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L’applicativo in excel esegue il calcolo per verificare la convenienza del noleggio a lungo termine delle automobili in contrapposizione all’acquisto.
L’utente è guidato nella raccolta dei dati attraverso degli automatismi di calcolo e dei riferimenti a siti specializzati.
Vengono trattate le seguenti informazioni:
Inseriti i dati viene restituita una tabella comparativa, che permette di verificare agevolmente l’alternativa più conveniente.
REQUISITI
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione 2007 in poi; per il corretto funzionamento del foglio di calcolo è necessario che le Macro siano abilitate.
L’applicativo in excel effettua in modo automatico la riconciliazione fra i saldi del conto corrente bancario e le registrazioni contabili di incassi e pagamenti.
E’ utilizzabile per un numero illimitato di conti e/o aziende.
L’applicativo ha le seguenti funzionalità:
REQUISITI E LIMITAZIONI
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione 2007 in poi (non funziona con Mac / OpenOffice); per il corretto funzionamento del foglio di calcolo è necessario che le Macro siano abilitate e che lo zoom sia impostato al 100%.
eBook di 87 pagine in pdf comprensivo di Normativa, sulla disciplina dell’ACE e i chiarimenti di prassi medio tempore forniti dall’amministrazione finanziaria evidenziando le novità introdotte dal D.L. “Sostegni-bis”.
Aggiornato con i chiarimenti forniti durante Telefisco e le indicazioni per i modelli dichiarativi 2022
• Soggetti beneficiari ed esclusi
• Presupposti dell’agevolazione
• Determinazione della base ACE per i soggetti IRES
• Determinazione della base ACE per i soggetti IRPEF
• Disciplina antielusiva
• Trasformazione delle eccedenze ACE in credito d’imposta IRAP
L’Aiuto alla Crescita Economica (ACE), introdotto nel nostro ordinamento fiscale dal D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, è stato oggetto, nel corso del 2017, di un profondo restyling. In particolare, la legge di bilancio 2017 ha modificato le modalità di applicazione dell’agevolazione alle persone fisiche e alle società di persone, rendendola più omogena a quella prevista per i soggetti IRES. Inoltre, a seguito della riforma del bilancio attuata con il d.lgs. 18 agosto 2015, n. 139 e la conseguente normativa di coordinamento delle basi imponibili IRES e IRAP prevista dall’art. 13-bis del D.L. 30 dicembre 2016, n. 244, sono state profondamente riviste le disposizioni attuative dell’incentivo.
Il D.M. 14 marzo 2012 è stato abrogato e sostituito dal D.M. 3 agosto 2017. L’incentivo era stato poi abrogato dalla legge di bilancio del 2019 con decorrenza dal periodo d'imposta 2019, garantendo solo la possibilità di utilizzo delle eccedenze pregresse di ACE non utilizzate alla fine del periodo di imposta 2018.
Contestualmente, in sostituzione dell’ACE era stato introdotto un diverso incentivo la cd. Mini-IRES, che si sostanziava in una riduzione dell’aliquota ordinaria IRES dal 24% al 15% in presenza di utili reinvestiti in incrementi occupazionali e nuovi investimenti.
La complessità del meccanismo agevolativo del nuovo incentivo aveva, poi, spinto il legislatore a rimodularne le regole applicative, procedendo a una riscrittura integrale della disciplina con l’art. 2 del DL n. 34/2019. In tale sede, il calcolo del beneficio era stato ancorato unicamente all’incremento patrimoniale derivante dalla non distribuzione degli utili.
La legge di bilancio 2020 ha ripristinato la situazione ante legge di bilancio 2019, abrogando, dal periodo di imposta 2019, la Mini-IRES e "riattivando" contestualmente la disciplina ACE, seppur con riduzione dell'aliquota percentuale per il calcolo del rendimento nozionale del nuovo capitale proprio che scende all’1,3%.
Il D.L. 25 maggio 2021 n. 73, c.d. “Sostegni-bis” ha, da ultimo, introdotto, tra le misure di sostegno alle imprese colpite dall’emergenza da COVID-19, un rafforzamento dell’agevolazione ACE, limitatamente al periodo d’imposta 2021, denominato “ACE innovativa 2021”.
Come si avrà modo di approfondire, l’agevolazione prevede l’applicazione di un coefficiente di rendimento nozionale sull’incremento di capitale proprio 2021 del 15% (a condizione che tale incremento sia “conservato” almeno sino alla fine del 2023).
Nel testo, si riepiloga la disciplina dell’ACE e i chiarimenti di prassi medio tempore forniti dall’amministrazione finanziaria evidenziando le novità introdotte dal D.L. “Sostegni-bis”.
