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Business Plan per l'istanza ZES (Zone Economiche Speciali), è un fac-simile in word editabile e personalizzabile pensato per essere utilizzato come modello da allegare all’istanza per il rilascio dell’Autorizzazione unica ZES.
Lo schema è quello proposto dalla normativa con i “Contenuti minimi del Piano di Impresa (cd. Business plan)”.
Il format è già organizzato in capitoli e paragrafi, contiene aree tutor che guidano il redattore del BP negli argomenti da trattare e propone diverse tabelle già preimpostate nel quale riepilogare i contenuti.
Imprese che operano o intendono operare nelle Zone Economiche Speciali e devono presentare un business plan come parte dell'istanza per ottenere agevolazioni.
La composizione negoziata della crisi di impresa dopo il D.lgs. 136/2024, con le indicazioni del Decreto del Ministero della Giustizia del 21 marzo 2023
Disciplina valida dal 28 settembre 2024
Sono passati quasi 20 anni dalla prima riforma del diritto fallimentare, che ebbe luogo con il Decreto Legislativo (D.Lgs.) 5/2006, e può essere che con il D.Lgs. 136/2024 si sia completato il lungo processo legislativo, che ha avuto per obiettivo la flessibilizzazione delle soluzioni alla crisi di impresa, e soprattutto il recupero di quelle attività imprenditoriali che potevano avere una seconda vita, dopo il superamento delle difficoltà, grazie al ricorso alle procedure previste dal diritto fallimentare prima, e dal Codice della crisi di impresa poi.
Il presente ebook in pdf di 154 pagine, ha come primo obiettivo quello di illustrare le regole per la Composizione negoziata della crisi di impresa, che è una procedura destinata a qualsiasi impresa, senza limitazione di dimensione, e di settore produttivo (anche le imprese agricole possono attivarla), come disciplinate dal Codice della crisi di impresa (aggiornato da ultimo con il D.Lgs. 136/2024).
Le altre soluzioni alla crisi di impresa destinate alle imprese, ossia il Piano di risanamento, l’Accordo di ristrutturazione dei debiti, il Concordato preventivo, il Superamento delle crisi da sovraindebitamento, sono oggetto di altri ebook, scritti dallo stesso autore del presente testo (qui l'elenco completo).
L’ebook si articola in 7 capitoli e 4 appendici.
Nel primo capitolo si illustra l’impostazione della procedura della Composizione negoziata della crisi di impresa, per passare poi ad esaminarne le condizioni di accesso alla procedura, che includono l’esecuzione di un test per la verifica della perseguibilità del risanamento.
Il secondo capitolo è dedicato alla descrizione della procedura nella sua fase iniziale, con l’indicazione dei contenuti della domanda di apertura della procedura, e dei vari documenti da allegare, tra cui il piano di risanamento, per passare poi al tema della nomina dell’esperto e della richiesta di misure protettive e cautelari, e degli altri possibili effetti legali dell’avvio della procedura, come la sospensione di alcuni obblighi civilistici.
Il terzo capitolo si occupa della fase centrale della procedura, a cominciare dal ruolo dei vari protagonisti della procedura (esperto, imprenditore in crisi, creditori, altre parti interessate), per poi passare al tema della durata della procedura, per continuare con le regole di gestione dell’impresa in crisi durante la procedura. Infine si ricordano le misure premiali previste per il periodo di vigenza della procedura, essenzialmente di natura fiscale, e le specificità della procedura in caso di crisi di gruppi di imprese.
Il capitolo 4 illustra tutte le indicazioni per l’esperto, che deve gestire la procedura della composizione negoziata, che sono contenute nel D.M. Giustizia del 21 marzo 2023.
Il capitolo 5 richiama i possibili esiti della procedura, e i suoi effetti al termine di essa.
I capitoli 6 e 7 sono dedicati a due varianti della procedura della Composizione negoziata della crisi, di impresa, ossia la procedura per le imprese sotto-soglia, ossia la procedura semplificata della composizione negoziata, che non richiede il piano di risanamento, e quella per il concordato semplificato per la liquidazione del patrimonio, delle quali si esaminano le condizioni di accesso e le varie fasi della procedura.
Il testo si conclude con 4 appendici:
Introduzione
1. L’impostazione e le condizioni per la procedura della composizione negoziata della crisi di impresa
1.1. L’impostazione della composizione negoziata della crisi di impresa
1.2. Le condizioni per l’accesso alla procedura
1.3. I concetti di squilibrio, crisi e insolvenza
1.4. Il test per la verifica della perseguibilità del risanamento
2. L’avvio della procedura della composizione negoziata della crisi di impresa
2.1. Le premesse per la domanda di accesso alla procedura di composizione negoziata
2.2. La domanda di accesso alla procedura di composizione negoziata
2.2.1. La procedura per la domanda di accesso
2.2.2. I contenuti dell’istanza online
2.3. La documentazione da allegare alla domanda di accesso alla procedura della composizione negoziata
2.3.1. Quadro generale delle indicazioni sulla documentazione
2.3.2. La situazione patrimoniale e economico-finanziaria dell'impresa in crisi
2.3.3. L’impostazione e i contenuti del piano di risanamento
2.3.4. La relazione sull’attività dell’azienda
2.3.5. Il piano finanziario
2.3.6. Le iniziative aziendali per il rilancio dell’impresa in crisi
2.3.7. L’elenco dei creditori
2.3.8. Le tipologie delle difficoltà economico-finanziarie e patrimoniali dell’impresa in crisi
3. La gestione della procedura della composizione negoziata della crisi di impresa
3.1. I ruoli dei protagonisti nella procedura della composizione negoziata
3.1.1. Il ruolo dell’esperto
3.1.2. Il ruolo dell’imprenditore in crisi
3.1.3. Il ruolo dei creditori
3.2. La durata della procedura
3.3. La gestione dell’impresa in crisi durante la procedura e le autorizzazioni del Tribunale
3.4. Le misure premiali durante e dopo la procedura
3.5. La procedura in caso di crisi di gruppi di imprese
4. Le modalità di conduzione della composizione negoziata secondo il D.M. Giustizia del 21 marzo 2023
4.1. I contenuti del protocollo di conduzione della composizione negoziata
4.2. L’avvio della procedura dopo la conduzione del test
4.3. Gli accorgimenti in caso di crisi di gruppo di imprese
4.4. L’analisi della coerenza del piano di risanamento con la check-list
4.5. L’analisi delle linee di intervento previste dal piano di risanamento
4.6. Le indicazioni operative in caso di misure protettive e cautelari
4.7. La gestione dell’impresa durante la procedura
4.8. Lo svolgimento delle trattative con le parti interessate
4.9. La formulazione delle proposte dell’imprenditore in crisi e delle parti interessate
4.10. Il parere dell’esperto in caso di finanziamenti prededucibili
4.11. La rinegoziazione dei contratti
4.12. La cessione dell’azienda
4.13. La stima del valore della liquidazione dell’intero patrimonio
5. La conclusione della procedura della composizione negoziata della crisi di impresa
5.1. I possibili esiti della procedura
5.1.1. La procedura per la conclusione della composizione negoziata
5.1.2. Le modalità di conclusione della composizione negoziata
5.2. La conservazione degli effetti della procedura
6. La procedura della composizione negoziata della crisi di impresa per le imprese sotto-soglia
6.1. Le condizioni per l’accesso alla procedura semplificata della composizione negoziata
6.2. L’avvio della procedura semplificata
6.3. La gestione della procedura semplificata
6.4. La conclusione della procedura semplificata
7. Il concordato semplificato per la liquidazione del patrimonio
7.1. Le condizioni per l’accesso alla procedura del concordato semplificato
7.2. L’avvio della procedura del concordato semplificato
7.3. L’approvazione della procedura del concordato semplificato
7.4. La conclusione della procedura del concordato semplificato con la liquidazione del patrimonio
Appendici

La nuova contabilità ACCRUAL per tutte le Pubbliche Amministrazioni è stata approvata dallo Standard Setter Board e dalla Struttura di Governance del Ministero dell’Economia entro giugno 2024, rispettando i termini della Riforma 1.15 del PNRR.
Si tratta di un Quadro Concettuale (QC) di n. 18 standard contabili denominati ITAS.
La riforma riguarda tutte le Pubbliche Amministrazioni, Enti Locali compresi, che dovranno applicare, almeno inizialmente, due sistemi di contabilità distinti: quello tradizionale finanziario e quello economico-patrimoniale ACCRUAL.
Il cronoprogramma prevede una fase pilota nel 2025 e l’applicazione generalizzata nell’anno 2026.
