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Quadro evolutivo della moneta elettronica, delle valute digitali e delle cripto attività.
eBook in pdf di 88 pagine
Il quadro evolutivo della moneta elettronica, delle valute digitali e delle cripto attività non ha la presunzione di fornire una informativa completa delle regole e dei processi che sono alla base della “rappresentazione digitale di valore o di diritti” e che aleggiano nel cuore dell’evoluzione, ma ha la pretesa di districarsi in fenomeni complessi, dal linguaggio tecnico che sintetizzano una “rivoluzione in atto” i cui contenuti legali-economico–patrimoniali-finanziari impattano sia sul mondo reale (o meglio semi-reale) in cui viviamo tutti i giorni, sia sul mondo completamente virtuale, quando i due mondi interloquiscono o meglio, quando siamo noi a interloquire attraverso i due mondi e, soprattutto, quando decidiamo di operare nella “dimensione virtuale” per cogliere le affascianti ma insidiose nuove opportunità.
Il presente Fascicolo n. 11 in pdf fa parte anche della Collana "Atlante Antiriciclaggio"
1. Premessa
2. La sintesi
3. La genesi
3.1 Premessa
3.2 Il principio della scarsità
3.3 Il principio della validazione dei blocchi
3.4 I principi della moneta
3.4.1 La valuta virtuale come mezzo di scambio
3.4.2 La valuta virtuale come unità di conto
3.4.3 La valuta virtuale come riserva di valore
3.4.4 Conclusioni
4. L’analisi
4.1 Le caratteristiche della moneta elettronica
4.2 Le valute virtuali: caratteristiche
4.2.1 Le peculiarita delle valute virtuali
4.2.2 I modelli delle valute virtuali quale moneta virtuale
4.2.3 Gli “attori” e i fruitori del sistema bitcoin
4.2.4 Gli “attori” e i fruitori del bitcoin
4.2.5 Le caratteristiche funzionali delle valute virtuali
4.3 L’esecuzione delle transazioni con la blockchain
4.3.1 Premessa
4.3.2 I coin e le ico “inizial coin offering”
4.4 La rappresentazione delle cripto-attività
4.4.1 La forma delle monete virtuali - i token
4.4.2 La graduazione squisitamente economica dei token
4.5 I token e la loro fungibilità
4.5.1 I token non fungibili -gli nft “non fungible token”
4.5.2 Gli NFT nel loro ambiente: il metaverso
4.6 Le cripto-attività
4.7 Considerazioni
5. I rischi
5.1 Premessa
5.2 Le comunicazioni di Banca d’Italia
6. La tecnologia
6.1. DLT /blockchain
6.2. La tecnologia blockchain
6.3. Tipologie di DLT
6.4. DLT - sintesi
6.5. Gli obiettivi delle tecnologie DLT/Blockchain
6.6. Le caratteristiche della DLT/Blockchain
6.7 Le transazioni su DLT
7. Il mercato
8. Gli operatori
8.1 La funzione degli exchange /operatori in valute virtuali
8.2 Gli exchange domestici: gli operatori di valute virtuali (O.V.V)
8.3 L’ iscrizione nella sezione speciale del registro
8.4 Il registrio degli operatori professionali tenuto dall’OAM
8.5 L’avviamento del nuova sezione del registro
8.6 I compiti dell’OAM connessi all’iscrizione
8.7 Chi deve iscriversi nella sezione speciale del registro dei cambiavalute
8.8 Obblighi specifici dei prestatori di servizi
8.9 Le comunicazioni all’OAM degli operatori relative ai propri clienti
9. La vigilanza
9.1 La vigilanza della Banca d’Italia
9.2 La vigilanza dell’OAM
9.3 La vigilanza della CONSOB
9.4 Il controllo della guardia di finanza e delle forze di polizia
10. Le norme vigenti
10.1. Le norme connesse: la gestione dei dati
10.2: La normativa antiriciclaggio e il finanziamento al terrorismo
10.2.1. Premessa
10.2.2. Natura del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo
10.2.3 La direttiva antiriciclaggio
10.2.4. Il decreto antiriciclaggio
10.2.5. Le comunicazioni UIF concernenti le Valute Virtuali
10.2.6 Le linee guida concernenti l’applicazione FATF-GAFI.ORG
10.2.7 Presidi e procedure aziendali
10.2.8 Sanzioni
