Inserisci l'e-mail con la quale ti sei registrato su FISCOeTASSE.com
Entra con le tue credenziali BusinessCenter o SiteCenter. Password dimenticata?
CHECK UP AZIENDA PLUS è un tool avanzato e intuitivo che permette di effettuare una completa analisi patrimoniale, economica e finanziaria dell’azienda partendo dagli ultimi tre bilanci disponibili. È progettato per fornire una fotografia chiara, sintetica e strategica dello stato di salute dell’impresa, con una particolare attenzione alle indicazioni normative del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019) in vigore dal 15/07/2022.
Il tool è completamente aggiornato con le disposizioni del Codice della Crisi d’Impresa (in vigore dal 15 luglio 2022). In linea con l’art. 3 del CCII, consente di individuare tempestivamente squilibri patrimoniali, economici e finanziari, fornendo supporto concreto per l’adozione di assetti organizzativi adeguati.
CHECK UP AZIENDA PLUS elabora automaticamente:
Il prodotto necessita di Microsoft Excel (non funziona con Mac / OpenOffice).
Foglio excel di autodiagnosi per la verifica dell’adeguatezza delle misure idonee e degli assetti organizzativi amministrativi e contabili in funzione della rilevazione tempestiva della crisi d’impresa (D.Lgs. 14/2019).
La nuova normativa sulla crisi d’impresa (D.Lgs. 14/2019) in vigore dal 15/07/2022 e l’art. 2086 comma 2 del codice civile, in vigore dal 16/3/2019, hanno stabilito che ogni impresa, collettiva o individuale, di qualsiasi natura e dimensione, dovrà dotarsi delle misure idonee e degli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili, per prevenire lo stato di crisi, pena gravi responsabilità per amministratori e organi di controllo.
Il tool TEST PER LA VERIFICA DEGLI ADEGUATI ASSETTI ha lo scopo di verificare l’esistenza e l’adeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili per le imprese collettive, e le misure idonee per le imprese individuali, per rilevare tempestivamente lo stato di crisi.
La verifica viene effettuata mediante una batteria di 3 gruppi di TEST per un totale di 65 quesiti particolareggiati di autodiagnosi che rispecchiano esattamente quanto richiesto dall’art. 3 comma 3 “Adeguatezza delle misure e degli assetti in funzione della rilevazione tempestiva della crisi d’impresa” del D.Lgs. 14/2019 alle lettere a) b) c).
Parte dei quesiti contenuti nei TEST sono estratti dalle seguenti fonti normative:
I quesiti sono raggruppati in 3 batterie di test, per un totale di 65 domande, così suddivise:
Il prodotto non è un software di calcolo, ma contiene quesiti per autodiagnosticare se l’impresa è dotata delle misure idonee e degli adeguati assetti per la prevenzione della crisi.
Il prodotto necessita di Microsoft Excel (non funziona con Mac / OpenOffice).
Il presente volume illustra le novità di interesse per gli operatori del settore delle procedure concorsuali contenute nel c.d. Decreto Correttivo Ter (D.Lgs. 13 settembre 2024, n. 136) al Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza. Il commento operativo articolo per articolo si propone di fornire una guida completa all’interpretazione ed all’applicazione delle rilevanti modifiche apportate al CCII, a breve distanza dalla sua entrata in vigore. Tra le principali novità, l’ampliamento della composizione negoziata della crisi come procedura per il superamento della situazione di squilibrio dell’impresa prima che si arrivi all’insolvenza e il potenziamento del ruolo dell’esperto. Rilevanti interventi riguardano anche la disciplina del sovraindebitamento e del concor- dato minore, aperto al debitore sovraindebitato diverso dal consumatore, e i requisiti più rigorosi per ottenere il cram down fiscale, uno dei punti più significativi della nuova disciplina, con cui il Legislatore risponde all’esigenza di conciliare la tutela delle ragioni dei creditori pubblici ed il superamento della crisi d’impresa. Per agevolare la lettura delle novità è riportato a confronto il vecchio ed il nuovo testo in cui sono evidenziati i cambiamenti operati dal legislatore.
Giorgio Cherubini
Avvocato, ammesso al patrocinio innanzi le giurisdizioni superiori, esercita nel settore del diritto commerciale e della crisi d’impresa. Già Presidente e attualmente socio onorario di INSOL Europe, è Vice Presidente dell’ISIR. Founding Partner dell’Associazione professionale Explegal, ricopre incarichi su nomina del Ministero delle Imprese e del Made in Italy in numerose procedure concorsuali. Già curatore fallimentare presso il Tribunale di Roma, commissario liquidatore su nomina dell’IVASS, è autore di pubblicazioni e relatore in conferenze nazionali e internazionali.
Introduzione
Capo I
MODIFICHE AL CODICE DELLA CRISI D’IMPRESA E DELL’INSOLVENZA (ARTICOLI 1-51)
Articolo 1
Modifiche alla Parte prima, Titolo I, Capo I, del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 2
Modifiche alla Parte prima, Titolo I, Capo II, Sezione I, del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 3
Modifiche alla Parte prima, Titolo I, Capo II, Sezione II, del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 4
Modifiche alla Parte prima, Titolo I, Capo II, Sezione III, del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 5
Modifiche alla Parte prima, Titolo II, Capo I del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 6
Modifiche alla Parte prima, Titolo II, Capo II del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 7
Modifiche alla Parte prima, Titolo II, Capo III del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 8
Modifiche alla Parte prima, Titolo III del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 9
Modifiche alla Parte prima, Titolo III, Capo II del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 10
Modifiche alla Parte prima, Titolo III, Capo III del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 11
Modifiche alla Parte prima, Titolo III, Capo IV, Sezione I, del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 12
Modifiche alla Parte prima, Titolo III, Capo IV, Sezione II del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 13
Modifiche alla Parte prima, Titolo III, Capo IV, Sezione III del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 14
Modifiche alla Parte prima, Titolo IV del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 15
Modifiche alla Parte prima, Titolo IV, Capo I, Sezione I del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 16
Modifiche alla Parte prima, Titolo IV, Capo I, Sezione II del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 17
Modifiche alla Parte prima, Titolo IV, Capo I-bis del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 18
Modifiche alla Parte prima, Titolo IV, Capo II, Sezione I del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 19
Modifiche alla Parte prima, Titolo IV, Capo II, Sezione II del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 20
Modifiche alla Parte prima, Titolo IV, Capo II, Sezione III del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 21
Modifiche alla Parte prima, Titolo IV, Capo III, Sezione I del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 22
Modifiche alla Parte prima, Titolo IV, Capo III, Sezione II del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 23
Modifiche alla Parte prima, Titolo IV, Capo III, Sezione III del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 24
Modifiche alla Parte prima, Titolo IV, Capo III, Sezione IV del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 25
Modifiche alla Parte prima, Titolo IV, Capo III, Sezione V del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 26
Modifiche alla Parte prima, Titolo IV, Capo III, Sezione VI del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 27
Modifiche alla Parte prima, Titolo IV, Capo III, Sezione VI-bis del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 28
Modifiche alla Parte prima, Titolo V del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 29
Modifiche alla Parte prima, Titolo V, Capo I, Sezione I del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14.
Articolo 30
Modifiche alla Parte prima, Titolo V, Capo I, Sezione II del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 31
Modifiche alla Parte prima, Titolo V, Capo I, Sezione IV del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 32
Modifiche alla Parte prima, Titolo V, Capo I, Sezione V del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 33
Modifiche alla Parte prima, Titolo V, Capo II del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 34
Modifiche alla Parte prima, Titolo V, Capo III del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 35
Modifiche alla Parte prima, Titolo V, Capo IV, Sezione I del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 36
Modifiche alla Parte prima, Titolo V, Capo IV, Sezione II del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 37
Modifiche alla Parte prima, Titolo V, Capo V del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 38
Modifiche alla Parte prima, Titolo V, Capo VI del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 39
Modifiche alla Parte prima, Titolo V, Capo VII del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14.
Articolo 40
Modifiche alla Parte prima, Titolo V, Capo VIII del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 41
Modifiche alla Parte prima, Titolo V, Capo IX del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 42
Modifiche alla Parte prima, Titolo V, Capo X, del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 43
Modifiche alla Parte prima, Titolo V, Capo X, Sezione II del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 44
Modifiche alla Parte prima, Titolo VI, Capo I del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 45
Modifiche alla Parte prima, Titolo VI, Capo II del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 46
Modifiche alla Parte prima, Titolo VI, Capo IV del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 47
Modifiche alla Parte prima, Titolo VII, Capo II del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 48
Modifiche alla Parte prima, Titolo IX, Capo III del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 49
Modifiche alla Parte prima, Titolo X, Capo I del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 50
Modifiche alla Parte prima, Titolo X, Capo II del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Articolo 51
Modifiche alla Parte prima, Titolo X, Capo III del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Capo II
DISPOSIZIONI DI COORDINAMENTO E ABROGAZIONI E DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINANZIARIE
Articolo 52
Modifiche alla legge 30 dicembre 2021, n. 234
Articolo 53
Modifiche al decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270
Articolo 54
Modifiche al decreto legge 24 febbraio 2023, n. 13, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 aprile 2023, n. 41
Articolo 55
Modifiche alla legge 29 dicembre 1990, n. 428
Articolo 56
Entrata in vigore e disciplina transitoria
Articolo 57
Clausola d’invarianza finanziaria
Gli adeguati assetti organizzativi amministrativi e contabili per la gestione dell’impresa e la prevenzione della crisi
di Studio Verna società professionale, Acciaro & Associati società tra professionisti
eBook in pdf di 378 pagine + Formulari e Check-list
Con un approccio operativo e corredato da formule e check-list, il volume approfondisce tali disposizioni, proponendo linee guida e procedure pratiche per la valutazione degli assetti organizzativi e del reporting aziendale.
Questa seconda edizione del Manuale, aggiornata con il terzo correttivo del Codice della Crisi e con la Direttiva CRSD, si arricchisce del contributo di nuovi autori e di un formulario notevolmente ampliato.
Un’opera indispensabile per chiunque voglia garantire un’amministrazione più efficace, prevenire i rischi gestionali e tutelare la continuità aziendale.
L’imprenditore italiano si distingue per una straordinaria capacità creativa e commerciale, ma spesso trascura la gestione e l’aggiornamento degli assetti organizzativi della propria azienda una volta istituiti. Questa carenza è ulteriormente accentuata dalla scarsa attenzione dedicata a tali aspetti anche da parte dei consulenti, solitamente assorbiti dagli oneri fiscali e dalle numerose procedure burocratiche che ostacolano il percorso imprenditoriale.
L’art. 2086 del codice civile introduce principi di corporate governance basati su un sistema di pianificazione e controllo interno. Inoltre, il Codice della Crisi, entrato in vigore nel luglio 2022, affronta in maniera preventiva il problema dell’eccessivo indebitamento, una delle principali cause delle crisi aziendali, offrendo strumenti specifici per il risanamento e la salvaguardia dell’impresa.
