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L’opera contiene un’analisi sistematica della legislazione IVA relativa agli scambi con l’estero e prende in esame le conseguenti problematiche doganali e logistiche.
Aggiornato con la Legge di Bilancio 2025 (L. 30 dicembre 2024, n. 207) e le più recenti novità
La rigorosa trattazione della materia e i puntuali e costanti riferimenti alla normativa e ai documenti di prassi guidano gli operatori del settore alla corretta e documentata applicazione delle disposizioni. Ciascun paragrafo evidenzia i richiami e i collegamenti alle altre sezioni correlate del testo, rendendo immediata la consultazione trasversale dei vari aspetti relativi ad ogni singolo argomento trattato.
I numerosi casi esaminati, i molteplici esempi proposti, l’ampia analisi di adempimenti ed aspetti procedurali conferiscono al volume un taglio fortemente operativo, che lo rende un indispensabile supporto alla soluzione dei problemi che si presentano nella pratica aziendale e professionale quotidiana.
Questa quindicesima edizione tiene conto, oltre agli aggiornamenti della “Legge di Bilancio 2025” e della prassi e della giurisprudenza più rilevanti pubblicate nel corso del 2024, di altre importanti novità, tra cui per esempio si segnalano:
› Cessioni intracomunitarie Ex Works
› Territorialità degli eventi in streaming
› Natura dell’IVA all’importazione
› Regime di franchigia transfrontaliera
› Duty free shop semplificato
› Riforma regime sanzionatorio.
GUIDO COSTA
Dottore Commercialista e Revisore legale. Partner dello Studio Ciruzzi Costa & Associati di Milano. Esperto in fiscalità nazionale e internazionale e in diritto societario. Consulente Tecnico presso il Tribunale di Milano. Già membro della Commissione Controllo Legale dei Conti dell’Ordine di Milano. Ricopre cariche in Collegi Sindacali e Consigli di Amministrazione di varie società, anche controllate da enti quotati o da Istituti di credito, nonché in Fondi Pensione.
Prefazione
1. Principi generali
1.1. TERRITORIO IVA E TERRITORIO DOGANALE DELL’UNIONE
1.2. SOGGETTO PASSIVO E LUOGO DI STABILIMENTO
1.3. PRESUPPOSTO TERRITORIALE
1.4. MOMENTO DI EFFETTUAZIONE DELLE OPERAZIONI
1.5. DEBITORE D’IMPOSTA
1.6. STABILE ORGANIZZAZIONE
1.7. FATTURAZIONE DELLE OPERAZIONI E VOLUME D’AFFARI
1.8. INVERSIONE CONTABILE (O REVERSE CHARGE)
1.9. IDENTIFICAZIONE IN ITALIA DEI SOGGETTI NON RESIDENTI
1.10. RIMBORSI IVA
1.11. AUTORIZZAZIONE AD OPERARE IN AMBITO INTRACOMUNITARIO (SISTEMA VIES)
2. Territorialità dei servizi
2.1. PRESTAZIONI PRINCIPALI E ACCESSORIE
2.2. REGOLA GENERALE DI TERRITORIALITÀ
2.3. DEROGHE ASSOLUTE
2.4. DEROGHE PER COMMITTENTI BUSINESS
2.5. DEROGHE PER COMMITTENTI CONSUMER
2.6. DEROGHE PER COMMITTENTI CONSUMER EXTRACOMUNITARI
3. Aspetti operativi del commercio estero
3.1. ASPETTI DOGANALI
3.2. LOGISTICA E TRASPORTI
4. Esportazioni e servizi internazionali
4.1. CESSIONI ALL’ESPORTAZIONE DIRETTE
4.2. CESSIONI ALL’ESPORTAZIONE IMPROPRIE
4.3. ESPORTAZIONI PER FINALITÀ UMANITARIE
4.4. CESSIONI ALL’ESPORTAZIONE INDIRETTE
4.5. ESPORTAZIONI PER LAVORAZIONI
4.6. OPERAZIONI ASSIMILATE ALLE CESSIONI ALL’ESPORTAZIONE
4.7. SERVIZI INTERNAZIONALI O CONNESSI AGLI SCAMBI INTERNAZIONALI
5. Importazioni
5.1. PRESUPPOSTI OGGETTIVI E SOGGETTIVI
5.2. DETERMINAZIONE DELL’IMPOSTA
5.3. APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA
6. Operazioni intracomunitarie
6.1. INTRODUZIONE
6.2. ACQUISTI INTRACOMUNITARI
6.3. CESSIONI INTRACOMUNITARIE
6.4. ADEMPIMENTI
6.5. TRANSAZIONI A CATENA
7. Particolari categorie di operazioni
7.1. DEPOSITI IVA
7.2. REGIME OSS (ONE STOP SHOP)
7.3. CESSIONI A VIAGGIATORI
7.4. OPERAZIONI CON SAN MARINO
7.5. OPERAZIONI CON CITTÀ DEL VATICANO
7.6. AGEVOLAZIONI PREVISTE DA TRATTATI E ACCORDI INTERNAZIONALI
7.7. CAMPIONE D’ITALIA
8. Particolari categorie di soggetti
8.1. ENTI NON COMMERCIALI
8.2. PRODUTTORI AGRICOLI
8.3. REGIME GIURIDICO DELLE PICCOLE IMPRESE
9. Obblighi di listing
9.1. ELENCHI INTRASTAT
9.2. COMUNICAZIONE DATI OPERAZIONI TRANSFRONTALIERE (“ESTEROMETRO”)
INDICE SISTEMATICO
Il volume offre al professionista una guida ragionata per gestire le questioni legali più complesse in materia di successione ereditaria e donazioni.
La presente edizione è aggiornata alle più recenti novità normative e giurisprudenziali, tra cui il principio della ridotta entità del conguaglio per la divisione ereditaria (Cass. n. 1686/2025); il valore della cartella clinica nella decisione sulla capacità del testatore (Cass. 1632/2025) e la valutazione della CTU in riferimento ai cd. solchi ciechi dello scritto (Cass. 1012/2025).
Con un pratico FORMULARIO in ogni capitolo e con una struttura di agevole consultazione tramite SEZIONI DI SINTESI e SCHEMI SINOTTICI, il volume si rivela uno strumento indispensabile e utile per una ricerca rapida della soluzione da adottare nel singolo caso di specie.
Tutti i commenti sono accompagnati dalla GIURISPRUDENZA di riferimento più recente, in modo da supportare l’avvocato nello studio della casistica rilevante. La sezione delle F.A.Q. (Domande Frequenti) riporta risposte a quesiti che con maggior frequenza vengono rivolti al professionista in sede di prima consultazione.
PRINCIPALI ARGOMENTI
AGGIORNAMENTI NORMATIVI E GIURISPRUDENZIALI
IL VOLUME INCLUDE
Riccardo Mazzon
Avvocato Cassazionista del Foro di Venezia. Ha svolto funzioni di vice-procuratore onorario presso la Procura di Venezia negli anni dal 1994 al 1996. È stato docente in lezioni accademiche presso l’Università di Trieste, in corsi approfonditi di temi e scritture giuridiche indirizzati alla preparazione per i Concorsi Pubblici. Autore di numerose pubblicazioni giuridiche.
Prefazione alla I edizione
Prefazione alla II edizione
Prefazione alla III edizione
Prefazione alla IV edizione
Capitolo I – Chiamata all’eredità: diritti, doveri e prerogative
1.1. La morte quale presupposto della chiamata all’eredità
1.2. La delazione
1.3. La nullità delle convenzioni con cui si disponga della propria successione ovvero con le quali taluno disponga dei – o rinunci ai – diritti che gli possono spettare su una successione non ancora aperta
1.3.1. Segue: ulteriore casistica (mandato mortis causa, accordo circa le modalità divisorie, rinuncia preventiva alla quota di comproprietà, obbligo di conguaglio, rinuncia all’azione di restituzione)
1.3.2. Segue: validità del c.d. mandato post mortem exequendum
1.4. Mero chiamato ed erede a tutti gli effetti
1.4.1. Un esempio paradigmatico: erede e mero chiamato nella successione relativa a quote di società a responsabilità limitata
1.5. Le facoltà del chiamato all’eredità prima dell’accettazione
Capitolo II – Capacità di succedere e assunzione della qualità di chiamato all’eredità
2.1. Persone fisiche e giuridiche che possono esser chiamate all’eredità
2.2. L’esclusione dalla successione a causa di indegnità
2.2.1. Segue: la legittimazione a chiedere la pronuncia di indegnità
2.3. Il subentro dei discendenti all’ascendente che non possa o non voglia accettare (c.d. rappresentazione)
2.4. La sospensione dalla successione di chi sia indagato per l’omicidio volontario o tentato di coniuge, parte dell’unione civile, genitori, fratello o sorella
Capitolo III – È solo con l’accettazione che il chiamato all’eredità diventa erede a tutti gli effetti
3.1. Conseguire la qualità di erede: onori ed oneri
3.1.1. Segue: accettazione concernente beni soggetti al regime tavolare
3.2. L’accettazione da parte di minori, interdetti, inabilitati e persone giuridiche
3.2.1. Segue: le persone giuridiche, in particolare
3.2.2. Segue: l’accettazione del beneficiario di “amministrazione di sostegno”
3.3. L’accettazione dell’eredità: modalità
3.3.1. Segue: l’accettazione tacita, in particolare
3.3.1.1. Segue: quando e perché il comportamento del chiamato non configura accettazione tacita
3.3.2. Segue: l’accettazione conseguente a donazione, vendita, cessione o rinuncia – verso corrispettivo o a favore di alcuni soltanto dei chiamati – dei diritti di successione
3.4. Il diritto di accettazione può essere trasmesso mortis causa
3.5. Il diritto di accettare l’eredità si prescrive in dieci anni decorrenti dal giorno di apertura della successione
3.6. La decadenza dal diritto di accettare conseguente all’actio interrogatoria
3.7. L’accettazione dell’eredità si può impugnare se è effetto di violenza o di dolo; non si può impugnare, invece, se è viziata da errore
FAQ
Formulario
5) Autorizzazione ad accettare l’eredità (cfr. paragrafo 3.2. del presente capitolo)
Capitolo IV – Il beneficio d’inventario
4.1. La c.d. accettazione beneficiata
4.1.1. Segue: verifica del decorso del termine di decadenza dell’erede dal beneficio d’inventario
4.1.2. Segue: spetta all’erede provare la tempestiva formazione dell’inventario
4.2. I rischi (gravi) del chiamato all’eredità che è nel possesso dei beni ereditari
4.2.1. Segue: la particolare situazione nella quale versa il coniuge superstite
4.2.2. Segue: natura della proroga del termine per il compimento dell’inventario
4.2.3. Segue: il chiamato all’eredità che sia in possesso dei beni ereditari
4.2.4. Segue: il compossesso
4.3. Il chiamato all’eredità che non è nel possesso di beni ereditari può accettare col beneficio di inventario fino a che il diritto di accettare non è prescritto
4.4. La (diversa) decadenza dal beneficio d’inventario prevista per minori, interdetti ed inabilitati
4.5. La funzione del beneficio d’inventario
4.5.1. Segue: il singolare caso di vendita di cosa altrui da parte del de cuius
4.6. L’omettere (in mala fede) nell’inventario beni appartenenti all’eredità o l’inserire (in mala fede) nell’inventario medesimo passività non esistenti implica decadenza dal beneficio
4.7. Gestione ed amministrazione dei beni ereditari facenti parte d’una eredità accettata con beneficio d’inventario
4.7.1. Segue: come effettuare il pagamento dei creditori e dei legatari senza la c.d. procedura di liquidazione
4.7.2. Segue: l’obbligo di rendimento del conto
4.8. L’opposizione a che l’erede esegua i pagamenti ai creditori ed ai legatari
4.8.1. Segue: la procedura di liquidazione dell’eredità