Dopo una presentazione delle finalità della contabilità ACCRUAL e dei principi internazionali a cui fa riferimento (IPSAS), il corso illustra e commenta il Quadro Concettuale (QC) ed i 18 standard contabili (ITAS).
Il corso, di taglio operativo, riserverà ampio spazio ad esempi di rilevazione a partita doppia, note e consigli, al fine di agevolare la lettura e la prima applicazione.
La partecipazione è gratuita per gli abbonati a:
Mauro Bellesia
Ragioniere Capo di Amministrazione comunale. Componente dello Standard Setter Board del Ministero dell’Economia e delle Finanze e componente dell’Osservatorio per la Finanza e la Contabilità degli Enti locali presso il Ministero dell’Interno. Revisore contabile. Autore di pubblicazioni in materia
La quota include:
L’accesso potrà essere effettuato tramite PC, TABLET o SMARTPHONE; non occorrono né webcam né microfono
REQUISITI SOFTWARE
Browser: Chrome, Firefox, Edge, Safari
Sistema operativo: Windows 7 o superiori, MacOS 10.9 o superiori
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA (esempio: problemi di connessione)
Prima e durante lo svolgimento del corso on line, sarà attivo dalle ore 8.30 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.30 il servizio di assistenza.
Tel.: 0541 628490
SERVIZIO CLIENTI
Per tutte le informazioni sul corso, invio credenziali di accesso, rilascio atti del corso, ecc
Tel: 0541 628200 [email protected]
Aiuti e crediti d'imposta tra Quadro RS e Quadro RU nei Modelli di Dichiarazione dei redditi 2024;
Un'utile guida all’esposizione dei contributi e dei crediti d’imposta nelle dichiarazioni dei redditi riferite al periodo d’imposta 2023.
Aggiornato con il provvedimento del 28 febbraio 2024 di approvazione dei Modelli Redditi e Normativa e Prassi di luglio 2024
eBook in pdf di 71 pagine.
Per rispondere all’emergenza economica e sanitaria che ha colpito l’Europa, il nostro governo è stato autorizzato a fornire diversi incentivi economici a famiglie ed imprese, per sopperire alle difficoltà economiche dettate dalle chiusure nazionali ed internazionali che si sono susseguite nell’arco degli ultimi anni.
Il Governo italiano ha iniziato a mettere in atto il PNRR nella seconda metà del 2021. Il Piano dovrà essere portato a compimento e rendicontato entro la fine del 2026.
Per le famiglie sono stati previsti incentivi quali, ad esempio, il bonus vacanze, contributi per il servizio di trasporto sostenibile, crediti d’imposta per la mobilità elettrica.
Per le imprese e i professionisti sono stati introdotte misure che vanno dai contributi a fondo perduto per chi ha subito cali di fatturato rispetto all’esercizio precedente, a svariati crediti d’imposta per far fronte alle spese sostenute nel periodo emergenziale, quali, ad esempio, il credito per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, per la messa in sicurezza degli ambienti di lavoro, etc.
Tra le principali novità segnaliamo che nel quadro RU è stata prevista l’indicazione dei dati relativi agli importi maturati dei nuovi crediti d’imposta introdotti dal 2022 (tra questi, si segnalano le agevolazioni riconosciute a favore delle imprese per fronteggiare la crisi energetica) e sono state aggiornate le informazioni richieste nella sezione IV in riferimento ai crediti Formazione 4.0, Ricerca, Sviluppo e Innovazione e agli Investimenti in beni strumentali.
L’intento degli autori è di fornire una guida all’esposizione dei contributi/crediti d’imposta nelle dichiarazioni dei redditi riferite al periodo d’imposta 2023.
1. Contributi a fondo perduto
1.1 Indicazioni di carattere generale
2. Crediti d’imposta e quadro RU
2.1 Indicazioni di carattere generale
2.2 Dati relativi ai crediti d’imposta rientranti nel piano transizione 4.0
2.3 Caso pratico – Prenotazione credito 4.0 beni immateriali
3. Quadro RS: prospetto Aiuti di Stato
3.1 Regole di compilazione prospetto aiuti di Stato
3.2 Quadro RS e contributi a fondo perduto
3.3 L’impresa unica nel rigo RS402
4. Incentivi e crediti d’imposta nel Modello Redditi 2024: esempi di compilazione
4.1 Credito d’imposta per incentivare l'installazione di impianti di compostaggio presso i centri agroalimentari - art. 1 commi da 831 a 834 L. 234/2021; art.1 c. 270 L.197/2022
4.2 Credito d’imposta in favore di imprese turistiche per canoni di locazione di immobili - art. 5 D.L. 4/2022
4.2.1 Esempio compilazione quadro RU
4.2.2 Esempio compilazione quadro RS
4.3 Credito d’imposta per l'IMU in favore del comparto del turismo - art. 22 D.L. 21/2022
4.3.1 Esempio compilazione quadro RU
4.3.2 Esempio compilazione quadro RS
4.4 Credito d’imposta per l’acquisto di carburanti per l’esercizio dell’attività agricola e della pesca (terzo trimestre 2022) - art. 7 del decreto-legge 9 agosto 2022 n. 115
4.4.1 Esempio utilizzo del credito di imposta e compilazione quadro RU
4.5 Credito d’imposta per l’acquisto di carburanti per l’esercizio dell’attività agricola e della pesca (quarto trimestre 2022) - art. 2 del decreto-legge 23 settembre 2022 n. 144
4.6 Credito d’imposta per imprese esercenti attività agricola pesca e agromeccanica per l’acquisto di gasolio e benzina (primo trimestre 2023) - Art. 1 commi 45 – 50 L. 197/2022
4.6.1 Esempio compilazione quadro RU
4.6.2 Esempio compilazione quadro RS
4.7 Credito d’imposta per la realizzazione o l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico (Reg. UE 702/2014) - Art. 1 comma 131 L. n. 178 del 2020 (Provv. 20/05/2022 punto 3.3 lett. a)
4.7.1 Esempio compilazione quadro RU
4.7.2 Esempio compilazione quadro RS
4.8 Credito d’imposta per la realizzazione o l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico (de minimis) - Art. 1 comma 131 L. n. 178 del 2020 (Provv. 20/05/2022 punto 3.3 lett. b e c)
4.9 Bonus investimenti pubblicitari - Art. 57-bis D.L. 50/2017
4.9.1 Esempio compilazione quadro RU
4.9.2 Esempio compilazione quadro RS
4.10 Campagne pubblicitarie affidate a leghe e società sportive - art. 81 D.L. 104/2020; art. 10 D.L. 73/2021; art. 9 D.L. 4/2022; art.1 comma 615 L.197/2022 art. 37 D.L. 75/2023
4.10.1 Utilizzo credito di imposta ed esempio compilazione quadro RU
4.11 Tabella crediti residui
4.12 Crediti energia e gas 2022
4.12.1 Credito d’imposta imprese energivore
4.12.2 Credito d’imposta imprese diverse dalle energivore
4.12.2.1 Caso pratico compilazione Modello Redditi 2024
4.12.3 Crediti d’imposta per le imprese gasivore
4.12.4 Crediti d’imposta per le imprese diverse dalle gasivore
4.13 Crediti energia e gas 2023
4.13.1 Credito d’imposta imprese non energivore
4.13.1.1 Caso pratico compilazione Modello Redditi 2024
4.13.2 Credito d’imposta imprese energivore
4.13.3 Credito d’imposta imprese non gasivore
4.13.4 Credito d’imposta imprese gasivore
4.13 Termini di utilizzo dei crediti energia e gas
Con la direzione scientifica di Monica Mandico e Luciano Panzani
Il percorso si compone di quattro incontri in cui verranno analizzate in modo approfondito le novità più significative previste dal terzo correttivo al Codice della Crisi d’impresa e insolvenza esaminandone le applicazioni, gli impatti su imprese e consumatori e offrendo possibili soluzioni e strategie rese necessarie dalla nuova normativa.
I Videocorso
Docenti Giuseppe Limitone, Monica Mandico e Luciano Panzani
II Videocorso
Docenti Monica Mandico, Andrea Petteruti e Marcello Pollio
III Videocorso
Docenti Giuseppe Limitone e Monica Mandico
IV Videocorso
Docenti Monica Mandico, Stefania Pacchi e Luciano Panzani
Giuseppe Limitone
Presidente della Sezione Procedure Concorsuali del Tribunale di Vicenza. Già Coordinatore del settore fallimentare e delle esecuzioni immobiliari, per oltre 30 anni giudice delegato e delle esecuzioni immobiliari nei Tribunali di Vercelli, Padova e Vicenza. Relatore in materia di diritto civile e processuale civile, con particolare riguardo alla materia fallimentare e delle esecuzioni forzate, anche presso la Scuola Superiore della Magistratura in sede di formazione centrale. Autore di numerose pubblicazioni e coautore di opere scientifiche in materia fallimentare.
