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Manuale delle associazioni e società sportive dilettantistiche (ASD e SSD) dopo la riforma dello sport: profili amministrativi e fiscali.
eBook in pdf di 192 pagine.
Secondo Nelson Mandela “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare, di unire le persone in una maniera che pochi di noi possono fare. Parla ai giovani in un linguaggio che loro capiscono. Lo sport ha il potere di creare speranza dove c’è disperazione. È più potente dei governi nel rompere le barriere razziali, è capace di ridere in faccia a tutte le discriminazioni”.
In linea con tale prospettiva, ritengo che il mondo sportivo dilettantistico debba essere considerato un importante strumento di educazione, inclusione sociale, aggregazione e, più in generale, di sviluppo sociale della comunità.
Questo giustifica il rinnovato interesse del Legislatore verso tale settore con l’intenzione di migliorarne e ampliarne la diffusione e la fruibilità.
L’attività sportiva dilettantistica, esercitata sia nella forma giuridica di associazioni che in quella di società è, infatti, un campo in continua espansione e ha raggiunto dimensioni simili a quelle del settore economico commerciale.
Permangono, invero, ancora talune criticità connesse alla mancata considerazione a livello legislativo della difficoltà per gli operatori del settore di reperire entrate e fonti di finanziamento, quali anche investimenti privati, atti sia a garantire il perseguimento dei predetti scopi di utilità sociale, sia a soddisfare le potenzialità di un settore che, invero, sotto alcuni profili trova ancora numerosi ostacoli burocratici, amministrativi e normativi sparsi nel nostro ordinamento.
Il passo in avanti fatto dal Governo è senz’altro teso a ridurre la complessità e la rigidità di un sistema fiscale che, troppo spesso, invero, è apparso estraneo alle logiche imprenditoriali che sottendono tale comparto.
In quest’ottica si vuole fornire una panoramica fiscale della legislazione di settore con l’auspicio di fornire un utile strumento di analisi e di discussione futura per aprire un dibattito valutativo e migliorativo del quadro normativo e regolamentare di riferimento.
Prefazione
1. Quadro normativo di riferimento delle ASD e delle SSD: le novità recate dalla riforma dello sport
1.1. Premessa
1.2. L’ordinamento sportivo nazionale ed i suoi principali attori (cenni)
1.3. La riforma dello sport: brevi cenni introduttivi
1.4. La definizione di sport. L’attività sportiva e le declinazioni dilettantistiche e professionistiche
1.5. Gli enti sportivi dilettantistici: le forme giuridiche ammesse
1.6. (Segue…) Gli enti del Terzo settore (cenni)
1.7. Riconoscimento ai fini sportivi
1.8. (Segue…) Certificazione della natura sportiva dilettantistica dell’ente: la struttura e le modalità di iscrizione al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche
1.9. Il Registro CONI
2. Le associazioni sportive dilettantistiche (ASD)
2.1. L’associazione riconosciuta e l’associazione non riconosciuta: disciplina generale (cenni)
2.2. La responsabilità per gli atti compiuti dall’associazione e la responsabilità tributaria
2.3. Diritti ed obblighi dell’associato
2.4. Modalità di costituzione e requisiti statutari
2.4.1 Sede legale
2.4.2 Denominazione
2.4.3 Oggetto sociale
2.4.4 La rappresentanza legale dell’associazione
2.4.5 Assenza di fini di lucro
2.4.6 Le norme sull’ordinamento interno
2.4.7 I rendiconti economico-finanziari
2.4.8 Le modalità di scioglimento dell’associazione
2.4.9 La devoluzione ai fini sportivi del patrimonio
2.5. (Segue…) Ulteriori requisiti statutari
2.6. L’esercizio in via stabile e principale dell’organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche, ivi comprese la formazione, la didattica, la preparazione e l’assistenza all’attività sportiva dilettantistica
2.7. (Segue…) la possibilità di svolgere attività secondarie e strumentali accanto all’attività principale
2.8. L’assenza di fini di lucro ed il divieto di distribuzione degli utili. La devoluzione ai fini sportivi del patrimonio in caso di scioglimento
2.9. Le incompatibilità
2.10. I locali utilizzabili
3. Gli adempimenti delle associazioni sportive dilettantistiche