4.8.2. Segue: il termine per liquidare le attività ereditarie (e per formare lo stato di graduazione) fissato dall’autorità giudiziaria
4.8.3. Segue: il pagamento effettivo dei creditori e dei legatari attraverso la procedura di liquidazione
4.8.4. Segue: anche quando non vi sia opposizione di creditori o di legatari l’erede può valersi della procedura di liquidazione
4.8.5. Segue: la decadenza dal beneficio d’inventario per violazioni inerenti la procedura di liquidazione
4.8.6. Segue: rapporti tra la procedura di liquidazione e le procedure esecutive promosse ad istanza dei creditori
4.9. Il c.d. rilascio dei beni ai creditori e ai legatari al fine d’esser liberato da ogni responsabilità
4.9.1. Segue: la nomina del curatore
4.10. L’accettazione con beneficio d’inventario fatta da uno dei chiamati giova anche a tutti gli altri
4.11. Spese a carico dell’eredità: apposizione dei sigilli, inventario e altri atti dipendenti dall’accettazione beneficiata
FAQ
Formulario
6) Accettazione beneficiata d’eredità
7) L’inventario
8) Prosecuzione d’inventario
9) Autorizzazione a che il Cancelliere possa procedere all’inventario fuori sede
10) Fissazione del termine all’erede per la liquidazione delle attività ereditarie (cfr. paragrafo 4.8.2. del presente capitolo)
11) Invito ai creditori, a cura del notaio, a presentare dichiarazione di credito (cfr. paragrafo 4.8.2. del presente capitolo)
12) Nomina del curatore, a cura dell’erede, finalizzata alla liquidazione del compendio ereditario (cfr. paragrafo 4.9. del presente capitolo, nonché formula n. 16)
13) Nomina del curatore, a cura dei creditori, per la prosecuzione delle operazioni di liquidazione (cfr. paragrafo 4.9.1. del presente capitolo)
14) Stato di graduazione (cfr. paragrafo 4.8.1. del presente capitolo)
15) Vendita di beni mobili ereditari (cfr. paragrafo 4.7. del presente capitolo)
16) Dichiarazione di rilascio, a favore dei creditori e legatari, di tutti i beni facenti parte dell’eredità (cfr. paragrafo 4.9. del presente capitolo)
Capitolo V – Protezione del patrimonio del de cuius a favore dei creditori del defunto
5.1. La separazione dei beni del defunto da quelli dell’erede
5.2. L’esercizio del diritto di separazione dei beni del defunto da quelli dell’erede
FAQ
Formulario
17) Separazione dei beni mobili del defunto da quelli dell’erede
Capitolo VI – La rinuncia all’eredità
6.1. Il chiamato all’eredità può senz’altro rinunciare all’eredità
6.1.1. Segue: importanti conseguenze
6.2. Caratteristiche precipue della rinuncia all’eredità
6.3. Rapporti tra rinuncia e devoluzione
6.4. Dalla parte dei creditori del chiamato all’eredità: la difesa dall’effettuata rinuncia
6.4.1. Segue: caratteristiche dell’impugnazione della rinuncia all’eredità da parte dei creditori del chiamato
6.5. La revoca della rinuncia
6.6. Rimedi a favore di chi rinuncia per dolo, violenza ed errore (ostativo)
6.7. Il chiamato che sottragga beni ereditari decade dalla facoltà di rinunciare all’eredità
FAQ
Formulario
18) Fissazione di un termine per l’accettazione dell’eredità
19) Rinuncia all’eredità effettuata avanti al Notaio
20) Rinuncia all’eredità anche in nome e per conto del figlio minore effettuata avanti al Tribunale
Capitolo VII – L’istituto dell’eredità giacente
7.1. La funzione dell’eredità giacente
7.2. Il curatore dell’eredità giacente
7.2.1. Segue: il compenso del curatore
7.2.2. Segue: gli obblighi gravanti sul curatore
7.3. Il pagamento dei debiti dell’eredità da parte del curatore – rinvio
7.4. Inventario, amministrazione e rendimento dei conti: rinvio
7.5. Il curatore cessa dalle sue funzioni quando l’eredità è stata accettata
FAQ
Formulario
21) Nomina del curatore dell’eredità giacente
22) Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale
23) Giuramento del curatore dell’eredità giacente
24) Autorizzazione alla vendita di beni mobili
25) Transazione, prelevamento somme e pagamenti (cfr. paragrafo 7.3. del presente capitolo)
26) Istanza per ottenere la redazione dell’inventario (cfr. paragrafo 7.2.2. del presente capitolo)
27) La liquidazione del compenso
28) Amministrazione dell’eredità giacente: rendicontazione e relazione
Capitolo VIII – La restituzione dei beni ereditari da altri posseduti
8.1. La c.d. petizione di eredità: differenze con l’azione di accertamento della qualità di erede
8.1.1. Segue: il processo – prova della qualità d’erede, contraddittorio, legittimazione, azione surrogatoria, separazione di cause, forza di giudicato
8.1.2. Segue: la restituzione conseguente all’accoglimento
8.2. Il terzo di buona fede che ha già acquistato i beni de quibus dall’erede apparente
8.3. La tutela del possessore in buona fede di beni ereditari
FAQ
Formulario
29) Petizione d’eredità
Capitolo IX – La c.d. quota di legittima
9.1. Una parte dell’eredità è riservata a determinate persone: sono questi i c.d. legittimari
9.1.1. Segue: il c.d. patto di famiglia
9.2. La quota di legittima
9.2.1. Segue: il diritto di abitazione e il correlato diritto d’uso sui mobili in favore del coniuge superstite
9.2.1.1. Segue: criteri applicativi – imposta di registro, valutazione economica, IMU
9.3. Modalità operative: il divieto di pesi o condizioni sulla quota dei legittimari
9.3.1. Segue: i problemi connessi a lasciti configuranti rendita, usufrutto o nuda proprietà (c.d. cautela sociniana)
9.3.2. Segue: legato lasciato dal de cuius al posto della legittima
9.3.3. Segue: il legato (o la donazione) in conto di legittima
9.3.4. Segue: problematiche connesse al trust inter vivos con effetti post mortem
FAQ
Formulario
30) Tutela della quota di legittima (c.d. azione di riduzione)
Capitolo X – Il concreto recupero della quota riservata ai legittimari
10.1. Il rapporto tra gli eredi legittimi e i “legittimari”
10.1.1. Segue: caratteristiche principali della c.d. “azione di riduzione” – disponibilità, diversità dall’azione di divisione, autonomia
10.1.2. Segue: proponibilità da parte di eredi o aventi causa dei legittimari, ripristino della comunione ereditaria, obbligo di restituzione posto a carico di più persone, onere di allegazione e prova, reintegrazione “in natura”, terzi possessori
10.2. La “riduzione” delle disposizioni testamentarie
10.2.1. Segue: la riduzione delle disposizioni testamentarie avviene proporzionalmente senza distinguere tra eredi e legatari
10.3. La “riduzione” delle donazioni
10.3.1. Segue: le donazioni si riducono cominciando dall’ultima e risalendo via via alle anteriori
10.3.2. L’insolvenza del donatario soggetto a riduzione e l’azione contro i suoi aventi causa
10.4. La determinazione in concreto della porzione disponibile
10.5. L’esercizio dell’azione di riduzione
10.6. Quando la riduzione riguarda beni immobili
10.6.1. Segue: l’effettiva restituzione degli immobili (e dei beni mobili iscritti in pubblici registri) e il conseguimento dei frutti
10.7. Condizioni e modalità per l’esercizio dell’azione di riduzione
10.8. Il disegno di legge “Senato 926-bis della XIX Legislatura” contenente nuove disposizioni per l’agevolazione della circolazione giuridica dei beni provenienti da donazioni
FAQ
Formulario
31) Azione di riduzione in relazione a donazione
Capitolo XI – Il chiamato all’eredità nelle successioni legittime
11.1. Il chiamato all’eredità quando non c’è testamento
11.2. La successione legittima in concreto
11.2.1. Segue: la presenza del coniuge (ovvero della parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso ex art. 1, comma 21, legge n. 76 del 2016)
11.3. Quando l’erede è lo Stato
FAQ
Capitolo XII – Il chiamato attraverso testamento
12.1. L’interpretazione del testamento
12.2. Non sempre le disposizioni testamentarie attribuiscono la qualità di erede
12.3. Il divieto di testamento congiuntivo o reciproco
12.4. Sanatoria (relativa) per le disposizioni testamentarie nulle
12.5. Disporre per testamento
12.6. Ricevere per testamento
12.7. I diritti dei figli non riconoscibili nati fuori dal matrimonio
12.8. I diritti delle persone giuridiche
FAQ
Capitolo XIII – Redigere un testamento
13.1. Testamenti ordinari e testamenti speciali
13.2. Il testamento olografo deve essere scritto per intero, datato e sottoscritto di mano del testatore
13.2.1. Segue: gli oneri di chi si trovi in possesso di un testamento olografo
13.3. Il testamento pubblico è quello ricevuto dal notaio in presenza di due testimoni
13.4. Le formalità relative al c.d. testamento segreto
13.5. Le comunicazioni da effettuarsi a cura del notaio
13.6. Nullità e annullabilità
13.7. L’inesistenza (giuridica) del testamento
FAQ
Formulario
32) Richiesta di un termine per la presentazione di un testamento
33) Ricevimento di testamento segreto
34) Il testamento speciale
35) Testamento pubblico: registrazione
36) Il testamento olografo
Capitolo XIV – Il contenuto del testamento
14.1. Quando la disposizione testamentaria è l’effetto di violenza, dolo o errore
14.2. I dubbi circa l’individuazione della cosa oggetto di disposizione o della persona dell’erede o legatario: l’errore ostativo
14.2.1. Segue: persona indicata in modo tale da non poter essere determinata
14.2.2. Segue: la validità delle disposizioni a favore dell’anima o a favore dei poveri
14.2.2.1. Segue: consueti orientamenti giurisprudenziali
14.2.3. Segue: la nullità delle disposizioni rimesse all’arbitrio di un terzo
14.3. Anche il motivo illecito può rendere nulla la disposizione testamentaria
14.4. Il problema dell’eventuale disposizione fiduciaria (interposizione di persona)
14.5. Le disposizioni a titolo universale o particolare possono farsi sotto condizione sospensiva o risolutiva
14.5.1. Segue: condizione impossibile o illecita
14.5.1.1. Segue: il divieto di nozze, in particolare
14.5.1.2. Segue: condizione sospensiva con cui si subordina l’istituzione d’erede all’obbligo di donare un proprio immobile
14.5.2. Segue: condizione sospensiva potestativa senza termine e retroattività della condizione
14.5.3. Segue: amministrazione e garanzie
14.6. Tanto all’istituzione di erede quanto al legato può essere apposto un onere
14.6.1. Segue: l’adempimento dell’onere, in particolare
FAQ
Formulario
37) Cauzione in occasione di condizione risolutiva (cfr. paragrafo 14.5.3. del presente capitolo)
