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Technologies, and digital technologies in particular, are now generally considered one of the driving forces of change and indeed the dominant ordering principle in every organisation - from start-ups to large corporations and public administrations.
This book invites the reader to reflect on the concept of the organisation by proposing multifaceted theories and methodological choices on the role of technological evolution in organisation change.
Using a historical interpretation lens, the book enables greater understanding of technological change in social institutions from the intrinsically interdisciplinary perspective of organisational theory.
With the description of case studies and concrete experience, it sheds light on the fact that digital technologies are potential resources for organisation design and, at the same time, are conditioned by the behaviours, perceptions and knowledge of the individuals who adopt them.
On the basis of a socio-technical approach, this book contributes to identifying a correct approach to the problems of managing digital technologies by avoiding the traps of rhetorical innovation and uncritical acceptance of what mainstream managerial discourse takes for granted.
The hope is that the debate presented in this book will long continue.
Roberta Cuel (Ph.D.)
is Associate Professor of Organization Studies and Human Resource Management in the Department of Economics and Management, University of Trento. Her research interests and teaching activities include the impacts of ICT on organisations, intangible assets and knowledge, routines and practices, as well as on teams and communities.
Aurelio Ravarini (Ph.D.)
is Associate Professor of Organization Studies and Human Resource Management in the Department of Integrated Enterprise Management, Università C. Cattaneo - LIUC, Castellanza. His research interests and teaching activities include digital transformation, strategic information systems, and information systems development.
Luisa Varriale (Ph.D.)
is Associate Professor of Organization Studies and Human Resource Management in the Department of Sport Science and Wellbeing, University of Naples “Parthenope”. Her research and teaching activities include the fields of event management, mentoring relationships, knowledge sharing and creation, e-learning and e-teaching, and sustainability.
Il volume ha come oggetto la cooperative compliance nel sistema tributario domestico e unionale.
Il regime di adempimento collaborativo rappresenta un modello nuovo, moderno e dinamico di interlocuzione tra impresa e amministrazione finanziaria, originariamente sviluppatosi nei Paesi di matrice anglosassone e poi “recepito” dall’OCSE che, a partire dal 2008, ha obliterato un ambizioso programma finalizzato a promuoverne l’adozione in tutti i Paesi membri alla luce di standard approvati di comune accordo.
In Italia, la normativa in materia è stata varata con il D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 128, che ha formalmente introdotto nel nostro ordinamento il regime di adempimento collaborativo.
La novità legislativa costituisce un punto epocale di svolta nei rapporti tra imprese e fisco.
Nel manuale si illustrano, come necessaria “apertura”, i tratti principali che caratterizzano il rapporto collaborativo tra Fisco e contribuente, facendo riferimento altresì alla genesi e all’evoluzione della tax compliance.
La parte centrale del Volume riguarda l’approfondimento della cooperative compliance con un taglio non soltanto dottrinale ma anche pratico, arricchito da Case Study di particolare rilevanza in tema di tax control framework.
L’esposizione viene completata da un approfondimento dei temi in materia di accordi preventivi per le imprese a vocazione internazionale nonché dall’analisi del D.Lgs. 30 luglio 2020, n. 100, con il quale è stata finalmente data attuazione alla direttiva UE n. 2018/822 del Consiglio, recante modifica della direttiva n. 2011/16/UE in materia di scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale relativamente ai meccanismi transfrontalieri soggetti all’obbligo di notifica (c.d. direttiva DAC6).
Arricchiscono il lavoro, rendendolo “unico” nel suo genere, un ampio approfondimento dei reati tributari, con un particolare risalto al modello organizzativo 231 “integrato” per la gestione del rischio fiscale, nonché il tema del rischio della reputazione societaria in ambito di commercio internazionale.
La parte conclusiva è dedicata ai regimi doganali di favore come l’AEO e la figura dell’Esportatore Autorizzato che, se opportunamente utilizzati, si “intrecciano” con il regime di adempimento collaborativo in una sorta di “stretta di mano” figurativa tra amministrazione finanziaria e contribuente business.
STUDIO AC
AC Avvocati e Commercialisti è uno studio legale e tributario, particolarmente attento alle esigenze della propria Clientela, in grado di offrire un’assistenza di qualità e multi disciplinare, grazie alle diverse specializzazioni ed esperienze dei singoli Professionisti. In particolare, lo Studio fornisce assistenza in relazione a tutti gli aspetti del Diritto Societario, Commerciale e Tributario affiancando le imprese in tutte le fasi della loro attività comprendendo altresì l’assistenza in sede di verifica e contenzioso tributario. Lo Studio si distingue a livello nazionale per l’ampia produzione pubblicistica, in special modo nel comparto delle imposte indirette ed internazionale.
Presentazione, di Alessandro Bucchieri
Prefazione
1 La gestione del rischio fiscale e tax compliance: genesi e rapporto Fisco-contribuente
1 Introduzione
2 Il rapporto Amministrazione finanziaria-contribuente
2.1 Il rapporto Amministrazione finanziaria-contribuente nel panorama europeo
2.2 L’evoluzione del principio (nazionale e unionale) del legittimo affidamento
2.3 La “possibilità” di un accordo inteso come modulo negoziale per la definizione preventiva delle liti tributarie
3 La gestione del rischio fiscale
3.1 Il sistema di controllo interno
3.2 Il rischio fiscale
3.2.1 Il rischio fiscale ordinario e straordinario
3.2.2 Il rischio inerente e residuo: l’iter di valutazione
4 Il tax control framework
4.1 La mappatura dei rischi
4.2 La struttura del modello di gestione del rischio fiscale
4.3 La valutazione del tax control framework
2 Sistemi di gestione dei rischi delle imprese
1 Sistemi di gestione dei rischi aziendali già conosciuti
1.1 Modello 231
1.2 Modello 262
1.3 Sarbanes-Oxley Act
2 Gestione del rischio fiscale nei settori imprenditoriali
2.1 Settore bancario
2.2 Settore finanziario
2.3 Settore assicurativo
2.4 Settore industriale
3 Il sistema del controllo interno
3.1 CoSO Framework in prospettiva di Blockchain
3.2 I componenti del SCI
3.2.1 L’ambiente di controllo (control environment)
3.2.2 Il processo di valutazione del rischio (risk assessment)
3.2.3 Le attività di controllo (control activities)
3.2.4 Il sistema informativo e i processi di gestione correlati (information & communication)
3.2.5 Il monitoraggio (monitoring activities)
4 Il processo di tax risk management: caratteristiche
4.1 Pianificazione delle attività
4.2 Identificazione e valutazione dei rischi
4.2.1 Rischio fiscale ordinario e straordinario
4.2.2 Rischio inerente e rischio residuo
4.3 Trattamento dei rischi
4.4 Monitoraggio dei rischi
4.5 Piani di azione
4.6 Reporting
4.7 Comunicazione e formazione
3 La cooperative compliance
1 Premessa
2 L’origine del concetto di cooperative compliance
2.1 La cooperative compliance come risposta all’incertezza della normativa fiscale
2.1.1 Trattamento fiscale dell’uncertain tax position alla luce del nuovo principio IFRIC23
2.2 I benefici di un sistema di cooperative compliance – la spinta innovativa del Piano “Colao”
3 I modelli di gestione del rischio fiscale – Caratteristiche e struttura
3.1 L’assetto del modello di gestione del rischio fiscale e la sua efficacia – Principi e linee guida
3.1.1 Gli standard ISO 31000
3.1.2 I nuovi “assetti organizzativi, amministrativi e contabili” imposti all’imprenditore con la riforma sulla crisi di impresa
3.1.3 Il ruolo della corporate governance nella gestione del rischio fiscale
3.2 I principi OCSE sulla corporate governance
3.3 Il modello di Enterprise Risk Management
4 Le origini internazionali della cooperative compliance
4.1 OCSE 2008, Study into the Role of Tax Intermediaries
4.2 OCSE 2013, Co-operative Compliance: A Framework. From Enhanced Relationship to Co-operative Compliance
