Lo sviluppo del commercio internazionale e le relative dinamiche, soprattutto negli ultimi anni, hanno spinto sempre più le imprese a strutturarsi per gestire al meglio i flussi al di fuori dei confini unionali.
Oggi più che mai, con una guerra in atto che, oltre a combattersi in modo convenzionale si sta trasferendo anche su un piano economico/commerciale, si fa presto a capire che qualsiasi azienda che intende uscire dai propri confini nazionali, non può più ignorare e sottovalutare tutte le prescrizioni doganali, oltre che legali. Il buon esito di uno scambio commerciale con l’estero, è imprescindibile da una attenta gestione degli aspetti doganali in senso lato.
L’approccio ad un mercato globale non può prescindere da una strategia contrattuale che, indipendentemente dalla libera contrattazione delle parti, dovrà essere coerente con la giusta clausola Incoterms da applicare alla specifica operazione, in cui la corretta determinazione della suddivisione dei rischi tra le parti può impattare positivamente o negativamente sulla vendita/acquisto.
Sotto il profilo doganale, una strategia vincente per l’azienda sarà sicuramente quella di conoscere e governare anticipatamente tutti gli elementi principali che incidono sulle imposte di confine.
In particolare, gli elementi da analizzare in un qualsiasi scambio commerciale con paese esteri sono:
Altro aspetto decisamente impattante nella pianificazione commerciale è dato dalla corretta individuazione e gestione dei regimi doganali speciali. In questo senso, infatti, può risultare determinante per taluni business che, per esempio, delocalizzano parte della produzione.
Per navigare al meglio in un mercato globale, oggi più che mai bisogna padroneggiare la normativa nazionale, europea ma soprattutto le regole di commercio internazionale, al contempo avendo sempre uno sguardo verso il futuro del commercio internazionale. In questo senso, basti pensare alle novità sul piano ambientale che l’Europa si appresta ad implementare con un meccanismo all’importazione (CBAM) che genererà un’apposita imposta sui prodotti altamente inquinanti.
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