10.3. Le norme attuali: le norme tributarie
10.3.1. Premessa
10.3.2. La genesi fiscale
10.3.3. Le norme fiscali applicate
10.4 Le norme attuali connesse – la validazione temporale
10.5 Norme contabili
11. Norme a venire: le regolamentazioni europee
11.1. La strategia in materia di finanza digitale
11.2. La proposta europea – MiCAR - delle criptoattività
11.2.1 Premessa
11.2.2. Contenuto della proposta
11.2.3 La prossima moneta elettronica – gli EMT
11.3 Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO relativo ad un regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla tecnologia di registro distribuito
11.3.1 Premessa
11.3.2 Base giuridica
11.4. L’euro digitale
11.4.1 La premessa
11.4.2 L’obiettivo
11.4.3 Il connubio
11.4.4 L’impiego
11.4.5 Il paragone
11.4.6. I tempi di implementazione
11.4.7 Alcuni aspetti significativi collaterali
12. Considerazioni finali
13. Le definizioni
ALTRE DEFINIZIONI SINTETICHE
Dopo una breve disamina degli aspetti amministrativi, questopera è la prima nel panorama editoriale ad affrontare il fenomeno della ludopatia, trattandone le conseguenze di carattere penale e civile. In particolare, vengono per la prima volta sistematizzati i provvedimenti della pubblica amministrazione, dalle autorizzazioni per le aperture delle sale da gioco alle sanzioni; inoltre, si analizzano le conseguenze penali della patologia e i rapporti con alcune fattispecie di reato, quali lautoriciclaggio. Infine, il volume esamina i risvolti civilistici del gioco dazzardo, quali laddebito della separazione e le misure a carico dei soggetti incapaci. Il volume si pone dunque quale strumento utile al professionista, civilista, penalista e amministrativista, che debba affrontare questioni legate alla dipendenza da gioco, con le ricadute pratiche che ciò comporta, anche in relazione a terzi soggetti coinvolti dal fenomeno, quali familiari e conviventi. Stefania Memoli Avvocato civilista del foro di Prato, ove attualmente svolge anche le funzioni di avvocato domiciliatario dellINPS. Ha svolto per anni attività di massimazione delle sentenze della giurisprudenza di merito ed è autrice di altre opere in ambito prevalentemente civilistico.
Antiriciclaggio e prestatori di servizi relativi a società e trust
L’opera è aggiornata al D.Lgs. 125/2019 che ha recepito la Direttiva 2018/843 del 30 maggio 2018 (la c.d. V direttiva Antiriciclaggio) e alla Direttiva UE 2018/822/UE (cd DAC6) approvata il 28 maggio 2018.
Il presente Fascicolo n. 10, fa parte della Collana "Atlante Antiriciclaggio" costituisce un focus dedicato ai “prestatori di servizi relativi a società e trust” ovvero ai “Soggetti obbligati” di cui al comma 5, lett. a) dell’art. 3 del D.Lgs. 231/2007.
A partire già dal 10/11/2019 sono in vigore novità relative all’individuazione del titolare effettivo dei trust e di altri tipi di istituti giuridici, fra cui le fiduciarie, che presentino assetto e funzioni analoghe a quelli dei trust. Il Legislatore comunitario, già per effetto di quanto statuito dal contenuto della Direttiva UE 2001/97/CE (cd II direttiva AML) modificando la precedente Direttiva del 1991, aveva inserito nel novero dei soggetti destinatari degli obblighi Antiriciclaggio, i professionisti che, in considerazione dell’attività svolta, risultassero “suscettibili di utilizzo a fini di riciclaggio”. Si trattava dell’art. 2 bis, la cui introduzione ha segnato la riferibilità degli obblighi Antiriciclaggio anche a “5) notai e altri liberi professionisti legali quando prestano la loro opera: a) assistendo i loro clienti nella progettazione o nella realizzazione di operazioni riguardanti: …. v) la costituzione, la gestione o l'amministrazione di trust, società o strutture analoghe”.