Premessa
1. Ambito soggettivo
1.1 Soggetti beneficiari
1.2 Soggetti esclusi
2. I presupposti dell’agevolazione
2.1 Rendimento nozionale del capitale
2.2 Esistenza di “nuovo capitale proprio”
3. La determinazione della base ACE per i soggetti IRES
3.1 Variazioni in aumento
3.1.1 I conferimenti in denaro
3.1.2 Accantonamenti a riserva di utili
3.1.3 L’incremento patrimoniale per le start up
3.1.4 Sterilizzazione dell’incremento per la consistenza dei titoli e valori mobiliari
3.1.5 Irrilevanza delle rettifiche operate in sede di FTA dei “Nuovi OIC”
3.1.6 Rettifiche fiscali per le Stabili Organizzazioni
3.2 Variazioni in diminuzione
3.3 Limite del Patrimonio Netto
3.4 Il meccanismo di applicazione
3.5 L’ACE nei regimi opzionali del consolidato e della trasparenza fiscale
3.5.1 ACE e consolidato nazionale
3.5.2 ACE e trasparenza fiscale
3.6 L’ACE e le operazioni straordinarie
3.6.1 ACE e conferimento d’azienda
3.6.2 ACE e fusione
3.6.3 ACE e scissione
3.6.4 ACE e trasformazione
4. La determinazione della base ACE per i soggetti IRPEF
4.1 Modalità di calcolo della base ACE
4.1.1 Soggetti IRPEF “da sempre” in contabilità ordinaria
4.1.2 Soggetti IRPEF “non” da sempre in contabilità ordinaria
5. La disciplina antielusiva
5.1 Operazioni sterilizzate
5.1.1 Operazioni infragruppo
5.1.2 Operazioni extra-gruppo
5.2 Decorrenza della “nuova” disciplina antielusiva e clausola di salvaguardia
5.3 Disapplicazione della disciplina antielusiva
5.3.1 Interpello probatorio
6. Trasformazione delle eccedenze ACE in credito d’imposta IRAP
6.1 La trasformazione delle eccedenze ACE per i soggetti IRES e IRPEF
6.2 La trasformazione delle eccedenze ACE in caso di consolidato e trasparenza fiscale
7. L’ “ACE innovativa 2021”
7.1 Determinazione del beneficio
7.2 Modalità di fruizione del beneficio
7.3 La Super ACE nei modelli dichiarativi 2022
7.4 I casi di restituzione del beneficio
7.5 Il provvedimento attuativo
Normativa
Decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011, [c.d. "Decreto Monti"]
Legge n. 160 del 27 dicembre 2019, [c.d. "Legge di bilancio 2020"]
D.M. 3 agosto 2017 - Revisione delle disposizioni attuative in materia di aiuto alla crescita economica (ACE)
Decreto legge 25 maggio 2021, n. 73 [c.d. "Decreto Sostegni-bis"]
Un'impresa di successo, come nasce e si sviluppa un'idea imprenditoriale.
eBook in pdf di 247 pagine.
Questo eBook, è stato scritto per fornire al lettore una riflessione sulle possibili modalità di sviluppo imprenditoriale seguendo il modello del Marketing.
Modello che favorisce il successo aziendale verso i settori di pubblico da cui maggiormente dipende la conquista del consenso.
Si tratta del settore del pubblico esterno, in particolare i clienti, di cui è importante conquistare la mente e il cuore, e del pubblico interno, cioè di tutti coloro che, nell’impresa, lavorano per rendere possibile tale successo.
Per contribuire alla descrizione di come la strategia aziendale di Marketing possa condurre a conquistare posizioni importanti sul mercato, gli Autori hanno inserito nel testo gli avvenimenti più salienti che hanno caratterizzato lo sviluppo di Arken, una Impresa di successo leader nei mercati mondiali per la progettazione e produzione di arredi modulari per negozi, accessori, vetrine, elementi di arredo e manichini.
Arredi personalizzati per il mondo del retail, delle farmacie, del contract e per grandi catene di negozi, alberghi e residenze.
Arken, con la sua storia, accompagna, quindi, il percorso del libro.
Introduzione
1. La nascita dell’impresa e la definizione del business
1.1. Impresa: intuito ed arte
1.2. L’idea imprenditoriale
1.3. Il business e le competenze
1.4. Il processo di pianificazione dell’impresa e il disegno organizzativo
1.5. La pianificazione strategica aziendale
1.6. Le decisioni strategiche
1.7. La definizione e la pianificazione del business (il business plan)
1.8. L’evoluzione del business plan
1.9. Le sezioni del business plan
1.10. Il business plan, la Mission aziendale e la matrice prodotto/mercato
1.11. La definizione degli obiettivi di business
1.12. Il business plan e l’organizzazione dell’impresa
1.13. L’organizzazione process driven
1.14. Lo sviluppo dell’azienda
1.15. Le fasi dello sviluppo
2. Il Marketing Management e il Piano di Marketing
2.1. Il Marketing Management
2.2. L’organizzazione di Marketing
2.3. Il Marketing e il piano strategico
2.4. Il Piano di Marketing
2.5. I momenti del Piano di Marketing
2.6. Lo schema del Piano di Marketing, Analisi PESTLE e SWOT
2.7. Il Marketing mix
3. I rapporti con il mercato e le ricerche
3.1. L’analisi dello scenario di marketing e di mercato
3.2. Il sistema informativo aziendale (SIA), CRM e CMS
