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Il volume offre un’analisi completa e aggiornata dell’istituto del patto di famiglia, introdotto nel nostro ordinamento con la Legge n. 55/2006, quale strumento per il passaggio generazionale dell’impresa familiare in un quadro di equilibrio tra esigenze aziendali e tutela dei legittimari.
L’opera, di taglio operativo e con ampio richiamo alla giurisprudenza più recente, esamina gli aspetti civilistici, fiscali e successori connessi alla stipula del patto, fornendo esempi pratici, riferimenti normativi e schemi utili per professionisti, notai, avvocati, consulenti fiscali e imprenditori.
eBook in pdf di 79 pagine.
La disciplina del Codice civile
2.1 Lineamenti e regole di circolazione di aziende e quote
2.2 I beni oggetto del trasferimento
2.3 La forma dell’atto e i soggetti coinvolti
2.4 Gli effetti del patto di famiglia
2.4.1 Effetto immediato reale: il trasferimento d’azienda
2.4.2 Effetto immediato obbligatorio: la liquidazione degli altri partecipanti
2.4.3 Effetti differiti: riunione fittizia, imputazione ex se
2.4.4 Effetti differiti: divieto di collazione e di azione di riduzione
2.4.4.1 La collazione
2.4.4.2 L’azione di riduzione
2.5 I vizi del consenso e la mancata partecipazione
2.6 Scioglimento e modifica
I limiti e le opportunità del patto di famiglia
3.1 Introduzione
3.2 I limiti posti dall’ordinamento: il divieto dei patti successori
3.3 La disciplina in tema di legittima
3.4 La donazione e il patto di famiglia a confronto
3.5 Le varie soluzioni a confronto per il nostro caso
3.6 La donazione con testamento
3.7 La donazione dei beni in comunione ai figli ed il testamento per il coniuge
3.8 Il patto di famiglia con liquidazione dei legittimari da parte del disponente
3.9 La donazione in comunione dei tre immobili
3.10 Un confronto tra donazione e patto di famiglia
3.11 La soluzione del trust
La fiscalità del patto di famiglia
4.1 Introduzione
4.2 Imposizione diretta
4.3 Profili di fiscalità indiretta del patto di famiglia: i diversi approcci
4.4 Imposizione indiretta: inquadramento
4.5 Le teorie dottrinali: la teoria atomistica
4.6 Le teorie dottrinali: la teoria unitaria
4.7 La ricostruzione della Cassazione del 2018
4.8 Le critiche all’ordinanza 2018
4.9 Argomenti a favore dell’approccio unitario
4.10 Inaccettabilità della tesi della Cassazione a prescindere dalla visione unitaria
4.11 La Cassazione rivede le sue posizioni: Cass. 24 dicembre 2020 n. 29506
4.12 La tassazione in ipotesi di scioglimento o di recesso dal patto di famiglia
4.13 L’agevolazione di cui all’art. 3, comma 4-ter, D.Lgs. n. 346/90
Le risposte dell’Agenzia in tema di patto di famiglia
5.1 Risposta n. 450 del 30 ottobre 2019: esenzione 4-ter e diritto di recesso
5.2 Risposta n. 37 del 7 febbraio 2020: la superholding destinata ai cugini
5.3 Risposta n. 38 del 7 febbraio 2020: il passaggio della nuda proprietà con i diritti di voto
5.4 Risposta n. 155 del 28 maggio 2020: lo scioglimento della comunione attraverso la scissione asimmetrica
5.5 Risposta n. 552 del 28 agosto 2021: esenzione e controllo dell’azienda
5.6 Risposta n. 571 del 30 agosto 2021: esenzione e franchigie
5.7 Risposta n. 72 del 18 marzo 2024: comunione e 4-ter
5.8 Esenzione da imposta di donazione e operazioni straordinarie
5.8.1 Introduzione
5.8.2 La trasformazione
5.8.3 La scissione
5.8.4 La fusione societaria
5.8.5 La cessione e la permuta
5.8.6 Il conferimento di partecipazioni
Un esempio concreto di patto di famiglia
L’eBook “Il Trust” analizza in modo pratico e aggiornato la disciplina civilistica e tributaria del trust, con un approccio operativo pensato per professionisti, studi fiscali e consulenti d’impresa.
Aggiornato al D.Lgs. 18 settembre 2024, n. 139, recante la Riforma dell’imposta di successione e donazione, il volume offre un quadro completo delle implicazioni fiscali del trust in materia di:
eBook in pdf di 136 pagine.
Ampio spazio è dedicato ai trust opachi, trasparenti, esteri e autodichiarati, con commenti alla prassi dell’Agenzia delle Entrate (Circolari 48/E/2007, 61/E/2010, 34/E/2022) e alla giurisprudenza più recente.
Completano l’opera schemi pratici, esempi di compilazione del quadro RW e focus operativi sui principali casi applicativi.
Un testo essenziale per commercialisti, tributaristi, notai, consulenti legali e operatori che si occupano di pianificazione patrimoniale e trust.
Prefazione
1. Introduzione
2. Profili civilistici
3. La fiscalità diretta: l’apporto dei beni in trust
3.1 Il costo fiscalmente riconosciuto
3.2 Il disponente imprenditore
3.3 Il disponente non imprenditore
4. La disciplina ai fini delle imposte sui redditi
4.1 Beneficiari residenti di trust trasparenti
4.2 Beneficiari residenti di trust assoggettati a tassazione sostitutiva
4.3 Il trust trasparente residente e non residente
4.4 Trust opaco residente il trust ente commerciale
4.5 Trust opaco non commerciale
4.6 Trust opaco estero
4.6.1 I chiarimenti sul livello impositivo
4.6.2 La sorte delle esimenti
4.6.3 La sorte dei trust comunitari
4.6.4 Questioni ancora aperte sulla tassazione: il rapporto con la disciplina CFC
4.6.5 Criticità connesse alla tassazione nominale
4.6.5.1 La coesistenza di regimi con aliquote nominali diverse
4.6.5.2 Il reddito del trust prodotto in più paesi esteri
4.6.5.3 Trust estero tassato con aliquote progressive per scaglioni
4.6.5.4 Trust trasparente nel paese estero di residenza
4.6.6 Il trust americano
4.7 La sede di stabilimento del trust: le regole del Paese estero
4.8 La sede di stabilimento del trust: le eccezioni
4.9 La nuova residenza del trust dal 2024
4.10 L’interposizione del trust
4.11 La determinazione dei redditi di capitale della lettera g-sexies) c.1 art. 44 TUIR
5. Imposizione indiretta
5.1 Istituzione del trust
5.2 Dotazione dei beni in trust
5.3 Attribuzione ai beneficiari
5.4 La liquidazione dell’imposta
5.4.1 Liquidazione dell’imposta per i trust già esistenti: principi di territorialità
5.4.2 Liquidazione dell’imposta per i trust già esistenti: la gestione di chi ha già pagato
5.4.3 La riliquidazione inevitabile
5.4.3.1 Introduzione
5.4.3.2 L’imposta di donazione non è stata pagata in sede di disposizione dei beni in trust
5.4.3.3 L’imposta è stata rimborsata a seguito di contenzioso
5.4.3.4 Uno dei beneficiari è deceduto o è subentrato un nuovo ulteriore beneficiario
5.4.3.5 Uno dei beni in trust è stato venduto
5.4.3.6 Presentazione di istanza di rimborso dell’imposta di donazione
5.4.4 E se la riliquidazione è evitabile, quali strategie?
5.4.5 La revoca del trust da parte del disponente
5.4.6 La revoca per mutuo consenso
5.4.7 La revoca con attribuzione ai beneficiari
5.4.8 La pretesa dei beni da parte dei beneficiari
5.4.9 La pretesa dei beni da parte dei beneficiari
5.4.10 Esenzioni, agevolazioni e determinazione del valore dei beni
5.4.11 Operazioni effettuate durante la vita del trust
5.4.12 Sostituzione del trustee
5.4.13 Imposta ipotecaria e catastale
5.4.14 Quali imposte da trust a trust
5.5 Atti formati all’estero
5.6 Attribuzioni ai beneficiari senza formalità
5.7 Trust testamentario
5.8 Trust liquidatori e di garanzia
5.9 Trust “Dopo di Noi”
6. La riforma dell’imposta di donazione per il trust nel D.Lgs. 346/1990
6.1 Il principio della tassazione nella fase finale
6.2 Un ampliamento delle casistiche impositive?
6.3 La denuncia del beneficiario
6.4 La Legge “Dopo di Noi”
6.5 La misura delle aliquote e delle franchigie
6.6 Opzione per la tassazione nella fase iniziale
6.7 L’individuabilità dei beneficiari
6.8 La gestione dei successivi trasferimenti
6.9 L’opzione per i vecchi trust
6.10 Il provvedimento del Direttore
6.11 I trust testamentari
6.12 I requisiti di territorialità
7. Il monitoraggio fiscale
7.1 La disciplina ante Legge n. 97/2013
7.2 La disciplina introdotta dalla Legge n. 97/2013
7.2.1 I titolari effettivi nel caso del trust
7.2.2 La riforma operata dal D.Lgs. 90/2017
7.2.3 Le previsioni introdotte dal D.Lgs. 125/2019 (quinta direttiva antiriciclaggio)
7.3 Obblighi di monitoraggio del trust
7.4 Obblighi di monitoraggio dei titolari effettivi (con particolare attenzione al beneficiario)
7.5 Gli obblighi di monitoraggio degli altri titolari effettivi
8. Applicazione dell’IVIE e dell’IVAFE
9. Esempi di compilazione del quadro RW
9.1 Il conto corrente all’estero – RW in capo al trust
9.2 Il conto corrente all’estero: RW in capo ai beneficiari mandatory
9.3 Il trust estero discrezionale: RW in capo ai beneficiari discretionary
10. Monitoraggio fiscale e disciplina CRS
10.1 Si tratta davvero di un allineamento alla disciplina CRS? Cenni alla disciplina
10.2 Come opera la normativa CRS
Il volume rappresenta una guida completa e operativa per un efficace passaggio di patrimoni tra generazioni, rivolgendosi a tutti i professionisti che a vario titolo possono essere coinvolti in tali operazioni (tipicamente commercialisti e avvocati), ma anche a coloro che si occupano esclusivamente di wealth management, fornendo un quadro esaustivo dal punto di vista civilistico e fiscale.