Monica Mandico
Avvocato Cassazionista presso lo Studio Mandico & Partners. Ha svolto incarichi di docenza in numerosi corsi di formazione ed è legale accreditato presso Enti no profit e Onlus. È componente della Commissione per la nomina di Esperto Negoziatore presso la C.C.I.A.A. di Napoli. Autrice di numerose pubblicazioni su diritto bancario e finanziario, sovraindebitamento e GDPR, dirige la Collana “Soluzioni per la gestione del debito” di Maggioli Editore.
Luciano Maria Panzani
Docente di Diritto della crisi presso l’Università della Tuscia – Dipartimento di economia, presidente del Collegio di Garanzia IVASS. Già presidente della Corte d'Appello di Roma dal 2014 al febbraio 2020, presidente del Tribunale di Torino, giudice della prima sezione della Suprema Corte di Cassazione. Ha fatto parte della Commissione nominata nel febbraio 2015 e di nuovo nel 2017 e nel 2021 dal Ministero della Giustizia per l'aggiornamento della legge italiana sull'insolvenza. Membro del comitato scientifico della rivista fallimentare italiana “Il Fallimento” e della Rivista “Diritto della Crisi” è membro dell'International Insolvency Institute, di Insol Europe. Fellow dell'American College of Bankruptcy. Collaboratore di numerose riviste giuridiche italiane e autore di numerose pubblicazioni in materia di diritto fallimentare e societario.
Andrea Petteruti
Magistrato, dal 2015 assegnato al Tribunale di Frosinone, ove svolge principalmente funzioni di giudice delegato. È componente del Consiglio giudiziario presso la Corte di appello di Roma e della sua Commissione flussi e pendenze. Professore a contratto di “Diritto della crisi e del risanamento di impresa” presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, è membro dell’“Osservatorio permanente sul sovraindebitamento” costituito presso il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili, nonché del comitato scientifico delle riviste “Temi romana”, “Foro romano” e “Il commercialista telematico”. È autore di numerose pubblicazioni in materia concorsuale, e curatore di opere collettanee. Ha tenuto docenze sul territorio nazionale ed all’estero per Ordini professionali, Consigli Nazionali, Camera dei Deputati, Senato della Repubblica, Università pubbliche e private, Camere di commercio, Ministeri, associazioni e fondazioni.
Marcello Pollio
Dirige il dipartimento di Insolvency & Restructuring dello studio internazionale Bureau Plattner di cui è equity partner dal 2021, è specializzato in crisi e risanamento d'impresa. Nel 2001 ha fondato la boutique PBP Pollio & Associati con sedi a Genova, Milano e Torino. Docente a contratto di “Crisi e risanamento d’impresa” presso l’Università Telematica Pegaso. Dal 1993 ricopre, per vari tribunali italiani, incarichi di curatore fallimentare e commissario giudiziale. Già membro presso la FEE - Federazione degli Esperti Contabili a Bruxelles, è presidente dal dicembre 2022 della Commissione nazionale di studio del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili (CNDCEC), già presidente della Commissione di studio del CNDCEC “Il Concordato preventivo in continuità”. Ha partecipato alla redazione dei Principi di attestazione dei piani di risanamento emanati da AIDEA e CNDCEC, nonché alle Linee guida per la valutazione delle aziende in crisi emanate da SIDREA e CNDCEC e alla redazione delle Norme di comportamento del collegio sindacale delle società quotate emanate dal CNDCEC. Consulente tecnico del giudice in ambito civile e penale, nonché perito di varie Procure della Repubblica in ambito fallimentare, bancario e contabile e di misure di prevenzione patrimoniale.
Assistenza
Il nostro Servizio Clienti è a disposizione per ulteriori chiarimenti:
tel 0541-628200 - email [email protected]
Questo libro è dedicato a coloro che lavorano o desiderano lavorare nelle Direzioni Risorse Umane e a tutte le persone che, a vario titolo, hanno la responsabilità di gestire il personale. Il manuale, attraverso un percorso logico, descrive metodologie, strumenti e suggerimenti operativi per orientarsi con successo nell’organizzazione e valorizzazione del capitale umano: la risorsa più importante di un’impresa. Il testo ha un contenuto concreto: si sofferma ad esaminare, tramite numerosi casi, ciò che accade realmente in azienda, fornendo le spiegazioni utili a comprendere dinamiche e culture, al fine di far acquisire al lettore le competenze e gli strumenti efficaci ad affrontare le situazioni che si verificano con maggiore frequenza. Dopo aver delineato gli effetti dello scenario economico e sociale sulla Direzione Risorse Umane e sulla sua evoluzione, vengono approfondite le attività delle seguenti Funzioni: Organizzazione, Selezione, Formazione, Gestione, Valutazione, Sviluppo, Politiche retributive e Comunicazione interna. Per ognuna si propongono modelli e strumenti operativi, affiancati da dettagliate spiegazioni per il loro utilizzo ed esemplificazioni di casistiche tangibili. Il mestiere delle Risorse Umane viene così descritto in modo pratico, dall’interno della Funzione, aggiungendo, di volta in volta, i particolari che illustrano le ragioni delle scelte organizzative alla base di una corretta politica di gestione e di valorizzazione del personale.
Questa quarta edizione è stata arricchita con la trattazione dei temi che vedono i professionisti delle Risorse Umane in prima linea per coordinare con efficacia i cambiamenti indotti sia dalla rapida evoluzione tecnologica, che ha reso necessario digitalizzare tutti i processi di organizzazione e sviluppo delle Risorse Umane (dall’utilizzo intensivo dell’intelligenza artificiale alla realtà aumentata, fino alla realtà virtuale), sia dalla rapida evoluzione generazionale, che ha modificato profondamente le aspettative dei giovani nei confronti dell’ambiente di lavoro. Alla fine di ogni capitolo si suggerisce una riflessione sul ruolo dell’Intelligenza artificiale nella gestione dei processi e delle attività dei professionisti inseriti nelle diverse Funzioni.
LUISA MACCIOCCA MASSIMO
È Senior Partner di Conexa – Sviluppo Manageriale. È Management Consultant e docente di People Management, Risorse Umane e Marketing. È stata Responsabile dello Sviluppo Manageriale, della Comunicazione Interna e dello Sviluppo Organizzativo in grandi Gruppi Internazionali e ha ricoperto posizioni nel Marketing. È laureata in Sociologia (Psicologia sociale) e in Lingue e letterature straniere (Letteratura Americana). È giornalista pubblicista. È Senior Certified Professional di SHRM (Society for Human Resources Management, USA).
RAFFAELE MASSIMO
È Senior Partner di Conexa – Sviluppo Manageriale. È Management Consultant. È Coordinatore e Docente di Masters di Business Schools. È Laureato in Giurisprudenza e in Sociologia (Antropologia Culturale). Per molti anni ha ricoperto posizioni di responsabilità nel Marketing, Human Resources e Public Relations di un Grande Gruppo Internazionale in Italia e ne ha diretto la Rivista di Economia. È Giornalista Pubblicista, fa parte di SHRM (Society for Human Resources Management, USA) ed ha fatto parte di FERPI, TP, AIF ed altre Associazioni professionali.
