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Aggiornato con il nuovo principio OIC 11 e con gli emendamenti del 29 Dicembre 2017.
Con la pubblicazione del decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 139 sulla Gazzetta Ufficiale del 4 settembre 2015 si e? completato l’iter di recepimento della direttiva 2013/34/UE. Tale decreto ha aggiornato la disciplina del codice civile in merito ai bilanci d’esercizio e la disciplina del d.lgs. 127/1991 in tema di bilancio consolidato. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha articolato il recepimento nell’ordinamento nazionale della attuale direttiva contabile conclusosi il 20 dicembre 2016 in due fasi:
Gli impatti più significativi delle nuove norme riguardano l’introduzione del costo ammortizzato per l’iscrizione dei crediti, dei debiti e dei titoli di debito, dalla valutazione al fair value dei derivati, dall’eliminazione dei costi di ricerca e pubblicità tra gli oneri pluriennali capitalizzabili nonché dall’eliminazione della sezione straordinaria del conto economico.
Nel testo non si e? tenuto conto delle ricadute fiscali delle nuove norme ma si e? dedicato l’ultimo capitolo a tali considerazioni.
Nel 2018 e? prevista l’emissione del principio contabile OIC 11 Finalità e postulati del bilancio che presta interessanti considerazioni.
Nel 2016 dopo aver ricevuto i pareri del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Banca d’Italia, Consob, Ivass ed Agenzia delle Entrate, l’OIC ha pubblicato i seguenti principi contabili, le cui novità sono esaminate successivamente:
• OIC 9 Svalutazioni per perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali
• OIC 10 Rendiconto finanziario
• OIC 12 Composizione e schemi del bilancio d’esercizio
• OIC 13 Rimanenze
• OIC 14 Disponibilità liquide
• OIC 15 Crediti
• OIC 16 Immobilizzazioni materiali
• OIC 17 Bilancio consolidato e metodo del patrimonio netto
• OIC 18 Ratei e risconti
• OIC 19 Debiti
• OIC 20 Titoli di debito
• OIC 21 Partecipazioni
• OIC 23 Lavori in corso su ordinazione
• OIC 24 Immobilizzazioni immateriali
• OIC 25 Imposte sul reddito
• OIC 26 Operazioni, attività e passività in valuta estera
• OIC 28 Patrimonio netto
• OIC 29 Cambiamenti di principi contabili, cambiamenti di stime contabili, correzione di errori, fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
• OIC 31 Fondi per rischi e oneri e trattamento di fine rapporto
• OIC 32 Strumenti finanziari derivati.
Sono stati inoltre abrogati l’OIC 22 Conti d’ordine e l’OIC 3 Le informazioni sugli strumenti finanziari da includere nella nota integrativa e nella relazione sulla gestione.
Nel testo non sono considerati il principio OIC 32 Strumenti finanziari derivati in quanto molto voluminoso e spesso poco applicato da medie e piccole imprese e tutte le agevolazioni previste per i bilanci redatti in forma abbreviata e per le micro-imprese. In tal caso si rimanda il lettore alla consultazione nei singoli principi degli aspetti applicabili ai bilanci in forma abbreviata e gli esempi acclusi e del principio OIC 32.
