Principio contabile OIC 12 “Composizione e schemi del bilancio d’esercizio di imprese mercantili, industriali e di servizi”. Le variazioni apportate hanno comportato un riordino generale della tematica e un miglior coordinamento con le disposizioni degli altri principi contabili nazionali OIC.
Le raccomandazioni del principio OIC 10 comportano l’inserimento del Rendiconto Finanziario all’interno della Nota Integrativa, proprio per soddisfare il principio di rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziarie e della situazione economica. Il principio contabile OIC 10 definisce i criteri per la redazione del Rendiconto finanziario e ne stabilisce l’ambito di applicazione. Tra l’altro, lo stesso principio contabile elenca i benefici informativi del Rendiconto finanziario, che permette di valutare:
Il Codice Civile all’art. 2423 include il rendiconto finanziario tra i documenti obbligatori che compongono il bilancio, anche se è previsto l’esonero per le società che redigono il bilancio in forma abbreviata (art. 2435bis) e le micro imprese (art. 2435ter). Ma comunque è parere del sottoscritto che tutte le società obbligate al bilancio è bene che redigano il Rendiconto finanziario per avere una visione più completa sullo stato di salute dell’azienda.
Dall’entrata in vigore delle regole previste dagli accordi bancari di Basilea, è più sentita l’esigenza di avere un strumento di analisi che permetta di monitorare ex post o di simulare ex ante le strategie finanziarie adottate o da adottare.
Questa guida adotta lo schema di Rendiconto finanziario suggerito dal Principio contabile OIC 10 ed è realizzato con un taglio pratico operativo, rinviando al Principio contabile ogni rifermento di approfondimento.
L’analisi di un case study completa la trattazione.
E’ doveroso precisare che eventuali rimedi operativi indicati in questa guida operativa, vanno verificati e calati nella realtà e nel settore dell’azienda, anche con l’aiuto di esperti consulenti.
1° PARTE
L’ANALISI DELLA DINAMICA FINANZIARIA
I flussi monetari reddituali
I flussi monetari da investimenti
I flussi monetari da finanziamenti
Analisi consuntiva dei flussi
2° PARTE
LO SCHEMA DI RENDICONTO FINANZIARIO SECONDO IL PRINCIPIO CONTABILE OIC 10
3° PARTE
INFORMAZIONI OTTENIBILI DAL RENDICONTO FINANZIARIO E RIMEDI OPERATIVI
CASE STUDY: Il rendiconto finanziario della ALFA S.r.l.
L’attuale complessità della gestione amministrativa degli enti locali implica che sempre più spesso la conoscibilità dei fatti generatori di responsabilità erariale si annidi nel sistema dei controlli. Ciò comporta innanzitutto la necessità di conoscere la filosofia del nuovo sistema e, in secondo luogo, quella di porre in essere e gestire il processo coerentemente con la ratio che ha indotto il legislatore a riformare la materia mediante la creazione di un sistema coordinato “a rete” di soggetti controllori, interni ed esterni, al vertice del quale è stata posta la Corte dei conti quale soggetto terzo, imparziale, altamente competente in materia di contabilità pubblica e peraltro dotato di nuovi poteri sanzionatori e impeditivi. I controlli interni sono stati ridefiniti, valorizzati e precisati prevedendo nuovi ruoli e responsabilità. Parallelamente quelli esterni sono stati potenziati con l’introduzione di nuove funzioni, nuove procedure e nuovi poteri in capo alla Corte dei conti sancendo in via definitiva il superamento del modello prettamente collaborativo che aveva caratterizzato il precedente regime. Il sistema uscito dalla riforma realizza, da un lato, l’integrazione delle funzioni dei vari attori interni ed esterni e, dall’altro, la circolarità del processo di controllo. Non è un caso, infatti, che le disposizioni normative di riforma abbiano introdotto l’obbligo di redazione di una “relazione di inizio mandato” e previsto specifiche sanzioni nell’ipotesi di mancata predisposizione e pubblicazione della “relazione di fine mandato” conferendo organicità alla materia dei controlli nell’ottica di un generale obbligo di accountability della complessiva gestione dell’ente locale.
