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Negli ultimi anni, grazie alla Legge di Orientamento in agricoltura (2001), le imprese agricole hanno ottenuto nuove opportunità per valorizzare e commercializzare i propri prodotti. La riforma ha ampliato la definizione di attività connesse, permettendo agli agricoltori di trasformare, conservare e vendere direttamente i prodotti derivati dalla propria attività, generando così un maggiore valore aggiunto. In questo contesto, la vendita diretta è diventata uno strumento strategico per le aziende agricole, semplificando gli adempimenti burocratici e aprendo nuove strade per il contatto diretto con il consumatore finale. Oltre ai tradizionali punti vendita aziendali o itineranti, la normativa disciplina anche la vendita con consumo in loco e le vendite online, ampliando le possibilità per gli operatori del settore. Questa guida, aggiornata con le modifiche introdotte dalla Legge n. 36/2024, oltre a includere i più recenti orientamenti della prassi amministrativa e della giurisprudenza, fornisce una panoramica completa e operativa sulla disciplina della vendita diretta in agricoltura, affrontando gli aspetti: Grazie a un approccio chiaro e strutturato, questo e-book è uno strumento indispensabile per aziende agricole e professionisti del settore che vogliono sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla normativa.
Editore: ConsulenzaAgricola.it s.r.l.
Autori: Guido Bianchi
Anno edizione: 2025
Pagine: 113
LA VENDITA DIRETTA IN AGRICOLTURA - PARTE I
Come praticarla
1 - Cenni storici
1.1 - La riforma del 2001
1.2 - Le possibilità offerte dalla vendita diretta
1.3 - In cosa consiste la vendita diretta da parte dell’agricoltore
1.4 - Le modalità della vendita diretta
1.4.1 - In sede fissa
1.4.2 - In forma itinerante senza posteggio pubblico
1.4.3 - In forma itinerante su area pubblica
1.4.4 - Nei farmer’s market
1.4.5 - Tramite macchine erogatrici
1.4.6 - Tramite internet (e-commerce)
1.4.7 - Tramite autoraccolta
1.5 - La vendita con consumo sul posto
1.6 - La vendita con modalità “street food”
LA VENDITA DIRETTA IN AGRICOLTURA - PARTE II
La disciplina amministrativa della vendita diretta
2.1 - Le condizioni necessarie per avvalersi della disciplina della vendita diretta
2.2 - Altri requisiti
2.3 - Altre norme applicabili alla vendita diretta
2.4 - Modificazioni, variazioni e cessazione dell’attività
2.5 - Le sanzioni
LA VENDITA DIRETTA IN AGRICOLTURA - PARTE III
La gamma merceologica e i limiti oggettivi e soggettivi
3.1 - Cosa si può vendere nel regime della vendita diretta (la gamma merceologica)
3.2 - I limiti soggettivi e oggettivi (la prevalenza)
3.2.1 - Limite della provenienza (la prevalenza)
3.2.2 - Limite dei ricavi
3.3 - Il superamento dei limiti: conseguenze e possibilità di adeguamento
3.4 - Effetti collaterali alla rivendita di prodotti acquistati
LA VENDITA DIRETTA IN AGRICOLTURA - PARTE IV
Gli aspetti fiscali e previdenziali nella vendita diretta
4.1 - Considerazioni di carattere generale
4.2 - Schema di riconciliazione con l’art. 2135 c.c. e le imposte sul reddito
4.3 - I prodotti propri e i prodotti acquistati: precisazioni
4.3.1 - La prevalenza nella vendita diretta
4.3.2 - La prevalenza nell’imposta sul reddito
4.4 - L’imposta sul valore aggiunto
4.5 - Gli obblighi fiscali strumentali
4.6 - La fatturazione delle vendite online
4.7 - Gli aspetti previdenziali
APPENDICE NORMATIVA
CIRCOLARI E RISOLUZIONI
MODULISTICA
La disciplina edilizia nel mondo dell’agricoltura presenta numerose particolarità rispetto alle regole ordinarie e le medesime peculiarità si ritrovano per quanto riguarda la materia dell’IVA, spesso caratterizzata da aliquote particolari e meccanismi speciali. Questo e-book offre un’ampia disamina delle casistiche degli interventi edili che possono essere effettuati e sull’applicazione dell’IVA nel contesto degli interventi edilizi nel settore agricolo. L’autore analizza nel dettaglio la normativa vigente, integrando aspetti giuridici, fiscali e operativi. La trattazione include approfondimenti sul concetto di ruralità, sulla classificazione degli interventi edilizi e sui criteri di applicazione delle aliquote agevolate, con particolare attenzione alle specificità dell'edilizia rurale abitativa e strumentale. Nell’appendice sono inoltre disponibili alcuni documenti e modelli contrattuali che potranno agevolare gli operatori del settore. Grazie alla sua impostazione metodologica e al continuo richiamo alla normativa di riferimento, l’ebook offre una guida pratica per l’interpretazione e la corretta applicazione delle disposizioni fiscali, garantendo precisione tecnica e aderenza alle più recenti evoluzioni legislative.