A questo fine vengono illustrati non solo gli aspetti e le strutture giuridiche alla base del trasferimento dei beni, ma anche gli strumenti più adeguati e fiscalmente convenienti.
Il libro esamina i principali istituti per il trasferimento e la tutela del patrimonio, dai più “consolidati” come la successione legittima e la donazione, a quelli meno tradizionali come holding e trust. Relativamente a questi due ultimi strumenti, il testo è aggiornato con le novità e modifiche introdotte dal D.Lgs. 192/2024, che ha notevolmente rivoluzionato la disciplina del conferimento di partecipazioni, dell’aggregazione di professionisti e di altre operazioni straordinarie, e dal D.Lgs. 139/2024 che ha inserito nel nostro TUSD la fiscalità indiretta del trust.
Ampio spazio è stato riservato al patto di famiglia e alle riorganizzazioni societarie tenendo conto anche della più recente prassi dell’Agenzia delle Entrate.
Un capitolo è stato dedicato altresì alla gestione della c.d. “eredità digitale”, una “nuova” modalità attraverso la quale il de cuius può lasciare dei beni, appunto digitali, sia online che offline.
› Strumenti operativi
› Aspetti giuridici
› Risvolti fiscali
PRINCIPALI ARGOMENTI
◾ Successione legittima e testamentaria
◾ Donazione
◾ Patto di famiglia
◾ Diritti reali su cosa altrui utili al ricambio
◾ Contratto di affidamento fiduciario
◾ Fondo patrimoniale
◾ Holding
◾ Operazioni straordinarie per aziende e professionisti
◾ Trust
◾ Successione e gestione di opere d’arte e di criptoattività
◾ Il passaggio dell’eredità digitale
◾ Società semplice
IL VOLUME INCLUDE
Materiali online: eventuali aggiornamenti normativi verranno commentati, nell’estensione online del testo, fino al 30 aprile 2026.
ENNIO VIAL
Dottore commercialista, opera nel settore della consulenza in materia di fiscalità internazionale, di operazioni straordinarie, di riorganizzazione di patrimoni familiari e di trust.
È relatore per svariati enti di formazione. Pubblica da oltre 20 anni articoli e libri su temi di sua competenza.
SILVIA BETTIOL
Dottore commercialista, si dedica alla consulenza in materia di fiscalità internazionale, di operazioni straordinarie e di trust. Ha maturato una significativa esperienza in tema di comunicazioni delle holding. È relatrice e autrice di pubblicazioni su temi di sua competenza.
LIBRO PRIMO - DIRITTO AMMINISTRATIVO
PARTE PRIMA - ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA
Introduzione
A) Caratteristiche del diritto amministrativo
B) La pubblica amministrazione e la cura degli interessi pubblici
C) La funzione politica e la funzione amministrativa
1) Nozione e distinzioni
2) La differenza tra gli atti politici e gli atti di alta amministrazione
3) Le leggi-provvedimento
4) Le fonti del diritto (rinvio)
Capitolo 1
Il Governo. Pluralismo istituzionale, organi e competenze della P.A.
1.1 Quadro generale dell’organizzazione statale centrale
1.1.1 Lo Stato-amministrazione e le formule organizzatorie
1.1.2 Il Governo, i Ministeri e la Governance per il PNRR
1.1.2.1 Il ruolo del Governo nell’ordinamento italiano
1.1.2.2 Nomina, operatività e caduta del Governo
1.1.2.2.1 Il ruolo del Capo dello Stato nella procedura di nomina del Governo
1.1.2.2.2 Il voto di fiducia
1.1.2.2.3 La crisi del Governo: crisi parlamentare
1.1.2.2.4 La crisi del Governo: crisi extraparlamentare
1.1.2.3 La struttura del Governo: disciplina costituzionale e legislativa
1.1.2.4 Il Presidente del Consiglio
1.1.2.5 I Ministri ed i Ministeri
1.1.2.5.1 I Ministri
1.1.2.5.2 I sottosegretari di Stato e i vice Ministri
1.1.2.6 II Consiglio dei Ministri
1.1.2.7 Altri organi e strutture governative
1.1.2.8 La responsabilità degli organi di Governo
1.1.2.9 Governo e pubblica amministrazione
1.1.2.10 Gli organi ausiliari
1.1.2.11 La Governance per l’attuazione del PNRR
1.1.2.11.1 Cabina di regia per il Piano nazionale di ripresa e resilienza
1.1.2.11.2 Poteri sostitutivi e superamento del dissenso
1.1.2.11.3 Cabine di coordinamento a sostegno degli enti locali per l’attuazione e monitoraggio del PNRR
1.1.2.11.4 Esclusione dal controllo concomitante della Corte dei conti dei piani, programmi e progetti previsti o finanziati dal PNRR e dal PNIC
1.1.3 Le società partecipate, l’affidamento in house e le società a partecipazione mista
1.2 L’organizzazione statale periferica
1.2.1 Premessa
1.2.2 Il Prefetto e gli Uffici territoriali di Governo (UTG)
1.3 Gli enti pubblici nel pluralismo istituzionale
1.3.1 Nozione e classificazione
1.3.2 I caratteri degli enti pubblici
1.3.3 Le Agenzie
1.4 Le Autorità amministrative indipendenti
1.5 L’influenza del diritto europeo
1.5.1 L’organismo di diritto pubblico
1.5.2 L’impresa pubblica
1.6 Enti territoriali – Amministrazione regionale e locale (rinvio)
1.7 Gli organi e gli uffici
1.7.1 Definizioni
1.7.2 La classificazione degli organi
1.7.3 Rapporto organico e rapporto di servizio
1.8 Attribuzione e competenza: definizioni e tipologie
1.9 Il trasferimento di competenza
1.9.1 Premessa
1.9.2 La delega
1.9.3 L’avocazione
1.9.4 La sostituzione
1.9.5 Il difetto di competenza
1.10 Le relazioni tra gli organi
1.10.1 La gerarchia
1.10.2 La direzione ed il coordinamento
1.11 Il controllo
1.11.1 Nozione e funzione di controllo
1.11.2 Il controllo sugli organi
1.11.3 Il controllo sugli atti
1.11.4 Il controllo sull’attività
1.11.5 I controlli interni sull’attività
1.12 I principi generali dell’azione e dell’organizzazione amministrativa
1.12.1 Il principio di legalità
1.12.2 L’imparzialità
1.12.3 Il buon andamento
1.12.4 Il principio di ragionevolezza
1.12.5 Il principio di pareggio del bilancio
1.12.6 Il principio di sussidiarietà
1.12.7 I principi comunitari
---
Capitolo 2
Pubblico impiego e codice di comportamento dei pubblici dipendenti.
Responsabilità, diritti, doveri e sanzioni
Rinvio
---
PARTE SECONDA - AZIONE AMMINISTRATIVA
Capitolo 3
L’esercizio della funzione amministrativa: attività discrezionale e provvedimentale