4.3 OCSE 2016, Co-operative Tax Compliance, Building Better tax control framework
5 Prospettive di sviluppo della cooperative compliance internazionale – Il progetto ICAP
5.1 Country by country reporting
6 Il regime di adempimento collaborativo in Italia
6.1 Il progetto pilota
6.2 La delega fiscale: cooperative compliance e disciplina dell’abuso del diritto
6.3 Il D.Lgs. n. 128/2015 – Finalità ed oggetto
6.4 Requisiti soggettivi
6.4.1 I gruppi di imprese
6.4.2 La disciplina dell’interpello sui nuovi investimenti
6.5 Requisiti oggettivi
7 Aspetti procedimentali
7.1 Presentazione della domanda
7.2 Svolgimento della procedura
7.3 Interlocuzioni costanti e preventive
7.4 Formalizzazione delle posizioni assunte nel corso della procedura
7.5 Adempimenti di chiusura del periodo di imposta
7.6 Modifica delle posizioni assunte nel corso delle interlocuzioni preventive
7.7 Clausole di esclusione e revoca del regime
7.8 Pubblicazione elenchi relativi ad operazioni di pianificazione fiscale aggressiva
8 Impegni dell’Amministrazione finanziaria e del contribuente
8.1 Impegni dell’Amministrazione finanziaria
8.2 Impegni del contribuente
8.3 Responsabilità dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate
9 Effetti e benefici derivanti dall’adesione al regime
4 Tax control framework: esempi pratici di applicazione
1 Obiettivi del TCF e steps applicativi
2 Processi da testare per il TCF
3 La declinazione applicativa del TCF
4 La compliance IVA e gli effetti della digitalizzazione
5 Gli accordi preventivi per le imprese con attività internazionale: case study
1 Inquadramento normativo
1.1 Le origini e la prassi
2 APA e transfer pricing
2.1 Premesse
2.2 Dati statistici
3 Case study: il gruppo e la società Alfa
3.1 Presentazione della società
3.2 La riorganizzazione del modello di business
3.3 Il piano d’azione: riconversione del modello di business, transfer pricing e APA
3.4 I punti cardine del piano
3.4.1 L’analisi funzionale
3.4.2 Exit tax
3.4.3 Il rischio di stabile organizzazione
3.5 L’implementazione del nuovo modello di transfer pricing
3.6 La presentazione dell’istanza per l’APA
3.6.1 Le attività di pre-filing
3.6.2 Il filing
6 Lo scambio automatico di informazioni: l’avvio della DAC6
1 Introduzione
2 Analisi della Direttiva DAC6
2.1 Gli elementi distintivi del meccanismo transfrontaliero
2.2 Obbligo di comunicazione: ambito soggettivo ed oggettivo
2.3 I livelli di recepimento della disciplina MDR/DAC6 nel contesto internazionale
3 Il processo di implementazione della Direttiva DAC6 in Italia: il D.Lgs. 100/2020
3.1 Cosa si intende per meccanismo transfrontaliero? Definizioni e caratteristiche
3.2 Soggetti tenuti all’obbligo di comunicazione: definizione e ambito di applicazione
3.3 Gli obblighi di comunicazione del meccanismo da parte di contribuente e intermediario: articolo 3
4 Le sfide derivanti dalla Direttiva DAC6
7 Riforma dei reati tributari, responsabilità amministrativa degli enti e compliance aziendale
1 Premessa: dal sostegno alla compliance alla riforma dei reati tributari
2 Modifiche alla disciplina dei reati tributari e della responsabilità amministrativa degli enti
2.1 Il decreto legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito in legge 19 dicembre 2019, n. 157
2.2 Il decreto legislativo 14 luglio 2020, n. 75, di recepimento della direttiva (UE) 2017/1371, relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale (c.d. “direttiva PIF”).342
2.3 Il rinnovato assetto penal-tributario nazionale
2.3.1 Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
2.3.2 Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici
2.3.3 Dichiarazione infedele
2.3.4 Omessa dichiarazione
2.3.5 Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
2.3.6 Occultamento o distruzione di scritture contabili
2.3.7 Indebita compensazione
2.3.8 Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte
2.4 “Focus” di approfondimento: la direttiva (UE) 2018/1673 (VI direttiva Antiriciclaggio)
3 Applicabilità della confisca “allargata” (art. 240-bis codice penale) ai delitti in materia di imposte sui redditi ed IVA
4 Reati tributari e responsabilità amministrativa degli enti
4.1 Cause di esclusione della responsabilità
4.2 Sanzioni
4.3 Sequestro e confisca “per equivalente” nei confronti dell’ente
4.4 Il problema del ne bis in idem
5 Direttive operative della Guardia di Finanza: la circolare n. 216816 del 1° settembre 2020
8 Il rischio reputazionale delle società nell’ottica del risk management
1 La reputazione aziendale quale asset strategico
1.1 Premesse ed inquadramento generale. Il significato di “buon nome” o corporate reputation
1.2 Il processo di formazione della reputazione aziendale e la relativa valutazione
2 La gestione del rischio reputazionale
3 Case study: la Kevin Nyerere LTD e la vision in tema di corporate reputation
4 I vantaggi della certificazione doganale. Operatore economico autorizzato (AEO-Authorised economic operator)
4.1 Premesse e introduzione
5 Lo status di esportatore autorizzato: le 4 ragioni del sì al regime agevolativo
Gli Autori
Il presente contributo si prefigge l’obiettivo di descrivere sinteticamente le norme rilevanti sul piano giuslavoristico contenute nel Codice della Crisi e dell’Insolvenza, con un’attenzione particolare alle novità recate dal D. Lgs. n. 14/2019 rispetto alla Legge Fallimentare e alle altre normative rilevanti nel caso in discussione.
Le disposizioni del Codice della Crisi e dell’Insolvenza innovano sul punto, prevedendo una disciplina ad hoc – che sino ad oggi mancava, in primis nell’impianto della Legge Fallimentare – a tutela del lavoratore o, in ogni caso, idonea a fornire una regolamentazione del rapporto di lavoro dipendente all’interno dell’impresa in crisi o insolvente, sebbene spesso attraverso la conferma per via normativa di orientamenti interpretativi già emersi o consolidatisi nel tempo.
Autore: Avv. Filippo Ghignone
Avvocato del Foro di Bologna
Dottore di ricerca in Diritto Fallimentare
Autore: Avv. Benedetta Ravaioli
Avvocato del Foro di Bologna
Comitato scientifico della Rivista
Avv. Filippo Ghignone - Studio Maffei Alberti e Associati
Avv. Giuseppe Leogrande - Studio Maffei Alberti e Associati
Direttore Responsabile
Luigia Lumia
1.. Premessa.
1.1 La posizione contrattuale del lavoratore subordinato a fronte del coinvolgimento del proprio datore di lavoro in una procedura concorsuale, in particolare la liquidazione giudiziale.
1.2. Il trattamento e la graduazione dei diritti di credito del lavoratore, sorti – a vario titolo – verso l’imprenditore in crisi o in stato di insolvenza, oppure verso gli Organi della procedura
1.3 Il trasferimento o l’affitto dell’azienda a terzi in sede concorsuale e la posizione del lavoratore subordinato ivi impiegato.
1.4 I debiti previdenziali ed assistenziali del datore di lavoro coinvolto in una procedura concorsuale ed i meccanismi previsti per la loro emersione.
1.5. I crediti vantati verso il debitore in crisi o in stato di insolvenza da enti pubblici, quali enti gestori di forme di previdenza, assistenza e assicurazione per invalidità, vecchiaia e superstiti
eBook di 427 pagine in pdf, su tutti i casi pratici di applicazione dell'imposta di bollo aggiornati al 1.1.2021.
In una nostra precedente trattazione dal titolo L'applicazione dell'imposta di bollo abbiamo concentrato la nostra attenzione prevalentemente sul D.P.R. n. 642 del 26 ottobre 1972, recante la “Disciplina dell’imposta di bollo”, illustrandone nel dettaglio i contenuti e cercando anche di evidenziare i vari cambiamenti che anche questa imposta ha subito nel tempo fino a “dematerializzarsi”.
Abbiamo, in particolare, approfondito argomenti teorici, quali: la natura e l’oggetto dell’imposta, gli atti soggetti all’imposta, le modalità di pagamento, gli effetti del mancato od insufficiente pagamento dell’imposta e le relative sanzioni, gli obblighi e le responsabilità dei funzionari pubblici.
L’imposta di bollo ha come presupposto l’esistenza di un atto redatto in forma scritta e come oggetto la trascrizione del negozio giuridico su atti, documenti e registri.
A differenza dell'imposta di registro che ha come suo oggetto il "negozio giuridico" e che colpisce, in genere, il mero contenuto patrimoniale dell’atto e la sua funzione economica, l'imposta di bollo attiene al suo aspetto formale e ha come suo oggetto diretto la "carta" nella quale il negozio giuridico o altro atto civile, commerciale, giudiziale e stragiudiziale sono contenuti.