In questo contesto viene focalizzata l’attenzione sull’esame del controllo degli equilibri di bilancio in ragione del rango costituzionale assunto da tale forma di controllo in seguito alla riforma dell’art. 81 della Costituzione, passando analiticamente in rassegna i nuovi istituti contabili introdotti con la contabilità armonizzata e posti a presidio del controllo degli equilibri finanziari. L’approccio integrato che vede trattato in un unico volume il sistema costituito dai controlli interni e da quelli esterni consente l’emergere delle interrelazioni tra i vari soggetti (interni ed esterni) deputati alle funzioni di controllo e ciò risalta in modo emblematico nell’analisi dettagliata svolta con riferimento agli obblighi di segnalazione spettanti ai revisori dei conti in relazione alle funzioni di controllo esercitate. Il testo rappresenta un utile strumento per comprendere e realizzare compiutamente il nuovo sistema dei controlli al fine di permettere ad amministratori, funzionari e revisori dei conti di attuare con cognizione di causa i numerosi adempimenti previsti e, conseguentemente, di “mettere in sicurezza” l’attività amministrativa con positive ricadute sul piano gestionale e su quello delle responsabilità.
Massimo Barbiero Dirigente del Ministero dell’Economia e delle Finanze ricopre l’incarico di direttore della Ragioneria Territoriale dello Stato di Vicenza; laureato in Economia e Commercio, Giurisprudenza e in Economia delle Amministrazioni Pubbliche e delle Istituzioni Internazionali, è abilitato alla libera professione di dottore commercialista e iscritto nel registro dei revisori legali; già responsabile del servizio finanziario di enti locali, ricopre da oltre un ventennio incarichi di revisore dei conti e di sindaco in numerose società, enti pubblici e amministrazioni locali dove ha maturato specifiche competenze in materia di controlli.
Segnalazioni bibliografiche
› I controlli della Corte dei conti sugli enti territoriali e gli altri enti pubblici
A. Gribaudo - R. Patumi
› Gli equilibri di bilancio degli enti locali Analisi di tutti gli equilibri del sistema di bilancio degli enti locali
M. Quecchia
La materia del riparto delle spese condominiali è una delle più spinose e controverse. Se in condominio si litiga molto, non v'è dubbio che spesso ciò accade per via delle spese; i dubbi sono tanti: chi deve pagare? Cosa? Quando? E, soprattutto, quanto?
La conoscenza delle norme e delle principali sentenze sulla materia da parte di tutti, amministratore e condòmini, consentirebbe certamente una riduzione del contenzioso.
Il presente lavoro vuole essere una guida ad una corretta attività di riparto delle spese condominiali; l'obiettivo estremamente pratico caratterizza così l'intera stesura dell'ebook, il quale è suddiviso in tre parti:
Più in particolare, la prima parte è dedicata alle norme essenziali in materia di spese condominiali, propedeutiche a quelle specifiche in materia di riparto: partendo dall'esposizione delle ragioni giuridiche che giustificano l'obbligo di contribuzione delle spese condominiali, individueremo i soggetti obbligati, i modi, i tempi ed i luoghi del pagamento.
Individuati i soggetti cui imputare i pagamenti, è necessario capire secondo quali criteri si deve calcolare la quota loro spettante: la seconda parte del lavoro è dunque dedicata ai criteri di riparto previsti dalla legge, alle modalità per derogarvi nonché agli strumenti, in primis le tabelle millesimali, con cui agiscono i soggetti coinvolti (condominio, assemblea, ma anche, vedremo, singoli condòmini).
Infine, la terza ed ultima parte è dedicata all'attuazione pratica delle norme, cioè al riparto delle singole voci di spesa; in tale parte, premesse le principali nozioni in materia condominiale necessarie al fine di una migliore comprensione del testo, si affrontano i casi concreti più controversi e ricorrenti, dando altresì conto delle soluzioni più recenti e degli orientamenti maggioritari forniti dalla giurisprudenza (segnatamente quella di legittimità).
Il presente ebook, data la destinazione operativa e gli accenni alle principali nozioni sottese, si offre dunque come guida sia per chi effettua il riparto che per i condòmini, destinatari di quel riparto.