1. Introduzione: le novità dei principi contabili
1.1 Aspetti di generale applicazione e novità nei principi contabili
Parte I - Il bilancio d’esercizio e consolidato
2. OIC 11 Finalità e postulati del bilancio d’esercizio
2.1. Le novità
2.2 Determinazione del trattamento contabile delle fattispecie non previste dagli OIC
2.3 Rilevanza
2.4 Sostanza economica
3. OIC 12 Composizione e schemi del bilancio d’esercizio
3.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
3.2 Altri aspetti di novità
4. OIC 10 Rendiconto finanziario
4.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
4.2 Sintesi degli aspetti principali
4.3 Attività di investimento
4.4 Attività di finanziamento
5. OIC 17 Bilancio consolidato e metodo del patrimonio netto
5.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
5.2 Nozioni di controllo e collegamento
Parte II - Le aree di bilancio
6. OIC 13 Rimanenze
6.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
6.2 Sintesi degli aspetti principali
6.3 Oneri finanziari capitalizzati nelle rimanenze
6.4 Principi di valutazione delle rimanenze
7. OIC 14 Disponibilità liquide
7.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
8. OIC 15 Crediti
8.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
8.2 Cancellazione dei crediti
8.3 Definizioni
8.4 Fondo svalutazione crediti
9. OIC 16 Immobilizzazioni materiali
9.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
9.2 Sintesi degli aspetti principali
10. OIC 9 Svalutazione per perdite durevoli di valore delle attività materiali e immateriali
10.1 Le novità del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
10.2 Sintesi degli aspetti principali
10.3 Profili generali
10.4 Indicatori di potenziali perdite di valore
10.5 Determinazione del valore recuperabile
10.6 Determinazione del valore equo (fair value)
10.7 Determinazione del valore d’uso
10.8 Rilevazione della perdita durevole di valore per una UGC e per l’avviamento
10.9 Approccio semplificato alla determinazione delle perdite durevoli di valore
10.10 Valutazione della recuperabilità delle immobilizzazioni
10.11 Nota integrativa
11. OIC 18 Ratei e risconti
11.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
11.2 Maxi canone
12. OIC 19 Debiti
12.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
13. OIC 20 Titoli di debito
13.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
14. OIC 21 Partecipazioni
14.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
15. OIC 23 Lavori in corso su ordinazione
15.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
16. OIC 24 Immobilizzazioni immateriali
16.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
17. OIC 25 Imposte sul reddito
17.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
17.2 Classificazione e contenuto delle voci
17.3 Compensazione di attività e passività tributarie
17.4 Rilevazione della fiscalità corrente e differita
17.5 Differenze permanenti e differenze temporanee
17.6 Imposte differite
17.7 Imposte differite attive e anticipate
17.8 Perdite fiscali
18. OIC 26 Operazioni, attività e passività in valuta estera
18.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
18.2 Aspetti principali di OIC 26
18.3 Definizioni
18.4 Classificazione e contenuto delle voci
18.5 Rilevazione iniziale
18.6 Valutazione e rilevazioni successive
18.7 Conversione delle poste monetarie in valuta estera
18.8 Conversione delle poste non monetarie in valuta estera
19. OIC 28 Patrimonio netto
19.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
19.2 Classificazione e contenuto delle voci
19.3 La destinazione dell’utile dell’esercizio
19.4 La rilevazione iniziale delle riserve
19.5 Utilizzazione delle riserve
19.6 La rinuncia del credito da parte del socio
20. OIC 31 Fondi per rischi ed oneri e trattamento di fine rapporto
20.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
20.2 Sintesi degli aspetti rilevanti di OIC 31
21. OIC 29 Cambiamenti di principi, cambiamenti di stime contabili, correzione di errori, fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
21.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
21.2 Rilevazione in bilancio dei cambiamenti di principi contabili
21.3 Cambiamenti di stime contabili
21.4 Correzioni di errori
21.5 Classificazione degli effetti di nuovi principi contabili
21.6 Cambiamenti di stime contabili
21.7 Correzioni di errori
21.8 Fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
Parte III - Effetti fiscali delle nuove norme
22. Ultime modifiche nei principi contabili
23. Gli effetti fiscali dei nuovi principi contabili
In questo volume, che si rivolge all'ambito accademico e al pubblico professionale, l'analisi del bilancio è inquadrata nel contesto più ampio dell'analisi fondamentale, ossia dell'insieme di attività volte a determinare il valore dell'impresa. Dopo un'ampia premessa sulle fonti di informazioni per l'analisi fondamentale, il testo affronta la fase dell'analisi strategica, ovvero l'analisi dell'ambiente competitivo e delle scelte strategiche dell'impresa. La parte centrale del libro è dedicata all'analisi del bilancio in senso stretto: dalla verifica della qualità delle informazioni disponibili alla costruzione del modello contabile, al calcolo degli indicatori per l'analisi della gestione. L'ultima parte, infine, è dedicata all'analisi prospettica: la costruzione del bilancio pro-forma e la sua valutazione per determinare i risultati contabili attesi. Gli Autori Francesco Giunta è professore ordinario di Analisi di Bilancio presso il Dipartimento di Scienze per l'Economia e l'Impresa dell'Università degli Studi di Firenze. Michele Pisani è professore ordinario di Ragioneria Generale e Applicata presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell'Informazione e di Economia dell'Università degli Studi dell'Aquila.