Si dice anche che il bollo è un’imposta “cartolare”, che colpisce cioè l’atto materiale, indipendentemente dalla sua validità o efficacia. Oggetto dell’imposta di bollo è, dunque, l’atto scritto sulla carta.
Con il tempo, dal documento amministrativo, inteso come “rappresentazione grafica” del contenuto di atti, si è passati al documento informatico, inteso come “rappresentazione informatica” di atti.
Con l’entrata in vigore del D.Lgs. n. 82/2005 (Codice dell’amministrazione digitale – CAD), è stato regolamentato anche il “Documento informatico” sottoscritto con firma elettronica (artt. 20 – 25).
La dematerializzazione dei documenti ha portato, inevitabilmente, alla forfettizzazione dell’imposta di bollo.
Dalla marca da bollo si è passati al contrassegno telematico per arrivare alla marca da bollo digitale.
Con questa ulteriore trattazione vogliamo scendere più nel pratico concentrando la nostra attenzione su alcuni casi particolari per illustrare come e quando si deve concretamente procedere all’applicazione dell’imposta di bollo su atti, documenti, istanze, scritture contabili, fatture, cambiali, documenti bancari, sia cartacei o analogici che informatici o telematici. Tratteremo, allora, in particolare:
Premessa
1. L’imposta di bollo sulle istanze da inviare agli organi della Pubblica Amministrazione
1.1 Le modalità di invio delle istanze agli Organi della Pubblica Amministrazione e l’applicazione dell’imposta di bollo
1.1.1 Concetti generale e normativa di riferimento
1.1.2 Le istanze presentate o trasmesse agli Organi della Pubblica Amministrazione e l’imposta di bollo
1.1.3 Le istanze inviate via PEC e le modalità di pagamento dell’imposta di bollo
1.1.4. L’autenticazione della sottoscrizione dell’istanza
1.2 Dalla denuncia di inizio attività (DIA) alla Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) – La SCIA e l’imposta di bollo
1.2.1. La denuncia di inizio attività (DIA)
1.2.2. Dalla denuncia di inizio attività (DIA) alla dichiarazione di inizio attività (DIA) e alla Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA)
1.2.3. Il riordino della SCIA – L’utilizzo della modulistica unificata e standardizzata
1.2.4. La SCIA e l’imposta di bollo
1.3 Analisi di casi particolari
1.3.1. L’imposta di bollo sui cartelli “Vendesi” “Affittasi” immobile o attività commerciale
1.3.2. Incentivi per la rigenerazione e valorizzazione del patrimonio edilizio (art. 7, L. n. 58/2019) – Non prevista l’esenzione dall’imposta di bollo
1.3.3. Imposta di bollo e tasse scolastiche - Vigenza dell’esenzione prevista dall'articolo 200, comma 7, del D.Lgs. n. 297 del 1994
1.3.4. Fermo Amministrativo - La richiesta presentata dal soggetto legittimato alla riscossione forzata non più soggetta da imposta di bollo
1.3.5. Comunicazione di iscrizione d'ufficio dei prodotti esplodenti, nell'allegato A al Regolamento del TULPS - Applicazione dell'imposta di bollo
1.3.6. Fermo amministrativo – L’annotazione della sospensione è esente da imposta di bollo
1.3.7. L’imposta di bollo sulle istanze di partecipazione alle gare e sulle offerte economiche
1.3.8. L’imposta di bollo sulle domande per il conseguimento di sussidi da parte di soggetti danneggiati dall’epidemia da Covid-19
2. Le domande, le denunce e gli atti da inviare al Registro delle imprese – L’introduzione del Modello Unico Informatico (MUI) – La nascita della Comunicazione Unica – Il riordino del SUAP – Il servizio “Impresa in un giorno”
2.1 La pubblicità commerciale e l’iscrizione al Registro delle imprese
2.1.1. Le novità introdotte dal D.M. n. 127/2002 – L’introduzione del comma 1-ter alla Tariffa sul bollo
2.1.2. Le novità introdotte dal 2004
2.2. L’introduzione del Modello Unico Informatico - MUI
2.2.1. Il modello Unico Informatico (MUI)
2.2.2. D.M. 22 febbraio 2007 - Determinati gli importi dell’imposta di bollo dovuta in misura forfettaria
2.2.3. Il Modello Unico Informatico e gli adempimenti presso il Registro delle imprese
2.2.4. Precisazioni in merito ad alcune tipologie di istanze da inviare al Registro delle imprese
2.3 La nascita della Comunicazione Unica (ComUnica)
2.3.1. Riferimenti normativi e adempimenti
2.3.2. La comunicazione dell’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC)
2.3.3. Le pratiche inviate con la Comunicazione Unica e l’imposta di bollo
2.4. Il riordino della disciplina dei SUAP, la nascita del servizio “impresa in un giorno” e ComUnica
2.4.1. La nascita dello sportello unico per le attività produttive – SUAP
2.4.2. Funzioni e finalità del SUAP e delle Agenzia per le imprese
2.4.3. Il riordino della disciplina dei SUAP e il servizio “Impresainungiorno”
2.4.4. SCIA da inviare al SUAP tramite ComUnica
2.5. L’imposta di bollo sulle pratiche e sulla documentazione da inviare tramite SUAP e i sistemi di pagamento
2.5.1. Lo sportello unico e l’imposta di bollo
2.5.2. I sistemi di pagamento
2.6. Analisi di casi particolari
2.6.1. La Comunicazione Unica per le imprese artigiane – Imposta di bollo
2.6.2. Trattamento fiscale ai fini dell'imposta di bollo della domanda di deposito dell'indirizzo PEC presentata dalle imprese individuali al Registro delle imprese
2.6.3. Quietanze relative ad alcune pratiche di competenza dell’Ufficio del Registro delle imprese – Imposta di bollo
2.6.4. Istanze di rimborso di diritti camerali non dovuti erroneamente versati - Imposta di bollo
2.6.5. Domanda di ammissione al passivo fallimentare – Imposta di bollo
2.6.6. La sezione speciale dedicata alle informazioni relative alla titolarità effettiva di persone giuridiche e trust (normativa antiriciclaggio) – Iscrizione in esenzione dall’imposta di bollo
2.6.7. I percorsi di alternanza scuola-lavoro
3. L’imposta di bollo nei procedimenti arbitrali e nella mediazione civile e commerciale
3.1. Arbitrato, mediazione e negoziazione assistita – Strumenti alternativi alla giustizia ordinaria
3.1.1. L’arbitrato
3.1.2. La mediazione civile e commerciale
3.1.3. La negoziazione assistita
3.2. Atti e documenti del procedimento arbitrale e l’imposta di bollo
3.2.1. Gli atti del procedimento arbitrale
3.2.2. Modalità di pagamento dell’imposta di bollo
3.2.3. Responsabilità fiscale arbitri
3.3 La mediazione in ambito civile e commerciale
3.3.1. Normativa di riferimento
3.3.2. La mediazione obbligatoria
3.3.3. Il Registro degli Organismi di mediazione
3.3.4. Atti, documenti e provvedimenti relativi al procedimento di mediazione civile e commerciale e l’imposta di bollo
4. L’imposta di bollo sugli atti stipulati in Italia da valere all’estero e sugli atti provenienti dall’estero da valere in Italia
4.1 Atti stipulati con soggetti stranieri
4.2 Atti stipulati in Italia da valere all’estero
4.3 Atti stipulati all’estero da valere in Italia
4.3.1. Deposito presso un notaio o presso l’Archivio notarile – Equivalenza e controllo di legalità
4.3.2. Legalizzazione, traduzione e asseverazione
4.3.3. L’Apostille
4.3.4. La libera circolazione dei documenti pubblici nell’Unione europea – Abolita la legalizzazione e l’Apostille
4.4 L’imposta di bollo su legalizzazione, Apostille e asseverazione
4.4.1. Legalizzazione e Apostille e imposta di bollo
4.4.2. Asseverazione e imposta di bollo
4.5. Analisi di casi particolari
4.5.1. Visto di conformità e legalizzazione delle firme su documenti per l’esportazione rilasciati dalla Camera di Commercio
5. L’imposta di bollo sugli estratti conto, rendiconti dei libretti di risparmio, comunicazioni inviate alla clientela relative a prodotti finanziari
5.1 Le caratteristiche principali dell’imposta
5.2 Ambito di applicazione dell’imposta – L’evoluzione della normativa
5.2.1. Le novità introdotte dal D.L. n. 201/2011 e dal D.L. n. 16/2012
5.2.2. I chiarimenti dell’Agenzia delle entrate
5.2.3. Le modalità di attuazione dettate dal D.M. 24 maggio 2012
5.2.4. L’imposta prevista dall’art. 13, comma 2-bis della Tariffa – Imposta fissa
5.2.5. L’imposta prevista dall’art. 13, comma 2-ter della Tariffa – Imposta proporzionale
5.2.6. Il regime di esenzione a favore dei clienti persone fisiche e il calcolo della giacenza media
5.3 La determinazione dell’imposta
5.4 Modalità di assolvimento dell’imposta e soggetti coinvolti
5.5 L’imposta di bollo sulle carte di credito e sulle carte prepagate
5.5.1. Le carte di credito
5.5.2. Le carte prepagate
5.5.3. Il pagamento dell’imposta di bollo
5.6 Analisi di alcuni casi particolari
