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Aggiornato con la conversione in legge del D.L. 18 del 17 marzo 2020 (Cura Italia).
Mai come in questo periodo il tema degli ammortizzatori sociali è stato così sentito dall’intero sistema produttivo. In occasione della pandemia Covid19 ed alle conseguenti chiusure degli esercizi commerciali e dei siti produttivi il ricorso agli ammortizzatori sociali ha coinvolto praticamente tutto il mondo del lavoro. Un vero stress-test dell’impianto disegnato dal D.lgs 148/15. Il decreto legislativo, inserito nella più ampia manovra passata alla storia come JobsAct, traendo esperienza dalla crisi del 2009 ha previsto al fianco degli ammortizzatori sociali “storici” (il sistema della cassa integrazione ordinaria e straordinaria) una copertura rispetto a settori, fino a quel momento, poco interessati alla gestione di temporanee crisi d’impresa.
Le considerazioni che si possono fare a valle del dramma Coronavirus, ed alle conseguenze che lo stesso ha determinato nel mondo del lavoro ed al nuovo assetto che ne deriva degli ammortizzatori sociali, sono diverse. Partirei dal porre quattro questioni che ritengo primarie:
Sono quesiti importantissimi quelli che ci lascia come eredità la crisi della pandemia del 2020. Per provare a fornire una complessiva, sia pure in termini generali, risposta ritengo che sia necessario partire dalla valutazione di quello che ha funzionato e quello che non ha funzionato in questi mesi.
Avere tanti strumenti differenti suddivisi per tipologia e dimensione d’impresa crea una difficoltà enorme di gestione del sistema obbligando sia gli operatori professionali (consulenti del lavoro) che la PA ad impiantare, conoscere e manutenere sistemi tecnologici differenti. La tecnologia in una situazione del genere diventa un amplificatore di burocrazia. Esattamente il contrario dell’approccio digitale ai problemi. Un sistema non si semplifica trasformando moduli cartacei in digitali, si semplifica utilizzando l’analisi digitale per un suo ripensamento. Quindi uno strumento “tagliato su misura” per ogni impresa non diventa sinonimo di strumento idoneo, al contrario crea una babele di procedure nella quale è difficile districarsi. A tutto ciò deve aggiungersi che il D.lgs 148 ha previsto la creazione di ammortizzatori sociali di comparto, i fondi bilaterali, creati dalle forze sociali di settore. Un simile impianto prevede un presupposto fondamentale.
La chiarezza di chi sia rappresentativo di un settore e quale sia la contrattazione collettiva di effettivo riferimento. Senza di ciò il sistema di finanziamento di questi fondi rischia di entrare in quel complesso di dubbi interpretativi che ha sempre accompagnato gli istituti presenti nella cd. “parte obbligatoria” del CCNL alla stregua degli enti bilaterali, della sanità integrativa o della previdenza complementare. In definitiva se non si parte dalla vigenza erga omnes di talune disposizioni diventa impossibile pretendere la contribuzione e, conseguentemente in un sistema puramente assicurativo, la prestazione.
Veniamo al punto successivo. In mancanza di contribuzione manca la prestazione. Questo è evidente in un impianto assicurativo classico ma il concetto è difficilmente traslabile in un meccanismo di sicurezza sociale in cui il contraente (datore di lavoro) ed il beneficiario (lavoratore) sono soggetti diversi. La prestazione consente di evitare il licenziamento del lavoratore ed il mantenimento del rapporto di lavoro sia pure in fase di temporanea sospensione. Si evita di generare disoccupazione involontaria. Pertanto, in ossequio all’art. 38 Cost., dovrebbe valere, per ogni tipologia di ammortizzatore, il principio dell’automaticità della prestazione fermo restando l’obbligo contributivo del datore di lavoro.
Altro tema importante è quello relativo alla funzione propria degli ammortizzatori sociali.