3.1. La costituzione dell’associazione riconosciuta e la conformità degli statuti
3.2. (Segue…) La costituzione dell’associazione non riconosciuta
3.3. Il codice fiscale, la Partita Iva e l’iscrizione al Repertorio economico amministrativo
3.4. Richiesta di iscrizione al registro CONI
3.5. L’iscrizione al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD): requisiti e procedura
3.6. L’istituzione e conservazione dei libri sociali e delle scritture contabili
3.7. L’obbligo di rendicontazione delle associazioni sportive dilettantistiche
3.8. La compilazione e l’invio del Modello EAS
4. Le società sportive dilettantistiche (SSD)
4.1. Le società in generale
4.2. (Segue…) le società a responsabilità limitata e le società a responsabilità limitata semplificata
4.3. La società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata: le modalità di costituzione e i requisiti statutari
4.4. L’assenza di fini di lucro e la deroga al divieto di distribuzione degli utili
5. Gli adempimenti delle società sportive dilettantistiche
5.1. La costituzione della società sportiva dilettantistica
5.2. Il codice fiscale, la Partita Iva e l’iscrizione al Repertorio economico amministrativo
5.3. Richiesta di iscrizione al Registro CONI e al RASD
5.4. L’istituzione e conservazione dei libri sociali e delle scritture contabili 0
5.5. L’obbligo di rendicontazione delle SSD
5.6. La compilazione e l’invio del Modello EAS
6. Imposizione diretta delle ASD e delle SSD tra TUIR e riforma del Terzo settore
6.1. Introduzione
6.2. Il regime fiscale del cd. “Terzo settore”. Cenni generali
6.2.1 Il regime forfetario degli enti non commerciali (art. 145 TUIR)
6.2.1.1 Connotazioni generali
6.2.1.2 L’opzione per il regime forfettario
6.2.1.3 Il nuovo regime forfettario previsto dal Codice per gli enti del Terzo settore
6.2.2 La de-commercializzazione dei corrispettivi specifici (art. 148 TUIR)
6.2.3 La perdita della qualifica di ente non commerciale: in particolare, nei casi di continuata prevalenza dell’attività commerciale
6.3. Il regime fiscale delle Associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e delle Società sportive dilettantistiche (SSD)
6.3.1 Premessa
6.3.2 Il regime fiscale normale delle Associazioni sportive dilettantistiche
6.3.3 I requisiti di non lucratività ed effettività del rapporto associativo
6.3.4 La raccolta occasionale di fondi e le attività commerciali connessi a scopi istituzionali
6.3.5 (Segue…) le attività che secondo l’Amministrazione finanziaria non sono coerenti con gli scopi istituzionali
6.4. Il divieto di distribuzione degli utili in favore di dipendenti e collaboratori
6.5. Il corretto trattamento fiscale delle sponsorizzazioni
6.6. Estensione della disciplina delle ASD anche alle SSD
6.7. La disciplina IRAP delle ASD e delle SSD
7. Il regime forfetario di cui alla legge n. 398 del 1991
7.1. Profili generali del regime agevolativo
7.2. Adempimenti formali
7.3. Limiti reddituali per l’accesso al regime agevolato
7.4. La violazione della disciplina dei limiti al contante e l’ammissione al regime forfetario ex legge 398/1991
7.5. La possibile rilevanza penal-tributaria dell’indebita fruizione del regime “398”
7.6. Rapporto tra regime forfetario 398 e riforma del Terzo settore
8. La riforma del regime IVA delle ASD e delle SSD
8.1. Premessa
8.2. L’attuale assetto della disciplina IVA per gli enti non commerciali
8.2.1 Il regime di esclusione da IVA di cui all’art.4 del D.P.R. n. 633/1972
8.2.2 Il regime forfetario IVA di cui alla legge n. 398/1991
8.2.3 Il regime cd. “Super-forfetario IVA” per gli spettacoli sportivi in favore di soggetti con volume d’affari ridotto
8.3. Il nuovo regime di esenzione IVA per le attività sportive dilettantistiche
8.3.1 Il passaggio dal regime di esclusione a quello di esenzione IVA
8.3.2 Le disposizioni interpretative contenute nel decreto cd. “PA-bis”
8.3.3 Le “prestazioni di servizi strettamente connessi con la pratica dello sport”
8.3.4 I servizi didattici e formativi
8.3.5 Decorrenza e applicazione medio tempore del nuovo regime IVA
8.4 La cessione dei contratti sportivi
8.5 Tassazione del premio di addestramento e formazione tecnica