5.6.1. Contratti di risparmio edilizio
5.6.2. Ambito di applicazione - Confidi - Fondazioni bancarie - Amministrazioni dello Stato
5.6.3. Banca operante in veste di tesoreria di Ente pubblico
5.6.4. Prodotti di credito al consumo regolati in conto corrente bancario
5.6.5. Conti correnti condominiali
5.6.6. Comunicazioni da inviare alla clientela relativamente ai conti depositi per non residenti in Italia – Soggette ad imposta di bollo
5.6.7. Imposta di bollo sugli assegni circolari diversi da quelli in forma libera – Addebitabile dalla banca al cliente
5.6.8. L’imposta di bollo sugli estratti conto di carte di pagamento del dipendente
6. L’imposta di bollo sulle cambiali
6.1 Cambiali – Tipologia e modelli
6.2 Cambiali. Costo del bollo
6.2.1. Importo dovuto
6.2.2. Dove si acquista e come si paga
6.2.3. Alcune informazioni tecniche
6.2.4. Irregolare corresponsione dell’imposta di bollo – Sanzioni
6.3. Analisi di casi particolari
6.3.1. Applicazione dell’imposta di bollo al titolo credito nella forma del “Bill of exchange
6.3.2. Le cambiali finanziarie
7. L’imposta di bollo sulle fatture, ricevute e quietanze – La fatturazione elettronica
7.1 Alternatività IVA e imposta di bollo
7.2. L’imposta di bollo su fatture o ricevute fiscali 1
7.2.1. Le categorie di documenti fiscali previsti dal D.P.R. n. 642/1972
7.2.2. Le operazioni soggette all’imposta di bollo
7.2.3. Le modalità di assolvimento dell’imposta di bollo
7.2.4. Soggetti tenuti al pagamento dell’imposta
7.2.5. Il rilascio di copie conformi di fatture
7.3 La fatturazione elettronica e l’imposta di bollo
7.3.1. La fatturazione elettronica
7.3.2. La fatturazione elettronica e l’imposta di bollo
7.3.3. Le sanzioni applicabili per omesso, insufficiente o ritardato pagamento dell’imposta di bollo
7.4 L’imposta di bollo sulla fattura per prestazioni mediche
7.4.1. Le prestazioni sanitarie e la fatturazione elettronica
7.4.2. L’imposta di bollo sulle fatture per prestazioni mediche
7.5. Analisi di casi particolari
7.5.1. L’imposta di bollo sulle fatture in formato .pdf
7.5.2. Invio di fatture tramite portale aziendale, via mail o tramite PEC
7.5.3. Canone di locazione – Ricevute di pagamento – Spese di condominio
7.5.4. Atti conclusi con scambio di corrispondenza
7.5.5. L’imposta di bollo sulle quietanze emesse a seguito del pagamento di sanzioni amministrative pecuniarie sia per violazioni delle disposizioni del Codice della strada che per violazioni diverse
7.5.6. L’imposta di bollo sulle fatture o quietanze emesse per le somme riscosse dal sistema informatico nazionale delle Camere di commercio
7.5.7. L’imposta di bollo sulle fatture emesse per prestazioni di “letturista”
7.5.8. L’imposta di bollo sulle quietanze di avvenuto pagamento dell’imposta di soggiorno
7.5.9. Atti degli Enti locali relativi a procedimenti di riscossione di entrate extratributarie e l’imposta di bollo
7.5.10. L’imposta di bollo sui documenti di spesa e mandati di pagamento emessi dalla Pubblica Amministrazione
7.5.11. Bollette del servizio idrico integrato – Obbligo dei Comuni di emettere fatture elettroniche
7.5.12. Imposta di bollo sulle quietanze emesse dal tesoriere per conto del Comune, afferenti mandati di pagamento in contanti.
7.5.13. Imposta di bollo sulle fatture emesse nei confronti delle associazioni dilettantistiche riconosciute dal CONI
7.5.14. Produzione della fattura elettronica ai fini dell’emissione del decreto ingiuntivo
7.5.15. Imposta di bollo sugli assegni circolari
8. L’imposta di bollo sulle scritture contabili - Vidimazione, numerazione, bollatura, tenuta e conservazione
8.1 Norme generali e riferimenti normativi
8.2 La vidimazione, la numerazione e la bollatura dei libri, dei registri e delle scritture contabili e il cammino della semplificazione
8.2.1. Premessa
8.2.2. Le novità introdotte dalla L. n. 383/2001 – La soppressione dell’obbligo di vidimazione e bollatura
8.2.3. I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
8.2.4. Le competenze in materia di vidimazione
8.3 La tenuta informatica delle scritture contabili
8.3.1. Le novità introdotte dal D.M. 23 gennaio 2004
8.3.2. Le novità introdotte dal D.L. n. 185/2008
8.3.3. Le novità introdotte dalla L. n. 106/2011 – La modifica dell’art. 2215-bis C.C.
8.3.4. Le novità introdotte sull’obbligo di stampa del libri e registri contabili tenuti con sistemi elettronici e l’assolvimento dell’imposta di bollo
8.4 La bollatura e la numerazione delle scritture contabili e l’imposta di bollo – Sintesi degli adempimenti
8.4.1. Libro giornale e libro inventari - Bollatura e vidimazione facoltativa – Numerazione obbligatoria
8.4.2. Obbligatoria la numerazione iniziale dei libri sociali previsti dalla normativa civilistica
8.4.3. Registri previsti dalla normativa fiscale
8.4.4. Il pagamento dell’imposta di bollo
8.4.5. Soggetti esenti
8.4.6. La tassa sulle concessioni governative per le società di capitali
8.4.7. La stampa dei libri e registri contabili – Solo in caso di controllo
8.4.8. Tabella riassuntiva
8.5 Analisi di casi particolari
8.5.1. Registro di carico e scarico dei veicoli dismessi dalla circolazione
8.5.2. La vidimazione e bollatura presso la Camera di Commercio delle scritture contabili di Start-up innovative e Incubatori certificati
9. L’imposta di bollo sugli atti e documenti delle società cooperative
9.1 La cooperazione e la mutualità prevalente
9.2 Tipologia di società cooperative
9.3 Iscrizione all’Albo nazionale delle società cooperative
9.3.1. La formazione e la tenuta dell’Albo
9.3.2. L’imposta di bollo dovuta per le domande di iscrizione all’Albo
9.4 Le agevolazioni fiscali previste per le società cooperative
9.4.1. Le novità introdotte dalla L. n. 427/1993 di conversione del D.L. n. 331/1993
9.4.2. Le società cooperative edilizie di abitazione - Albo nazionale
9.4.3. L’imposta di bollo sugli atti delle società cooperative sociali
10. L’imposta di bollo sugli atti e documenti degli Enti del Terzo settore (ETS)
10.1 Gli Enti del terzo settore (ETS) – Tipologia e normativa di riferimento
10.2 Il Registro Unico Nazionale del Terzo settore (RUNTS)
10.3 Le esenzioni dall’imposta di bollo previste dal D.P.R. n. 642 del 1972
10.4 Le esenzioni dall’imposta di bollo previste dal D.Lgs. n. 117 del 2017 a decorrere dal 1° gennaio 2018
10.5 Le esenzioni dall’imposta di bollo previste dalla legge n. 145 del 2018 a decorrere dal 1° gennaio 2019
10.5.1. Le esenzioni previste e gli Enti coinvolti
10.5.2. Le esenzioni dall’imposta - L’interpretazione delle norme
10.6 Le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS)
10.6.1. La natura giuridica delle ONLUS
10.6.2. L’imposta di bollo sugli atti e documenti natura delle ONLUS
10.7 Analisi di casi particolari
10.7.1. Tassazione ai fini dell'imposta di registro e dell'imposta di bollo di un contratto d'appalto stipulato tra un comune e un'organizzazione di volontariato
10.7.2. Corrispettivi corrisposti da associati/tesserati ed estratti di conto corrente riferiti ad una Associazione sportiva dilettantistica (ASD) riconosciuta dal CONI - Esenzione dall’imposta di bollo
10.7.3. I mandati di pagamento relativi alle quote associative e ai contributi versati alle associazioni sportive, culturali, assistenziali, sindacali, ecc. – Esenti da imposta di bollo
11. L’imposta di bollo sugli atti e documenti delle Start-up innovative, degli Incubatori certificati e sulle PMI innovative
11.1 Start-up innovative e Incubatori certificati – Nozione e riferimenti normativi
11.1.1. La start-up innovativa
11.1.2. L’incubatore certificato di start-up
11.1.3. La costituzione e l’iscrizione nella sezione speciale del Registro delle imprese
11.1.4. Aggiornamento delle informazioni iscritte nel Registro e Dichiarazione annuale di mantenimento dei requisiti
11.1.5. Perdita dei requisiti - Cancellazione dalla sezione speciale del Registro delle imprese
11.1.6. Diritti camerali e imposta di bollo – Ambito di applicazione
11.2 PMI innovative – Nozione e riferimenti normativi
11.2.1. Nozione e requisiti
11.2.2. Iscrizione nella sezione speciale del Registro imprese
11.2.3. PMI innovative – Diritti camerali e imposta di bollo
eBook in pdf di 123 pagine, che prende in esame l’introduzione dell’obbligo generalizzato della redazione del bilancio sociale, inserito all’interno della Riforma del Terzo Settore, in particolare per le imprese sociali.