Gli autori intendono fornire un quadro operativo e concreto del concetto di adeguati assetti societari, sulla base delle indicazioni provenienti dalle best practices aziendali, unitamente agli spunti derivanti dalla giurisprudenza e alla luce delle recenti novità legislative che hanno altresì portato definitivamente all’entrata in vigore del Codice della crisi.
In particolare, il primo capitolo intende fornire un quadro generale sull’assetto organizzativo, amministrativo e contabile nel Codice della crisi e nel (nuovo) Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, alla luce del D.Lgs. n. 83/2022, di recepimen- to della c.d. Direttiva Insolvency.
I capitoli successivi si concentrano sui singoli assetti (i c.d. assetti OrAmCo) richiamati dalla normativa civilistica e sul concetto di adeguatezza anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi.
Successivamente, l’attenzione viene posta sul ruolo del revisore e sulla recente regolamentazione intervenuta sul tema.
Dopo aver analizzato il rapporto con gli istituti bancari, anche alla luce dei recenti Orientamenti EBA, le tematiche legate alla sostenibilità e l’importanza della certificazione, vengono forniti un formulario e una check list operativa di ausilio a imprese e professionisti.
Capitolo 1
L’assetto OrAmCo nel codice civile e nel Codice della crisi
1.1 L’art. 2086 quale apriporta di principi di corretta amministrazione
1.2 Le principali definizioni
1.3 L’assetto OrAmCo secondo le dimensioni e la natura dell’impresa
1.4 Istituzione, valutazione ed attuazione dell’assetto OrAmCo nell’art. 2381 c.c. Dovere precipuo degli amministratori
1.5 Strumenti dell’assetto OrAmCo previsti dall’art. 2381 c.c.
1.6 L’assetto OrAmCo e i doveri dei sindaci
1.7 Responsabilità inerenti all’istruzione e il funzionamento dell’assetto OrAmCo di amministratori, sindaci e revisori
Capitolo 2
L’assetto organizzativo. La corporate governance
2.1 L’impresa come entità organizzata
2.2 La centralità della corporate governance per l’efficiente organizzazione dell’impresa e la prevenzione della crisi
2.3 Le norme di funzionamento della società: lo statuto
2.4 L’assemblea dei soci
2.5 L’organo amministrativo
2.5.1 La competenza nella gestione dell’impresa
2.5.2 Il ruolo dell’organo amministrativo: principi e compiti
2.5.3 Le diverse configurazioni dell’organo amministrativo
2.5.4 L’Alta dirigenza
2.5.5 Sistemi di amministrazione alternativi per le s.p.a. – Cenni
2.5.6 Il ruolo dell’organo di amministrazione nell’istituzione e la valutazione degli assetti organizzativi
2.6 Il comitato controllo rischi e l’internal auditor
2.7 Il ruolo del collegio sindacale e del revisore nell’ambito degli assetti organizzativi
Capitolo 3
L’assetto organizzativo: la progettazione della struttura
3.1 La centralità della struttura organizzativa
3.2 Dall’assetto dell’impresa nel suo complesso alla scomposizione codicistica nelle tre aree dell’organizzazione, dell’amministrazione, della contabilità
3.3 La prima area dell’assetto dell’impresa: la parte organizzativa
3.4 L’adeguatezza dell’assetto organizzativo
3.5 Fenomeni di criticità sugli assetti di corporate governance e sulla struttura organizzativa
3.6 La progettazione di un adeguato assetto organizzativo
3.6.1 La divisione dei compiti e il raggruppamento in unità organizzative
3.6.2 Struttura accentrata e struttura decentrata: il sistema di delega
3.6.3 Il coordinamento delle unità organizzative
3.6.4 La formalizzazione dei ruoli: organigrammi e mansionari
3.6.5 Le procedure aziendali
3.6.6 In particolare: le procedure contabili
3.7 I modelli di struttura organizzativa
3.7.1 La struttura semplice
3.7.2 La struttura funzionale
3.7.3 La struttura divisionale
3.7.4 La struttura a matrice
3.8 La progettazione dei sistemi operativi. Il supporto dell’intelligenza artificiale
3.9 Sistema di controllo interno e gestione dei rischi
3.9.1 L’importanza del controllo interno e della gestione dei rischi
3.9.2 L’Enterprise Risk Management per la creazione di valore
3.10 Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 quale parte integrante (e specifica) del sistema di controllo dei rischi
3.10.1 L’esimente da responsabilità e l’Organismo di Vigilanza
3.11 Gli altri modelli organizzativi di gestione della compliance
3.11.1 Sicurezza sul lavoro
3.11.2 Ambiente
3.11.3 Cybersecurity
3.11.4 Privacy
3.11.5 Modello Anticorruzione
3.11.6 Il sistema di controllo del rischio fiscale
3.12 Il sistema di gestione della qualità. Opportunità di un sistema unico integrato di compliance
3.13 Un modello di gestione integrata del rischio: CoSo ERM framework
Capitolo 4
L’assetto amministrativo: il suo concreto funzionamento
4.1 Il concetto di adeguatezza dell’assetto amministrativo
4.2 Sistema di pianificazione, programmazione e controllo
4.3 Il controllo di gestione per la prevenzione della crisi
4.4 La contabilità analitica e il sistema di misurazione dei costi
4.4.1 Oggetti di calcolo, tipologia delle informazioni e modalità di calcolo dei costi
4.5 Budgeting e forecasting
4.5.1 Il processo di budgeting e il master budget
4.5.2 Il sistema di forecasting
4.6 Reporting aziendale
4.6.1 Il reporting a balanced scorecard
4.6.2 Monitoraggio e analisi degli scostamenti
4.6.3 Il reporting e i sistemi di business intelligence
4.7 Il piano industriale e il piano di risanamento
4.7.1 Il piano come strumento di pianificazione e attuazione degli obiettivi aziendali
4.7.2 Il monitoraggio costante del piano: business review periodiche
Capitolo 5
L’assetto contabile
5.1 Il concetto di assetto contabile
5.2 La definizione e i benefici dell’assetto contabile
5.3 L’assetto contabile quale base della reportistica e della pianificazione e controllo
5.4 Le procedure contabili
5.4.1 Gestione delle anagrafiche
5.4.2 Ciclo attivo e passivo
5.4.3 Indicatori non finanziari su clienti e fornitori
5.4.4 Gestione della tesoreria e gestione del personale
5.5 L’analisi di bilancio: capitale circolante netto, EBITDA e flusso di cassa
5.5.1 Riclassificazione dello stato patrimoniale: capitale circolante netto
5.5.2 Riclassificazione del conto economico: EBITDA
5.6 Il rendiconto finanziario: flusso di cassa della gestione operativa
5.7 L’analisi per indici
5.8 I segnali di allarme nel (nuovo) Codice della crisi
Capitolo 6
Il punto di vista del revisore in relazione all’assetto contabile prescritto dall’art. 2086, co. 2, c.c.: la verifica del sistema di controllo interno
6.1 Premessa: i sistemi di controllo interni (SCI) quale presidio al monitoraggio
6.2 L’attuazione del sistema di controllo interno dell’impresa
6.3 L’attività di controllo del revisore
6.4 Il piano di revisione
6.5 Sintesi sull’attività del revisore del sistema di controllo interno
6.6 Controllo del revisore oggetto di richiamo dall’art. 25-octies CCII
Capitolo 7
Gli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili nella recente giurisprudenza di merito
7.1 Premessa
7.2 La denunzia di gravi irregolarità al tribunale ex art. 2409 c.c.
7.3 Le gravi irregolarità derivanti dall’inadeguatezza degli assetti ex art. 2086
7.4 Responsabilità degli amministratori per inadempimento dei doveri imposti dall’art. 2086 c.c.
7.5 Scelte organizzative e business judgment rule
7.6 Scelte organizzative e business judgment rule (segue)
7.7 Importanza degli obblighi previsti dall’art. 2086 nella gestione ordinaria dell’impresa
7.8 Conclusioni
Capitolo 8
Gli adeguati assetti e la scelta dello strumento di risanamento
8.1 Introduzione
8.2 Il dovere di adozione e attuazione di uno degli strumenti di risanamento
8.3 La competenza della scelta dello strumento di risanamento
8.4 La probabilità di crisi, la crisi attuale e l’insolvenza
8.4.1 La probabilità di crisi (o pre-crisi)
8.4.2 La probabilità di insolvenza (o crisi attuale)
8.4.3 L’insolvenza reversibile e irreversibile
8.5 Il test di sostenibilità dell’indebitamento e le prospettive di risanamento
8.5.1 Test e adeguati assetti: un connubio imprescindibile
8.6 La scelta dello strumento di risanamento
8.6.1 La composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa
8.6.2 Gli accordi in esecuzione di piani attestati di risanamento
8.6.3 Accordi di ristrutturazione dei debiti
8.6.4 Accordi di ristrutturazione agevolati
8.6.5 Accordi di ristrutturazione ad efficacia estesa
8.6.6 Transazione su crediti tributari e contributivi
8.6.7 La convenzione di moratoria
8.6.8 Il concordato preventivo
8.6.9 Il concordato minore
8.6.10 Il piano di ristrutturazione soggetto a omologazione
Capitolo 9
Verso un nuovo rapporto banca impresa per garantire l’accesso al credito alle PMI
9.1 La valutazione approfondita della BCE: AQR e stress test
9.2 Linee guida per le banche sui crediti deteriorati: possibili punti di contatto con l’articolo 2086 c.c.
9.3 L’ottica prospettica insita nel modello di impairment dell’IFRS 9
9.4 I vantaggi dell’adeguato assetto al fine di avanzare richieste di concessione in bonis
9.5 Gli Orientamenti EBA in materia di concessione e monitoraggio dei prestiti e la cultura del rischio di credito
9.6 La capacità attuale e prospettica di rimborso dell’indebitamento
9.7 L’analisi della posizione finanziaria dell’impresa
9.8 L’analisi di sensibilità e stress test
9.9 L’analisi di fattibilità del piano tra Linee guida e orientamenti della Cassazione
9.10 Indicatori relativi ai rapporti con gli istituti finanziari
9.11 Conclusioni: gli adeguati assetti per un corretto dialogo con gli istituti bancari
Capitolo 10
L’informativa ESG e gli adeguati assetti
10.1 Introduzione
10.2 Benefici dell’integrazione dei fattori ESG nell’assetto aziendale
10.2.1 Benefici finanziari
10.3 Gli standard di rendicontazione
10.4 Il bilancio di sostenibilità
10.4.1 Obbligo di redazione del bilancio di sostenibilità e stato dell’arte
10.4.2 Il perimetro della rendicontazione
10.4.3 Gli stakeholders
10.4.4 I temi materiali
10.4.5 Strutturazione delle informazioni ESG
10.4.6 Il bilancio ESG e la sua dimensione economica
10.4.7 Presentazione delle informazioni e audits
Capitolo 11
Un adeguato assetto per la sostenibilità e la competitività: la certificazione accreditata
11.1 Il contesto
11.2 Efficacia ed efficienza
11.3 Il quadro di riferimento
11.4 Un quantum leap culturale: la norma ISO 9001:2015
11.5 Altre norme ISO a supporto degli adeguati assetti
11.6 Benefici per le organizzazioni e la comunità
11.7 L’iter certificativo
11.8 Il futuro del Sistema di Gestione della Qualità
Capitolo 12
Le tecniche di prevenzione dei rischi di contenzioso: il nuovo strumento della mediazione
12.1 Tecniche di gestione dei colloqui, dialogo, ascolto e gestione delle trattative
12.2 Gestione degli interessi contrapposti
12.3 La prevenzione del conflitto e del contenzioso e la gestione della contrattualistica
12.4 Lo strumento della mediazione quale risorsa di sensibilizzazione degli stakeholders nell’ottica di prevenzione dei conflitti e della crisi
Formulario
Sezione I – Amministratori e OrAmCo
Sezione II – Sindaci e OrAmCo
Sezione III – Strumenti
Sezione IV – Composizione assistita
Check list
Check list assetti micro imprese e PMI con punteggio
Procedure per il superamento delle crisi da sovraindebitamento dopo il Dlgs. 136/2024.