Il nome stesso “ammortizzatore” evoca la funzione di quel meccanismo che serve ad evitare colpi improvvisi ed a superare dossi o avvallamenti stradali con il minor danno possibile. Sul punto il richiamato D.lgs 148/15 aveva ben introdotto meccanismi che impedissero l’attivazione degli strumenti per funzioni diverse (pensiamo al caso di cessazione dell’attività aziendale) promuovendo in tali circostanze meccanismi di presa in carico del lavoratore da parte dei servizi di ricollocazione con supporto della assicurazione sociale per l’impiego (naspi). Negli anni questi concetti sono stati un po’ lasciati in disparte dal sistema che ha preferito “tornare all’antico” accantonando la ricollocazione dei lavoratori, propria delle politiche attive del lavoro, e privilegiando il sostegno al mancato reddito riprendendo quindi temi di politiche passive del lavoro. Un meccanismo così impostato rende difficile ipotizzare riprese occupazionali visto anche il dichiarato e mai realizzato potenziamento tecnico/organizzativo dei centri per l’impiego ai quali l’avvento della figura dei “navigator” non ha fornito alcun beneficio concreto.
Ultimo tema sollevato è quello relativo al finanziamento degli ammortizzatori sociali.
La questione è molto ampia e delicata. Mi limito solo a segnalare che la risposta dipenderà dalla funzione che il sistema darà agli stessi. Se rimanessero nell’alveo di uno strumento temporaneo di “sicurezza aziendale” il loro costo non potrà che essere a carico delle imprese e dei lavoratori. Se invece si evolvesse a meccanismo di generale ed universale difesa dalla povertà (reddito di cittadinanza), ancorchè temporanea, del lavoratore potrebbe aprirsi un tema di riconsiderare come destinatario del costo non il mondo del lavoro ma l’intera collettività. In questo caso l’aggravio per la fiscalità generale sarebbe compensato dal minor onere per le imprese che potrebbe tradursi con maggior gettito salariale e quindi maggior introito fiscale.
Tematiche ampie e strutturali.
Sicuramente lo stress test Covid19 non passerà inosservato anche in tema di ammortizzatori sociali che saranno probabilmente ristrutturati. Come ogni crisi, anche questa, avrà come conseguenza elementi di miglioramento. L’economista Joseph Schumpeter insegnava che proprio dalla crisi, la cui etimologia greca fa riferimento al cambiamento, deriva ogni miglioramento sociale. Speriamo valga anche questa volta.
Paolo Stern – presidente Nexumstp S.p.A.
1. La Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria
1.1 Introduzione
1.2 CIGO – Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria
1.3 Causali
1.4 Misura e durata della CIGO
1.5 Come si fa – Procedura di presentazione e rimborso della CIGO
1.6 Decadenza
1.7 Aggiornamento circolare Inps 19 gennaio 2017, n. 9
2. Le integrazioni salariali straordinarie
Premessa: entrata in vigore delle nuove norme
2.1 Campo di applicazione: le imprese ed i lavoratori beneficiari
2.1.1 Le imprese rientranti nel campo di applicazione
2.1.2 Casistiche particolari: imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa
2.1.3 Criteri di computo per il raggiungimento del requisito dimensionale e lavoratori beneficiari
2.1.4 Nozione di unità produttiva
2.1.5 Finanziamento
2.2 Causali di intervento e durata
2.2.1 Presupposti e durata
2.2.2 Durata massima complessiva dei trattamenti
2.3 Misura del trattamento ed aspetti previdenziali
2.4 Richiesta dell’integrazione salariale: fase sindacale e procedura amministrativa
2.4.1 Fase sindacale
2.4.2 Fase amministrativa