9. Altre agevolazioni e prescrizioni nel settore sportivo dilettantistico
9.1 Erogazioni liberali in favore dello sport: deduzioni e detrazioni fiscali
9.2 Il cd. “Social bonus”
9.3 Esenzione IRES e IRAP degli utili per le Federazioni riconosciute dal CONI
9.4 L’Imposta di registro nel settore dello sport
9.5 L’esenzione dell’Imposta di bollo
9.6 Esenzione dall’IVAFE
9.7 Possibilità di distribuire dividendi per le società sportive
9.8 Le scritture contabili: esoneri e prescrizioni sostituite
9.9 L’obbligo del rendiconto/bilancio degli enti sportivi dilettantistici
9.10 Il Modello EAS
10. L’esenzione IMU per gli immobili utilizzati in ambito sportivo dilettantistico
10.1 Quadro normativo generale di riferimento
10.2 Il problema dell’utilizzazione mista dell’immobile e il cd. “Decreto Grilli”
10.3 Criticità applicative della disciplina di esenzione nel caso di immobili utilizzati promiscuamente
10.4 La peculiare soluzione adottata dal Comune di ROMA CAPITALE
10.5 Considerazioni conclusive
Bibliografia
Il presente volume vuole offrire al lettore uno strumento indispensabile per prepararsi alla prova preselettiva prevista per il concorso di magistratura tributaria.
La prova richiede la soluzione di 75 quesiti a risposta multipla da risolvere nel tempo massimo di 60 minuti sulle seguenti materie:
• diritto tributario
• diritto processuale tributario
• diritto civile e commerciale
• diritto processuale civile
Il manuale comprende i materiali completi per la preparazione teorica nelle materie oggetto di esame, aggiornate alle più recenti novità legislative, tra cui gli ultimi interventi che hanno interessato il sistema tributario, dalla Legge di Bilancio 2024 ai decreti attuativi della Riforma fiscale, e i quiz per l’esercitazione pratica necessaria al superamento dei test.
Completa il Volume una Sezione online che comprende:
• il simulatore di quiz per la prova preselettiva
• gli aggiornamenti fino allo svolgimento della prova
Luigi Tramontano
Giurista, già docente a contratto presso la Scuola di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza è autore di numerosissime pubblicazioni giuridiche ed esperto di tecnica legislativa, curatore di prestigiose banche dati legislative e direttore scientifico di corsi accreditati di preparazione per l’esame di abilitazione alla professione forense.
Il presente volume affronta e analizza in modo completo le procedure per la difesa contro le accuse di evasione fiscale. Il testo, aggiornato alla giurisprudenza più recente, fornisce un’ampia panoramica delle fattispecie penali e tributarie, con l’ausilio di schemi di sintesi inerenti i profili processuali, per rendere più agevole la consultazione delle norme e degli istituti che possono assumere rilevanza nella fase delle indagini preliminari.
Dopo il D.Lgs. n. 74/2000, il Legislatore ha preferi- to abbandonare il sistema della tutela anticipata, in ossequio al principio di offensività del diritto penale, mettendo al centro della risposta punitiva la dichiarazione annuale, intesa come l’atto che realizza il presupposto obiettivo e definitivo dell’evasione.
In questo modo, si è tentato di ridurre il novero di fattispecie penali e di dare un ordine al sistema penal-tributario provando, allo stesso tempo, a dar vita ad un sistema coerente con i principi generali propri della materia penale.
Mediante il D.Lgs. n. 158/2015, il Legislatore ha provveduto a razionalizzare ulteriormente il sistema attraverso un duplice intervento, che ha coinvolto non solo il piano sanzionatorio, ma anche le procedure di riscossione.
Nata dall’esperienza professionale degli Autori, l’Opera individua diversi strumenti che il diritto, processuale e sostanziale, offre per la tutela di tutte le posizioni nel sistema penale tributario.
Nunzio Santi Di Paola
Avvocato tributarista, titolare dello Studio Di Paola & Partners, specializzato in diritto commerciale, societario e tributario. Già membro di commissioni consultive presso la C.C.I.I.A. di Catania, ha conseguito la qualifica di giurista d’Impresa avanzato presso la LUISS - Scuola di Management di Roma. Collaboratore di riviste giuridiche e autore di numerosi volumi, è conciliatore professionista ai sensi del d.lgs. 28/2010.
