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Le sanzioni tributarie amministrative
Guida alle novità dopo il decreto legislativo del 14 giugno 2024 n. 87
eBook in pdf di 152 pagine.
L'eBook rappresenta una guida pratica e completa alle sanzioni tributarie amministrative, aggiornata alle recenti modifiche introdotte dal D.Lgs. n. 87 del 2024. L’opera offre un’analisi chiara e dettagliata sui principali aspetti della normativa tributaria sanzionatoria, con un approccio pratico volto a supportare i professionisti nella gestione di casi concreti in ambito precontenzioso e contenzioso.
Punti di forza
Premessa
Tributi ai quali si applica la disciplina
Rapporto tra sanzioni penali e sanzioni amministrative
2.1. Principio di specialità
2.2. Principio del “doppio binario”
2.3. Effetti della definitività degli atti di accertamento sul processo penale
2.4. Efficacia delle sentenze penali nei giudizi dinanzi al giudice tributario e alla Corte di Cassazione
2.5. Applicazione ed esecuzione delle sanzioni penali e delle sanzioni amministrative per violazioni penalmente rilevanti
2.6. Cause di non punibilità penale e pagamento del debito tributario
Principi generali in materia sanzionatoria
3.1. Principio di legalità
3.2. Principio di proporzionalità
3.3. Imputabilità
3.4. Colpevolezza
3.5. Cause di non punibilità amministrativa
3.5.1. Premessa
3.5.2. Ignoranza della legge tributaria
3.5.3. Errore sul fatto
3.5.4. Obiettive condizioni di incertezza
3.5.5. Indeterminatezza delle richieste
3.5.6. Forza maggiore
3.5.7. Mancato pagamento del tributo addebitabile ad un terzo
3.5.8. Violazioni meramente formali
3.5.9. Tutela dell’affidamento e della buona fede
3.5.10. Sintesi
Determinazione della sanzione applicabile
4.1. Criteri generali di determinazione della sanzione
4.2. Recidiva
4.3. Concorso di violazioni e continuazione
4.4. Ravvedimento operoso
4.4.1. Effetti e presupposti
4.4.2. Modalità
4.4.3. Ravvedimento frazionato
4.4.4. Ravvedimento operoso per le violazioni sostanziali
4.4.5. Ravvedimento operoso per gli omessi o tardivi versamenti
4.4.6. Ravvedimento operoso per le indebite compensazioni
4.4.7. Ravvedimento operoso per omessa presentazione del modello F24
4.4.8. Ravvedimento operoso per la dichiarazione tardiva entro 90 giorni
4.4.9. Ravvedimento operoso per la dichiarazione infedele
4.4.10. Ravvedimento operoso per la tardiva o omessa presentazione del quadro RW
4.4.11. Ravvedimento operoso per l’omessa, incompleta o infedele comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA
4.4.12. Ravvedimento operoso per violazioni relative a tributi non autoliquidabili
4.4.13. Ravvedimento operoso delle certificazioni uniche
4.4.14. Ravvedimento operoso per i soggetti in regime di adempimento collaborativo
Soggetti responsabili
5.1. Principio di personalità della sanzione
5.2. Violazioni riferite a società o enti
5.3. Violazioni commesse da dipendenti o rappresentanti di persone fisiche
5.4. Concorso di persone
5.5. Autore mediato
5.6. Cessione d’azienda
5.7. Operazioni straordinarie
Sanzioni accessorie
Procedimento
7.1. Irrogazione delle sanzioni
7.2. Definizione agevolata
7.3. Riscossione delle sanzioni
7.4. Tutela giurisdizionale e ricorsi amministrativi
Violazioni
8.1. Violazioni relative al pagamento
8.2. Violazioni relative alle compensazioni
8.3. Violazioni relative alle dichiarazioni
8.3.1. Violazioni relative al contenuto e all’invio della dichiarazione
8.3.2. Violazioni relative alla tardiva od omessa presentazione delle dichiarazioni
8.3.3. Violazioni relative all’infedele dichiarazione
8.3.4. Violazioni relative ad altre dichiarazioni e comunicazioni
8.4. Violazioni dei sostituti d’imposta
8.4.1. Violazioni relative alle certificazioni uniche
8.4.2. Violazioni relative alla tardiva od omessa presentazione della dichiarazione mod. 770
8.4.3. Violazioni relative alla presentazione di dichiarazione mod. 770 infedele
8.5. Violazioni relative agli obblighi di assistenza fiscale
8.6. Violazioni relative alla tenuta della contabilità
8.7. Violazioni relative alla fatturazione e documentazione delle operazioni ai fini IVA
8.8. Violazioni relative alla trasmissione telematica dei corrispettivi
8.9. Violazioni relative alle esportazioni
8.10. Violazioni relative alle richieste e ai questionari emessi dall’Amministrazione finanziaria
8.11. Violazioni relative all’imposta di registro
8.12. Violazioni relative all’imposta di bollo
8.13. Violazioni relative all’imposta sulle successioni e donazioni
8.14. Violazioni in materia di imposte ipotecarie e catastali
8.15. Violazioni in materia di tasse sulle concessioni governative
8.16. Violazioni in materia di tributi comunali
8.17. Violazioni in materia di imposta sugli spettacoli
L’applicativo in excel effettua il calcolo dei termini di decadenza dell’accertamento relativo alle imposte IRPEF, IRES, IRAP e IVA, nonché dei tributi locali.
