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Il presente contributo si prefigge l’obiettivo di descrivere sinteticamente le norme rilevanti sul piano penale contenute nel Codice della Crisi e dell’Insolvenza, con un’attenzione particolare alle novità recate dal D. Lgs. n. 14/2019 rispetto alla Legge Fallimentare e alle altre normative rilevanti nel caso in discussione.
La disciplina dettata dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza sul punto riprende in larga misura la disciplina già tracciata dalla Legge Fallimentare, mantenendo in gran parte inalterata la struttura di fondo.
Non mancano, tuttavia, talune innovazioni che paiono meritevoli di attenzione e che in questo contributo sono state poste in rilievo.
Fa parte dell'Abbonamento Circolare sul Codice della Crisi d'Impresa
Autore: Avv. Filippo Ghignone
Avvocato del Foro di Bologna
Dottore di ricerca in Diritto Fallimentare
Autore: Avv. Benedetta Ravaioli
Avvocato del Foro di Bologna
Comitato scientifico della Rivista
Avv. Filippo Ghignone - Studio Maffei Alberti e Associati
Avv. Giuseppe Leogrande - Studio Maffei Alberti e Associati
Direttore Responsabile
Luigia Lumia
Abstract
Sommario.
1. Premessa.
2. La precisazione di taluni concetti, tra forma e sostanza.
3. Le novità in tema di procedure di allerta e composizione assistita della crisi
4. Le novità in tema di OCRI.
5. Le novità in tema di procedure di regolazione della crisi e dell’insolvenza.
5.1 Le misure protettive.
6. Le novità in tema di strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza.
6.1 Profili generali di carattere procedurale.
6.2 I piani attestati di risanamento.
6.3 Gli accordi di ristrutturazione dei debiti.
6.4 Il concordato preventivo.
7. Le novità in tema di liquidazione giudiziale.
Il presente contributo ripercorre in termini sintetici l’ultimo intervento normativo, con l’intenzione di fornire al lettore una prima analisi delle novità introdotte.
Il d.lgs. n. 147 del 26 ottobre 2020 è intervenuto a distanza di circa venti mesi dalla pubblicazione del Codice della Crisi e dell’Insolvenza introducendo una serie di integrazioni e modifiche anche di rilievo, che paiono destinate a modificare l’assetto normativo complessivo voluto dal legislatore della riforma.
Fa parte dell'Abbonamento Circolare sul Codice della Crisi d'Impresa
Autore: Avv. Filippo Ghignone
Avvocato del Foro di Bologna
Dottore di ricerca in Diritto Fallimentare
Comitato scientifico della Rivista
Avv. Filippo Ghignone - Studio Maffei Alberti e Associati
Avv. Giuseppe Leogrande - Studio Maffei Alberti e Associati
Direttore Responsabile
Luigia Lumia
Abstract
Sommario.
1. Premessa.
2. La precisazione di taluni concetti, tra forma e sostanza.
3. Le novità in tema di procedure di allerta e composizione assistita della crisi
4. Le novità in tema di OCRI.
5. Le novità in tema di procedure di regolazione della crisi e dell’insolvenza.
5.1 Le misure protettive.
6. Le novità in tema di strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza.
6.1 Profili generali di carattere procedurale.
6.2 I piani attestati di risanamento.
6.3 Gli accordi di ristrutturazione dei debiti.
6.4 Il concordato preventivo.
7. Le novità in tema di liquidazione giudiziale.
Il lavoro quale elemento cardine dell’ordinamento italiano non trovava adeguato spazio, né tutela nel sistema complesso delle procedure concorsuali.
Il d.lgs. n. 14/2019, che ha profondamente riformato la materia concorsuale e introdotto il “Nuovo Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza” prevede, per la prima volta, una disciplina ad hoc per i rapporti di lavoro dipendente.
L’opera si propone di analizzare l’evoluzione della rilevanza che la tutela del lavoro dipendente, ma non solo, ha assunto nella disciplina concorsuale, fondata finora prevalentemente sulla tutela del diritto di credito.
La ricerca e la rilevanza di soluzioni conservative, alternative alla liquidazione dell’impresa, l’introduzione di sistemi di allerta tali da assicurare un tempestivo e più proficuo intervento nella gestione della crisi rappresenta la chiave di volta nell’individuazione di punti di contatto tra due materie che, finora, sono state delineate quali due rette parallele dirette al perseguimento di obiettivi diametralmente opposti.
Questa una delle linee fondamentali della riforma che viene compiutamente illustrata comunque nella prospettiva della sua entrata in vigore.