Come piccoli imprenditori, professionisti, lavoratori autonomi e famiglie possono ridurre i propri debiti ed esdebitarsi
Disciplina valida dal 28 settembre 2024
eBook di 153 pagine in pdf.
Sono passati quasi 20 anni dalla prima riforma del diritto fallimentare, che ebbe luogo con il Decreto Legislativo (D.Lgs.) 5/2006, e può essere che con il D.Lgs. 136/2024 si sia completato il lungo processo legislativo, che ha avuto per obiettivo la flessibilizzazione delle soluzioni alla crisi di impresa, e soprattutto il recupero di quelle attività imprenditoriali che potevano avere una seconda vita, dopo il superamento delle difficoltà, grazie al ricorso alle procedure previste dal diritto fallimentare prima, e dal Codice della crisi di impresa poi.
D’altronde, prima la ridotta crescita economica, che ha caratterizzato l’ultimo ventennio della storia economica italiana, poi lo shock della pandemia del Covid-19, successivamente la crisi energetica, acutizzata dall’aggressione della Russia contro l’Ucraina, che ha determinato sanzioni e controsanzioni tra l’Ue e il paese guidato da Putin, infine l’inflazione, e le sfide di un mondo perfino troppo globalizzato (vedi la pressione economica proveniente dalla Cina), hanno fatto sì che diventasse sempre più importante il tema della gestione della crisi di impresa, visto l’elevato numero di operatori economici che si sono trovati tra l’incudine dell’aumento dei costi, e il martello del calo dei ricavi.
Queste circostanze hanno reso necessario intervenire più volte sulla disciplina della crisi di impresa, che era stata prima sensibilmente modificata dai D.Lgs. 5/2006 e 169/2007, e poi del tutto rinnovata dal D.Lgs. 14/2019, contenente il Codice della crisi di impresa e dell'insolvenza, successivamente adeguato alla Direttiva Ue 2019/1023 (cd. direttiva Insolvency).
Per ultimo è intervenuto il D.Lgs. 136/2024, che ha provveduto ad inserire chiarimenti e correzioni, suggerite dalle esperienze derivanti dalle prime applicazioni del Codice della crisi di impresa, che è entrato in vigore, di fatto, solo dal 2022.
L’ebook si articola in 5 capitoli e 4 appendici.
Nel primo capitolo si illustra l’impostazione comune delle procedure di superamento della crisi da sovraindebitamento, e si ricordano le condizioni da rispettare per potervi accedere, per passare poi a richiamare il ruolo del professionista e dell’Occ, l’Organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento, a cui normalmente si deve rivolgere il debitore (famiglia, professionista, piccolo operatore economico) per avviare le procedure previste dal Codice della crisi di impresa, concludendo quindi con le regole per l’individuazione del Tribunale competente, a cui presentare la domanda di accesso ad alle procedure descritte in questo volume.
Il secondo capitolo descrive la procedura di ristrutturazione dei debiti del consumatore, e comincia con le modalità di attivazione della procedura, ossia con il rispetto delle condizioni per l’avvio della procedura, per proseguire con un richiamo delle prime fasi della procedura stessa. Segue poi l’illustrazione dei documenti più importanti della procedura, ossia il piano di ristrutturazione dei debiti e la proposta di accordo con i creditori, e il richiamo dell’opportunità di una previa trattativa tra debitore e creditori, per continuare con la descrizione dei contenuti della domanda di accesso alla procedura. Questa prima parte del capitolo si conclude con la spiegazione delle modalità di presentazione della domanda, e l’evidenziazione delle attività dell’Occ in questa prima fase della procedura. La seconda parte del capitolo è dedicata all’apertura della procedura, e quindi alla descrizione del decreto di apertura della procedura, e alle attività di Occ e creditori nell’ambito della procedura. Si arriva così alla terza parte del capitolo, che si occupa del completamento della procedura, e pertanto della sentenza di omologazione del piano di ristrutturazione dei debiti, e delle attività di Occ e creditori dopo questa sentenza, senza trascurare di spiegare cosa succede se il Tribunale nega l’omologazione del piano. Infine, le ultime parti del capitolo provvedono a chiarire cosa avviene durante l’esecuzione del piano, e la revoca dell’omologazione del piano.
Il terzo capitolo delinea la procedura del concordato minore, e la sua struttura replica quella del capitolo precedente, salvo che in questo caso i documenti principali sono la proposta di concordato minore e il piano, e per quanto riguarda i creditori, è prevista una loro votazione in merito alla convenienza del concordato minore. Un’altra differenza rispetto alla procedura precedente è data dalla maggiore complessità della fase di attuazione, che nel caso del concordato minore comporta il serio coinvolgimento di debitore, Occ, giudice, liquidatore.
Il quarto capitolo è centrato sulla procedura di liquidazione controllata, che può essere attivata autonomamente, o come conversione delle due precedenti procedure. Anche questo capitolo rispecchia la struttura dei due precedenti, salvo che in questo caso il documento principale è la domanda di accesso alla procedura, e che non ci può essere nessuna previa trattativa tra debitore e creditori. Inoltre, lo svolgimento di questa procedura è più complessa, e vede l’intervento di vari soggetti, di cui il liquidatore è di gran lunga il più importante. Per cui, dopo un richiamo delle principali tappe della procedura, si illustrano i compiti di liquidatore, debitore, creditori, Tribunale, e giudice delegato, che attuano la procedura.
Il quinto capitolo è dedicato all’esdebitazione, che consiste nella cancellazione dei debiti residui dopo la conclusione della procedura di liquidazione controllata. A questo riguardo si comincia con la spiegazione dell’oggetto dell’esdebitazione e delle ragioni di interesse da parte del debitore per essa, le condizioni per ottenerla, la procedura per assicurarsela, per concludere con la descrizione della procedura specifica del debitore sovraindebitato incapiente.
Infine, il testo si conclude con 4 appendici:
Introduzione
CAPITOLO 1. QUADRO GENERALE DELLE PROCEDURE DI SUPERAMENTO DELLA CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO
1. L’impostazione delle procedure di superamento della crisi da sovraindebitamento
2. Le condizioni per l’accesso alle procedure di superamento della crisi da sovraindebitamento
3. Il ruolo del professionista
4. Il ruolo dell’Occ e dei gestori della crisi
5. L’individuazione del Tribunale competente
CAPITOLO 2. LA PROCEDURA DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI DEL CONSUMATORE
1. L’avvio della procedura di ristrutturazione dei debiti del consumatore
1.1 Le condizioni per l’avvio della procedura di ristrutturazione dei debiti
1.2 Le prime fasi della procedura di ristrutturazione dei debiti
1.3 Il piano di ristrutturazione dei debiti e la proposta di accordo
1.3.1 La necessità di 2 documenti: il piano e la proposta
1.3.2 Il piano di ristrutturazione dei debiti
1.3.3 La proposta di accordo con i creditori
1.4 La trattativa tra debitore e creditori
1.5 La domanda di accesso alla procedura di ristrutturazione dei debiti
1.5.1 La disciplina applicabile alla domanda di accesso
1.5.2 I contenuti della domanda di accesso
1.6 La presentazione della domanda di accesso alla procedura di ristrutturazione dei debiti
1.6.1 I soggetti abilitati a presentare la domanda di accesso
1.6.2 Gli effetti della presentazione della domanda di accesso
1.7 Il ruolo dell’Occ o del professionista che lo sostituisce nell’avvio della procedura
2. L’apertura della procedura di ristrutturazione dei debiti del consumatore
2.1 Il decreto di apertura della procedura di ristrutturazione dei debiti
2.2 Le attività dell’Occ nell’ambito dell’avvio della procedura
2.3 Le attività dei creditori nell’ambito dell’avvio della procedura
2.4 Il decreto di blocco della procedura
3. Il completamento della procedura di ristrutturazione dei debiti del consumatore
3.1 La sentenza di omologazione del piano di ristrutturazione dei debiti
3.2 Le attività dell’Occ dopo la sentenza di omologazione
3.3 Le attività dei creditori dopo la sentenza di omologazione
3.4 La sentenza che nega l’omologazione del piano di ristrutturazione dei debiti e le sue conseguenze
4. L’esecuzione del piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore
5. La revoca dell’omologazione del piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore e i suoi effetti
CAPITOLO 3. IL CONCORDATO MINORE
1. L’avvio della procedura del concordato minore
1.1 Le condizioni per l’avvio della procedura del concordato minore
1.2 Le prime fasi della procedura del concordato minore
1.3 La proposta di concordato minore e il piano
1.3.1 La disciplina della proposta di concordato minore e del piano
1.3.2 I possibili contenuti del piano
1.3.3 I possibili contenuti della proposta di concordato minore
1.4 La trattativa tra debitore e creditori
1.5 La domanda di accesso alla procedura del concordato minore
1.5.1 La disciplina applicabile alla domanda di accesso
1.5.2 I contenuti della domanda di accesso
1.6 La presentazione della domanda di accesso alla procedura del concordato minore
1.6.1 I soggetti abilitati a presentare la domanda di accesso
1.6.2 Gli effetti della presentazione della domanda di accesso
1.7 Il ruolo dell’Occ o del professionista che lo sostituisce nell’avvio della procedura
2. L’apertura della procedura del concordato minore
2.1 Il decreto di apertura della procedura del concordato minore
2.2 Il decreto di blocco della procedura del concordato minore
2.3 Le conseguenze dell’apertura della procedura del concordato minore
2.4 Le attività dell’Occ nell’ambito dell’avvio della procedura
2.5 Le attività dei creditori nell’ambito dell’avvio della procedura
2.5.1 I compiti dei creditori
2.5.2 Le regole per l’approvazione del concordato minore da parte dei creditori
3. Il completamento della procedura del concordato minore
3.1 La sentenza di omologazione del concordato minore
3.2 Le conseguenze della sentenza di omologazione del concordato minore
3.3 La sentenza che nega l’omologazione del concordato minore e le sue conseguenze
4. L’esecuzione del concordato minore
4.1 Le attività del debitore durante l’esecuzione del concordato minore
4.2 Le attività dell’Occ durante l’esecuzione del concordato minore
4.3 Le attività del giudice durante l’esecuzione del concordato minore
5. La revoca dell’omologazione del concordato minore e i suoi effetti
CAPITOLO 4. LA LIQUIDAZIONE CONTROLLATA
1. L’avvio della procedura di liquidazione controllata
1.1 Le condizioni per l’avvio della procedura di liquidazione controllata
1.2 Le prime fasi della procedura di liquidazione controllata
1.3 La domanda di accesso alla procedura di liquidazione controllata
1.3.1 La disciplina applicabile alla domanda di accesso alla procedura
1.3.2 I contenuti della domanda di accesso alla procedura
1.4 La presentazione della domanda di accesso alla procedura di liquidazione controllata ed i suoi effetti
1.5 Il ruolo dell’Occ nell’ambito dell’avvio della procedura
2. L’apertura della procedura di liquidazione controllata
2.1 La sentenza di apertura della procedura di liquidazione controllata
2.2 Le conseguenze dell’apertura della procedura di liquidazione controllata
3. Lo svolgimento della procedura di liquidazione controllata
3.1 Le tappe dello svolgimento della procedura di liquidazione controllata
3.2 Il ruolo del liquidatore nella procedura di liquidazione controllata
3.3 Il ruolo del debitore nella procedura di liquidazione controllata
3.4 Il ruolo dei creditori nella procedura di liquidazione controllata
3.5 Il ruolo del Tribunale e del giudice delegato nella procedura di liquidazione controllata
4. Gli effetti della chiusura della procedura di liquidazione controllata
CAPITOLO 5. L’ESDEBITAZIONE DEL DEBITORE
1. L’oggetto dell’esdebitazione, e i motivi di interesse per i debitori
2. Le condizioni per l’esdebitazione
3. Il procedimento per ottenere l’esdebitazione
4. L’esdebitazione del debitore sovraindebitato incapiente
Utile raccolta di 5 ebook, per un totale di oltre 800 pagine, sulle soluzioni di superamento della crisi di impresa dopo il D.lgs 136/2024.