L’analisi di cui al presente Volume consentirà ai prestatori di servizi di società e trust di rilevare i profili operativi per il corretto adempimento degli obblighi AML in termini di contributo proattivo all’azione di prevenzione e contrasto al fenomeno del riciclaggio che sono chiamati a svolgere in qualità di componenti del c.d. team Antiriciclaggio.
Antiriciclaggio per prestatori di servizi di gioco.
L’opera è aggiornata al D.Lgs. 125/2019 che ha recepito la Direttiva 2018/843 del 30 maggio 2018 (la cd V direttiva Antiriciclaggio) e alla Direttiva n. 2018/822/UE (cd DAC6) approvata il 28 maggio 2018.
Il presente Fascicolo n. 9 in pdf fa parte anche della Collana "Atlante Antiriciclaggio" costituisce un focus dedicato agli “operatori di gioco on line […]”; “operatori di gioco su rete fisica […]” e “i soggetti che gestiscono case da gioco”, ovvero alla categoria di “Soggetti obbligati” di cui al comma 6 dell’art. 3 del decreto Antiriciclaggio.
Il Legislatore comunitario, già per effetto di quanto statuito dal contenuto della Direttiva 849/2015 (cd IV direttiva), ha mostrato una particolare attenzione verso il settore del gioco d’azzardo che come noto costituisce per le organizzazioni criminali un pericoloso canale di riciclaggio di denaro sporco. La quinta direttiva AML (Direttiva 843/2018 UE) in linea con la precedente direttiva, ha stabilito ulteriori misure di prevenzione e contrasto del riciclaggio da applicarsi alla suddetta categoria di destinatari degli obblighi.
Tali misure che puntano a garantire una maggiore trasparenza dei flussi finanziari sospetti sono state recepite dal D.Lgs. 125/2019 che ha modificato, ulteriormente, il D.Lgs. 231/2007.
Ecco quindi che il Titolo IV “Disposizioni specifiche per i prestatori di servizi di gioco” (artt. 52 54) del menzionato decreto Antiriciclaggio pone a carico dei prestatori di servizi di gioco l’obbligo di adottare misure per la mitigazione del rischio e di adeguata verifica della clientela, nonché di offrire idonee garanzie in ordine alla conservazione dei dati relativi ai clienti e alle operazioni da questi effettuate.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha emanato, il 15 febbraio 2019, le “Linee guida ad ausilio dei concessionari di gioco in materia di antiriciclaggio, con disposizioni specifiche per i settori del bingo, del gioco a dist anza, delle scommesse a quota fissa ippiche e sportive e dei video lottery terminal”.
Si tratta di un documento che elenca una serie di adempimenti che si aggiungono a quelli già previsti dal D.Lgs. 231/2007 in via generale e che devono essere rispettati dai titolari di concessioni di gioco. In virtù di tali Linee guida vengono previste misure minime per lo svolgimento delle attività di prevenzione, lasciando al concessionario la possibilità di adottare misure integrative; vengono, inoltre, individuati i comportamenti da sottoporre a monitoraggio ai fini della rilevazione di possibili anomalie, fermo restando quanto disposto dagli indi catori e schemi di anomalia elaborati dalla UIF.