Aggiornato con le proroghe previste dalla Legge 143/2024 di conversione del D.L. 113/2024 ("Omnibus"), che interessano i soggetti aderenti al CPB per le annualità di imposta dal 2018 al 2021.
Il termine di decadenza è la data entro la quale le agenzie fiscali devono notificare l’accertamento al contribuente, a pena di perdita definitiva del potere di accertamento stesso.
Il calcolo del termine di accertamento per le imposte IRPEF, IRES, IRAP e IVA viene effettuato tenendo conto delle seguenti norme:
Per i tributi locali sono calcolati i termini previsti dall’art. 1, comma 161 della l. 296/2006.
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione 2007 in poi (non funziona con Mac / OpenOffice); per il corretto funzionamento del foglio di calcolo è necessario che le Macro siano abilitate e che lo zoom sia impostato al 100%.
ATTENZIONE: Per l'utilizzo del foglio excel, al primo avvio è richiesto un codice di sblocco che verrà inviato via email (si consiglia di controllare eventualmente anche lo spam).
Acquista il pacchetto completo di 6 circolari dedicate al "Decreto Sanzioni 2024" (D.Lgs 87/2024) e resta aggiornato su tutte le modifiche più rilevanti nel campo delle sanzioni amministrative e penali per violazioni fiscali. Questo pacchetto è uno strumento essenziale per commercialisti, revisori legali, consulenti fiscali e legali che vogliono garantire ai propri clienti una consulenza completa e aggiornata.
Il Pacchetto contiene le seguenti Circolari del Giorno di approfondimento disponibili anche in ABBONAMENTO ANNUALE
CDG 154/2024 - Parte Penale del Decreto Sanzioni
Analisi delle nuove sanzioni penali introdotte per le violazioni di carattere fiscale, con focus sulle principali novità normative.
CDG 170/2024 - Nuove Sanzioni Amministrative - Parte 1
Approfondimento sulle modifiche alle sanzioni amministrative in materia di imposte dirette e IVA, con esempi pratici di applicazione.
CDG 171/2024 - Nuove Sanzioni Amministrative - Parte 2
Continuazione dell'analisi sulle sanzioni amministrative, con particolare attenzione alle violazioni in materia di ritenute e altre imposte.
CDG 172/2024 - Riforma dei Principi Sanzionatori - Parte 1
Esposizione dei nuovi principi generali che guidano l'applicazione delle sanzioni fiscali, con interpretazioni giurisprudenziali recenti.
CDG 173/2024 - Riforma dei Principi Sanzionatori - Parte 2
Ulteriore approfondimento sui principi sanzionatori, con specifiche casistiche legate a situazioni di infedeltà dichiarativa.
CDG 175/2024 - Modifiche alle Sanzioni per le Imposte Indirette
Guida completa alle modifiche delle sanzioni relative alle imposte indirette, come imposta di registro, imposta di bollo e imposta sulle successioni.
Le Circolari fanno parte dell'Abbonamento Circolare del Giorno.
Ecco il riepilogo degli indici delle sei circolari incluse nel pacchetto "Decreto Sanzioni 2024":
Accertamento parziale, integrativo e modificativo: cosa cambia dopo le modifiche allo statuto dei diritti del contribuente D.Lgs 219/2023 in vigore dal 18 gennaio 2024.
eBook in pdf di 100 pagine
La reiterazione nel tempo del potere di accertamento, pur concessa all’Amministrazione finanziaria in funzione dell’interesse al corretto adempimento dell’obbligazione tributaria, è tuttavia da considerarsi di carattere straordinario ed è regolamentata e contenuta dalla legge, in quanto fortemente limitativa del diritto di difesa del contribuente.
Ordinariamente, infatti, l’attività di accertamento dovrebbe essere eseguita in maniera unitaria e globale.
Diversi sono gli strumenti che sono messi a disposizione degli uffici dell’Amministrazione. Con l’accertamento parziale viene consentito di concentrare l’istruttoria solo su alcuni aspetti della posizione fiscale del contribuente, rinviando a momenti successivi l’eventuale verifica degli altri, per permetterle di procedere in maniera celere ed efficace nella sua azione di contrasto all’evasione. È consentito, inoltre, agli uffici di eseguire ulteriori attività istruttorie e di accertamento ove, in momenti successivi, entrino nella loro disponibilità dati e informazioni utili a integrare la pretesa già avanzata o a rimodularla, fornendo una diversa chiave di lettura agli elementi posti alla base della precedente pretesa.
La regolamentazione di questi strumenti ha subito nel corso degli anni una forte evoluzione, con la quale il legislatore ha inteso adeguarne il contenuto sia al rafforzamento dei poteri istruttori conferiti agli Uffici finanziari sia allo sviluppo di nuovi modelli procedimentali dell’agire amministrativo, che hanno visto riconosciuto in maniera sempre maggiore il diritto del cittadino/contribuente alla partecipazione al procedimento amministrativo di accertamento attraverso il contraddittorio preventivo.
In tale contesto, la contrapposizione tra le esigenze di efficacia dell’attività amministrativa e quelle di tutela del diritto di difesa del contribuente, ha dato origine a vivaci dibattiti in dottrina e ad alterne pronunce della giurisprudenza, ai quali il legislatore delegato ha ampiamente attinto per formulare i decreti delegati della riforma tributaria.