Capitolo XV – Il legato e il suo acquisto
15.1. Il legato si acquista senza bisogno di accettazione, salva la facoltà di rinunziare
15.1.1. Segue: come distinguere il legato dall’istituzione di erede ex re certa?
15.2. Quando la cosa “legata” non è del testatore
15.3. Il c.d. legato di genere
15.4. Quando la cosa legata non esiste nell’asse
15.5. Particolari modalità di disporre tramite legato: cose da prendersi da certo luogo, cosa che al tempo in cui fu fatto il testamento era già di proprietà del legatario
15.5.1. Segue: legato di credito e legato a favore del creditore
15.5.2. Segue: il legato di alimenti e quello di prestazioni periodiche
15.6. Il c.d. prelegato
15.7. La prestazione del legato
15.8. I frutti della cosa legata
15.9. Il c.d. sub-legato: legati ed oneri a carico del legatario
15.10. Il perimento della cosa legata e l’impossibilità della prestazione
FAQ
Capitolo XVI – Il c.d. diritto di accrescimento ed i suoi effetti
16.1. Il caso del coerede che non possa (o non voglia) accettare
16.2. Il diritto di accrescimento tra collegatari
16.3. Il diritto di accrescimento opera di diritto e se esso non ha luogo, la porzione dell’erede mancante si devolve agli eredi legittimi (e la porzione del legatario mancante va a profitto dell’onerato)
FAQ
Capitolo XVII – La revoca delle disposizioni testamentarie
17.1. Il testamento è sempre revocabile o modificabile: la revocazione espressa, in particolare
17.1.1. Segue: la revocazione della revocazione
17.2. La revocazione tacita: il testamento posteriore che non revochi in modo espresso i precedenti annulla in questi soltanto le disposizioni che sono con esso incompatibili
17.2.1. Segue: il caso del testamento posteriore inefficace
17.2.2. Segue: la distruzione, lacerazione o cancellazione del testamento olografo
17.2.3. Segue: l’alienazione o trasformazione della cosa legata
17.2.4. Segue: revoca con successivo testamento della dispensa del donatario dall’imputare la donazione alla propria quota di legittima
17.3. La revocazione di diritto per sopravvenienza di figli
FAQ
Formulario
38) Revoca del testamento
39) Revoca di revoca del testamento
Capitolo XVIII – Sostituzioni ordinarie e sostituzioni fedecommissarie
18.1. Il testatore può prevedere la sostituzione dell’erede – o del legatario – istituito con altra persona, per il caso in cui il primo non possa o non voglia accettare l’eredità
18.2. Sostituzione fedecommissaria: lasciare a taluno col compito di conservare per restituire ad altri
18.2.1. Segue: la disciplina nei casi di valida sostituzione fedecommissaria
Capitolo XIX – La figura dell’esecutore testamentario: poteri e responsabilità
19.1. La nomina dell’esecutore testamentario
19.2. I compiti dell’esecutore testamentario
19.3. I poteri di rappresentanza processuale esistenti in capo all’esecutore testamentario
19.4. Ulteriori compiti e facoltà: apposizione di sigilli, inventario, divisione da compiersi da parte dell’esecutore testamentario, consegna dei beni all’erede
19.4.1. Segue: più esecutori, conto della gestione, retribuzione e rimborso spese
19.5. L’esonero dall’ufficio dell’esecutore testamentario
FAQ
Formulario
40) Esecutore testamentario: accettazione dell’incarico
41) Proroga del termine onde completare l’incarico d’esecutore testamentario
42) Esonero dall’incarico dell’esecutore testamentario
43) Termine per accettare la nomina di esecutore testamentario
Capitolo XX – La concreta divisione dell’eredità
20.1. I coeredi possono domandare la divisione in ogni momento
20.1.1. Segue: la natura dichiarativa della sentenza di divisione e la produzione della documentazione concernente le iscrizioni e trascrizioni nel ventennio anteriore alla domanda giudiziale
20.1.2. Segue: giacenze su un conto cointestato; ostensibilità dei dati identificativi del terzo beneficiario di polizze assicurative “vita”; scioglimento della comunione ereditaria e azione di petizione ereditaria; appartenenza dei beni alla comunione: deve permanere sino alla definizione della divisione; giudicato sulla domanda ex art. 2932 c.c. relativa al bene oggetto di divisione; imposta di registro
20.2. Il caso in cui uno o più coeredi hanno goduto separatamente parte dei beni ereditari
20.3. Casi particolari che possono impedire la divisione
20.4. Il diritto del coerede di chiedere la sua parte dell’eredità (beni mobili ed immobili) in natura
20.4.1. Segue: gli immobili indivisibili, in particolare
20.5. Vendita dei beni (ereditari) per il pagamento dei debiti ereditari
20.6. La c.d. “resa dei conti”
20.7. Ulteriori attività prodromiche alla divisione: la c.d. “collazione” e la “collazione per imputazione” – rinvio
20.7.1. Segue: i c.d. “prelevamenti”
20.8. La concreta formazione delle porzioni
20.8.1. Segue: il principio di omogeneità delle quote
20.8.2. Segue: l’ineguaglianza in natura nelle quote ereditarie si compensa con un equivalente in danaro
20.9. La concreta assegnazione (mediante sorteggio) o attribuzione (direttamente da parte del giudice) delle porzioni
20.10. Le operazioni di divisione possono essere integralmente deferite ad un notaio
20.11. Due diritti distinti: il c.d. “retratto successorio” e il diritto di prelazione degli altri coeredi nel caso un coerede voglia alienare ad un estraneo la propria quota o parte di essa
20.11.1. Segue: l’esercizio, gli effetti e la rinuncia del diritto potestativo di riscatto – parti coinvolte, competenza territoriale, rapporti con altre azioni e altre prelazioni
20.12. Quando è il testatore ad effettuare la divisione o ad imporne le regole: il c.d. “assegno divisorio semplice” ad efficacia obbligatoria
20.12.1. Segue: la c.d. divisio inter liberos, ossia l’assegno divisorio qualificato ad efficacia reale
20.12.2. Segue: casi di nullità della divisione disposta dal testatore
FAQ
Formulario
44) Divisione ereditaria consensuale
45) Atto di citazione per divisione ereditaria
Capitolo XXI – La collazione
21.1. I figli (e i loro discendenti) nonché il coniuge (e la parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso) del defunto sono obbligati a conferire ai coeredi tutto ciò che hanno ricevuto da quest’ultimo per donazione
21.1.1. Segue: le donazioni indirette, in particolare
21.1.1.1. Segue: comodato, pagamento di un debito eseguito dal de cuius, bene immobile già oggetto di rendita vitalizia
21.1.2. Segue: donazione modale, discendenti, ascendenti, spese del defunto
21.1.3. Segue: società contratta con l’erede, perimento della cosa donata, frutti ed interessi
21.2. La collazione riguardante gli immobili e la c.d. collazione per imputazione
21.2.1. Segue: la c.d. collazione per imputazione, in particolare
21.2.2. Segue: la disciplina di miglioramenti, spese e deterioramenti
21.3. La collazione dei beni mobili e del danaro
Capitolo XXII – Debiti e garanzie nella divisione
22.1. I coeredi contribuiscono tra loro al pagamento dei debiti e pesi ereditari in proporzione delle loro quote ereditarie
22.1.1. Segue: le spese per le onoranze funebri, in particolare
22.1.2. Segue: spese di lite relative alla fase del giudizio in cui era parte costituita il de cuius, debiti discendenti dal rapporto di lavoro e continuazione dell’attività d’impresa del de cuius da parte degli eredi
22.2. Dalla ripartizione dei debiti ereditari tra gli eredi al pagamento effettivo dei medesimi: regolamentazione del diritto di rivalsa
22.3. Debiti ipotecari, rendite redimibili e valenza dell’ipoteca nonostante l’esenzione del legatario dal pagamento dei debiti ereditari
22.4. Ogni coerede è reputato solo e immediato successore in tutti i beni componenti la sua quota o a lui pervenuti dalla successione: corollari
22.5. Rapporti tra coeredi: garanzia (anche in relazione all’inesigibilità dei crediti assegnati ai coeredi) ed evizione
Capitolo XXIII – Annullamento e rescissione della divisione
23.1. La possibilità di annullare la divisione quando è frutto di dolo o violenza
23.1.1. Segue: il coerede che ha alienato la sua porzione o una parte di essa non è più ammesso a impugnare la divisione per dolo o violenza
23.2. Non è ammessa la generale azione di annullamento per errore
23.2.1. Segue: applicazioni giurisprudenziali in tema di rescissione
23.2.2. Segue: la stima dei beni per conoscere se vi sia lesione idonea a supportare la rescissione
23.3. L’azione di rescissione è ammessa anche contro ogni altro atto che abbia per effetto di far cessare tra i coeredi la comunione dei beni ereditari, ma non contro una transazione
23.4. L’azione di rescissione non è ammessa contro la vendita del diritto ereditario fatta senza frode a uno dei coeredi
FAQ
Formulario
46) Annullamento divisione ereditaria
Capitolo XXIV – La donazione quale istituto che influenza diritti e doveri del chiamato all’eredità
24.1. Donazioni dirette ed indirette e chiamata all’eredità
24.1.1. Segue: la donazione al nascituro
24.1.2. Segue: la promessa di donazione
24.1.3. Segue: donazioni effettuate da società cc.dd. pubbliche
24.1.4. Segue: accertamento della dissimulazione della donazione di un immobile mediante una simulata vendita
24.1.5. Segue: la donazione di bene – in tutto o in parte – altrui
24.2. Il problema della c.d. donazione remuneratoria
24.2.1. Segue: la c.d. liberalità d’uso non costituisce donazione
24.3. Non possono essere donati beni futuri!
24.4. Non possono fare donazione coloro che non hanno la piena capacità di disporre dei propri beni
24.4.1. Segue: il beneficiario di amministrazione di sostegno
24.4.2. Segue: dichiarazione di illegittimità costituzionale dell’art. 781 c.c. e irrilevanza in relazione alla non maturazione dei termini utili all’usucapione in costanza di matrimonio
24.5. Non si può attribuire ad altri la facoltà di designare la persona del donatario o di determinare l’oggetto della donazione!