3.1 Discrezionalità amministrativa
3.2 Discrezionalità tecnica, accertamento tecnico e discrezionalità mista
3.3 Il merito
3.4 Le posizioni soggettive
3.4.1 Concetto di situazione giuridica soggettiva
3.4.2 Definizione e tipologie dell’interesse legittimo
3.4.3 La posizione giuridica di diritto soggettivo
3.5 Interessi diffusi e collettivi
3.6 La class action nei confronti della P.A.
3.7 Gli atti e i provvedimenti amministrativi (rinvio)
3.7.1 Nozione
3.7.2 Gli elementi essenziali
3.7.3 Gli elementi accidentali
3.7.4 La struttura formale dell’atto
3.7.5 I caratteri
3.7.6 L’efficacia
3.7.7 L’esecutività e l’eseguibilità
3.8 L’autorizzazione e le figure affini
3.9 La segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) (rinvio)
3.10 II silenzio assenso in luogo dell’autorizzazione espressa (rinvio)
3.11 La concessione
3.12 Il permesso di costruire e la CILA
3.13 I provvedimenti restrittivi: gli atti ablatori
3.14 Gli atti sanzionatori
3.15 L’espropriazione
3.16 I certificati
3.17 Le autocertificazioni
3.17.1 Le dichiarazioni sostitutive di certificazioni
3.17.2 L’oggetto delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni
3.17.3 Le dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà
3.18 Informatizzazione, digitalizzazione e intelligenza artificiale
3.18.1 II Codice dell’amministrazione digitale
3.18.1.1 I diritti dell’amministrazione digitale
3.18.2 La dematerializzazione dei documenti
3.18.2.1 Il documento informatico
3.18.2.2 Il fascicolo informatico
3.18.2.3 Il protocollo informatico
3.18.3 Firma digitale
3.18.4 Le copie di atti e documenti informatici
3.18.5 Il Sistema pubblico di connettività (SPC)
3.18.6 II Sistema pubblico di identità digitale (SPID)
3.18.7 Cybersecurity
3.18.8 I pagamenti alla P.A. con modalità informatiche
3.18.8.1 II sistema PagoPA
3.18.9 Sistema di portafoglio digitale italiano - Sistema IT-Wallet
4 I diritti reali su cosa altrui utili al ricambio
4.1 Introduzione
4.2 L’usufrutto
4.2.1 Aspetti civilistici
4.2.2 L’usufrutto: la fiscalità indiretta
4.2.3 Usufrutto: imposte dirette
4.2.4 Usufrutto e partecipazioni societarie
4.2.5 La rinuncia al diritto di usufrutto
4.2.6 La perdita dell’usufrutto per morte dell’usufruttuario
4.2.7 L’usufrutto a tempo
4.2.8 Il diritto di abitazione: aspetti civilistici
4.2.9 Il profilo dell’aggressione
4.2.10 Diritto di usufrutto, diritto di abitazione e trust
---
5 I vincoli di destinazione ex art. 2645-ter
5.1 Introduzione
5.2 I lineamenti dell’istituto
5.3 La segregazione del patrimonio
5.4 Casi di utilizzo dell’istituto
5.4.1 Il vincolo è il trust italiano?
5.4.2 La creazione di servitù atipiche
5.4.3 Il fondo patrimoniale atipico
5.5 Aspetti critici
5.5.1 Introduzione
5.5.2 Il disponente vincola beni immobili e si assume gli oneri gestori per il perseguimento dello scopo
5.5.3 Il disponente trasferisce la proprietà ad un terzo (fiduciario) che si assume l’onere di perseguire lo scopo
5.5.4 Il disponente conserva la proprietà dei beni su cui iscrive il vincolo ma ne affida il perseguimento dello scopo ad un terzo (fiduciario)
5.6 Profili fiscali
5.6.1 Fiscalità indiretta
5.6.2 Fiscalità diretta
5.7 Lo studio del Notariato sui vincoli di destinazione
5.7.1 Atto di destinazione
5.7.2 Interessi meritevoli di tutela
5.7.3 I soggetti
5.7.4 Oggetto del vincolo di destinazione
5.7.5 Cessazione della destinazione
5.7.6 La segregazione del patrimonio
5.7.7 Sovrapposizione con altri istituti
5.7.8 Alcune clausole dell’atto di destinazione
---
6 Il contratto di affidamento fiduciario
6.1 Introduzione all’istituto
6.2 I lineamenti fiscali
6.2.1 Imposizione indiretta e diretta
6.2.2 L’interpello 903-31/2011 del 21 febbraio 2011 Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale della Liguria e le imposte indirette
6.2.3 L’interpello 903-134/2012 Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale della Liguria, del 23 maggio 2012 e le imposte indirette
6.2.4 L’interpello 903-151/2012 del 3 luglio 2012 Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale Liguria e le imposte dirette
6.2.5 Alcune osservazioni in tema di fiscalità diretta
6.3 I disegni di legge
6.3.1 La proposta di legge del 2006
6.3.2 La proposta di legge del 2019
6.4 L’affidamento fiduciario e il “Dopo di noi” per la tutela dei soggetti deboli
---
7 Il fondo patrimoniale
7.1 Lineamenti
7.2 La responsabilità
7.3 Costituzione del fondo patrimoniale
7.4 I beni del fondo patrimoniale
7.4.1 Inquadramento della questione
7.4.2 La gestione dei beni nel fondo
7.4.3 I bisogni della famiglia
7.4.4 Debiti tributari
7.4.5 Casi giurisprudenziali
7.4.6 Lo scioglimento del fondo patrimoniale
7.5 La fiscalità del fondo patrimoniale
7.5.1 Introduzione
7.5.2 Fiscalità diretta: l’art. 4 del TUIR
7.5.3 La nuda proprietà
7.5.4 Opportunità di pianificazione fiscale
7.5.5 Fondo patrimoniale e cedolare secca
7.5.6 Le istruzioni del Modello Redditi
7.5.7 La soggettività fiscale
7.5.8 IMU
7.5.9 Fiscalità indiretta: la C.M. 221/2000
7.5.10 Caso a) Fondo costituito con beni di proprietà di entrambi i coniugi
7.5.11 Caso b) Fondo costituito con beni di proprietà di uno solo dei coniugi che se ne riserva la proprietà
7.5.12 Caso c) Fondo costituito con beni di proprietà di uno solo dei coniugi che non se ne riserva la proprietà
7.5.13 Caso d) Fondo costituito con beni di un terzo che non se ne riserva la proprietà
7.5.14 Caso e) Fondo costituito con beni di un terzo che se ne riserva la proprietà
7.5.15 La riforma del 2006 e la C.M. 3/2008
7.5.16 Imposte ipotecarie e catastali
7.5.17 Imposta di registro
8 La holding quale strumento di passaggio del patrimonio
8.1 Considerazioni introduttive
8.2 Le affermazioni attribuite alla holding tra falsi miti e verità
8.2.1 La holding per non pagare le imposte
8.2.2 La holding per risolvere ogni problema generazionale
8.2.3 La holding per prelevare gli utili senza pagare le imposte
8.2.4 Le affermazioni “parzialmente” veritiere
8.2.5 La holding per occultare il socio
8.2.6 La holding per ridurre i costi amministrativi
8.2.7 La holding per blindare il patrimonio
8.2.8 Le affermazioni veritiere sulla holding
8.2.9 La holding per investire liquidità senza intralcio
8.2.10 La holding per favorire il passaggio generazionale
8.2.11 La holding per evitare di pagare il 26% sulla liquidità che non voglio avere in tasca
8.2.12 La holding per gestire meglio eventuali conflitti
8.2.13 La holding per apparire più solidi nel mercato bancario
8.2.14 La holding per affidare il ruolo di amministratore a terzi
8.3 Il percorso evolutivo che ci porta alla holding
8.3.1 Considerazioni introduttive
8.3.2 La fase della holding comune
8.3.3 Le personal holding
8.3.4 Le subholding
8.3.5 Le due holding
8.4 I vari tipi di holding
8.4.1 Introduzione
8.4.2 La holding società di capitali: i punti di forza
8.4.2.1 Considerazioni introduttive
8.4.2.2 Regimi fiscali di favore
8.4.2.3 Maggior vocazione internazionale
8.4.2.4 Ottima gestione della liquidità
8.4.2.5 Offrire un’immagine migliore di fronte ai terzi
8.4.2.6 Implementabilità attraverso l’operazione di conferimento a realizzo controllato di cui all’art. 177, c. 2 e c. 2-bis del TUIR
8.4.2.7 Possibilità di amministratori non soci
8.4.3 I punti critici della holding società di capitali
8.4.3.1 Introduzione
8.4.3.2 Maggiori adempimenti pubblicitari
8.4.3.3 Il bilancio consolidato
8.4.3.4 Il cash buy out
8.4.3.5 Possibile obbligo di nomina dell’organo di controllo
8.4.3.6 Possibile pignorabilità delle quote
8.4.4 La holding società di persone: i punti di debolezza
8.4.5 La holding società di persone: i punti di forza
8.4.5.1 Introduzione
8.4.5.2 Non è soggetta all’obbligo di depositare il bilancio
8.4.5.3 Beneficia di una maggiore riservatezza
8.4.5.4 È assoggettata a minori adempimenti
8.4.5.5 Minori costi di gestione
8.4.5.6 Beneficia dell’impignorabilità delle quote
8.5 La creazione della holding
8.5.1 Le modalità di creazione
8.5.2 La cessione delle quote
8.5.2.1 La cessione al nominale
8.5.2.2 La cessione al valore di mercato senza rivalutazione
8.5.2.3 La cessione al valore di mercato con rivalutazione
8.5.2.4 Società di persone e cash buy out
8.5.2.5 Un quadro di sintesi
8.5.2.6 La creazione mediante donazione
8.5.3 Il conferimento di partecipazioni
8.5.3.1 I vari tipi di conferimento
8.5.3.2 Inquadramento generale del conferimento a realizzo controllato
8.5.3.3 Il nuovo conferimento a realizzo controllato ex art. 177, c. 2 del TUIR: un confronto tra la vecchia e nuova normativa