In questa trattazione si intende i, pertanto, fornire una lettura attuale delle norme che regolano i suddetti strumenti di accertamento, contestualizzandoli con le più recenti riforme dello Statuto del contribuente e del procedimento accertativo.
Prefazione a cura del Prof. Avv. Gianfranco Ferranti
1. I principi di unicità e globalità
1.1 Il nuovo art. 9 bis dello Statuto del contribuente
1.2 Le possibili deroghe ai principi di unicità e globalità dell’azione accertativa
1.3 Gli effetti della violazione delle norme che disciplinano le deroghe ai principi di unicità e globalità
2. L’accertamento parziale nelle imposte dirette e nell’IVA
2.1 Cenni introduttivi
2.2 La disciplina normativa degli accertamenti parziali
2.3 Previsioni normative generali in materia di accertamento parziale
2.4 Ulteriori ipotesi specifiche in cui è consentito l’accertamento parziale
2.4.1 Redditi imputati per trasparenza
2.4.2 Recupero di crediti di imposta inesistenti o indebitamente fruiti, tasse imposte e altri importi non versati, compresi i contributi e agevolazioni fiscali indebitamente percepiti o fruiti e cessioni di crediti di imposta operate in assenza dei requisiti
2.4.3 Controllo formale delle dichiarazioni
2.4.4 Accertamento in ipotesi di abuso del diritto e disallineamenti da ibridi
2.5 Le norme di coordinamento tra le ipotesi di accertamento parziale e alcuni istituti deflattivi del contenzioso
2.5.1 Le norme di coordinamento presenti nello Statuto del contribuente
2.5.2 Le norme di coordinamento presenti nel decreto in materia di accertamento con adesione
2.5.3 Effetti del ricorso all’accertamento parziale
2.6 Presupposti e perimetro applicativo dell’accertamento parziale: le differenze con gli accertamenti integrativi e modificativi
2.6.1 Principi di unicità e globalità degli atti e necessità di sopravvenuti elementi: l’esclusione della sovrapposizione tra le discipline dell’accertamento parziale e di quello integrativo
2.6.2 I presupposti dell’accertamento parziale e le caratteristiche delle fonti di innesco
2.7 I poteri istruttori degli Uffici e i presupposti formali e sostanziali degli accertamenti parziali
2.8 Le norme “speciali” in materia di accertamento parziale
3. L’accertamento integrativo
3.1 Rapporti tra accertamento integrativo e accertamento parziale
3.2 L’accertamento integrativo
3.3 L’accertamento integrativo e la procedura di adesione
3.4 Coesistenza degli avvisi di accertamento
3.5 Conclusione sull’accertamento integrativo
4. L’accertamento modificativo
4.1 L’istituto in generale
4.2 Le differenze con l’accertamento integrativo
4.3 Il rapporto con l’accertamento originario
5. Accertamento modificativo e integrativo e rapporto con il potere di autotutela
5.1 L’istituto dell’autotutela in ambito tributario
5.2 L’autotutela sostitutiva
Bibliografia
Autotutela sostitutiva e unicità dell’accertamento: l’ordinanza di rimessione alle sezioni unite e le modifiche introdotte dal dlgs n. 219/2023;
Approfondimento gratuito in pdf di 14 pagine.
Con l’ordinanza interlocutoria n. 33665 del 1° dicembre 2023, la Quinta Sezione della Corte di Cassazione ha rimesso al vaglio delle Sezioni Unite due annose questioni, strettamente correlate tra loro e sulle quali l’orientamento di legittimità non è univoco: l’una relativa ai limiti dell’esercizio del potere di autotutela e l’altra sul rapporto tra il potere di autotutela e il principio di unicità dell’accertamento.
Più nello specifico, le questioni sottoposte alla valutazione delle Sezioni Unite sono le seguenti:
Nonostante si sia in attesa di un intervento nomofilattico delle Sezioni Unite, tuttavia, il D. Lgs. n. 219/2023 - recante “Modifiche allo statuto dei diritti del contribuente” (in G.U. Serie Generale n. 2 del 03 gennaio 2024) - ha introdotto alcune modifiche in tema di autotutela a partire dal 18/01/2024.
In particolare, il citato D.Lgs. 219/2023:
Ebbene, come si dirà meglio nel prosieguo dell'approfondimento, alla luce delle modifiche legislative introdotte dal D.Lgs. 219/2023, l’intervento delle Sezioni Unite avrà rilevanza solo con riferimento al periodo fino al 17/01/2024.
1. Premessa
2. Le questioni affrontate dall’ordinanza di rimessione n. 33665/2023
2.1. Il caso
2.2. La normativa di riferimento in tema di autotutela tributaria come individuata dal collegio rimettente
2.3. Il contrasto giurisprudenziale relativo ai limiti dell’autotutela sostitutiva ed al rapporto tra questa e il principio di unicità dell’accertamento
3. Le novita’ legislative introdotte dal d. Lgs. N. 219/2023 in vigore dal 18/01/2024
3.1 il nuovo art. 10-quater l. N. 212/2000: autotutela obbligatoria
3.2. Il nuovo art. 10-quinquies l. N. 212/2000: autotutela facoltativa
4. Considerazioni conclusive
Lo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale della riscossione introduce una modifica di dubbia legittimità in tema di compensazione tra rimborsi e importi iscritti a ruolo.