24.6. La donazione deve essere fatta per atto pubblico sotto pena di nullità
24.6.1. Segue: la donazione di modico valore che abbia per oggetto beni mobili è valida anche se manca l’atto pubblico, purché vi sia stata la tradizione
24.6.2. Segue: la c.d. “donazione in riguardo di matrimonio”
24.7. Donazione ed errore sul motivo
24.7.1. Segue: il motivo illecito
24.7.2. Segue: conferma o volontaria esecuzione della donazione che non consente di farne valere la nullità
24.8. Inadempimento o ritardo nell’esecuzione, riserva di disporre di cose determinate, condizione di riversibilità
24.9. La c.d. donazione modale
24.9.1. Segue: l’onere illecito o impossibile
24.9.2. Segue: prescrizione e relativo termine dell’azione di risoluzione
24.10. Riserva d’usufrutto sui beni donati a vantaggio del donante
24.11. Garanzia per evizione e responsabilità per vizi della cosa
24.12. La donazione può essere revocata per ingratitudine o per sopravvenienza di figli
24.12.1. Segue: la sopravvenienza di figli, in particolare
24.12.2. Segue: le donazioni rimuneratorie e quelle fatte in riguardo di un determinato matrimonio sono irrevocabili
24.12.3. Segue: effetti della revocazione
24.13. Atti di liberalità diversi dalle donazioni
24.13.1. Segue: ancora sulla donazione indiretta
24.13.2. Segue: le liberalità effettuate con trasferimento di danaro a mezzo bonifico bancario non sono “donazioni indirette”
FAQ
Formulario
47) Revocazione della donazione (ad esempio, per sopravvenienza di figli) (cfr. paragrafo 24.12. del presente capitolo)
48) Donazione a nascituro
49) Accettazione di donazione precedentemente effettuata
50) Revoca di una donazione precedentemente effettuata (cfr. paragrafo 24.6. del presente capitolo)
51) Donazione beni mobili e contestuale accettazione
52) Donazione beni immobili e contestuale accettazione
53) Autorizzazione all’accettazione di donazione da effettuarsi al favore di minore
Bibliografia
Indice analitico
Elenco delle principali abbreviazioni delle riviste
Il testo si occupa degli aspetti civilistici, contabili e fiscali del bilancio degli Enti del terzo Settore, nonché delle funzioni e responsabilità degli organi di amministrazione e controllo degli stessi. L’opera prende il via dall’analisi ap- profondita del D.Lgs. 117 del 3 luglio 2017, recante “Codice del Terzo Settore”, aggiornato con gli ultimi interventi della L. 104/2024 e i chiarimenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Circolare 9 agosto 2024, n. 6).
Tra le principali novità si ricordano:
La terza edizione vede anche rafforzati, con esempi e casi pratici, gli aspetti più contabili trattati dall’OIC 35 e quelli più operativi relativi al bilancio nelle tre forme: bilancio redatto per competenza economica, rendiconto redatto per cassa e rendiconto semplificato aggregato; un nuovo capitolo è stato inoltre introdotto al fine di orientare il lettore nella scelta e valutazione della forma giuridica (ETS, APS, ODV, ...) più conveniente.
A completamento dell’opera, sono forniti Fac-simili e Formulari, disponibili anche online in formato personalizzabile, utili per coloro che gestiscono (Amministratori) e controllano (Sindaci e Revisori) l’Ente.
Aggiornato con la L. 104/2024 e la circolare del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali del 9 agosto 2024, n. 6
IL VOLUME INCLUDE
Paolo Moretti
Iscritto presso l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma, svolge la libera professione di Commercialista. Ha ricoperto varie cariche di amministrazione e controllo in enti e aziende. È Presidente dell’Associazione “Istituto per il Governo Societario” e della “Fondazione Accademia di Ragioneria”.
Monica Peta
Dottore commercialista, Revisore legale, PhD, già Professore a contratto, Docente di corsi e master universitari, è Revisore ODCEC Roma e ricopre cariche di amministrazione e controllo in ETS e Società. Esperta in principi contabili, rendicontazione di sostenibilità e compliance aziendale Enti no profit e for profit, è autrice di plurime pubblicazioni.
1 Presentazione dell’opera
2 Profilo autori
3 Prefazione, di Massimo Tezzon
4 Prefazione, di Maria Teresa Bianchi
1 LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE
1 Introduzione
2 Il Codice del Terzo settore e i nuovi enti
2.1 Il Registro Unico Nazionale del Terzo settore
2.2 Associazioni, fondazioni e altri enti
3 L’Istituto del cinque per mille
4 L’Impresa sociale
4.1 L’Impresa sociale: aspetti fiscali
5 Le modifiche al Codice del Terzo settore, L. 104/2024
2 LA STRUTTURA DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE
1 Introduzione
2 L’assemblea dei soci/associati
3 L’Organo di amministrazione
4 L’Organo di controllo
5 L’Organo di revisione legale dei conti
6 Il Collegio dei Probiviri
3 LA CONTABILITÀ E I LIBRI SOCIALI DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE
1 Introduzione
2 La contabilità e i libri sociali
3 Il piano dei conti e le regole di organizzazione
4 IL BILANCIO DELLE SOCIETÀ ED ENTI DEL TERZO SETTORE
1 Introduzione
2 Il bilancio di esercizio nel Codice civile: aspetti generali
3 Il bilancio sociale degli enti del Terzo settore
3.1 La struttura e il contenuto del bilancio sociale
4. Il bilancio di esercizio degli enti del Terzo settore
4.1 La struttura del bilancio degli enti del Terzo settore
4.2 Le tipologie di bilancio degli enti del Terzo settore
4.3 Redazione e deposito del bilancio degli enti del Terzo settore (nota n. 17416 del Ministero del Lavoro)
4.4 La modulistica del bilancio degli enti del Terzo settore
4.4.1 Lo Stato patrimoniale (Modello A)
4.4.2 Il Rendiconto gestionale (Modello B)
4.4.3 La Relazione di missione (Modello C)
4.4.4 Il Rendiconto per cassa (Modello D)
4.4.5 Il Rendiconto per cassa aggregato, semplificazioni e conformità
4.4.6 Utilizzabilità dei modelli
4.5 Il Rendiconto finanziario del Bilancio di esercizio
4.6 Il Rendiconto relativo al contributo del cinque per mille
4.7 Le transazioni non sinallagmatiche: classificazione e rilevazione contabile
4.7.1 Le erogazioni liberali o liberalità
4.7.2 I proventi del 5 per mille
4.7.3 La raccolta pubblica o privata di fondi, RF
4.7.4 Le quote associative dei soci fondatori
4.7.5 La svalutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali
5 LA DISCIPLINA FISCALE DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE
Introduzione
1 Le attività commerciali e non commerciali degli enti del Terzo settore
2 Le modifiche introdotte nell’articolo 79 del Codice del Terzo settore
3 La disciplina fiscale degli ETS commerciali e non commerciali
4 L’analisi della (non) commercialità: aspetti contabili
5 La disciplina IVA da gennaio 2026 e il regime forfettario 6.1 Il passaggio delle operazioni dall’esclusione o imponibilità IVA all’esenzione: aspetti pratici 6.2 I requisiti dell’esenzione IVA 6.3 Trattamento fiscale speciale per OdV e APS
6 L’ORGANO DI CONTROLLO DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE
6 L’ORGANO DI CONTROLLO DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE
1 Introduzione
2 L’Organo di controllo degli enti del Terzo settore
2.1 Compiti e doveri dell’Organo di controllo degli enti del Terzo settore
2.2 Le responsabilità dell’Organo di controllo
3 La revisione legale dei conti
3.1 I principi di revisione ISA
3.2 La nomina del revisore legale dei conti o della società di revisione legale
3.3 Le funzioni, i compiti e le responsabilità dei revisori legali
3.4 Provvedimenti sanzionatori a carico di revisori legali e società di revisione
7 ETS SCELTA DELLA FORMA ASSOCIATIVA E SCRITTURE CONTABILI
1 La scelta della veste giuridica di ETS
1.1 Organizzazioni di volontariato, OdV
1.2 Associazioni di promozione sociale, APS
1.3 Enti filantropici 1.4 ETS neo-costituito: atto costitutivo e scritture contabili
2 Scritture contabili: nuova costituzione e mutamento dei regimi contabili
2.1 Associazione ETS neo-costituita
2.2 Altre ipotesi
FACSIMILI DI VERBALI E PROCEDURE DEGLI ETS
Premessa
Il Software consente di inserire i dati relativi alle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati su parti comuni di edifici residenziali, sostenute nell'anno precedente e il contestuale invio all'Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo.
Attenzione: i dati relativi agli interventi di ristrutturazione edilizia e risparmio energetico sulle parti comuni condominiali, effettuati nel 2023, possono essere inviati fino al 4 aprile 2024.
A partire dall’anno d’imposta 2016, gli amministratori di condominio in carica al 31 dicembre dell’anno di riferimento, che ricevono fatture relative a spese per interventi di ristrutturazione su parti comuni di edifici residenziali, sono tenuti a comunicare i dati contenuti nelle stesse all’Agenzia delle entrate in via telematica, entro 16 marzo (in precedenza era fissato al 28 febbraio).
La comunicazione deve contenere:
Gli amministratori di condominio con riferimento a spese per il recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuate sulle parti comuni di edifici residenziali, nonché spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo di parti comuni dell’immobile ad oggetto di ristrutturazione, devono comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ad esse.
La comunicazione deve essere inviata esclusivamente per via telematica, utilizzando i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Gli invii possono essere ordinari, sostitutivi o di annullamento.
Invio ordinario: è la comunicazione con cui si inviano i dati richiesti. È possibile inviare più comunicazioni ordinarie per lo stesso periodo di riferimento. I dati inviati in ogni comunicazione ordinaria successiva alla prima sono considerati in aggiunta a quelli precedentemente comunicati.
Invio sostitutivo: è la comunicazione con la quale si opera la completa sostituzione di una comunicazione ordinaria o sostitutiva precedentemente inviata e acquisita con esito positivo dal sistema telematico.
Annullamento: è la comunicazione con cui si richiede l’annullamento di una comunicazione ordinaria o sostitutiva precedentemente trasmessa e acquisita con esito positivo dal sistema telematico. L’annullamento di una comunicazione sostitutiva determina la cancellazione di tutti i dati contenuti nella sostitutiva, senza ripristinare quelli della comunicazione sostituita.
Subito dopo l’acquisto riceverete un'email con tutte le istruzioni per scaricare il file setup.exe e i codici di attivazione del programma.
I dati oggetto di comunicazione possono essere importati da un file di Excel con il pulsante Importa da Excel (clicca qui per scaricare le istruzioni per l'importazione), oppure inseriti manualmente da input.