Premessa
1. Elementi in materia di obbligazioni condominiali
1.1 Le spese condominiali quali obbligazioni propter rem
1.2 L'obbligazione propter rem in condominio
1.3 Individuazione dei soggetti obbligati
1.3.1 Obbligazioni condominiali e passaggio di proprietà
1.3.1.1 Cambio di proprietà, opere straordinarie ed imputazione dei pagamenti
1.3.2 Nuda proprietà e usufrutto
1.3.2.1 Diritto di abitazione e diritto d'uso
1.3.3 Locazione
1.3.4 Comproprietà e successione
1.3.5 Fallimento di un condòmino
1.4 Tempi, luogo e imputazione del pagamento
1.4.1 Tempo e termine del pagamento
1.4.2 Luogo del pagamento
1.4.3 Imputazione dei pagamenti
1.4.4 Prescrizione delle quote condominiali
1.5 Spese condominiali e rapporti con i terzi: solidarietà previa escussione dei morosi
1.5.1 Morosità e fondo spese straordinario
1.5.2 Fondo spese condominiale
2. Criteri e strumenti di ripartizione delle spese condominiali
2.1 Criteri di ripartizione delle spese condominiali
2.1.1 Riparto per proporzione al valore della proprietà
2.1.2 Riparto delle spese in base all'uso
2.1.3 Riparto nel condominio parziale
2.1.4 Criteri normativi per casi specifici
2.1.5 Deroga ai criteri generali
2.2 Le tabelle millesimali
2.2.1 Formazione delle tabelle millesimali
2.2.1.1 Tabelle c.d. contrattuali
2.2.1.2 Tabelle c.d. assembleari
2.2.1.3 Tabelle giudiziali
2.2.2 Tabelle millesimali e condominio minimo
2.2.3 Revisione delle tabelle millesimali
2.3 Parametri per la realizzazione delle tabelle
2.4 I soggetti coinvolti nell'attività di riparto delle spese
2.4.1 I tecnici
2.4.2 Amministratore e riparto delle spese
2.4.3 Assemblea e riparto delle spese
2.4.4 Singoli condòmini e riparto delle spese
2.4.5 Consiglio di condominio, revisore contabile e riparto delle spese
2.5 Regolamento di condominio e riparto delle spese
2.6 Rendiconto e riparto delle spese
3. Ripartizione delle spese condominiali nei casi concreti
3.1 Compenso amministratore
3.2 Assicurazione dell'edificio
3.3 Innovazioni
3.3.1 Spese per l'installazione degli ascensori
3.4 Conservazione
3.5 Sostituzione e la manutenzione di scale e ascensori (art. 1124 c.c.)
3.5.1. Pulizia delle scale
3.6 Manutenzione e la ricostruzione dei soffitti, delle volte e dei solai (art. 1125 c.c.)
3.7 Balconi
3.8 Interventi sui muri
3.9 Facciata
3.10 Lastrici solari e tetti
3.10.1 Lastrici solari ad uso o proprietà esclusiva (art. 1126 c.c.)
3.11 Rifacimento piano di calpestio del cortile
3.12 Verde e alberi condominiali
3.13 Impianto di riscaldamento e consumi
3.14 Impianto idrico e consumi
3.15 Impianto fognario
3.16 Impianto elettrico e consumi
3.17 Spese legali
3.18 Servizi di portierato
3.19 Androne comune
3.20 Spese individuali
3.21 Automazione cancello
3.22 Opere antincendio
3.23 IMU e TOSAP
3.24 Attività fiscali del condominio
3.25 Fondo spese
3.26 Revisore contabile
Guida agli interventi edilizi eseguibili senza titoli abilitativi, aggiornato al glossario pubblicato con il d.m. 2 marzo 2018. 58 pagine in pdf.
Quarta edizione della guida operativa "L'attività di edilizia libera", aggiornata al decreto 2 marzo 2018, pubblicato sulla G.U.7 aprile 2018, n. 81 (c.d. Glossario di Edilizia Libera) in formato ebook che si rivolge ai professionisti tecnici e gli operatori degli uffici tecnici comunali, illustrando gli interventi edilizi che non richiedono un vero titolo abilitativo (manutenzioni ordinarie, installazione di pannelli solari e fotovoltaici, posa di manufatti per esigenze temporanee, sistemazione delle aree pertinenziali, ecc.), alla luce delle ultime sentenze giurisprudenziali e delle 58 nuove definizioni di interventi liberi definiti dal glossario.