Disciplina valida dal 28 settembre 2024
Il presente ebook in pdf di 216 pagine, ha l’obiettivo di illustrare le regole per una delle 5 principali procedure di soluzione della crisi di impresa, ossia il Concordato preventivo, mentre le altre, il Piano di risanamento, l’Accordo di ristrutturazione dei debiti, la Composizione negoziata della crisi di impresa, e il Superamento delle crisi da sovraindebitamento, sono oggetto di altri ebook, scritti dallo stesso autore del presente testo.
Disciplina valida dal 28 settembre 2024
Sono passati quasi 20 anni dalla prima riforma del diritto fallimentare, che ebbe luogo con il Decreto Legislativo (D.Lgs.) 5/2006, e può essere che con il D.Lgs. 136/2024 si sia completato il lungo processo legislativo, che ha avuto per obiettivo la flessibilizzazione delle soluzioni alla crisi di impresa, e soprattutto il recupero di quelle attività imprenditoriali che potevano avere una seconda vita, dopo il superamento delle difficoltà, grazie al ricorso alle procedure previste dal diritto fallimentare prima, e dal Codice della crisi di impresa poi.
D’altronde, prima la ridotta crescita economica, che ha caratterizzato l’ultimo ventennio della storia economica italiana, poi lo shock della pandemia del Covid-19, successivamente la crisi energetica, acutizzata dall’aggressione della Russia contro l’Ucraina, che ha determinato sanzioni e controsanzioni tra l’Ue e il paese guidato da Putin, infine l’inflazione, e le sfide di un mondo perfino troppo globalizzato (vedi la pressione economica proveniente dalla Cina), hanno fatto sì che diventasse sempre più importante il tema della gestione della crisi di impresa, visto l’elevato numero di operatori economici che si sono trovati tra l’incudine dell’aumento dei costi, e il martello del calo dei ricavi.
Queste circostanze hanno reso necessario intervenire più volte sulla disciplina della crisi di impresa, che era stata prima sensibilmente modificata dai D.Lgs. 5/2006 e 169/2007, e poi del tutto rinnovata dal D.Lgs. 14/2019, contenente il Codice della crisi di impresa e dell'insolvenza, successivamente adeguato alla Direttiva Ue 2019/1023 (cd. direttiva Insolvency).
Per ultimo è intervenuto il D.Lgs. 136/2024, che ha provveduto ad inserire chiarimenti e correzioni, suggerite dalle esperienze derivanti dalle prime applicazioni del Codice della crisi di impresa, che è entrato in vigore, di fatto, solo dal 2022. In conseguenza delle numerose modifiche legislative avvenute negli ultimi 2 decenni, sono aumentate le soluzioni alla crisi di impresa, alternative alla liquidazione giudiziale, che ha sostituito la procedura fallimentare.
L’ebook, basato su 6 capitoli e 4 appendici, inizia con un capitolo denominato “Quadro generale”, nel quale si presentano le caratteristiche salienti della procedura del Concordato preventivo, sia in termini comparativi con altre soluzioni alla crisi, sia sotto il profilo dell’evoluzione della normativa, con un’attenzione particolare sulle differenze esistenti tra il Concordato preventivo disciplinato dal Codice della crisi di impresa, e quello regolamentato dalla precedente legge fallimentare.
Segue poi un capitolo (il 2) che illustra le condizioni richieste per l’attivazione di questa soluzione concorsuale, per passare poi alla descrizione della procedura del Concordato preventivo, nel cui ambito sono riportate in primo luogo (Cap. 3) le indicazioni per predisporre la domanda (di accesso alla procedura, e di accesso anticipato alla procedura, che eventualmente precede la prima), ed i vari documenti (piano, proposta di concordato, attestazione) necessari per l’avvio del percorso che dovrebbe portare l’impresa ad uscire dallo stato di crisi, grazie al Concordato preventivo.
Successivamente (Cap. 4) si trova una dettagliata descrizione delle varie fasi della procedura, che comprendono l’iscrizione della domanda (di accesso alla procedura del Concordato preventivo) nel registro delle imprese, la decisione del Tribunale di aprire la procedura del Concordato preventivo, e di adottare eventualmente misure cautelari e protettive dell’impresa in crisi, la presentazione di proposte di concordato concorrenti, la gestione dell’impresa in crisi durante la procedura, la sollecitazione di offerte di acquisto dell’impresa in crisi concorrenti, l’approvazione del concordato preventivo da parte dei creditori, l’omologazione del concordato da parte del Tribunale, l’eventuale impugnazione della sentenza di omologazione del concordato, con le conseguenti decisioni del Tribunale, senza tralasciare di illustrare in dettaglio il profilo ed i compiti del commissario giudiziale. Infine vengono illustrate le varie possibili situazioni dopo la conclusione della procedura (attuazione, risoluzione, annullamento del concordato).
Viene infine richiamato (Cap. 5) anche il procedimento che scatta a seguito della domanda di accesso anticipato alla procedura del Concordato preventivo. Conclusa la descrizione dei passaggi procedurali, si illustrano (Cap. 6) gli effetti della procedura del Concordato preventivo, che si attivano nelle varie fasi del procedimento.
Come già anticipato, il testo si conclude con 4 appendici:
Introduzione
CAPITOLO 1. QUADRO GENERALE DEL CONCORDATO PREVENTIVO
1.1 L’impostazione del concordato preventivo
1.2 Le differenze tra concordato preventivo e accordo di ristrutturazione dei debiti
1.3 L’evoluzione della disciplina del concordato preventivo
1.4 Le novità della disciplina del D.Lgs. 14/2019, come modificata dai D.Lgs. 147/2020 e 83/2022
1.5 Le novità del D.Lgs. 136/2004
CAPITOLO 2. LE CONDIZIONI PER L’ATTIVAZIONE DELLA PROCEDURA DEL CONCORDATO PREVENTIVO
CAPITOLO 3. L’AVVIO DELLA PROCEDURA DEL CONCORDATO PREVENTIVO
3.1 La domanda di accesso alla procedura del concordato preventivo
3.1.1 Le due tipologie di domanda: accesso ordinario e anticipato alla procedura
3.1.2 L’individuazione del Tribunale competente
3.1.3 I contenuti della domanda di accesso alla procedura del concordato preventivo
3.1.4 I contenuti della domanda di accesso anticipato alla procedura del concordato preventivo
3.2 Il piano di concordato
3.2.1 La disciplina e i contenuti del piano di concordato
3.2.2 Le modalità di redazione del piano sul fronte dell'indicazione del debitore e delle eventuali parti correlate
3.2.3 Le modalità di redazione del piano sul fronte della descrizione delle attività e passività aziendali
3.2.4 Le modalità di redazione del piano sul fronte dell’analisi della situazione economico-patrimoniale e finanziaria
3.2.5 Le modalità di redazione del piano sul fronte della posizione dei lavoratori
3.2.6 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle cause e dell'entità dello stato di crisi
3.2.7 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle strategie di intervento
3.2.8 Le modalità di redazione del piano sul fronte del valore di liquidazione dell’impresa in crisi
3.2.9 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle modalità di ristrutturazione dei debiti e di soddisfazione dei crediti
3.2.10 Le modalità di redazione del piano sul fronte degli effetti del piano sulla situazione finanziaria dell’impresa in crisi
3.2.11 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle modalità e dei tempi di adempimento della proposta di concordato (e del piano)
3.2.12 Le modalità di redazione del piano sul fronte del piano industriale
3.2.13 Le modalità di redazione del piano sul fronte dell’indicazione dei costi e dei ricavi attesi, del fabbisogno finanziario e delle relative modalità di copertura
3.2.14 Le modalità di redazione del piano sul fronte degli apporti di nuova finanza
3.2.15 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle azioni risarcitorie e recuperatorie
3.2.16 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle iniziative da adottare in caso di scostamento dagli obiettivi pianificati
3.2.17 Le modalità di redazione del piano sul fronte dell’elenco dei creditori e delle parti interessate, e la loro suddivisione in classi
3.2.18 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle modalità di informazione dei rappresentanti dei lavoratori, nonché sugli effetti della ristrutturazione sui rapporti di lavoro
3.2.19 Le modalità di redazione del piano sul fronte dei fondi rischi
3.2.20 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle ragioni per cui il soddisfacimento dei creditori non è inferiore a quello della liquidazione giudiziale e dell’utilità per i creditori
3.2.21 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle modalità di cessione della gestione aziendale
3.2.22 La disciplina dei debiti tributari, contributivi e assicurativi nel piano di concordato
3.3 La proposta di concordato preventivo
3.4 L’attestazione del piano di concordato e della proposta di concordato
3.4.1 Le qualifiche professionali dell’attestatore
3.4.2 L’oggetto dell’attestazione
3.4.3 Le metodologie dell’attestazione
3.4.4 I possibili esiti dell’attestazione
3.4.5 La relazione di attestazione
CAPITOLO 4. LA PROCEDURA DEL CONCORDATO PREVENTIVO A SEGUITO DELLA DOMANDA DI ACCESSO ALLA PROCEDURA
4.1 L’iscrizione della domanda di accesso alla procedura del concordato preventivo nel registro delle imprese
4.2 La decisione del Tribunale di aprire la procedura del concordato preventivo e di chiuderla
4.2.1 La decisione del Tribunale di aprire la procedura
4.2.2 La decisione del Tribunale di chiudere la procedura
4.3 Le decisioni del Tribunale sulle misure cautelari e protettive dell’impresa in crisi
4.3.1 Quadro generale delle misure attivabili dal Tribunale
4.3.2 La procedura per la decisione del Tribunale sulle misure cautelari e protettive
4.3.3 La procedura per la decisione del Tribunale sulla sospensione/scioglimento dei contratti
4.3.4 La procedura per la decisione del Tribunale sui finanziamenti prededucibili
4.3.5 La procedura per la decisione del Tribunale sul pagamento di crediti anteriori e rate di mutui
4.4 La presentazione di proposte di concordato concorrenti
4.5 Il ruolo del commissario giudiziale durante la procedura del concordato preventivo
4.5.1 Il profilo del commissario giudiziale
4.5.2 I compiti del commissario giudiziale
4.6 La gestione dell’impresa in crisi durante la procedura
4.7 La sollecitazione di offerte di acquisto dell’impresa in crisi (o di suoi elementi) in concorrenza
