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Con l’entrata in vigore da luglio 2022 del codice della crisi sono molte le novità che impatteranno sulle imprese e sull’operatività degli organi di controllo, al fine di intercettare e gestire i segnali di tensione finanziaria.
Nel corso dei tre appuntamenti previsti dal ciclo di webinar, riconosciuti esperti del settore spiegheranno in modo sintetico, ma completo, il contenuto delle previsioni di legge.
Verrà inoltre illustrato come il Software Finalyst rappresenti un efficace strumento non solo per rispondere agli obblighi di legge previsti dal nuovo Codice ma anche impostare un efficace rapporto con le banche utile all’accesso al credito.
NB. è possibile iscriversi singolarmente al singolo webinar o a tutti e tre.
Giuliano Soldi
Dottore Commercialista e Revisore Legale con ampia esperienza nell'ambito della concessione, gestione e monitoraggio del credito, maturata in ambito bancario ed extra-bancario. Docente e formatore presso Ordini professionali e con CRIF Academy presso banche e confidi - Dal 2014 al 2016 Cultore della Materia per l’insegnamento di Bilancio del Corso di Laurea in Economia e Commercio presso l’Università di Milano-Bicocca.
Utile guida in pdf sulle modifiche che il codice della crisi ha apportato al diritto societario e alla gestione aziendale in tema di crisi di impresa e di insolvenza e liquidazione giudiziale: cosa devono fare amministratori e sindaci delle PMI dopo il decreto correttivo (D.Lgs.83/2022)
Con il presente testo, pdf di 92 pagine, si intendono illustrare le modifiche che il Codice della crisi ha apportato al diritto societario e alla gestione aziendale in tema di crisi di impresa e di insolvenza.
Nel primo capitolo si introduce l’argomento precisando il quadro giuridico di riferimento e le normative che hanno portato alla situazione attuale.
Il secondo capitolo affronta il tema spinoso degli indicatori economici e finanziari che sono in grado di predire la crisi di impresa, consentendo di anticiparla e risolverla.
Nel terzo capitolo viene trattato l’importante e innovativo sistema delle segnalazioni e della composizione negoziata della crisi.
Il quarto capitolo propone una disamina delle principali e più importanti novità e modifiche apportate al codice civile e in particolare al diritto societario.
Il quinto capitolo è riservato ai sistemi di programmazione e controllo di gestione che possono costituire un valido supporto alla gestione aziendale e al superamento della crisi di impresa.
Nel sesto capitolo, partendo dalle modifiche che il codice della crisi ha apportato all’impianto dei controlli previsti in tema di prevenzione della crisi di impresa, a tal fine si illustrano le prassi vigenti ed alcuni suggerimenti che i sindaci dovranno seguire in ipotesi di crisi di impresa.
Il settimo capitolo chiude il presente ebook trattando la responsabilità di amministratori e sindaci in tema di gestione di imprese in crisi.
Premessa
1. Introduzione al codice della crisi d’impresa
2. Gli indicatori della crisi d’impresa
2.1 La fenomenologia della crisi nel codice
2.2 L’analisi economica della crisi di impresa
2.3 Quali indicatori scegliere per monitorare l’andamento delle imprese
3. Le segnalazioni e l’ex procedura di allerta
3.1 La segnalazione dell’organo di controllo o “allerta” interna
3.2 La segnalazione della PA o “allerta” esterna
3.3 Possibili esiti della procedura: la composizione negoziata
3.4 Criticità
3.5 Misure premiali
4. La modifica del CCII al diritto societario
4.1 Gli assetti organizzativi e amministrativi e contabili dell’articolo 2086 c.c.
4.2 La modifica dell’articolo 2477 del codice civile: alcune riflessioni sulla nomina del revisore o del sindaco nelle PMI
4.3 Il controllo giudiziario dell’articolo 2409 del c.c.
4.4 La scelta tra sindaco e revisore nelle società a responsabilità limitata
5. Il controllo di gestione nella crisi di impresa come supporto per le attività dei revisori e dei sindaci
5.1 La pianificazione aziendale
5.2 Un modello di programmazione e controllo di gestione semplificato per le PMI
5.3 Un set di indicatori per il controllo di gestione da usare nell’analisi interna
6. I controlli dei sindaci sugli assetti organizzativi e amministrativi e contabili
6.1 Gli obblighi previsti dal Codice della crisi di impresa
6.2 Controlli sugli assetti organizzativi
6.3 Controlli sugli assetti amministrativi e contabili
7. Le responsabilità degli amministratori e dei sindaci alla luce delle nuove disposizioni
7.1 Premessa sulla responsabilità dell’organo amministrativo
7.2 Le responsabilità dei sindaci
Conclusioni
Bibliografia e sitografia e normativa
Le modifiche al Codice della crisi di impresa in attuazione della Direttiva UE 2019/1023; eBook in pdf di 174 pagine
D.Lgs. 17.06.2022 n. 83, pubblicato in G.U. il 1° luglio e in vigore dal 15 luglio 2022
L’esecutivo in considerazione del recepimento della direttiva (UE) 2019/1023 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, che ha modificato la direttiva (UE) 2017/1132 sulla ristrutturazione e sull'insolvenza, e in considerazione del recente intervento legislativo attuato lo scorso anno con il D.L. 118/2021 ha previsto un decreto che modifica in alcune parti il decreto legislativo 14 del 12 gennaio 2019 (di seguito il codice della crisi e dell’insolvenza o CCII” o il codice della crisi).
Questo decreto legislativo, come si preciserà nell’ultimo paragrafo (dove si riporteranno eventuali novità dell’ultim’ora) che precede le conclusioni, è stato approvato dal consiglio dei ministri in data 15 giugno 2022.
Giova ricordare che la direttiva UE aveva come obiettivo quello di ridurre le differenze tra le legislazioni nazionali in tema di gestione della crisi e dell’insolvenza, oltre che dell’esdebitazione, per evitare incertezze e difficoltà per gli investitori nello scegliere se investire in uno stato o in altri in funzione della diversità sui tempi di recupero dei crediti in presenza di procedure fallimentari, oltre che in generale in tema armonizzazione ed efficienza del diritto della crisi di impresa.
Il presente lavoro intende effettuare una ricognizione del decreto del 17 giugno 2022, il cui iter di approvazione si è concluso recentemente, e delle principali modifiche apportate alla norma vigente.
Per una migliore comprensione della riforma introdotta dal nostro esecutivo è importante fare un’analisi della direttiva UE del 2019 a cui il recente decreto è ispirata.