Introduzione
1 Il ruolo strategico delle risorse umane e dell’organizzazione nell’impresa che cambia
1.1 I cambiamenti che le organizzazioni devono affrontare e gestire
1.1.1 La Direzione risorse umane, il cambiamento e gli strumenti gestionali
1.1.2 Le attività e i ruoli della Direzione risorse umane
1.1.2.1 Le attività della Direzione risorse umane
1.1.2.2 I ruoli impegnati nella gestione e nella valorizzazione delle risorse umane
1.1.3 Le decisioni strategiche, la continua digitalizzazione e le competenze
1.1.4 La Direzione risorse umane e la Digital Transformation
1.1.5 La competizione strategica
1.1.5.1 Le offerte impossibili
1.1.6 Le risorse umane e il managerial thinking
1.1.7 Le risorse umane e la customer satisfaction
1.1.8 L’impresa eccellente
1.1.9 Il management alla guida del successo dell’impresa
1.1.9.1 Le scelte del vertice aziendale
1.2 L’evoluzione degli stili di gestione
1.2.1 Un intervento metodologico
1.2.2 L’ordine, la razionalità, la specializzazione
1.2.3 I principi del management scientifico
1.2.4 La scienza dell’amministrazione
1.2.5 Le critiche al management scientifico
1.2.6 Il cammino verso un cambiamento culturale
1.2.7 Il sistema burocratico
1.2.8 I tumulti operai e l’opinione pubblica
1.3 Il ruolo delle Relazioni umane nell’impresa
1.3.1 Gli esperimenti sulle relazioni interpersonali
1.3.2 L’importanza dei rapporti fra i dipendenti
1.3.3 Una efficace leva produttiva: la motivazione
1.3.3.1 Ishikawa e i circoli della qualità
1.3.4 I cinque gradini per agire
1.3.5 I fattori motivanti e i fattori igienici
1.4 Le risorse diventano umane
1.4.1 Il lavoro di gruppo
1.4.2 La dimensione del gruppo al lavoro
1.4.3 La condivisione dei valori
1.5 Le risorse umane e le competenze per il cambiamento
1.5.1 Le risorse umane e i beni di valore
1.5.2 Il benchmarking misura il valore delle risorse umane
1.6 La gestione del cambiamento
1.6.1 Il vertice e la base si avvicinano: l’impresa sistemica
1.6.2 Non problemi, ma soluzioni
1.7 Le risorse umane e la qualità delle competenze
1.8 La cultura dell’organizzazione
1.8.1 La comunità e la società
1.8.2 I valori, la missione e le relazioni interne
1.9 Lo scambio di vantaggi
1.9.1 La ricompensa come oggetto di scambio
1.9.2 La valutazione del bene immateriale
1.10 Le risorse umane: dal carattere organizzativo alla struttura sociale
1.10.1 Le risorse umane e il carattere
1.11 L’etica aziendale
1.12 La responsabilità sociale delle imprese
1.13 Le Benefit Corporation (B Corp)
1.14 L’evoluzione della funzione del personale e il contesto sociale
1.14.1 Le politiche e l’organizzazione del personale
1.14.2 La direzione/gestione delle risorse umane
1.15 L’evoluzione della funzione del personale e delle relazioni industriali
1.15.1 I momenti di crescita della funzione del personale
1.16 Fino agli anni ’50: ruolo amministrativo/normativo
1.17 Anni ’60: aumento dell’identità e dei compiti
1.17.1 La figura del capo-ufficio
1.18 Anni ’70: gestione della conflittualità sindacale
1.18.1 I nuovi temi di riflessione organizzativa
1.19 Anni ’80: coinvolgimento nelle decisioni del vertice aziendale
1.19.1 La complessità
1.19.2 Una parola impegnativa
1.19.3 L’organizzazione in una prospettiva complessa
1.20 Dagli anni ’90: ruolo strategico per affrontare il mercato. Il computer sulle scrivanie
1.20.1 La rete, la digitalizzazione e la società dell’informazione. E-Italy
1.20.2 La rete e l’ampiezza del fenomeno del networking
1.20.2.1 Le comunità di pratica
1.20.2.2 La rete e l’uso dei social network
1.20.2.3 I “social”: Twitter (X), Facebook e LinkedIn
1.20.2.4 YouTube, Flickr, SlideShare
1.20.2.5 Il blogging delle imprese
1.20.3 La conoscenza e gli “intangible assets”
1.20.3.1 Le project communities
1.20.3.2 Le professional communities
1.20.4 I gruppi che si alleano e competono con successo
1.20.5 La tribù aziendale
1.21 La struttura organizzativa
1.21.1 La struttura organizzativa e l’organigramma
1.21.2 I modelli tradizionali di struttura organizzativa
1.21.2.1 La struttura funzionale
1.21.2.2 I vantaggi e i rischi della struttura funzionale
1.21.3 La struttura divisionale
1.21.3.1 I vantaggi e i rischi della struttura divisionale
1.21.4 La struttura per progetti
1.21.4.1 I vantaggi e i rischi della struttura per progetti
1.21.5 La struttura a matrice
1.21.5.1 I vantaggi e i rischi della struttura a matrice
1.21.6 La logica di funzionalità
1.22 L’organizzazione per processi
1.23 Come un network può presidiare i mercati globali
1.23.1 Oltre il network
1.24 I ruoli aziendali
1.25 La job analysis, la job description, il job profile
1.26 La job evaluation
1.27 Il ciclo di pianificazione, gestione e sviluppo delle risorse umane
1.28 Il ruolo della Direzione risorse umane nella gestione del cambiamento
1.28.1 Gli elementi comuni nel cambiamento
1.29 L’organizzazione liquida e la flessibilità organizzativa
1.30 Lo smart working, dalla pandemia da Covid-19 al ritorno in azienda
1.30.1 Smart working e lavoro agile
1.30.2 Smart working e pandemia
1.30.3 La comunicazione aziendale durante la pandemia
1.30.4 Il ritorno in azienda
1.30.5 I cambiamenti da affrontare per utilizzare appieno le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale
2 La selezione del personale
2.1 La necessità di assumere
2.1.1 Il processo che conduce alla ricerca di personale (Talent Acquisition)
2.3 L’organizzazione interna per la selezione
2.4 Le motivazioni ad assumere
2.5 La posizione vacante e il profilo del candidato ideale
2.6 L’organizzazione della selezione
2.7 L’attività di reperimento delle candidature
2.7.1 Le fonti interne
2.7.2 Le fonti esterne
2.7.2.1 Gli elenchi di diplomati e di laureati da scuole e università
2.7.2.2 Gli annunci sulla stampa specializzata
2.7.2.3 Gli annunci sul web, il social recruiting e il digital recruiting
2.7.2.4 Le società di consulenza
2.7.2.5 Le società di head hunting
2.7.3 L’analisi dei curricula
2.8 L’attività di selezione
2.8.1 Il primo contatto con i candidati
2.8.2 Il luogo di incontro dei candidati
2.8.3 L’accoglienza dei candidati e il questionario informativo
2.8.4 Le prove di selezione
2.8.4.1 Le modalità per i candidati senza esperienza
2.8.4.2 Le modalità per candidati con esperienza
2.8.5 Le persone che intervistano i candidati
2.8.6 Le modalità per giungere alla decisione di assumere
2.8.7 Interview scheduling software
2.9 Focus: i test di selezione
2.9.1 I test attitudinali
2.9.2 I test di personalità
2.9.3 L’esercitazione in basket
2.10 Focus: il colloquio di selezione
2.10.1 Le domande durante il colloquio
2.10.2 Le behavioral interview
2.10.3 Il rischio di lasciarsi influenzare
2.10.4 La relazione scritta sui colloqui
2.11 Focus: la scelta della persona da assumere
2.12 Il servizio di outplacement
2.13 Il temporary manager
2.14 Le aspettative dei giovani e l’employer branding
2.15 Le modalità per agevolare l’inserimento in azienda
2.15.1 Induction, Orientation e Onboarding
2.16 La retention e l’engagement del personale
2.16.1 La retention del personale
2.16.2 Balancing private & professional life
2.16.3 Work life balance
2.16.3.1 I servizi ai dipendenti
2.16.3.2 I servizi alle famiglie
2.16.3.3 L’organizzazione del lavoro
2.16.3.4 L’offerta e la domanda di servizi
2.16.4 L’engagement del personale
2.16.5 Il concetto di accountability
2.17 La gestione delle dimissioni
2.18 La conferma del superamento del periodo di prova
2.19 Le metriche per monitorare l’efficienza e l’efficacia delle attività di selezione del personale
2.20 Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nei diversi passaggi del processo di selezione e dell’inserimento delle nuove risorse in azienda
3 La formazione del personale
3.1 Gli obiettivi della formazione
3.1.1 L’apprendimento
3.1.2 Dal teaching al learning
3.2 La formazione come processo
3.3 L’analisi dei bisogni formativi
3.3.1 I bisogni derivanti dall’analisi delle strategie aziendali e delle competenze
3.3.2 I bisogni derivanti dall’analisi delle prestazioni
3.3.3 I bisogni derivanti dall’analisi del potenziale
3.3.4 I bisogni derivanti da percorsi formativi pre-identificati
3.4 La progettazione degli interventi
3.4.1 La macro progettazione
3.4.1.1 Gli obiettivi da raggiungere
3.4.1.2 Le tipologie di interventi formativi
3.4.1.3 I partecipanti agli interventi
3.4.1.4 I contenuti degli interventi
3.4.1.5 La durata degli interventi
3.4.1.6 Il periodo dell’anno e i giorni della settimana da scegliere
3.4.1.7 Il luogo presso il quale realizzare gli interventi
