Con 405 voti favorevoli, 242 contrari e 8 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato modifiche mirate al Regolamento UE n. 2023/1115 sulla deforestazione (EUDR), adottato nel 2023 per contrastare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, garantendo che i prodotti immessi sul mercato UE non provengano da terreni deforestati.
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1) Le principali modifiche
L’intervento del Parlamento non si limita a un semplice rinvio dell’entrata in vigore, ma introduce una serie di aggiustamenti sostanziali volti a rendere il regolamento più proporzionato e concretamente applicabile. È stato innanzitutto concesso un anno di proroga per l’adeguamento; i grandi operatori e commercianti dovranno applicare il regolamento dal 30 dicembre 2026, mentre i piccoli operatori (meno di 50 dipendenti e fatturato annuo sui prodotti interessati inferiore a 10 milioni di euro) dal 30 giugno 2027. Sul piano operativo, vengono semplificati gli obblighi di due diligence. I micro e piccoli operatori primari potranno presentare una dichiarazione semplificata una tantum, e l’obbligo di presentare la dichiarazione di due diligence ricadrà esclusivamente sulle imprese che per prime immettono il prodotto rilevante sul mercato UE, escludendo gli operatori successivi della filiera. In questa logica di razionalizzazione rientra anche l’esclusione dei prodotti stampati dal campo di applicazione del regolamento.
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2) I prossimi passaggi
Affinché le modifiche entrino in vigore, il testo dovrà ora essere approvato dal Consiglio dell’Unione europea e pubblicato nella Gazzetta ufficiale entro la fine del 2025. Inoltre, entro il 30 aprile 2026, la Commissione europea dovrà presentare una relazione sull’impatto e sull’onere amministrativo dell’EUDR, con particolare attenzione ai micro e piccoli operatori. Il segnale politico è netto: l’obiettivo di tutela delle foreste resta intatto, ma l’Unione europea punta a un’applicazione più graduale e sostenibile per le imprese, senza arretrare sul principio di responsabilità delle filiere.
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