I concessionari di gioco sono tenuti ad adottare procedure e sistemi di controllo idonei a mitigare e gestire i rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, attuando procedure che devono consentire di verificare la corretta attività svolta anche per il tramite di distributori ed esercenti e devono essere adeguati ai rischi delle tipologie di gioco, delle aree geografiche nelle quali si svolge l’offerta di gioco, della specifica clientela dei punti vendita e dell’impossibilità o difficoltà nell’identificazione del cliente.
A ciò si aggiunge l’obbligo per i concessionari di curare la formazione e l’aggiornamento del personale preposto alle attività di adempimento degli obblighi Antiriciclaggio. Il settore del gaming, negli ultimi anni, ha mostrato di essere oggetto di concrete infiltrazioni da parte della criminalità organizzata a causa delle sue potenzialità di trasferimento monetario e di infiltrazione criminale.
Ciò se da una parte ha comportato un intensificarsi degli interventi ispettivi presso concessionari del comparto giochi e scommesse , dall’altra, - stando a quanto emerge dal Rapporto 2018 sull'attività svolta dall'Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia – ha fatto registrare un’impennata del numero di Segnalazioni di Operazioni Sospette giunte dagli operatori di gioco che sono raddoppiate, rispetto al 2017 (da 2.600 a 5.067).
L’analisi di cui al presente Volume consentirà ai prestatori di servizi di gioco di rilevare i profili operativi per il corretto adempimento degli obblighi AML in termini di contributo proattivo all’azione di prevenzione e contrasto al fenomeno del riciclaggio che sono chiamati a svolgere in qualità di componenti del cd team Antiriciclaggio.
Antiriciclaggio per Guardie giurate, trasporto e custodia denaro e titoli e recupero crediti.
L’opera è aggiornata al D.Lgs. 125/2019 che ha recepito la Direttiva 2018/843 del 30 maggio 2018 (la cd V direttiva Antiriciclaggio).
Il presente Fascicolo n. 8 in pdf fa parte anche della Collana "Atlante Antiriciclaggio" e costituisce un focus dedicato all’analisi tecnico operativa dell’impianto normativo Antiriciclaggio e, più specificamente, alla serie di obblighi che il Legislatore ha posto a carico di coloro che svolgono trasporto e custodia di denaro e titoli o valori a mezzo di guardie particolari giurate, nonché di soggetti che muniti della licenza ex art. 115 TULPS svolgono attività di recupero stragiudiziale crediti per conto di terzi.
Il Software Antiriciclaggio GB rivolto ai professionisti, è la soluzione ideale per la tenuta degli adempimenti previsti in materia di Antiriciclaggio.
Gestione ottimale per lo studio e per il cliente, allineata al D.Lgs. 231/2007, aggiornata alle modifiche apportate dal D.Lgs. 90/2017 e in applicazione delle regole tecniche pubblicate dal CNDCEC (Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili) il 23 gennaio 2019, in vigore dal 1° gennaio 2020.
Ciascuna categoria prevede il riepilogo delle scadenze degli adempimenti più prossimi:
La durata della licenza è ANNUALE, intendendo che la licenza d'uso decorrerà sempre dal 01/01/xx al 31/12/xx, anche se acquistata in corso d'anno.
La Configurazione comprende anche il SERVIZIO ASSISTENZA: N° 12 assistenze annue.
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Antiriciclaggio per mediatori creditizi, agenti in attività finanziaria, prestatori di servizi di cambio di valuta virtuale e di portafoglio digitale.
L’opera è aggiornata al D.Lgs. 125/2019 che ha recepito la Direttiva 2018/843 del 30 maggio 2018 (la cd V direttiva Antiriciclaggio).
Il presente Fascicolo n. 7 in pdf fa parte anche della Collana "Atlante Antiriciclaggio" costituisce un focus dedicato ai mediatori creditizi creditizi, agenti in attività finanziaria, prestatori di servizi cambio, compresi (novità 2020) i servizi di cambio tra valute virtuali e valute aventi corso legale, nonché ai prestatori di servizi di portafoglio digitale.