Mariaelena Belviso
affronta il tema della tutela del lavoro nella crisi d’impresa con una tesi di laurea in Giurisprudenza, dal titolo “Diritto del lavoro e diritto fallimentare: prospettive di dialogo”, votata con lode, presso l’Università LUMSA di Roma. Approfondisce tale tematica anche durante il tirocinio svolto, dal 2017 al 2019, presso la Sezione Lavoro della Corte di Cassazione.
1. Impresa e lavoro nella crisi
1. Diritto fallimentare e diritto del lavoro: un rapporto complesso
1.1. La sua evoluzione: le origini
1.2. La Legge fallimentare del 1942
1.3. Dagli anni Settanta al Duemila: il nuovo rapporto tra impresa e lavoro nel quadro della nuova congiuntura economica
1.4. Gli anni Duemila: la valorizzazione della circolazione dell’impresa
1.5. Verso una nuova riforma: un cantiere aperto
1.6. Il nuovo disegno di riforma: la rinnovata centralità dell’impresa
2. La priorità progressivamente assegnata alla conservazione del patrimonio aziendale ed alla salvaguardia dell’occupazione
3. Dal fallimento alla liquidazione giudiziale
4. La nozione di crisi d’impresa
4.1. Crisi d’impresa e insolvenza nel nuovo Codice della crisi
5. L’allerta: osservazioni preliminari
5.1. La rilevanza dell’allerta. Modelli preventivi di Francia, Germania e Spagna
5.2. L’allerta nel d.lgs. n. 14/2019. Gli indicatori della crisi
5.2.1. Il ruolo degli organi di controllo societari
5.2.2. L’obbligo di segnalazione dei creditori pubblici qualificati
6. Il datore di lavoro. Il nuovo art. 2086 c.c.
2. Oltre la crisi: la prosecuzione dell’impresa
1. Conservazione dell’impresa e salvaguardia dell’occupazione
2. L’amministrazione dell’azienda nella procedura fallimentare
2.1. L’esercizio provvisorio dell’attività d’impresa
2.2. L’esercizio provvisorio endofallimentare
2.3. L’affitto endofallimentare dell’azienda
3. Vicende circolatorie dei complessi aziendali e rapporti di lavoro
3.1. L’affitto d’azienda esofallimentare
3.2. Il trasferimento dell’azienda e del ramo d’azienda
3.2.1. Effetti del trasferimento sui rapporti di lavoro
3.3. Le modifiche introdotte dal d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14
3. Il rapporto di lavoro nella fase liquidatoria dell’impresa
1. I rapporti di lavoro nella crisi d’impresa tra sospensione e continuità
1.1. La dibattuta questione dell’applicabilità dell’art. 72 del r.d. n. 267/1942
2. La liquidazione giudiziale. Finalità, presupposti e requisiti
2.1. Gli effetti dell’apertura della liquidazione giudiziale. Formazione dello stato passivo
3. Gli effetti dell’apertura della procedura sui rapporti giuridici pendenti
4. I rapporti di lavoro subordinato: l’art. 189 del Codice della crisi
5. Gli ammortizzatori sociali e la crisi d’impresa
5.1. L’accesso obbligato alla CIGS delle imprese in crisi. L’art. 3 della legge 23 luglio 1991, n. 223
5.2. L’abrogazione del beneficio nel quadro della riforma degli ammortizzatori sociali nella legge Fornero. La cassa integrazione in deroga