2.5 Compatibilità della CIGS con altri istituti
2.5.1 Condizionalità, politiche attive del lavoro e le relative sanzioni
2.6 Sanzioni e verifiche circa gli impegni aziendali assunti
2.7 Regime transitorio
2.8 Ammortizzatori sociali in deroga
2.9 Il contratto di solidarietà espansiva
3. I Fondi di solidarietà bilaterali
3.1 Introduzione
3.2 Fondi di solidarietà ordinari
3.3 Fondi di solidarietà alternativi
3.4 FSBA – Fondo alternativo bilaterale per l’artigianato
3.5 MFondi di Integrazione Salariale (da FSR a FIS)
3.5.1 Assegno di solidarietà
3.5.2 Assegno ordinario
3.6 La contribuzione
3.7 Fondo di solidarietà per i lavoratori del credito cooperativo
3.8 Fondo di solidarietà trasporto
3.9 Chiarimenti e novità
4. Misure urgenti in materia di ammortizzatori sociali nel Decreto Cura Italia
4.1 Introduzione
4.2 Cassa integrazione ordinaria e assegno ordinario: nuove proccedure semplificate
4.3 Cassa Integrazione ordinaria in sostituzione di quella straordinaria
4.4 Trattamaneto di assegno ordinario in sostituzione di assegni di solidarietà in corso
4.5 Cassa Integrazione in deroga per le aziende prive di tutela
4.5.1 Fac-simili
4.6 Consultazione e accordo sindacale: modifiche in sede di conversione del decreto
4.7 Novità sulla cassa integrazione in deroga
Appendice
Normativa
Prassi
Approfondimento sulla tutela dei lavoratori al tempo dell'emergenza da Coronavirus
1. La salute nei luoghi di lavoro: quali tutele oggi? di Fabrizio Seghetti
2. Coronavirus e privacy al lavoro: il trattamento dei dati personali dei lavoratori di Sara Cadelano
3. Coronavirus: la gestione del personale nelle aziende di Michele Vissani
Il volume si pone come una guida pratica sull' applicazione della Legge n. 104/1992, ovvero la Legge-quadro dedicata interamente alle persone affette da disabilità, che ne disciplina i diritti per l'integrazione sociale, per assicurarne l'assistenza e la tutela e per l'nserimento nel campo della formazione professionale e nell'ambiente di lavoro. L'autrice esamina gli aspetti relativi al rapporto di lavoro e a quelli previdenziali e analizza le agevolazioni fiscali in favore delle suddette categorie di soggetti, alla luce degli ultimi importanti aggiornamenti introdotti dalla normativa e dalla prassi di settore (Circolari INPS e Agenzia delle entrate), supportando la disamina con i riferimenti giurisprudenziali più recenti e collegando i vari adempimenti alla modulistica ministeriale e ai facsimile che li riguardano. L'edizione tiene conto anche del Decreto in tema di Reddito di cittadinanza e pensioni (D.L. 28 gennaio 2019, n. 4 convertito in Legge 28 marzo 2019, n. 26) che ha prorogato l'istituto della cosiddetta Ape social fino al 31 dicembre 2019.
L' AUTORE: Marta Bregolato Consulente del Lavoro iscritta all'Albo di Padova, Consulente Tecnico d'Ufficio per il Tribunale di Padova - Ramo Civile. Docente, formatore in aula e in fad per diversi enti di Formazione Specializzata in consulenza aziendale, amministrativa, fiscale e gestionale, Mediatrice Civile e Commerciale. Autrice di saggi, guide operative e articoli per riviste specializzate in materia fiscale, amministrativa e di lavoro.
Il volume fornisce il commento dettagliato ai principali articoli del CCNL Colf e badanti, rinnovato per il 2019 grazie all' accordo del 15 gennaio 2019 sui minimi retributivi, chiarendo le motivazioni e la ratio della disciplina concordata tra le parti.
Autore: PIERPAOLO MASCIOCCHI Avvocato, è Direttore del Settore Sicurezza sul lavoro di Confcommercio e componente della Commissione consultiva del Ministero del Lavoro.