Introduzione
1. La direttiva UE 2019/1023
1.1 La stabilità finanziaria nella prospettiva della direttiva UE
2. Il decreto legislativo n. 83 del 17 giugno 2022 pubblicato in G.U. numero 152 del primo luglio 2022
2.1 Le novità del decreto che recepisce la direttiva UE insolvency
2.2 La composizione negoziata: il nuovo titolo secondo del CCII
2.3 La composizione negoziata e la figura dell’esperto
2.4 La piattaforma telematica nazionale
2.5 I doveri delle parti, la gestione della composizione e le misure protettive e cautelari
2.6 Le autorizzazioni del tribunale e i finanziamenti prededucibili
2.7 La conclusione delle trattative e i gruppi di imprese
2.8 Le misure premiali e le imprese sotto soglia
2.9 Concordato semplificato per la liquidazione del patrimonio articolo 25 - sexies
2.10 Le segnalazioni dell’organo di controllo, dei creditori pubblici qualificati e le segnalazioni delle banche e intermediari finanziari
3. Le altre modifiche rilevanti al codice della crisi di impresa
3.1 L’accesso alle procedure
3.2 Il concordato preventivo
3.3 Le misure cautelari e protettive e le norme sulla transazione
3.4 Il piano di ristrutturazione soggetto ad omologazione (PRO)
3.5 Strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza
3.6 Ulteriori modifiche di minor rilievo
Conclusioni
Appendice normativa
Il Decreto Legge n. 118 / 2021, coordinato con la Legge di conversione 21 ottobre 2021, n. 147, ha introdotto un nuovo strumento di ausilio alle Imprese per affrontare l'eventuale crisi in modo più efficace e tempestivo, con il coinvolgimento di Esperti nominati dalle Commissioni istituite presso le Camere di Commercio.
La nuova composizione negoziata per la soluzione della crisi d'impresa entrerà in vigore il prossimo 15 novembre 2021.
La norma costituisce un interessante opportunità lavorativa per il Professionista sia che svolga l'attività di consulente dell'Impresa sia che voglia assumere la nuova funzione di Esperto. Sono altresì previste agevolazioni ed incentivi per l'utilizzo del nuovo strumento e tra queste, le misure protettive e cautelari per la tutela dell'azienda, nonché le condizioni di esonero da responsabilità degli amministratori.
Il manuale prende in esame anche le disposizioni contenute nel Decreto Dirigenziale del Ministero della Giustizia del 28 settembre 2021 nonché le recenti modifiche al codice della Crisi d'impresa. Il volume fornisce agli Amministratori delle aziende, ai loro Professionisti e agli Esperti indipendenti un prezioso vademecum per l'accesso alla composizione negoziata della crisi d'impresa e per la gestione degli adempimenti successivi, completo di facsimili e check list fornite anche in versione online per la personalizzazione e la stampa. Il testo è arricchito di un tool in excel per la simulazione del compenso dell'esperto.
Daniela Savi Dottore Commercialista in Piacenza, revisore e membro di collegi sindacali in società quotate e non quotate. È docente sul tema della ristrutturazione del debito e di pianificazione gestionale per le aziende. Svolge da anni attività di consulenza societaria e di pianificazione aziendale per imprese, nonché di advisor in operazioni di risanamento economico-finanziario e ristrutturazione di aziende in crisi. Autrice di articoli e relatrice in convegni in materia di crisi d'impresa, ha realizzato il volume Gli adempimenti di Sindaci e Revisori(edizioni Maggioli). Svolge attività di attestatrice, curatore fallimentare, commissario liquidatore e commissario giudiziale, nonché di consulente per il Tribunale.
Manuale pratico in pdf di 81 pagine, sul nuovo sovraindebitamento previsto dalla Legge 3/2012 alla luce delle modifiche apportate dalla Legge 137/2020.
Semplificazioni in materia di accesso alle procedure di sovraindebitamento per le imprese e i consumatori.
Le novità in vigore dal 25 dicembre 2020
La Legge 18 dicembre 2020 n. 176 ha apportato importanti modifiche alla Legge 27 gennaio 2012 n. 3 con l’intento di favorire l’accesso alle procedure da sovraindebitamento in considerazione che l’attuale fase pandemica porterà inevitabilmente ad aumentare i soggetti interessati all’accordo, o al piano del consumatore o alla procedura di liquidazione dei beni.
Sono stati istituiti anche nuovi istituti giuridici che sono presenti nel nuovo CCII, quali le procedure familiari, l’esdebitazione del debitore incapiente che non ha nulla da offrire ai suoi creditori, la valutazione del merito creditizio in occasione dell’accesso a prestiti sia per la procedura di accordo che quella del piano del consumatore, la tanto attesa falcidia del debito per iva e ritenute, la tutela rinforzata sull’abitazione principale o sui beni strumentali in caso di continuità aziendale, le modifiche ai contratti di finanziamento con cessione del quinto, gli effetti sui soci che nelle società sono illimitatamente responsabili, l’omologa in caso di mancata adesione dell’amministrazione finanziaria.
Altre novità minori riguardano i contenuti delle relazioni particolareggiate, i termini di comunicazione ai creditori istituzionali, le azioni che può compiere il liquidatore dei beni nella procedura liquidatoria.
Le novità sono in vigore dal 25 dicembre 2020 e si applicano a tutte le procedure pendenti;
per il 1° settembre 2021 è previsto l’entrata in vigore del CCII, salvo ulteriori rinvii.
L’e-book evidenzia tutte le novità attraverso l’analisi in particolare della procedura dell’accordo, del piano del consumatore, della liquidazione dei beni individuando per ogni procedura i compiti del debitore, del gestore della crisi, del giudice.
Le novità riguardano:
Trovano trattazione anche l’esdebitazione secondo la vecchia Legge 3/2012, le sanzioni applicabili al debitore e all’OCC e la costituzione ed il funzionamento degli OCC.
Nell’ultima parte vengono trattati gli effetti della pandemia sulle varie procedure da sovraindebitamento.