8.5.3.4 Il conferimento a patrimonio netto
8.5.3.5 I requisiti delle società conferita e conferitaria
8.5.3.6 Il controllo rilevante
8.5.3.7 Il realizzo controllato in caso di incremento del patrimonio netto inferiore al costo fiscale
8.5.3.8 Il nuovo conferimento a realizzo controllato ex art. 177, c. 2-bis: le partecipazioni qualificate
8.5.3.9 Le caratteristiche essenziali del nuovo comma 2-bis
8.5.3.10 La residualità rispetto al comma 2
8.5.3.11 La qualificazione della partecipazione conferita
8.5.3.12 Le nuove deroghe alla unipersonalità
8.5.3.13 I conferimenti minusvalenti
8.5.3.14 Il “long holding period”
8.5.3.15 Le nuove regole per le holding: il problema della demoltiplicazione
8.5.3.16 Come definire la holding
8.5.3.17 Il livello della demoltiplicazione
8.5.3.18 Il dramma del calcolo della demoltiplicazione
8.6 La holding società semplice
8.6.1 Lineamenti fiscali
8.6.2 Fiscalità e tassazione dei dividendi
8.6.3 Le opportunità della holding società semplice
8.7 La società semplice sotto la holding
8.7.1 Inquadramento
8.7.2 Il caso Ferragni
8.7.3 Esempi di utilizzo della società semplice sotto la holding
8.8 La holding patrimonio
8.9 Il trust holding
8.9.1 Inquadramento
8.9.2 Aspetti giuridici del trust holding
8.9.3 Redditi del trust derivanti da partecipazioni societarie
8.9.3.1 Introduzione
8.9.3.2 Il trust socio di società di capitali
8.9.3.3 Il confronto con la persona fisica socia di società di capitali
8.9.3.4 Il caso del trust trasparente
8.9.3.5 Il trust socio di società di persone
8.9.3.6 La società di persone holding con socio il trust
8.9.3.7 Il trust socio di società estere
8.9.3.8 I dividendi percepiti dal socio trust derivanti da società estere
8.9.3.9 Il confronto ipotizzando la tassazione sul netto frontiera per le persone fisiche
8.9.3.10 Il trust holding può essere un ente commerciale?
8.9.3.11 Il trust holding ente commerciale e non commerciale a confronto
8.9.4 Un caso di applicazione del trust holding
8.9.4.1 Dove non arriva lo statuto societario
8.9.4.2 La soluzione della holding
8.9.4.3 La soluzione del trust
8.9.4.4 La logica delle quote minoritaria lasciate ai disponenti
8.10 Gli errori frequenti che si riscontrano nella creazione della holding
8.10.1 Introduzione
8.10.2 Creare la holding cedendo le quote al nominale
8.10.3 Creare la holding cedendo le quote al prezzo di mercato previa rivalutazione
8.10.4 Conferire a realizzo controllato in una società di persone senza le dovute valutazioni
8.10.5 Pensare che la holding eviti la tassazione sui dividendi del 26%
8.10.6 Pensare che la holding possa sostenere spese personali dei soci
8.10.7 Pensare che la società semplice sotto la holding sia abusiva tout court
8.10.8 Conferire una partecipazione non di controllo in una holding personale per avere l’esenzione da imposta di successione e donazione senza le dovute valutazioni
8.10.9 Pensare di non potere donare una holding a seguito di conferimento ex art. 177, c. 2-bis del TUIR
8.10.10 Non considerare le priorità nella applicazione delle norme sul conferimento
8.10.11 Non calcolare il costo fiscalmente riconosciuto del socio in modo accurato
8.10.12 Confondere il regime di realizzo controllato con un regime di neutralità
8.10.13 Conferire usufrutto e nuda proprietà credendo di ricevere analoghi diritti nella conferitaria
8.10.14 Conferire un diritto di usufrutto pensando di usufruire del regime di realizzo controllato
8.10.15 Conferire nuda proprietà senza diritti di voto
8.10.16 Conferire solo una quota di maggioranza in luogo dell’intera partecipazione (superato con la riforma)
8.10.17 Conferire quote di minoranza in presenza di un socio che conferisce quote di maggioranza (superato con la riforma)
8.10.18 Il conferimento imputato esclusivamente a riserva
8.10.19 Il conferimento non proporzionale
8.10.20 Il conferimento di quote di società di persone
8.10.21 La creazione di una holding a socio ed amministratore unico coincidenti
8.10.22 Creare la holding pura attraverso una scissione mediante scorporo (superata dalla riforma della scissione mediante scorporo)
8.10.23 Ritenere abusivo l’accumulo dei dividendi nella holding
8.10.24 Considerare la holding come una alternativa al trust
9 Le operazioni straordinarie utili al ricambio generazionale
9.1 Introduzione
9.2 La creazione della holding attraverso il conferimento o la nuova scissione mediante scorporo
9.2.1 Lineamenti dell’operazione
9.2.2 Lineamenti dell’operazione di conferimento di partecipazioni
9.2.3 Lineamenti dell’operazione di scissione mediante scorporo
9.2.3.1 Aspetti civilistici
9.2.3.2 Aspetti fiscali
9.2.4 La creazione della holding pura e della subholding: approfondimenti
9.2.4.1 La creazione della holding
9.2.4.2 La creazione della sub holding
9.3 La scissione societaria
9.3.1 Gli utilizzi della scissione
9.3.2 Lo spin off immobiliare mediante scissione
9.3.2.1 Inquadramento dell’operazione
9.3.2.2 La successiva cessione delle quote della società operativa
9.3.2.3 La successiva donazione delle quote della società operativa
9.3.2.4 La successiva cessione o donazione delle quote della società immobiliare
9.3.3 La scissione asimmetrica
9.3.3.1 Inquadramento dell’operazione
9.3.3.2 La scissione asimmetrica avente ad oggetto compendi immobiliari
9.3.3.2.1 Introduzione
9.3.3.2.2 Il caso della risposta n. 36 del 12 ottobre 2018
9.3.3.2.3 Il caso dell’interpello n. 40 del 19 ottobre 2018
9.3.3.3 La scissione asimmetrica di liquidità
9.3.3.3.1 Il giudizio di non abusività
9.3.3.3.2 Un caso particolare di scissione asimmetrica: la risposta n. 263/2023
9.3.4 La scissione mediante scorporo per creare la holding e la sub holding
9.3.4.1 Introduzione
9.3.4.2 La creazione della holding immobiliare
9.3.4.3 La creazione della holding pura
9.3.4.4 La creazione della sub holding con top holding immobiliare
9.3.4.5 La creazione della sub holding con top holding pura
9.3.5 La scissione mediante scorporo per avviare nuovi business immobiliari
9.3.6 La scissione mediante scorporo per separare i soci
9.3.6.1 Introduzione
9.3.6.2 La scissione asimmetrica totale
9.3.6.3 La scissione asimmetrica, ma non per tutti
9.3.6.4 La scissione mediante scorporo “liberatoria”
9.3.6.5 La risoluzione dei conflitti attraverso il trust
9.3.7 La scissione ascensore
9.3.7.1 Introduzione
9.3.7.2 La scissione a favore della società figlia
9.3.7.3 La scissione a favore della società madre
9.4 La trasformazione
9.4.1 Considerazioni generali
9.4.2 Lineamenti della trasformazione e responsabilità dei soci
9.4.2.1 Trasformazione progressiva
9.4.2.2 Trasformazione regressiva
9.4.3 La trasformazione di società in trust
9.5 La donazione di quote societarie
9.5.1 La donazione di nuda proprietà
9.5.2 La donazione della piena proprietà
9.5.3 La disposizione di quote in trust
9.6 Il conferimento di azienda
9.6.1 La logica dell’operazione
9.6.2 Lineamenti fiscali
9.6.3 Il conferimento dell’azienda affittata
9.7 Il trust coinvolto nelle operazioni straordinarie
9.7.1 I termini del problema
9.7.2 Il trust socio di società interessate da operazioni straordinarie
---
10 Le operazioni straordinarie dei professionisti
10.1 Introduzione
10.2 La difficile situazione dei professionisti
10.3 Le nuove aperture del legislatore
10.4 Analisi delle diverse fattispecie
---
11 Il trust
11.1 Inquadramento dell’istituto
11.2 Gli aspetti civilistici dell’istituto
11.2.1 Il trust e la sua legge regolatrice
11.2.2 Le figure del trust, l’atto di trust e il diritto di informativa
11.2.3 Il disponente
11.2.4 Atto istitutivo e atto dispositivo
11.2.5 Il trustee
11.2.6 Il guardiano
11.2.7 I beneficiari
11.2.8 Il diritto di informativa dei beneficiari
11.3 La fiscalità dell’istituto
11.3.1 La fiscalità diretta
11.3.2 La differenza tra trust fiscalmente opachi e fiscalmente trasparenti
11.3.3 Un quadro di sintesi
11.3.4 La tassazione dei dividendi percepiti dal trust socio di società di capitali
11.4 Trust e imposta di donazione
11.4.1 Introduzione
11.4.2 L’operatività delle nuove disposizioni
11.4.3 La tassazione nella fase finale del trust
11.4.4 Come si conteggia l’imposta di successione e donazione
11.4.5 Il tema dell’arricchimento
11.4.6 I nuovi principi di territorialità
11.4.7 L’opzione per la tassazione anticipata
11.4.8 L’opzione per la tassazione anticipata per gli altri trust
11.4.9 L’ambito applicativo del provvedimento attuativo
11.4.10 La mancata previsione del trust nella esenzione di cui all’art. 3, c. 4-ter
11.5 Il trust per i soggetti deboli
11.5.1 I requisiti per le agevolazioni fiscali del trust “Dopo di noi”
11.5.2 Il requisito della disabilità grave
11.5.3 L’agevolazione relativa all’imposta di donazione
11.5.4 L’agevolazione connessa alle imposte ipotecaria e catastale e di registro
11.5.5 La premorienza del beneficiario disabile tutelato dal trust “Dopo di noi”
11.5.6 Le criticità delle condizioni ex art. 6 c. 3 ed il trust
11.6 Il trust di garanzia
11.7 La trasformazione della società in trust
11.7.1 Introduzione
11.7.2 Le finalità della trasformazione
11.7.3 Profili tributari
11.7.4 Una sentenza sulla trasformazione da Srl in trust
11.8 Trust e normativa antiriciclaggio
11.8.1 Lineamenti generali
11.8.2 Il titolare effettivo
11.8.3 Le novità a seguito del D.Lgs. 90/2017
11.8.4 Le modifiche apportate dal D.Lgs. 125/2019
10.8.5 Il registro dei titolari effettivi
11.9 Il trust estero
11.9.1 Introduzione
11.9.2 Quando il trust è non residente
11.9.3 Il trust non commerciale non residente
11.9.4 L’applicazione delle convenzioni contro le doppie imposizioni
11.9.5 La tassazione dei beneficiari italiani in caso di trust esteri
11.9.6 L’intervento normativo sulla tassazione dei beneficiari (art. 13 D.L. 124/2019)
11.10 Il trust interposto
11.10.1 Introduzione
11.10.2 Le conseguenze dell’interposizione
11.10.2.1 Introduzione
11.10.2.2 L’incertezza fiscale
11.10.2.3 Le criticità a livello di gestione bancaria
11.10.2.4 L’estensione al tema della fiscalità indiretta
11.10.3 L’interposizione secondo l’Agenzia delle Entrate
11.10.4 Il caso della risposta n. 237/2023
11.10.5 Il caso della risposta n. 251/2023
11.10.6 Recenti casi di interposizione
11.10.6.1 Introduzione
11.10.6.2 Risposta ad interpello n. 267/2023
11.10.6.3 La risposta ad interpello n. 145/2025: un caso di non interposizione e alcune riflessioni di chiusura
11.10.6.4 La risposta ad interpello n. 239/2025: un caso di interposizione per un trust americano