N.B. L'importazione delle spese da file Excel è possibile tramite tracciato predisposto GBsoftware, all'interno del software troverete un pulsante per scaricare il TRACCIATO di esempio in formato excel (clicca qui per scaricare il tracciato).
Se sei già in possesso di altri Software Integrato GB o Contabilità GB cliccando sul pulsante Importa vengono ripresi in automatico i dati dalle registrazioni contabili. Così facendo l'utente vede infatti il riepilogo di tutte le fatture di spesa selezionabili.
Gli archivi contenenti le comunicazioni da trasmettere tramite il servizio telematico dovranno avere dimensioni non superiori ai 3 MegaByte.
Avvenuto l’invio è possibile controllare l’esito direttamente dai simboli che appariranno nella procedura e tramite la ricevuta disponibile in pdf. Nel caso in cui ci siano degli errori, l’applicazione permette di visualizzare le sole righe che hanno generato l’errore, per poi ritrasmetterle una volta corrette.
Il software può essere acquistato singolarmente e si integra perfettamente con tutti gli altri software GB.
Prima di far partire l'installazione, assicurarsi che il Pc in uso abbia i requisiti minimi necessari per il funzionamento della piattaforma.
Requisiti Minimi Server
Requisiti Minimi Client
Il Software è monoutenza installabile su un solo computer.
Ti ricordiamo che si integra perfettamente con tutti gli altri Software GB, infatti sfruttando l'integrazione con le registrazioni contabili, consentirà ai possessori di "Software GB INTEGRATO Commercialisti" e GB Contabilità per Aziende e Professionisti e GB Contabilità per Commercialisti di svolgere il nuovo adempimento completamente in autonomia.
La riforma fiscale ha ridefinito i criteri di determinazione del reddito di lavoro autonomo, introducendo cambiamenti di grande impatto per i professionisti. L’intervento legislativo si è articolato su tre livelli:
› Chiarezza normativa – Le nuove disposizioni codificano principi già consolidati, riducendo le incertezze interpretative.
› Misure antielusive – Vengono stretti i margini di pianificazione fiscale, con una maggiore inclusione di componenti reddituali nella base imponibile.
› Razionalizzazione del sistema – La disciplina diventa più organica e strutturata, introducendo nuovi principi come quello di onnicomprensività.
Questo libro fornisce un’analisi approfondita delle nuove disposizioni, passando in rassegna tutti i componenti positivi e negativi di reddito e affrontando infine la neutralità fiscale delle operazioni di aggregazione tra professionisti, che consente di realizzare fusioni, conferimenti e trasformazioni senza incorrere in penalizzazioni fiscali, agevolando così la riorganizzazione e la crescita degli studi professionali.
Attraverso un linguaggio chiaro e un approccio operativo, l’autore guida il lettore nell’analisi delle principali novità, offrendo strumenti pratici per interpretare e applicare la normativa. Grazie agli aggiornamenti garantiti fino al 30 novembre 2025, il volume assicura un supporto continuativo per seguire l’evoluzione normativa. La guida non solo permette di minimizzare i rischi di errori e sanzioni, ma rappresenta anche uno strumento strategico per ottimizzare la pianificazione fiscale, valorizzando ogni opportunità offerta dalla riforma.
NICOLA FORTE
Dottore commercialista e revisore legale, pubblicista, componente della Commissione studi tributari del Notariato, componente della Commissione degli esperti relativa agli ISA, partecipa a programmi radiotelevisivi di informazione fiscale, docente presso la Fondazione Anselmo Anselmi del Notariato.
1 I nuovi criteri per la determinazione del reddito derivante dall’esercizio di arti e professioni
1.1 I “nuovi” riferimenti normativi
1.2 La data di entrata in vigore
1.3 Il principio di onnicomprensività
1.3.1 Le esclusioni dal reddito professionale
1.4 Il principio di cassa
1.5 La nuova deroga al principio di cassa
1.6 Le altre deroghe al principio di cassa
2 I componenti positivi di reddito
2.1 I componenti positivi del reddito di lavoro autonomo – Premessa
2.2 La nozione di compensi
2.2.1 I rimborsi forfetari di spese
2.2.2 I rimborsi delle spese per l’esecuzione dell’incarico addebitate analiticamente e il nuovo adempimento della tracciabilità
2.2.3 L’addebito del contributo integrativo
2.2.4 L’addebito delle spese tra professionisti non uniti da vincoli associativi
2.2.5 I proventi derivanti dalla cessione di diritti di autore
2.3 L’indennità di maternità 2.4 L’assegno per l’integrazione degli onorari notarili
2.5 Gli interessi attivi maturati sui conti correnti bancari
2.6 Le plusvalenze patrimoniali – Considerazioni preliminari
2.6.1 I beni mobili strumentali – La tassazione delle plusvalenze
2.6.2 I beni immobili strumentali – La tassazione delle plusvalenze
2.7 Le plusvalenze derivanti dalle cessioni di partecipazioni
2.8 I proventi percepiti a seguito della cessione della clientela
2.9 Le sopravvenienze attive
3 I componenti negativi di reddito
3.1 I componenti negativi del reddito di lavoro autonomo – Premessa
3.2 Le spese sostenute per l’esecuzione dell’incarico
3.3 Le spese sostenute per l’uso in comune degli immobili utilizzati e i servizi connessi
3.4 Gli ammortamenti dei beni mobili
3.5 Gli ammortamenti degli immobili strumentali
3.6 La deducibilità dei canoni di locazione anche finanziaria: i beni mobili
3.7 La deducibilità dei canoni di locazione anche finanziaria: i beni immobili
3.7.1 Gli immobili utilizzati promiscuamente
3.8 Le società di mezzi
3.9 I lavori di ammodernamento e di ristrutturazione dello studio
3.10 L’acquisto di beni immateriali ammortizzabili e della clientela
3.11 Le minusvalenze
3.12 Le spese anticipate in nome e per conto della clientela
3.13 I contributi previdenziali
3.14 I costi del personale dipendente e i compensi ai familiari
3.14.1 La tracciabilità dei rimborsi spese
3.15 La deducibilità dell’IMU
3.16 Le spese alberghiere, di somministrazione di alimenti e bevande e di rappresentanza
3.17 Le spese di aggiornamento professionale
3.18 Le sopravvenienze passive
4. La neutralità fiscale delle operazioni di aggregazioni tra professionisti
4.1 Premessa
4.2 I conferimenti nelle STP
4.3 Le altre operazioni di conferimento
4.4 I criteri di determinazione del reddito
4.5 La disciplina dell’Iva e dell’imposta di registro
Scritture di assestamento: aspetti civili, fiscali e contabili
Aggiornato al D.lgs. 192/2024 riforma IRPEF - IRES e agli emendamenti all’OIC 16 e all’OIC 31 approvati il 18 marzo 2024.
eBook in pdf di 289 pagine.
L’opera esamina, con un taglio pratico e funzionale, gli aspetti civilistici, fiscali e contabili di tutte le categorie di scritture di assestamento che sono predisposte dalle imprese di qualunque dimensione operanti, per obbligo o per scelta, in regime di contabilità ordinaria.
Si tratta delle scritture di completamento, di integrazione, di rettifica, di ammortamento e di accantonamento che vengono approfondite in dettaglio negli aspetti contabili, civilistici e fiscali.
Ampio e approfondito risalto viene dato, in tutte le loro sfaccettature e applicazioni concrete, ai ratei, ai risconti, alle fatture da emettere e da ricevere, alle fatture anticipate, al leasing finanziario, al sale and lease back, alle rimanenze di magazzino, agli accantonamenti ai fondi rischi e spese, agli ammortamenti dei beni materiali e immateriali.
Sono inseriti in ogni capitolo pratici schemi, tabelle e schemi di sintesi, oltre a utili esemplificazioni concrete. Ricca e variegata è la casistica delle scritture contabili di assestamento che devono redigere a fine esercizio le imprese operanti in regime di contabilità ordinaria.