In particolare, è previsto che al contribuente che abbia omesso di pagare una o più cartelle e che non abbia accettato la compensazione volontaria, il rimborso dei crediti fiscali sarà congelato fino al 31 dicembre dell’anno successivo a quello della domanda, in vista dell’avvio di una procedura esecutiva.
Fanno eccezione i rimborsi per importi fino a € 500,00, i quali potranno sempre essere compensati in quanto non soggetti a verifica.
Approfondimento gratuito sulle novita’ introdotte dallo schema di decreto legislativo in materia di compensazione tra rimborsi e importi iscritti a ruolo, in pdf di 16 pagine.
1. Premessa
2. Le novita’ introdotte dallo schema di decreto legislativo in materia di compensazione tra rimborsi e importi iscritti a ruolo
3. Il “ricatto” celato nell’art 15, comma 1, lett, b), dello schema: il blocco dei rimborsi fiscali
3.1. Il vigente meccanismo di compensazione volontaria con crediti d'imposta
3.2. Il meccanismo di compensazione volontaria con crediti d'imposta come riscritto dallo schema di decreto
3.3. Il nuovo meccanismo normativizza il “blocco dei rimborsi fiscali”
4. Osservazioni conclusive
Il presente volume affronta e analizza in modo completo le procedure per la difesa contro le accuse di evasione fiscale. Il testo, aggiornato alla giurisprudenza più recente, fornisce un’ampia panoramica delle fattispecie penali e tributarie, con l’ausilio di schemi di sintesi inerenti i profili processuali, per rendere più agevole la consultazione delle norme e degli istituti che possono assumere rilevanza nella fase delle indagini preliminari.
Dopo il D.Lgs. n. 74/2000, il Legislatore ha preferi- to abbandonare il sistema della tutela anticipata, in ossequio al principio di offensività del diritto penale, mettendo al centro della risposta punitiva la dichiarazione annuale, intesa come l’atto che realizza il presupposto obiettivo e definitivo dell’evasione.
In questo modo, si è tentato di ridurre il novero di fattispecie penali e di dare un ordine al sistema penal-tributario provando, allo stesso tempo, a dar vita ad un sistema coerente con i principi generali propri della materia penale.
Mediante il D.Lgs. n. 158/2015, il Legislatore ha provveduto a razionalizzare ulteriormente il sistema attraverso un duplice intervento, che ha coinvolto non solo il piano sanzionatorio, ma anche le procedure di riscossione.
Nata dall’esperienza professionale degli Autori, l’Opera individua diversi strumenti che il diritto, processuale e sostanziale, offre per la tutela di tutte le posizioni nel sistema penale tributario.
Nunzio Santi Di Paola
Avvocato tributarista, titolare dello Studio Di Paola & Partners, specializzato in diritto commerciale, societario e tributario. Già membro di commissioni consultive presso la C.C.I.I.A. di Catania, ha conseguito la qualifica di giurista d’Impresa avanzato presso la LUISS - Scuola di Management di Roma. Collaboratore di riviste giuridiche e autore di numerosi volumi, è conciliatore professionista ai sensi del d.lgs. 28/2010.
Francesca Tambasco
Avvocato cassazionista, specializzato in materia tributaria e fiscale. Autrice di testi in materia tributaria e processuale civile, collabora con diversi quotidiani e riviste giuridiche. Responsabile del Dipartimento di contenzioso e consulenza nel diritto tributario, è coordinatrice del Centro Studi Asla. Ha conseguito la qualifica di Auditor 231 – Componente OdV 231. Conciliatore professionista ai sensi del d.lgs. 28/2010.