La quarta edizione dell’opera mantiene lo stile agile e il taglio pratico delle precedenti ed offre una panoramica sulle attività di natura edilizia che non abbisognano di un titolo abilitativo e di quelle per le quali è sufficiente una comunicazione inizio lavori asseverata.
Sono stati mantenuti ed aggiornati i riferimenti alla legislazione regionale, estremamente utili per definire correttamente l’operatività dell’attività edilizia libera ed alla casistica giurisprudenziale, di ausilio per la soluzione di eventuali dubbi.
L’ebook , suddiviso in capitoli tematici, illustra la nozione di “attività edilizia libera”, quali sono gli interventi realmente liberi e quelli eseguibili tramite comunicazione inizio lavori asseverata (CILA).
L'appendice contiene un quadro sinottico dei riferimenti normativi regionali in materia di attività di edilizia libera.
Prefazione alla quarta edizione
1. La nozione di attività edilizia libera e le norme di riferimento
1.1. Definizione
1.2. L’art. 6 del Testo Unico Edilizia
1.3. Il previgente testo dell’art. 6 del Testo Unico Edilizia
1.4. L’art. 6-bis del Testo Unico Edilizia
1.5. Ulteriori ipotesi di attività edilizia libera legislativamente previste
1.6. Il nuovo glossario dell’edilizia libera (d.m. 2 marzo 2018)
2. Gli interventi realmente liberi
2.1. Premessa
2.2. Gli interventi di manutenzione ordinaria
2.2.1. Le 25 opere principali di manutenzione ordinaria previste dal nuovo glossario dell’attività edilizia libera
2.2.2. Casistica
2.3. L’installazione delle pompe di calore di potenza termine utile nominale inferiore a 12 kW
2.4. L’eliminazione delle barriere architettoniche
2.5. Le opere temporanee di ricerca nel sottosuolo
2.6. I movimenti terra strettamente pertinenti l’attività agricola
2.7. Le serre mobili agricole stagionali sprovviste di strutture in muratura
2.8 Le opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee
2.9. I manufatti leggeri in strutture ricettive
2.10. Le opere di pavimentazione e finitura di spazi esterni
2.11. L’installazione di pannelli solari e fotovoltaici
2.12. La realizzazione di aree ludiche senza fini di lucro e la posa di elementi di arredo delle aree pertinenziali
3. Gli interventi eseguibili tramite Comunicazione Inizio Lavori Asseverata (CILA)
3.1. Una categoria residuale
3.2. Il contenuto della CILA
3.3. Gli interventi di manutenzione straordinaria non riguardanti le parti strutturali dell’edificio
3.4. Il restauro ed il risanamento conservativo leggero
3.5. Gli interventi sui fabbricati adibiti ad esercizio di impresa non riguardanti parti strutturali
3.6. Altri interventi subordinati alla CILA
3.7. La sanzione per la mancata presentazione della CILA
3.8. Aspetti catastali
3.9. Quadro sinottico riassuntivo
4. L’attività edilizia libera nelle regioni a statuto ordinario
4.1. Premessa
4.2. Emilia Romagna
4.3. Marche
4.4. Liguria
4.5. Umbria
4.6. Piemonte
4.7. Toscana
5. L’attività edilizia libera nelle regioni a statuto speciale e nelle Province autonome di Trento e Bolzano
5.1. Premessa
5.2. Friuli Venezia Giulia
5.3. Valle d’Aosta
5.4. Sardegna
5.5. Sicilia
5.6. Provincia Autonoma di Trento
5.7. Provincia Autonoma di Bolzano
Appendice
1. Quadro sinottico legislativo-regionale
2. Quadro sinottico dei riferimenti normativi regionali in materia di attività edilizia libera
Il volume descrive i nuovi strumenti di anticipo pensionistico, entrati ufficialmente in vigore a seguito del decreto attuativo (D.P.C.M. n. 150/2017) e ulteriormente disciplinati dalla Legge di bilancio 2018: l?anticipo finanziario a garanzia pensionistica (APE) volontario, il prepensionamento con indennità per alcune categorie ?protette? (APE sociale), la cosiddetta RITA (rendita integrativa temporanea anticipata) che l?assicurato può richiedere se iscritto ad un fondo pensione a contribuzione definita, per concludere con l?APE aziendale, a carico del datore di lavoro. La trattazione è ricca di esempi pratici, schematizzazioni, tabelle riepilogative, conteggi svolti e facsimile di comunicazioni, istanze e accordi: tutto quanto occorre per orientarsi fra le varie possibilità che i nuovi istituti propongono e valutare la scelta più conveniente per la propria situazione previdenziale. ARGOMENTI TRATTATI ? APE volontario ? APE sociale ? Rendita integrativa temporanea anticipata ? APE aziendale GABRIELE BONATI Consulente aziendale, docente in numerosi corsi di aggiornamento per consulenti del lavoro, aziende e associazioni di categoria. Autore di volumi e collaboratore per quotidiani e diverse riviste in materia di gestione e amministrazione del personale. PIETRO GREMIGNI Consulente aziendale esperto di problematiche in materia di lavoro e previdenza sociale. Docente in corsi di aggiornamento, autore di volumi e monografie e collaboratore per diverse riviste in materia.