Il bilancio sociale serve a raccontare la propria storia aziendale, associativa o cooperativistica, con esso si diventa più facilmente riconoscibili e ci si distingue all’interno della comunità, per questo motivo il libro rappresenta uno strumento utilissimo anche per imprese ed enti di piccole dimensioni.
Il testo vuole dare una panoramica, anche con esempi concreti, su “cosa” è oggi il bilancio sociale sia nel mondo profit che nel mondo no profit, costituendo un ausilio per chi vi si approccia per la prima volta ma anche per chi da anni affronta la redazione di questo documento.
Grazie alla parte dedicata ad una ipotesi di lavoro, l'ebook rappresenta una vera e propria guida operativa, indispensabile per districarsi nell’ampio spettro di possibilità redazionali; pur non essendoci disposizioni “prescrittive” infatti, gli autori individuano una serie di capitoli che necessariamente devono comporre il bilancio sociale per il raggiungimento delle sue finalità.
Aggiornato con le nuove linee guida del d.m. del ministro del lavoro e delle politiche sociali del 4 luglio 2019.
Nel suo interno si troverà:
a cura di Giuliana Cassioli, Alberto Ceccarelli, Eros A. Tavernar
1 Introduzione
1.1 Il significato di ‘rendicontare’
1.2 La definizione dei valori e la ‘mission’
1.3 Comunicazione e democrazia nello sviluppo di buone pratiche
1.4 La ricerca di una ‘definizione’ di bilancio sociale
1.5 I principi generali del bilancio sociale
1.6 Struttura del bilancio sociale: ipotesi di lavoro
2 Bilancio sociale nel mondo no profit
2.1 Soggetti
2.2 Regime transitorio
2.3 Cosa cambia?
2.4 Il bilancio sociale nel no profit
2.5 Peculiarità
2.6 In pratica
2.7 Riferimenti
2.8 Accenno: enti locali e bilancio sociale
2.9 Conclusioni
3 Bilancio sociale nel mondo profit
3.1 Introduzione
3.1.1 Cosa si intende per RSI
3.1.1.1 I destinatari della RSI
3.1.1.2 Vantaggi e svantaggi
3.1.1.3 La struttura operativa
3.1.1.4 Gli obiettivi della RSI per uno sviluppo sostenibile
3.2 I numeri della responsabilità sociale di impresa in Italia
3.2.1 Territorio/finanziamenti
3.2.2 La responsabilità sociale nel mondo, un interesse sempre maggiore
3.2.3 La RSI ed i rapporti tra aziende profit e imprese sociali
3.2.3.1 Il progetto LOIEs
3.2.3.2 I risultati alla luce delle teorie aziendaliste
3.2.3.3 Conclusioni e sviluppi futuri
3.3 Il bilancio sociale
3.3.1 Trasparenza
3.3.2 Rispetto degli interessi delle parti interessate o stakeholder
3.3.3 Rispetto del principio di legalità
3.3.4 Rispetto delle norme internazionali di comportamento
3.3.5 Rispetto dei diritti umani
3.4 Redazione
3.4.1 Mission, attività e strategie dell’organizzazione
3.4.2 Metodologie per costruire la mission d’impresa
3.4.3 L’identificazione degli stakeholder
3.4.4 Valore aggiunto
3.5 Modelli di gestione aziendale innovativi
3.5.1 Lo standard SA 8000
3.5.2 Lo standard AA1000
3.5.3 Lo standard ISO 26000
3.5.4 Global reporting initiative (GRI)
3.5.5 Istituto europeo per il bilancio sociale (IBS)
3.5.6 Gruppo di studio sul bilancio sociale (GBS)
3.6 Il bilancio sociale come strumento di management
3.6.1 La funzione comunicativa del bilancio sociale
3.6.2 Conseguenze negative della rendicontazione sociale
3.6.3 Bilancio sociale e bilancio d’esercizio a confronto
3.7 Caso bilancio sociale Ferrero
3.7.1 Introduzione
3.7.1.1 Il Gruppo in sintesi
3.7.1.2 Le persone
3.7.1.3 Il Pianeta
3.7.1.4 Mappatura degli stakeholder
3.7.1.5 Obiettivi raggiunti e da raggiungere
3.7.2 I consumatori
3.7.2.1 La nutrizione
3.7.2.2 L’innovazione.
3.7.2.3 La qualità
3.7.2.4 La comunicazione responsabile
3.7.3 Le donne e gli uomini Ferrero
3.7.3.1 La fondazione Ferrero
3.7.3.2 Il Progetto Imprenditoriale Michele Ferrero
3.7.3.3 Kinder + Sport
3.7.4 La catena del valore
3.7.4.1 Le pratiche agricole sostenibili Ferrero
3.7.4.2 Il cacao
3.7.4.3 L’olio di palma
3.7.4.4 Le nocciole
3.7.4.5 Latte e uova da galline allevate a terra
3.7.4.6 Lo zucchero
3.7.5 Le certificazioni
3.7.5.1 ISO 14001 e 50001
3.7.5.2 Risparmio energetico
3.7.5.3 Evitare gli sprechi
3.7.5.4 Gestione delle risorse idriche
3.7.5.5 Emissioni di CO2
Il volume è un utilissimo strumento di preparazione alla prova preselettiva del concorso indetto dall’Inps per l’assunzione a tempo indeterminato di 15 professionisti dell’area legale, avvocati di I livello, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 novembre 2020, n. 93.
I posti saranno così suddivisi:
7 posti presso le sedi di Foggia, Taranto, Brindisi e Lecce;
4 posti presso le sedi di Napoli;
3 posti presso le sedi di Caserta e Salerno;
1 posto presso la sede di Cosenza.
La fase concorsuale prevede lo svolgimento di una prova preselettiva (in caso di un numero alto di candidature), due prove scritte e un colloquio orale.
La prova preselettiva consisterà in un test composto da quesiti a risposta multipla volti ad accertare la conoscenza teorico-pratica delle seguenti materie:
› Diritto costituzionale e diritto dell’Unione europea;
› Diritto amministrativo;
› Diritto penale e procedura penale;
› Diritto civile e procedura civile;
› Diritto del lavoro e legislazione sociale.
Il testo presenta una rassegna di quesiti a risposta multipla con soluzione commentata sulle materie richieste dal bando per la preparazione alla prova preselettiva.
Il volume è aggiornato ai più recenti provvedimenti normativi (Decreto Cura Italia, Decreto Rilancio, Decreto Semplificazioni, Decreto Agosto, Decreto Sicurezza e Immigrazione, Decreto Ristori, Decreto Ristori-bis, Decreto Covid).