All’opera sono allegati utili prospetti editabili in word da inserire in nota integrativa:
Sintesi
Premessa
1. Le scritture di assestamento
1.1 Le scritture di completamento
1.2 Le scritture di integrazione
1.3 Le scritture di rettifica
1.4 Le scritture di ammortamento
1.5 Le scritture di accantonamento
2. Le fatture da emettere e le fatture da ricevere
2.1 Definizione e valutazione delle fatture da emettere
2.2 Definizione e valutazione delle fatture da ricevere
2.3 Rappresentazione in bilancio delle fatture da emettere e da ricevere
3. Gli altri debiti e crediti da liquidare
3.1 Definizione e valutazione delle fatture anticipate
3.2 Definizione e valutazione delle note di variazione da liquidare
3.3 Definizione e valutazione delle provvigioni da liquidare
3.4 Definizione e valutazione dei premi sul fatturato
4. I ratei e i risconti
4.1 Definizione, classificazione e valutazione dei ratei
4.1.1. I canoni di locazione e leasing
4.2 Definizione, classificazione e valutazione dei risconti
4.2.1 I disaggi di emissione sui prestiti
4.3 Rappresentazione in bilancio dei ratei
4.4 Rappresentazione in bilancio dei risconti
4.5 I requisiti per l’iscrizione in bilancio dei ratei e dei risconti
4.6 La posizione dell’Amministrazione finanziaria sui ratei e risconti
4.7 I criteri di suddivisione temporale dei ratei e risconti
4.8 Le poste non classificabili tra i ratei e i risconti
4.9 Le rettifiche di valore
5. Le operazioni di leasing finanziario
5.1 Definizione, classificazione e valutazione del leasing
5.2 Metodi di rilevazione dei beni acquisiti in leasing
5.3 Rappresentazione in bilancio del leasing con il metodo patrimoniale
5.4 Rappresentazione in bilancio del leasing con il metodo finanziario
5.5 Il sale and lease back
5.6 La posizione della giurisprudenza e dell’Amministrazione finanziaria sul sale and lease back
5.7 Disciplina fiscale del sale and lease back
5.7.1 Cessione del bene alla società di leasing
5.7.2 Concessione del bene in leasing
5.7.3 Riscatto del bene al termine del contratto
5.8 Rappresentazione contabile del lease back
5.8.1 Cessione del bene alla societa’ di leasing
5.8.2 Concessione del bene in leasing
5.8.3 Riscatto del bene al termine del contratto
6. Le operazioni in valuta estera
6.1 Definizione, classificazione e valutazione delle operazioni in valuta estera
6.2 Definizione di differenze di cambio
6.3 Distinzione tra le attività e passività monetarie e quelle non monetarie
6.3.1 Attività e passività regolate entro la chiusura dell’esercizio
6.3.2 Attività e passività non regolate entro la chiusura dell’esercizio
6.4 Composizione delle attività e passività monetarie
6.4.1 Crediti e debiti in moneta estera
6.4.2 Titoli e partecipazioni in valuta
6.5 Accantonamento alla riserva adeguamento cambi
6.6 Composizione delle attività e passività non monetarie
6.6.1 Criteri di valutazione
6.7 Rappresentazione in bilancio delle attività e passività in valuta
6.8 Disciplina fiscale delle attività e delle passività in valuta
6.8.1 Cambio di riferimento per la conversione
6.8.2 Acquisto di valuta e di titoli in valuta
6.8.3 Incasso di dividendi in valuta
6.8.4 Cessione di titoli in valuta
6.8.5 Valutazione a fine esercizio dei titoli in valuta
7. Le rimanenze di magazzino
7.1 Definizione e classificazione delle rimanenze di magazzino
7.2 Inventariazione delle rimanenze di magazzino
7.3 Criteri di valutazione civilistica delle rimanenze di magazzino
7.3.1 Criteri base di valutazione
7.3.2 Il metodo del costo specifico
7.3.3 Il metodo del costo medio ponderato
7.3.4 Il metodo FIFO
7.3.5 Il metodo LIFO
7.3.6 Effetti dell’utilizzo del CMP, del FIFO e del LIFO
7.3.7 Ulteriori metodi di valutazione del magazzino
7.3.8 Criteri di valutazione dei beni fungibili
7.4 Revisione della valutazione civilistica del magazzino
7.5 Rappresentazione in bilancio delle rimanenze di magazzino
7.6 Criteri di valutazione fiscale delle rimanenze di magazzino
7.6.1 Criterio base di valutazione fiscale
7.6.2 Metodo del LIFO a scatti annuale
7.6.3 Ulteriori metodi di valutazione consentiti dal Fisco
7.6.4 Metodo del dettaglio per i commercianti al minuto
7.7 Valore fiscale minimo delle rimanenze
7.8 Disciplina fiscale speciale delle rimanenze per particolari categorie di imprese
7.9 Rimanenze di lavori in corso su ordinazione
7.9.1 Valutazione civilistica dei lavori in corso su ordinazione
7.9.2 Incentivi e richieste di corrispettivi aggiuntivi
7.9.3 Determinazione delle perdite probabili
7.9.4 Rappresentazione in bilancio dei lavori in corso su ordinazione
7.9.5 Valutazione fiscale dei lavori in corso su ordinazione
7.10 Rimanenze di titoli
7.10.1 Valutazione civilistica dei titoli non immobilizzati
7.10.2 Deroga al criterio di valutazione civilistica dei titoli
7.10.3 Svalutazione dei titoli
7.10.4 Rappresentazione in bilancio dei titoli
7.10.5 Valutazione fiscale dei titoli non immobilizzati
8. Gli accantonamenti a fondi rischi e a fondi oneri
8.1 Definizione di fondi rischi e fondi oneri
8.2 Confronto tra fondi rischi e fondi oneri
8.3 Normativa civilistica dei fondi rischi e dei fondi oneri
8.3.1 Utilizzazione dei fondi eccedenti
8.4 Rappresentazione in bilancio dei fondi rischi e dei fondi oneri
8.5 Disciplina fiscale dei fondi rischi e dei fondi oneri
9. Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
9.1 Definizione di trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
9.2 Calcolo dell’accantonamento al TFR
9.3 Scelta del dipendente sulla destinazione del TFR
9.4 Rappresentazione in bilancio del TFR
9.5 Disciplina fiscale del TFR
9.5.1 Rivalutazione del TFR trasferito al fondo di tesoreria INPS
9.5.2 Deducibilità fiscale dell'accantonamento al TFR
9.5.3 Deducibilità fiscale dell’accantonamento al TFR destinato a fondi pensione
10. Il trattamento di fine mandato per gli amministratori
10.1 Definizione di trattamento di fine mandato
10.2 Normativa civilistica del TFM
10.3 Rappresentazione in bilancio del TFM
10.4 Trattamento fiscale del TFM erogato direttamente dalla società
10.5 Trattamento fiscale della rinuncia al TFM
10.6 Trattamento fiscale in capo all’amministratore del TFM variato
10.7 Trattamento fiscale del TFM erogato tramite polizza assicurativa
10.8 Trattamento fiscale del TFM di importo superiore a euro 1.000.000,00
11. Gli accantonamenti ai fondi rischi su crediti
11.1 Definizione di accantonamento per rischi su crediti
11.2 Normativa civilistica degli accantonamenti per rischi su crediti
11.2.1 Il criterio del costo ammortizzato
11.2.2 Il criterio dell’interesse effettivo
11.2.3 Svalutazioni e ripristini di valore per i crediti valutati al costo ammortizzato
11.2.4 Svalutazioni e ripristini di valore per i crediti non valutati al costo ammortizzato
11.2.5 Il criterio del presumibile realizzo
11.2.6 Il fondo svalutazione crediti
11.2.7 Differenza tra il fondo svalutazione crediti e il fondo rischi su crediti
11.2.8 Stralcio dei crediti
11.3 Rappresentazione in bilancio dei crediti
11.4 Deducibilità fiscale delle perdite su crediti
11.5 Deducibilità fiscale delle svalutazioni dei crediti e degli accantonamenti per rischi su crediti
12. Gli accantonamenti per interessi di mora
12.1 Effetti del mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi di operazioni commerciali
12.2 Determinazione degli interessi di mora
12.3 Nullità delle clausole contrattuali gravemente inique
12.4 Normativa civilistica dell’accantonamento al fondo rischi per interessi di mora
12.5 Rappresentazione in bilancio degli interessi di mora
12.6 Disciplina fiscale degli interessi di mora
13. L’accantonamento per beni gratuitamente devolvibili e per beni d’azienda ricevuti in affitto
13.1 Beni gratuitamente devolvibili
13.2 Normativa civilistica dei fondi manutenzione e ripristino dei beni gratuitamente devolvibili
13.3 Rappresentazione in bilancio degli accantonamenti dei beni gratuitamente devolvibili
13.4 Disciplina fiscale degli accantonamenti per beni gratuitamente devolvibili
13.4.1 Ammortamento finanziario
13.4.2 Accantonamento per spese di ripristino
14. L’accantonamento al fondo operazioni e concorsi a premio
14.1 Definizione di operazioni e concorsi a premio
14.2 Normativa civilistica dell’accantonamento al fondo per operazioni e concorsi a premio
14.3 Rappresentazione in bilancio dell’accantonamento al fondo per operazioni e concorsi a premio
14.4 Disciplina fiscale dell’accantonamento al fondo per operazioni e concorsi a premio
15. L’ammortamento dei cespiti in generale
15.1 Definizione di ammortamento
15.2 Disciplina civilistica dell’ammortamento dei cespiti
15.3 Ammortamento dei cespiti secondo i principi contabili
16. L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali
16.1 Caratteristiche delle immobilizzazioni materiali
16.2 Normativa civilistica sul valore ammortizzabile
16.2.1 Altri oneri capitalizzabili
16.2.2 Immobilizzazioni materiali acquisite a titolo gratuito
16.2.3 Perdite durevoli di valore e svalutazioni
16.2.4 Rivalutazioni
16.2.5 Perdite per eventi extraaziendali
16.2.6 Contributi conto impianti
16.2.7 Pezzi di ricambio da riutilizzarsi o immobilizzati
16.3 Contenuto delle singole poste di immobilizzazioni materiali
16.4 Normativa civilistica sull’ammortamento delle immobilizzazioni materiali
16.4.1 La procedura di ammortamento
16.4.2 I metodi di ammortamento
16.4.3 La vita utile
16.4.4 Il metodo di rilevazione contabile
16.4.5 Beni temporaneamente inutilizzati
16.4.6 Beni completamente ammortizzati
16.4.7 Ammortamento nel primo esercizio
16.4.8 Momento di avvio dell’ammortamento
16.4.9 Beni ceduti nel corso dell’esercizio
16.4.10 Beni di costo unitario non superiore a euro 516,46
16.4.11 Attrezzature di scarsa importanza
16.4.12 Ammortamento delle immobilizzazioni materiali presso terzi
16.4.13 Ammortamento degli immobili non strumentali
16.5 Rappresentazione in bilancio delle immobilizzazioni materiali
16.6 Disciplina fiscale dell’ammortamento delle immobilizzazioni materiali
16.6.1 Criteri di deducibilità degli ammortamenti
16.6.2 Momento di avvio dell’ammortamento
16.6.3 Coefficienti di ammortamento
16.6.4 Il valore ammortizzabile
16.6.5 Beni ceduti nel corso dell’esercizio
16.6.6 Beni di costo unitario non superiore a euro 516,46
16.6.7 Ammortamento in misura ridotta
16.6.8 Ammortamento dei beni svalutati in misura inferiore al tetto massimo previsto
16.6.9 Beni non presenti nelle tabelle di cui al D.M. 31 dicembre 1988
16.6.10 Alcune ipotesi specifiche di rilievo
16.7 Disciplina civilistica e fiscale dell’ammortamento dei terreni e dei fabbricati
16.7.1 Irrilevanza fiscale dell’ammortamento dei terreni
16.7.2 La regola dello scorporo del valore dell’area
16.7.3 Soggetti interessati
16.7.4 Tipologie di fabbricati coinvolti
16.7.5 Determinazione del costo fiscale dell’area non ammortizzabile
16.7.6 Raccordo tra la normativa civilistica e quella fiscale
16.7.7 Conseguenze della cessione a titolo oneroso dell’area comprensiva del fabbricato
16.8 Disciplina fiscale dell’ammortamento degli autoveicoli strumentali
16.8.1 Identificazione degli autocarri considerati strumentali
16.8.2 Disciplina fiscale dell’ammortamento dei beni materiali ad uso promiscuo
16.9 Disciplina civilistica e fiscale dell’ammortamento per le aziende concesse in affitto/usufrutto
16.9.1 Deducibilità fiscale ai fini IRPEF/IRES dell’ammortamento per l’affittuario/usufruttuario
16.9.2 Obblighi posti a carico dell’affittuario/usufruttuario
16.9.3 Obblighi posti a carico del locatore/concedente
16.9.4 Deroga convenzionale agli artt. 2561 e 2562 del codice civile
16.9.5 Tipologie di accordo convenzionale
16.9.6 Disciplina fiscale ai fini IRAP dell’ammortamento
16.9.7 Manutenzioni ordinarie e straordinarie 194
16.9.8 Disciplina fiscale ai fini delle imposte indirette dell’ammortamento
16.9.9 Usufrutto e comodato gratuito di beni strumentali singoli
16.9.10 Confronto tra l’affitto di azienda e la locazione immobiliare
16.9.11 Rivalutazione
16.9.12 Casi particolari di rilievo
17. L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
17.1 Definizione delle immobilizzazioni immateriali
17.2 Caratteristiche delle immobilizzazioni immateriali
17.3 Contenuto delle singole poste di immobilizzazioni immateriali
17.4 Il valore ammortizzabile
17.5 Altri oneri capitalizzabili
17.6 Alcune ipotesi particolari di rilievo
17.6.1 Immobilizzazioni acquisite a titolo gratuito
17.6.2 Perdite durevoli di valore e svalutazioni
17.6.3 Ripristini di valore
17.6.4 Rivalutazioni
17.6.5 Contributi pubblici commisurati al costo delle immobilizzazioni immateriali
17.7 Rappresentazione in bilancio delle immobilizzazioni immateriali
17.8 Normativa civilistica dell’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
17.8.1 La procedura di ammortamento
17.8.2 I metodi di ammortamento
17.8.3 La vita utile
17.8.4 Metodo di rilevazione contabile
17.9 Disciplina fiscale dell’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
18. La costruzione della check list di bilancio
18.1 La check list prima delle scritture di assestamento
18.2 La check list dopo le scritture di assestamento
19. Le scritture contabili di assestamento
A) RATEI E RISCONTI
B) FATTURE ANTICIPATE, FATTURE DA RICEVERE E FATTURE DA EMETTERE
C) ALTRI DEBITI E CREDITI DA LIQUIDARE
D) LEASING FINANZIARIO E LEASE BACK
E) OPERAZIONI IN VALUTA ESTERA
F) RIMANENZE DI MAGAZZINO
G) ACCANTONAMENTI AI FONDI RISCHI E ONERI
H) ACCANTONAMENTO AL TFR
20. Gli allegati
20.1 Il prospetto relativo ai contratti di leasing in essere al 31/12/n (allegato 1)
20.2 Il prospetto relativo alle operazioni di locazione finanziaria (allegato 2)
20.3 Il prospetto relativo alle operazioni di locazione finanziaria – effetto sul patrimonio netto (allegato 3)
20.4 Il prospetto relativo alle operazioni di locazione finanziaria – effetto sul risultato d’esercizio (allegato 4)
20.5 La check list di bilancio – le rettifiche (allegato 5)
20.6 I prospetti relativi ai ratei e ai risconti attivi e ai ratei e risconti passivi (allegato 6)
20.7 Il prospetto relativo alle rimanenze (allegato 7)
20.8 Il prospetto relativo al tfr (allegato 8)
20.9 Il prospetto relativo ai fondi per rischi ed oneri (allegato 9)
Il Software consente di inserire i dati relativi alle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati su parti comuni di edifici residenziali, sostenute nell'anno precedente e il contestuale invio all'Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo.