11.10.7 Casi pratici di interposizione
11.11 Casi pratici di utilizzo del trust
11.11.1 Il trust holding
11.11.2 Trust per il Dopo di noi
11.11.3 Trust per le opere d’arte
11.11.4 Tust per la gestione di immobili
11.11.4.1 Introduzione
11.11.4.2 La fiscalità diretta del trust immobiliare
11.11.4.3 La fiscalità indiretta del trust immobiliare
11.11.4.4 Trust e cedolare secca
11.11.4.5 La disposizione di immobili in trust con riserva del diritto di abitazione o di usufrutto
11.11.4.6 La gestione dell’IMU in caso di trust
11.11.4.7 Immobili gravati da mutuo
11.11.4.8 La disciplina del prezzo valore per il trust
11.11.4.9 La detenzione di immobili all’estero
11.11.5 Trust per la gestione della liquidità
11.11.5.1 Introduzione
11.11.5.2 La disposizione della liquidità in trust
11.11.5.3 La gestione di attività finanziarie
11.12 Il trust testamentario
11.12.1 Profili di criticità dell’istituto
11.12.2 Trust e testamento
11.12.3 Compatibilità con le norme di diritto interno
11.12.4 Interventi di giurisprudenza sul tema
11.12.5 Il trust testamentario nella risposta n. 371/2019
11.13 Il trust che dona ad altro trust
12 Il passaggio generazionale delle opere d’arte
12.1 Introduzione
12.2 La gestione di opere d’arte
12.2.1 Imposte dirette: inquadramento
12.2.2 La recente pronuncia della Cassazione n. 19363 del 15 luglio 2024
12.2.3 Imposte indirette
12.2.3.1 La cessione da parte del privato: l’imposta di registro
12.2.3.2 La cessione di opere soggetta ad IVA: considerazioni introduttive
12.2.3.3 La nuova aliquota IVA del 5%
12.2.3.4 La cessione del quadro da parte di una galleria italiana
12.2.3.5 La galleria comunitaria
12.2.3.6 La galleria extracomunitaria
12.2.3.7 La cessione da parte dell’artista
12.2.3.8 La detraibilità dell’IVA sugli acquisti
12.2.3.9 L’immissione dell’opera d’arte in un porto franco
12.3 La fiscalità della successione e della donazione
12.3.1 Introduzione
12.3.2 Lineamenti dell’imposta di donazione e successione: le aliquote
12.3.3 La base imponibile in relazione alle opere d’arte in caso di donazione
12.3.4 L’esenzione da imposta di successione e donazione dei beni culturali
12.3.5 La presunzione del 10%, in ipotesi di successione
12.3.6 Il pagamento dell’imposta di successione con opere d’arte
12.3.7 L’esenzione per successioni e donazioni a favore dello Stato
12.3.8 L’esenzione di cui all’art. 3 c. 4-ter nel contesto del patto di famiglia
12.3.9 L’imposta di donazione
12.4 I veicoli per la gestione delle opere d’arte
12.4.1 Introduzione
12.4.2 La società semplice
12.4.2.1 Introduzione
12.4.2.2 L’apporto delle opere d’arte
12.4.2.3 La gestione delle opere d’arte nel corso della “vita” della società semplice
12.4.2.4 Il trasferimento delle quote della società semplice
12.4.2.5 La norma agevolativa del trasferimento per successione delle opere d’arte
12.4.2.6 La cessione di opere d’arte da parte della società semplice
12.4.2.7 La scissione della società semplice che detiene opere d’arte
12.4.3 Il trust
12.4.3.1 Introduzione
12.4.3.2 La figura del trustee
12.4.3.3 La fiscalità del trust che gestisce opere d’arte
12.4.3.4 Varie fiscalità del trust
12.4.3.5 Trust residente opaco con collezione in Italia
12.4.3.6 Trust residente trasparente con collezione in Italia
12.4.3.7 Trust residente opaco con collezione all’estero
12.4.3.7.1 Introduzione
12.4.3.7.2 Reddito qualificato come attività di impresa
12.4.3.7.3 Reddito diverso
12.4.3.7.4 Non qualificazione del provento come reddito
12.4.3.8 Trust residente trasparente con collezione all’estero
12.4.3.9 Trust non residente opaco con collezione all’estero
12.4.3.10 Trust non residente trasparente con collezione all’estero
12.4.3.11 Trust non residente opaco con collezione in Italia
12.4.3.12 Trust non residente trasparente con collezione in Italia
12.4.3.13 Trust, opere d’arte e imposta di donazione: il momento impositivo
12.4.3.14 Principi di territorialità nella tassazione
12.4.3.15 Le modalità di tassazione ai fini della imposta di donazione
12.4.4 La fondazione
12.4.4.1 Introduzione
12.4.4.2 La gestione delle opere attraverso un trust di scopo
12.4.4.3 La gestione delle opere attraverso un trust familiare donatorio con i beneficiari individuati
12.4.4.4 La fondazione: esiste la fondazione di famiglia?
12.4.4.5 Un caso di fondazione
12.4.4.6 Il trust e la fondazione a confronto nella gestione di opere d’arte
12.5 Le opere d’arte detenute all’estero
12.5.1 Introduzione
12.5.2 Beni oggetto di monitoraggio
12.5.3 Monitoraggio e produzione di reddito imponibile
12.5.4 IVIE, IVAFE e IC
12.5.5 Il valore da indicare
12.5.6 Le modalità di compilazione
12.5.7 La detenzione attraverso veicoli
12.5.7.1 Introduzione
12.5.7.2 Detenzione attraverso una società semplice italiana
12.5.7.3 Detenzione attraverso una società commerciale italiana
12.5.7.4 Detenzione attraverso una società estera non interposta non paradisiaca
12.5.7.5 Detenzione attraverso una società estera non interposta paradisiaca
12.5.7.6 Detenzione attraverso una società estera interposta
12.5.7.7 Detenzione attraverso un trust interposto
12.5.7.8 Detenzione attraverso un trust residente in Italia
12.5.7.9 Detenzione attraverso un trust residente all’estero
12.6 La tassazione dei proventi da alienazione
12.7 La detenzione dell’opera d’arte in Paesi paradisiaci
13 La gestione della liquidità all’estero
13.1 Introduzione
13.2 Il monitoraggio fiscale
13.3 La polizza estera
13.3.1 Lineamenti
13.3.2 Polizze assicurative e IVAFE
13.4 Alcuni casi di compilazione del quadro RW
13.4.1 Alcuni esempi pratici
13.4.2 È davvero necessario dichiarare gli investimenti che si detiene all’estero?
14 Il passaggio generazionale delle criptoattività
14.1 Introduzione
14.2 La gestione delle criptovalute durante la nostra vita
14.3 La gestione delle criptovalute dopo la nostra morte
14.3.1 I termini del problema
14.3.2 La detenzione di criptovalute attraverso strumenti finanziari ortodossi
14.3.3 La detenzione attraverso intermediari centralizzati
14.3.4 La detenzione diretta
14.3.5 Strumenti giuridici in caso di detenzione diretta
14.3.6 Le soluzioni di alcuni exchange
14.4 Il passaggio attraverso veicoli
14.5 Criptovalute e imposta di successione e donazione
14.6 La riforma del 2023
14.6.1 La disciplina fiscale delle criptoattività
15 L’eredità digitale
15.1 Introduzione
15.2 Cosa sono i beni digitali
15.3 Cosa muore con noi e cosa sopravvive alla nostra morte
15.4 I possibili beni digitali
15.4.1 Introduzione
15.4.2 L’account
15.4.3 Le credenziali
15.4.4 La firma elettronica
15.4.5 Le criptovalute
15.4.6 I conti on line
15.4.7 I beni digitali piratati
15.4.8 Contenuti concessi in licenza
15.4.9 Gli account di identità digitale
15.4.10 I dati personali
15.5 Strumenti per gestire il passaggio dei beni digitali
16 La società semplice
16.1 Introduzione
16.2 Le caratteristiche della società semplice
16.3 Le opportunità della società semplice
16.4 La società semplice holding
16.5 La società semplice può essere una reale alternativa al trust?
16.6 Alcuni limiti della holding società semplice
16.7 La complessa tassazione dei dividendi percepiti da una società semplice
16.8 Aggravi IVIE e IVAFE
16.9 La società di persone estera
16.10 Spunti di riflessione sulla società semplice
16.11 Società semplice nell’operazione di scissione
Il volume offre un’analisi completa e rigorosa sul conferimento d’azienda, con un approccio integrato civilistico, fiscale e contabile, aggiornato alle più recenti modifiche normative intervenute sull’art. 176 del TUIR e agli orientamenti interpretativi della Corte di Cassazione.
Partendo dall’indagine civilistica dell’operazione con l’esame degli adempimenti necessari per ottemperare alle disposizioni previste dal codice civile, l’autore si occupa dell’aspetto fiscale passando in rassegna con rigore esegetico le diposizioni del Tuir ed intersecandole con i criteri di legalità redazionale del bilancio, allo scopo di individuare sul piano pratico una coerenza operativa; a tal fine vengono valutate scrupolosamentele posizioni interpretative della Corte di Cassazione, ritenute non condivisibili ed anzi criticate in dottrina.
Approfondimenti importanti sono rivolti al tema dell’ammortamento e alla verifica anche di altri componenti reddituali in corso di maturazione alla data del conferimento (tipicamente perdite e interessi passivi), proponendo delle soluzioni concrete in raccordo con i principi contabili e con le regole di comportamento definite e pubblicate dell’Associazione Nazionale dei Commercialisti.
L’operazione del conferimento viene poi analizzata con riferimento all’impresa familiare intrecciando le specifiche prescrizioni di tutela civilistica dei collaboratori familiari con la legalità redazionale dell’atto pubblico del conferimento, al fine di definire le giuste misure di sottoscrizione del capitale sociale dell’imprenditore individuale e dei collaboratori familiari, in coerenza altresì con il regime fiscale neutro dell’operazione del conferimento. Il libro approfondisce infine le diversità, ma anche le affinità, dell’operazione di conferimento con gli istituti similari dei conferimenti degli studi professionali e dell’operazione della scissione con scorporo che, pur partecipando alle cd. operazioni di riorganizzazioni sui soggetti, si fonda su un’impostazione strutturale del tutto ricalcante quella del conferimento.
Aggiornato alla conversione in legge del D.L. 84/2025 e con aggiornamenti online fino al 30 aprile 2026
PRINCIPALI ARGOMENTI
◾ Disciplina civilistica e fiscale
◾ Calcolo degli ammortamenti da parte del soggetto conferitario
◾ Le criticità del riporto delle perdite
◾ Il conferimento dell’azienda gestita in impresa familiare
◾ Il conferimento dell’azienda ritornata al locatore alla scadenza del contratto di affitto
◾ Conferimenti speciali nell’ambito della trasformazione eterogenea
◾ Il conferimento d’azienda caduta in successione
◾ Le affinità dei conferimenti degli studi professionali con i conferimenti d’azienda
◾ Similitudini strutturali con la scissione con scorporo
◾ Temi legati all’elusività dell’operazione
◾ Cessione di partecipazione in regime PEX e spese accessorie
IL VOLUME INCLUDE
◾ In caso di novità normative, aggiornamenti online fino al 30 aprile 2026
LUCIANO SORGATO
Dottore Commercialista e Consulente del Lavoro in Padova. Docente per Master di Diritto tributario; convegnista per conto di varie Organizzazioni Sindacali e pubblicista.