Grazie alle numerose batterie di quiz proposte, il volume garantisce al candidato la possibilità di verificare il livello di preparazione raggiunto e di familiarizzare con la tipologia di prova a quiz.
Nella sezione online, raggiungibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al libro, saranno disponibili eventuali aggiornamenti normativi e integrazioni contenutistiche.
Luigi Tramontano
Giurista, già docente a contratto presso la Scuola di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, è autore di pubblicazioni giuridiche ed esperto di tecnica legislativa, curatore di banche dati legislative e direttore scientifico di corsi accreditati di preparazione per l’esame di abilitazione alla professione forense.
Rocchina Staiano
Docente in Diritto della Previdenza e delle Assicurazioni Sociali presso l’Università di Teramo, avvocato giuslavorista, docente in vari corsi di formazione, docente-formatore sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del d.m. 3 marzo 2013, formatore mediatore autorizzato dal Ministero della Giustizia. Valutatore del Fondo professioni. Autrice di pubblicazioni ed articoli per le principali case editrici.
LIBRO PRIMO DIRITTO COSTITUZIONALE
– Questionario n. 1 Diritto, Stato e organizzazioni
Soluzioni al questionario n. 1
– Questionario n. 2 Rapporti governanti-governati
Soluzioni al questionario n. 2
– Questionario n. 3 L’organizzazione costituzionale italiana
Soluzioni al questionario n. 3
– Questionario n. 4 Diritto regionale e autonomie territoriali
Soluzioni al questionario n. 4
– Questionario n. 5 Le fonti del diritto
Soluzioni al questionario n. 5
– Questionario n. 6 Le garanzie giurisdizionali e la giustizia costituzionale
Soluzioni al questionario n. 6
LIBRO SECONDO DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
– Questionario n. 1 L’integrazione europea
Soluzioni al questionario n. 1
– Questionario n. 2 Le istituzioni dell’Unione europea
Soluzioni al questionario n. 2
– Questionario n. 3 Il diritto dell’Unione europea e il sistema delle fonti
Soluzioni al questionario n. 3
– Questionario n. 4 Unione europea e diritti dell’uomo
Soluzioni al questionario n. 4
– Questionario n. 5 Il mercato unico europeo e le quattro libertà fondamentali
Soluzioni al questionario n. 5
– Questionario n. 6 Unione europea e Stati membri
Soluzioni al questionario n. 6
– Questionario n. 7 La competenza giurisdizionale dell’Unione europea
Soluzioni al questionario n. 7
– Questionario n. 8 Le politiche dell’Unione
Soluzioni al questionario n. 8
LIBRO TERZO DIRITTO AMMINISTRATIVO
– Questionario n. 1 Funzione e sistema delle fonti (cenni e rinvio)
Soluzioni al questionario n. 1
– Questionario n. 2 La struttura organizzativa (rinvio)
Soluzioni al questionario n. 2
– Questionario n. 3 La disciplina del rapporto di pubblico impiego: disciplina complessiva e di settore
Soluzioni al questionario n. 3
– Questionario n. 4 Funzione amministrativa. Attività discrezionale, atti amministrativi e digitalizzazione
Soluzioni al questionario n. 4
– Questionario n. 5 L’attività procedimentale della P.A. Accesso e trasparenza
Soluzioni al questionario n. 5
– Questionario n. 6 L’attività contrattuale della P.A.
Soluzioni al questionario n. 6
– Questionario n. 7 La responsabilità della P.A.
Soluzioni al questionario n. 7
– Questionario n. 8 Profili di giustizia amministrativa (rinvio)
Soluzioni al questionario n. 8
LIBRO QUARTO DIRITTO PENALE
- Questionario n. 1 I principi del diritto penale
Soluzioni al questionario n. 1
– Questionario n. 2 Antigiuridicità e cause di giustificazione
Soluzioni al questionario n. 2
– Questionario n. 3 Colpevolezza e criteri di imputazione del reato. L’imputabilità
Soluzioni al questionario n. 3
– Questionario n. 4 Le forme di manifestazione del reato. Le circostanze, la consumazione, il concorso
Soluzioni al questionario n. 4
– Questionario n. 5 Sanzioni e misure di sicurezza. Estinzione del reato
Soluzioni al questionario n. 5
– Questionario n. 6 I delitti contro la P.A.
Soluzioni al questionario n. 6
LIBRO QUINTO DIRITTO PROCESSUALE PENALE
– Questionario n. 1 Principi, soggetti e atti del processo penale
Soluzioni al questionario n. 1
– Questionario n. 2 Le prove
Soluzioni al questionario n. 2
– Questionario n. 3 I provvedimenti cautelari
Soluzioni al questionario n. 3
– Questionario n. 4 Le indagini preliminari e l’udienza preliminare
Soluzioni al questionario n. 4
– Questionario n. 5 Il giudizio
Soluzioni al questionario n. 5
– Questionario n. 6 Riti alternativi ed altri procedimenti
Soluzioni al questionario n. 6
– Questionario n. 7 Le impugnazioni
Soluzioni al questionario n. 7
– Questionario n. 8 L’esecuzione
Soluzioni al questionario n. 8
– Questionario n. 9 Istituti di cooperazione giudiziaria
Soluzioni al questionario n. 9
LIBRO SESTO DIRITTO CIVILE
– Questionario n. 1 I soggetti, il diritto delle persone e le successioni
Soluzioni al questionario n. 1
– Questionario n. 2 L’attività giuridica
Soluzioni al questionario n. 2
– Questionario n. 3 I beni e i diritti reali
Soluzioni al questionario n. 3
– Questionario n. 4 Le obbligazioni e i contratti
Soluzioni al questionario n. 4
– Questionario n. 5 L’impresa e la società (cenni)
Soluzioni al questionario n. 5
LIBRO SETTIMO DIRITTO PROCESSUALE CIVILE
– Questionario n. 1 Principi, soggetti e atti del processo civile
Soluzioni al questionario n. 1
– Questionario n. 2 Il giudizio di cognizione ordinario
Soluzioni al questionario n. 2
– Questionario n. 3 Le impugnazioni
Soluzioni al questionario n. 3
– Questionario n. 4 Il processo di esecuzione
Soluzioni al questionario n. 4
– Questionario n. 5 Il procedimento sommario di cognizione e i procedimenti speciali
Soluzioni al questionario n. 5
LIBRO OTTAVO DIRITTO DEL LAVORO
– Questionario n. 1 Il diritto del lavoro: nozione e fonti
Soluzioni al questionario n. 1
– Questionario n. 2 Il contratto individuale di lavoro ed i suoi elementi
Soluzioni al questionario n. 2
– Questionario n. 3 Le tipologie di lavoro
Soluzioni al questionario n. 3
– Questionario n. 4 Appalto, distacco e somministrazione
Soluzioni al questionario n. 4
– Questionario n. 5 Collocamento e mercato del lavoro
Soluzioni al questionario n. 5
– Questionario n. 6 Obblighi e diritti delle parti
Soluzioni al questionario n. 6
– Questionario n. 7 Categorie legali e mansioni
Soluzioni al questionario n. 7
– Questionario n. 8 Luogo ed orario di lavoro
Soluzioni al questionario n. 8
– Questionario n. 9 Sospensione del rapporto di lavoro
Soluzioni al questionario n. 9
– Questionario n. 10 Risoluzione del rapporto di lavoro
Soluzioni al questionario n. 10
– Questionario n. 11 Profili di tutela giurisdizionale
Soluzioni al questionario n. 11
– Questionario n. 12 Reddito di cittadinanza
Soluzioni al questionario n. 12
– Questionario n. 13 Diritto sindacale
Soluzioni al questionario n. 13
LIBRO NONO LEGISLAZIONE SOCIALE
– Questionario n. 1 Rapporto contributivo
Soluzioni al questionario n. 1
– Questionario n. 2 Regime pensionistico
Soluzioni al questionario n. 2
– Questionario n. 3 Disabilità, invalidità civile ed handicap
Soluzioni al questionario n. 3
– Questionario n. 4 Infortunio e malattia professionale
Soluzioni al questionario n. 4
– Questionario n. 5 Tutela contro la disoccupazione e tutela della famiglia
Soluzioni al questionario n. 5
– Questionario n. 6 Previdenza complementare
Soluzioni al questionario n. 6
– Questionario n. 7 Processo amministrativo, ATP e processo previdenziale
Soluzioni al questionario n. 7
La disciplina del lavoro domestico coinvolge un gran numero di operatori ed è stata oggetto di una continua evoluzione.