Premessa
1. Definizione di sovraindebitamento
1.1 La definizione di sovraindebitamento secondo la Legge 3/2012
2. Soggetti ammessi
2.1 I soggetti ammessi ai sensi della Legge 3/2012
2.2 Il consumatore fideiussore
3. Procedure familiari
4. Proposta del debitore
4.1 La falcidia del debito iva
4.2 L'inammissibilità
4.3 Gli effetti sui soci illimitatamente responsabili
4.4 La modifica al contenuto del piano del consumatore per i contratti di finanziamento con cessione del quinto
4.5 La tutela rinforzata dell’abitazione principale
4.6 La tutela rinforzata sui beni strumentali in caso di continuità aziendale
4.7 Il termine per le comunicazioni ai creditori istituzionali
5. Deposito e contenuto della proposta
6. Contenuti delle relazioni particolareggiate
7. Accordo di composizione della crisi
7.1 La procedura di accordo
7.2 La fase iniziale
7.3 La formazione della proposta
7.4 I contenuti della relazione particolareggiata nell’ accordo di composizione
7.5 Il procedimento
7.6 Il raggiungimento dell’accordo
7.7 L’omologazione dell’accordo
7.8 Il merito creditizio nell’accordo
7.9 L’omologa dell’accordo in mancanza di adesione dell’Amministrazione Finanziaria
7.10 L’esecuzione dell’accordo
7.11 L’impugnazione e la risoluzione dell’accordo
8. Il piano del consumatore
8.1 La procedura di piano del consumatore
8.2 Il procedimento
8.3 Il merito creditizio nel piano del consumatore
8.4 La relazione particolareggiata nel piano del consumatore
8.5 Gli effetti dell’omologa
8.6 L’esecuzione del piano del consumatore
8.7 La revoca e la cessazione degli effetti dell’omologazione del piano del consumatore
9. Liquidazione del patrimonio
9.1 La procedura di liquidazione dei beni
9.2 La conversione della procedura di composizione in liquidazione
9.3 Il decreto di apertura della liquidazione
9.4 L’inventario e l’elenco dei creditori-adempimenti del liquidatore
9.5 La domanda di partecipazione alla liquidazione
9.6 La formazione del passivo
9.7 La liquidazione
9.8 Le azioni del liquidatore
10. L’esdebitazione
10.1 L’esdebitazione secondo l’art. 14-terdecies
10.2 L’esdebitazione secondo l’art. 14-quaterdecies - Debitore incapiente
11. Sanzioni
11.1 Le sanzioni per il debitore
11.2 Le sanzioni per l’OCC
12. Gli organismi di composizione della crisi (OCC)
12.1 La costituzione ed il funzionamento degli OCC
12.2 I compiti e le funzioni del Gestore della crisi
12.3 Il professionista delegato
12.4 I compensi
12.5 La formazione
13. Entrata in vigore
14. Provvedimenti in materia nel periodo di emergenza economica da covid-19
14.1 Accordo di composizione e piano del consumatore
14.2 Liquidazione del patrimonio
Riferimenti normativi
Aggiornato alla Legge n. 176/2020, il volume raccoglie diversi casi giudiziari riguardanti piani, omologati e non, ove emergono gli orientamenti dei vari fori e le problematiche applicative della legge di riferimento.
Il taglio pratico rende l’opera uno strumento valido per il professionista, per gli organismi di composizione e per i gestori della crisi.
L’opera mira a razionalizzare la normativa in materia di sovraindebitamento e a delineare un panorama di casi giurisprudenziali sul tema della crisi.
Monica Mandico
Avvocato, Founder di Mandico&Partners. Gestore della Crisi, Curatore, Liquidatore Amm.re Giudiziario, DPO e Advisor di 231/01. Esperta in Diritto civile, con particolare riferimento al settore Bancario e Finanziario. È Avvocato d’Impresa, Ristrutturazioni del debito e di Affari. Presidente di Enti di Promozione Sociale. Autrice di libri sul diritto bancario e finanziario, sovraindebitamento, crisi d’impresa e GDPR. Docente di corsi di alta formazione e master accreditati dall’Università e dagli ordini professionali. Scrive articoli in materia di Diritto civile, commerciale, bancario e finanziario, sovraindebitamento e crisi d’impresa su riviste specializzate. Collabora con il quotidiano “ROMA” di Napoli e con la rivista on line “Gli Stati Generali”.
Giuseppe Balducci
Dottore Commercialista Revisore Contabile. Presidente Commissione Banca Impresa Ordine Commercialisti Teramo. Docente Operazioni Straordinarie Societarie Fondazione Dottori Commercialisti. Ha scritto articoli sezionali di economia e finanza su quotidiani locali e riviste di settore.
Federica Bassano
Avvocato iscritto all’albo degli avvocati di Napoli. Lavora presso lo Studio Mandico&Partners dal marzo 2016, occupandosi di Diritto bancario. Ha frequentato un corso di alta formazione come gestore della crisi per il sovraindebitamento e un master in Diritto bancario e finanziario.
Camillo Bruno
Avvocato a Napoli, è abilitato al patrocinio innanzi alle magistrature superiori dal 2016. Presidente dell’associazione forense Libera Unione Forense e del Movimento Autonomo Avvocati Telematici, è impegnato nello studio degli istituti giuridici relativi alle procedure esecutive ed a quelle concorsuali. Dal 2019 è iscritto quale Gestore della Crisi presso l’OCC istituito dal COA di Napoli.
Francesca Scoppetta
Avvocato iscritta all’ordine presso il foro di ROMA, Patrocinante in Cassazione. Specializzazione primaria di Diritto commerciale e societario con particolare attenzione ai contratti d’impresa, al profilo business & finance e alla tutela del patrimonio familiare.
Renato Torsello
Laureato in Economia Università Bocconi. Commercialista e Revisore Legale. Gestore della Crisi OCC Ordine Commercialisti di Milano presso il quale ricopre ruolo di Ausiliario del Referente. Offre assistenza in materia di liquidazione di imprese ed affianca startup offrendo servizi di mentoring. Coordinatore di corsi realizzati per la formazione obbligatoria per l’abilitazione a ruolo di Gestore della Crisi organizzati per Ordine dei Commercialisti e per Ordine degli Avvocati di Milano. Ha partecipato ai lavori per la realizzazione del Documento UNI/PdR 82:2020 “Linee guida per la definizione delle attività riguardanti la composizione della Crisi da Sovraindebitamento e i rapporti con gli Organismi di Composizione della Crisi (OCC)”.
Viviana Visaggio
Praticante avvocato abilitato iscritto all’ordine degli Avvocati di Napoli. Dottoranda di ricerca in Diritto privato con specializzazione in Diritto commerciale presso l’Università di Salamanca (Spagna). Impegnata nello studio della normativa a tutela del consumatore e nell’analisi delle forme di esdebitazione, nonché delle procedure di risoluzione della crisi.
Capitolo I - Le procedure di sovraindebitamento attualmente applicabili secondo la l. n. 3/2012, in attesa dell’entrata in vigore del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza
Premessa
1. Le novità normative
2. La legge n. 3/2012 detta “norma salva suicidi” e la sua evoluzione normativa
2.1. La legge n. 176/2020 e il sovraindebitamento riformato
3. Linee generali delle procedure di composizione della crisi
4. Il sovraindebitamento, significato e caratteri
5. Il sovraindebitamento “attivo”, “passivo” e “differito”
6. Gli “alert” del sovraindebitamento
Capitolo II - I requisiti di accesso e di esclusione dalle procedure
Parte prima
1. I soggetti che possono beneficiare della legge n. 3/2012
1.1. I presupposti soggettivi di ammissibilità
1.1.a. Piccoli imprenditori o imprenditori minori
Casistica
1.1.b. Imprenditori cancellati da oltre un anno dal Registro delle imprese
1.1.c. L’erede dell’imprenditore defunto
1.1.d. Socio di società di persone (S.n.c., S.a.s.) o socio/garante di società di capitali (S.p.A., S.r.l.)