Editore: ConsulenzaAgricola.it s.r.l.
Autori: Guido Bianchi
Anno edizione: 2025
Pagine: 75
1. PREMESSA E DEFINIZIONI
1.1 Il concetto di ruralità
1.2 La classificazione degli interventi edilizi
1.3 L’IVA nell’edilizia rurale
1.4 Definizione di beni finiti
1.5 Definizione di materie prime e semilavorati
1.6 Definizione di prestazione di servizi
1.7 La vendita di beni con posa in opera
1.8 Le spese di progettazione e direzione lavori
2. NUOVA COSTRUZIONE DI FABBRICATO RURALE ABITATIVO
3. AMPLIAMENTO E COMPLETAMENTO DI FABBRICATO RURALE ABITATIVO
4. NUOVA COSTRUZIONE DI FABBRICATO RURALE STRUMENTALE
5. INTERVENTI SU FABBRICATI ESISTENTI
5.1 Restauro e risanamento conservativo
5.2 Ristrutturazione edilizia
5.3 Ampliamento e ristrutturazione
5.4 Manutenzione straordinaria
5.5 Manutenzione ordinaria
5.6 Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria contestualmente a ristrutturazione e restauro conservativo
6. CASI PARTICOLARI
6.1 Impianti solari termici e fotovoltaici
6.2 Fabbricati con caratteristiche di lusso
6.3 Costruzione di edificio con pluralità di destinazioni
7. RESPONSABILITÀ PER L’IMPOSTA AGEVOLATA E DECADENZE
7.1 Responsabilità per l’imposta e sanzioni
7.2 Decadenze
8. IVA NELL’EDILIZIA E REVERSE CHARGE
8.1 Inquadramento normativo del meccanismo di “reverse charge”
8.2 Gli interventi ai quali si applica il “reverse charge”
8.3 Rapporto tra split payment e reverse charge
8.4 Reverse charge e regime IVA per cassa
8.5 Reverse charge nei casi di utilizzo del plafond
8.6 Reverse charge e impianti fotovoltaici
9. LA DETRAZIONE IVA
10. APPENDICE
10.1 Normativa
10.2 Tabella riepilogativa aliquote IVA
10.3 Beni finiti (elenco esemplificativo)
10.4 Beni non finiti (elenco esemplificativo)
10.5 Schema contratto d’appalto per la costruzione di casa rurale
10.6 Schema di contratto d‘opera per lavori di manutenzione in fabbricati abitativi
10.7 Fac-simile richiesta aliquota ridotta 4% per acquisto di “beni finiti” per la costruzione di abitazione rurale
10.8 Fac-simile dichiarazione di responsabilità ai fini dell’applicazione dell’aliquota IVA agevolata del 10% per l’acquisto di “beni finiti”
10.9 Fac-simile fattura prestazione di servizi con fornitura di beni significativi
10.10 Fac-simile fattura acconto prestazione di servizi con fornitura di beni significativi
2 CFP Revisori Legali e ODCEC E-learning in differita
Differita e-learning dal 10/04/2025 al 31/12/2025 (Diretta e-learning già svolta il 02/04/2025 | 2 ore)
codice evento 232755
RELATORE: Dott.ssa Monica Peta
"Architettura ESG per le PMI e Due Diligence"
MATERIE E VALIDITA' ACCREDITAMENTO
Codici materia CNCDEC: C.2.17
Codice materia Revisori Legali: D.1.1 - D.1.6
Per usufruire dei corsi accreditati segui questi semplici passi:
Per ottenere i crediti è necessario completare le DUE ore di videocorso. Il sistema tiene traccia della fruizione dei video da parte dell'utente, e attribuisce i crediti solo quando tutto il videocorso è stato completato.
Per l'attribuzione dei crediti NON è più obbligatorio il questionario finale di verifica.