3.3. Il mercato domestico e il mercato estero
3.4. Il ruolo delle informazioni
3.5. Le ricerche di marketing
3.6. Le ricerche di mercato e la segmentazione
3.7. Il ruolo della statistica per le ricerche di mercato
3.8. La rilevazione dei dati con l’intervista
4. Il Prodotto
4.1. La soddisfazione dei bisogni dei consumatori
4.2. L’evoluzione progettuale
4.3. L’oggetto e i bisogni
4.4. La distinzione fra prodotti
4.5. I caratteri distintivi del prodotto
4.6. I vari tipi di bisogni
4.7. La tutela dei consumatori e la qualità dell’offerta
4.8. Concorrenza e monopolio
5. Il Prezzo
5.1. Il valore del prezzo
5.2. La politica di prezzo
5.3. Il problema dei costi
5.4. I costi, il prezzo e il just in time
5.5. Il punto di pareggio
5.6. Aspetti strategici e tattici del pricing
5.7. Il rapporto fra il prezzo e la pubblicità
6. La distribuzione commerciale
6.1. Gli obiettivi e le strategie di Marketing e Commerciali
6.2. L’incontro fra la domanda e l’offerta
6.3. La rete distributiva
6.4. Il Franchising
6.5. I canali di distribuzione
6.6. I vari tipi di punti di vendita
6.7. Le vie della distribuzione
6.8. Gli intermediari e il brand management
6.9. Il servizio al cliente
6.10. Il Sales Management e la forza di vendita
6.11. L’E-Commerce e l’M-Commerce
7. La comunicazione al mercato
7.1. Le varie forme di comunicazione
7.2. La motivazione all’acquisto
7.3. Il sistema della comunicazione d’impresa
7.4. Le attività di comunicazione con il mercato
7.4.1. I segni distintivi dell’impresa
7.4.2. Il Design
7.4.3. Il Packaging
7.4.4. La Pubblicità
7.4.5. La Promozione delle vendite e il ciclo di vita del prodotto/servizio
7.4.6. Il Merchandising e la Pubblicità sul punto di vendita
7.4.7. La Pubblicità diretta e il Direct Marketing
7.4.8. Il Web Marketing
7.4.9. Il Brand Entertainment
7.4.10. Il Buzz Marketing
7.4.11. Il Guerrilla Marketing
7.4.12. Il Marketing Tribale
7.4.13. Il Marketing Virale
7.4.14. Il Product placement
7.4.15. Testimonials, Personalities promotion, Influencer
7.5. La comunicazione con l’opinione pubblica: le Pubbliche Relazioni
8. Il Marketing mix dei servizi
8.1. I prodotti e i servizi
8.2. Operare nei servizi
8.3. L’intangibilità dell’offerta
8.4. I caratteri dei fattori del Marketing mix dei servizi
8.5. Il valore aggiunto del Servizio
9. Forme specializzate di Marketing
9.1. Il Marketing Cinestesico
9.2. Il Marketing delle Emozioni
9.3. Il Marketing Fieristico
9.4. Il Marketing Internazionale
9.5. Il Neuroimaging Marketing
9.6. Il Marketing Sensoriale
9.7. Il Marketing Sociale
9.8. Il Societing Marketing
9.9. Il Marketing Territoriale
10. L’Employer Branding
10.1. Le attività di Employer Branding (marketing interno)
10.2. Il concetto di Employer Branding
10.3. Il Marketing interno
11. La gestione del cambiamento
11.1. L’impresa sistemica
11.2. Le componenti dell’impresa sistemica
11.3. L’impegno nel cambiamento
12. Le competenze manageriali
12.1. Le competenze per il vantaggio competitivo dell’impresa
12.2. Le competenze visibili e invisibili
12.3. I modelli aziendali per le competenze
12.4. La valutazione delle competenze
12.5. Il coaching e il mentoring
12.5.1. Il coach
12.5.2. Il mentor
13. La Comunicazione interna
13.1. Gli obiettivi della Comunicazione interna
13.2. Gli strumenti della Comunicazione interna
13.2.1. Strumenti cartacei, digitali e relazionali
13.2.2. Strumenti di ascolto
14. La formazione del personale
14.1. La formazione e l’employer branding
14.2. Gli obiettivi della formazione
14.3. I percorsi formativi
14.4. Tipologie di formazione
14.4.1. Il kitchen training
14.5. I luoghi della formazione
14.6. La docenza esterna e interna
14.7. La comunicazione con i partecipanti a sostegno dell’employer branding
14.8. Il piano delle attività formative
14.9. Il controllo dei risultati
14.10. I centri di formazione interni
14.11. Uno sguardo alle future generazioni
15. Il sistema premiante
15.1. Il sistema premiante e l’employer branding
15.2. Il total reward
15.3. La politica di gestione del personale
15.4. Gli strumenti per valutare la performance
15.5. Gli strumenti per valutare il potenziale
15.6. Il talent management
16. La responsabilizzazione del personale per il successo dell’impresa
16.1. La responsabilizzazione e l’employer branding
16.2. L’utilizzo di stratagemmi
16.3. Samurai, Bushido e valori aziendali
17. Conclusioni, Customer Experience e Employee Experience
18. What next per le imprese
Bibliografia
Sitografia
Guida pratica alla compilazione del quadro VO 2022. eBook in pdf di 69 pagine, una linea guida con i principali aspetti da considerare in sede di compilazione del quadro VO così da poter supportare l’addetto ai lavori nella risoluzione delle principali criticità connesse.