Casistica
1.1.e. Startup innovative
1.1.f. Imprenditore agricolo
Casistica
1.1.g. Artigiani
Casistica
1.1.h. Professionisti intellettuali, lavoratori autonomi e artisti
1.1.i. Società professionali ex l. n. 183/2011
1.1.l. Le associazioni professionali
1.1.m. Società semplici costituite per l’esercizio delle attività professionali
1.1.n. Enti privati non commerciali
1.1.o. Il consumatore
Casistica
1.1.p. La figura del fideiussore
1.1.q. Il condominio e i condomini
Casistica
1.1.r. Gli enti pubblici
1.2. Procedure familiari o di gruppo
Casistica
Parte seconda
2. I presupposti oggettivi di ammissibilità alle procedure
Casistica
2.1. Requisiti di accesso. La meritevolezza, la diligenza e la non colpevolezza
Casistica
2.2. Il soggetto ludopatico e il sovraindebitamento, tra meritevolezza e colpa scusabile
Casistica
2.3. Vittime di usura ed estorsione. Fondo di solidarietà. Sovraindebitamento incolpevole
2.4. Il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura ex lege n. 108/1996 destinato alle famiglie
2.5. Il sovrafinanziamento causa di sovraindebitamento. La meritevolezza del debitore deve essere valutata anche alla stregua del comportamento tenuto dalla banca al momento del finanziamento. Concorso al sovraindebitamento da parte del finanziatore
Casistica
2.6. Abusiva concessione del credito e merito creditizio. Il caso: Corte giust. UE, 6 giugno 2019, causa C-58/18
2.7. Gli atti in frode e l’inutilizzabilità della meritevolezza
Casistica
3. Le cause di inammissibilità alle procedure
3.1. Presupposto temporale. Il limite quinquennale per riproporre la domanda. Recidiva o colpa del debitore
3.2. Risoluzione/revoca/cessazione dell’omologazione, accordo o piano
3.3. Insufficienza dei documenti
Capitolo III – I debiti falcidiabili
1. I debiti da sovraindebitamento falcidiabili
1.1. Trattamento dei crediti tributari e contributivi, evoluzioni e nuove regole
1.1.a. Distinzioni tra l’art. 182-ter l.f. e l’art. 7, comma 1, l. n. 3/2012
1.1.b. La falcidiabilità dei tributi nella liquidazione del patrimonio in assenza di beni
1.2. L’innovativa e rivoluzionaria decisione della Corte Costituzionale sulla questione della falcidiabilità dell’IVA nel sovraindebitamento
1.3. Sovraindebitamento e falcidia della ritenuta d’acconto
Casistica
1.4. Il trattamento dei crediti previdenziali
1.5. Il trattamento dei crediti tributari e previdenziali nel nuovo Codice della crisi e dell’insolvenza
1.6. Il trattamento del credito tributario alla luce della miniriforma l. n. 176/2020
2. La cessione del quinto dello stipendio nelle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento
2.1. La cessione del quinto e l’accordo con i creditori
2.2. La cessione del quinto e il piano del consumatore
2.3. La cessione del quinto e la procedura di liquidazione
2.4. La cessione del quinto nel nuovo CCII
Casistica
3. Debiti derivanti dai contratti con mutuo garantito da ipoteca sull’abitazione principale del debitore
Casistica
3.1. Gli effetti delle procedure di sovraindebitamento sulle procedure esecutive
Casistica
Capitolo IV – Organismo di composizione della crisi
1. Introduzione
1.1. Definizione di Organismo di composizione della crisi
1.2. Descrizione dell’Organismo di composizione della crisi
1.3. Figure costituenti l’OCC
1.4. Norme per la costituzione e l’accreditamento di un OCC
1.5. Requisiti per l’abilitazione al ruolo di Gestore della crisi ed il mantenimento dei requisiti
1.6. Il ruolo del Referente
1.7. La Segreteria amministrativa
1.8. Il ruolo del Gestore della crisi
1.9. Il ruolo dell’“advisor” legale ed economico e la “questione” del gratuito patrocinio
Casistica
1.10. Il diverso trattamento dei compensi
Capitolo V – Il piano del consumatore: approccio pratico
1. Il piano del consumatore e la sua struttura
1.1. L’elaborazione del piano da parte del debitore (e del suo advisor
1.2. La quantificazione dell’attivo e del passivo patrimoniale
1.3. Le motivazioni del sovraindebitamento (il requisito della meritevolezza del consumatore e il requisito del merito creditorio)
1.4. La proposta del piano del consumatore; la falcidia dei crediti; la durata del piano
Casistica
1.5. Presentazione dell’istanza presso l’OCC
1.6. Il rapporto con il Gestore della crisi
1.7. Il piano del consumatore “misto”: la falcidiabilità dei crediti IVA, delle ritenute erariali e dei tributi relativi alle risorse dell’Unione Europea
1.8. Il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore nel nuovo
Casistica
Capitolo VI - Accordo di composizione della crisi. Aspetti metodologici ed indirizzi operativi
Parte Prima
1. La proposta di accordo del debitore. Ambito soggettivo
1.1. Ambito soggettivo
1.2. Fasi procedurali
1.3. Il voto dei creditori
1.4. Effetti della omologa
1.5. Esdebitazione come termine delle fasi procedurali
1.6. Cenni alle novità ed integrazioni introdotte dal d.lgs. n. 14/2019
1.7. L’accordo con i creditori nell’emergenza Covid-19
Parte Seconda
2. La procedura di accordo di composizione della crisi
2.1. Soggetti
2.2. Le fasi per costruire la procedura di accordo con i creditori
2.3. L’accordo con i creditori diventa “concordato minore” nel CCI
Casistica
Capitolo VII - La liquidazione: da procedura residuale a procedura più utilizzata
1. La liquidazione del patrimonio. Inquadramento giuridico dell’istituto
1.1. I soggetti legittimati
1.2. Gli aspetti psicologici: la consapevolezza e l’autodeterminazione
1.3. La durata
1.4. La definizione di “patrimonio”
1.5. L’irrilevanza dell’entità del debito
1.6. Le spese necessarie per vivere e il principio di tutela del “fresh start”