3 CFP Revisori Legali e ODCEC E-learning in differita
Differita e-learning dal 15/04/2025 al 31/12/2025 (Diretta e-learning già svolta il 01/04/2025 | 3 ore) - codice evento 232470
RELATORE: Dott. Stefano Pizzutelli
MATERIE E VALIDITA' ACCREDITAMENTO
Codici materia Revisori Legali: A.1.18 - B.4.14
Codici materia CNCDEC: C.2.14. - C.1.2.
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Per ottenere i crediti è necessario completare le TRE ore di videocorso. Il sistema tiene traccia della fruizione dei video da parte dell'utente, e attribuisce i crediti solo quando tutto il videocorso è stato completato.
Per l'attribuzione dei crediti NON è più obbligatorio il questionario finale di verifica.
Foglio excel che riproduce il quadro RG del modello Redditi PF 2025 periodo d'imposta 2024 (sono esclusi solamente alcuni righi di utilizzo poco frequente).
Il file permette la precompilazione automatica di parte dei quadri effettuando una quadratura con i dati di contabilità (il file contiene campi automatici e di controllo che facilitano la compilazione).
Il file richiede Microsoft Excel 2007 (o successivi) o equivalente
Il presente file Excel riproduce fedelmente i quadri principali del modello CNM 2025 (per facilitarne l’utilizzo il file rispecchia anche la grafica del modello ministeriale).
L’obiettivo del file è costituire un supporto operativo per la compilazione dei quadri più complessi della dichiarazione relativa al consolidato fiscale nazionale.
Il file consente la precompilazione automatica di molti righi della dichiarazione.
A compilazione ultimata è possibile stampare un modello di dichiarazione fac-simile, che potrà essere semplicemente ricopiato nel modello ministeriale ufficiale.
Il file gestisce la compilazione dei seguenti quadri:
L’utilizzo del file presuppone una adeguata competenza fiscale da parte dell’utente.
Il file richiede Microsoft Excel 2007 (o successivi) o equivalente (Non funziona su MAC)
eBook in pdf di 51 pagine, intende illustrare in maniera molto pratica e operativa gli elementi per una corretta valutazione del rischio di impresa in agricoltura attraverso la conoscenza delle peculiarità della gestione contabile e di bilancio in questo settore.
Aggiornato alla Legge di Bilancio 2025
Il testo intende illustrare in maniera molto pratica e operativa gli elementi per una corretta valutazione del rischio di impresa in agricoltura attraverso la conoscenza delle peculiarità della gestione contabile e di bilancio in questo settore.
L’impresa agricola, infatti per sua natura è condizionata da una serie di fattori extra aziendali che portano a rischi e a crisi ricorrenti. Inoltre la contabilizzazione classica mal si adatta alla gestione delle attività biologiche quali sono quelle che fondano l’attività agraria.
A questo fine vengono inquadrati inizialmente i fondamenti dell’impresa agricola dal punto di vista civilistico e fiscale, anche alla luce della recente Riforma, e vengono poi analizzati i vari elementi del bilancio dell’impresa agricola estremamente peculiari e caratteristici, sempre nell’ottica del risk management anche ai fini del credito. Un ampio spazio è dedicato al principio contabile IAS 41 e al concetto cardine del fair value per la rappresentazione e valutazione del capitale agrario. La trattazione è completata dall’illustrazione di un caso pratico di conferimento di azienda agricola.
Da ultimo, si evidenzia che il testo è stato revisionato alla luce, sia del D.Lgs n. 192/2024, che della Legge di Bilancio 2025 (L. n. 207/2024). In particolare, il D.Lgs n. 192/2004 ha attuato parte della delega per la riforma fiscale (L. n. 111/2023), mentre, la Finanziaria 2025, ha confermato le regole introdotte, per il 2024 e il 2025, dalla Legge n. 28/2024, circa la tassazione dei redditi dominicali ed agrari dichiarati dai coltivatori diretti (CD) e dagli imprenditori agricoli professionali (IAP).