3.4.1.8 La docenza da utilizzare
3.4.1.9 Il processo di comunicazione ai partecipanti
3.4.1.10 Il piano della formazione
3.4.2 La micro progettazione
3.4.2.1 Le metodologie didattiche
3.5 La conduzione
3.5.1 Le persone coinvolte nella conduzione delle attività formative
3.5.2 Le attività di unfreezing
3.5.3 Le tecniche di coinvolgimento dei partecipanti
3.5.4 La gestione di atteggiamenti non costruttivi da parte dei partecipanti
3.5.5 I docenti di qualità
3.5.6 L’utilizzo di film nella didattica
3.5.7 La disposizione dell’aula di formazione e le attrezzature didattiche
3.5.8 Il materiale didattico
3.5.9 Il supporto del management alle attività formative
3.6 Il monitoraggio e la valutazione dei risultati ottenuti
3.6.1 Il monitoraggio e la valutazione del gradimento
3.6.2 Il monitoraggio e la valutazione dell’apprendimento
3.6.3 La valutazione del cambiamento degli atteggiamenti e dei comportamenti
3.6.4 Il ROI della formazione
3.7 La formazione interaziendale
3.8 La formazione internazionale
3.9 La formazione e-learning
3.10 La formazione dei digital natives
3.11 I centri di formazione aziendali
3.11.1 Le digital academies
3.12 Le piattaforme digitali per la formazione manageriale
3.13 La formazione finanziata
3.14 L’associazione dei formatori
3.15 Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel processo di formazione
4 La Gestione e lo Sviluppo del personale
4.1 Il ciclo di pianificazione, gestione, valutazione e sviluppo delle risorse umane
4.2 Le tipologie e le finalità delle valutazioni
4.3 La valutazione delle posizioni
4.4 La valutazione delle prestazioni
4.4.1 La valutazione top-down senza informazione
4.4.2 La valutazione top-down con informazione
4.4.3 La valutazione interattiva
4.4.4 La eterovalutazione
4.4.5 La valutazione a 360°
4.4.6 La valutazione delle prestazioni come strumento strategico
4.4.6.1 La logica di pianificazione degli obiettivi
4.4.6.2 La congruenza dei comportamenti
4.4.6.3 La gestione della prestazione come processo continuo nel tempo
4.4.6.4 La formazione dei valutatori
4.4.7 Il flusso e i protagonisti della valutazione delle prestazioni
4.4.8 Un esempio di applicazione: una scheda di valutazione delle prestazioni
4.4.9 L’utilizzo gestionale dei dati emersi dalla valutazione della prestazione
4.4.10 La gestione del feedback sulla prestazione
4.4.11 I supporti digitali per la gestione del processo
4.4.12 Dal performance appraisal al performance management
4.4.13 Gli Objectives and Key Results (OKR)
4.5 La valutazione del potenziale
4.5.1 I protagonisti della valutazione del potenziale
4.5.2 Gli strumenti per valutare il potenziale
4.5.3 L’assessment center
4.5.4 Un percorso permanente a tappe per valutare il potenziale
4.6 La valutazione delle competenze
4.6.1 Le diverse categorie di competenze
4.6.2 I modelli aziendali per le competenze
4.6.3 Le modalità per valutare le competenze
4.6.4 L’importanza delle competenze culturali
4.6.5 L’importanza delle competenze interculturali
4.6.5.1 Il valore della diversità interculturale
4.6.5.2 Le dimensioni culturali
4.6.5.3 Le culture blu e le culture verdi
4.6.5.4 La diversa importanza delle competenze tra culture diverse
4.6.5.5 La Mappa delle Culture
4.7 Lo sviluppo e i percorsi di carriera
4.7.1 La pianificazione delle carriere
4.7.2 Gli strumenti per pianificare la sostituibilità
4.7.2.1 Le tavole di sostituibilità
4.7.2.2 I serbatoi di persone con potenziale
4.7.2.3 I sistemi esperti
4.7.3 Le politiche di gestione delle carriere
4.8 Talent Management & Development
4.8.1 Il coaching
4.8.2 Il mentoring
4.8.3 Il modello 70:20:10
4.9 Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel processo di gestione e sviluppo del personale
5 La politica retributiva
5.1 La definizione e gli obiettivi della politica retributiva
5.2 Le modalità per attuare la politica retributiva
5.3 La scelta di chi premiare
5.4 La scelta di come premiare
5.4.1 Premi legati alla parte fissa della retribuzione
5.4.2 I premi legati alla parte variabile della retribuzione
5.4.2.1 L’una tantum
5.4.2.2 I premi legati alla quantità
5.4.2.3 I premi di produttività e di risultato
5.4.2.4 Il bonus e l’Mbo
5.4.3 La partecipazione azionaria
5.4.4 I benefit
5.5 La scelta di cosa premiare
5.5.1 I premi per una prestazione superiore
5.5.2 I premi per il raggiungimento di risultati particolari
5.5.3 I premi per l’utilizzo delle competenze distintive
5.6 La scelta di quanto premiare
5.6.1 Il budget
5.6.2 Il posizionamento delle retribuzioni rispetto al mercato
5.6.3 Il coverage
5.7 La scelta di quando premiare
5.8 La scelta delle modalità di comunicazione del premio
5.9 Le indagini retributive
5.10 Il total reward
5.11 Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nella gestione delle politiche retributive
6 La comunicazione interna
6.1 Lo sviluppo della funzione comunicazione interna
6.1.1 Le relazioni interne
6.1.2 La comunicazione interna e il change management
6.1.3 Il Marketing interno
6.1.3.1 I clienti interni della Direzione risorse umane
6.1.3.2 Il marketing mix del marketing interno
6.1.3.2.1 La segmentazione dei clienti interni
6.1.3.2.2 I bisogni dei clienti interni
6.1.3.2.3 I servizi per il cliente interno
6.1.3.2.4 Il rapporto fra costi e benefici e il prezzo dei servizi
6.1.3.2.5 La distribuzione al mercato interno: l’accessibilità
6.1.3.2.6 La comunicazione al mercato interno
6.2 La collocazione organizzativa della comunicazione interna
6.2.1 La comunicazione integrata
6.3 Le politiche e le strategie di comunicazione interna
6.4 Gli obiettivi della comunicazione interna
6.4.1 La conoscenza dell’azienda
6.4.2 Il coinvolgimento dei dipendenti nell’attività dell’azienda
6.4.3 Gli obiettivi specifici della comunicazione interna
6.5 I canali della comunicazione interna
6.6 I flussi della comunicazione interna
6.6.1 I flussi verticali
6.6.2 I flussi orizzontali e trasversali
6.6.3 Il network
6.7 I pubblici della comunicazione interna
6.8 Gli strumenti per comunicare all’interno
6.8.1 Gli strumenti informativi
6.8.1.1 Le riviste aziendali
6.8.1.2 Le newsletter
6.8.1.3 I fogli flash
6.8.1.4 Le bacheche
6.8.1.5 Le rassegne stampa
6.8.1.6 Le circolari
6.8.1.7 Le disposizioni organizzative
6.8.1.8 I manuali delle politiche e delle procedure aziendali
6.8.1.9 I poster
6.8.1.10 Le pubblicazioni e i video istituzionali
6.8.2 Gli strumenti di ascolto
6.8.2.1 Le analisi di clima e di engagement
6.8.2.2 Le cassette dei suggerimenti
6.8.2.3 Le bacheche delle buone notizie
6.8.2.4 La politica della porta aperta
6.8.2.5 Gli skip level meeting
6.8.2.6 I feedback a 360°
6.8.2.7 Il numero verde interno
6.8.3 Gli strumenti relazionali
6.8.3.1 Le convention
6.8.3.2 Gli staff meeting
6.8.3.3 I colloqui gestionali tra capi e collaboratori
6.8.3.4 Le cene di reparto
6.8.3.5 I corsi di formazione
6.8.3.6 I focus group
6.8.3.7 I tornei sportivi a squadre
6.8.3.8 Le conference call
6.8.4 Gli strumenti per la famiglia
6.8.4.1 I family day
6.8.4.2 La festa della befana
6.8.4.3 Le gite aziendali
6.8.4.4 Gli abbonamenti a teatro
6.8.4.5 I concorsi a premi per i familiari
6.8.5 Gli strumenti digitali
6.9 Focus: le analisi di clima e di engagement
6.9.1 Gli obiettivi delle analisi di clima e di engagement
6.9.2 I presupposti per realizzare un’analisi di clima e di engagement
6.9.3 Una metodologia per analizzare il clima e l’engagement
6.9.3.1 La verifica degli obiettivi con il vertice aziendale
6.9.3.2 I contenuti da indagare
6.9.3.3 La quantità e la qualità di dipendenti da coinvolgere nella rilevazione
6.9.3.4 La scelta degli strumenti e delle modalità per il loro utilizzo
6.9.3.4.1 Il questionario
6.9.3.4.2 L’intervista
6.9.3.4.3 Il focus group
6.9.3.5 Le modalità per analizzare i risultati
6.9.3.6 Le modalità e i tempi per diffondere i risultati
6.9.3.7 Il piano d’azione
6.9.3.8 Le modalità e i tempi per verificare l’effetto del piano d’azione
6.10 Il piano di comunicazione interna
6.11 Le associazioni professionali per i comunicatori
6.12 Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nelle attività di Comunicazione interna
Considerazioni conclusive
Bibliografia
Sitografia
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Webinar dedicato alle novità introdotte dal DL Omnibus nell’ambito del Concordato preventivo biennale: in arrivo una nuova sanatoria spesso molto conveniente, assolutamente da approfondire, attualmente consentita solo a chi si avvale del CPB.