1.7. La procedura di liquidazione del patrimonio
1.8. Il rapporto con la procedura esecutiva immobiliare
1.9. Il rapporto con il finanziamento contro cessione del quinto
Casistica
1.10. Il rapporto con il pignoramento del quinto dello stipendio o della pensione
1.11. Il rapporto con il fermo amministrativo
2. L’esdebitazione: il rilascio del certificato ex art. 14-terdecies della legge n. 3/2012
2.1. Le conseguenze giuridiche
2.2. Le conseguenze in relazione al sistema del credito
2.3. Casi e questioni in tema di liquidazione: il problema della residenza del soggetto sovraindebitato; gli atti dispositivi del patrimonio; la liquidazione del fideiussore; la liquidazione di crediti futuri
2.4. L’applicazione concreta del principio di tutela del “fresh start”
3. L’evoluzione operata dalla giurisprudenza: il piano liquidatorio familiare; la liquidazione a zero
3.1. La liquidazione controllata del debitore nel nuovo Codice della crisi: inquadramento dell’istituto; entrata in vigore delle norme sulla liquidazione controllata
3.2. L’esdebitazione nel nuovo Codice della crisi
3.3. L’esdebitazione del “debitore incapiente” nel d.lgs. n. 14/2019
3.4. Entrata in vigore della riforma del Codice della crisi
4. Questioni ancora aperte e modifiche auspicabili
4.1. Conclusioni e prospettive di riforma
4.2. La difesa tecnica
Casistica
4.3. ll ruolo dell’avvocato nel Codice della crisi
5. Gli sviluppi dell’istituto liquidatorio e la possibile realizzazione di un circolo economico e sociale virtuoso
Capitolo VIII – Gli effetti del Covid sulle procedure di sovraindebitamento
1. Premessa. Quadro normativo di riferimento
2. Cosa è accaduto a livello europeo per le procedure concorsuali durante l’emergenza Covid. Le Osservazioni dello statement dell’Executive committee di CERIL (Conference on European Restructuring and Insolvency Law)
3. Cosa è accaduto in Italia. La decretazione di urgenza del Governo centrale ed in particolare il decreto Liquidità (d.l. n. 23/2020)
4. Le conseguenze della decretazione di urgenza sulle procedure di sovraindebitamento in corso
4.1. La sorte dei PDC durante l’emergenza Covid-19. Sospensione del piano non ancora omologato per impossibilità dell’adempimento (Tribunale di Napoli del 3 aprile 2020 – G.D. Dott. Nicola Graziano)
4.2. L’impossibilità sopravvenuta dell’adempimento e la sospensione del piano di ristrutturazione dei debiti già omologato (Tribunale di Napoli del 17 aprile 2020)
5. Gli effetti dell’emergenza sanitaria sulle liquidazioni del patrimonio ex artt. 14-ter e ss. della legge n. 3/2012
6. Accordo con i creditori e concordato preventivo. Analogia interpretativa alla luce della sentenza della Cassazione n. 17391/2020, VI sezione civile, del 20 agosto 2020
7. Allegati: 1) Istanza di sospensione del piano omologato/accordo omologato; 2) Istanza per la modifica delle scadenze individuate nell’accordo omologato
Appendice normativa online
Il Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza ha introdotto importanti novità in tema di adempimenti e responsabilità a carico degli Amministratori e dell’Organo di Controllo, cui è affidato, ora, il compito di monitorare non solo le condizioni di continuità aziendale ma anche la sostenibilità economica e finanziaria dell’impresa nel breve termine nonché di verificare l’adeguatezza degli assetti organizzativi dell’azienda, al fine dell’emersione tempestiva della crisi.
Sindaci e Revisori saranno chiamati a vigilare sull’operato degli amministratori e verificare lo stato di salute dell’azienda, con l’incarico di segnalare all’Organo Amministrativo i fondati indizi della crisi.
Compiti e responsabilità sempre maggiori per i professionisti incaricati delle attività di vigilanza e controllo, i quali, per poter svolgere adeguatamente il proprio incarico, dovranno sviluppare competenze di natura gestionale e finanziaria.
Il volume fornisce agli amministratori ed ai membri degli organi di controllo (Sindaci e Revisori) un prezioso vademecum per l’espletamento delle attività di verifica, completo di:
• facsimili di verbali dell’organo di Controllo per monitorare la rilevazione degli indici, nonché per predisporre le comunicazioni all’organo amministrativo e/o all’Organismo di Composizione della Crisi d’Impresa (OCRI).
• Check list che guida nell’individuazione delle principali informazioni da acquisire per la verifica dell’adeguatezza dell’assetto organizzativo e l’elaborazione veloce e sintetica degli indicatori di crisi.
Questa nuova edizione è aggiornata con il Documento C.N.D.C.E.C. Indici di allerta - vers. 10/2019 e con il Decreto Correttivo al Codice della Crisi (D.lgs. 26 ottobre 2020, n. 147).
Inoltre, il volume include anche “INDICI DI ALLERTA”, l’applicativo di calcolo e check list per amministratori, sindaci e revisori (D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14).
Daniela Savi
Dottore Commercialista in Piacenza, revisore e membro di collegi sindacali in società quotate e non quotate. È docente sul tema de “la ristrutturazione del debito” e di “pianificazione gestionale” per le aziende. Svolge da anni attività di consulenza societaria e di pianificazione aziendale per imprese, nonché di advisor in operazioni di risanamento economico-finanziario e ristrutturazione di aziende in crisi. Autrice di articoli e relatrice in convegni in materia di crisi d’impresa, ha realizzato il software “Indici di Allerta” (edizioni Maggioli). Svolge attività di attestatrice, curatore fallimentare, commissario liquidatore e commissario giudiziale, nonché di consulente per il Tribunale.