5.3. La riforma degli ammortizzatori sociali nel Jobs Act
5.4. L’accesso selettivo alla CIGS delle imprese in crisi
6. Crisi d’impresa e previdenza sociale
6.1. Tutela previdenziale
6.2. Fondo di garanzia
4. Strumenti alternativi di gestione della crisi d’impresa
1. Strumenti individuali di gestione della crisi d’impresa
1.1. Flessibilità dei rapporti di lavoro: interventi sull’orario di lavoro
1.2. Riorganizzazione delle mansioni: il nuovo art. 2103 c.c.
2. Strumenti alternativi all’estinzione di alcuni rapporti di lavoro: il distacco
3. Metodi alternativi alla cessazione di alcuni rapporti di lavoro
3.1. Dimissioni incentivate
3.2. Pensionamento anticipato
4. Strumenti collettivi di gestione della crisi
4.1. Contratti di prossimità
4.2. Contratti di solidarietà
4.3. L’outplacement, riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori
4.4. Lo smart working
5. Workers buyout. Nuove forme di conservazione dell’impresa
5. La prosecuzione dell’impresa nel concordato preventivo
1. Le procedure alternative alla liquidazione giudiziale
2. Il concordato preventivo
3. L’esercizio provvisorio nel concordato preventivo
4. Le modifiche dell’istituto introdotte dal d.l. n. 83/2015, convertito nella legge 6 agosto 2015, n. 132
5. Il concordato preventivo nel nuovo Codice della crisi d’impresa
5.1. Continuità aziendale diretta e indiretta. Il giudizio di prevalenza
5.2. Continuità aziendale e mantenimento dei livelli occupazionali
5.2.1. Concordato preventivo e rapporti di lavoro
6. Accesso al concordato e presupposti per l’accesso alla procedura
6.1. Proposta e piano di concordato
7. Gli effetti della presentazione della domanda di concordato
8. Proposte ed offerte concorrenti
9. Omologazione del concordato
10. Il concordato nella liquidazione giudiziale
6. Strumenti negoziali della crisi nel nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza
1. Strumenti negoziali stragiudiziali
2. I piani attestati di risanamento nella Legge fallimentare
3. Accordi in esecuzione dei piani attestati di risanamento nel d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14
4. Gli accordi di ristrutturazione dei debiti nella Legge fallimentare
5. Gli accordi di ristrutturazione dei debiti: le modifiche introdotte dal d.lgs. n. 14/2019
6. Convenzione di moratoria
7. Transazione fiscale e crediti contributivi
7. La composizione della crisi da sovraindebitamento
1. La crisi da sovraindebitamento. Premessa
1.1. La composizione della crisi da sovraindebitamento
1.2. La procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento nel nuovo Codice della crisi d’impresa
1.3. La ristrutturazione dei debiti
1.4. Il concordato minore
1.5. La liquidazione controllata
2. L’impresa agricola
3. I rapporti di lavoro e la loro sorte nelle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento
8. Profili processuali
1. Premessa metodologica
2. La giurisdizione
3. La competenza. La disciplina attuale
4. La competenza nel nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza
5. Disciplina attuale. Le cause pendenti alla data di dichiarazione di fallimento
5.1. Principi generali: gli artt. 24 e 52 r.d. n. 267/1942 e gli articoli 409 e 423 c.p.c.
5.2. Le azioni di accertamento: mero accertamento e accertamento funzionale
5.3. Le azioni costitutive
5.4. Azioni di condanna e par condicio creditorum
5.4.1. Crediti di lavoro tra il rispetto della par condicio creditorum e la loro specifica natura. L’applicabilità della sospensione feriale dei termini (Cass., S.U., n. 10944/2017)
6. Le cause già definite alla data della dichiarazione di fallimento
7. Le sentenze di accoglimento della domanda del lavoratore
8. Le sentenze di rigetto della domanda del lavoratore
9. L’accertamento della crisi e dell’insolvenza nel nuovo Codice
10. Il procedimento di composizione assistita della crisi
11. Il ruolo e il funzionamento dell’OCRI
11.1. L’accesso alle procedure di regolazione della crisi e dell’insolvenza
12. Il procedimento unitario per l’accesso alle procedure di regolazione della crisi o dell’insolvenza
13. Il procedimento per l’apertura della liquidazione giudiziale. La rinuncia alla domanda
13.1. La dichiarazione di apertura della liquidazione giudiziale. Il reclamo
13.2. Formazione, esecutività e impugnazione dello stato passivo
14. Procedure di regolazione concordata
14.1. Il concordato preventivo
Il presente lavoro, prendendo l’abbrivio dall’analisi dettagliata della gestione normativa della crisi, indaga gli ambiti disciplinati dal legislatore del codice della crisi alla luce dei principali contributi dottrinali in materia di crisi aziendali, procedure concorsuali e piani di risanamento.
All’interno di tale disamina si inseriscono le annotazioni sui risultati ottenuti dall’istituto della transazione fiscale accompagnati da un’analisi empirica diretta a verificare i fattori chiave per la positiva valutazione dell’istanza di transazione.
Il fine ultimo e principale dell’opera è infatti quello di trasmettere al professionista gli strumenti necessari affinché possa stilare una proposta transattiva di successo.
Antonina Giordano
Giornalista e tributarista. Direttore tributario per il MEF ha ricoperto prestigiosi incarichi presso l’Agenzia delle entrate dove, tra l’altro, per anni ha scritto moltissimi articoli, risposto ai quesiti dei contribuenti nella redazione della rivista Fiscooggi e tenuto interviste per programmi RAI. È autrice di oltre 1.500 articoli e di 17 libri in materia economico-tributaria, pubblicati dalle maggiori case editrici di settore.
Raffaella Salerno
Avvocato e dottore di ricerca in Economia aziendale. Lavora all’Agenzia delle entrate ove si occupa di questioni in ambito comunitario e internazionale in materia di convenzioni e trattati, di consulenza per gli investitori esteri e per gli organismi internazionali, curando altresì risposte ad interpellanze parlamentari. Svolge attività di formazione e docenza in materia di fiscalità internazionale e collabora assiduamente con la stampa specializzata. Autrice di svariate pubblicazioni in materia di diritto internazionale e politica economica.