Le nuove disposizioni in materia di 'Cambiamenti di principi contabili, cambiamenti di stime contabili, correzione di errori, fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio' si applicano ai bilanci con esercizio avente inizio a partire dal 1° gennaio 2016 o da data successiva..
L'implementazione dei nuovi principi contabili nazionali per la redazione dei bilanci che si chiudono al 31 dicembre 2016 comporterà una modifica rilevante che riguarda la rilevazione degli errori che derivano dalla "impropria o mancata applicazione di un principio contabile", secondo le indicazioni previste dall’OIC 29. I nuovi principi impongono una valutazione in termini di "rilevanza" degli errori stessi che influisce sulla loro contabilizzazione. Gli errori rilevanti, infatti, sono imputati ad una voce di Patrimonio Netto. Gli errori che, invece, non possono "influenzare le decisioni economiche che gli utilizzatori assumono in base al bilancio" devono essere iscritti nel Conto Economico dell'esercizio nel corso del quale sono individuati. Diverse le incertezze relative ai criteri di valutazione e alle relative ricadute fiscali.
Il nuovo OIC 29 contiene una definizione di errore che si differenzia in parte da quella presente nella precedente versione del principio.
Il codice civile stabilisce che entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio, le società di capitali devono convocare l’assemblea per approvare il bilancio d'esercizio.
Per i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare, tale termine cade quest’anno il prossimo 30 aprile 2017.
Sono previsti, tuttavia, alcuni casi specifici in cui il bilancio può essere esaminato ed approvato entro il maggior termine di 180 giorni. Ciò si ha in presenza di:
Quest'anno in particolare il rinvio può essere giustificato dall'introduzione delle novità applicabili per la prima volta al bilancio 2016.
Una volta approvato, il bilancio deve essere depositato entro 30 giorni presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente.
L’OIC ha emesso Il principio contabile 32 sugli strumenti finanziari derivati per disciplinare i criteri per la rilevazione,classificazione e valutazione dei derivati finanziari, nonché le informazioni da presentare in Nota Integrativa. Il Documento tiene conto delle novità introdotte nell’ordinamento nazionale dal DLgs. 139/2015, che ha attuato la Direttiva 2013/34/UE, introducendo la rilevazione obbligatoria dei derivati per tutti i bilanci, eccetto quelli delle micro-imprese.
Il Documento OIC recepisce le novità introdotte con il suddetto decreto e sviluppa una robusta normativa secondaria che spazia dalla definizione di strumento derivato, ai criteri per individuare e scorporare i derivati impliciti, al calcolo del fair value che diviene criterio unico di rilevazione, alla definizione dei derivati di copertura, sia di fair value che di flussi finanziari e della relativa efficacia, alle regole di contabilizzazione iscritte in bilancio.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato la nuova riforma bilancio 2016, ossia lo schema di decreto legislativo n. 139/2015 che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 4 settembre. La nuova riforma ha introdotto bilanci diversificati in base a diversi fattori, quali le dimensioni della società, il totale dell’attivo, i ricavi e il numero dei dipendenti occupati durante l’esercizio.
In base alle nuove disposizioni per la redazione dei Bilanci, contenute negli articoli 6 e 7 del D.Lgs 139/2015, è previsto un bilancio diversificato in base alle dimensioni dell’azienda.
Le imprese vengono classificate in 4 categorie:
In questa circolare verranno approfondite le novità relative alla micro imprese.
Il Decreto Legge 139/2015 ha recepito la Direttiva 2013/34/UE che ha mirato alla semplificazione per le imprese di minori dimensioni e una più ampia armonizzazione con la prassi internazionale per quelle di maggiori dimensioni.
In questa Circolare verranno approfondite le novità relative al bilancio in forma abbreviata.
Cosa cambia nel rendiconto finanziario dopo il Principio Contabile OIC 10 in versione definitiva (22 dicembre 2016).