Capitolo 1 Il nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza alla luce delle raccomandazioni e dei regolamenti comunitari
1.1. La rilevazione tempestiva della crisi
1.2. I soggetti coinvolti
1.3. I nuovi limiti dimensionali per la nomina dell’Organo di Controllo o del Revisore e l’adeguamento degli statuti
1.4. La decorrenza delle disposizioni
Capitolo 2 I doveri degli Organi Amministrativi e degli Organi di Controllo o revisione per la prevenzione della crisi
2.1. I doveri dell’imprenditore e degli Amministratori per la rilevazione tempestiva della crisi
2.2. I doveri dell’Organo di Controllo e del Revisore per la rilevazione tempestiva della crisi
Capitolo 3 La verifica dell’adeguatezza del sistema organizzativo e amministrativo-contabile
3.1. Assetti organizzativi e assetti amministrativo-contabili
3.2. L’adeguatezza dell’assetto organizzativo
3.3. L’adeguatezza dell’assetto amministrativo-contabile secondo le Norme di comportamento del Collegio Sindacale, anche alla luce della riforma sulla crisi d’impresa
3.4. Gli strumenti di programmazione e controllo adeguati al monitoraggio dei risultati aziendali e della prevedibile evoluzione
3.5. La valutazione dell’adeguatezza dei sistemi organizzativi, amministrativi e contabili per la rilevazione tempestiva della crisi da parte dell’Organo di Controllo
Capitolo 4 Gli strumenti di allerta e gli obblighi di segnalazione
4.1. I soggetti coinvolti: Organo Amministrativo, Collegio Sindacale, Revisore contabile, società di revisione
4.2. L’obbligo di segnalazione a carico dell’Organo di Controllo
4.3. L’obbligo di segnalazione a carico dei Creditori qualificati
4.4. L’efficacia delle disposizioni, l’ambito di applicazione e le esclusioni
4.5. L’obbligo di informativa a favore dell’Organo di Controllo posto a carico degli intermediari finanziari in caso di revoca o revisione degli affidamenti
Capitolo 5 Gli indici di allerta per l’Organo di Controllo ed il Revisore
5.1. Le attività di vigilanza dell’Organo di Controllo in merito all’equilibrio aziendale ed al prevedibile andamento delle attività
5.2. Relazione sulla gestione, rendiconto finanziario e indici di bilancio
5.3. Gli indici significativi ai sensi dell’art. 13 C.C.I.I.
5.4. Gli indicatori “tempestivi” ai sensi dell’art. 24 C.C.I.I.
5.5. Le prospettive di continuità aziendale per l’esercizio in corso
5.6. Gli altri segnali: i fondati indizi della crisi e le prospettive di continuità
5.7. Altre disposizioni
Capitolo 6 Indicatori della crisi per i Creditori pubblici qualificati
Capitolo 7 La periodicità dei controlli e la tempestiva rilevazione degli indizi della crisi
7.1. La periodicità dei controlli
7.2. La verifica periodica degli indicatori significativi e tempestivi
7.3. La verifica annuale dell’Organo di Controllo e del Revisore
Capitolo 8 Le segnalazioni dell’Organo di Controllo
8.1. La segnalazione tempestiva all’Organo Amministrativo dell’esistenza di fondati indizi della crisi
8.2. La segnalazione all’O.C.R.I.
Capitolo 9 Procedura di allerta e di composizione assistita della crisi
9.1. L’O.C.R.I. (Organismo di Composizione della Crisi d’Impresa)
9.2. La procedura di allerta
9.3. Il procedimento di composizione assistita della crisi
9.4. Misure protettive e cautelari a favore del debitore nel procedimento di composizione assistita della crisi d’impresa
9.5. L’istituzione dell’elenco nazionale dei soggetti sottoposti alle misure di allerta
Capitolo 10 Le responsabilità dell’Organo Amministrativo e dell’Organo di Controllo
10.1. Le responsabilità dell’imprenditore e degli Amministratori ai fini della rilevazione tempestiva della crisi
10.2. Le responsabilità dell’Organo di Controllo e del Revisore ai fini della rilevazione tempestiva della crisi
Capitolo 11 Gli indici di allerta del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili
Introduzione
11.1. Il documento del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti
11.2. Il sistema degli indici: la lettura combinata degli artt. 13 e 24 C.C.I.I.
11.3. Gli indicatori di squilibri economici, patrimoniali e finanziari (art. 13 C.C.I.I.)
11.3.1. L’approccio gerarchico e “a scalare”
11.3.2. Patrimonio netto negativo
11.3.3. Il tasso di copertura a servizio del debito (D.S.C.R.)
11.3.4. Gli indici settoriali individuati dal C.N.D.C.
11.3.5. Un caso esemplificativo
11.4. Le altre condizioni: la verifica dei ritardi reiterati dei pagamenti e delle prospettive di continuità
11.5. L’approccio gerarchico e combinato: una visione d’insieme
11.6. Gli indicatori “speciali” e “specifici” di cui all’art. 13 C.C.I.I. comma 3°
11.7. La periodicità del calcolo degli indici di crisi
11.8. La segnalazione di allerta secondo il C.N.D.C.E.C.
11.9. Il Documento “La Revisione Legale nelle “nano-imprese” – Riflessioni e strumenti operativi”
Conclusioni
Allegati
Formulari e modelli
1. Fac-simile verbale di verifica periodica dell’Organo di Controllo degli indici di equilibrio economico, patrimoniale, finanziario e della continuità d’impresa
2. Prospetto indicatori per le verifiche dell’Organo di Controllo da allegare al verbale periodico (annuale o trimestrale)
3. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo relativo all’adeguatezza dell’assetto organizzativo
4. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile
5. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo per la segnalazione di gravi indizi della crisi all’Organo Amministrativo
6. Fac-simile richiesta dell’Organo di Controllo agli istituti finanziari ai sensi dell’art. 14 C.C.I.I.
7. Fac-simile comunicazione dell’Organo di Controllo per la segnalazione di gravi indizi della crisi all’Organo Amministrativo
8. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo delle soluzioni individuate e delle azioni intraprese dall’Organo Amministrativo (con la presenza dell’Organo Amministrativo) – PARTE I
9. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo delle soluzioni individuate e delle azioni intraprese dall’Organo Amministrativo – PARTE II
10. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo dell’adozione delle soluzioni individuate e delle azioni intraprese dall’Organo Amministrativo – PARTE III
11. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo delle soluzioni individuate e delle azioni intraprese dall’Organo Amministrativo (in caso di assenza o mancata risposta dell’Organo Amministrativo)
12. Fac-simile comunicazione dell’Organo di Controllo per la segnalazione di gravi indizi della crisi all’O.C.R.I.
13. Fac-simile paragrafo da inserire in Nota Integrativa per gli indicatori specifici
14. Fac-simile di attestazione del professionista indipendente degli indicatori specifici
15. Fac-simile di attestazione del Collegio Sindacale, del Sindaco Unico o del Revisore ai fini dell’archiviazione del procedimento di allerta presso l’O.C.R.I. in caso di esistenza di crediti verso lo Stato
16. Fac-simile di attestazione del professionista indipendente (in caso di assenza di Organo di Controllo) ai fini dell’archiviazione del procedimento di allerta presso l’O.C.R.I. in caso di esistenza di crediti verso lo Stato
Check list
1. Vigilanza sull’adeguatezza e sul funzionamento dell’assetto organizzativo (Norma n. 3.5.)
2. Vigilanza sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile (Norma n. 3.7.)
3. Vigilanza sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile ai fini della rilevazione tempestiva della crisi (art. 2086 c.c. e art. 14 C.C.I.I.) – Controllo annuale
4. Vigilanza sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile ai fini della rilevazione tempestiva della crisi (art. 2086 c.c. e art. 14 C.C.I.I.) – Controllo periodico
5. Prospetto indicatori di allerta e indizi della crisi (art. 13 C.C.I.I.)
6. Informazioni per la verifica degli indici di allerta
Glossario e tabelle di sintesi
1. Tabella di sintesi degli indicatori di crisi (artt. 13, 15 e 24 C.C.I.I.)
2. Tabella per la determinazione dei flussi di cassa – fabbisogno finanziario (sintetico)
- Indici settoriali - C.N.D.C.