Sintesi
Premessa
1. L’inquadramento civilistico e fiscale dell’impresa agricola: brevi cenni
1.1 L’inquadramento civilistico dell’impresa agricola
1.2 Il nuovo articolo 2135 del codice civile
1.3 Le attività e la figura dell’imprenditore agricolo “post-riforma”
1.4 Le attività connesse di manipolazione e trasformazione
1.4.1 Soggetti che possono applicare il regime forfetario
1.4.2 Produzione di beni
1.4.3 Attività di servizi
2. Valutazione dell’impresa agricola da parte del sistema creditizio
2.1 Utilizzo di forme di finanziamento a medio e lungo termine
2.2 I fattori di rischio tipici gravanti sulla combinazione produttiva agricola
2.3 Le problematiche rappresentative e valutative delle attività agricole derivanti dalle disposizioni civilistiche
2.4 Struttura dello stato patrimoniale e del conto economico
3. Il bilancio della ditta individuale
3.1 I principi contabili
3.2 Gli asset biologici dell’impresa
3.3 L’applicazione del fair value nello IAS 41
3.4 Rappresentazione e valutazione dei beni agricoli
3.5 La contabilizzazione delle attività biologiche “fruttifere”
3.6 Prodotti agricoli, altri beni, diritti e aiuti governativi
3.7 Alcune voci specifiche di bilancio: contributi ed altri oneri
3.8 Valutazione del complesso aziendale conferito
3.9 Il conferimento d’azienda agricola
3.10 Le modifiche apportate dalla riforma fiscale per il Modello Redditi 2025
3.10.1 Detassazione Irpef
3.10.2 Modifiche dell’art. 67 del TUIR in materia di determinazione dei redditi
3.10.3 Regime di tassazione dei redditi agrari - D.Lgs. n. 192/2024
3.10.4 Agroenergie
4. Trattamento fiscale delle piante officinali
4.1 Evoluzione normativa
4.2 Aspetti civilistici e fiscali
4.3 IVA: composizione di cesti contenenti diverse piantine
Bibliografia
Riferimenti normativi
FWTP00017
(Registrazione del Corso in diretta svolto il 13.03.2025 - Durata del corso: 2 ore circa)
Webinar dedicato alle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 sulla tassazione dei benefit aziendali, l’uso promiscuo e privato dei veicoli e le limitazioni fiscali per amministratori e dipendenti.
Per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027, il Ddl Bilancio 2025 ha confermato che non risulta essere imponibile, entro il limite complessivo di 1.000 o 2.000 euro, il valore dei beni e servizi offerti ai dipendenti (compresa l’auto in benefit).
Il datore di lavoro potrà assegnare l’autoveicolo aziendale in uso promiscuo (sia aziendale sia privato), esclusivamente privato, o prevedere il rimborso dei costi chilometrici per il dipendente che utilizza l’auto propria.
Il Legislatore ha individuato, inoltre, particolari limitazioni fiscali per le tipologie di veicoli che si prestano a un uso personale, oltre che aziendale, da parte dell’amministratore oltre al fatto che l’assegnazione dell’auto dovrà essere deliberata dai soci in assemblea.
La finalità del seminario è quella di proporre una lettura ragionata delle novità normative, diretta a effettuare una ricostruzione della disciplina e della prassi vigente, implementandole con le più recenti novità interpretative diffuse dalla prassi e dalla dottrina più autorevole.
Durante la trattazione dei vari argomenti si cercherà anche di anticipare le problematiche applicative e i riflessi pratici correlati alle novità approfondite che, inevitabilmente, andranno a interessare la gestione corrente dei nostri studi professionali.
Nel corso del seminario, oltre alle risposte ai quesiti proposti dai partecipanti alla diretta, verranno analizzati alcuni casi pratici.
Le novità fiscali 2025 per la gestione delle flotte auto
Il trattamento fiscale delle auto assegnata ai dipendenti
Il trattamento fiscale dell’auto concessa agli amministratori di società
Il noleggio degli autoveicoli
Roberto Bianchi
Dottore commercialista e revisore legale in Bologna e Ravenna.
Docente a contratto di diritto tributario presso la SUPSI di Lugano, l’Università Luigi Bocconi di Milano, l’Università Luiss – Guido Carli di Roma e l’Università La Sapienza di Roma. È altresì pubblicista per il Sole 24 Ore e per numerose riviste di settore. È senior partner dello studio professionale Cioni & partners a Bologna.
Il corso è aperto a tutti gli interessanti e in particolare si rivolge a:
Corso registrato NON ACCREDITATO.
Requisiti software:
3 CFP Revisori Legali e ODCEC E-learning in differita
Differita e-learning dal 02/04/2025 al 31/12/2025 (Diretta e-learning già svolta il 25/03/2025 | 3 ore)
codice evento 232755
RELATORE: Dott.ssa Monica Peta
"Obblighi Informativi ESG: ESRS 1, ESRS 2 e Doppia Materialità"
Questa giornata sarà dedicata agli obblighi di informativa ESG secondo gli standard ESRS 1 e ESRS 2. Verrà inoltre approfondito il concetto di doppia materialità, fondamentale per valutare l’impatto delle attività aziendali sulla società e sull’ambiente. Verranno illustrati casi pratici di due diligence applicata alla sostenibilità.