PREMESSE
CAPITOLO 1
Le parole chiave del diritto penale tributario
1. Premesse di carattere generale in merito all’art. 1 del D.Lgs. n. 74/2000
2. Cosa sono le “fatture o gli altri documenti per operazioni inesistenti”?
3. Cosa si intende per “elementi attivi e passivi”?
4. Cosa si intende per “dichiarazioni”?.
5. Qual è l’elemento soggettivo dei reati di evasione?
6. Cosa si intende per “imposta evasa”?
7. Quali elementi sono rilevanti ai fini dell’individuazione delle “soglie di punibilità”?
8. Cosa si intende per “operazioni oggettivamente o soggettivamente simulate”?
9. Cosa si intende per “mezzi fraudolenti”?.
CAPITOLO 2
I delitti in materia di dichiarazioni
1. L’Art. 2 - Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
1.1. L’oggetto della tutela e la natura del reato
1.2. La condotta tipica: consumazione della fattispecie e tentativo
1.2.1. La consumazione del reato.
1.2.2. Il tentativo
1.3. L’elemento soggettivo.
1.4. Il trattamento sanzionatorio e l’attenuante speciale
1.5. Le altre novità introdotte dal D.L. n. 124/2019, convertito in Legge n.157/2019
2. L’Art. 3 - Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici
2.1. L’oggetto della tutela.
2.2. I soggetti attivi.
2.3. La condotta tipica, natura giuridica e consumazione
2.3.1. La dichiarazione mendace: la 2° fase della condotta ex art. 3 D.Lgs.n.74/2000.
2.3.2. Le soglie di punibilità
2.4. L’elemento soggettivo.
2.5. Il trattamento sanzionatorio.
2.6. Rapporto con altri delitti
3. Dichiarazione infedele
3.1. L’oggetto della tutela
3.2. Soggetti attivi
3.3. La condotta tipica: consumazione della fattispecie e tentativo
3.3.1. L’elemento soggettivo
3.4. Il trattamento sanzionatorio e soglie di punibilità.
3.5. Rapporti con altri delitti
4. L’art. 5 - Omessa dichiarazione
4.1. L’oggetto della tutela
4.2. Soggetti attivi
4.3. La condotta tipica: consumazione della fattispecie e tentativo
4.4. L’elemento soggettivo
4.5. Il trattamento sanzionatorio
4.6. Rapporti con altri delitti
CAPITOLO 3
Delitti in materia di documenti e pagamento di imposte
1. L’art. 8 - Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
1.1. L’oggetto della tutela
1.2. Soggetti attivi
1.3. La condotta tipica: consumazione della fattispecie e tentativo
1.4. L’elemento soggettivo.
1.5. Il trattamento sanzionatorio.
1.6. Rapporti con altri delitti
1.7. Il concorso di persone e la deroga all’art. 110 c.p
2. L’art. 10 - Occultamento o distruzione di documenti contabili
2.1. L’oggetto della tutela
2.2. Soggetti attivi
2.3. La condotta tipica: consumazione della fattispecie e tentativo
2.4. L’elemento soggettivo.
2.5. Il trattamento sanzionatorio.
2.6. Rapporto con altri delitti
3. L’art. 10 bis - Omesso versamento di ritenute dovute o certificate
3.1. L’oggetto della tutela
3.2. Soggetti attivi
3.3. La condotta tipica: consumazione della fattispecie e tentativo
3.4. L’elemento soggettivo
3.5. Il trattamento sanzionatorio
4. L’art. 10 ter - Omesso versamento di IVA
4.1. L’oggetto della tutela
4.2. Soggetti attivi.
4.3. La condotta tipica: consumazione della fattispecie e tentativo
4.4. L’elemento soggettivo
4.5. Il trattamento sanzionatorio
4.6. Rapporti con altri delitti.
5. L’art. 10 quater - Indebita compensazione
5.1. L’oggetto della tutela
5.2. Soggetti attivi.
5.3. La condotta tipica: consumazione della fattispecie e tentativo
5.4. L’elemento soggettivo.
5.5. Il trattamento sanzionatorio
5.6. Rapporti con altri delitti.
6. L’art. 11 - Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte
6.1. L’oggetto della tutela
6.2. Soggetti attivi
6.3. La condotta tipica: consumazione della fattispecie e tentativo
6.4. L’elemento soggettivo.
6.5. Il trattamento sanzionatorio
6.6. Rapporti con altri delitti
CAPITOLO 4
Disposizioni comuni
1. Il rapporto tra il procedimento penale e processo tributario
2. Le pene accessorie del diritto penale tributario.
3. La confisca
4. Le causa di non punibilità: il pagamento del debito tributario.
5. Le circostanze attenuanti e aggravanti comuni ai reati tributari
6. La riparazione dell'offesa nel caso di estinzione per prescrizione del debito tributario
7. I reati dipendenti da obiettive condizioni di incertezza sull’interpretazione delle norme tributarie
8. Il regime della prescrizione dei reati tributari
9. Il regime della competenza dei reati tributari
10. La custodia giudiziale dei beni sequestrati
11. Il principio di specialità e l’applicabilità delle sanzioni amministrative per i fatti penalmente rilevanti
12. I reati presupposto della responsabilità amministrativa degli enti dipendente da reato
BIBLIOGRAFIA
Il presente volume ha l’obiettivo di rendere accessibile agli operatori del diritto tributario il regime di ricerca e formazione della prova e della suddivisione dell’onere probatorio nell’ambito del processo.
L'opera è aggiornata alle ultime novità legislative in tema di contenzioso tributario e Statuto del contribuente, accertamento tributario e concordato preventivo biennale, fino alle recenti Risposte del MEF in occasione dei quesiti di Telefisco.
Il testo è suddiviso in tre parti: la prima approfondisce le nozioni di procedimento, processo e prova prima della riforma del processo tributario; nella seconda, oltre ad affrontare l’impatto sul giudizio tributario dei nuovi istituti introdotti dalla legge di riforma, si analizza quali siano i mezzi di prova ammessi, quali quelli esclusi e come circoli la prova tra i processi penale, civile e tributario, anche alla luce dei decreti attuativi della Riforma fiscale (Legge delega 111/2023).
La terza parte approfondisce i primi arresti giurisprudenziali, sia di merito, che di legittimità, con uno sguardo alla recente Sentenza dell’11 gennaio 2024 della CGUE in tema di onere della prova e di primato del diritto europeo.
Flavio Carlino
Avvocato, Dottore Commercialista, Revisore Legale e Giornalista Pubblicista. Founder dello Studio legale-tributario Carlino dal 1991, ha un’esperienza ultratrentennale nel campo della consulenza nel settore tributario. Nel 2022 ha fondato l’Associazione Italiana Avvocati Commercialisti (A.I.A.C.), di cui è attualmente Presidente, ed ha creato una rete di professionisti con 20 sedi su tutto il territorio nazionale. CTU e perito presso il Tribunale di Lecce, è difensore tributario di enti pubblici e privati.