Francesca Tambasco
Avvocato cassazionista, specializzato in materia tributaria e fiscale. Autrice di testi in materia tributaria e processuale civile, collabora con diversi quotidiani e riviste giuridiche. Responsabile del Dipartimento di contenzioso e consulenza nel diritto tributario, è coordinatrice del Centro Studi Asla. Ha conseguito la qualifica di Auditor 231 – Componente OdV 231. Conciliatore professionista ai sensi del d.lgs. 28/2010.
PREMESSE
CAPITOLO 1
Le parole chiave del diritto penale tributario
1. Premesse di carattere generale in merito all’art. 1 del D.Lgs. n. 74/2000
2. Cosa sono le “fatture o gli altri documenti per operazioni inesistenti”?
3. Cosa si intende per “elementi attivi e passivi”?
4. Cosa si intende per “dichiarazioni”?.
5. Qual è l’elemento soggettivo dei reati di evasione?
6. Cosa si intende per “imposta evasa”?
7. Quali elementi sono rilevanti ai fini dell’individuazione delle “soglie di punibilità”?
8. Cosa si intende per “operazioni oggettivamente o soggettivamente simulate”?
9. Cosa si intende per “mezzi fraudolenti”?.
CAPITOLO 2
I delitti in materia di dichiarazioni
1. L’Art. 2 - Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
1.1. L’oggetto della tutela e la natura del reato
1.2. La condotta tipica: consumazione della fattispecie e tentativo
1.2.1. La consumazione del reato.
1.2.2. Il tentativo
1.3. L’elemento soggettivo.
1.4. Il trattamento sanzionatorio e l’attenuante speciale
1.5. Le altre novità introdotte dal D.L. n. 124/2019, convertito in Legge n.157/2019
2. L’Art. 3 - Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici
2.1. L’oggetto della tutela.
2.2. I soggetti attivi.
2.3. La condotta tipica, natura giuridica e consumazione
2.3.1. La dichiarazione mendace: la 2° fase della condotta ex art. 3 D.Lgs.n.74/2000.
2.3.2. Le soglie di punibilità
2.4. L’elemento soggettivo.
2.5. Il trattamento sanzionatorio.
2.6. Rapporto con altri delitti
3. Dichiarazione infedele
3.1. L’oggetto della tutela
3.2. Soggetti attivi
3.3. La condotta tipica: consumazione della fattispecie e tentativo
3.3.1. L’elemento soggettivo
3.4. Il trattamento sanzionatorio e soglie di punibilità.
3.5. Rapporti con altri delitti
4. L’art. 5 - Omessa dichiarazione
4.1. L’oggetto della tutela
4.2. Soggetti attivi
4.3. La condotta tipica: consumazione della fattispecie e tentativo
4.4. L’elemento soggettivo
4.5. Il trattamento sanzionatorio
4.6. Rapporti con altri delitti
CAPITOLO 3
Delitti in materia di documenti e pagamento di imposte
1. L’art. 8 - Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
1.1. L’oggetto della tutela
1.2. Soggetti attivi
1.3. La condotta tipica: consumazione della fattispecie e tentativo
1.4. L’elemento soggettivo.
1.5. Il trattamento sanzionatorio.
1.6. Rapporti con altri delitti
1.7. Il concorso di persone e la deroga all’art. 110 c.p
2. L’art. 10 - Occultamento o distruzione di documenti contabili
2.1. L’oggetto della tutela
2.2. Soggetti attivi
2.3. La condotta tipica: consumazione della fattispecie e tentativo
2.4. L’elemento soggettivo.
2.5. Il trattamento sanzionatorio.
2.6. Rapporto con altri delitti
3. L’art. 10 bis - Omesso versamento di ritenute dovute o certificate
3.1. L’oggetto della tutela
3.2. Soggetti attivi
3.3. La condotta tipica: consumazione della fattispecie e tentativo
3.4. L’elemento soggettivo
3.5. Il trattamento sanzionatorio