MATERIE E VALIDITA' ACCREDITAMENTO
Codici materia CNCDEC: C.2.17
Codice materia Revisori Legali: D.1.6 - D.1.4 - D.1.5
Per usufruire dei corsi accreditati segui questi semplici passi:
Per ottenere i crediti è necessario completare le TRE ore di videocorso. Il sistema tiene traccia della fruizione dei video da parte dell'utente, e attribuisce i crediti solo quando tutto il videocorso è stato completato.
Per l'attribuzione dei crediti NON è più obbligatorio il questionario finale di verifica.
Il presente manuale approfondisce il tema della holding sotto le sue diverse sfaccettature. Si inizia evidenziando le opportunità che l’istituto offre e fornendo risposte all’esigenza di comprendere a quali tipi di utilizzi si presta. Dopo le prime considerazioni si passa ad illustrare la definizione di holding introdotta dal c.d. Decreto ATAD, attraverso l’inserimento dell’art. 162-bis del Tuir e gli aspetti fiscali più pregnanti attinenti all’IRAP, all’IRES e all’IVA.
Un capitolo è dedicato al “bilancio della holding industriale” con particolare attenzione alle disposizioni dettate dalla legge europea 2019/2020 (L. 23 dicembre 2021, n. 238 in G.U. 17 gennaio 2022, n. 12 in vigore dal 1° febbraio 2022). Il testo analizza altresì le modalità concrete di creazione della holding stessa, con un particolare focus sul conferimento a realizzo controllato previsto dall’art. 177 co. 2 e co. 2-bis del Tuir, anche alla luce della riforma intervenuta ad opera del D.Lgs. 192/2024 che ha riscritto l’art. 177. Un capitolo viene anche dedicato alla possibilità di creare la holding mediante la nuova operazione di scissione mediante scorporo. Un approfondimento viene riservato alle opportunità e criticità della holding estera, nonché ai pro e ai contro di costituire una holding sotto forma di società semplice. Viene inoltre affrontata la fiscalità indiretta del passaggio generazionale delle quote di holding, anche alla luce della riscrittura dell’art 3 co. 4 ter D.Lgs. 346/1990 ad opera del D.Lgs. 139/2024. Vengono in seguito presentati alcuni importanti adempimenti della holding quali la comunicazione all’anagra- fe tributaria e la comunicazione CRS. Si descrivono in chiave pratico/operativa, diversi esempi di comunicazione all’anagrafe, proponendo le schermate che l’operatore incontra nell’adempiere a tali comunicazioni. Vengono poi analizzati casi tratti dalla pratica professionale. Un capitolo infine indica i passaggi necessari che la holding deve effettuare per procedere con l’accreditamento al REI, SID e alla generazione dei certificati di sicurezza.
AGGIORNAMENTI NORMATIVI E GIURISPRUDENZIALI
◾ Legge di Bilancio 2025
◾ D.Lgs. 192/2024
◾ D.Lgs. 139/2024
ENNIO VIAL
Dottore commercialista, opera nel settore della consulenza in materia di fiscalità internazionale, di operazioni straordinarie, di riorganizzazione di patrimoni familiari e di trust. È relatore per svariati enti di formazione. Pubblica da oltre 20 anni articoli e libri su temi di sua competenza.
SILVIA BETTIOL
Dottore commercialista, si dedica alla consulenza in materia di fiscalità internazionale, di operazioni straordinarie e di trust. Ha maturato una significativa esperienza in tema di comunicazioni delle holding. È relatrice e autrice di pubblicazioni su temi di sua competenza.