A partire dall’anno d’imposta 2016, gli amministratori di condominio in carica al 31 dicembre dell’anno di riferimento, che ricevono fatture relative a spese per interventi di ristrutturazione su parti comuni di edifici residenziali, sono tenuti a comunicare i dati contenuti nelle stesse all’Agenzia delle entrate in via telematica, entro il 16 marzo di ciascun anno (in precedenza era il 28 febbraio).
La comunicazione deve contenere:
Gli amministratori di condominio con riferimento a spese per il recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuate sulle parti comuni di edifici residenziali, nonché spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo di parti comuni dell’immobile ad oggetto di ristrutturazione, devono comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ad esse.
La comunicazione deve essere inviata entro il 16 marzo di ciascun anno esclusivamente per via telematica, utilizzando i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Gli invii possono essere ordinari, sostitutivi o di annullamento.
Invio ordinario: è la comunicazione con cui si inviano i dati richiesti. È possibile inviare più comunicazioni ordinarie per lo stesso periodo di riferimento. I dati inviati in ogni comunicazione ordinaria successiva alla prima sono considerati in aggiunta a quelli precedentemente comunicati.
Invio sostitutivo: è la comunicazione con la quale si opera la completa sostituzione di una comunicazione ordinaria o sostitutiva precedentemente inviata e acquisita con esito positivo dal sistema telematico.
Annullamento: è la comunicazione con cui si richiede l’annullamento di una comunicazione ordinaria o sostitutiva precedentemente trasmessa e acquisita con esito positivo dal sistema telematico. L’annullamento di una comunicazione sostitutiva determina la cancellazione di tutti i dati contenuti nella sostitutiva, senza ripristinare quelli della comunicazione sostituita.
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I dati oggetto di comunicazione possono essere importati da un file di Excel con il pulsante Importa da Excel (clicca qui per scaricare le istruzioni per l'importazione), oppure inseriti manualmente da input.
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Se sei già in possesso di altri Software Integrato GB o Contabilità GB cliccando sul pulsante Importa vengono ripresi in automatico i dati dalle registrazioni contabili. Così facendo l'utente vede infatti il riepilogo di tutte le fatture di spesa selezionabili.
Gli archivi contenenti le comunicazioni da trasmettere tramite il servizio telematico dovranno avere dimensioni non superiori ai 3 MegaByte.
Avvenuto l’invio è possibile controllare l’esito direttamente dai simboli che appariranno nella procedura e tramite la ricevuta disponibile in pdf. Nel caso in cui ci siano degli errori, l’applicazione permette di visualizzare le sole righe che hanno generato l’errore, per poi ritrasmetterle una volta corrette.
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L'eBook "Guida Pratica alla Redazione di un Ricorso Tributario" di Carmine R. La Mura, offre un'approfondita analisi e istruzioni pratiche per la redazione di ricorsi tributari.
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La redazione di un ricorso tributario non è agevole. Bisogna tener conto di una normativa che, oltre alle norme specifiche di diritto processuale tributario, richiama anche elementi di procedura civile e diritto amministrativo. Ne risultano una serie di percorsi e procedure non semplici da applicare con attenzione per evitare di commettere errori o dimenticanze che possono compromettere l’iter e gli obiettivi del ricorso.
Lo scopo del presente lavoro è quello di fornire un valido ausilio alla redazione di un ricorso tributario per opporsi alla pretesa erariale analizzandone le fasi principali e soffermandosi sulle ipotesi di nullità ed inammissibilità. Al fine di rendere il testo maggiormente operativo, verranno discussi anche dei casi concreti di opposizione alla pretesa tributaria arricchiti da elementi di strategia processuale.
L’obiettivo è quello di fornire un punto di riferimento con relativi riferimenti giurisprudenziali, esempi e formule per affrontare il contenzioso.
L’opera si divide in tre parti.
Con l’avvenuta pubblicazione in G.U. del 3 gennaio 2024 del D.lgs. 220/2023 in attuazione della Legge delega n. 111/2023 si sono registrate profonde modifiche al Processo Tributario.
La presente edizione tiene conto di queste corpose innovazioni, che comprendono l’abrogazione dell’istituto della mediazione, con il contestuale rafforzamento del contraddittorio preventivo ed endoprocedimentale obbligatorio nonché della conciliazione giudiziale. L’obbligo del contraddittorio generalizzato, in ossequio anche agli orientamenti comunitari, ha reso necessario un intervento di coordinamento con l’istituto dell’accertamento con adesione per evitare sovrapposizioni.
Novellato anche l’istituto dell’autotutela, laddove si introduce, secondo una disciplina derogatoria speciale, un’autotutela obbligatoria, un unicum nel nostro ordinamento in quanto è noto che l’autotutela nell’ambito del diritto amministrativo è connotata comunque dall’esercizio di discrezionalità amministrativa. Si è aggiornata la parte del contenzioso in tema di consorzi di bonifica coordinandolo con la nuova disciplina dell’onere della prova già introdotta con la precedente riforma. Infine, si è introdotto un nuovo capitolo riguardante il contenzioso inerente il rimborso IMU per i coniugi e le coppie di fatto all’indomani della Sentenza della Corte Costituzionale n. 209/2022.
Quest'ultima edizione è stata oggetto di aggiornamento, reso necessario dalle recenti modifiche introdotte dal D.lgs. 87/2024 al regime sanzionatorio che hanno modificato il quadro normativo in materia di cumulo giuridico delle sanzioni tributarie, modifica che avrà effetti sulla difesa tributaria e su uno dei casi presentati.
Inoltre, si farà menzione di alcune recenti sentenze della Corte di Cassazione sulla portata applicativa del nuovo onere della prova introdotto dalla L. 130/2022 e dal D.lgs. 219/2023, ed in particolare in materia di presunzioni legali operanti negli accertamenti bancari, di cui si presenterà anche un quadro riepilogativo con le maggiori problematiche oltre un caso pratico.
Infine, si è integrato, seppur minimamente la sezione dedicata al processo tributario telematico recependo una recente pronuncia della Cassazione in merito agli effetti sul giudizio tributario di un’interruzione del colle- gamento telematico durante l’udienza, rammentando che a tal proposito si registrano prassi differenti presso le diverse giurisdizioni territoriali.