Normativa
1. Decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14 – Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155 (aggiornato al Decreto Correttivo) (estratto)
2. Decreto legislativo 26 ottobre 2020, n. 147 – Disposizioni integrative e correttive a norma dell’articolo 1, comma 1, della legge 8 marzo 2019, n. 20, al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, recante codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155 (estratto)
3. Decreto legge 8 aprile 2020, n. 23, conv. con mod. dalla legge di conversione 5 giugno 2020, n. 40 – Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali (c.d. Decreto Liquidità) (estratto)
4. Decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, conv. con mod. in legge 17 luglio 2020, n. 77 – Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19 (c.d. Decreto Rilancio) (estratto)
Documentazione CNDCEC
1. Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società non quotate – 18 dicembre 2020 – Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (estratto)
2. Guida operativa Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti – Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma – maggio 2015
3. Gli indici dell’allerta – Documento Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili – 20 ottobre 2019
Bibliografia
Applicativo di calcolo e check list per Amministratori, Sindaci e Revisori (d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14) – Manuale d’uso
Aggiornato all’art. 4-ter del Decreto-Legge n° 137 del 2020 che semplifica l’accesso alle procedure di sovraindebitamento.
La Legge n° 3 del 2012, riformata dapprima dall’art. 18 del Decreto-Legge 179/2012 e poi dall’art. 4-ter del Decreto-Legge 137/2020, disciplina, ai suoi articoli da 6 a 16, le procedure di composizione delle crisi da sovraindebitamento, cioè di perdurante o definitivo squilibrio fra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà ovvero la definitiva incapacità di adempiere con regolarità le proprie obbligazioni (vale a dire l’insolvenza, la cui definizione originaria è contenuta nell’art. 5 della Legge Fallimentare, il Regio Decreto n° 267 del 1942, ossia l’incapacità di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni), da parte delle imprese che non sono soggette al fallimento ed alle altre procedure concorsuali, da parte del consumatore, vale a dire, ai sensi della lettera a) dell’art. 3 del Decreto Legislativo n° 206 del 2005 (il “Codice del consumo”), “la persona fisica che agisce (acquistando per sé o per altri beni o servizi) per scopi estranei all’attività […] professionale (cioè lavorativa) eventualmente svolta”, e da parte degli enti privati senza scopo di lucro (art. 6° e 7°, 2° comma, lettera a della Legge n° 3 del 2012: queste norme parlano genericamente di “debitore” non soggetto al fallimento, compreso il consumatore, per cui deve intendersi incluso anche l’ente privato non profit).
Queste procedure sono tre:
Segnaliamo che è la prima volta che nell’ordinamento giuridico italiano vengono introdotte delle procedure che possiamo senz’altro definire paraconcorsuali (perché trovano il loro modello in quelle della Legge Fallimentare) applicabili anche al consumatore, come avviene invece da gran tempo nel diritto statunitense. Esse non generano gli effetti che la sentenza dichiarativa del fallimento produce per la persona del fallito anche quando il soggetto a cui si applicano non è un consumatore.
È anche la prima volta che nel nostro ordinamento viene introdotta una procedura diversa dalla liquidazione dell’ente finalizzata a risolvere la crisi da sovraindebitamento, quindi di insolvenza, degli enti privati senza scopo lucro (associazioni, fondazioni, comitati disciplinati dagli articoli da 14 a 42 del Codice Civile), precisamente l’accordo di composizione di queste crisi che esaminiamo nei Paragrafi 2), 3) e 5) di questo studio. Questa procedura permette all’ente sovra indebitato di risolvere la crisi senza doversi sciogliere o estinguere e di continuare la propria attività (lo stesso vale per le imprese che possono utilizzare queste procedure).
La riforma di queste procedure contenuta nell’art. 4-ter del Decreto-Legge 137/2020 tende ad una semplificazione delle stesse ed introduce, nell’ambito della procedura di liquidazione del patrimonio del debitore, una sub - procedura di esdebitazione del debitore persona fisica incapiente, vale a dire di quello che non dispone di un patrimonio, che viene incontro a quei debitori meritevoli che non si sono imprudentemente sovra indebitati e non hanno commesso atti in frode ai creditori.
Facciamo notare che il 2° comma dell’art. 4-ter del Decreto-Legge 137/2020 stabilisce che le disposizioni di riforma delle procedure di composizione delle crisi da sovra indebitamento previste dalla Legge 3/2012 da esso introdotte si applicano anche alle procedure pendenti alla data di entrata in vigore della sua legge di conversione, la Legge 176/2020 vale a dire al 24 Dicembre 2020.
L’’e-book, nei Paragrafi da 8) a 11), tratta anche la disciplina degli organismi di composizione delle crisi di sovraindebitamento che assistono il debitore in queste procedure, contenuta nell’art. 15 della Legge 3/2012, attuato dal Decreto del Ministero della Giustizia n° 202 del 2014. In particolare esso tratta la disciplina del registro tenuto dal Ministero della Giustizia in cui questi enti si devono iscrivere, dei requisiti e della procedura per l’iscrizione, dei requisiti dei professionisti che operano per gli organismi col compito di svolgere la procedura di gestione della crisi, del rapporto fra l’organismo ed il debitore – cliente ed, infine, dei criteri e dei parametri per il calcolo dei compensi e dei rimborsi spese che spettano agli organismi per avere svolto una delle procedure di composizione delle crisi da sovraindebitamento.
Inoltre, segnaliamo che, a partire dal 1° Settembre 2021 la Legge 3/2012 sarà abrogata e sostituita dagli artt. da 65 a 83 e da 268 a 283 del Decreto Legislativo n° 14 del 2019, il “Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza” che sostituirà la Legge Fallimentare, il Regio Decreto n° 267 del 1942. Le nuove procedure previste da questo codice sono quelle della ristrutturazione dei debiti, del concordato minore, della liquidazione controllata e della esdebitazione che ci riserviamo di trattare in un successivo e-book.