1 Le opportunità della holding
1.1 Introduzione
1.2 Lineamenti della holding
1.3 I vantaggi della holding
1.3.1 Vantaggi nella gestione della liquidità
1.3.2 Regimi fiscali di favore ai fini delle imposte dirette e indirette
1.3.3 Gestione di un passaggio generazionale ordinato
1.3.4 Filtro per gestire i conflitti tra i soci
1.3.5 Filtro per tenere unito un gruppo di soci
1.3.6 Mitigazione del rischio delle attività
1.3.7 Gestione della governance del gruppo
1.3.8 Maggiore solidità finanziaria spendibile nei confronti del sistema bancario
1.3.9 La tutela del patrimonio
1.4 Gli svantaggi della holding: introduzione
1.4.1 Responsabilità per l’attività di direzione e coordinamento
1.4.2 Necessità di redazione di un bilancio consolidato
1.4.3 Rischio di presenza di società di comodo
1.4.4 Appesantimento IRAP
1.4.5 Duplicazione di costi societari
1.4.6 Appesantimento della burocrazia infragruppo
1.4.7 Problematiche IVA
1.4.8 Holding discount
2 La definizione di holding ex art. 162-bis del TUIR dopo l’intervento del D.Lgs. 142/2018
2.1 Introduzione
2.2 La vecchia disciplina e l’abolizione dell’art. 113 TUB
2.3 I lineamenti della disciplina attualmente in vigore
2.3.1 Gli intermediari finanziari veri e propri
2.3.2 Le società di partecipazione finanziaria (holding che posseggono partecipazioni in intermediari finanziari di cui al punto 1)
2.3.3 Holding non finanziarie e soggetti assimilati
2.4 La forma di bilancio
2.5 La disciplina fiscale - cenni
2.5.1 La compilazione del modello IRAP per le holding industriali
2.6 Come si valuta la prevalenza
2.6.1 L’interrogazione parlamentare e gli interventi di prassi
2.6.2 Il caso della sub-holding
2.6.3 Holding mista industriale e finanziaria
2.6.4 La liquidity company
2.6.5 Le partecipazioni iscritte nel circolante
2.6.6 Risvolti FACTA/CRS nelle risposte 266 e 363/2021
2.6.7 Profili IRAP
2.7 Entrata in vigore dell’art. 162-bis
2.8 Le comunicazioni all’anagrafe - cenni
2.8.1 Le risposte della DRE Piemonte in tema di società semplici
2.9 Esempi pratici qualificazione società ex art. 162-bis
3 La dichiarazione IRAP 2025 della holding industriale
3.1 Introduzione
3.2 La base imponibile
3.3 L’aliquota maggiorata
3.4 La compilazione del modello IRAP per le holding industriali
3.5 Alcuni esempi di compilazione
3.6 Le holding società di persone
4 Holding e IRES
4.1 Introduzione
4.2 Oneri finanziari
4.3 Le perdite su crediti
4.4 La maggiorazione IRES
4.5 Società di comodo
4.6 Altre previsioni minori
5 Le holding e la disciplina delle società di comodo
5.1 Introduzione
5.2 Le cause di esclusione
5.3 Le cause di disapplicazione
5.4 Le perdite sistemiche non sono più un problema
6 La holding di famiglia e l’IVA
6.1 Introduzione
6.2 La holding è un soggetto economico?
6.3 La holding può detrarre l’IVA?
6.4 Gli orientamenti dell’Agenzia delle Entrate in tema di IVA
6.5 Le opportunità offerte dalla disciplina IVA
6.5.1 Introduzione
6.5.2 Il Gruppo IVA
6.5.3 La tenuta di contabilità separate
6.5.4 Analisi di un caso tratto dalla pratica professionale
6.6 La cessione delle partecipazioni
7 Il finanziamento della holding alle consociate
e profili IVA connessi
7.1 Introduzione
7.2 La soggettività IVA della holding
7.2.1 L’indetraibilità del comma 2 dell’art. 19 e le eccezioni del comma 3: il caso della lettera b)
7.2.2 L’eccezione della lettera a-bis): i finanziamenti a soggetti extracomunitari
7.3 Casi di applicazione del pro rata
7.3.1 I termini della questione
7.4 Un quadro di sintesi
7.5 Le possibili soluzioni per la holding che eroga finanziamenti domestici
7.5.1 Introduzione
7.5.2 La separazione delle contabilità
7.5.3 Il gruppo IVA
8 Il bilancio delle holding industriali
8.1 Introduzione
8.2 La forma del bilancio ed il principio della derivazione rafforzata
8.2.1 Gli effetti del principio di derivazione rafforzata
8.2.2 Le azioni proprie
8.2.3 I finanziamenti nei confronti delle società appartenenti al gruppo delle micro imprese
8.2.4 I finanziamenti verso terzi ed il costo ammortizzato
8.2.5 Il finanziamento alla società controllata
8.2.6 I finanziamenti infragruppo cui trova applicazione il principio di derivazione rafforzata
8.3 “Novità” in tema di bilancio per le holding “pure”