1 Dalla legge fallimentare al Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza: le ragioni della riforma globale
1 La crisi economica e finanziaria e l’ordinamento tributario
2 La gestione della crisi d’impresa nella normativa: dallo Stato unitario alla legge fallimentare del 1942
3 La Commissione Trevisanato
4 L’avvio legislativo del processo di riforma: l’introduzione della transazione fiscale. I problemi applicativi dell’art. 182-ter
4.1 Impatto della novella del 2006 nell’evoluzione normativa dell’istituto del concordato preventivo
4.2 Gli “aggiustamenti” normativi successivi
4.3 Le criticità applicative della transazione fiscale ex art. 182-ter nella dottrina, nella giurisprudenza e nella prassi
5 La risposta alla crisi in seno all’Unione Europea
6 I modelli di prevenzione dell’insolvenza presenti in altri Stati dell’UE
6.1 Il sistema di prevenzione anglosassone
6.2 Il sistema di prevenzione tedesco
6.3 Il sistema di prevenzione francese
6.4 Il sistema di prevenzione spagnolo
7 La Commissione Rordorf
8 La riformulazione della transazione fiscale ex art. 182-ter nella legge di bilancio per l’anno 2017: il trattamento dei crediti fiscali e contributivi
9 Verso la Riforma globale: un nuovo concetto di crisi d’impresa e dell’insolvenza
10 Il Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza. Prime considerazioni de iure condendo
10.1 La struttura e la ratio
10.2 I sistemi di allerta
10.3 Considerazioni critiche de iure condendo
10.3.1 Le norme del CCII alla prova della vacatio legis
10.3.2 Le modifiche previste nella bozza di decreto correttivo
10.3.3 L’impatto della situazione emergenziale prodotta dalla pandemia da Covid-19 sulle imprese e il CCII. Il “decreto liquidità”
2 Crisi e risanamenti nel governo di azienda
1 La crisi e il successo
2 La crisi e le sue determinanti: un’analisi della letteratura
3 La gestione della crisi: approcci, percorsi, soluzioni
3.1 Il piano attestato di risanamento
3.2 Gli accordi di ristrutturazione del debito
3.3 Il concordato preventivo
3 La centralità del piano di risanamento nei percorsi di composizione della crisi d’azienda
1 Il piano di risanamento: requisiti e struttura
2 Il ruolo e le finalità del piano di risanamento
3 Il contenuto della relazione del professionista attestatore
4 Il trattamento dei crediti tributari
1 Excursus normativo del trattamento dei crediti tributari nel contesto delle procedure di gestione della crisi: dalla riforma del 2006
2 … al superamento del divieto di falcidia del credito IVA (legge 11 dicembre 2016, n. 232)
3 Le modifiche introdotte dalla legge n. 232 del 2016: una sintesi
4 Il contenuto della proposta transattiva
5 Il trattamento dei crediti tributari nelle procedure di composizione della crisi: un’analisi empirica
1 Il trattamento dei crediti tributari: lo stato dell’arte e gli obiettivi della ricerca
2 La metodologia della ricerca
3 L’analisi dei risultati
4 La discussione dei risultati
Considerazioni conclusive
Appendice – Riferimenti normativi, di prassi e di giurisprudenza
Bibliografia
eBook in pdf di 61 pagine sulla gestione strategica e la prevenzione della crisi di impresa, per aiutare l'imprenditore a valutare costantemente le minacce e le opportunità.
Quando si pensa alla prevenzione della crisi di impresa si fa riferimento spesso alla costruzione di modelli che portano alla tempestiva individuazione di eventuali anomalie nella redditività e nei deficit patrimoniali e finanziari.
In realtà, molto spesso, quando una società inizia ad avvertire i primi segni di crisi – tensioni finanziarie, ritardi nei pagamenti, calo del fatturato etc – la crisi è già in atto e ha avuto le prime vere manifestazioni molto tempo prima. Quindi, affrontare la crisi cercando di intercettarla nell’anomalia degli indici di bilancio o nel misurare l’entità del deficit economico o patrimoniale è certamente sbagliato, perché potrebbe essere troppo tardi.
Questo breve volume vuole porre l’attenzione sulla necessità di valutare costantemente le minacce e le opportunità con cui ogni imprenditore deve misurarsi quotidianamente. Alcuni argomenti saranno trattati con finalità divulgative senza particolari approfondimenti; ritenendo che la cosa più importante sia introdurre alcuni concetti e nuovi punti di vista che ciascuno potrà vedere e studiare in modo più dettagliato.
Solo una approfondita conoscenza del contesto esterno in cui si opera e una continua analisi della propria impresa e delle sue performance, non solo economiche e non solo quantitative, possono consentire all’imprenditore, grande e piccolo, di conservare la continuità gestionale e la giusta e remunerativa profittabilità del business, o, al contrario, decidere di uscire dal mercato o entrare in nuovi settori.