4. L’art. 10 ter - Omesso versamento di IVA
4.1. L’oggetto della tutela
4.2. Soggetti attivi.
4.3. La condotta tipica: consumazione della fattispecie e tentativo
4.4. L’elemento soggettivo
4.5. Il trattamento sanzionatorio
4.6. Rapporti con altri delitti.
5. L’art. 10 quater - Indebita compensazione
5.1. L’oggetto della tutela
5.2. Soggetti attivi.
5.3. La condotta tipica: consumazione della fattispecie e tentativo
5.4. L’elemento soggettivo.
5.5. Il trattamento sanzionatorio
5.6. Rapporti con altri delitti.
6. L’art. 11 - Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte
6.1. L’oggetto della tutela
6.2. Soggetti attivi
6.3. La condotta tipica: consumazione della fattispecie e tentativo
6.4. L’elemento soggettivo.
6.5. Il trattamento sanzionatorio
6.6. Rapporti con altri delitti
CAPITOLO 4
Disposizioni comuni
1. Il rapporto tra il procedimento penale e processo tributario
2. Le pene accessorie del diritto penale tributario.
3. La confisca
4. Le causa di non punibilità: il pagamento del debito tributario.
5. Le circostanze attenuanti e aggravanti comuni ai reati tributari
6. La riparazione dell'offesa nel caso di estinzione per prescrizione del debito tributario
7. I reati dipendenti da obiettive condizioni di incertezza sull’interpretazione delle norme tributarie
8. Il regime della prescrizione dei reati tributari
9. Il regime della competenza dei reati tributari
10. La custodia giudiziale dei beni sequestrati
11. Il principio di specialità e l’applicabilità delle sanzioni amministrative per i fatti penalmente rilevanti
12. I reati presupposto della responsabilità amministrativa degli enti dipendente da reato
BIBLIOGRAFIA
Il presente volume ha l’obiettivo di rendere accessibile agli operatori del diritto tributario il regime di ricerca e formazione della prova e della suddivisione dell’onere probatorio nell’ambito del processo.
L'opera è aggiornata alle ultime novità legislative in tema di contenzioso tributario e Statuto del contribuente, accertamento tributario e concordato preventivo biennale, fino alle recenti Risposte del MEF in occasione dei quesiti di Telefisco.
Il testo è suddiviso in tre parti: la prima approfondisce le nozioni di procedimento, processo e prova prima della riforma del processo tributario; nella seconda, oltre ad affrontare l’impatto sul giudizio tributario dei nuovi istituti introdotti dalla legge di riforma, si analizza quali siano i mezzi di prova ammessi, quali quelli esclusi e come circoli la prova tra i processi penale, civile e tributario, anche alla luce dei decreti attuativi della Riforma fiscale (Legge delega 111/2023).
La terza parte approfondisce i primi arresti giurisprudenziali, sia di merito, che di legittimità, con uno sguardo alla recente Sentenza dell’11 gennaio 2024 della CGUE in tema di onere della prova e di primato del diritto europeo.
Flavio Carlino
Avvocato, Dottore Commercialista, Revisore Legale e Giornalista Pubblicista. Founder dello Studio legale-tributario Carlino dal 1991, ha un’esperienza ultratrentennale nel campo della consulenza nel settore tributario. Nel 2022 ha fondato l’Associazione Italiana Avvocati Commercialisti (A.I.A.C.), di cui è attualmente Presidente, ed ha creato una rete di professionisti con 20 sedi su tutto il territorio nazionale. CTU e perito presso il Tribunale di Lecce, è difensore tributario di enti pubblici e privati.