Per effetto dei suddetti interventi normativi il Legislatore comunitario ha voluto attribuire alla trasparenza del sistema finanziario un significato di fondamentale import anza, mostrando una crescente attenzione verso l’azione di prevenzione del riciclaggio più che a quella di contrasto al fenomeno. L’impianto normativo in materia di Antiriciclaggio punta, dunque, a intercettare in maniera tempestiva i flussi finanziari sospetti come metodo per l’efficace contrasto al riciclaggio di denaro sporco e al finanziamento del terrorismo.
È evidente che il successo di tale azione preventiva è determinato dal corretto adempimento degli obblighi posto a carico dei “Soggetti obbligati” tra i quali hanno trovato inserimento nuove categorie, ovvero: i Mercanti d’arte (oggetto di approfondimento nel Fascicolo n. 2 di questa Raccolta editoriale) e i prestatori di servizi di cambio tra valute virtuali e valute legali e i prestatori di servizi di portafoglio digitale (oggetto di approfondimento nel presente Fascicolo n. 7 dell’Atlante dell’Antiriciclaggio).
L’analisi di cui al presente Volume consentirà di porre in evidenza quanto decisivo sia il ruolo che i mediatori creditizi, gli agenti in attività finanziaria, i prestatori di servizi cambio, compresi i servizi di cambio tra valute virtuali e valute aventi corso legale (oltre che consulenti banche avvocati e commercialisti) sono chiamati a interpretare all’interno del c.d. team Antiriciclaggio.
La normativa antiriciclaggio è stata recentemente modificata dalla V Direttiva europea (Direttiva UE 2018/843), recepita in Italia dal D.Lgs. 4 ottobre 2019, n. 125.
Il legislatore nazionale è intervenuto anche con il Decreto fiscale 2020 a fissare nuovi limiti al contante, con aggiornamento delle sanzioni in caso di violazione delle soglie.
In questa edizione, l’Autore presenta le novità più rilevanti in materia, indirizzate ai professionisti, in modo schematico e operativo.
Sono presenti altresì modelli di estratti di verbali di contestazione elevati contro alcuni professionisti, per violazioni degli obblighi di adeguata verifica, conservazione e segnalazione di operazioni sospette, con relative ipotesi di risposta e difesa.
Il testo è corredato da utili rimandi alle Regole tecniche emanate dagli Ordini professionali nel corso del 2019 (e in vigore dal 1° gennaio 2020 per i commercialisti), nonché agli orientamenti della Guardia di Finanza.
Ranieri Razzante
Professore e Avvocato, Dottore Commercialista e Revisore dei Conti, insegna “Legislazione antiriciclaggio” e “Sociologia e Politica dei Mercati illegali” nell’Università di Bologna. È consulente della Commissione Parlamentare Antimafia e Presidente dell’Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio (www.airant.it). Direttore del Centro di Ricerca su Sicurezza e Terrorismo di Roma (www.crstitaly.org). Ha fondato e presiede la società Ius Consulting srl in Roma (www.iusconsulting.it). È autore di numerosi volumi, articoli e saggi in materia di diritto dei mercati e degli intermediari finanziari, legislazione antiriciclaggio e antimafia (ranierirazzante.it).