Le crisi degli ultimi anni e la recente situazione di stallo generata dalla diffusione del coronavirus confermano palesemente che la gestione dell’impresa è ontologicamente soggetta a rischio e che per mitigare quest’ultimo e garantire la continuità serve una costante e profonda, più o meno articolata, analisi strategica della propria impresa.
Non ci sono altri modi per prevenire la crisi se non quello di sforzarsi di guardare avanti e oltre la propria finestra, distogliendo lo sguardo dalla quotidianità e immaginando cosa potrebbe accadere nel prossimo futuro.
Introduzione
1. La gestione delle imprese nel nuovo contesto economico
1.1 Le crisi e le mutate condizioni globali
1.2 La variabilità economica
1.3 L’importanza di saper prevedere i trend del futuro
2. Modelli quantitativi e qualitativi per individuare la crisi di impresa
2.1 l’analisi aziendale e la pianificazione strategica
2.2 Un modello quantitativo semplice
2.3 Il rischio degli investimenti, un altro modello quantitativo
2.4 Il livello di indebitamento ottimale
2.5 Un modello quantitativo più elaborato
2.6 le informazioni qualitative, gli indicatori previsti nell’ISA 570
2.7 La gestione dei rischi di impresa nella prevenzione della crisi
3. L’analisi del vantaggio competitivo nella prevenzione della crisi
3.1 Il vantaggio competitivo
3.2 La leadership di costo
3.3 Il vantaggio competitivo derivante dalla differenziazione
3.4 L’analisi della differenziazione dal lato della domanda
3.5 L’analisi della differenziazione dal lato dell’offerta
3.6 la catena del valore
3.7 La gestione delle risorse
4. I fattori positivi e critici nella gestione organizzativa e nel governo societario
4.1 L’organizzazione aziendale
4.2 il governo societario e la performance economica
Il testo affronta in modo completo la revocatoria fallimentare nei confronti delle banche, privilegiandone laspetto pratico sulla base della più recente giurisprudenza della Cassazione e dei Tribunali italiani. Lopera è rivolta ai curatori fallimentari, ai periti, alle banche, ed ai legali che li assistono. I principali argomenti trattati riguardano i vari aspetti della revocatoria, la difficile convivenza degli articoli 67 e 70 L.F., lanalisi delle varie interpretazioni, esemplificazioni e una pratica check-list. Tutto questo sulla base della legge fallimentare attuale, aggiornata dal D.L. 23/2020 ed anche sulla base della riforma del Codice della Crisi, che entrerà in vigore il 1° settembre 2021, con un accenno alla bozza di decreto correttivo ad oggi nota. Viene esemplificata la concreta impostazione di una azione revocatoria, dalla richiesta del curatore alla CTU, con sviluppo dei conteggi con metodi diversi. Vengono proposte più esemplificazioni numeriche di azioni revocatorie effettuate nella pratica, con relativi conteggi. È riportata anche unampia e aggiornatissima rassegna della giurisprudenza specifica di circa 70 sentenze. Giuseppe Rebecca Dottore commercialista in Vicenza dal 1972. Consulente tecnico dufficio per i Tribunali di Bologna, Bolzano, Ferrara, Mantova, Milano, Padova, Ravenna, Rovigo, Udine, Verona, Vicenza, e per la Corte di Appello di Venezia. È stato componente di numerose Commissioni di studio istituite dal Consiglio Nazionale dellOrdine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. È autore di oltre ottocento pubblicazioni, principalmente in materia fiscale, societaria, fallimentare e di arbitrato e ha coordinato o partecipato ad opere collettanee. È abitualmente relatore in pubblici convegni. (www.studiorebecca.it).