Aggiornato con il nuovo principio OIC 11 e con gli emendamenti del 29 Dicembre 2017.
Con la pubblicazione del decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 139 sulla Gazzetta Ufficiale del 4 settembre 2015 si e? completato l’iter di recepimento della direttiva 2013/34/UE. Tale decreto ha aggiornato la disciplina del codice civile in merito ai bilanci d’esercizio e la disciplina del d.lgs. 127/1991 in tema di bilancio consolidato. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha articolato il recepimento nell’ordinamento nazionale della attuale direttiva contabile conclusosi il 20 dicembre 2016 in due fasi:
Gli impatti più significativi delle nuove norme riguardano l’introduzione del costo ammortizzato per l’iscrizione dei crediti, dei debiti e dei titoli di debito, dalla valutazione al fair value dei derivati, dall’eliminazione dei costi di ricerca e pubblicità tra gli oneri pluriennali capitalizzabili nonché dall’eliminazione della sezione straordinaria del conto economico.
Nel testo non si e? tenuto conto delle ricadute fiscali delle nuove norme ma si e? dedicato l’ultimo capitolo a tali considerazioni.
Nel 2018 e? prevista l’emissione del principio contabile OIC 11 Finalità e postulati del bilancio che presta interessanti considerazioni.
Nel 2016 dopo aver ricevuto i pareri del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Banca d’Italia, Consob, Ivass ed Agenzia delle Entrate, l’OIC ha pubblicato i seguenti principi contabili, le cui novità sono esaminate successivamente:
• OIC 9 Svalutazioni per perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali
• OIC 10 Rendiconto finanziario
• OIC 12 Composizione e schemi del bilancio d’esercizio
• OIC 13 Rimanenze
• OIC 14 Disponibilità liquide
• OIC 15 Crediti
• OIC 16 Immobilizzazioni materiali
• OIC 17 Bilancio consolidato e metodo del patrimonio netto
• OIC 18 Ratei e risconti
• OIC 19 Debiti
• OIC 20 Titoli di debito
• OIC 21 Partecipazioni
• OIC 23 Lavori in corso su ordinazione
• OIC 24 Immobilizzazioni immateriali
• OIC 25 Imposte sul reddito
• OIC 26 Operazioni, attività e passività in valuta estera
• OIC 28 Patrimonio netto
• OIC 29 Cambiamenti di principi contabili, cambiamenti di stime contabili, correzione di errori, fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
• OIC 31 Fondi per rischi e oneri e trattamento di fine rapporto
• OIC 32 Strumenti finanziari derivati.
Sono stati inoltre abrogati l’OIC 22 Conti d’ordine e l’OIC 3 Le informazioni sugli strumenti finanziari da includere nella nota integrativa e nella relazione sulla gestione.
Nel testo non sono considerati il principio OIC 32 Strumenti finanziari derivati in quanto molto voluminoso e spesso poco applicato da medie e piccole imprese e tutte le agevolazioni previste per i bilanci redatti in forma abbreviata e per le micro-imprese. In tal caso si rimanda il lettore alla consultazione nei singoli principi degli aspetti applicabili ai bilanci in forma abbreviata e gli esempi acclusi e del principio OIC 32.