Introduzione
PARTE I
PROVA E ONERE PROBATORIO PRIMA DELLA RIFORMA
Capitolo I – La prova: definizioni e classificazioni
1. Procedimento, processo e prova
2. I fatti da provare
3. Definizioni di prova e onere della prova
Capitolo II – La prova nel processo tributario
1. Natura e principi del processo tributario: necessità di un giusto bilanciamento tra diritti del contribuente e interessi collettivi
2. L’art. 2697 c.c.: applicabilità al processo tributario
3. I poteri delle Corti di giustizia tributaria
PARTE II
LA LEGGE DI RIFORMA. IL RAPPORTO TRA PROCESSI
Capitolo III – La prova nel processo tributario dopo la legge n. 130/2022
1. Tipicità ed atipicità dei mezzi di prova
2. Acquisizione di prove nel procedimento: utilizzabilità nel processo
3. I mezzi di prova ammessi e quelli esclusi dopo la riforma
4. (Segue) La prova testimoniale scritta, le dichiarazioni di terzi, l’interrogatorio e la confessione
5. (Segue) La prova per presunzioni
6. Cenni alla produzione di nuove prove in appello. Limiti
Capitolo IV – Il rapporto tra processi: utilizzo in ambito tributario di elementi di prova acquisiti in altri processi
1. Circolazione della prova: dal processo penale e civile a quello tributario
PARTE III
APPLICAZIONI GIURISPRUDENZIALI DELLA LEGGE N. 130/2022
Capitolo V – Applicazioni giurisprudenziali della legge n. 130/2022. Primi arresti
Sezione I
La giurisprudenza della Corte di Cassazione
1. Ordinanza n. 31878 del 27 ottobre 2022
2. Ordinanza n. 33568 del 15 novembre 2022
3. Ordinanza n. 3149 del 2 febbraio 2023
4. Sentenza n. 9890 del 13 aprile 2023
5. Ordinanza n. 17172 del 15 giugno 2023
Sezione II
La giurisprudenza delle Corti di giustizia tributaria di II grado
6. Puglia. Sentenza n. 3633 del 29 dicembre 2022
7. Liguria. Sentenza n. 56 del 25 gennaio 2023
8. Basilicata. Sentenza n. 32 del 2 marzo 2023
9. Emilia-Romagna. sentenza n. 929 del 2 ottobre 2023
Sezione III
La giurisprudenza delle Corti di giustizia tributaria di I grado
10. Siracusa. Sentenza n. 3856 del 23 novembre 2022
11. Reggio Emilia. Sentenza n. 281 del 27 dicembre 2022
12. Reggio Emilia. Sentenza n. 293 del 30 dicembre 2022
13. Lecce. Sentenza n. 850 del 25 maggio 2023
14. Milano. Sentenza n. 2380 del 28 giugno 2023
15. Milano. Sentenza n. 2969 del 24 agosto 2023
Sezione IV
La recente sentenza dell’11 gennaio 2024 della CGUE nella causa c‐537/22 Global Ink Trade Kft. contro la direzione dei ricorsi dell’amministrazione nazionale delle imposte e delle dogane – Ungheria
16. CGUE, C-537/22, Global Ink Trade Kft. contro Direzione dei ricorsi dell’amministrazione nazionale delle imposte e delle dogane – Ungheria
Considerazioni conclusive
Bibliografia
Giurisprudenza citata
Guida alla deducibilità delle spese di manutenzione e riparazione per le imprese, con scritture contabili ed esempi.
eBook di 72 pagine in pdf
Il lavoro fornisce una panoramica ampia ed esaustiva delle manutenzioni effettuate dalle imprese, esaminando dettagliatamente e approfonditamente sia le regole generali sia le casistiche specifiche.
Viene dedicata un’attenzione particolare agli aspetti di natura civilistica, fiscale e contabile dei costi sostenuti per le manutenzioni con riferimento alle differenti tipologie di beni ammortizzabili, alla circostanza che si tratti di beni di proprietà o di beni di terzi, anche in affitto, e al regime contabile adottato dall’impresa.