4.8 L’approvazione del concordato preventivo da parte dei creditori
4.8.1 La convocazione dei creditori per la votazione sul concordato
4.8.2 L’informazione dei creditori per la votazione sul concordato
4.8.3 Le contestazioni sul concordato posto in votazione
4.8.4 L’accesso alla votazione sul concordato da parte dei creditori
4.8.5 La votazione sul concordato da parte dei creditori
4.8.6 La formalizzazione dell’esito della votazione sul concordato
4.9 L’omologazione del concordato preventivo da parte del Tribunale
4.10 L’impugnazione della sentenza di omologazione del concordato preventivo e di altri atti
4.11 La decisione del Tribunale sulla sospensione della sentenza di omologazione del concordato preventivo
4.12 La decisione del Tribunale sull’impugnazione della sentenza di omologazione del concordato preventivo
4.13 L’attuazione del concordato preventivo
4.13.1 Le modalità di attuazione del concordato preventivo
4.13.2 La vendita dei beni in attuazione del concordato preventivo
4.13.3 Il ruolo del liquidatore
4.13.4 Le operazioni societarie in attuazione del concordato preventivo
4.14 La conclusione e la risoluzione del concordato preventivo
4.14.1 La conclusione del concordato preventivo
4.14.2 La risoluzione del concordato preventivo
4.15 L’annullamento del concordato preventivo
CAPITOLO 5. LA PROCEDURA DEL CONCORDATO PREVENTIVO A SEGUITO DELLA DOMANDA DI ACCESSO ANTICIPATO ALLA PROCEDURA
5.1 La decisione del Tribunale di apertura anticipata della procedura del concordato preventivo
5.2 La decisione del Tribunale sulle misure cautelari e protettive
5.3 La revoca del provvedimento di concessione dell’accesso anticipato alla procedura del concordato preventivo
CAPITOLO 6. GLI EFFETTI DEL CONCORDATO PREVENTIVO
6.1 Quadro generale
6.2 Gli effetti della presentazione al Tribunale della domanda di accesso anticipato alla procedura del concordato preventivo
6.3 Gli effetti della decisione del Tribunale di concedere l’accesso anticipato alla procedura del concordato preventivo
6.4 Gli effetti della presentazione al Tribunale della domanda di accesso alla procedura del concordato preventivo
6.5 Gli effetti della decisione del Tribunale di aprire la procedura del concordato preventivo
6.6 Gli effetti dell’omologazione del concordato preventivo
6.7 Gli effetti dell’impugnazione e della revoca dell’omologazione del concordato preventivo
6.8 Le conseguenze penali nell’ambito della procedura del concordato preventivo
6.9 La disciplina della prededucibilità dei crediti
APPENDICE I
Quadro di insieme del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 14/2019)
1. Le principali novità del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza
2. La struttura e le novità del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza
APPENDICE II
Quadro di insieme delle novità del Decreto Legislativo correttivo 147/2020
APPENDICE III
Quadro di insieme delle novità del Decreto Legislativo correttivo 83/2022
Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza ha introdotto importanti novità in tema di adempimenti e responsabilità a carico degli amministratori, dell’Organo di Controllo ed ora anche dei revisori, cui è affidato il compito di monitorare non solo le condizioni di continuità aziendale, ma anche la sostenibilità economica e finanziaria dell’impresa nel breve termine, nonché di accertare l’adeguatezza degli assetti organizzativi dell’azienda, al fine dell’emersione tempestiva della crisi. Revisori e sindaci devono sorvegliare opportunamente gli amministratori e verificare lo stato di salute della società, con l’incarico di segnalare all’Organo Amministrativo le situazioni di crisi emergenti dall’analisi periodica delle soglie di allerta. Compiti e responsabilità sempre maggiori per i professionisti designati alle attività di vigilanza e controllo, i quali, per poter svolgere efficacemente la propria funzione, devono sviluppare com- petenze di natura gestionale e finanziaria. Il testo fornisce agli amministratori ed ai membri degli Organi di Controllo un prezioso vademecum per l’espletamento delle attività di verifica, completo di:
• facsimili di verbali per monitorare l’adeguatezza degli assetti e le soglie di allerta e predisporre le comunicazioni da inviare all’Organo Amministrativo;
• check list per l’individuazione delle principali informazioni da acquisire per l’accertamento dell’adeguatezza dell’assetto organizzativo e per la sorveglianza dei segnali di difficoltà.
Questa terza edizione è aggiornata al D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14, “Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza”, come modificato dal D.Lgs. n. 83/2022 e in vigore dal 15 luglio 2022, al Decreto Dirigenziale 21 marzo 2023, ai documenti del C.N.D.C.E.C. del 7-25 luglio 2023, e del 20 dicembre 2023, nonché al recentissimo D.Lgs. 136/2024 (c.d. “Terzo correttivo al Codice della Crisi”). Arricchiscono il volume formule e check list personalizzabili e l’applicativo di calcolo “Soglie di allerta”, per supportare al meglio amministratori, sindaci e revisori.
Daniela Savi
Dottore Commercialista in Piacenza, revisore e membro di collegi sindacali in società quotate e non quotate. È docente sul tema de “la ristrutturazione del debito” e di “pianificazione gestionale” per le aziende. Svolge da anni attività di consulenza societaria e di pianificazione aziendale per imprese, nonché di advisor in operazioni di risanamento economico-finanziario e ristrutturazione di aziende in crisi. Autrice di articoli e relatrice in convegni in materia di crisi d’impresa, svolge attività di attestatrice, curatore, commissa- rio straordinario di grandi imprese in crisi e commissario giudiziale, nonché iscritta agli elenchi di gestori ed esperti di crisi.
Introduzione
Capitolo 1
Il nuovo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza alla luce delle raccomandazioni e dei regolamenti comunitari
1.1. La rilevazione tempestiva della crisi
1.2. I soggetti coinvolti
1.3. I nuovi limiti dimensionali per la nomina dell’Organo di Controllo o del Revisore e l’adeguamento degli statuti
1.4. La decorrenza delle disposizioni
Capitolo 2
I doveri degli Organi Amministrativi e degli Organi di Controllo per la prevenzione della crisi
2.1. I doveri dell’imprenditore e degli Amministratori per la rilevazione
tempestiva della crisi
2.2. I doveri dell’Organo di Controllo e dei soggetti incaricati della revisione legale per la rilevazione tempestiva della crisi
Capitolo 3
La verifica dell’adeguatezza del sistema organizzativo e amministrativo- contabile
3.1. Assetti organizzativi e amministrativo-contabili
3.2. L’adeguatezza dell’assetto organizzativo
3.3. L’adeguatezza dell’assetto amministrativo-contabile
3.4. Gli strumenti di programmazione e controllo adeguati al monitoraggio dei risultati aziendali e della prevedibile evoluzione
3.5. Caratteristiche dei sistemi organizzativi, amministrativi e contabili secondo il codice della crisi e dell’insolvenza
3.6. La valutazione dell’adeguatezza dei sistemi organizzativi, amministrativi e contabili per la rilevazione tempestiva della crisi da parte dell’Organo di Controllo
3.7. Le segnalazioni dell’Organo di Controllo in merito all’adeguatezza degli assetti organizzativi e amministrativo-contabili
3.8. L’adeguatezza dei sistemi organizzativi, amministrativi e contabili: la recente giurisprudenza
3.8.1. L’approccio della Corte Suprema della Cassazione
3.8.2. Tribunale di Roma – sentenza del 15 settembre 2020 – R.G. n. 3711/2020 V.G
3.8.3. Tribunale di Cagliari – sentenza del 20 gennaio 2022 – R.G. n. 188/2021
Capitolo 4
Gli strumenti di allerta e gli obblighi di segnalazione
4.1. I soggetti coinvolti
4.2. L’obbligo di segnalazione a carico dell’Organo di Controllo
4.3. L’obbligo di segnalazione a carico dei Creditori qualificati
4.4. L’obbligo di informativa a favore dell’Organo di Controllo posto a carico degli intermediari finanziari in caso di revoca o revisione degli affidamenti
4.5. L’efficacia delle disposizioni, l’ambito di applicazione e le esclusioni
Capitolo 5
Le attività del Collegio Sindacale e del Revisore per l’anticipata emersione della crisi – I segnali di difficoltà
5.1. Le attività di vigilanza dell’Organo di Controllo in merito all’equilibrio aziendale ed al prevedibile andamento delle attività
5.2. Relazione sulla gestione, rendiconto finanziario e indici di bilancio
5.3. I segnali di difficoltà ai sensi dell’art. 3, comma 3 C.C.I.I
5.4. I segnali di difficoltà “tempestivi” ai sensi dell’art. 3, comma
4 C.C.I.I
5.5. Le prospettive di continuità aziendale per i 12 mesi successivi
5.6. Gli altri segnali: i fondati indizi della crisi e le prospettive di continuità
Capitolo 6
Indicatori della crisi per i Creditori pubblici qualificati
6.1. Le soglie di esposizione
6.2. La segnalazione dei Creditori pubblici qualificati all’Organo Amministrativo dell’azienda e all’Organo di Controllo... » 117
Capitolo 7
La periodicità dei controlli e la tempestiva rilevazione dei segnali di difficoltà
7.1. La periodicità dei controlli infrannuali
7.2. La verifica periodica degli indicatori significativi e tempestivi
7.3. La verifica annuale dell’Organo di Controllo
Capitolo 8
Il contenuto delle segnalazioni dell’Organo di Controllo
8.1. La segnalazione tempestiva all’Organo Amministrativo dell’esistenza di fondati indizi della crisi
8.2. Le attività successive dell’Organo di Controllo
Capitolo 9
La composizione negoziata per la crisi d’impresa
9.1. L’istanza per la nomina dell’esperto a cura del debitore e l’avvio del procedimento di composizione negoziata della crisi
9.2. La chiusura della procedura negoziata - Le alternative
9.3. La transazione fiscale nell’ambito della composizione negoziata ed il ruolo dei Sindaci e Revisori
Capitolo 10
Le responsabilità dell’Organo Amministrativo, dell’Organo di Controllo e del Revisore
10.1. Le responsabilità dell’imprenditore e degli Amministratori ai fini della rilevazione tempestiva della crisi
10.2. Le responsabilità dell’Organo di Controllo e del soggetto incaricato dell’attività di revisione ai fini della rilevazione tempestiva della crisi
10.3. La nozione di “tempestività” ai fini dell’esonero o dell’attenuazione della responsabilità di Sindaci e Revisori
Capitolo 11
Il documento del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti prima dell’entrata in vigore del codice della crisi