L' introduzione del Reddito di Cittadinanza ha dato corpo e struttura alla svolta intrapresa dal nostro Paese nelle politiche di contrasto alla povertà avvenuta con l'avvio del Reddito di Inclusione.Sulla nuova misura è stato detto tutto e il contrario di tutto, da politici, giornalisti, opinionisti, esperti, generando confusione non solo tra i cittadini, ma anche tra gli stessi tecnici e tra gli operatori.
La finalità di questo manuale è illustrare e spiegare la nuova misura nella sua globalità, sistematizzando in chiave tecnico/professionale tutte le informazioni e le conoscenze necessarie per una corretta interpretazione dell'impianto stabile e della struttura normativa di riferimento, con particolare riferimento alle innovazioni introdotte e alle ricadute operative e organizzative sui territori e gli Enti locali, pubblici e privati: questo è infatti il taglio che ha guidato lesposizione dei vari argomenti, anche quelli allapparenza solo di stretto interesse degli utenti finali. Più nello specifico, l'obiettivo degli autori è fornire agli operatori della formazione professionale, dei servizi di orientamento, delle agenzie per il lavoro, dei servizi sociali e dellassistenza alle persone in condizione di svantaggio sociale, tutti gli strumenti di base per una piena comprensione dei dispositivi normativi connessi ad ampio raggio al Reddito di Cittadinanza.
AUTORI
Nicoletta Baracchini Giurista esperta di legislazione sociale e sanitaria. Consulente ANCI in materia di ISEE e componente del gruppo ministeriale sullattuazione dell'SEE. Collabora con Regioni ed Enti locali per le normative in materia di organizzazione, regolamentazione e valutazione di servizi pubblici.
Emilio Gregori Partner e senior consultant di Synergia e docente di Statistica presso l'Università L. Bocconi di Milano. Si occupa di analisi di sistema per i servizi sociali; svolge consulenza e attività di formazione relativamente alla programmazione e pianificazione territoriale delle politiche sociali e delle misure di contrasto alla povertà.
Giovanni Viganò Partner e senior consultant di Synergia e docente di Metodi Quantitativi per le Scienze Sociali presso l'Università L. Bocconi di Milano. Esperto nella progettazione e implementazione di Sistemi Informativi Sociali, è stato consulente esperto per conto del Formez del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nelle aree di Lavoro Comune con INPS e Regioni per l'implementazione del SIUSS.
Il presente volume intende affrontare le diverse sfaccettature del lavoro nero, cercando di guidare il professionista nelle problematiche, di carattere non solo nazionale ma altresì transfrontaliero, che lo caratterizzano. Infatti, il fenomeno è assai complesso e può presentarsi sotto molteplici forme ed aspetti, ponendosi sempre come vulnus di diritti individuali, sociali ed economici: il lavoro non dichiarato ha gravi implicazioni per i lavoratori interessati che si trovano spesso a dovere accettare condizioni di lavoro assai precarie, con retribuzioni inferiori rispetto a quelle contrattual-collettive, con violazioni dei diritti individuali e ridotta tutela in materia di sicurezza sul lavoro, a non avere opportunità di sviluppo delle proprie competenze. Il lavoro nero determina quindi danni sia al lavoratore, sia a tutta la società, per il minor gettito fiscale e dei contributi e allintera economia per levidente distorsione che determina alla concorrenza. Il testo non è una mera ricognizione di commento a disposizioni di legge, ma ha in sé il valore aggiunto di avere sempre sullo sfondo il valore del lavoro e della persona.
Corrado Marvasi, Avvocato, attualmente si dedica alla ricerca in campo giuridico, cercando di coniugare lesperienza maturata in tanti anni di professione con lapprofondimento del diritto nei suoi vari settori.
Autore di diverse monografie in tema di diritti reali, di espropriazione per pubblica utilità, di mandato e di carattere processualistico.
Autori P. Stern e M. Matteucci
Il volume fornisce il commento dettagliato ai principali articoli del CCNL della Distribuzione Moderna Organizzata (DMO) - rinnovato in data 19 dicembre 2018 - e chiarisce le motivazioni e la ratio della disciplina concordata tra le parti.