Introduzione
PARTE I
PROVA E ONERE PROBATORIO PRIMA DELLA RIFORMA
Capitolo I – La prova: definizioni e classificazioni
1. Procedimento, processo e prova
2. I fatti da provare
3. Definizioni di prova e onere della prova
Capitolo II – La prova nel processo tributario
1. Natura e principi del processo tributario: necessità di un giusto bilanciamento tra diritti del contribuente e interessi collettivi
2. L’art. 2697 c.c.: applicabilità al processo tributario
3. I poteri delle Corti di giustizia tributaria
PARTE II
LA LEGGE DI RIFORMA. IL RAPPORTO TRA PROCESSI
Capitolo III – La prova nel processo tributario dopo la legge n. 130/2022
1. Tipicità ed atipicità dei mezzi di prova
2. Acquisizione di prove nel procedimento: utilizzabilità nel processo
3. I mezzi di prova ammessi e quelli esclusi dopo la riforma
4. (Segue) La prova testimoniale scritta, le dichiarazioni di terzi, l’interrogatorio e la confessione
5. (Segue) La prova per presunzioni
6. Cenni alla produzione di nuove prove in appello. Limiti
Capitolo IV – Il rapporto tra processi: utilizzo in ambito tributario di elementi di prova acquisiti in altri processi
1. Circolazione della prova: dal processo penale e civile a quello tributario
PARTE III
APPLICAZIONI GIURISPRUDENZIALI DELLA LEGGE N. 130/2022
Capitolo V – Applicazioni giurisprudenziali della legge n. 130/2022. Primi arresti
Sezione I
La giurisprudenza della Corte di Cassazione
1. Ordinanza n. 31878 del 27 ottobre 2022
2. Ordinanza n. 33568 del 15 novembre 2022
3. Ordinanza n. 3149 del 2 febbraio 2023
4. Sentenza n. 9890 del 13 aprile 2023
5. Ordinanza n. 17172 del 15 giugno 2023
Sezione II
La giurisprudenza delle Corti di giustizia tributaria di II grado
6. Puglia. Sentenza n. 3633 del 29 dicembre 2022
7. Liguria. Sentenza n. 56 del 25 gennaio 2023
8. Basilicata. Sentenza n. 32 del 2 marzo 2023
9. Emilia-Romagna. sentenza n. 929 del 2 ottobre 2023
Sezione III
La giurisprudenza delle Corti di giustizia tributaria di I grado
10. Siracusa. Sentenza n. 3856 del 23 novembre 2022
11. Reggio Emilia. Sentenza n. 281 del 27 dicembre 2022
12. Reggio Emilia. Sentenza n. 293 del 30 dicembre 2022
13. Lecce. Sentenza n. 850 del 25 maggio 2023
14. Milano. Sentenza n. 2380 del 28 giugno 2023
15. Milano. Sentenza n. 2969 del 24 agosto 2023
Sezione IV
La recente sentenza dell’11 gennaio 2024 della CGUE nella causa c‐537/22 Global Ink Trade Kft. contro la direzione dei ricorsi dell’amministrazione nazionale delle imposte e delle dogane – Ungheria
16. CGUE, C-537/22, Global Ink Trade Kft. contro Direzione dei ricorsi dell’amministrazione nazionale delle imposte e delle dogane – Ungheria
Considerazioni conclusive
Bibliografia
Giurisprudenza citata
Guida completa agli interpelli con fac-simili in word personalizzabili
Disciplina aggiornata con il D.Lgs. 30 dicembre 2023 n. 219 in vigore dal 18 gennaio 2024 che modifica lo Statuto del contribuente.
La legge delega di riforma fiscale ha previsto tra i principi direttivi specifici per la revisione dello Statuto dei diritti del contribuente di cui alla legge 27 luglio 2000, n. 212, quale legge generale tributaria, quello di “valorizzare il principio del legittimo affidamento del contribuente e il principio di certezza del diritto”.
Tale obiettivo trova immediato conforto nella disposizione, contenuta nella prima frase dell’articolo 1, comma 1 dello Statuto, che prevede, tra i criteri direttivi generali, quello di “garantire l’adeguamento del diritto tributario nazionale ai principi dell’ordinamento tributario e agli standard di protezione dei diritti stabiliti dal diritto dell’Unione Europea, tenendo anche conto dell’evoluzione della giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea in materia tributaria”, posto che proprio da tale giurisprudenza provengono impulsi significativi per una maggiore tutela dei principi della certezza del diritto e dell’affidamento.
Nel contesto di tale orientamento si inscrive la riforma della disciplina degli interpelli, attuata dal Governo mediante il decreto legislativo 30 dicembre 2023 n. 219. Com’è noto nelle istanze di interpello i contribuenti rappresentano una fattispecie concreta e riferita puntualmente alla propria posizione fiscale, a differenza delle richieste di consulenza giuridica che riguardano, invece, fattispecie di rilevanza generale, non immediatamente riferibili ad uno specifico soggetto. La consulenza giuridica, come l’interpello, assumono rilevanza anche esterna, in quanto costituiscono uno strumento di supporto a disposizione del contribuente al fine di agevolare la tax compliance.