Nello specifico, verranno affrontate le modalità di compilazione di ciascun rigo del quadro VO evidenziando anche i principali profili normativi connessi alle opzioni o revoche che il contribuente intende esercitare.
Nella terza parte della presente pubblicazione verrà affrontata la modalità di compilazione del quadro VO allegata alla dichiarazione dei redditi per i soggetti non obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale IVA.
Nella quarta parte verranno affrontate le tematiche relative al comportamento concludente in sede di compilazione del quadro VO.
Nella quinta ed ultima parte verranno affrontate le tematiche relative ai vincoli posti alle opzioni o revoche esercitate e ai profili sanzionatori applicabili in merito alla compilazione di tali quadri.
Infine, il lavoro sarà concluso da un’appendice contenente la principale normativa applicabile alla compilazione del quadro VO.
La compilazione del quadro VO all’interno della Dichiarazione IVA, o nei casi particolari previsti all’interno del Modello Unico, riserva sempre particolari difficoltà in capo a professionisti e addetti ai lavori. Infatti, secondo quanto disposto dal D.P.R. 442/1997 nel caso in cui un contribuente intenda adottare o revocare un particolare regime fiscale, tra quelli specificatamente previsti in sede di compilazione del quadro VO, dovrà comunicare una specifica opzione all’interno del quadro stesso.
Tali opzioni o revoche dovranno essere effettuate esclusivamente utilizzando il quadro VO, tenendo conto del comportamento concludente adottato dal contribuente nel corso dell’anno.
La compilazione del quadro VO, come in precedenza evidenziato, viene effettuata all’interno della Dichiarazione IVA annuale, nei casi invece in cui il contribuente sia esonerato dalla presentazione della Dichiarazione IVA la compilazione può essere effettuata allegando il modello alla dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale si intende esercitare l’opzione o la revoca. Il Quadro VO, si compone di 5 differenti sezioni:
1. Introduzione
2. Quadro VO – guida alla compilazione nella dichiarazione IVA
2.1 Rigo VO1 – Rettifica detrazione per beni ammortizzabili
2.2 Rigo VO2 – Liquidazioni trimestrali
2.3 Rigo VO3 – Agricoltura
2.3.1 Il regime speciale IVA per i produttori agricoli
2.3.2 Gli agricoltori esonerati
2.3.3 Comunicazione di opzioni e di revoche per il settore agricolo nel quadro VO: rigo VO3
2.3.4 L’attività di enoturismo
2.3.5 L’attività di agriturismo
2.3.6 Le attività agricole connesse
2.4 Rigo VO4 – art.36, comma 3 – Esercizio di più attività
2.5 Rigo VO 5. Art. 36-bis – Dispensa dagli adempimenti per le operazioni esenti
2.6 Rigo VO6 – art. 74 c.1 Editoria
2.7 VO 7 – art. 74 c.6 Intrattenimenti e giochi – Applicazione del regime ordinario IVA
2.8 VO 8 - Acquisti intracomunitari
2.9 VO 8 – Cessione dei beni usati
2.10 Rigo VO10 – Vendite a distanza intracomunitarie
2.11 Rigo VO12 - Contribuenti con contabilità presso terzi – Art. 1, comma 3, d.P.R. n. 100 del 1998
2.12 Rigo VO13 – Applicazione dell’IVA alle cessioni di oro da investimento – Art. 10, n. 11
2.13 Applicazione del regime ordinario IVA per spettacoli viaggianti e contribuenti minori
2.14 Regime IVA per cassa
2.15 Prestazioni di servizi elettronici
2.16 Regime di contabilità ordinaria per le imprese minori
2.17 Regime di contabilità ordinaria per gli esercenti arti e professioni
2.18 Rigo VO22 – Determinazione del reddito nei modi ordinari per le altre attività agricole – Art. 56 bis, comma 5, del TUIR
2.19 Rigo VO23 – Determinazione del reddito agrario per le società agricole
2.20 Rigo VO24 – Determinazione del reddito per le società costituite da imprenditori agricoli - Art. 1, comma 1094, legge 27 dicembre 2006, n. 296
2.21 Rigo VO25 – Determinazione del reddito nei modi ordinari per le attività di produzione di energia da fonti rinnovabili – Art. 1, comma 423, legge 23 dicembre 2005, n. 266
2.22 Rigo VO26 – Tenuta dei registri IVA senza separata indicazione degli incassi e dei pagamenti per le imprese minori (art. 18, comma 5, D.P.R. n. 600/1973)
2.23 Rigo VO30 – Applicazione disposizioni Legge 398/1991
2.24 Righi VO32 - Agriturismo – Art. 5, legge n. 413 del 1991; VO35 - Attività enoturistica – Art. 1, commi da 502 a 505, legge n. 205 del 2017; VO36 - Attività oleoturistica – Art. 1, commi 513 e 514, legge n. 160 del 2019
2.25 Regime forfettario per le persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti e professioni
2.26 Regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità
2.27 Applicazione imposta sugli intrattenimenti nei modi ordinari
2.28 Determinazione della base imponibile IRAP da parte dei soggetti pubblici che esercitano anche attività commerciale
3. La compilazione del quadro VO nel modello Unico
4. Il comportamento concludente nella compilazione del quadro VO e le sanzioni eventualmente applicabili
4.1 Il regime applicato si definisce con il comportamento concludente
5. Quadro VO, vincolo dell’opzione
5.1 Opzione agli effetti dell’IVA
5.2 Opzioni agli effetti dei redditi
5.3 Opzioni agli effetti sia dell’IVA che dei redditi
Appendice
Istruzioni quadro VO in Dichiarazione Iva 2022 – anno 2021
Decreto del Presidente della Repubblica del 10/11/1997 n. 442
Risoluzione Agenzia Entrate n. 106 del 04.07.2001
Risoluzione Agenzia Entrate n. 106 del 04.07.2001
Risposta 378/2021 - Agenzia delle Entrate
Strumenti alternativi di finanziamento per le piccole imprese e le persone fisiche (equity crowdfunding, social lending, microcredito), Ebook in pdf di 195 pagine.