1 Il fenomeno riciclaggio e il reato di riciclaggio
1.1 La fattispecie penale
1.2 Il concetto di reato presupposto
1.3 Il concetto di “proventi” oggetto del riciclaggio
1.4 L’autoriciclaggio
2 Il sistema delle fonti
2.1 L’evoluzione delle fonti
2.2 La direttiva 91/308/CEE
2.3 La direttiva 2001/97/CE
2.4 Il decreto legislativo n. 56 del 2004
2.5 I decreti ministeriali 3 febbraio 2006, n. 141, n. 142 e n. 143
2.6 La direttiva 2005/60/CE e il suo recepimento
2.7 La direttiva 2015/849 e il suo recepimento: il d.lgs. 90/2017 cenni e rinvio
2.8 La direttiva 2018/843 e il suo recepimento: il d.lgs. 125 del 4 ottobre 2019 cenni e rinvio
3 Il GAFI
3.1 Natura e finalità
4 I principi generali della normativa antiriciclaggio
5 Le autorità interessate
5.1 Ministero dell’Economia e delle Finanze
5.2 L’Unità di Informazione Finanziaria
5.3 Amministrazioni interessate, Ordini professionali e Forze di polizia
6 Limitazione all’uso del contante e dei titoli al portatore
6.1 L’articolo 49 del decreto antiriciclaggio n. 231/2007
6.2 Le operazioni “frazionate”
6.3 Assegni e altri titoli al portatore
6.4 Infrazioni alla normativa e apparato sanzionatorio
6.5 Infrazioni ed efficacia degli atti
7 I soggetti obbligati: i professionisti
7.1 Gli altri obbligati: cenni
7.2 I professionisti obbligati
8 L’adeguata verifica della clientela
8.1 Aspetti generali
8.2 L’adeguata verifica per professionisti e revisori contabili
8.3 Modalità di applicazione dell’obbligo di adeguata verifica
8.4 Obblighi semplificati e rafforzati di adeguata verifica
8.5 Adeguata verifica da parte di terzi
8.6 La circolare n. 83607/2012 della Guardia di Finanza e successivi aggiornamenti
9 Conservazione e registrazione dei dati e delle informazioni
9.1 La registrazione per i professionisti
9.2 La circolare n. 0210557/2017 della Guardia di Finanza e quella MEF del 6 luglio 2017
10 La segnalazione di operazioni sospette
10.1 Anomalie e valutazione
10.2 Le segnalazioni dei professionisti
10.3 La circolare n. 83607/2012 della Guardia di Finanza
10.4 Tutela della riservatezza
10.5 Divieto di comunicazione
10.6 La normativa vigente in materia di protezione dei dati personali ed i decreti antiriciclaggio e contro il finanziamento del terrorismo
10.7 Il Garante per la protezione dei dati personali e il contrasto al finanziamento del terrorismo
11 Gli indicatori di anomalia
11.1 Definizione
11.2 L’articolo 3 del provvedimento recante gli indicatori di anomalia per i professionisti
11.3 Specifici indicatori di anomalia per i professionisti
11.4 Il provvedimento recante gli indicatori di anomalia per le società di revisione e revisori legali con incarichi di revisione su enti di interesse pubblico
11.5 La formazione
12 Gli organi di controllo
12.1 L’art. 46 del d.lgs. n. 231/2007
13 Impianto sanzionatorio del d.lgs. n. 231/2007
14 L’autovalutazione dei rischi
14.1 L’autovalutazione
Decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 - Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione
L’opera è aggiornata al D.Lgs. 125/2019 che ha recepito la Direttiva 2018/843 del 30 maggio 2018 (la cd V direttiva Antiriciclaggio).
Il presente Fascicolo n. 6 in pdf fa parte anche della Collana "Atlante Antiriciclaggio" costituisce un focus dedicato agli intermediari bancari e finanziari, nonché alle imprese di assicurazione.
Rispetto al settore bancario, l’analisi proposta nel presente Volume tiene conto delle disposizioni in materia di adeguata verifica della clientela pubblicate, in data 30/07/2019, da Banca d’Italia e in vigore già dal 1/01/2020. Banca d’Italia, nello stesso documento, precisa che in relazione ai clienti acquisiti prima dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni, per i quali erano previste forme di esenzione dagli obblighi di adeguata verifica, i dati e i documenti identificativi eventualmente mancanti dovranno essere raccolti al primo contatto utile, e comunque non oltre il 30 giugno 2020.
Gli intermediari bancari e finanziari potranno così garantire l’identificazione e la valutazione dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo terrorismo, per la mitigazione del rischio e per la corretta gestione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo già prima di procedere all'esecuzione del mandato conferitogli dal cliente.