Prefazione
1 Il conferimento di azienda e la relativa disciplina civilistica
1 Premessa: il conferimento d’azienda come operazione straordinaria
2 Operazioni straordinarie che agiscono sui soggetti e sugli oggetti
3 Similitudine del conferimento d’azienda con la scissione mediante scorporo
4 Il conferimento d’azienda, le norme di riferimento
5 Concetto di imprenditore e di azienda
6 Le finalità dell’operazione di conferimento d’azienda
7 Modalità di realizzazione del conferimento d’azienda – Premessa
8 Il conferimento d’azienda – Aspetti particolari delle società di persone
9 Il conferimento d’azienda nelle società di capitali – Fasi dell’operazione
10 Data di efficacia del conferimento d’azienda
11 Il conferimento in società dell’azienda gestita in impresa familiare in società
12 Redazione della perizia di stima
13 Aspetti contabili del conferimento d’azienda
14 Il sovrapprezzo
15 Le rettifiche da conferimento
16 La successione della conferitaria nei rapporti in corso in capo alla conferente
16.1 Contratti
16.2 Crediti
16.3 Debiti
17 Altri aspetti del conferimento d’azienda
17.1 Il divieto di concorrenza
17.2 L’avviamento
2 Il conferimento di azienda e la relativa disciplina fiscale
1 Il profilo oggettivo e soggettivo dell’operazione
2 Gli aspetti fiscali relativi agli elementi dell’attivo e del passivo dell’azienda conferita
3 Le modifiche introdotte all’art. 176 Tuir non sono ancora sufficienti a risolvere tutte le questioni controverse
4 La qualifica dell’azienda alla stregua di una universitas influenza il regime IVA dei singoli beni che la formano
3 Il calcolo degli ammortamenti da parte del soggetto conferitario
1 Ulteriore supporto giustificativo
2 Esemplificazioni
3 L’orientamento della Corte di Cassazione
4 Le criticità del riporto delle perdite
1 Le criticità operative del riporto delle perdite previste per le scissioni ora si estendono anche ai conferimenti d’azienda
2 La possibile incongruenza disciplinare tra il nuovo art. 84, comma 3, Tuir ed il comma aggiunto (5-bis) all’art. 176 Tuir
3 Le modifiche all’indicatore patrimoniale alla base del riporto delle perdite nelle fusioni e scissioni
5 Il conferimento dell’azienda gestita in impresa familiare
1 Tratti generali del regolamento civilistico e fiscale dell’impresa familiare
2 Le plusvalenze da cessione dell’azienda nel caso di impresa familiare
3 L’imputazione del maggior reddito eventualmente accertato nel caso di impresa familiare
4 Il conferimento dell’azienda gestita in impresa familiare in una costituenda società
6 Il conferimento dell’azienda ritornata al locatore alla scadenza del contratto di affitto
7 Gli speciali conferimenti nell’ambito della trasformazione eterogenea
1 Gli speciali conferimenti d’azienda e la confluenza dei beni in aziende nell’ambito della trasformazione eterogenea e gli insidiosi vuoti legislativi
2 La nozione qualificata dell’azienda
3 La trasformazione eterogenea in comunione d’azienda
4 La sorte fiscale dei beni che non confluiscono nell’azienda dell’ente trasformato
5 Incongruenze disciplinari del dato normativo
6 Le incongruenze fiscali del richiamo operato all’art. 67, comma 1, lett. h) Tuir
7 I conferimenti d’azienda di ente non commerciale in una società commerciale
8 Indagine fiscale del conferimento d’azienda caduta in successione
1 Il regime fiscale neutro delle aziende donate o cadute in successione ereditaria
2 La mancata previsione del vincolo di continuità dell’attività d’impresa e la sua prosecuzione da parte solo di alcuni degli eredi con conferimento dell’azienda in una costituenda società
3 Il conferimento di un’azienda da parte degli eredi alla scadenza di un precedente contratto di affitto dell’azienda ereditata
9 Le affinità dei conferimenti degli studi professionali con i conferimenti d’azienda
1 Temi fiscali in ordine al conferimento degli studi professionali e le similitudini con i conferimenti d’azienda. Premessa
2 Il regime fiscalmente neutro dei passaggi generazionali, delle donazioni e dei conferimenti degli studi professionali
2.1 Il conferimento della clientela dello studio professionale ricalca la questione relativa all’avviamento dell’azienda conferita
3 Il regime fiscale relativo al conferimento di immobili non strumentali nella società tra professionisti
4 Affitto di uno studio professionale che precede il conferimento del medesimo in una STP: manca la disciplina di uno specifico regime fiscale
5 Il regime IVA dell’azienda caduta in successione e la mancanza di analoga rilevanza IVA nel caso di decesso del professionista
6 Il regime fiscale neutro del passaggio dello studio professionale al professionista associato superstite: gli aspetti controversi da chiarire
10 Similitudini strutturali della scissione con scorporo con il conferimento d’azienda
1 Premessa
2 Le principali peculiarità della scissione con scorporo
3 Il trasferimento delle posizioni soggettive nella scissione con scorporo
4 I criteri temporali di maturazione dell’holding period
5 La scissione mediante scorporo nelle prospettive dell’IVA
6 Quando la combinazione delle operazioni di conferimento/scissione con scorporo seguita dalla cessione della partecipazione non è elusiva
11 Il conferimento dell’azienda ed i temi legati all’elusività dell’operazione
1 La prevista non elusività dell’operazione di conferimento seguita dalla cessione della partecipazione
2 La controversa questione relativa alla determinazione dell’holding period
12 Cessione di partecipazioni in regime PEX e spese accessorie
1 La cessione delle partecipazioni in regime PEX a seguito di conferimento di azienda e il dibattuto tema sul trattamento fiscale da riservare alle c.d. spese accessorie
Con questo ebook si intende fornire una panoramica ampia ed esaustiva sui diritti di autore, ponendo attenzione anche alle casistiche specifiche che in concreto si possono verificare in relazione al tipo di prestazione e alle caratteristiche soggettive del prestatore.
Aggiornato con le ultime novità su Intelligenza Artificiale e Non Fungible Token (NFT).
eBook in pdf di 68 pagine.
Il lavoro intende fornire una panoramica ampia ed esaustiva sui diritti di autore, ponendo attenzione anche alle casistiche specifiche che in concreto si possono verificare in relazione al tipo di prestazione e alle caratteristiche soggettive del prestatore.
Viene dedicata un’attenzione a 360 gradi agli aspetti di natura giuridica, civilistica, previdenziale e fiscale dei compensi erogati a titolo di diritto di autore e ai documenti giustificativi richiesti a supporto.
La trattazione è corredata da numerose tabelle esplicative e riassuntive, da articolati esempi applicativi e da una nutrita modulistica di immediato utilizzo.
In allegato fac-simile di contratto di cessione di diritti d'autore.
Sintesi
1 Le opere dell’ingegno
1.1 Le caratteristiche dell’opera dell’ingegno
1.2 Le opere dell’ingegno di carattere creativo
1.3 Le opere multimediali
1.4 Le opere interamente utilizzabili
1.5 Le opere realizzate su commissione o ideate dal dipendente
1.6 Le opere generate dall’intelligenza artificiale (c.d. IA)
1.6.1 I token NFT
1.6.2 La generazione di opere derivative tramite l’IA
2 Il diritto di autore
2.1 La definizione di diritto d’autore
2.2 I diritti connessi al diritto d’autore
2.3 Le norme civilistiche sul diritto d’autore
2.4 Le leggi speciali sul diritto d’autore
2.5 Il trasferimento del diritto d’autore
2.6 L’estinzione del diritto d’autore
2.7 Gli organi che gestiscono il diritto d’autore
2.7.1 SIAE
2.7.2 NUOVOIMAIE
2.7.3 AFI
2.7.4 SOUNDREEF
3 I compensi per l’utilizzo delle opere dell’ingegno
3.1 Il c.d. equo compenso
3.1.1 Parametri ministeriali di riferimento
3.1.2 Obbligo di applicazione dell’equo compenso
3.1.3 Clausole nulle
3.1.4 Tutela giurisdizionale
3.1.5 Presunzione di predisposizione unilaterale
3.1.6 Osservatorio nazionale sull’equo compenso
3.1.7 Obblighi deontologici
3.2 Il compenso per la cessione del diritto di utilizzazione economica dell’opera
4 Gli aspetti previdenziali e fiscali dei compensi per l’utilizzo delle opere dell’ingegno
4.1 La contribuzione INPS sui compensi per diritti di autore
4.1.1 La contribuzione INPGI sui compensi per la cessione dei diritti di autore
4.2 La nozione di diritto d’autore secondo i giudici tributari
4.3 La classificazione dei compensi ai fini delle imposte sui redditi
4.3.1 Reddito assimilato a quello di lavoro dipendente
4.3.2 Reddito di lavoro autonomo
4.3.3 Reddito assimilato a quello di lavoro autonomo
4.3.4 Reddito d’impresa
4.3.5 Reddito diverso
4.3.6 Redditi soggetti a tassazione separata
4.4 I compensi percepiti per la redazione di articoli ai fini delle imposte sui redditi
4.4.1 I compensi percepiti dai giornalisti autonomi per la cessione dei diritti d’autore
4.5 La ritenuta alla fonte IRPEF
4.5.1 Committente residente e percipiente residente
4.5.2 Committente residente e percipiente non residente
4.5.3 Committente non residente e percipiente residente
4.6 La compilazione della dichiarazione dei redditi
4.6.1 Il modello 730
4.6.2 Il modello Redditi
4.7 La compilazione della certificazione unica
4.8 L’applicazione dell’IRAP
4.8.1 Reddito assimilato a quello di lavoro dipendente
4.8.2 Reddito di lavoro autonomo non professionale
4.8.3 Reddito d’impresa
4.8.4 Reddito diverso
4.9 Il trattamento ai fini IVA
4.9.1 Diritti d’autore
4.9.2 Diritti connessi al diritto d’autore
4.9.3 Territorialità
4.9.4 Contrassegno SIAE
4.9.5 Il computo del volume d’affari per l’artista o professionista in regime forfettario
4.10 Il trattamento ai fini dell’imposta di registro
5 I documenti giustificativi
5.1 Le prestazioni ai fini IVA
5.1.1 Le prestazioni esenti da IVA
5.1.2 Le prestazioni imponibili ai fini IVA
5.2 La fatturazione elettronica per cessione di diritti di autore in quattro passi
Esempi
Diritti di autore – Aspetti giuridici, fiscali e previdenziali
Allegato
Il contratto di cessione di diritti d’autore
Tabella A e Tabella B
Fiscalità dei beni culturali, di interesse storico-artistico e delle opere d'arte - Edizione 2025.
eBook in pdf di 119 pagine.