Il nuovo CCNL, entrato in vigore il 1° ottobre 2020, racchiude in un’unica categoria professionale, quella degli assistenti familiari, il rapporto di lavoro di colf, badanti e baby sitter.
La nuova categoria tiene conto tuttavia della specifica distinzione tra coloro che si occupano della gestione della casa in generale, e chi si prende cura di altre persone all’interno della famiglia, con un’ulteriore specifica in caso di persone disabili.
Introdotta a tal proposito la figura di ”educatore formato”, ossia l’assistente familiare che si occupa di accudire adulti e bambini, in condizioni di disabilità psichica oppure affetti da disturbi dell’apprendimento o relazionali.
Le ulteriori novità riguardano l’aumento contrattuale per le badanti che seguono più di un assistito e le baby sitter che vengono inquadrate in unico livello.
Questa breve guida permette di conoscere tutto ciò che occorre sapere sul rapporto di lavoro domestico, anche in merito al versamento dei contributi, e si completa con una sezione di risposte a quesiti su casi pratici nonché con i contenuti extra, scaricabili online, ovvero:
◾ un facsimile personalizzabile di lettera di assunzione di lavoratore domestico;
◾ un applicativo in ambiente Microsoft Excel con estensioni Visual Basic, ideato da Alessandro Bazzan, che:
› effettua il calcolo della busta paga, secondo il metodo orario ed il riporto automatico dell’orario di lavoro nei giorni del mese;
› archiviando la busta paga del mese, ne utilizza i valori per il calcolo trimestrale dei contributi da versare all’Inps tramite compilazione dei MAV;
› produce la Certificazione Unica e un prospetto riepilogativo annuale.
Antonella Donati
Giornalista professionista, ha al suo attivo diversi anni di giornalismo parlamentare, con particolare attenzione alle misure di carattere finanziario e alle manovre di bilancio. Si occupa specificamente di tematiche fiscali, contributive e previdenziali. È autrice di numerosi volumi, articoli e saggi in materia.
Alessandro Bazzan
Iscritto all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Padova dal 2004. Consulente tecnico di parte in contenzioso del lavoro. Docente in corsi di amministrazione del personale. Svolge le attività di consulenza e gestione paghe presso lo Studio Bazzan, attivo in Padova già dal 1967.
1 Il rapporto di lavoro
1.1 Diritti e doveri delle parti
1.2 Le tipologie contrattuali
1.3 Il nuovo Contratto nazionale e le regole per il periodo di prova
1.4 Le categorie
1.5 I nuovi minimi di stipendio
1.6 Le modalità di pagamento
1.7 Il lavoro ripartito
2 Orario di lavoro, festività e straordinari
2.1 La settimana lavorativa
2.2 Le indennità per i sostituti
2.3 Festività e riposi settimanali
2.4 Gli straordinari
3 Ferie e permessi
3.1 Ferie
3.2 Permessi
3.3 Permessi per formazione professionale
3.4 Donne vittime di violenza domestica
3.5 Le assenze non giustificate
4 Malattie, infortuni e maternità
4.1 Indennità e mantenimento del posto di lavoro
4.2 L’infortunio
4.3 La maternità
5 L’assunzione
5.1 Gli obblighi formali
5.2 La lettera di assunzione
5.3 Il periodo di prova
5.4 La denuncia del nuovo rapporto di lavoro
5.5 La procedura passo passo
5.6 La dichiarazione di convivenza
5.7 La busta paga
6 I contributi
6.1 I calcoli
6.2 Discontinue prestazioni notturne di cura alla persona
6.3 Esempi di calcoli
6.4 Quando si versano i contributi
6.5 I contributi integrativi
6.6 Come pagare
7 La conclusione del rapporto di lavoro
7.1 I termini di preavviso
7.2 Trattamento di fine rapporto
7.3 I contributi per le ferie non fruite
8 Le agevolazioni fiscali per i datori di lavoro
8.1 La deduzione dei contributi
8.2 Detrazione del 19% per lo stipendio delle badanti
8.3 La ripartizione dell’agevolazione
Domande&Risposte
Facsimile lettera di assunzione lavoro domestico
Appendice
Codice civile (estratto)
Legge 2 aprile 1958, n. 339 - Per la tutela del rapporto di lavoro domestico
Contratto collettivo nazionale di lavoro sulla disciplina del rapporto di lavoro domestico
Applicativo “Busta paga colf” – Manuale d’uso
Il testo vuole essere una guida pratica con cui orientare il lettore, in modo da padroneggiare la complessa disciplina del contratto di agenzia e di tutti i risvolti amministrativi, contabili, fiscali e previdenziali che riguardano l’attività quotidiana del professionista, ma anche dell’azienda di cui fa parte o del consulente che lo assiste.
Ciascun argomento è esaminato con il supporto della più recente documentazione di prassi dell’Amministrazione finanziaria ed alla luce delle pronunce giurisprudenziali più significative.
L’esposizione è impostata con taglio operativo ed arricchita da esempi, tabelle di riepilogo e schemi di atti, che rendono le informazioni contenute nella trattazione ancora più fruibili e di pronta assimilazione.
Questa edizione tiene conto:
› della recente giurisprudenza,
› delle attuali norme di determinazione del reddito (TUIR) e della disciplina IVA,
› dell’aggiornamento di aliquote e contributi Enasarco.
› AEC Industria 30.07.2014
› AEC Commercio integrato 2009 integrato al 29.03.2017
Si garantisce l’aggiornamento online delle tematiche affrontate fino al 28 febbraio 2021.
Cristina Rigato
Nasce a Padova, dove attualmente svolge la professione di dottore commercialista e revisore legale presso lo Studio di cui è fondatrice. Svolge attività di consulenza in ambito aziendale, societario, fiscale, contabile e di internazionalizzazione dell’impresa ed è autrice versatile con all’attivo oltre 30 volumi e più di 250 articoli per riviste specializzate nel settore tributario e contabile.
1 Codice civile e Accordi Economici Collettivi (AEC)
1.1 Caratteristiche del rapporto di agenzia
1.2 Articoli del codice civile in materia di rapporto di agenzia
1.3 Disciplina europea della figura dell’agente di commercio
1.4 Accordi economici collettivi (AEC)
1.4.1 Applicazione degli AEC a soggetti non iscritti al sindacato stipulante
1.4.2 Applicabilità degli AEC agli agenti stranieri operanti all’estero
1.4.3 Rinvio agli AEC per agenti operativi all’estero
1.4.4 Testo del contratto con l’agente straniero
1.4.5 Applicazione territoriale delle norme collettive
1.4.6 Pareri giurisprudenziali
2 Aspetti contrattuali
2.1 Aspetti generali e clausole del contratto d’agenzia
2.2 Forma del contratto: prova scritta del contratto di agenzia
2.3 Generalità delle parti
2.4 Premessa
2.5 Definizioni ed oggetto contrattuale
2.6 Potere di rappresentanza
2.7 Monomandatarietà/plurimandatarietà
2.8 Zona ed esclusiva
2.9 Doveri della casa mandante
2.10 Compiti e poteri dell’agente
2.11 Condizioni di vendita, raccolta ed inoltro ordini
2.12 Volume d’affari minimo
2.13 Obbligo d’informazione
2.14 Assistenza alla clientela
2.15 Clienti direzionali
2.16 Attività promozionale
2.17 Campionari
2.18 Provvigioni e rimborsi spesa
2.19 Sconti e dilazioni di pagamento
2.20 Riscossione crediti
2.21 Deposito
2.22 Diritto alla provvigione
2.23 Formazione
2.24 Durata
2.25 Periodo di prova
2.26 Patto di prova nel contratto di agenzia
2.27 Impedimento per malattia ed infortunio
2.28 Sospensione per gravidanza e puerperio
2.29 Cessazione
2.30 Indennità sostitutiva del preavviso
2.31 Cessione dell’azienda da parte della casa mandante
2.32 Conferimento dell’azienda da parte dell’agente
2.33 Trasformazione della società mandante
2.34 Fusione della società mandante
2.35 Fallimento della casa mandante
2.36 Contratto di subagenzia
2.37 Patto di non concorrenza e art. 1751-bis c.c.
2.38 Violazione del patto di non concorrenza
2.39 Accordi di segretezza nel rapporto di agenzia
Fac-simile accordo di segretezza
2.40 Rispettivi obblighi di informazione tra agente e preponente
2.41 Documenti e materiale da fornire
2.42 Campionari
2.43 Esclusiva e clienti direzionali
2.44 Variazioni all’esclusiva
2.45 Esclusiva a favore dell’agente
2.46 Esclusiva a favore del preponente agente monomandatario
2.47 Esercizio in una determinata zona
2.48 Clienti direzionali
2.49 Violazione dell’esclusiva
2.50 Obbligo di promuovere contratti
2.51 Recesso
Fac-simile risoluzione di contratto di agenzia da parte della ditta preponente sulla base degli AEC
Fac-simile risoluzione di contratto di agenzia da parte della ditta preponente o dell’agente sulla base dell’art. 1750 c.c.