11.1. Il documento del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti
11.2. Il sistema degli indici proposta dal Consiglio Nazionale
11.3. Gli indicatori di squilibri economici, patrimoniali e finanziari
11.3.1. L’approccio gerarchico e “a scalare”
11.3.2. Patrimonio netto negativo
11.3.3. Il tasso di copertura a servizio del debito (D.S.C.R.)
11.3.4. Gli indici settoriali, oggi superati dalla nuova formulazione del codice della crisi
11.4. La segnalazione dell’Organo di Controllo secondo il CNDCEC
Capitolo 12
Il ruolo dei Sindaci nella composizione negoziata - Le norme di comportamento del Collegio Sindacale di società non quotate
12.1. La vigilanza del Collegio Sindacale nella composizione negoziata
12.2. La vigilanza del Collegio Sindacale a conclusione delle trattative
12.3. Le norme di comportamento per il Collegio Sindacale nella crisi d’impresa
Conclusioni
Allegati
Formulari e modelli
1. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo relativo all’adeguatezza dell’assetto organizzativo
2. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo- contabile
3. Fac-simile verbale di verifica periodica dell’Organo di Controllo degli indici di equilibrio economico, patrimoniale, finanziario e della continuità d’impresa
4. Prospetto indicatori dei segnali di difficoltà (art. 3 commi 3 e 4)
5. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo per la segnalazione dei segnali di difficoltà all’Organo Amministrativo
6. Fac-simile richiesta dell’Organo di Controllo agli istituti finanziari
7. Fac-simile comunicazione dell’Organo di Controllo per i segnali della crisi all’Organo Amministrativo
8. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo delle soluzioni individuate e delle azioni intraprese dall’Organo Amministrativo (con la presenza dell’Organo Amministrativo) – PARTE I
9. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo delle
soluzioni individuate e delle azioni intraprese dall’Organo
Amministrativo – PARTE II
10. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo dell’adozione delle soluzioni individuate e delle azioni intraprese dall’Organo Amministrativo – PARTE III
1. Vigilanza sull’adeguatezza e sul funzionamento dell’assetto organizzativo
2. Vigilanza sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile
3. Vigilanza sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile ai fini della rilevazione tempestiva della crisi (art. 2086 c.c. C.C.I.I.) – Un esempio
4. C heck list di verifica dell’Organo di Controllo relativo all’adeguatezza dell’assetto organizzativo estratto da “Documento ‘ASSETTI ORGANIZZATIVI, AMMINISTRATIVI E CONTABILI: CHECK-LIST OPERATIVE’ – Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili – 25 luglio 2023”
5. Informazioni per la verifica dei segnali di difficoltà
6. Lista di controllo particolareggiata (decreto dirigenziale 21 marzo 2023) (estratto)
7. Test pratico per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento (Allegato: estratto sezione I, decreto dirigenziale 21 marzo 2023) Glossario e tabelle di sintesi
1. Tabella di sintesi sui segnali di difficoltà
2. Tabella per la determinazione dei flussi di cassa – fabbisogno
finanziario (sintetico)
3. Indici settoriali - CNDC
Normativa
D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14 aggiornato al D.Lgs. 136/2024, al D.Lgs. 17 giugno 2022, n. 83 e al D.L. 21 giugno 2022, n. 73 convertito in legge 4 agosto 2022, n. 122 (estratto)
Documenti di approfondimento
1. Il nuovo codice della crisi e dell’insolvenza e gli strumenti di regolazione della crisi: una panoramica d’insieme – Junior Enterprise Milano Economia Impresa Sociale ETS –
Daniela Savi
2. N orme di comportamento del Collegio Sindacale di società non quotate – 20 dicembre 2023 – Consiglio Nazionale dei
Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (estratto). » 295
3. Guida operativa Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti – Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti
Contabili di Roma – maggio 2015
4. Documento di ricerca CNDCEC – Fondazione Nazionale dei Commercialisti – Gli assetti organizzativi, amministrativi e contabili: profili civilistici e aziendalistici – AA.VV. – 7 luglio 2023
5. Documento di ricerca CNDCEC – Fondazione Nazionale dei Commercialisti – Assetti organizzativi, amministrativi e contabili: check list operative – AA.VV. – 25 luglio 2023 (estratto)
6. Gli indici dell’allerta – Documento Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili – 20 ottobre 2019
Bibliografia
Il presente formulario, figlio del precedente “Fallimento e risanamento dell’impresa” di cui rappresenta l’ottava edizione, si presenta profondamente rinnovato sia nel contenuto sia nell’organizzazione della modulistica. Il passaggio epocale dalla Legge Fallimentare (R.D. 16 marzo 1942, n. 267) all’attuale Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14) ha imposto una rivisitazione di tutti i precedenti moduli per tener conto dei vari provvedimenti correttivi che, incominciati con il D.Lgs. 26 ottobre 2020, n. 147 (intervenuto su un testo non ancora in vigore) e proseguiti con il D.Lgs. 17 giugno 2022, n. 83, di recepimento della c.d. Direttiva Insolvency, sono ora culminati con il recentissimo D.Lgs. 13 settembre 2024, n. 136. L’operatore del diritto concorsuale potrà così trovare in questo formulario – composto di circa 220 moduli – uno strumento pratico e aggiornato che gli consentirà di districarsi tra i 133 articoli del Titolo V del Codice della crisi riguardante la liquidazione giudiziale. I moduli sono inoltre organizzati secondo un indice suddiviso in sezioni che ripercorrono le diverse fasi della procedura: dal momento di apertura (con l’accettazione dell’incarico e la convocazione dei legali rappresentanti), alla nomina del comitato dei creditori, dei coadiutori e dei delegati, dalle relazioni del curatore al programma di liquidazione, dalla verifica dei crediti ai contratti pendenti, dal realizzo dell’attivo al rendiconto della gestione, senza dimenticare una sezione dedicata agli adempimenti tributari. Il volume si presta così ad essere non solo un compendio di moduli relativi agli specifici adempi- menti del curatore, ma anche un’utile guida alla gestione della procedura stessa.
Studio Verna società professionale
studio verna società professionale è la più antica società professionale d’Italia e presta consulenza economico-giuridica nei suoi uffici di Milano, Roma, Busto Arsizio e Monza. Persegue una politica di qualità fondata su etica, competenza e specializzazione. I suoi soci hanno pubblicato oltre un centinaio di libri ed articoli in materia contabile, societaria,
concorsuale e tributaria, oltre un manuale di gestione della qualità per studi professionali.
Acciaro & Associati società tra professionisti
Lo Studio Acciaro & Associati società tra professionisti, vanta una pluriennale esperienza nell’ambito della ristrutturazione e risanamento d’impresa, sia in sede giudiziale che stragiudi- ziale, con uffici a Milano, Cagliari e Sassari. Forte della specializzazione, è da sempre impegnato nella gestione di comples- se operazioni straordinarie volte al salvataggio delle aziende in crisi. I suoi soci hanno pubblicato numerosi libri e articoli in materia di prevenzione e gestione della crisi di impresa.
Sezione I – Apertura della procedura
LG1/010 Procedura a seguito di incarico di curatore nella liquidazione giudiziale (adempimenti da effettuare)
LG1/020 Scheda della procedura di liquidazione giudiziale
LG1/030 Scadenzario iniziale della liquidazione giudiziale
LG1/040 Procedura per formare il fascicolo di studio della liquidazione giudiziale
LG1/050 Accettazione dell’incarico di curatore/esperto
LG1/060 Dichiarazione di inesistenza di cause incompatibilità
LG1/070 Informativa al giudice delegato del curatore che intende rimanere contumace
LG1/080 Istanza a costituirsi nel giudizio di reclamo
LG1/090 Richiesta copia ricorso a creditore istante
LG1/100 Estratto della sentenza di apertura della liquidazione giudiziale in inglese
LG1/110 Comunicazione alle poste dell’apertura della liquidazione giudiziale (art. 148 CCII)
LG1/120 Convocazione del legale rappresentante della società insolvente
LG1/130 Lettera di convocazione di terzi
LG1/140 Sollecito di convocazione legali rappresentanti
LG1/150 Richiesta dati all’anagrafe tributaria
Sezione II – Comitato dei creditori
LG2/010 Elenco delle funzioni del comitato dei creditori
LG2/020 Istanza per nomina del comitato dei creditori
LG2/030 Prima convocazione del comitato dei creditori
LG2/040 Regolamento per il funzionamento del comitato dei creditori della liquidazione giudiziale
LG2/050 Designazione di delegato di componente il comitato dei creditori
LG2/060 Lettera per richiesta del parere del comitato dei creditori
LG2/070 Lettera per richiesta di autorizzazione del comitato dei creditori
LG2/080 Lettera per autorizzazione a transigere al comitato dei creditori
LG2/090 Informativa al giudice delegato ex art. 132, co. 3, CCII
Sezione III – Delegati coadiutori ed esperti
LG3/010 Richiesta al c.d.c. di nomina di delegato
LG3/020 Richiesta di nomina di consulente del lavoro al c.d.c.