Aggiornato al D.L. n. 95 del 30.06.2025, con la nuova aliquota IVA al 5% per le opere d’arte (dal 1° luglio 2025).
Il presente volume vuole essere una base di partenza a chi si vuole inizializzare all’interessante mondo dell’arte e dei beni culturali e artistici. Saranno approfonditi alcuni concetti fiscali, ma anche alcuni concetti giuridici, richiamando, invece, solo in parte, alcuni aspetti penali. Per questi ultimi riporteremo la relazione 21.6.2022 n. 34 dell’Ufficio del Massimario della Corte di Cassazione, che la stessa ha pubblicato commentando la riforma della L. 22/2022 sulla tutela penale del patrimonio culturale.
Il presente intervento analizza la disciplina fiscale applicabile al settore dell’arte, dopo un appropriato inquadramento normativo analizzando la specifica normativa di settore, vale a dire il D. Lgs. n. 42/2004 coordinato ed aggiornato, da ultimo, alla L. 9.3.2022 n. 22, nella Gazzetta ufficiale n. 68 del 22 marzo 2022, recante «Disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale», entrata in vigore il 23 marzo 2022 in forza della clausola di immediata operatività contenuta nell’art. 7 della stessa legge 2 in G.U. 22.3.2022 n. 68. Questa legge impatta il testo normativo abrogandone i seguenti articoli:
Sintesi
Premessa
Definizione e disciplina normativa
1.1 Definizione di Beni Culturali
1.2 L’art. 9 della Costituzione
1.3 La Disciplina Normativa prima del 1967
1.4 Dalla Commissione FRANCESCHINI ad oggi
La circolazione dei beni culturali: il regime vincolistico
2.1 Il vincolo sui beni culturali
2.2 La dichiarazione dell’interesse culturale
2.3 La circolazione dei beni culturali
2.4 Il trasferimento del bene culturale
2.5 Il Diritto di prelazione
2.6 L’evoluzione della normativa internazionale
2.7 La circolazione dei beni in ambito internazionale (cenni)
Autori di opere d’arte: la disciplina fiscale
3.1 La disciplina fiscale degli artisti, autori dell’opera
3.2 L’artista e gli obblighi fiscali
3.3 Il diritto d’autore
3.4 Il Diritto di Seguito
La compravendita delle opere d’arte
4.1 La disciplina delle opere d’arte nel reddito di impresa in generale
4.2 Opere d’arte costituenti attività d’impresa
4.3 Opere d’arte non costituenti attività d’impresa
4.4 Opere d’arte e spese di rappresentanza
4.5 La disciplina delle opere d’arte nel reddito di lavoratore autonomo
4.6 La cessione delle opere d’arte
4.7 Acquisto di opere d’arte
4.8 L’ipotesi di Ritrovamento di un “tesoro”
L’IVA e le Opere d’Arte
5.1 L’Iva nelle importazioni delle opere d’arte
5.2 Nuova aliquota IVA al 5% per le opere d’arte (dal 1° luglio 2025)
5.3 Il regime del margine
5.4 Agenzie di vendita all’asta
Gli immobili di interesse storico-artistico
6.1 Gli immobili vincolati
6.2 Classamento degli immobili di interesse culturale
6.3 Le Imposte Dirette sui redditi
6.4 Immobili vincolati e reddito delle persone fisiche
6.5 Immobili locati
6.6 Immobili vincolati non locati
6.7 Ulteriori agevolazioni per le persone fisiche
6.8 Unità immobiliari vincolate possedute da imprese
6.9 Le imposte indirette
6.10 Imposta di registro
6.11 Imposta di successione
6.12 Imposte ipotecarie e catastali
6.13 Imposta sul valore aggiunto
6.14 Conclusioni
Opere d’Arte & soggetti privati
7.1 Cessione di opere da parte di privati
7.2 Le opere d’arte per pagare le tasse
ART-BONUS
8.1 Le erogazioni che danno diritto al credito d’imposta
8.2 Modalità di fruizione del credito
8.3 Regime fiscale
8.4 Adempimenti richiesti ai beneficiari delle erogazioni
8.5 Confronto con le altre agevolazioni già esistenti nel settore culturale
8.6 Oggetto delle erogazioni liberali
8.7 Documentazione da presentare per beneficiare del credito d’imposta
8.8 Codice tributo per la compensazione del credito d’imposta
Tutela penale: cenni e rimandi
9.1 Il patrimonio culturale come bene giuridico codicistico di rilevanza costituzionale
9.2 La nozione di bene culturale: l’assenza di una norma definitoria ad effetti penali
9.3 Modifiche al codice penale (art. 1 legge n. 22 del 2022)
9.4 Tutela legale e sanzioni per i reati contro il patrimonio culturale
Appendice normativa
L’opera esamina, con un taglio pratico e funzionale, gli aspetti civilistici, fiscali e contabili del contratto di associazione in partecipazione, dalla costituzione al recesso.
eBook in pdf di 100 pagine.
L’opera esamina, con un taglio pratico e funzionale, in tutte le loro sfaccettature, gli aspetti civilistici, fiscali e contabili del contratto di associazione in partecipazione e del recesso dell’associato dall’associazione in partecipazione, che ha subito dei cambiamenti di non poco conto nel corso degli ultimi anni in particolare grazie al Jobs act e alla riforma della tassazione dei redditi di capitale.
Trovano uno spazio adeguato le scritture contabili che devono redigere le imprese operanti, per obbligo o per opzione, in regime di contabilità ordinaria.
A corredo dell’opera, sono fornite alcune utili esemplificazioni e sono allegati pratici documenti compilabili e personalizzabili su misura (in formato word) in base alle esigenze concrete dei soggetti interessati:
Sintesi
La normativa civilistica
1.1 Definizione
1.2 Natura e caratteristiche del contratto
1.3 Pluralità di associazioni
1.4 Tipologie di parti contraenti
1.5 Forma del contratto
1.6 Categorie di apporto
1.7 Patto di non concorrenza
1.8 Responsabilità e poteri dei contraenti
1.8.1 Obblighi e diritti dell’associante
1.8.2 Obblighi e diritti dell’associato
1.8.3 Obblighi e diritti dei soggetti terzi
1.9 Rendiconto della gestione
1.10 Partecipazione agli utili e/o alle perdite
1.11 Partecipazione a uno o più affari
1.12 Scioglimento del contratto
1.12.1 Restituzione dell’apporto
1.13 Confronto tra l’associato con apporto di lavoro e il lavoratore subordinato
1.14 Confronto tra l’associato con apporto di capitale e il socio di società
1.15 Confronto tra l’associazione in partecipazione e la cointeressenza agli utili
La denuncia al Registro delle imprese presso la CCIAA
L’iscrizione presso l’INPS
3.1 Apporto di solo lavoro o misto
3.2 Apporto di solo capitale
L’iscrizione presso l’INAIL
4.1 Apporto di solo lavoro o misto
4.2 Apporto di solo capitale
Gli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro
La rappresentazione in bilancio degli utili e delle perdite
6.1 Redazione del bilancio dell’associante
6.2 Redazione del bilancio dell’associato
La registrazione del contratto
7.1 Apporto di solo lavoro
7.2 Apporto di solo capitale o misto
La rilevanza degli apporti ai fini IVA
8.1 Apporto di solo lavoro
8.2 Apporto di capitale o misto
Il trattamento fiscale degli utili in caso di apporto di solo lavoro
9.1 Imposte sui redditi
9.1.1 Caso dell’associato imprenditore
9.1.2 Caso dell’associato professionista
9.1.3 Caso dell’associato persona fisica non imprenditore e non professionista
9.2 IRAP
9.2.1 Caso dell’associato imprenditore
9.2.2 Caso dell’associato professionista
9.2.3 Caso dell’associato persona fisica non imprenditore e non professionista
9.3 IVA
9.3.1 Fatturazione elettronica
Il trattamento fiscale degli utili in caso di apporto di solo capitale o misto
10.1 Imposte sui redditi
10.1.1 Caso dell’associato imprenditore residente
10.1.2 Caso dell’associato persona fisica non imprenditore residente
10.1.3 Caso dell’associato non residente
10.2 IRAP
10.3 IVA
La risoluzione del rapporto contrattuale
11.1 Cause di risoluzione del contratto
11.2 Effetti della risoluzione del contratto
Le scritture contabili dell’associante e dell’associato
12.1 Stipula del contratto di associazione in partecipazione
Le esemplificazioni
13.1 Associazione in partecipazione – Aspetti civilistici, contabili e fiscali
Le regole civilistiche del recesso
Le regole fiscali del recesso
15.1 Il trattamento ai fini delle imposte sui redditi
15.1.1 La deducibilità del costo in capo all’associante
15.1.2 L’imponibilità del reddito in capo all’associato
15.2 Il trattamento IRAP
15.2.1 La deducibilità del costo in capo all’associante
15.2.2 L’imponibilità del reddito in capo all’associato
15.3 Il trattamento ai fini IVA
15.3.1 Il trattamento ai fini delle altre imposte indirette
Le scritture contabili del recesso
Le esemplificazioni - recesso
17.1 Recesso dell’associato in partecipazione – Aspetti civilistici, contabili e fiscali
Gli allegati
Nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 1° agosto 2025 è stata pubblicata la Legge del 30 luglio 2025 n. 108/2025, di conversione del D.L. 84/2025 (“Decreto fiscale”), con cui erano state introdotte disposizioni di particolare interesse per i contribuenti, tra cui il riporto delle perdite fiscali, l’IVA (reverse charge e split payment), la maxi-deduzione delle spese per gli incrementi occupazionali, il concordato e i versamenti correlati alle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2025 (saldo 2024 e primo acconto 2025).