Aggiornato al D.L. 73 del 2021 con le agevolazioni fiscali per chi investe in start-up e PMI innovative anche con l’equity crowdfunding ed alla Legge di Bilancio 2022 (L.234 del 2021) che ha riformato il microcredito.
Questo e-book tratta la disciplina dei tre canali alternativi di finanziamento denominati “equity crowdfunding”, “social lending” (o “lending crowdfunding” o “prestito tra privati tramite Internet” o P2P) e “microcredito” che, nati all’estero, da alcuni anni stanno prendendo piede anche nel nostro paese. Essi sono alternativi, ovviamente, al finanziamento bancario.
Sia l’equity che il lending crowdfunding sono due attività di investimento per chi versa i propri risparmi (di solito una piccola parte di essi) alla società che offre di partecipare al proprio capitale sociale attraverso un portale o direttamente al gestore del portale che poi lo impiegherà per concedere prestiti. Inoltre il primo è più rischioso del secondo, perché con esso si diventa soci di una sola società che cerca di aumentare il proprio capitale sociale, mentre col secondo si diventa creditori di una pluralità di soggetti a cui vengono erogati i prestiti dato che i portali non possono prestare tutto ciò che un risparmiatore versa loro ad un solo soggetto, ma devono ripartire, cioè suddividere il rischio che questo corre.
Avvertiamo che in questo e-book non tratteremo la tipologia di crowdfunding c.d., “donation / reward”, cioè “donazione / ricompensa”, né le forme di crowdfunding di finanziamento collettivo civico, vale a dire quelle che hanno per scopo il finanziamento di progetti di utilità pubblica, promossi da enti pubblici di solito locali (in primo luogo i Comuni) e gestiti da portali di crowdfunding di proprietà privata. Questa seconda categoria è, ancora, di dimensioni piuttosto contenute, mentre la prima, che è di maggiore importanza, può essere utilizzata per finanziare anche piccolissime iniziative imprenditoriali, oltre che, in maggioranza, attività - progetti senza scopo di lucro. Essa è fondata su donazioni pure, che non hanno contropartite di alcun genere, né agevolazioni fiscali, ma solo delle ricompense decise dal beneficiario e di valore soltanto simbolico o quasi.
Infine, per quanto riguarda il microcredito vengono esaminate, col taglio più operativo possibile, le norme di legge primarie, contenute negli articoli 111 – 113 del Testo Unico Bancario (Decreto Legislativo n° 385 del 1993), così come riformati dai Decreti Legislativi n° 141 del 2010 e n° 169 del 2014 e dal comma 914 dell’articolo 1° della Legge n° 234 del 2021 (la Legge di bilancio per il 2022), e le norme di attuazione riportate nel Decreto del Ministero dell’Economia n° 176 del 2014.
Sempre del microcredito vengono analizzate le tipologie di esso previste dalla legge:
Conclude questa parte dell’e-book l’esposizione dell’art. 111-bis del Testo Unico Bancario introdotto dal comma 51 dell’articolo 1° della Legge n° 232 del 2016 (Legge di stabilità per il 2017) che ha introdotto la nuova figura degli “operatori bancari di finanza etica e sostenibile” che sono banche normali e non operatori di microcredito.
Questo e-book è aggiornato soprattutto alla riforma del 2019 del Regolamento CONSOB n° 18592 del 2013 derivante dall’importante Delibera n° 21110 che ha esteso, con alcuni limiti impliciti, la possibilità di raccogliere capitale di debito tramite i portali di equity crowdfunding anche alle Piccole e medie imprese – PMI costituite in forma di società di persone ed ha, soprattutto, differenziato la disciplina delle offerte di sottoscrizione di strumenti finanziari effettuata per mezzo dei portali di equity crowdfunding fra quelle relative a titoli rappresentativi del capitale di rischio (capitale sociale) di PMI e quelle relative a titoli rappresentativi di capitale di debito, cioè, sostanzialmente, obbligazioni. Ulteriori modifiche al regolamento citato sono state apportate dalla Delibera CONSOB n° 21259 del 2020.