I prospetti di conto economico e stato patrimoniale, corredati dalla nota integrativa, sono prospetti di bilancio storicamente riconosciuti come obbligatori nella maggior parte delle discipline nazionali; al contrario, l’obbligatorietà del rendiconto finanziario come prospetto facente parte del bilancio di esercizio è legato ad introduzioni normative recenti.
Si ricorda che l’emanazione del Decreto Legislativo n. 139 del 18 agosto 2015 ha sancito il definitivo avvicinamento della nostra disciplina a quella dei soggetti IAS adopter, modificando tra gli altri l’articolo 2423 del Codice Civile (introducendo quindi il rendiconto finanziario tra i prospetti componenti il bilancio di esercizio) ed introducendo l’articolo 2425-ter (che definisce la funzione del rendiconto finanziario).
Nell'ebook tutte le novità sul rendiconto finanziario dopo il Principio Contabile OIC 10 in versione definitiva (22 dicembre 2016).
1. Cenni storici sull’origine del rendiconto finanziario
2. Il rendiconto finanziario nell’analisi del bilancio
1. L’analisi di bilancio
2. Le fasi di predisposizione dell’analisi di bilancio
3. Il rendiconto finanziario come strumento di analisi del bilancio
3. Il rendiconto finanziario in base ai Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS
1. Classificazione delle operazioni
1.1. Attività operativa
1.2. Attività di investimento
1.3. Attività di finanziamento
2. Casi particolari e dubbi interpretativi
3. I metodi previsti dallo IAS 7
3.1. Metodo diretto
3.2. Metodo indiretto
3.3. Presentazione dei flussi finanziari
4. Il rendiconto finanziario in base ai Principi Contabili domestici OIC
1. Evoluzione dello schema di bilancio in base alla normativa italiana
2. La funzione del rendiconto finanziario nel bilancio
3. Il rendiconto finanziario in termini di capitale circolante netto
4. Il rendiconto finanziario in termini di liquidità
5. L’evoluzione dei Principi Contabili: dall’OIC 12 all’OIC 10
5.1. Gestione reddituale
5.2. Attività di investimento
5.3. Attività di finanziamento
5.4. Casi particolari e dubbi interpretativi
6. I metodi previsti dall’OIC 10
5. Le novità introdotte dal decreto legislativo n. 139/2015
1. Le complessive innovazioni in materia di bilancio
2. Il processo di revisione dell’OIC 10
6. Un caso pratico
Appendice normativa Confronto delle norme del codice civile relative alla redazione del bilancio di esercizio ante e post decreto legislativo n. 139/2015
Tutte le novità sul falso in bilancio e i reati fiscali in 142 pagine.
Solo in un riconosciuto “clima di fiducia” e con un diffuso “senso di sicurezza” si può assicurare una reale capacità del sistema produttivo di sostenere la crescita economica, di attrarre investimenti e, più in generale, di garantire un effettivo esercizio della libera concorrenza.
A tal fine, gli interventi riformatori devono necessariamente muovere in una duplice direzione: da un lato nel determinare un cambiamento “culturale” ed “organizzativo”, che persegua gli obiettivi di semplificazione, flessibilità, trasparenza ed efficienza del sistema3; dall’altro lato, nel realizzare azioni e strumenti adeguati a contrastare i più pericolosi fattori di “insicurezza” e “distorsione” del mercato, quali sono, in generale, tutti i fenomeni di illegalità e, in particolare, le diverse forme di mala gestio e corruzione nonché le più gravi manifestazioni di criminalità con le sue peculiari connotazioni e conseguenze economiche.
Ciò nella piena consapevolezza che “corruzione e criminalità organizzata generano distorsioni nell’allocazione delle risorse, riducono l’efficacia dell’azione pubblica e ostacolano lo sviluppo”.
In quest’ottica si è posto il Legislatore nell’emanazione sia della l. 27 maggio 2015, n. 69 (contenente disposizioni in materia dei delitti contro la pubblica amministrazione, di associazione di tipo mafioso e di falso in bilancio), con cui ha reintrodotto il delitto di false comunicazioni sociali, sia del d.lgs. 24 settembre 2015, n. 158, con cui ha riformato il sistema dei reati tributari, in attuazione della delega conferita con l’art. 8 co. 1 della legge 11 marzo 2014, n. 235.