Il volume, lungi dal voler offrire una trattazione sistematica di tutte le norme del CCII come farebbe un trattato o un commentario, è stato pensato piuttosto per approfondire criticità e risvolti operativi di quegli aspetti del nuovo impianto normativo che maggiormente impattano sullattività dei soggetti a vario titolo interessati alla prevenzione o al trattamento delle crisi aziendali. Il frutto dellattività svolta dai 30 Autori è dunque un volume composto da ben 23 contributi, suddivisi in 4 parti che riflettono le macro-aree di interesse dei soggetti a cui il volume è rivolto: I. allerta e composizione assistita della crisi; II. strumenti di regolazione della crisi da sovraindebitamento; III. procedure di risanamento per la regolazione della crisi e dellinsolvenza; IV liquidazione giudiziale. Lopera è il secondo contributo sul tema della crisi e del risanamento dimpresa prodotto dal Gruppo di Studio costituito nel 2017 in seno allIstituto per il Governo Societario (IGS), composto da giuristi e aziendalisti con ampia conoscenza e esperienza nel campo delle procedure di regolazione delle crisi aziendali. Lobiettivo con il quale il Gruppo ha operato per affrontare questa nuova sfida intellettuale e professionale è stato quello di individuare ed evidenziare possibili aspetti critici delle nuove disposizioni normative, eventualmente avanzare proposte migliorative o interpretative, approfondire i risvolti pratici e operativi che impatteranno sullattività di imprenditori, organi societari e professionisti a vario titolo coinvolti nelle vicende aziendali. Per garantire la qualità dellopera, tutti i contributi che la compongono sono stati sottoposti al vaglio di un Comitato Scientifico, composto da eminenti accademici che, per ragioni di studio e di pratica professionale, sono riconosciuti tra i massimi esperti nel campo della crisi e del risanamento dimpresa. LIstituto per il Governo Societario (IGS) È un Associazione che ha come obiettivo la promozione dello studio e dellapprofondimento delle tematiche relative al governo societario. Lente è costituito da una pluralità di soggetti che operano, a diverso titolo, nella realtà imprenditoriale. Tra questi, professionisti, imprese, istituzioni ed Università. Listituto si pone come organismo imparziale e indipendente in grado di aggregare competenze ed istanze trasversali per la soluzione di problemi di comune interesse. La sua attività è, pertanto, finalizzata a favorire il confronto e il dibattito sulle problematiche attinenti alla corporate governance, a individuare soluzioni a tali problematiche e a contribuire in modo significativo allo sviluppo di modelli condivisi. La costituzione dellAssociazione deriva dallesigenza di creare in Italia un punto di analisi privilegiata, al quale possano partecipare, in unottica di dialogo continuo, tutti i soggetti coinvolti nel governo societario. Punto dal quale promuovere studi ed iniziative al fine, per un verso, di contribuire a delineare sistemi di buon governo societario, per altro verso, di intervenire in modo dialettico e costruttivo anche sulla definizione della sulla normativa. Lungi dal rappresentare i meri interessi degli associati, dunque, lIstituto si propone quale luogo di confronto e si pone il generale obiettivo di sviluppare una cultura del buon governo societario, non solo attraverso la proposta di soluzione ai problemi, anche interpretativi, ma anche tramite la sensibilizzazione dei diversi soggetti coinvolti. (www.istitutogovernosocietario.it).
L'e-Book, tenendo conto del rinvio a settembre 2021 dell'entrata in vigore di tutto il Codice della Crisi disposto dal Decreto Liquidità, esamina le norme già entrate in vigore tra le quali si annoverano, quale parte integrante del sistema dell’allerta, non ancora in vigore, gli assetti organizzativi dell’impresa (art. 375 CCII) e gli assetti organizzativi societari (art. 377 CCII). Poi le norme sulla Responsabilità degli amministratori (art. 378 CCII ) e la Nomina degli organi di controllo (art. 379 CCII così come modificato dall’art. 8 comma 6-sexies della L. 8/2020 (Decreto milleproroghe).
Inoltre verranno esaminate anche le norme, anch’esse già in vigore, relative a:
Queste ultime disposizioni, entrate in vigore il 16 marzo 2019 e facenti parte del diritto positivo a tutti gli effetti, si possono distinguere anche a seconda della valenza che esplicheranno all’interno dell’Ordinamento: la n. 1 e la n. 2 hanno caratteristiche meramente processuali e verranno trattate congiuntamente, la n. 3, la n. 4, la n. 5 e la n. 6 parrebbero asservite a funzioni di mero funzionamento, la 7 rivisita parzialmente il regime delle garanzie nel settore dell’edilizia, mentre quelle inerenti gli assetti, la nomina degli organi di controllo e la responsabilità degli amministratori incidono profondamente nella vita e nella gestione dell’impresa e nelle vicende dell’organo gestorio assumendo, quindi, una valenza di carattere sostanziale volte a predisporre le condizioni ottimali per poter dare applicazione alla Riforma e, in particolare, proprio alle procedure di allerta oggi rinviate al 1° settembre 2021.
La loro disamina, in questa sede, non seguirà l’ordine cronologico delle norme che le prevedono, bensì quello dell’impatto che hanno provocato e che provocheranno sul tessuto economico nazionale.
Pertanto verranno trattate prima le disposizioni aventi carattere sostanziale sugli assetti organizzativi, sulla responsabilità degli amministratori e sulla nomina degli organi di controllo. A seguire le altre.