In esso, inoltre, viene affrontato il complesso e spinoso problema delle clausole statutarie che possono essere utilizzate per mantenere il controllo della società che lancia un’offerta di equity crowdfunding e quindi fa entrare nuovi soci che non possono essere trattati come donatori ad un ente senza scopo di lucro ma, appunto, come soci a cui vanno riconosciuti dei diritti di partecipazione e patrimoniali. Se no, tanto vale utilizzare un’offerta di equity crowdfunding per raccogliere capitale di debito (i cui sottoscrittori, comunque, hanno dei diritti).
Va inoltre ricordato che il Dlgs 117/2017 sulla riforma degli enti del terzo settore detta, al suo art. 78, la disciplina fiscale del social lending (o lending crowdfunding) finalizzato alla raccolta di fondi per le attività di interesse generale senza scopo di lucro previste dall’art. 5 dello stesso decreto che possono essere gestite degli enti del terzo settore (ETS), incluse le imprese e le cooperative sociali.
Infine, la Legge n° 178 del 2020 (Legge di bilancio per il 2021) ha introdotto alcune novità riguardanti il microcredito e gli operatori di finanza mutualistica e solidale e i Decreti-Legge n° 34 del 2020 (“Decreto rilancio”) e n° 73 del 2021 (“Decreto sostegni-bis”) hanno introdotto alcune agevolazioni fiscali per chi investe in start-up e PMI innovative anche attraverso offerte gestite da portali di equity crowdfunding.
Chiude il testo un’appendice legislativa che contiene le norme di legge e quelle regolamentari di attuazione sugli argomenti in esso trattati.
Premessa: a cosa servono l’equity crowdfunding, il social lending (o lending crowdfunding) e il microcredito?
1. L’equity crowdfunding: la sua disciplina legislativa negli articoli 50-quinquies, 100-ter e 101 del Testo Unico della Finanza (Dlgs 58/1998): i gestori dei portali e il Registro di essi
1.1 Cos’è l’equity crowdfunding (raccolta di capitale di rischio per mezzo di portali on line
1.2 Le norme di legge sull’equity crowdfunding e i soggetti che possono gestire i portali specializzati in esso
1.3 I requisiti per l’iscrizione nel registro dei portali di equity crowdfunding
1.4 Il procedimento di iscrizione nel registro e l’avvio dell’attività
2. Le imprese che possono raccogliere capitali attraverso i portali specializzati nell’attività di equity crowdfunding
3. Le offerte per la raccolta di capitali effettuate attraverso i portali specializzati nell’equity crowdfunding
3.1 Le offerte al pubblico per la raccolta di capitali di PMI effettuate per mezzo di portali di equity crowdfunding in generale
3.2 L’equity crowdfunding per la Società a responsabilità limitata.
3.3 La pubblicità e il documento di presentazione di una offerta al pubblico di equity crowdfunding.
3.4 Lo svolgimento di una offerta al pubblico di equity crowdfunding: i requisiti delle offerte sul portale e le modalità di perfezionamento dell’offerta.
3.5 Lo svolgimento di una offerta al pubblico di equity crowdfunding: la costituzione della provvista e il diritto di revoca dell’adesione.
3.6 Le clausole statutarie che possono essere utilizzate per mantenere il controllo di una società che intende lanciare una offerta al pubblico di equity crowdfunding.
3.7 Le agevolazioni fiscali di cui può beneficiare chi investe in start-up o PMI innovative attraverso le offerte gestite da portali di equity crowdfunding.
3.7.1 Le agevolazioni fiscali per le persone fisiche che investono in start-up o PMI innovative previste dagli artt. 29 e 29-bis del DL 179/2012.
3.7.2 L’esenzione dall’IRPEF delle plusvalenze ottenute mediante cessione di partecipazioni al capitale di start-up o di PMI innovative previste dall’art. 14 del Decreto-Legge 73/2021.
4. Gli obblighi e le procedure relativi alla gestione dei portali di equity crowdfunding
4.1 Gli obblighi dei gestori dei portali in generale e quelli nei confronti degli investitori che aderiscono alle offerte
4.2 Gli obblighi informativi dei gestori dei portali di equity crowdfunding
4.3 Gli obblighi relativi alla gestione delle adesioni alle offerte e le procedure interne di segnalazione delle violazioni delle norme di legge e del Regolamento.