LG3/030 Lettera a professionista per preventivo
LG3/040 Lettera d’incarico al legale della liquidazione giudiziale
LG3/050 Lettera d’incarico al legale della liquidazione giudiziale per opposizioni allo stato passivo
LG3/060 Richiesta d’informazioni al legale della liquidazione giudiziale
LG3/070 Lettera di mandato con patto di quota lite
LG3/080 Lettera pagamento agli ausiliari di giustizia
LG3/090 Istanza di fondo spese per il legale della liquidazione giudiziale
LG3/100 Istanza al giudice delegato per liquidazione del compenso spettante al legale
LG3/110 Istanza al giudice delegato per liquidazione del compenso spettante al perito estimatore
LG3/120 Istanza per pagamento di un compenso al custode dell’immobile
Sezione IV – Relazioni art. 130 e rapporti con la Procura della Repubblica
LG4/010 Verbale di interrogatorio del legale rappresentante
LG4/020 Richiesta di informazioni ai creditori
LG4/030 Verbale di interrogatorio ex dipendente
LG4/040 Informativa mancata consegna scritture contabili
LG4/050 Istanza di autorizzazione all’accesso a banche dati ulteriori
LG4/060 Check list delle attività preliminari alla redazione della relazione ex art. 130, co. 1
LG4/070 Relazione ex art. 130, comma 1, CCII
LG4/080 Check list delle attività preliminari alla redazione della relazione ex art. 130, co. 4, CCII
LG4/090 Relazione ex art. 130, co. 4, CCII
LG4/100 Elenco delle principali fattispecie di reato nella liquidazione giudiziale
LG4/110 Le azioni di responsabilità esercitabili dal curatore
LG4/120 Esposto del curatore in ordine alla possibile commissione di reati
LG4/130 Istanza al giudice delegato per costituzione di parte civile nel procedimento penale
Sezione V – Inventario e programma di liquidazione
LG5/010 Verbale di primo sopralluogo alla sede della debitrice e ricognizione dei beni mobili concorsuali
LG5/020 Comunicazione nomina stimatore beni mobili
LG5/030 Comunicazione al debitore e al c.d.c. dell’inizio di operazioni di inventario
LG5/040 Processo verbale di inventario della liquidazione giudiziale
LG5/050 Notifica sentenza di apertura liquidazione giudiziale al p.r.a.
LG5/055 Notifica sentenza alla conservatoria registri immobiliari per trascrizione
LG5/060 Parere del curatore sull’istanza di restituzione di beni
LG5/070 Istanza di proroga del deposito del programma di liquidazione ex art. 213 CCII
LG5/080 Programma di liquidazione ex art. 213 CCII
LG5/090 Istanza di autorizzazione alla trasmissione del programma di liquidazione al comitato dei creditori
LG5/100 Sottoposizione del programma di liquidazione all’approvazione del comitato dei creditori
LG5/110 Supplemento al programma di liquidazione ex art. 213, co. 6, CCII
Sezione VI – Verifica crediti
LG6/010 Quadro sinottico dei principali privilegi
LG6/015 Check list per la verifica dei crediti
LG6/020 Comunicazione ai creditori ex art. 200 CCII
LG6/030 Comunicazione ai creditori ex art. 200 CCII (in inglese)
LG6/040 Istanza per la pubblicazione su quotidiano della comunicazione ex art. 200 CCII
LG6/050 Lettera al creditore che non trasmette la domanda secondo le modalità di legge
LG6/060 Comunicazione a creditori procedenti della competenza del Tribunale concorsuale
LG6/070 Comunicazione di esame della domanda di insinuazione passivo di banche
LG6/080 Comunicazione di esame della domanda di insinuazione passivo
LG6/090 Comunicazione di esame della domanda di insinuazione al passivo presentata dall’agente della riscossione
LG6/100 Lettera al creditore pignoratizio
LG6/110 Comunicazione deposito progetto stato passivo
LG6/120 Replica del curatore alle osservazioni dei creditori al progetto di stato passivo
LG6/121 Verbale di udienza per l’esame delle domande tempestive
LG6/122 Verbale di udienza per l’esame delle domande tardive
LG6/130 Lettera al creditore che chiede tardivamente/ultratardivamente l’ammissione allo stato passivo
LG6/140 Istanza per non farsi luogo al procedimento di accertamento del passivo ex art. 209 CCII
LG6/150 Comunicazione non farsi luogo accertamento del passivo
LG6/160 Comunicazione dell’esito dell’accertamento dello stato passivo
LG6/170 Comunicazione dati della procedura per fondo di garanzia
LG6/180 Dichiarazione del curatore per il fondo di garanzia
LG6/190 Lettera ai creditori dopo la chiusura della verifica dei crediti domande tardive di insinuazione
LG6/200 Lettera all’INPS per regolarizzare comunicazione di surroga
LG6/210 Verifica dei crediti. Avviso a depositanti insinuazioni tardive
LG6/220 Memorandum per tardive ed opposizioni
LG6/230 Cartellina per opposizioni
LG6/240 Istanza per costituirsi nel giudizio di opposizione a stato passivo
LG6/250 Lettera al creditore già ammesso allo stato passivo depositante insinuazioni tardive
LG6/260 Istanza per scioglimento di riserva di ammissione allo stato passivo di credito erariale
LG6/270 Istanza per correzione di errore materiale
LG6/280 Istanza per fissazione di udienza tardiva
LG6/290 Comunicazione fissazione udienza per domande tardive
Sezione VII – Contratti pendenti
LG7/001 Istanza di autorizzazione a sciogliersi/subentrare in rapporto pendente
LG7/002 Lettera al contraente in bonis
LG7/003 Lettera per scioglimento del compromesso di vendita immobiliare
LG7/004 Richiesta di canoni di locazione (immobili del debitore affittati a terzi)
LG7/005 Comunicazione al concedente per informazione su contratto di leasing
LG7/006 Comunicazione al concedente di scioglimento del contratto di leasing
LG7/007 Comunicazione di scioglimento del contratto di affitto d’azienda
LG7/008 Comunicazione al conduttore di scioglimento del contratto di locazione immobiliare
LG7/009 Comunicazione al locatore di scioglimento contratto di locazione immobiliare
LG7/010 Lettera di recesso dai rapporti di lavoro subordinato
LG7/011 Lettera di subentro nei rapporti di lavoro subordinato
LG7/012 Istanza di autorizzazione a sciogliersi/subentrare nei rapporti di lavoro pendenti
LG7/020 Lettera a dipendenti per compilazione modelli INPS
LG7/030 Richiesta di autorizzazione al c.d.c. a presentare domanda di riconoscimento della cassa integrazione guadagni straordinaria
LG7/045 Istanza di richiesta proroga del termine di recesso dai rapporti di lavoro pendenti
LG7/046 Comunicazione ai dipendenti/all’Ispettorato del lavoro della proroga del termine
LG7/047 Comunicazione avvio procedura per licenziamento collettivo
LG7/050 Autorizzazione a risolvere contratto di leasing
Sezione VIII – Vendite mobiliari
LG8/005 Istanza di autorizzazione a nomina di uno stimatore
LG8/010 Conferimento incarico per stima di beni mobili
LG8/015 Istanza di vendita beni mobili ai sensi dell’art. 216, co. 2, CCII
LG8/016 Istanza di vendita beni mobili ai sensi dell’art. 216, co. 3, CCII
LG8/017 Istanza di vendita anticipata ai sensi dell’art. 213, co. 6, CCII
LG8/018 Avviso di vendita mobiliare
LG8/020 Lettera a quotidiano per pubblicazione annuncio vendita
LG8/030 Comunicazione vendita beni a possibili interessati
LG8/040 Comunicazione a possibili interessati alla vendita anticipata
LG8/050 Verbale di esame offerte e gara tra gli offerenti
LG8/060 Lettera a s.r.l. per cessione quote
LG8/070 Comunicazione all’aggiudicatario
LG8/080 Lettera restituzione di assegni dati in garanzia
LG8/090 Istanza per cancellazione gravami ai sensi dell’art. 217, co. 2, CCII
LG8/100 Informativa al giudice delegato sull’esito delle procedure di vendita ex art. 216, co. 9, CCII
Sezione IX – Vendite immobiliari
LG9/010 Procedimento per la vendita degli immobili della procedura secondo le modalità previste dall’art. 216, co. 2, CCII
LG9/020 Conferimento incarico per stima di beni immobili
LG9/030 Controllo del contenuto della perizia estimativa degli immobili (art. 173-bis, disp. att. c.p.c.)
LG9/040 Avviso ai comproprietari
LG9/050 Istanza di vendita beni immobili ai sensi dell’art. 216, co. 2, CCII
LG9/060 Istanza di vendita beni immobili ai sensi dell’art. 216, co. 3, CCII
LG9/070 Avviso di vendita immobiliare
LG9/080 Istanza per emissione ordinanza di liberazione
LG9/090 Verbale di sgombero immobile
LG9/100 Avviso di sloggio
LG9/110 Atto di precetto per rilascio immobile
LG9/120 Verbale di esame offerte e gara tra gli offerenti
LG9/130 Comunicazione all’aggiudicatario
LG9/140 Comunicazione all’ex occupante dell’immobile
Sezione X – Recupero crediti
LG10/010 Procedura per il recupero dei crediti
LG10/012 Prospetto recupero crediti commerciali
LG10/015 Lettera di richiesta preventivo per recupero crediti
LG10/017 Istanza di autorizzazione a conferire mandato per il recupero dei crediti
LG10/018 Richiesta offerta per cessione crediti tributari
LG10/019 Istanza di autorizzazione a cedere crediti
LG10/020 Prima lettera di recupero crediti
LG10/030 Seconda lettera recupero crediti della procedura
LG10/040 Terza lettera recupero crediti della procedura
LG10/050 Recupero crediti ultimo tentativo di transazione
LG10/060 Richiesta al c.d.c. di autorizzazione a transigere
LG10/070 Istanza di autorizzazione a transigere informativa al giudice delegato su transazione
LG10/080 Istanza per autorizzazione alla ricerca telematica per sequestro conservativo e ricostruzione del patrimonio nei confronti di debitori della società
LG10/090 Richiesta ricerca telematica beni per sequestro
LG10/100 Istanza di autorizzazione a promuovere azione giudiziaria per recupero di crediti
LG10/110 Istanza di autorizzazione a costituirsi nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo
LG10/120 Istanza di autorizzazione a promuovere azioni esecutive
LG10/125 Lettera ai soci per richiesta versamenti ancora dovuti
LG10/130 Istanza di emissione decreto ingiuntivo per versamento soci
Sezione XI – Cessione – Affitto azienda
LG11/010 Contratto di cessione ramo d’azienda
LG11/020 Informazione e consultazione sindacati per affitto d’azienda
LG11/030 Contratto di affitto di azienda
LG11/040 Manifestazione di interesse all’affitto d’azienda
LG11/050 Istanza per autorizzazione affitto d’azienda
Sezione XII – Rinunzia a liquidare
LG12/010 Istanza di rinunzia a liquidare beni
LG12/020 Istanza di rinunzia ad acquisire bene
LG12/030 Comunicazione ai creditori di rinunzia ad acquisire o liquidare beni
LG12/040 Notifica rinunzia a liquidare beni a uffici pubblici
Sezione XIII – Azioni revocatorie
LG13/010 Check list per azione revocatoria a banche
LG13/015 Richiesta alle banche della documentazione relativa ai rapporti intercorsi con il debitore
LG13/020 Revocatoria dei pagamenti alle banche
LG13/030 Autorizzazione al c.d.c. a transigere azione revocatoria con banche
LG13/040 Istanza per autorizzazione a stare in giudizio per azione revocatoria contro banche
LG13/050 Lettera di revocatoria di pagamenti ai fornitori
LG13/060 Istanza al giudice delegato per autorizzazione ad agire per declaratoria d’inefficacia di atto gratuito ex art. 163 CCII
LG13/070 Istanza al giudice delegato per autorizzazione ad agire per la declaratoria di inefficacia di pagamenti di crediti non scaduti o postergati