ARGOMENTI TRATTATI Contratto collettivo nazionale di lavoro della Distribuzione Moderna Organizzata (DMO) sottoscritto in data 19 dicembre 2018 da Federdistribuzione e FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS UIL.
PAOLO STERN Consulente del Lavoro in Roma. Presidente Nexumstp Spa. Autore di numerose pubblicazioni in materia di lavoro e relatore a convegni e seminari. Professore a contratto presso università pubbliche e private. MASSIMILIANO MATTEUCCI Consulente del Lavoro in Roma. Partner Nexumstp Spa. Cultore della materia e professore a contratto presso università pubbliche e private. Autore di numerose pubblicazioni in materia di lavoro e relatore a convegni e seminari.
Con la stipula del verbale di accordo per il rinnovo del CCNL del 18 luglio 2018 è stato rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro del settore edile. Il contratto si applica ai dipendenti delle imprese edili ed affini, con decorrenza 1° luglio 2018-30 settembre 2020. Il volume fornisce il commento dettagliato ai principali articoli del nuovo CCNL e chiarisce le motivazioni e la ratio della disciplina concordata tra le parti.
PIERPAOLO MASCIOCCHI Avvocato, è Direttore del Settore Sicurezza sul lavoro di Confcommercio e componente della Commissione consultiva del Ministero del Lavoro.
Il formulario nasce dall'esigenza di tutelare i lavoratori dipendenti della fallita azienda e di aiutare i difensori a districarsi nella complessità della normativa che stabilisce le decadenze e le preclusioni della procedura fallimentare, considerando le difficoltà che si incontrano con il recupero dei crediti nei confronti del Fondo Garanzia, la cui normativa, anziché garantire i lavoratori, ha introdotto farraginose procedure amministrative. L'opera tratta i seguenti istituti:
Autore: Lucilla Nigro Avvocato Cassazionista, esperta nella redazione di formulari giuridici; Mediatore presso la Camera di Commercio e organismi privati; Arbitro presso la Camera di Commercio.
FORMULARIO ON LINE L'acquisto del volume include la possibilità di accedere al sito www.approfondimenti.maggioli.it, dove sono presenti significative risorse integrative, ovvero il formulario, in formato editabile e stampabile.Le indicazioni per effettuare l'accesso sono all'interno del volume.
Il volume descrive i nuovi strumenti di anticipo pensionistico, entrati ufficialmente in vigore a seguito del decreto attuativo (D.P.C.M. n. 150/2017) e ulteriormente disciplinati dalla Legge di bilancio 2018: l?anticipo finanziario a garanzia pensionistica (APE) volontario, il prepensionamento con indennità per alcune categorie ?protette? (APE sociale), la cosiddetta RITA (rendita integrativa temporanea anticipata) che l?assicurato può richiedere se iscritto ad un fondo pensione a contribuzione definita, per concludere con l?APE aziendale, a carico del datore di lavoro. La trattazione è ricca di esempi pratici, schematizzazioni, tabelle riepilogative, conteggi svolti e facsimile di comunicazioni, istanze e accordi: tutto quanto occorre per orientarsi fra le varie possibilità che i nuovi istituti propongono e valutare la scelta più conveniente per la propria situazione previdenziale. ARGOMENTI TRATTATI ? APE volontario ? APE sociale ? Rendita integrativa temporanea anticipata ? APE aziendale GABRIELE BONATI Consulente aziendale, docente in numerosi corsi di aggiornamento per consulenti del lavoro, aziende e associazioni di categoria. Autore di volumi e collaboratore per quotidiani e diverse riviste in materia di gestione e amministrazione del personale. PIETRO GREMIGNI Consulente aziendale esperto di problematiche in materia di lavoro e previdenza sociale. Docente in corsi di aggiornamento, autore di volumi e monografie e collaboratore per diverse riviste in materia.