4.4 Gli obblighi di comunicazione alla CONSOB. I provvedimenti cautelari e le sanzioni.
5. La disciplina del social lending o lending crowdfunding ed i soggetti che possono esercitare tale attività dopo il Codice del terzo settore (Dlgs 117/2017)
6. Il Decreto del Ministero dell’Economia n° 176 del 2014 che ha dato attuazione all’art. 111 del Testo Unico Bancario (TUB) sul microcredito 5
7. Il microcredito per lo sviluppo di attività imprenditoriali
8. Il microcredito per l’inclusione sociale e finanziaria di persone fisiche
9. I requisiti per l’iscrizione nell’elenco degli operatori di microcredito
10. Gli operatori di microcredito senza fine di lucro non iscritti nell’elenco
11. Gli operatori di finanza mutualistica e solidale: le nuove MAG (“Mutue di autogestione”)
12. Gli operatori bancari di finanza etica e sostenibile
Appendice normativa
1. Decreto Legislativo n° 58 del 1998 (Testo Unico della Finanza): articoli 4-undecies, 50-quinquies, 100-ter, 101, 127-quinquies, 127-sexies, 145 e 190-quater
2. Regolamento CONSOB adottato con Delibera n° 18592 del 2013 e riformato con varie delibere, fino alla Delibera n° 21259 del 2020 (Regolamento sull’equity crowdfunding)
Allegato 1. Istruzioni per la presentazione della domanda di autorizzazione per l’iscrizione nel registro dei gestori e per la comunicazione ai fini dell’annotazione nella sezione speciale
Allegato 2. Relazione sull’attività d’impresa e sulla struttura organizzativa
Allegato 3. Informazioni sulla singola offerta
3. CODICE CIVILE: articoli 1373, 2351, 2412, 2437, 2467, 2468, 2470, 2473, 2479, 2479-bis, 2483 e 2526.
4. Decreto-Legge n° 179 del 2012 (Start-up innovative): articoli 25, 26, 29 e 29-bis
5. Decreto Legislativo n° 385 del 1993 (Testo Unico Bancario): articoli 111 – 113
6. DECRETO DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE del 17 ottobre 2014, n. 176: “Disciplina del microcredito”
7. Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 24 Dicembre 2014: articolo 4-bis
8. Decreto legislativo n° 117 del 2017: “Codice del terzo settore”
9. Decreto-Legge n° 34 del 2019 (decreto “crescita”)
10. Decreto del Ministero dello sviluppo economico del 28 dicembre 2020: Agevolazioni “de minimis” per chi investe nelle start-up e nelle PMI innovative.
11. Decreto-Legge 73/2021 (“Decreto sostegni – bis”) (articolo 14).
Aggiornato con il D.L. n. 146/2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20.12.2021
Fra le previsioni di maggiore rilevanza contenute nella legge di bilancio 2018 c’è stata l’introduzione, a partire dal 2019, dell’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica per le operazioni effettuate tra soggetti residenti o stabiliti in Italia, sia in ambito B2B (business to business), sia in ambito B2C (business to consumer).
Come noto, l’introduzione di tale obbligo è stata finalizzata ad agevolare l’azione di contrasto all’evasione fiscale, mettendo a disposizione dell’Amministrazione finanziaria, tramite il Sistema di Interscambio, i dati delle fatture emesse e ricevute per le operazioni effettuate tra soggetti nazionali. I dati delle operazioni potranno dunque essere “incrociati” con quelli relativi ai versamenti IVA, al fine di verificare il corretto assolvimento dell’imposta.
Dall’introduzione della fattura elettronica ad oggi vi sono stati cambiamenti e chiarimenti della disciplina che tramite il presente e-book ci poniamo l’obiettivo di analizzare. Verranno analizzati anche gli ultimi aggiornamenti della disciplina che riguardano:
Premessa.