1. Introduzione: le novità dei principi contabili
1.1 Aspetti di generale applicazione e novità nei principi contabili
Parte I - Il bilancio d’esercizio e consolidato
2. OIC 11 Finalità e postulati del bilancio d’esercizio
2.1. Le novità
2.2 Determinazione del trattamento contabile delle fattispecie non previste dagli OIC
2.3 Rilevanza
2.4 Sostanza economica
3. OIC 12 Composizione e schemi del bilancio d’esercizio
3.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
3.2 Altri aspetti di novità
4. OIC 10 Rendiconto finanziario
4.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
4.2 Sintesi degli aspetti principali
4.3 Attività di investimento
4.4 Attività di finanziamento
5. OIC 17 Bilancio consolidato e metodo del patrimonio netto
5.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
5.2 Nozioni di controllo e collegamento
Parte II - Le aree di bilancio
6. OIC 13 Rimanenze
6.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
6.2 Sintesi degli aspetti principali
6.3 Oneri finanziari capitalizzati nelle rimanenze
6.4 Principi di valutazione delle rimanenze
7. OIC 14 Disponibilità liquide
7.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
8. OIC 15 Crediti
8.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
8.2 Cancellazione dei crediti
8.3 Definizioni
8.4 Fondo svalutazione crediti
9. OIC 16 Immobilizzazioni materiali
9.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
9.2 Sintesi degli aspetti principali
10. OIC 9 Svalutazione per perdite durevoli di valore delle attività materiali e immateriali
10.1 Le novità del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
10.2 Sintesi degli aspetti principali
10.3 Profili generali
10.4 Indicatori di potenziali perdite di valore
10.5 Determinazione del valore recuperabile
10.6 Determinazione del valore equo (fair value)
10.7 Determinazione del valore d’uso
10.8 Rilevazione della perdita durevole di valore per una UGC e per l’avviamento
10.9 Approccio semplificato alla determinazione delle perdite durevoli di valore
10.10 Valutazione della recuperabilità delle immobilizzazioni
10.11 Nota integrativa
11. OIC 18 Ratei e risconti
11.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
11.2 Maxi canone
12. OIC 19 Debiti
12.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
13. OIC 20 Titoli di debito
13.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
14. OIC 21 Partecipazioni
14.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
15. OIC 23 Lavori in corso su ordinazione
15.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
16. OIC 24 Immobilizzazioni immateriali
16.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
17. OIC 25 Imposte sul reddito
17.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
17.2 Classificazione e contenuto delle voci
17.3 Compensazione di attività e passività tributarie
17.4 Rilevazione della fiscalità corrente e differita
17.5 Differenze permanenti e differenze temporanee
17.6 Imposte differite
17.7 Imposte differite attive e anticipate
17.8 Perdite fiscali
18. OIC 26 Operazioni, attività e passività in valuta estera
18.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
18.2 Aspetti principali di OIC 26
18.3 Definizioni
18.4 Classificazione e contenuto delle voci
18.5 Rilevazione iniziale
18.6 Valutazione e rilevazioni successive
18.7 Conversione delle poste monetarie in valuta estera
18.8 Conversione delle poste non monetarie in valuta estera
19. OIC 28 Patrimonio netto
19.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
19.2 Classificazione e contenuto delle voci
19.3 La destinazione dell’utile dell’esercizio
19.4 La rilevazione iniziale delle riserve
19.5 Utilizzazione delle riserve
19.6 La rinuncia del credito da parte del socio
20. OIC 31 Fondi per rischi ed oneri e trattamento di fine rapporto
20.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
20.2 Sintesi degli aspetti rilevanti di OIC 31
21. OIC 29 Cambiamenti di principi, cambiamenti di stime contabili, correzione di errori, fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
21.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
21.2 Rilevazione in bilancio dei cambiamenti di principi contabili
21.3 Cambiamenti di stime contabili
21.4 Correzioni di errori
21.5 Classificazione degli effetti di nuovi principi contabili
21.6 Cambiamenti di stime contabili
21.7 Correzioni di errori
21.8 Fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
Parte III - Effetti fiscali delle nuove norme
22. Ultime modifiche nei principi contabili
23. Gli effetti fiscali dei nuovi principi contabili