8.3.1 Introduzione
8.3.2 Le modifiche normative: le norme non applicabili
8.3.2.1 Impossibilità di redigere il bilancio delle micro imprese
8.3.2.2 Quali conseguenze sul principio di derivazione rafforzata?
8.3.2.3 Inapplicabilità del comma 2 dell’art. 2435-bis (Accorpamento dei ratei e risconti)
8.3.2.4 Inapplicabilità del comma 6 dell’art. 2435-bis
8.3.2.5 Facoltà di iscrivere i titoli al costo di acquisto, i crediti al presumibile valore di realizzo e i debiti al nominale (comma 7)
8.3.2.6 Il caso delle azioni proprie
8.3.3 Entrata in vigore
8.3.4 Ambito soggettivo della novella
9 La creazione della holding mediante conferimento
9.2 Il conferimento ex art. 177, co. 2 TUIR nella risposta 170/2020
9.1 Introduzione
9.2.1 I principi della risposta
9.2.2 Requisiti soggettivi dei conferenti
9.2.3 Il requisito del controllo
9.2.4 Acquisizione “uno actu”
9.2.5 Il conferimento di partecipazioni detenute indirettamente
9.2.6 Il realizzo controllato
9.3 La non applicabilità della clausola antiabuso ai soci persone fisiche
9.4 La piena dignità dell’art. 177 co. 2 rispetto all’art. 9
9.5 La gerarchia tra le norme: dalla pari dignità alla prevaricazione
9.6 Il problema della minusvalenza
9.7 Imposta di registro
9.8 Imposta sulle transazioni finanziarie
9.9 Altri regimi fiscali che interessano l’operazione di conferimento di partecipazioni (art. 177 co. 2-bis, art. 9)
9.9.1 Ancora sul conferimento ex art. 177 co. 2
9.9.2 Il conferimento di quote qualificate: un primo inquadramento
9.9.3 Il requisito partecipativo: la partecipazione qualificata (lett. a) co. 2-bis)
9.9.4 Il requisito della partecipazione del conferente (lett. b) co. 2-bis)
9.9.5 Il soddisfacimento dell’effetto demoltiplicativo ai fini del conferimento di partecipazioni in holding - indicazioni valide per i conferimenti effettuati sino al 2024
9.9.6 Il soddisfacimento dell’effetto demoltiplicativo ai fini del conferimento di partecipazioni in holding – Indicazioni valide dal 2025
9.9.6.1 Principali caratteristiche del nuovo comma 2-bis
9.9.6.2 La residualità rispetto al comma 2
9.9.6.3 La qualificazione della partecipazione conferita
9.9.6.4 Le nuove deroghe alla unipersonalità
9.9.6.5 I conferimenti minusvalenti
9.9.6.6 Il “long holding period”
9.9.6.7 Le nuove regole per le holding: il problema della demoltiplicazione
9.9.6.8 Come definire la holding
9.9.6.9 Il livello della demoltiplicazione
9.9.7 La creazione abusiva della personal holding
9.9.8 Le opportunità della personal holding
9.10 Creazione della holding mediante conferimento: un quadro di sintesi
10 La creazione della holding attraverso la scissione mediante scorporo
10.1 Inquadramento
10.2 La scissione mediante scorporo come operazione volta a creare la holding
10.3 La scissione mediante scorporo come operazione volta a creare la sub-holding
10.4 La nuova fiscalità della scissione con scorporo
10.4.1 La neutralità fiscale dell’operazione
10.4.2 Novità in tema di posizioni soggettive
10.4.3 Le previsioni dell’art. 173 non applicabili alla scissione mediante scorporo
10.4.3.1 Il concambio e la retrodatazione
10.4.3.2 Le riserve in sospensione di imposta e le perdite fiscali
10.4.4 La ripartizione del costo fiscale delle partecipazioni
10.4.5 La continuità dei valori nella scissione
10.4.6 Il regime fiscale delle partecipazioni ricevute a seguito di scorporo
10.4.6.1 Lo scorporo di azienda
10.4.6.2 Lo scorporo di partecipazioni pex e di beni
10.4.7 La gestione delle posizioni soggettive
10.4.8 La gestione delle riserve del patrimonio netto
10.4.9 La scissione mediante scorporo di stabile organizzazione
10.4.10 Il fantasma della scissione mediante scorporo a favore di beneficiaria già esistente
10.4.11 L’entrata in vigore della disciplina
11 La creazione della holding estera e la gestione di aspetti critici
11.1 Introduzione
11.2 La scelta del Paese estero
11.3 Le opportunità dell’intermediate holding
11.3.1 Le vie per giungere alla nuova configurazione del gruppo
11.4 Le criticità della holding estera
11.4.1 Il ventaglio delle criticità
11.4.2 La disciplina Controlled foreign companies
11.4.2.1 I casi di discussione: il raffronto dell’imposizione in assenza di applicazione del principio
11.4.2.2 Applicazione del principio del provvedimento: le regole italiane applicate alla holding estera
11.4.2.3 Applicazione del principio del provvedimento: le regole estere applicate nel calcolo dell’ETR della holding estera e del VTR