1. Quadro normativo e definizioni
1.1 La fatturazione elettronica alla Pubblica Amministrazione.
1.2 La fatturazione elettronica tra privati
1.3 Definizione di fattura elettronica.
1.4 L’emittente della fattura.
1.5 Le modalità di emissione della fattura: la fattura elettronica.
2. Ambito soggettivo e oggettivo.
2.1 Fatturazione elettronica autorizzata fino al 2024.
2.2 Soggetti obbligati alla fatturazione elettronica nei confronti della P.A.
2.3 Soggetti esclusi dalla fatturazione elettronica.
2.3.1 Settore sanitario.
2.3.2 Servizi di pubblica utilità.
2.4 Estensione fatturazione elettronica ai contribuenti minimi e forfettari
2.5 Operazioni esonerate: obbligo di trasmissione telematica dei dati delle operazioni transfrontaliere.
3. Il ruolo degli intermediari nel processo di fatturazione elettronica.
3.1 Conferimento della delega.
3.2 Conservazione dei moduli di delega.
4. Il processo di fatturazione elettronica.
4.1 Contenuto del documento.
4.1.1 Firma digitale.
4.1.2 Predisposizione della fattura.
4.2 Trasmissione della fattura elettronica.
4.3 Controlli del Sistema di Interscambio e ricevuta di scarto.
4.4 Recapito e ricezione.
4.4.1 Modalità di ricezione della fattura.
4.4.2 Data di ricezione e detrazione dell’IVA.
4.4.3 Ricezione della fattura da parte di minimi, forfettari, consumatori finali e soggetti equiparati
4.4.4 Fatture verso soggetti esteri
5. Fattura ed obblighi fiscali
5.1 La data di emissione / ricezione della fattura elettronica.
5.1.1 Momento di emissione della fattura.
5.1.2 Fatture immediate.
5.1.3 Fatture differite.
5.1.4 Compilazione del campo “Data”
5.2 La registrazione delle fatture elettroniche emesse.
5.3 Autofatture.
5.4 Fatture in nome e per conto.
5.5 Note di variazione.
5.6 La conservazione delle fatture elettroniche.
5.6.1 Tempistica di conservazione delle fatture.
5.6.2 Comunicazioni all’Agenzia delle Entrate.
5.6.3 Procedura di conservazione.
5.6.4 Servizio messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate.
5.6.5 Chiarimenti della C.M. n. 13/E del 2018 sulla conservazione delle fatture elettroniche.
5.7 La fattura elettronica e l’imposta di bollo.
5.7.1 L’imposta di bollo su documento cartaceo.
5.7.2 L’imposta di bollo sulla fattura elettronica.
5.7.3 Procedure di integrazione dell’imposta.
5.7.4 Semplificazioni per versamenti di importo ridotto.
5.7.5 Ravvedimento e procedure di recupero.
5.7.6 Fattura senza riaddebito dell’imposta di bollo.
5.7.7 Fattura con riaddebito dell’imposta di bollo.
6. I servizi dell’Agenzia delle Entrate.
6.1 Software.
6.2 App “FatturaAE”
6.3 La registrazione del canale o indirizzo PEC scelto per la registrazione.
6.3.1 La procedura.
6.3.2 Struttura e formato del file.
6.3.3 Inserimento dati richiesta.
6.3.4 Elaborazione dati registrazione.
6.4 QR-Code.
6.5 Servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche.
6.5.1 Adesione al servizio.
6.5.2 Recesso dal servizio.
6.5.3 Assenza di adesione.
6.6 Servizio di quadratura e reinoltro.
7. Fattura elettronica e P.A.
7.1 Decorrenza dell’obbligo.
7.2 Ambito di applicazione.
7.3 Caratteristiche della fattura PA.
7.4 Trasmissione delle fatture elettroniche.
7.5 Split payment
7.6 Il rifiuto della P.A. e le fatture elettroniche.
7.7 fatturazione elettronica negli appalti pubblici
8. Fattura elettronica obbligatoria per le cessioni di benzina e gasolio.
8.1 Documentazione delle operazioni verso soggetti IVA.
8.2 Documentazione delle operazioni verso soggetti privati
8.3 Contenuto della fattura.
8.4 Cessione di carburante e modalità di pagamento.
8.5 Carte e buoni carburanti
8.6 Scheda carburante.
9. Tax free shopping.
9.1 Ambito soggettivo - cessionario.
9.2 Ambito soggettivo - cedente.
9.3 Ambito oggettivo.
9.4 Emissione della fattura elettronica.
9.5 Uscita dal territorio comunitario.
9.6 Procedure alternative di sgravio dell’IVA.
9.7 Trattamento dell’operazione da parte del cedente.
10. Fattura elettronica negli scambi con San Marino.
10.1 Cessioni di beni verso San Marino.
10.1.1 Disciplina sino al 30.9.2021.
10.1.2 Disciplina dal 01.10.2021.
10.2 Acquisti di beni verso San Marino.
10.2.1 Disciplina sino al 30.9.2021.
10.2.2 Disciplina dal 1.10.2021: fattura elettronica con addebito dell’IVA.
10.2.3 Disciplina dal 1.10.2021: fattura elettronica senza addebito dell’IVA.
10.2.4 Disciplina dal 1.10.2021: fattura cartacea.
10.3 Prestazioni di servizi
11. Fattura elettronica e dichiarazioni d’intento.
11.1 Obblighi dell’esportatore abituale.
11.2 Contenuto del modello.
11.3 Obblighi del fornitore.
11.4 Fatturazione.
12. Comunicazione delle operazioni transfrontaliere.
12.1. Ambito soggettivo.
12.2 Ambito oggettivo.
12.3 Trasmissione dei dati
12.3.1 Codici natura per la trasmissione via SdI
12.4 Termini di trasmissione per le operazioni sino al 30.6.2022.
12.5 Termini di trasmissione per le operazioni dal 1.7.2022.
12.6 Regime sanzionatorio.
12.6.1 Operazioni sino al 31.12.2021.
Riferimenti normativi
Legislazione.
Prassi
Questo utile foglio di calcolo in excel consente di gestire in automatico l’impatto fiscale del leasing coordinando la nuova normativa con le altre norme fiscali (ripresa interessi IRAP, test del ROL, ripresa quota terreno, ripresa costo auto ecc.). Il file in automatico fornisce i prospetti per le riprese fiscali dei vari anni, il piano di ammortamento teorico del leasing (contabilizzazione IAS) e quindi il prospetto di sintesi da riportare in nota integrativa.
Il file permette la gestione della deduzione ires per «super ammortamento».
Tool per la gestione leasing bilancio con le novità della legge stabilità 2014 (rif. art. 1 commi 162 e 163 L. 147/2013) in materia di leasing.
In particolare, viene modificato il periodo minimo di deducibilità dei canoni, che è ora pari:
Resta fermo, comunque, che i canoni possono essere dedotti in un periodo di tempo che non può essere inferiore a quello fissato dal comma 7 dell’art. 102 TUIR, legato al periodo d’ammortamento e risultante dall’applicazione dei coefficienti ministeriali.
N.B. Il file è utilizzabile per contratti stipulati dal 1° gennaio 2014.
Il file richiede Microsoft Excel 2003 o superiore (o in alternativa Calc di open office).