La presente trattazione, rivolta in primis ai professionisti che saranno chiamati a fare ricorso alla procedura dell’interpello, si articola:
cercando di operare una sintesi tra le disposizioni della previgente disciplina che possono tuttora considerarsi applicabili (vedi in particolare il decreto legislativo 24 settembre 2015 n. 156) e le nuove disposizioni, tenendo altresì conto che per molti aspetti si è ancora in attesa di decreti ministeriali e/o provvedimenti del Direttore dell’Agenzia delle Entrate da emanare in attuazione della riforma.
Premessa
1. Regole generali degli interpelli previsti dallo Statuto dei diritti del contribuente
1.1 Soggetti che possono presentare l’istanza
1.2 Quando può essere presentata l’istanza
1.3 Contenuto e allegati dell’istanza
1.4 Modalità di presentazione dell’istanza
1.5 Versamento del contributo
1.6 Uffici competenti
1.7 Cause dell’inammissibilità dell’istanza
1.8 Risposta dell’Amministrazione finanziaria
1.9 Effetti dell’interpello
1.10 La consultazione semplificata
2. L’interpello interpretativo
2.1 Presupposti dell’interpello interpretativo
2.2 Esempi di interpello interpretativo
2.3 Fac-simile di interpello interpretativo
3. L’interpello qualificatorio
3.1 Presupposti dell’interpello qualificatorio
3.2 Esempi di interpello qualificatorio
3.3 Fac-simile di interpello qualificatorio
4. L’interpello antiabuso
4.1 Definizione di abuso del diritto
4.2 Contenuti specifici dell’istanza di interpello antiabuso
4.3 Esempi di abuso del diritto
4.4 Fac-simile di interpello antiabuso
5. L’interpello disapplicativo
5.1 Presupposti ed effetti dell’interpello disapplicativo
5.2 Esempi di interpello disapplicativo
5.3 Fac-simile di interpello disapplicativo
6. L’interpello probatorio
6.1 Presupposti e contenuto dell’interpello probatorio
6.2 L’interpello e il regime dell’adempimento collaborativo
6.2.1 La disciplina dell’adempimento collaborativo
6.2.2 L’interpello con procedura abbreviata e le varie forme di interpello ordinario
6.2.3 L’adozione del tax control framework (TCF) da parte delle imprese di minori dimensioni e le varie forme di interpello ordinario
6.3 L’interpello e i soggetti che intendono effettuare in Italia rilevanti investimenti
6.3.1 Premessa
6.3.2 L’interpello sui nuovi investimenti
6.3.3 Rapporto tra interpello sui nuovi investimenti e interpelli previsti dall’art. 11 dello Statuto
6.3.4 Rapporti tra interpello sui nuovi investimenti e accordi preventivi per le imprese con attività internazionale
6.4 L’interpello probatorio dei neoresidenti che optano per l’imposta sostitutiva
6.4.1 La disciplina di cui all’art. 24 bis del T.U.I.R.
6.4.2 Contenuto, caratteri e requisiti dello specifico interpello probatorio di cui all’art. 24 bis in disamina
6.4.3 Compilazione della check list
6.4.4 L’interpello probatorio in caso di estensione ai familiari dell’opzione per il regime di cui all’art. 24 bis.
6.5 Fac-simili di interpello probatorio
Le novità punto per punto del D.lgs. recante “Disposizioni in materia di accertamento tributario e di concordato preventivo biennale”
D.lgs. del 12 febbraio 2024 n. 13 pubblicato in GU n.43 del 21.02.2024.
Nell’ebook in pdf di 58 pagine, una prima analisi delle nuove misure.
In vigore il decreto legislativo sull'Accertamento che dà attuazione alle norme della legge delega di riforma fiscale consentendo l'immediata applicabilità delle disposizioni sul concordato biennale.
Il D.lgs. del 12 febbraio 2024 n. 13, in attuazione della delega per la riforma fiscale, è strutturato in due parti: la prima riguarda l'attività di accertamento", che ha tre forme, l'atto di accertamento, l'atto di recupero e quello automatizzato; la seconda introduce il concordato biennale.
Sull'atto di accertamento la novità è che l'amministrazione finanziaria non potrà emettere l'atto se non previo contraddittorio con il contribuente.
Per questo il testo del decreto viene strutturato in modo da coordinarlo con quello sullo statuto del contribuente.
Previste dunque disposizioni che garantiscano una migliore partecipazione del contribuente al procedimento accertativo, anche mediante l'utilizzo delle tecnologie digitali, con conseguente riduzione degli oneri amministrativi a carico dei contribuenti.
Nel rispetto della delega scattano poi la razionalizzazione e riordino delle disposizioni normative inerenti l’attività di analisi del rischio, nonché il potenziamento dell’utilizzo delle tecnologie digitali, anche con l'impiego di sistemi di intelligenza artificiale, al fine di ottenere, attraverso la piena interoperabilità tra le banche di dati, la disponibilità delle informazioni rilevanti e di garantirne il tempestivo utilizzo per la riduzione dei fenomeni di evasione ed elusione fiscale e per stimolare l’adempimento spontaneo dei contribuenti.
Si stabilisce poi che tutti gli atti, i provvedimenti, gli avvisi e le comunicazioni, compresi quelli che per legge devono essere notificati, potranno essere inviati tramite posta elettronica certificata. La nuova disciplina relativa al domicilio digitale si estende agli atti e alle comunicazioni dell’agente della riscossione.