La trattazione è corredata:
Premessa
1. Le manutenzioni e le riparazioni
1.1 La definizione e le classificazioni
1.2 Le regole civilistiche e contabili
1.3 Le norme fiscali ai fini delle imposte sui redditi
1.4 Le norme fiscali ai fini IRAP
1.5 Le norme fiscali ai fini IVA
1.6 I contratti di manutenzione
1.7 Il riposizionamento di macchinari
1.8 I fondi manutenzione
2. I pezzi di ricambio, i beni di consumo e le spese di assistenza tecnica
2.1 La definizione di pezzo di ricambio
2.2 Le regole civilistiche, contabili e fiscali per i pezzi di ricambio
2.3 La manutenzione e il ritiro di pezzi di ricambio difettosi
2.4 La definizione di bene di consumo
2.5 Le regole civilistiche, contabili e fiscali per i beni di consumo
2.6 La definizione di spese di assistenza tecnica
2.7 Le regole civilistiche, contabili e fiscali per le spese di assistenza tecnica
3. I fabbricati, i mezzi di trasporto a motore, i telefoni portatili e i radiotelefoni
3.1 Le regole civilistiche, contabili e fiscali per i fabbricati di proprietà
3.2 Le regole civilistiche, contabili e fiscali per i fabbricati di terzi
3.3 Le regole civilistiche, contabili e fiscali per i mezzi di trasporto
3.4 Le regole civilistiche, contabili e fiscali per i telefoni cellulari e i radiotelefoni
4. Criteri e modalità di deduzione delle manutenzioni e riparazioni, degli ammodernamenti e trasformazioni per specifici settori produttivi
5. Le scritture contabili
6. Esemplificazioni
6.1 Manutenzioni imprese – Aspetti civilistici, contabili e fiscali
Aggiornato con Nuovo modello dichiarativo (obbligatorio dal 23 ottobre 2023), Nuove modalità di presentazione online della dichiarazione di successione (applicativo Successioni Web), Nuove modalità per il frazionamento di Ente Urbano
Il volume – realizzato da uno dei più autorevoli esperti in materia successoria e catastale – è un’accurata guida di taglio operativo, che fornisce un approfondito commento ai vari adempimenti della dichiarazione di successione e della voltura catastale.
La trattazione, che prende in esame anche questioni particolari e casistiche pratiche maggiormente frequenti, è corredata da numerosissimi richiami e riferimenti normativi e impreziosita da esempi di calcolo e casi svolti, figure e modelli compilati, oltre che da una serie di facsimile di atti, istanze, domande e ricorsi di natura sia extraprocessuale che contenziosa.
Questa quarantesima edizione tiene conto:
Virginio Panecaldo
Pubblicista, autore di numerose opere in materia fiscale, catastale ed urbanistica.
Il servizio consiste in una consulenza telefonica / via mail con riferimento ai seguenti ambiti:
Il consulente risolverà il caso concreto che gli verrà sottoposto dal cliente nelle materie sopra elencate, in un numero massimo di due quesiti, attraverso telefonata o risposte scritte ai singoli quesiti prospettati.
E' possibile acquistare più di un pacchetto di consulenze, aggiungendo nel carrello la quantità richiesta (quantità 2 = 4 quesiti).
A scelta del cliente è possibile ottenere la risposta al quesito:
Si raccomanda di inviare il quesito descrivendo dettagliatamente la problematica in questione (allegando anche documentazione/fatture da registrare, etc.), così da agevolarne l’esame e fornendo l’indirizzo mail nonché un recapito telefonico.
Entro 5 giorni lavorativi, l’utente riceverà il parere, in risposta al quesito posto, tale tempistica potrà subire lievi scostamenti in ragione della complessità del quesito e delle eventuali esigenze di celerità segnalate.
NB: La risposta al quesito, per quanto curata con scrupolosa attenzione, non può comportare responsabilità dell’editore e autore per errori e/o inesattezze e/o mancanze.
Con Provvedimento del 28.02.2024 n. 68499 è stato approvato il modello di dichiarazione “Redditi 2024–ENC”, con le relative istruzioni, che gli enti non commerciali residenti nel territorio dello Stato e i soggetti non residenti ed equiparati devono presentare nell’anno 2024 ai fini delle imposte sui redditi.
In Allegato:
Con Provvedimento del 28.02.2024 n. 68706 è stato approvato il modello di dichiarazione “Redditi 2024 – SP” Società di Persone, con le relative istruzioni, che le società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate devono presentare nell’anno 2024 ai fini delle imposte sui redditi.
In Allegato:
Guida completa agli interpelli con fac-simili in word personalizzabili
Disciplina aggiornata con il D.Lgs. 30 dicembre 2023 n. 219 in vigore dal 18 gennaio 2024 che modifica lo Statuto del contribuente.
La legge delega di riforma fiscale ha previsto tra i principi direttivi specifici per la revisione dello Statuto dei diritti del contribuente di cui alla legge 27 luglio 2000, n. 212, quale legge generale tributaria, quello di “valorizzare il principio del legittimo affidamento del contribuente e il principio di certezza del diritto”.