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Le nuove regole dopo la conversione in legge del Decreto Omnibus che ha introdotto la SANATORIA per gli anni 2018-2022; del Decreto Correttivo e della Circolare 18/E
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Roberto Bianchi
Dottore commercialista e revisore legale in Bologna e Ravenna.
Docente a contratto di diritto tributario presso la SUPSI di Lugano, l’Università Luigi Bocconi di Milano, l’Università Luiss – Guido Carli di Roma e l’Università La Sapienza di Roma. È altresì pubblicista per il Sole 24 Ore e per numerose riviste di settore. È senior partner dello studio professionale Cioni & partners a Bologna.
L’applicativo in excel effettua il calcolo dei termini di decadenza dell’accertamento relativo alle imposte IRPEF, IRES, IRAP e IVA, nonché dei tributi locali.
Aggiornato con le proroghe previste dalla Legge 143/2024 di conversione del D.L. 113/2024 ("Omnibus"), che interessano i soggetti aderenti al CPB per le annualità di imposta dal 2018 al 2021.
Il termine di decadenza è la data entro la quale le agenzie fiscali devono notificare l’accertamento al contribuente, a pena di perdita definitiva del potere di accertamento stesso.
Il calcolo del termine di accertamento per le imposte IRPEF, IRES, IRAP e IVA viene effettuato tenendo conto delle seguenti norme:
Per i tributi locali sono calcolati i termini previsti dall’art. 1, comma 161 della l. 296/2006.
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione 2007 in poi (non funziona con Mac / OpenOffice); per il corretto funzionamento del foglio di calcolo è necessario che le Macro siano abilitate e che lo zoom sia impostato al 100%.
ATTENZIONE: Per l'utilizzo del foglio excel, al primo avvio è richiesto un codice di sblocco che verrà inviato via email (si consiglia di controllare eventualmente anche lo spam).
eBook in pdf di 176 pagine sull'accordo di ristrutturazione dei debiti dopo il D.lgs. 136/2024 e le sue 5 varianti.
Disciplina valida dal 28 settembre 2024
Il presente ebook, ha l’obiettivo di illustrare le regole per una delle 4 principali procedure di soluzione della crisi di impresa di natura giudiziale, ossia l’Accordo di ristrutturazione dei debiti, mentre le altre, il Piano di risanamento, il Concordato preventivo, e la Composizione negoziata della crisi di impresa, sono oggetto di altri ebook, scritti dallo stesso autore del presente testo.
Va detto però che 3 di queste soluzioni giudiziali (ad esclusione quindi della Composizione negoziata) presentano diverse affinità, a cominciare dalle condizioni di accesso, che sono le stesse della procedura di liquidazione giudiziale, e disciplinate dagli artt. 40-53 del Codice della crisi di impresa. In effetti, l’attivazione dell’Accordo di ristrutturazione dei debiti, così come del Piano di risanamento, e del Concordato preventivo, pur producendo nel corso della procedura effetti in parte diversi (più estesi per il Concordato preventivo), assicurano tutti una protezione piuttosto significativa dell’azienda in difficoltà, con la conseguenza che, almeno in condizioni normali, l’imprenditore in crisi non avrà motivi per non ricorrervi (visto che l’alternativa è la liquidazione giudiziale, o peggio, le azioni esecutive dei creditori sui beni dell’impresa in crisi).
Un secondo elemento comune tra l’Accordo di ristrutturazione e il Concordato preventivo è dato dal fatto che per entrambe le procedure occorre presentare una domanda in Tribunale, i cui contenuti sono sostanzialmente gli stessi. Ma dalla presentazione della domanda in poi le differenze non mancano, sia in termini di procedura, sia in termini di effetti, visto che per il Concordato preventivo questi sono meglio precisati, e più ampli di quelli previsti per l’Accordo di ristrutturazione.
Alla conseguente logica domanda su quale delle due procedure scegliere, si potrebbe rispondere che, in linea di massima, l’Accordo di ristrutturazione dei debiti è la soluzione da preferire quando la crisi, pur essendo grave, è ancora abbastanza gestibile, tanto che è possibile soddisfare integralmente fino al 40% dei propri debiti (o il 70% nel caso dell’Accordo di ristrutturazione agevolato), requisito non richiesto nella procedura del Concordato preventivo, pur essendo anche in quel caso ipotizzabile una ristrutturazione dei debiti.
Il Concordato preventivo diventa pertanto una opzione inevitabile quando le risorse finanziarie a disposizione dell’impresa in crisi sono inferiori al 40% dei debiti aziendali (almeno di quelli esigibili).
Ugualmente, se la necessità di protezione rappresenta per l’imprenditore in crisi la priorità, allora è consigliabile avviare il Concordato preventivo, che consente di avere un quadro più definito delle misure protettive per l’azienda in difficoltà.
L’ebook, basato su 8 capitoli e 4 appendici, inizia con un capitolo denominato “Quadro generale”, nel quale si presentano le caratteristiche salienti della procedura dell’Accordo di ristrutturazione dei debiti, sia in termini comparativi con altre soluzioni alla crisi, sia sotto il profilo dell’evoluzione della normativa, con un’attenzione particolare sulle differenze esistenti tra l’Accordo di ristrutturazione disciplinato dal Codice della crisi di impresa, e quello regolamentato dalla precedente legge fallimentare.
Segue poi un capitolo (il 2) che illustra le condizioni richieste per l’attivazione di questa soluzione concorsuale, per passare poi alla descrizione della procedura dell’Accordo di ristrutturazione, nel cui ambito sono riportate in primo luogo (Cap. 3) le indicazioni per predisporre la domanda (di omologazione dell’accordo e di accesso anticipato alla procedura dell’accordo, che eventualmente precede la prima), ed i vari documenti (piano, accordo, attestazione) necessari per l’avvio del percorso che dovrebbe portare l’impresa ad uscire dallo stato di crisi, grazie all’Accordo di ristrutturazione dei debiti.
Successivamente (Cap. 4) si trova una dettagliata descrizione delle varie fasi della procedura, che comprendono l’iscrizione della domanda (di omologazione dell’accordo, o di accesso anticipato alla procedura dell’accordo) nel registro delle imprese, l’eventuale opposizione dei creditori, le decisioni del Tribunale sulle misure cautelari e protettive, e sugli eventuali finanziamenti prededucibili richiesti dall’imprenditore in crisi, nonché sull’omologazione dell’accordo, o sull’accesso anticipato alla procedura dell’accordo, l’eventuale impugnazione della decisione del Tribunale, che spetta alla Corte di appello valutare.
Viene infine richiamato (Cap. 5) anche il procedimento che scatta a seguito della domanda di accesso anticipato alla procedura dell’Accordo di ristrutturazione dei debiti.
Conclusa la descrizione dei passaggi procedurali, si continua (Cap. 6) con l’analisi delle 5 altre varianti dell’Accordo di ristrutturazione dei debiti (accordo agevolato, accordo ad efficacia estesa, convenzione di moratoria, piano di ristrutturazione, transazione su crediti tributari e contributivi), e infine (Cap. 7) con l’indicazione puntuale degli effetti della procedura, presentando tali conseguenze in funzione dello stato di avanzamento della procedura.
Infine, vi è un capitolo (l’8) che ricorda le modalità di attuazione di questa soluzione concorsuale, una volta che la procedura è completata.