Nella presente circolare si riepilogano le novità più importanti stabilite a seguito della conversione in legge.
Edizione Straordinaria Circolare Settimanale dello Studio dedicata al commento di tutte le novità della conversione in legge del Decreto Fiscale 2025 in formato word personalizzabile di 16 pagine.
La Circolare fa parte dell'Abbonamento Circolare Settimanale dello Studio, la circolare dedicata alla clientela dello studio, in formato word, che tratta le novità del momento, soprattutto fiscali, le scadenze e gli adempimenti.
Lo standard VSME nel dialogo tra imprese e banche:
L'eBook analizza in modo completo e dettagliato la rendicontazione volontaria di sostenibilità per le PMI non quotate e le microimprese, offrendo una guida completa allo standard VSME e alle sue implicazioni.
In particolare, l'opera si concentra su:
Lo standard VSME: soggetti destinatari, requisiti del report e il criterio "entity-specific".
La struttura della dichiarazione di sostenibilità (Modello Base e Modello Completo) e le metriche di riferimento.
Gli indicatori di sostenibilità nel dialogo tra PMI e banche, con un focus sul Regolamento di finanza sostenibile (SFDR) e il Pillar 3 dell'EBA.
La Raccomandazione UE del 30 luglio 2025 che incoraggia l'adozione volontaria dello standard.
La digitalizzazione del processo di rendicontazione e il formato XBRL.
Aggiornato alla Raccomandazione UE del 30 luglio 2025, l'eBook fornisce un quadro normativo e pratico per supportare le imprese minori nella gestione delle tematiche ESG, come rischi climatici, impatti sui diritti umani, gestione dei rifiuti e circolarità.
Con un linguaggio tecnico ma accessibile, l'autore illustra come la rendicontazione secondo il VSME possa migliorare le condizioni di accesso al credito e la competitività sul mercato, fungendo da linea guida per un approccio proporzionato alle richieste informative di banche e partner commerciali.
eBook in pdf di 74 pagine.
Introduzione
1. Lo standard volontario VSME per PMI e microimprese
1.1 Lo standard VSME: punti chiave
1.1.1 VSME: soggetti destinatari e requisiti del report
1.1.2 Modello Base (B) e Modello Completo (C)
1.1.3 Conformità al VSME
1.1.4 Le circostanze specifiche
1.1.5 La struttura della dichiarazione di sostenibilità
1.1.6 Questioni rilevanti e principio entity-specific
1.1.7 Guida alla rendicontazione volontaria: la struttura del VSME
1.2 Le informazioni ambientali, formato e calcoli
1.2.1 Modulo Base
1.2.2 Modulo Completo
1.3 Le informazioni sociali, formato e calcolo
1.4 Le informazioni di governance e condotta aziendale
2. Gli indicatori di sostenibilità VSME nel dialogo PMI-banca
2.1 VSME, Regolamento di finanza sostenibile (SFDR) e Pillar3 EBA
2.1.1 La sostenibilità ESG nel dialogo tra PMI e banca
2.1.2 La raccolta di documenti, dati e il calcolo degli indicatori
3. Digitalizzazione e VSME nel formato XBRL. La raccomandazione UE.
3.1 Il VSME tradotto in XBRL per una maggiore visibilità
3.2 La Raccomandazione UE del 30 luglio 2025 e i passi successivi
Bibliografia e riferimenti normativi
Normative e Raccomandazioni europee
Normative italiane
In un mondo scosso da rivoluzioni tecnologiche, transizioni ecologiche e instabilità globali, le PMI italiane affrontano una sfida cruciale: innovare e crescere. Il tradizionale affidamento al credito bancario non è più sufficiente ed accedere al mercato dei capitali non è solo una questione finanziaria: è un processo che rafforza reputazione, governance e strategia, trasformando in profondità l’impresa e il suo potenziale di crescita.
Libro di carta di 142 pagine
Questo libro nasce con l’obiettivo di colmare il divario tra le ambizioni delle imprese italiane e le opportunità offerte dal mercato dei capitali, ponendosi come uno strumento di visione e strategia per consulenti, imprenditori, manager, investitori, pubblica amministrazione e accademici.
Il volume affronta in modo sistemico e progressivo le principali dimensioni della finanza per la crescita: partendo dai megatrend globali, per comprendere come i grandi fenomeni strutturali influenzino le scelte strategiche delle imprese, prosegue con una panoramica sulle fonti di finanza alternativa, fondamentali per diversificare i canali di finanziamento e rispondere a esigen- ze specifiche di ciclo di vita, struttura organizzativa e propensione al rischio.
Il cuore del libro si incentra poi sul quadro normativo italiano, con un’analisi approfondita della Legge Capitali (L. 11 marzo 2025, n. 28), degli strumenti di politica industriale e degli interventi pubblici a favore dell’innovazione, come il Fondo di Fondi e lo Startup Act 2.0. Viene illustrato il ruolo di Euronext Growth Milan, un’infrastruttura cruciale per il salto dimensionale delle imprese italiane, capace di accogliere startup e PMI e accompagnarle lungo il percorso verso la quotazione. Infine vengono raccontate storie di successo: casi concreti di imprese che hanno saputo cogliere le opportunità offerte dal mercato dei capitali e le hanno trasformate in crescita reale, innovazione e creazione di valore.
Ogni capitolo è stato pensato per integrare prospettive diverse – teoriche e pratiche, normative e strategiche – con l’ambizione di costruire una narrazione utile, solida e immediatamente applicabile. Non ci sono soluzioni facili o modelli unici: ci sono invece strumenti, riflessioni e best practice da cui partire per costruire traiettorie personalizzate e sostenibili.
PRINCIPALI ARGOMENTI
◾ La Finanza a supporto delle Strategia di crescita delle PMI
◾ Le fonti di finanza alternativa
◾ Nuovi interventi per la competitività nel mercato dei capitali
◾ Fondo di Fondi e Startup Act 2.0
◾ Euronext Growth Milan
◾ Storie di successo
ANNA LAMBIASE
Esperta di equity capital markets, dottore commercialista, MBA in finanza al Politecnico di Milano e all’Università degli Studi di Pavia, dopo esperienze internazionali nel Corporate Finance di banche d’affari ha fondato IRTop Consulting, boutique finanziaria leader nella consulenza per la quotazione delle PMI. Nel 2011 ha fondato V-Finance, startup specializzata in finanza sostenibile e socio promotore della SPAC GreenItaly1, quotata nel 2013. È stata Consigliere di Am- ministrazione di Invitalia, è Presidente del CDA di CDP Venture Capital SGR.
ENZO PERUFFO
Professore Ordinario di Strategie d’impresa, Dean della Luiss Graduate School e Direttore del Centro di Ricerca in Strategic Change “Franco Fontana”. È stato AD e Direttore scientifico di Luiss Executive Management Education e Associate Dean della Luiss Business School. Ha svolto attività accademica internazionale presso IE, INSEAD e Texas Christian University. Ha oltre vent’anni di esperienza nella consulenza su strategia, governance, stakeholder engagement, trasformazione digitale, valutazioni e due diligence. Si occupa di AI e GenAI, gestione della crisi d’impresa e family business.
Prefazione di Paolo Boccardelli
Prefazione di Fabrizio Testa
Introduzione
1 Megatrend e le PMI: la finanza a supporto delle strategia di crescita delle PMI
1.1 Trend e megatrend
1.2 Analisi dei megatrend: impatti su PMI, strategie e decisioni finanziarie
2 Le fonti di finanza alternativa per la crescita di startup e PMI
2.1 La necessità di un nuovo quadro normativo
2.2 L’evoluzione del mercato dei capitali in Italia
2.2.1 Uno sguardo all’Europa
2.2.2 L’Italia tra punti di forza e criticità
2.3 Le nuove opportunità per il Sistema Paese: uno sguardo al futuro
3 Nuovi interventi per la competitività nel mercato dei capitali
3.1 Mercato dei capitali italiano: le origini
3.2 Focus normativo legge Capitali
3.3 Capital Markets Union, la lunga strada europea
3.4 Mercato dei capitali, la strada per la crescita
4 Fondo di Fondi e Startup Act 2.0: lo sviluppo del mercato a favore di startup e PMI innovative
4.1 Fondo nazionale strategico, la nuova leva per la competitività
4.2 Il panorama startup e il contesto normativo
4.3 L’ecosistema italiano
4.4 Uno sguardo all’Europa
4.5 Considerazioni conclusive: verso un ecosistema maturo dell’innovazione
5 EGM: come cambia il mercato dei capitali per startup e PMI
5.1 La quotazione come soluzione per la crescita delle PMI e delle startup innovative
5 EGM: come cambia il mercato dei capitali per startup e PMI
5.2 Borsa Italiana per il finanziamento delle startup innovative
5.3 I benefici della quotazione
5.4 Gli incentivi a supporto della crescita delle PMI
5.5 Fondo di Fondi: cosa cambia a Piazza Affari
Conclusioni
6 Equity Story vincente: storie di successo di startup e PMI innovative
6.1 Deodato Gallery: l’EGM incontra l’arte
6.2 Ilpra: Manifattura innovativa su EGM, la “sartoria” delle macchine da confezionamento
6.3 Mare Group scrive la storia di EGM con la prima OPAS a meno di un anno dall’IPO
6.4 Redelfi: IPO leva per la crescita sui mercati internazionali
6.5 Cyber Guru: la scalata nel settore della cybersecurity grazie a investimenti strategici
6.6 Il percorso di Satispay nel settore Fintech
6.7 Il percorso di Bending Spoons nel settore delle app
6.8 Un’analisi comparata delle esperienze italiane
Conclusioni