2.52 Inquadramento riassuntivo delle principali clausole contrattuali
2.53 Iscrizione Rea e Registro delle Imprese
3 Indennità di fine rapporto
3.1 Indennità di cessazione del rapporto
3.2 Indennità di fine rapporto e codice civile
3.3 Indennità suppletiva di clientela
3.3.1 Indennità suppletiva di clientela nel settore commercio
3.3.2 Indennità suppletiva di clientela e AEC
3.4 L’indennità meritocratica
4 Casistiche particolari
4.1 Affari successivi con clienti procurati dall’agente
4.2 Ambito territoriale dell’agente e cliente con strutture situate in luoghi diversi
4.3 Ammissibilità di modifiche contrattuali tacite
4.4 Cessione del contratto e indennità di cessazione del rapporto
4.5 Clausole vessatorie nel contratto di agenzia
4.6 Continuazione del contratto di agenzia a termine
4.7 Inadempimento degli obblighi informativi
4.8 Luogo di esecuzione della prestazione di agenzia internazionale
4.9 Modifica unilaterale contratto di agenzia
4.10 Obbligo di agire con lealtà e buona fede
4.11 Pagamenti corrisposti all’agente
4.12 Reclami su inadempienze contrattuali dell’agente
4.13 Remunerazioni di attività collaterali
4.14 Scioglimento del contratto di agenzia a tempo determinato
4.15 Subentro nel contratto di agenzia
4.16 Violazione dell’obbligo di informazione e recesso per giusta causa
4.17 Clausola risolutiva espressa relativa al mancato raggiungimento degli obiettivi di vendita
5 Contratto internazionale
5.1 Generalità
5.2 Lingua
5.3 La legge applicabile
5.4 Disciplina degli eventuali inadempimenti contrattuali
5.5 Principali contratti nel commercio internazionale
5.6 Contratti di agenzia
5.7 Il contratto di agenzia in Europa
5.8 Contratti di agenzia internazionali: Cina
5.9 Licensing agreements
5.10 Joint venture contracts
5.11 Equity joint venture agreement
5.12 Lettera d’intenti
5.13 Esempi di clausole contrattuali in lingua inglese
6 IVA
6.1 Documento di trasporto (DDT)
6.1.1 Beni in conto deposito
6.1.2 Beni in conto campionario
6.1.3 Tentata vendita
6.2 Fatturazione
6.2.1 Somme escluse dall’IVA
6.3 Autoconsumo e prestazioni a titolo gratuito
6.4 Indennità di fine rapporto del contratto di agenzia e IVA
6.4.1 Indennità sostitutiva di preavviso
6.4.2 Indennità per la risoluzione del rapporto (FIRR)
6.4.3 Indennità suppletiva di clientela
6.5 Rimborso spese
6.6 Detraibilità dell’IVA
6.6.1 Detrazioni per beni e servizi utilizzati promiscuamente
6.6.2 Normativa sulle detrazioni
6.7 Autovetture
6.7.1 Utilizzo promiscuo dell’autovettura
6.8 Indetraibilità dell’IVA
6.9 Spese di albergo, ristorante, bar
6.10 Servizi di ristorazione offerti durante fiere
6.11 Spese di rappresentanza
6.12 Omaggi
6.13 Campionari
6.14 Provvigioni riscosse dagli eredi dell’agente
6.15 Comunitaria 2010
6.16 Cessioni intracomunitarie
6.17 Prestazioni di servizi
6.18 Esportazioni (cessioni extracomunitarie)
6.19 Importazioni
6.20 Territori che non applicano la normativa comunitaria IVA e accise
7 Imposte dirette
7.1 Provvigioni attive e passive
7.2 Imputazione fiscale delle provvigioni
7.3 Indennità sostitutiva di preavviso
7.4 Indennità per la cessazione del rapporto di agenzia
7.5 Indennità suppletiva di clientela
7.5.1 Aspetti fiscali
7.6 Principali costi specifici e direttamente afferenti all’attività di agente
7.6.1 Autovetture
7.6.2 Deducibilità dei canoni di leasing delle autovetture
7.6.3 Telefoni portatili e radiotelefoni
7.6.4 Spese di rappresentanza
7.6.5 Alberghi e ristoranti
7.6.6 Omaggi
7.6.7 Campionari
7.7 Regimi contabili
8 Ritenute d’acconto sulle provvigioni
8.1 Tipologia di rapporti su cui si applica la ritenuta
8.2 Soggetti percettori esclusi dalla ritenuta
8.3 Base imponibile
8.4 Misura della ritenuta di acconto
8.5 Riduzione della base imponibile al 20%
8.5.1 Requisito della continuità per beneficiare della ritenuta in misura ridotta
8.6 Scomputo delle ritenute di acconto subite anche in assenza della certificazione
8.7 Certificazione delle ritenute (C.U.)
9 IRAP
9.1 Disciplina generale IRAP
9.1.1 Soggetti, aliquota, base imponibile
9.1.2 Deduzioni dalla base imponibile per società di capitali ed enti commerciali
9.1.3 Deduzioni dalla base imponibile per imprenditori individuali, professionisti e società di persone
9.1.4 Deduzione forfetaria 10%
9.2 Contenzioso IRAP: agenti-rappresentanti e promotori senza organizzazione
9.3 Il contenzioso IRAP
9.3.1 Istanza di rimborso IRAP
Fac-simile istanza di rimborso IRAP
9.3.2 Ricorso rimborso IRAP
9.3.3 Mediazione tributaria
9.3.4 Ricorso alla Commissione tributaria
9.3.5 Controdeduzioni in appello
9.3.6 Ricorso in appello
9.4 Il processo tributario
9.4.1 Ricorso per Cassazione
10 Aspetti previdenziali
10.1 Enasarco
10.2 Contribuzione previdenziale
10.3 Previdenza Enasarco
10.3.1 Obbligo di iscrizione
10.3.2 Modalità di iscrizione
10.3.3 Contributi obbligatori
10.3.4 FIRR
10.4 Prestazioni integrative di previdenza Enasarco
10.4.1 Contributi per nascita o adozione
10.4.2 Contributi per maternità
10.4.3 Contributi a pensionati Enasarco ospitati in Case di riposo
10.4.4 Contributi per spese funerarie
10.4.5 Contributi per colonie estive
10.4.6 Premi studio per il conseguimento di un obiettivo scolastico/accademico
10.4.7 Premi per tesi di laurea in materia di contratto di agenzia e di previdenza integrativa
10.4.8 Assegno per deficit permanente
10.4.9 Erogazioni straordinarie
Bibliografia
Contenuti aggiuntivi
MODULO DA PRESENTARE AL SOGGETTO RICHIEDENTE DEL FONDO DI GARANZIA (BANCA, INTERMEDIARIO FINANZARIO, CONFIDI)
FONDO DI GARANZIA A FAVORE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE - LEGGE 662/96 - RICHIESTA DI AGEVOLAZIONE AI SENSI DELL’ARTT. 46 e 47 DPR 28 dicembre 2000, N. 445
Allegato 4 bis - Modulo richiesta agevolazione soggetto beneficiario finale
Ai sensi dell'articolo 13 DL Liquidità 23/2020 così come convertito con Legge del 5/6/2020 n. 40
Aggiornato al 5.1.2021
Per le richieste di ammissione di garanzia del Fondo presentate a partire dal 13/01/2021, l’importo delle operazioni concesse ai sensi della normativa Microcredito è innalzato da 25.000 euro a 40.000 euro. Resta invariata la possibilità, prevista dalla vigente normativa al verificarsi di determinate condizioni, di un incremento dell’importo del finanziamento di ulteriori 10.000 euro, consentendo, pertanto, ai soggetti beneficiari finali del Microcredito di ottenere un finanziamento complessivo massimo pari a 50.000 euro.
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