Come già anticipato, il testo si conclude con 4 appendici:
Introduzione
1. QUADRO GENERALE DELL’ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI
1.1 L’impostazione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti
1.2 Le differenze tra accordo di ristrutturazione dei debiti e piano di risanamento
1.3 L’evoluzione della disciplina dell’accordo di ristrutturazione dei debiti
1.4 Le novità della disciplina del D.Lgs. 14/2019, come modificata dai D.Lgs. 147/2020 e 83/2022
1.5 Le novità del D.Lgs. 136/2024
2. LE CONDIZIONI PER L’ATTIVAZIONE DELLA PROCEDURA DELL’ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI
3. L’AVVIO DELLA PROCEDURA DELL’ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI
3.1 La domanda di accesso alla procedura dell’accordo di ristrutturazione dei debiti
3.1.1 Le due tipologie di domanda: omologazione dell’accordo e accesso anticipato alla procedura
3.1.2 L’individuazione del Tribunale competente
3.1.3 I contenuti della domanda di omologazione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti
3.1.4 I contenuti della domanda di accesso anticipato alla procedura dell’accordo di ristrutturazione dei debiti
3.2 Il piano economico-finanziario
3.2.1 La disciplina e i contenuti del piano economico-finanziario
3.2.2 Le modalità di redazione del piano sul fronte dell'indicazione del debitore e delle eventuali parti correlate
3.2.3 Le modalità di redazione del piano sul fronte della descrizione delle attività e passività aziendali
3.2.4 Le modalità di redazione del piano sul fronte dell'analisi della situazione economico-finanziaria
3.2.5 Le modalità di redazione del piano sul fronte della posizione dei lavoratori
3.2.6 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle cause e dell'entità dello stato di crisi
3.2.7 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle strategie di intervento
3.2.8 Le modalità di redazione del piano sul fronte dell'elenco dei creditori, e dell’ammontare dei loro crediti
3.2.9 Le modalità di redazione del piano sul fronte dello stato delle trattative, e dell'elenco dei creditori estranei all’accordo
3.2.10 Le modalità di redazione del piano sul fronte degli apporti di nuova finanza
3.2.11 Le modalità di redazione del piano sul fronte della tempistica delle azioni da compiersi
3.2.12 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle iniziative da adottare in caso di scostamento dagli obiettivi
3.2.13 Le modalità di redazione del piano sul fronte del piano industriale
3.2.14 Le modalità di redazione del piano sul fronte dell’indicazione dei costi e dei ricavi attesi, del fabbisogno finanziario e delle relative modalità di copertura
3.2.15 Le modalità di redazione del piano per altri possibili contenuti
3.3 L’accordo di ristrutturazione dei debiti
3.3.1 I contenuti dell’accordo
3.3.2 L’approvazione dell’accordo
3.4 L’attestazione del piano e dell’accordo di ristrutturazione dei debiti
3.4.1 Le qualifiche professionali dell’attestatore
3.4.2 L’oggetto dell’attestazione
3.4.3 Le metodologie dell’attestazione
3.4.4 I possibili esiti dell’attestazione
3.4.5 La relazione di attestazione
4. LA PROCEDURA DELL’ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI A SEGUITO DELLA DOMANDA DI OMOLOGAZIONE DELL’ACCORDO
4.1 L’iscrizione della domanda di omologazione dell’accordo nel registro delle imprese
4.2 La decisione del Tribunale sulle misure cautelari e protettive, sui finanziamenti prededucibili, e sulla nomina del commissario giudiziale
4.3 L’opposizione alla domanda di omologazione dell’accordo e la rinuncia all’accordo
4.4 La modifica del piano o dell’accordo prima dell’omologazione
4.5 La decisione del Tribunale in merito all’omologazione dell’accordo e alle opposizioni
4.6 L’impugnazione della sentenza di omologazione dell’accordo
4.7 La decisione del Tribunale sulla sospensione della sentenza di omologazione dell’accordo
4.8 La decisione del Tribunale sull’impugnazione della sentenza di omologazione dell’accordo
4.9 La modifica del piano o dell’accordo dopo l’omologazione
4.10 Le condizioni per la conclusione positiva della procedura dell’accordo
5. LA PROCEDURA DELL’ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI A SEGUITO DELLA DOMANDA DI ACCESSO ANTICIPATO ALLA PROCEDURA
5.1 La decisione del Tribunale sull’accesso anticipato alla procedura dell’accordo
5.2 La decisione del Tribunale sulle misure cautelari e protettive
5.3 La revoca del provvedimento di concessione dell’accesso anticipato alla procedura dell’accordo di ristrutturazione
6. LA DISCIPLINA DELLE ALTRE VERSIONI DELL’ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI
6.1 Le 5 ulteriori versioni dell’accordo di ristrutturazione dei debiti
6.2 L’accordo di ristrutturazione agevolato
6.3 L’accordo di ristrutturazione ad efficacia estesa
6.4 La convenzione di moratoria
6.5 Il piano di ristrutturazione
6.5.1 Le caratteristiche del piano di ristrutturazione
6.5.2 La domanda per l’omologazione del piano di ristrutturazione
6.5.3 Le regole per la transazione dei crediti tributari e contributivi nel piano di ristrutturazione
6.5.4 L’inizio della procedura per l’omologazione del piano di ristrutturazione
6.5.5 La votazione dei creditori per l’approvazione del piano di ristrutturazione
6.5.6 La conclusione della procedura con l’omologazione (o meno) del piano di ristrutturazione
6.6 La transazione su crediti tributari e contributivi
7. GLI EFFETTI DELL’ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI
7.1 Quadro generale degli effetti della procedura dell’accordo di ristrutturazione dei debiti
7.2 Gli effetti della domanda di accesso anticipato alla procedura dell’accordo
7.3 Gli effetti della presentazione al Tribunale della domanda di omologazione dell’accordo
7.3.1 Quadro generale degli effetti della domanda di omologazione dell’accordo
7.3.2 La disciplina della prededucibilità
7.3.3 L’esenzione da azione revocatoria per gli atti compiuti in esecuzione dell’accordo
7.4 Gli effetti dell’omologazione dell’accordo
7.5 Gli effetti dell’impugnazione e della revoca dell’omologazione dell’accordo
7.6 Le conseguenze penali nell’ambito della procedura dell’accordo di ristrutturazione
8. L’ATTUAZIONE DELL’ACCORDO
APPENDICE I Quadro di insieme del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 14/2019)
APPENDICE II Quadro di insieme delle novità del Decreto Legislativo correttivo 147/2020
APPENDICE III Quadro di insieme delle novità del Decreto Legislativo correttivo 83/2022
APPENDICE IV Quadro di insieme delle novità del Decreto Legislativo correttivo 136/2024
L'analisi della Crisi di impresa e le soluzioni manageriali ed extragiudiziali, incluso il piano di risanamento, dopo il D.lgs. 136/2024 (eBook in pdf di 176 pagine).
Disciplina valida dal 28 settembre 2024
Il presente ebook, ha come primo obiettivo quello di illustrare i suggerimenti per il superamento della crisi di impresa, prima di affidarsi ad una delle procedure previste dal Codice della crisi di impresa, anche attuando le sue previsioni in materia di individuazione anticipata della crisi.
Il secondo scopo è quello di illustrare le regole per il Piano di risanamento, che costituisce la prima soluzione alla crisi di impresa, che è definita “extragiudiziale”, in quanto non richiede un passaggio in Tribunale.
L’ebook è basato su 2 capitoli e 4 appendici.
Il primo capitolo è dedicato ai sintomi, alle cause, e agli indicatori di una crisi di impresa, che costituiscono il presupposto per individuare sia soluzioni manageriali per il superamento della crisi di impresa, sia la giusta procedura prevista dalla legge.
In altre parole, questo ebook, oltre a descrivere la procedura e gli effetti del Piano di risanamento, offre i possibili contenuti dei documenti che devono essere predisposti, non solo per la procedura del Piano, ma anche per gli altri strumenti di regolazione della crisi di impresa, descritti dal D.Lgs. 14/2019 (Accordo di ristrutturazione dei debiti, Concordato preventivo, Composizione negoziata della crisi).
Successivamente si affrontano questioni come l’approccio alla crisi, le condizioni per il successo di una soluzione alla crisi di impresa, l’autoanalisi dei dati di bilancio, e, argomento forse più utile di tutti, un esempio concreto di iniziative manageriali per l’uscita dalla crisi. A questo punto, rimanendo sul piano pratico, il primo capitolo propone un elenco completo di possibili misure manageriali di rilancio del business, partendo dall’impostazione dell’attività imprenditoriale, e proseguendo con la verifica dell’idea imprenditoriale, da realizzare magari con un Business plan semplificato, per concludersi con le modalità di attuazione dell’idea imprenditoriale e le condizioni per lo sviluppo dell’impresa. Ovviamente, si stratta di indicazioni che potrebbero consentire, ma non assicurare, un’uscita graduale dalle secche della crisi.