Capitolo 1 – La riforma dei reati tributari e del falso in bilancio: cenni introduttivi a cura di Stefano Cosimo De Braco
1. Gli obiettivi della riforma: legalità economica e sviluppo
2. Falso in bilancio e reati tributari quali “reati spia"
3. L’oggetto della tutela
3.1. La difficile individuazione del bene giuridico leso
3.2. I beni giuridici tutelati dal reato di falso in bilancio
3.3. I beni giuridici tutelati dai reati tributari
4. La tutela del mercato e della libera concorrenza
5. La sicurezza economica quale presupposto del mercato
6. La criminalità economica
Capitolo 2 – Il nuovo reato di falso in bilancio a cura di Aniello De Vita
1. Le ragioni dell’intervento riformatore
2. Le soglie di punibilità
3. La rinnovata formulazione degli artt. 2621 c.c. e 2622 c.c
3.1. Analisi comparata dei delitti
3.2. La condotta
4. L’introduzione degli artt. 2621-bis e 2621-ter c.c
5. La rilevanza delle valutazioni nel falso in bilancio
5.1. L’eliminazione dal testo normativo
5.2. La posizione della Corte di Cassazione
5.2.1. La sentenza n. 33774 in data 30 luglio 2015
5.2.2. Il successivo revirement giurisprudenziale
5.2.3. La sentenza n. 6916 in data 22 febbraio 2016
5.2.4. La sentenza n. 12793 in data 30 marzo 2016
6. La sentenza – a sezioni unite – n. 22474 del 27 maggio 2016
7. La legge n. 69/2015 quale ius superveniens
Capitolo 3 – I nuovi reati tributari alla luce del d.lgs. n. 158/2015 a cura di Aniello De Vita
1. Le modifiche apportate nel tempo al d.lgs. n. 74/2000
2. I principi ispiratori del d.lgs. n. 158/2015
3. L’irrilevanza penale dell’elusione (e dell’abuso del diritto)
4. I principali correttivi apportati dal d.lgs. n. 158/2015
5. I nuovi reati tributari
5.1. Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 2)
5.2. Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici (art. 3)
5.3. Dichiarazione infedele (art. 4)
5.3.1. Gli elementi passivi inesistenti
5.3.2. L’imposta evasa
5.3.3. Le soglie di punibilità e le valutazioni
5.4. Omessa dichiarazione (art. 5)
5.5. Occultamento o distruzione di documenti contabili (art. 10)
5.6. Omesso versamento di ritenute dovute o certificate (art. 10-bis)
5.7. Omesso versamento di Iva (art. 10-ter)
5.8. Indebita compensazione (art. 10-quater)
6. La confisca (art. 12-bis)
6.1 Lineamenti generali
6.2. Estensione della confisca alle disponibilità finanziarie della società
6.3. La rilevanza dell’impegno al pagamento
7. Il pagamento del debito tributario quale causa di non punibilità (art. 13)
8. Le circostanze, attenuanti ed aggravanti, del reato (art. 13-bis)
8.1. Il pagamento quale circostanza attenuante e condizione di ammissibilità al “patteggiamento” della pena
8.2. La circostanza aggravante di cui al comma 3
9. La custodia giudiziale (art. 18-bis) e le disposizioni abrogate
10. L’applicabilità dell’art. 131-bis c.p. ai reati tributari
11. Favor rei e ius superveniens
Capitolo 4 – Gli ulteriori attuali strumenti di contrasto a cura di Stefano Cosimo De Braco
1. L’esigenza di rendere “diseconomico” il reato
2. Strumenti “penali” ed “amministrativi”
3. Riciclaggio, reimpiego ed autoriciclaggio
3.1. Il riciclaggio
3.2. Il reimpiego
3.3. L’autoriciclaggio
3.4. Riciclaggio, autoriciclaggio e reati tributari
4. La responsabilità amministrativa degli enti derivante da reato
5. Il contrasto patrimoniale
5.1. Sequestro e confisca
5.2. Confisca ordinaria e per equivalente
5.3. Confisca e sanzioni del d.lgs. n. 231/2001
5.4. Confisca per sproporzione
6. Misure di prevenzione e “pericolosità fiscale”
7. Nuove prospettive: le azioni risarcitorie collettive (class action)