1. Premessa
2. Introduzione
3. Le norme relative all’assetto organizzativo dell’impresa
4. La nomina degli organi di controllo
4.1. L’organo di controllo nel codice della crisi
4.2. La continuità aziendale e il covid-19
4.2.1. Il principio della continuità aziendale
4.2.2. Le disposizioni temporanee
4.2.3. L’informativa di bilancio
5. La manipolazione dei conti
6. La responsabilità degli amministratori
6.1. La determinazione del danno risarcibile
7. La nuova competenza per materia e per territorio
7.1. La nuova competenza in capo al tribunale sede delle sezioni specializzate in materia di amministrazione straordinaria
7.2. La competenza territoriale dei procedimenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza relativi a gruppi di imprese di rilevante dimensione
7.3. L’individuazione del tribunale competente sulla base del centro degli interessi principali
8. Le certificazioni dei debiti contributivi e tributari
9. Area web riservata
10. L’albo degli incaricati della gestione e del controllo nelle procedure
11. Le spese di giustizia nel fallimento revocato
12. Le garanzie in favore degli acquirenti di immobili da costruire
13. Appendice - Normativa di riferimento
Valutare un’impresa sta diventando sempre più argomento di grande rilevanza professionale. Il riconoscimento dello stato di crisi di un’impresa, le differenti operazioni straordinarie realizzabili (fusioni, acquisizioni, spin-off, ricapitalizzazioni, ecc.), gli investimenti di venture capitalist e banche d’affari, pongono costantemente la problematica sui criteri da adottare per effettuare una stima obiettiva del valore del capitale economico.
L’autore fornisce un quadro completo di tutti i metodi di valutazione d’impresa, ne identifica gli aspetti positivi e negativi e la loro applicabilità ai casi concreti.
I casi specifici come la valutazione delle imprese edili o delle start-up, delle aziende in perdita, in dissesto finanziario o fallite, le piccole attività stimate con la “regola del pollice”, i vari criteri di stima degli asset specifici come i brevetti o i marchi, sono ampiamente trattati e corredati di molteplici esempi.
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Caratteristiche di base
Il software EValue è disponibile sotto forma di “Licenza d’uso” valida su un solo computer.
Il software EVALUE® è un software specialistico, realizzato da Easy Share Finance S.a.S. con l’applicativo Excel di Microsoft® Office, programmato in VBA per determinare il valore dell’impresa. Per il suo corretto utilizzo e funzionalità è necessario installare il tool su un PC in possesso dei seguenti requisiti tecnici:
ATTENZIONE: in mancanza dei requisiti tecnici sopra riportati non sarà possibile procedere all’installazione del software ed alla sua attivazione.
1 Capitale economico e valutazione
1.1 Caratteri generali
1.2 I processi di acquisizione e cessione di azienda
1.3 Valore soggettivo e valore oggettivo
1.4 Sinergie e possibili errori
1.5 Metodologie di valutazione e analisi del rischio
2 I metodi patrimoniali
2.1 Cenni introduttivi
2.2 I metodi patrimoniali semplici
2.3 Gli immobilizzi materiali
2.4 La valutazione degli altri asset
2.5 Le partecipazioni
2.6 Il carico fiscale sulle rivalutazioni
2.7 Il metodo patrimoniale complesso
2.8 Immobilizzi immateriali particolari: oneri pluriennali e avviamento
2.9 Esempio pratico di applicazione del metodo patrimoniale
2.10 Aspetti positivi, negativi e criticità dei metodi patrimoniali
3 I metodi applicati ai flussi di risultato
3.1 Criteri generali
3.2 Valore dell’impresa e struttura finanziaria
3.3 Il teorema di Modigliani-Miller
3.4 Il costo del capitale (WACC)
3.5 Rischio di credito e costo del capitale di debito
3.6 Costo del capitale proprio
3.7 Approfondimenti sul coefficiente Beta
3.8 Il criterio del tasso-opportunità
3.9 Esempio di calcolo del WACC
4 Il metodo reddituale
4.1 Introduzione al metodo reddituale
4.2 Il reddito da capitalizzare
4.3 L’operazione di normalizzazione del reddito
4.4 Il “fattore g” ovvero la previsione di crescita del reddito futuro
4.5 L’orizzonte temporale: rendita perpetua o limitata n anni
4.6 Un esempio di applicazione del metodo reddituale
4.7 Aspetti positivi, negativi e criticità del metodo reddituale
5 I metodi misti
5.1 Introduzione ai procedimenti misti
5.2 Il metodo del valore medio
5.3 Il metodo con stima autonoma del goodwill
5.4 I metodi misti applicati alle aziende con bassa redditività
5.5 Il calcolo del badwill
5.6 I limiti inferiori della valutazione del capitale economico
5.7 Esempi di applicazione dei metodi misti
6 Il metodo finanziario