Queste misure, però, per esprimere la massima efficacia possibile, dovrebbe essere inquadrate in un piano articolato, che nell’ambito delle soluzioni manageriali alla crisi di impresa prende il nome di Business plan, del quale si offrono due versioni, una semplificata (citata in precedenza), adatta per le microimprese, ed una più analitica, quest’ultima indirizzata evidentemente ad aziende di maggiori dimensioni (Pmi e grandi imprese).
Il secondo capitolo ha per oggetto il Piano di risanamento, che costituisce l’unica soluzione extragiudiziale alla crisi di impresa prevista dal Codice della crisi di impresa, e quindi si caratterizza per la mancanza di particolari formalità, e perfino di una vera e propria procedura. Il Piano di risanamento presuppone anche un successivo accordo di rinegoziazione dei debiti tra debitore e creditori, ma non un’obbligatoria pubblicità, e ciononostante si ottiene il non trascurabile vantaggio di godere di una protezione dell’impresa in crisi, in termini di impossibilità per i creditori di avviare azioni revocatorie per tutti gli atti, i pagamenti e le garanzie concesse su beni dell’impresa in crisi, effettuati dall’impresa in attuazione del piano, a cui si aggiunge quello di evitare sanzioni penali per gli atti effettuati in base al piano stesso.
È’ evidente però che questa soluzione è possibile solo quando la crisi non è conclamata, poiché, in caso contrario, saranno il Pubblico ministero, il Tribunale o i creditori ad intervenire, richiedendo la liquidazione giudiziale. Premesso questo, nel secondo capitolo, dopo aver descritto più in dettaglio l’impostazione di questa soluzione alla crisi, se ne ricordano le condizioni, per passare poi a descrivere i contenuti del Piano di risanamento, le sue caratteristiche, nonché le sue modalità di redazione. Inoltre si illustra l’impostazione del possibile accordo di rinegoziazione dei debiti, e della necessaria attestazione del professionista. Infine, si rammentano in dettaglio gli effetti di questa soluzione alla crisi di impresa.
Il testo si conclude con 4 appendici.
Nella prima si illustrano le principali novità del D.Lgs. 14/2019, la cui lettura può essere utile per avere una visione d’insieme delle modifiche più rilevanti alle varie soluzioni alla crisi di impresa, mentre nella seconda appendice si richiamano sommariamente le novità del Decreto legislativo correttivo 147/2020, così come avviene nella terza appendice, che illustra brevemente quelle del Decreto legislativo correttivo 83/2022. Infine nella quarta appendice si richiamano le principali modifiche apportate dal Decreto legislativo correttivo 136/2024.
Introduzione
CAPITOLO 1: LA CRISI DI IMPRESA, I DOVERI DEI SOGGETTI COINVOLTI E LE SOLUZIONI MANAGERIALI ALLA CRISI
1. La crisi di impresa
1.1 La definizione di crisi di impresa
1.2 I sintomi di una crisi di impresa
1.3 La valutazione della gravità della crisi di impresa
1.4 Le possibili cause di una crisi di impresa
1.5 Le possibili conseguenze di una crisi di impresa
1.6 La consapevolezza dello stato di crisi di impresa
2. I doveri dell’impresa in crisi, dei creditori e delle autorità competenti
2.1 I doveri dell’impresa in crisi
2.2 I doveri dei creditori dell’impresa in crisi
2.3 I doveri delle autorità competenti nelle procedure di soluzione alla crisi di impresa
3. La gestione della crisi nelle sue fasi iniziali
3.1 La percezione della crisi di impresa
3.2 L’approccio psicologico alla crisi di impresa
3.3 Gli errori da evitare durante la gestione di una crisi di impresa
3.4 La consapevolezza delle difficoltà di una crisi di impresa
3.5 Le condizioni per il successo della soluzione alla crisi di impresa
4. Un esempio di gestione manageriale della crisi di impresa
4.1 Introduzione
4.2 L’analisi dei dati di bilancio e l’individuazione dei fattori di miglioramento
4.3 L’individuazione delle misure manageriali per il superamento della crisi
4.4 L’eventuale necessità di reimpostare l’attività imprenditoriale
4.4.1 La definizione di idea imprenditoriale, imprenditore, e le fasi di realizzazione dell’idea imprenditoriale
4.4.2 La verifica di massima dell’idea imprenditoriale e il break even point
4.4.3 La verifica dell’idea imprenditoriale con il Business plan
4.4.4 La verifica dell’idea imprenditoriale con la sua prima attuazione
4.5 Le condizioni per lo sviluppo dell'impresa
5. Il Business plan nella versione completa
5.1 Introduzione
5.2 L’Executive summary
5.3 La sezione Impresa
5.4 La sezione Prodotti
5.5 La sezione Analisi di settore
5.6 La sezione Analisi di mercato
5.7 La sezione Strategie di marketing
5.8 La sezione Struttura del management
5.9 La sezione Piano operativo
5.10 La sezione Prospetto finanziario
5.11 Conclusioni
CAPITOLO 2: IL PIANO DI RISANAMENTO
1. Quadro generale del piano di risanamento
1.1 L’impostazione del piano di risanamento
1.2 I vantaggi del piano di risanamento
1.3 Le caratteristiche della procedura del piano di risanamento, e la sua natura extragiudiziale ma non necessariamente unilaterale
1.4 Le novità apportate dal Codice della crisi di impresa (D.Lgs. 14/2019)
1.5 Le novità del D.Lgs. 136/2024
2. Le condizioni per l’attivazione della procedura del piano di risanamento
3. I contenuti e le modalità di redazione del piano di risanamento
3.1 I contenuti del piano di risanamento
3.1.1 Le tematiche da trattare nel piano
3.1.2 Le modalità di redazione del piano sul fronte dell'indicazione del debitore e delle eventuali parti correlate
3.1.3 Le modalità di redazione del piano sul fronte della descrizione delle attività e passività aziendali
3.1.4 Le modalità di redazione del piano sul fronte dell’analisi della situazione economico-finanziaria
3.1.5 Le modalità di redazione del piano sul fronte della posizione dei lavoratori
3.1.6 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle cause e dell'entità dello stato di crisi
3.1.7 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle strategie di intervento
3.1.8 Le modalità di redazione del piano sul fronte dell’elenco dei creditori, e dell’ammontare dei loro crediti
3.1.9 Le modalità di redazione del piano sul fronte dello stato delle trattative, e dell'elenco dei creditori estranei all’accordo
3.1.10 Le modalità di redazione del piano sul fronte degli apporti di nuova finanza
3.1.11 Le modalità di redazione del piano sul fronte della tempistica delle azioni da compiersi
3.1.12 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle iniziative da adottare in caso di scostamento dagli obiettivi
3.1.13 Le modalità di redazione del piano sul fronte del piano industriale
3.1.14 Le modalità di redazione del piano sul fronte dell’indicazione dei costi e dei ricavi attesi, del fabbisogno finanziario e delle relative modalità di copertura
4. Gli accordi con le parti interessate
4.1 I contenuti degli accordi con le parti interessate
4.2 L’approvazione dell’accordo di rinegoziazione dei debiti
5. L’attestazione del piano di risanamento
5.1 Le qualifiche professionali dell’attestatore
5.2 L’oggetto dell’attestazione
5.3 Le metodologie dell’attestazione
5.4 I possibili esiti dell’attestazione
5.5 La relazione di attestazione
6. Gli effetti del piano di risanamento
7. L’attuazione del piano di risanamento
APPENDICE I: QUADRO DI INSIEME DEL CODICE DELLA CRISI DI IMPRESA E DELL’INSOLVENZA (D.LGS. 14/2019)
1. Le principali novità del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza
2. La struttura e le novità del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza
APPENDICE II: QUADRO DI INSIEME DELLE NOVITA’ DEL DECRETO LEGISLATIVO CORRETTIVO 147/2020
APPENDICE III: QUADRO DI INSIEME DELLE NOVITA’ DEL DECRETO LEGISLATIVO CORRETTIVO 83/2022
APPENDICE IV: QUADRO DI INSIEME DELLE NOVITA’ DEL DECRETO LEGISLATIVO CORRETTIVO 136/2024