11.4.2.4 Una riflessione sugli esempi
11.4.2.5 Il caso della holding lussemburghese
11.4.2.6 L’esimente
11.4.3 Il transfer price
11.4.4 L’esterovestizione
11.4.5 Il rimpatrio degli utili
11.4.6 La gestione del rapporto con i consulenti esteri
12 La holding nella forma della società semplice: pro e contro
12.1 Introduzione
12.2 Le caratteristiche della società semplice
12.3 Le opportunità della società semplice
12.4 La società semplice holding
12.5 La società semplice può essere una reale alternativa al trust?
12.6 Alcuni limiti della holding società semplice
12.6.1 Introduzione
12.6.2 La fiscalità in sede di conferimento di quote societarie in una società semplice
12.6.3 La fiscalità dello scioglimento della società semplice
12.6.3.1 Liquidazione della società semplice: un caso professionale
12.6.4 La donazione delle quote di società semplice
12.6.5 La comunicazione all’anagrafe dei rapporti tributari
12.7 La complessa tassazione dei dividendi percepiti da una società semplice
12.7.1 Introduzione
12.7.2 L’iniziale dimenticanza della società semplice
12.7.3 Il primo intervento riparatore ad opera dell’art. 32-quater D.L. 124/2019
12.7.4 L’intervento del D.L. 23/2020
12.8 Aggravi IVIE e IVAFE
12.9 La società semplice estera
12.10 Spunti conclusivi
13 Gli adempimenti iniziali di accreditamento della holding per le comunicazioni all’anagrafe rapporti o ai fini CRS
13.1 Introduzione
13.2 La comunicazione della PEC al REI “Registro Elettronico Indirizzi-REI”
13.2.1 Termini per la comunicazione della PEC al REI
13.2.2 Codici identificativi dei soggetti che devono comunicare la PEC al REI
13.2.3 Come compilare la comunicazione per trasmettere la PEC al REI
13.2.4 Come trasmettere operativamente la comunicazione
13.3 Come dotarsi delle credenziali FiscoOnline
13.4 Comunicazione PEC al REI - Errori frequenti
13.5 Richiedere l’accreditamento al SID
13.6 Eseguire il software SID-Gestione ambiente di sicurezza e creare i certificati di firma
13.6.1 Gli errori tipici nella generazione dei certificati
13.6.2 Verifica Certificati - Validità
13.6.3 Il rinnovo dell’ambiente di sicurezza e del certificato di firma
14 Le comunicazioni all’anagrafe tributaria dovute dalle holding
14.1 Introduzione
14.2 Le comunicazioni all’anagrafe tributaria: mensile o annuale?
14.2.1 Il concetto di “rapporto”
14.2.2 Le indicazioni del provvedimento 23 maggio 2022
14.2.3 I rapporti che deve comunicare la holding
14.2.4 L’oggetto della comunicazione
14.3 Focus: la comunicazione del titolare effettivo
14.4 Esempi di compilazione di comunicazioni all’anagrafe rapporti
14.4.1 La comunicazione di una partecipazione a seguito di “nuova” qualifica di holding
14.4.2 La comunicazione a seguito di finanziamento socio
14.4.3 La vendita parziale di una partecipazione
14.4.4 La chiusura di un finanziamento
14.4.5 La comunicazione relativa ai rapporti di garanzia
14.4.6 La comunicazione relativa al cash pooling
14.4.7 Casi particolari di rapporti
14.4.8 La fotografia di consistenza
14.5 Quali comunicazioni trasmettere in presenza di operazioni straordinarie
14.6 Le sanzioni per mancata comunicazione
14.7 La sanatoria degli errori formali commessi sino al 2022
14.8 Documenti di prassi circa le comunicazioni all’anagrafe
15 Le comunicazioni CRS e la holding ex art. 162-bis
15.1 CRS - cenni
15.1.1 Quali sono i Paesi che scambiano le informazioni
15.1.2 Lo scambio CRS ed il recepimento in Italia
15.2 Definizione atecnica di holding
15.2.1 La definizione di holding industriale dell’art.
162-bis e gli utilizzi connessi
15.2.2 La definizione di holding ai fini CRS
15.2.3 Le risposte ad interpello: holding e CRS sembra proprio di no
15.3 Un quadro di sintesi delle varie definizioni di holding