Tale obiettivo trova immediato conforto nella disposizione, contenuta nella prima frase dell’articolo 1, comma 1 dello Statuto, che prevede, tra i criteri direttivi generali, quello di “garantire l’adeguamento del diritto tributario nazionale ai principi dell’ordinamento tributario e agli standard di protezione dei diritti stabiliti dal diritto dell’Unione Europea, tenendo anche conto dell’evoluzione della giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea in materia tributaria”, posto che proprio da tale giurisprudenza provengono impulsi significativi per una maggiore tutela dei principi della certezza del diritto e dell’affidamento.
Nel contesto di tale orientamento si inscrive la riforma della disciplina degli interpelli, attuata dal Governo mediante il decreto legislativo 30 dicembre 2023 n. 219. Com’è noto nelle istanze di interpello i contribuenti rappresentano una fattispecie concreta e riferita puntualmente alla propria posizione fiscale, a differenza delle richieste di consulenza giuridica che riguardano, invece, fattispecie di rilevanza generale, non immediatamente riferibili ad uno specifico soggetto. La consulenza giuridica, come l’interpello, assumono rilevanza anche esterna, in quanto costituiscono uno strumento di supporto a disposizione del contribuente al fine di agevolare la tax compliance.
La presente trattazione, rivolta in primis ai professionisti che saranno chiamati a fare ricorso alla procedura dell’interpello, si articola:
cercando di operare una sintesi tra le disposizioni della previgente disciplina che possono tuttora considerarsi applicabili (vedi in particolare il decreto legislativo 24 settembre 2015 n. 156) e le nuove disposizioni, tenendo altresì conto che per molti aspetti si è ancora in attesa di decreti ministeriali e/o provvedimenti del Direttore dell’Agenzia delle Entrate da emanare in attuazione della riforma.
Premessa
1. Regole generali degli interpelli previsti dallo Statuto dei diritti del contribuente
1.1 Soggetti che possono presentare l’istanza
1.2 Quando può essere presentata l’istanza
1.3 Contenuto e allegati dell’istanza
1.4 Modalità di presentazione dell’istanza
1.5 Versamento del contributo
1.6 Uffici competenti
1.7 Cause dell’inammissibilità dell’istanza
1.8 Risposta dell’Amministrazione finanziaria
1.9 Effetti dell’interpello
1.10 La consultazione semplificata
2. L’interpello interpretativo
2.1 Presupposti dell’interpello interpretativo
2.2 Esempi di interpello interpretativo
2.3 Fac-simile di interpello interpretativo
3. L’interpello qualificatorio
3.1 Presupposti dell’interpello qualificatorio
3.2 Esempi di interpello qualificatorio
3.3 Fac-simile di interpello qualificatorio
4. L’interpello antiabuso
4.1 Definizione di abuso del diritto
4.2 Contenuti specifici dell’istanza di interpello antiabuso
4.3 Esempi di abuso del diritto
4.4 Fac-simile di interpello antiabuso
5. L’interpello disapplicativo
5.1 Presupposti ed effetti dell’interpello disapplicativo
5.2 Esempi di interpello disapplicativo
5.3 Fac-simile di interpello disapplicativo
6. L’interpello probatorio
6.1 Presupposti e contenuto dell’interpello probatorio
6.2 L’interpello e il regime dell’adempimento collaborativo
6.2.1 La disciplina dell’adempimento collaborativo
6.2.2 L’interpello con procedura abbreviata e le varie forme di interpello ordinario
6.2.3 L’adozione del tax control framework (TCF) da parte delle imprese di minori dimensioni e le varie forme di interpello ordinario
6.3 L’interpello e i soggetti che intendono effettuare in Italia rilevanti investimenti
6.3.1 Premessa
6.3.2 L’interpello sui nuovi investimenti
6.3.3 Rapporto tra interpello sui nuovi investimenti e interpelli previsti dall’art. 11 dello Statuto
6.3.4 Rapporti tra interpello sui nuovi investimenti e accordi preventivi per le imprese con attività internazionale
6.4 L’interpello probatorio dei neoresidenti che optano per l’imposta sostitutiva
6.4.1 La disciplina di cui all’art. 24 bis del T.U.I.R.
6.4.2 Contenuto, caratteri e requisiti dello specifico interpello probatorio di cui all’art. 24 bis in disamina
6.4.3 Compilazione della check list
6.4.4 L’interpello probatorio in caso di estensione ai familiari dell’opzione per il regime di cui all’art. 24 bis.
6.5 Fac-simili di interpello probatorio