LG13/080 Istanza al giudice delegato per autorizzazione a promuovere azione revocatoria ordinaria
LG13/090 Istanza al giudice delegato per autorizzazione a promuovere azione revocatoria ex art. 166, co. 1, lett. a), CCII
LG13/100 Istanza al giudice delegato per autorizzazione a promuovere azione revocatoria dei pagamenti non effettuati con danaro o altri mezzi normali di pagamento
LG13/110 Istanza al giudice delegato per autorizzazione a promuovere azione revocatoria ex art. 166, co. 2, CCII
Sezione XIV – Azioni di responsabilità
LG14/010 Istanza di autorizzazione alla ricerca telematica dei beni e dei diritti posseduti dagli organi sociali
LG14/020 Istanza per autorizzazione a stare in giudizio per promuovere azione esecutiva nei confronti dell’ex liquidatore/amministratore
LG14/030 Lettera ad amministratore di s.r.l. per azione di responsabilità
LG14/040 Raccomandata per azione di responsabilità contro amministratore e sindaci
LG14/050 Accordo di transazione azione di responsabilità
LG14/060 Istanza per esperimento di azione di responsabilità contro amministratori
Sezione XV – Adempimenti tributari
LG15/010 La contabilità nella liquidazione giudiziale
LG15/020 Vademecum imposte relative alla liquidazione giudiziale
LG15/030 Risposta a questionario tempestivo
LG15/040 Risposta a questionario supertardivo
LG15/043 Comunicazione al legale rappresentante della notifica dell’avviso di accertamento
LG15/045 Istanza di rimborso delle imposte a credito risultanti dalla dichiarazione annuale dei redditi
LG15/050 Offerta di cessione di crediti erariali in chiusura di liquidazione giudiziale
LG15/053 Contratto per la cessione di crediti
LG15/060 Istanza al giudice delegato per ricorrere contro accertamento tributario
Sezione XVI – Compensi e fondi spese
LG16/010 Istanza per concessione di fondo spese
LG16/020 Istanza del curatore per acconto sul compenso
LG16/030 Istanza per la liquidazione del compenso al curatore
Sezione XVII – Rendiconto riparti e chiusura
LG17/010 Conto gestione
LG17/020 Conto della gestione (senza attività)
LG17/025 Trasmissione ai creditori del rendiconto del curatore
LG17/030 Progetto di riparto finale
LG17/040 Trasmissione ai creditori del progetto di ripartizione finale
LG17/045 Trasmissione ai creditori del progetto di ripartizione parziale
LG17/050 Domanda di esecutività del progetto di riparto
LG17/060 Prospetto degli adempimenti di chiusura
LG17/070 Istanza per la chiusura della liquidazione giudiziale in mancanza di domande di ammissione al passivo
LG17/080 Istanza per la chiusura della liquidazione giudiziale per integrale soddisfacimento dei creditori
LG17/090 Istanza per la chiusura della liquidazione giudiziale per avvenuto riparto finale
LG17/100 Istanza per la chiusura della liquidazione giudiziale per insufficienza di attivo
LG17/101 Comunicazione al debitore della chiusura della liquidazione giudiziale
LG17/102 Comunicazione al debitore della chiusura della liquidazione giudiziale con residuo attivo
LG17/103 Convocazione assemblea soci
LG17/110 Istanza per la chiusura della liquidazione giudiziale in pendenza di giudizi
LG17/120 Istanza di archiviazione della procedura
LG17/130 Parere del curatore sulla proposta di concordato
LG17/140 Trasmissione proposta di concordato al comitato dei creditori e richiesta di parere
LG17/150 Trasmissione proposta di concordato ai creditori
LG17/160 Relazione del curatore sull’esito della votazione
LG17/170 Comunicazione approvazione proposta al proponente, ai creditori dissenzienti e al debitore
LG17/180 Richiesta di parere definitivo sulla proposta di concordato al comitato dei creditori
LG17/190 Relazione motivata e parere definitivo del curatore sulla proposta di concordato
LG17/200 Istanza di annullamento concordato per dolo
La composizione negoziata della crisi di impresa dopo il D.lgs. 136/2024, con le indicazioni del Decreto del Ministero della Giustizia del 21 marzo 2023
Disciplina valida dal 28 settembre 2024
Sono passati quasi 20 anni dalla prima riforma del diritto fallimentare, che ebbe luogo con il Decreto Legislativo (D.Lgs.) 5/2006, e può essere che con il D.Lgs. 136/2024 si sia completato il lungo processo legislativo, che ha avuto per obiettivo la flessibilizzazione delle soluzioni alla crisi di impresa, e soprattutto il recupero di quelle attività imprenditoriali che potevano avere una seconda vita, dopo il superamento delle difficoltà, grazie al ricorso alle procedure previste dal diritto fallimentare prima, e dal Codice della crisi di impresa poi.
Il presente ebook in pdf di 154 pagine, ha come primo obiettivo quello di illustrare le regole per la Composizione negoziata della crisi di impresa, che è una procedura destinata a qualsiasi impresa, senza limitazione di dimensione, e di settore produttivo (anche le imprese agricole possono attivarla), come disciplinate dal Codice della crisi di impresa (aggiornato da ultimo con il D.Lgs. 136/2024).
Le altre soluzioni alla crisi di impresa destinate alle imprese, ossia il Piano di risanamento, l’Accordo di ristrutturazione dei debiti, il Concordato preventivo, il Superamento delle crisi da sovraindebitamento, sono oggetto di altri ebook, scritti dallo stesso autore del presente testo (qui l'elenco completo).
L’ebook si articola in 7 capitoli e 4 appendici.
Nel primo capitolo si illustra l’impostazione della procedura della Composizione negoziata della crisi di impresa, per passare poi ad esaminarne le condizioni di accesso alla procedura, che includono l’esecuzione di un test per la verifica della perseguibilità del risanamento.
Il secondo capitolo è dedicato alla descrizione della procedura nella sua fase iniziale, con l’indicazione dei contenuti della domanda di apertura della procedura, e dei vari documenti da allegare, tra cui il piano di risanamento, per passare poi al tema della nomina dell’esperto e della richiesta di misure protettive e cautelari, e degli altri possibili effetti legali dell’avvio della procedura, come la sospensione di alcuni obblighi civilistici.
Il terzo capitolo si occupa della fase centrale della procedura, a cominciare dal ruolo dei vari protagonisti della procedura (esperto, imprenditore in crisi, creditori, altre parti interessate), per poi passare al tema della durata della procedura, per continuare con le regole di gestione dell’impresa in crisi durante la procedura. Infine si ricordano le misure premiali previste per il periodo di vigenza della procedura, essenzialmente di natura fiscale, e le specificità della procedura in caso di crisi di gruppi di imprese.
Il capitolo 4 illustra tutte le indicazioni per l’esperto, che deve gestire la procedura della composizione negoziata, che sono contenute nel D.M. Giustizia del 21 marzo 2023.
Il capitolo 5 richiama i possibili esiti della procedura, e i suoi effetti al termine di essa.
I capitoli 6 e 7 sono dedicati a due varianti della procedura della Composizione negoziata della crisi, di impresa, ossia la procedura per le imprese sotto-soglia, ossia la procedura semplificata della composizione negoziata, che non richiede il piano di risanamento, e quella per il concordato semplificato per la liquidazione del patrimonio, delle quali si esaminano le condizioni di accesso e le varie fasi della procedura.
Il testo si conclude con 4 appendici:
Introduzione
1. L’impostazione e le condizioni per la procedura della composizione negoziata della crisi di impresa
1.1. L’impostazione della composizione negoziata della crisi di impresa
1.2. Le condizioni per l’accesso alla procedura
1.3. I concetti di squilibrio, crisi e insolvenza
1.4. Il test per la verifica della perseguibilità del risanamento
2. L’avvio della procedura della composizione negoziata della crisi di impresa
2.1. Le premesse per la domanda di accesso alla procedura di composizione negoziata
2.2. La domanda di accesso alla procedura di composizione negoziata
2.2.1. La procedura per la domanda di accesso
2.2.2. I contenuti dell’istanza online
2.3. La documentazione da allegare alla domanda di accesso alla procedura della composizione negoziata
2.3.1. Quadro generale delle indicazioni sulla documentazione
2.3.2. La situazione patrimoniale e economico-finanziaria dell'impresa in crisi
2.3.3. L’impostazione e i contenuti del piano di risanamento
2.3.4. La relazione sull’attività dell’azienda
2.3.5. Il piano finanziario
2.3.6. Le iniziative aziendali per il rilancio dell’impresa in crisi
2.3.7. L’elenco dei creditori
2.3.8. Le tipologie delle difficoltà economico-finanziarie e patrimoniali dell’impresa in crisi
3. La gestione della procedura della composizione negoziata della crisi di impresa
3.1. I ruoli dei protagonisti nella procedura della composizione negoziata
3.1.1. Il ruolo dell’esperto
3.1.2. Il ruolo dell’imprenditore in crisi
3.1.3. Il ruolo dei creditori
3.2. La durata della procedura
3.3. La gestione dell’impresa in crisi durante la procedura e le autorizzazioni del Tribunale
3.4. Le misure premiali durante e dopo la procedura
3.5. La procedura in caso di crisi di gruppi di imprese
4. Le modalità di conduzione della composizione negoziata secondo il D.M. Giustizia del 21 marzo 2023
4.1. I contenuti del protocollo di conduzione della composizione negoziata
4.2. L’avvio della procedura dopo la conduzione del test
4.3. Gli accorgimenti in caso di crisi di gruppo di imprese
4.4. L’analisi della coerenza del piano di risanamento con la check-list
4.5. L’analisi delle linee di intervento previste dal piano di risanamento
4.6. Le indicazioni operative in caso di misure protettive e cautelari
4.7. La gestione dell’impresa durante la procedura
4.8. Lo svolgimento delle trattative con le parti interessate
4.9. La formulazione delle proposte dell’imprenditore in crisi e delle parti interessate
4.10. Il parere dell’esperto in caso di finanziamenti prededucibili
4.11. La rinegoziazione dei contratti
4.12. La cessione dell’azienda
4.13. La stima del valore della liquidazione dell’intero patrimonio
5. La conclusione della procedura della composizione negoziata della crisi di impresa
5.1. I possibili esiti della procedura
5.1.1. La procedura per la conclusione della composizione negoziata
5.1.2. Le modalità di conclusione della composizione negoziata
5.2. La conservazione degli effetti della procedura
6. La procedura della composizione negoziata della crisi di impresa per le imprese sotto-soglia
6.1. Le condizioni per l’accesso alla procedura semplificata della composizione negoziata
6.2. L’avvio della procedura semplificata
6.3. La gestione della procedura semplificata
6.4. La conclusione della procedura semplificata
7. Il concordato semplificato per la liquidazione del patrimonio
7.1. Le condizioni per l’accesso alla procedura del concordato semplificato
7.2. L’avvio della procedura del concordato semplificato
7.3. L’approvazione della procedura del concordato semplificato
7.4. La conclusione della procedura del concordato semplificato con la liquidazione del patrimonio
Appendici