La nuova disciplina si applicherà alle procedure iniziate a partire dal 1° Settembre 2021, mentre a quelle promosse in data precedente continuerà ad applicarsi quella prevista dalla Legge 3/2012. Riteniamo però probabile, a causa della crisi derivante dalla pandemia di Covid 19 e della riforma delle procedure della Legge 3/2012 contenuta nell’art. 4-ter del Decreto-Legge 137/2020, che l’entrata in vigore di tutto il Dlgs 14/2019 o delle sole procedure da esso previste per le crisi di sovraindebitamento possa subire un’ulteriore rinvio.
1. Le procedure di composizione delle crisi da sovraindebitamento previste dalla Legge n° 3 del 2012: i soggetti a cui si applicano
2. I presupposti di ammissibilità di queste procedure, il contenuto dell’accordo o del piano del consumatore e il deposito della proposta di accordo o piano
3. L’accordo di composizione delle crisi da sovraindebitamento
4. Il piano del consumatore per la composizione della crisi da sovraindebitamento
5. L’esecuzione dell’accordo di composizione della crisi e del piano del consumatore
6. La procedura di liquidazione del patrimonio del debitore alternativa all’accordo di composizione della crisi ed al piano del consumatore: presupposti ed avvio di essa
7. La liquidazione del patrimonio del debitore: lo svolgimento della procedura. L’esdebitazione del debitore normale e di quello incapiente
8. Gli organismi di composizione delle crisi da sovraindebitamento
9. Il Decreto del Ministero della Giustizia n° 202 del 2014 che istituisce il registro degli organismi di composizione delle crisi da sovraindebitamento (O.C.C.): l’articolazione del registro, i requisiti ed il procedimento per l’iscrizione
10. Gli obblighi dell’organismo verso il debitore – cliente previsti dal D.M. 202/2014
11. I compensi ed i rimborsi spese degli organismi previsti dal D.M. 202/2014
12. Le sanzioni previste dall’articolo 16 della Legge n° 3 del 2012
13. La pubblicazione delle informazioni relative alle procedure disciplinate dalla Legge 3/2012 nel registro delle procedure di insolvenza o di gestione delle crisi istituito dall’art. 3 del Decreto-Legge 59/2016
Appendice legislativa
1. Capo II della Legge n° 3 del 2012 “Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento” (articoli da 6 a 16, riformati dall’articolo 18 del Decreto-Legge n° 179 del 2012, convertito in Legge n° 221 del 2012 e poi dall’articolo 4-ter del Decreto-Legge n° 137 del 2020, convertito in Legge n° 176 del 2020)
2. Decreto del Ministero della Giustizia n° 202 del 2014 “Regolamento recante i requisiti di iscrizione nel registro degli organismi di composizione delle crisi da sovraindebitamento”
3. Articolo 1° del Decreto del Ministero della Giustizia n° 30 del 2012
4. Articolo 28 della Legge Fallimentare (Regio Decreto n° 267 del 1942)
Il presente contributo si prefigge l’obiettivo di descrivere sinteticamente le norme rilevanti sul piano giuslavoristico contenute nel Codice della Crisi e dell’Insolvenza, con un’attenzione particolare alle novità recate dal D. Lgs. n. 14/2019 rispetto alla Legge Fallimentare e alle altre normative rilevanti nel caso in discussione.
Le disposizioni del Codice della Crisi e dell’Insolvenza innovano sul punto, prevedendo una disciplina ad hoc – che sino ad oggi mancava, in primis nell’impianto della Legge Fallimentare – a tutela del lavoratore o, in ogni caso, idonea a fornire una regolamentazione del rapporto di lavoro dipendente all’interno dell’impresa in crisi o insolvente, sebbene spesso attraverso la conferma per via normativa di orientamenti interpretativi già emersi o consolidatisi nel tempo.
Autore: Avv. Filippo Ghignone
Avvocato del Foro di Bologna
Dottore di ricerca in Diritto Fallimentare
Autore: Avv. Benedetta Ravaioli
Avvocato del Foro di Bologna
Comitato scientifico della Rivista
Avv. Filippo Ghignone - Studio Maffei Alberti e Associati
Avv. Giuseppe Leogrande - Studio Maffei Alberti e Associati
Direttore Responsabile
Luigia Lumia
1.. Premessa.
1.1 La posizione contrattuale del lavoratore subordinato a fronte del coinvolgimento del proprio datore di lavoro in una procedura concorsuale, in particolare la liquidazione giudiziale.
1.2. Il trattamento e la graduazione dei diritti di credito del lavoratore, sorti – a vario titolo – verso l’imprenditore in crisi o in stato di insolvenza, oppure verso gli Organi della procedura
1.3 Il trasferimento o l’affitto dell’azienda a terzi in sede concorsuale e la posizione del lavoratore subordinato ivi impiegato.
1.4 I debiti previdenziali ed assistenziali del datore di lavoro coinvolto in una procedura concorsuale ed i meccanismi previsti per la loro emersione.
1.5. I crediti vantati verso il debitore in crisi o in stato di insolvenza da enti pubblici, quali enti gestori di forme di previdenza, assistenza e assicurazione per invalidità, vecchiaia e superstiti
Il presente contributo si prefigge l’obiettivo di descrivere sinteticamente le norme rilevanti sul piano penale contenute nel Codice della Crisi e dell’Insolvenza, con un’attenzione particolare alle novità recate dal D. Lgs. n. 14/2019 rispetto alla Legge Fallimentare e alle altre normative rilevanti nel caso in discussione.
La disciplina dettata dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza sul punto riprende in larga misura la disciplina già tracciata dalla Legge Fallimentare, mantenendo in gran parte inalterata la struttura di fondo.
Non mancano, tuttavia, talune innovazioni che paiono meritevoli di attenzione e che in questo contributo sono state poste in rilievo.
Fa parte dell'Abbonamento Circolare sul Codice della Crisi d'Impresa
Autore: Avv. Filippo Ghignone
Avvocato del Foro di Bologna
Dottore di ricerca in Diritto Fallimentare
Autore: Avv. Benedetta Ravaioli
Avvocato del Foro di Bologna
Comitato scientifico della Rivista
Avv. Filippo Ghignone - Studio Maffei Alberti e Associati
Avv. Giuseppe Leogrande - Studio Maffei Alberti e Associati
Direttore Responsabile
Luigia Lumia
Abstract
Sommario.
1. Premessa.
2. La precisazione di taluni concetti, tra forma e sostanza.
3. Le novità in tema di procedure di allerta e composizione assistita della crisi
4. Le novità in tema di OCRI.
5. Le novità in tema di procedure di regolazione della crisi e dell’insolvenza.
5.1 Le misure protettive.
6. Le novità in tema di strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza.
6.1 Profili generali di carattere procedurale.
6.2 I piani attestati di risanamento.
6.3 Gli accordi di ristrutturazione dei debiti.
6.4 Il concordato preventivo.
7. Le novità in tema di liquidazione giudiziale.