6.1 Introduzione al metodo finanziario
6.2 I flussi monetari
6.3 L’analisi della metodologia
6.4 Criticità relative all’applicazione del metodo
6.5 Calcolo del valore finale o Terminal value
6.6 Esempio di applicazione del metodo finanziario
7 Il metodo Economic Value Added – EVA®
7.1 Introduzione al metodo EVA®
7.2 Il legame tra EVA® e Market Value Added (MVA)
7.3 Come si calcola EVA®: applicazioni pratiche del metodo
7.4 Esempio di calcolo del capitale economico con EVA®
7.5 Confronto DCF e EVA®
7.6 Previsione delle spese in capitale - CAPEX
8 I metodi diretti
8.1 Introduzione ai metodi diretti
8.2 L’“Ipotesi di Mercato Efficiente”
8.3 Le nuove frontiere: “la finanza frattale”
8.4 I metodi basati sui multipli
8.5 Metodo delle società comparabili
8.6 Il metodo delle transazioni comparabili
8.7 Multipli equity side e asset side
8.8 I metodi empirici, la “regola del pollice”
9 Valutazione di particolari tipi d’impresa
9.1 Introduzione al concetto di valutazione di particolari tipi d’impresa
9.2 La valutazione delle imprese edili
9.3 La valutazione di una società di leasing
9.4 La valutazione di start-up
10 Le valutazioni d’impresa in situazioni di crisi
10.1 Come si determina la crisi d’impresa
10.2 Come gestire la crisi d’impresa: il risanamento
10.3 Valutazione del capitale d’impresa in perdita irreversibile
10.4 Il metodo di rivalutazione totale dei cespiti ammortizzabili
10.5 Il metodo di rivalutazione controllata dei cespiti
10.6 La stima in assenza di rivalutazione dei cespiti
10.7 La valutazione di un’impresa fallita: esempio di perizia di stima
11 Le valutazioni degli intangible asset
11.1 La valutazione degli intangible: principi e finalità
11.2 Metodi di valutazione degli intangible
11.3 Valutazione del portafoglio brevettuale di un’impresa
11.4 E sempio di applicazione del “metodo del costo di riproduzione”
11.5 E sempio di applicazione del “metodo del premium price”
11.6 E sempio di applicazione del metodo “tassi di royalty comparabili”
11.7 Valutazione degli intangible con il metodo DCF e stima del WACC
12 La valutazione d’impresa alla luce dei PIV
12.1 Introduzione ai PIV
12.2 Tematiche fondamentali inerenti alla valutazione
12.3 Le configurazioni di valore ed i loro possibili attributi
12.4 I tassi di sconto nelle valutazioni
12.5 La valutazione d’imprese e rami d’azienda
Bibliografia
APPENDICE: IL SOFTWARE EVALUE®
A. Presentazione contenuti
B. Istruzioni per il funzionamento
C. Istruzioni per il download e l’apertura del programma EVALUE®
Il software Finalyst è un'applicazione in Cloud, strumento utile al professionista per l’analisi di dati di bilancio di una azienda o una pluralità di aziende a confronto, verifica il rispetto degli indici di allerta dettati dall’art. 13 co. 2 del codice della crisi, elaborare analisi di sensività e piani previsionali.
Tutte le analisi sono scaricabili in un report da condividere con clienti, istituti di credito e allegarli ad altri documenti.
I bilanci sono disponibili e pronti per l’analisi ed il reporting. Grazie al collegamento diretto con Infocamere è possibile analizzare il 100% dei bilanci delle società di capitale italiane oppure caricare velocemente un bilancio già a disposizione.
Finalyst è un software all-in-one, che mette a disposizione di aziende e professionisti una soluzione unica e completa per analizzare la gestione passata, le performance attuali e per pianificare le azioni prospettiche. Dati complessi riferiti all’azienda ed al settore sono resi semplici ed intuitivi, per consentire una lettura smart mettendo aziende e professionisti nella condizione di prendere consapevoli decisioni data-driven. Finalyst mette a disposizione dell’azienda un efficace sistema di pianificazione e controllo che, anche attraverso il calcolo degli indici di allerta, supporta l’implementazione dell’adeguato assetto organizzativo richiesto dal Nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza.
Nel dettaglio:
La licenza di Finalyst è annuale dalla data di acquisto, a rinnovo automatico, e si differenzia per il numero di società (anagrafica) che è possibile inserire nella propria dashboard. Per ogni società inserita sarà possibile scaricare i bilanci da Infocamere (senza costi aggiuntivi) ed eseguire tutte le tipologie di analisi. Per effettuare l’analisi benchmark sarà necessario inserire nella dashboard tutte le società che si vorranno confrontare.
A seguito dell’acquisto della licenza Finalyst PRO sarà possibile, in un secondo momento, aggiungere delle anagrafiche, per pacchetti da 50 unità. L’acquisto di anagrafiche aggiuntive non estenderà la durata della licenza.