Premessa
1. Il Ricorso Tributario
1.1 Contenuto del Ricorso
1.2 Il Ricorso – Errori da non commettere
1.2.1 Inammissibilità del Ricorso
1.2.2 Proposizione di ricorso cumulativo
1.2.3 Autenticazione della Procura
1.2.4 Esatta Identificazione della Corte di Giustizia Tributaria– L’incompetenza Territoriale ed i Rimedi Esperibili - la Riassunzione
Schema istanza di riassunzione presso la corte di giustizia tributaria competente
1.2.5 Gli atti impugnabili e conseguenze della mancata indicazione dell’atto
1.2.6 Ricorso presentato oltre i termini
1.2.7 Esatta identificazione del Legittimato passivo
1.2.8 Il Principio di non Contestazione
1.2.9 Il Divieto dello “Ius Novorum” e le relative Eccezioni
1.2.10 La sospensione dell’atto impugnato e la tutela cautelare effettiva del nuovo processo tributario
1.2.11 Le copie autentiche nell’ambito del Processo Tributario Telematico
Focus I nuovi termini di notifica degli atti impositivi per effetto della sospensione COVID – Riflessi processuali
1.3 Le Modifiche apportate al processo tributario - di cui alla legge 130/2022 ed aggiornate alla delega di cui alla L. 111/2023 - Principi ispiratori della Riforma
1.3.1 Le nuove regole sulle prove nel processo tributario
1.3.2 La prova testimoniale
2. Un Ricorso in materia TARI
2.1 Premessa
2.2 Il Caso
2.2.1 Introduzione
2.2.2 Analisi del verbale di accertamento dell’ufficio impositore
2.2.3 Elaborazione della linea difensiva ed impostazione del Ricorso
2.2.4 Preparazione del Ricorso con Istanza
2.2.5 Elementi di Strategia Processuale
Schema Allegato capitolo 2
3. Il contributo del consorzio di Bonifica. Ricorso avverso una ingiunzione di pagamento alla riscossione del contributo di un consorzio di bonifica
3.1 Premessa
3.2 La natura tributaria del Contributo Consortile
3.3 Il Caso – Un Ricorso avverso Ingiunzione di Pagamento Contributo Consorzio di Bonifica
Ricorso con istanza
3.4 Nuovi sviluppi difensivi – sull’asserita impossibilità dei consorzi di riscuotere a mezzo ruolo
3.5 Impatto della nuova disciplina dell’onere della prova dettata dalla L. 130/2022 sul contenzioso in materia di consorzio di bonifica
4. Ricorso per Rimborso Irap – Impatto della novella di cui al co. 8 L. 234/21
4.1 Premessa
4.2 L’esclusione IRAP del Promotore Finanziario - casistiche
4.3 Un Caso Pratico di Ricorso
4.3.1 Come avviare il contenzioso Irap contro il diniego dell’istanza di rimborso (schema)
5. Ricorso per Accertamento Immobiliare
5.1 Premessa
5.2 Un Caso pratico di Ricorso
Schema di Ricorso in tema di Accertamento Immobiliare
5.3 Esempio di determinazione del valore normale in base alla quotazione OMI
6. Il ricorso per il rimborso IMU per effetto della sentenza C.C. n. 209/2022 – coniugi con residenze diverse
7. I mezzi di impugnazione - l’appello
7.1 Premessa
7.2 Termini per l’impugnativa dell’appello
7.3 La procedura dell’appello
Schema tipo appello
7.4 Le controdeduzioni e l’eventuale appello incidentale
7.5 Modalità di proposizione dell’appello
7.5.1 Quadro sinottico delle fasi principali dell’appello
7.6 Un Caso Pratico - Controdeduzioni all'Appello dell'Agenzia delle Entrate per sentenza favorevole di annullamento iscrizione a ruolo per omessa notifica del preavviso di cui all'art. 36 bis d.p.r. 600/72 e 54 bis d.p.r.633/72
7.6.1 Premessa
7.6.2 Il Caso
Modello di Ricorso alla Corte di Giustizia Trib. di I grado per iscrizione a ruolo non preventivamente preceduta da avviso bonario
Schema controdeduzioni in appello
7.7 Elementi di strategia processuale
7.7.1 Sentenza di rimessione alla Corte di Giustizia Tributaria per Incompetenza territoriale e Sentenza priva di sottoscrizione
7.7.2 Controdeduzioni
7.7.3 L’appello civetta
8. Il Giudizio di Ottemperanza
8.1 Premessa
8.2 Oggetto del Giudizio di Ottemperanza
8.3 Presupposti per il Giudizio
8.4 Il procedimento
8.5 I Provvedimenti conseguenti al Giudizio di Ottemperanza
8.6 Alcune possibili eccezioni processuali all’ottemperanza
Atto di messa in mora ex art. 70 comma 2 d.lgs. n. 546 del 1992
9. Il Processo Tributario Telematico
9.1 Premessa
9.2 Il SIGIT – Sistema Informativo della Giustizia Tributaria
9.2.1 La Registrazione al SIGIT
9.3 Il Ricorso Telematico
9.3.1 La notifica del Ricorso Telematico all’Ente impositore
9.3.2 La Procura ad Litem del difensore
Modello di procura generale
9.3.3 Sottoscrizione del Ricorso
9.3.4 Costituzione in Giudizio
9.3.5 Iscrizione nel Registro generale e Ricevuta di Accettazione
9.3.6 Il Fascicolo informatico
9.3.7 Criteri per l’assegnazione del ricorso ed eventuali profili di illegittimità
9.4 Risoluzione di alcune problematiche frequenti
9.5 Le Udienze nel PTT da remoto e la sospensione dell’udienza per problematiche di connessione
9.6 Guida illustrata al deposito
9.6.1 Come ottenere il formato PDF/A
9.6.2 Come Procedere alla costituzione in giudizio
10. Gli Istituti deflativi del contenzioso
10.1 Premessa
10.2 La natura giuridica degli strumenti deflativi del contenzioso
10.3 La necessità del contraddittorio procedimentale per effetto del decreto attuativo della Legge delega 150/2022
10.3.1 Il contraddittorio preventivo obbligatorio per i tributi locali
10.4 La nuova autotutela tributaria come modificata dal D.lgs. 220/2023 in attuazione della delega L. 111/2023
10.5 L’accertamento con adesione
10.5.1 Disciplina generale
10.5.2 L’applicabilità dell’accertamento con adesione ai tributi locali
10.5.3 Casistica
10.5.4 Il coordinamento dell’accertamento con adesione con l’obbligo generalizzato del contraddittorio preventivo per effetto della Legge delega n. 111/2023
10.5.5 Il caso – Accertamento con adesione in materia di Indagini Bancarie e Finanziarie
10.6 La Mediazione/Reclamo e la sua abrogazione
10.6.1 Il Reclamo/ Mediazione
10.6.2 La determinazione del valore della controversia
10.6.3 Presupposti oggettivi che giustificano la Mediazione
10.6.4 Perfezionamento dell’accordo
10.6.5 La soppressione disposta dal D.lgs. 220/2023 e la mancanza di una disciplina transitoria
10.7 La Conciliazione Giudiziale
10.7.1 La procedura
Appendice
Breve Rassegna di Giurisprudenza
Sentenza del 22/01/2014 n. 1263 - Corte di Cassazione - Sezione/Collegio 5
Giurisprudenza - CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 16 settembre 2016 n. 18230
CTP DI CREMONA SEZ. 1 2018
Bibliografia
Il Software consente di inserire i dati relativi alle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati su parti comuni di edifici residenziali, sostenute nell'anno precedente e il contestuale invio all'Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo.
A partire dall’anno d’imposta 2016, gli amministratori di condominio in carica al 31 dicembre dell’anno di riferimento, che ricevono fatture relative a spese per interventi di ristrutturazione su parti comuni di edifici residenziali, sono tenuti a comunicare i dati contenuti nelle stesse all’Agenzia delle entrate in via telematica, entro il 16 marzo di ciascun anno.
La comunicazione deve contenere:
Gli amministratori di condominio con riferimento a spese per il recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuate sulle parti comuni di edifici residenziali, nonché spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo di parti comuni dell’immobile ad oggetto di ristrutturazione, devono comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ad esse.
La comunicazione deve essere inviata entro il 16 marzo di ciascun anno esclusivamente per via telematica, utilizzando i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Gli invii possono essere ordinari, sostitutivi o di annullamento.
Invio ordinario: è la comunicazione con cui si inviano i dati richiesti. È possibile inviare più comunicazioni ordinarie per lo stesso periodo di riferimento. I dati inviati in ogni comunicazione ordinaria successiva alla prima sono considerati in aggiunta a quelli precedentemente comunicati.
Invio sostitutivo: è la comunicazione con la quale si opera la completa sostituzione di una comunicazione ordinaria o sostitutiva precedentemente inviata e acquisita con esito positivo dal sistema telematico.
Annullamento: è la comunicazione con cui si richiede l’annullamento di una comunicazione ordinaria o sostitutiva precedentemente trasmessa e acquisita con esito positivo dal sistema telematico. L’annullamento di una comunicazione sostitutiva determina la cancellazione di tutti i dati contenuti nella sostitutiva, senza ripristinare quelli della comunicazione sostituita.
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Il Software è monoutenza installabile su un solo computer.
Ti ricordiamo che si integra perfettamente con tutti gli altri Software GB, infatti sfruttando l'integrazione con le registrazioni contabili, consentirà ai possessori di "Software GB INTEGRATO Commercialisti" e GB Contabilità per Aziende e Professionisti e GB Contabilità per Commercialisti di svolgere il nuovo adempimento completamente in autonomia.
Il Software consente di inserire i dati relativi alle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati su parti comuni di edifici residenziali, sostenute nell'anno precedente e il contestuale invio all'Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo.
Attenzione: i dati relativi agli interventi di ristrutturazione edilizia e risparmio energetico sulle parti comuni condominiali, effettuati nel 2023, possono essere inviati fino al 4 aprile 2024.
A partire dall’anno d’imposta 2016, gli amministratori di condominio in carica al 31 dicembre dell’anno di riferimento, che ricevono fatture relative a spese per interventi di ristrutturazione su parti comuni di edifici residenziali, sono tenuti a comunicare i dati contenuti nelle stesse all’Agenzia delle entrate in via telematica, entro 16 marzo di ciascun anno.
La comunicazione deve contenere:
Gli amministratori di condominio con riferimento a spese per il recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuate sulle parti comuni di edifici residenziali, nonché spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo di parti comuni dell’immobile ad oggetto di ristrutturazione, devono comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ad esse.
La comunicazione deve essere inviata entro il 16 marzo di ciascun anno esclusivamente per via telematica, utilizzando i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Gli invii possono essere ordinari, sostitutivi o di annullamento.
Invio ordinario: è la comunicazione con cui si inviano i dati richiesti. È possibile inviare più comunicazioni ordinarie per lo stesso periodo di riferimento. I dati inviati in ogni comunicazione ordinaria successiva alla prima sono considerati in aggiunta a quelli precedentemente comunicati.
Invio sostitutivo: è la comunicazione con la quale si opera la completa sostituzione di una comunicazione ordinaria o sostitutiva precedentemente inviata e acquisita con esito positivo dal sistema telematico.
Annullamento: è la comunicazione con cui si richiede l’annullamento di una comunicazione ordinaria o sostitutiva precedentemente trasmessa e acquisita con esito positivo dal sistema telematico. L’annullamento di una comunicazione sostitutiva determina la cancellazione di tutti i dati contenuti nella sostitutiva, senza ripristinare quelli della comunicazione sostituita.
Subito dopo l’acquisto riceverete un'email con tutte le istruzioni per scaricare il file setup.exe e i codici di attivazione del programma.
I dati oggetto di comunicazione possono essere importati da un file di Excel con il pulsante Importa da Excel (clicca qui per scaricare le istruzioni per l'importazione), oppure inseriti manualmente da input.
N.B. L'importazione delle spese da file Excel è possibile tramite tracciato predisposto GBsoftware, all'interno del software troverete un pulsante per scaricare il TRACCIATO di esempio in formato excel (clicca qui per scaricare il tracciato).
Se sei già in possesso di altri Software Integrato GB o Contabilità GB cliccando sul pulsante Importa vengono ripresi in automatico i dati dalle registrazioni contabili. Così facendo l'utente vede infatti il riepilogo di tutte le fatture di spesa selezionabili.
Gli archivi contenenti le comunicazioni da trasmettere tramite il servizio telematico dovranno avere dimensioni non superiori ai 3 MegaByte.
Avvenuto l’invio è possibile controllare l’esito direttamente dai simboli che appariranno nella procedura e tramite la ricevuta disponibile in pdf. Nel caso in cui ci siano degli errori, l’applicazione permette di visualizzare le sole righe che hanno generato l’errore, per poi ritrasmetterle una volta corrette.
Il software può essere acquistato singolarmente e si integra perfettamente con tutti gli altri software GB.
Prima di far partire l'installazione, assicurarsi che il Pc in uso abbia i requisiti minimi necessari per il funzionamento della piattaforma.
Requisiti Minimi Server
Requisiti Minimi Client
Il Software è monoutenza installabile su un solo computer.
Ti ricordiamo che si integra perfettamente con tutti gli altri Software GB, infatti sfruttando l'integrazione con le registrazioni contabili, consentirà ai possessori di "Software GB INTEGRATO Commercialisti" e GB Contabilità per Aziende e Professionisti e GB Contabilità per Commercialisti di svolgere il nuovo adempimento completamente in autonomia.