Il D.lgs. introduce a seguire la revisione della disciplina generale degli atti finalizzati al recupero dei crediti non spettanti o inesistenti, utilizzati indebitamente in compensazione, per i quali scatterà un unico procedimento accertativo, indipendente dalla natura del credito indebitamente utilizzato in compensazione.
La seconda parte del provvedimento è invece destinata al concordato preventivo biennale. Potranno accedere i contribuenti di minori dimensioni, titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo, residenti nel territorio dello Stato, compresi i contribuenti forfettari. Entro il mese di aprile l'Agenzia delle entrate formulerà una proposta per la definizione biennale del reddito derivante dall’esercizio d’impresa, o dall’esercizio di arti e professioni, rilevante ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione netta rilevante ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive. Il contribuente può aderire alla proposta di concordato entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Premessa
TITOLO I – DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PROCEDIMENTO ACCERTATIVO
1. Contraddittorio obbligatorio
1.1 Invito al contraddittorio presente in tutti gli accertamenti
1.2 Adesione ai verbali di constatazione
1.3 Istanza del contribuente e termini
1.4 Competenza per gli accertamenti ai soci
1.5 Procedura unica di accertamento per crediti inesistenti o non spettanti
1.5.1 Termini di decadenza differenziati
1.6 Notificazioni e comunicazioni via PEC
1.7 Coordinamenti ed entrata in vigore delle nuove disposizioni
2. Analisi del rischio con intelligenza artificiale
2.1 Accesso a tutte le banche dati
2.2 Arriva l'intelligenza artificiale per l'analisi di rischio
2.3 Accessi a tutte le banche dati
2.4 Tutele per le sole analisi di rischio
2.5 Coordinamento attività di analisi del rischio
2.6 Attività congiunte tra Entrate e Finanza
3. Cooperazione internazionale per la lotta all'evasione
3.1 Più facile lo scambio di informazioni antievasione con amministrazioni estere
3.2 Verifiche congiunte con funzionari esteri
3.3 Controlli simultanei e verifiche congiunte
4. Prevenzione e contrasto all'evasione IVA per operazioni intracomunitarie
4.1 Garanzia obbligatoria per le operazioni intracomunitarie di soggetti esteri
4.2 Nuovi requisiti per il rappresentate fiscale
5. Revisione dei termini di prescrizione e decadenza per il recupero dell'imposta sui premi di assicurazione
5.1 Ammesse le dichiarazioni tardive
5.2 Rivisti i termini di prescrizione e decadenza
TITOLO II - DISCIPLINA DEL CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE
6. Finalità e ambito di applicazione del concordato biennale
6.1 Le regole previste nella legge delega di riforma fiscale
6.2 L'applicazione in dettaglio
6.3 Contribuenti e redditi
6.4 Regime sperimentale per i contribuenti forfettari
7. Acquisizione dei dati e elaborazione della proposta
7.1 Software per l'acquisizione dei dati
7.2 Profilazione del contribuente e oggetto della proposta
7.3 L'algoritmo di calcolo per i soggetti ISA
7.4 Altri dati e tutela della privacy
7.5 Tempistiche di adesione al concordato
8. Regole per i soggetti ISA e casi di esclusione
8.1 Concordato a prescindere dal punteggio di affidabilità
8.2 Requisiti per l'accesso
8.3 Casi di esclusione
9. Adempimenti e rinnovo della proposta
9.1 Concordato e pagamenti
9.2 Ammesso il ravvedimento operoso per mettersi in regola con i pagamenti
9.3 Confermati gli obblighi contabili e dichiarativi
9.4 Rinnovo della proposta di concordato
10. Redditi oggetto di concordato
10.1 I redditi da lavoro autonomo
10.2 Reddito minimo di 2.000 euro
10.3 I redditi d'impresa
10.4 Il valore della produzione netta oggetto di concordato
10.5 Nessun effetto del concordato sull'IVA
11. Imponibile e determinazione degli acconti
11.1 Niente imposte sui redditi aggiuntivi rispetto a quelli oggetto di concordato
11.2 Uscita dall'accordo in caso di perdite consistenti
11.3 Accesso ai benefici premiali
11.4 Il calcolo degli acconti
12. Cessazione e decadenza
12.1 Stop al concordato se si cambia attività
12.2 Quando si decade dall'accordo
12.3 La lista delle violazioni che fanno decadere dal concordato
13. Il concordato per i contribuenti forfettari
13.1 Regole di accesso
13.2 Accettazione della proposta e obblighi del contribuente
13.3 Reddito oggetto del concordato
13.4 Con il concordato nessun effetto sull'IVA
13.5 Niente imposte aggiuntive in caso di aumento dei ricavi
13.6 Uscita dal regime per circostanze eccezionali
13.7 Cessazione per chiusa dell'attività o irregolarità
14. Attività di accertamento
14.1 Niente controlli induttivi per chi aderisce
14.2 Più controlli su chi rifiuta l'accordo
14.3 No alla remissione in bonis per chi non risponde nei tempi alla proposta
14.4 Reddito effettivo da considerare per i benefici fiscali e l'ISEE
14.5 Commissione di esperti sul software con parere non vincolante
15. Termini di accettazione della proposta di concordato
15.1 Un mese in più per l'acconto e i termini per l'adesione al concordato
15.2 Nuove scadenze fiscali per gli anni 2024 e 2025
