E' scaduto il 31 dicembre 2019 il primo contratto collettivo nazionale della distribuzione moderna organizzata firmato solo il 19 dicembre 2018 da Federdistribuzione e i sindacati di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.
Riguarda le imprese del commercio, alimentari e non alimentari, organizzate in catene di negozi, franchising, ingrosso, cash and carry e shopping on line. Federdistribuzione infatti ragguppa i colossi Auchan, Carrefour, Esselunga, Leroy Merlin, Ikea, Pam, Panorama Rinascente ma anche Coin, Decathlon, Despar, Metro, Ovs, Zara che vantano un giro di affari superiore ai 65 miliardi di euro, 15 mila punti di vendita , diretti e in franchising, e circa 500 mila lavoratori, che in precedenza applicavano il ccnl Confcommercio terziario.
Trattativa e proposte della piattaforma sindacale
Il primo incontro per il rinnovo del contratto era stato tenuto il 24 marzo 2021 ed era stato presentato un documento unitario dalle tre sigle sindacali in cui si sottolineava la necessita di
- adattare le competenze dei lavoratori alle nuove sfide del contesto economico.
- accompagnare i processi di turn over attraverso la cosiddetta staffetta generazionale.
- nuove tutele e garanzie per la conciliazione dei tempi di vita e tempi di lavoro,
- attenzione al welfare, all’assistenza sanitaria integrativa e alla previdenza complementare, alla formazione, alla lotta alla discriminazione di genere
- la rivisitazione delle professionalità nei sistemi di classificazione del personale
- rendere più strutturato l’articolato contrattuale in tema di lavoro agile
- aggiornare le norme su agibilità sindacali e le aree su cui possono intervenire la contrattazione di secondo livello e la contrattazione integrativa aziendale.
Gli incontri sono ripresi lo scorso 20 ottobre 2021: le parti hanno stabilito in primo luogo di procedere alla sottoscrizione definitiva del testo unico contrattuale risultante dal riallineamento dell’intesa di rinnovo del 19 dicembre 2019 e dalla disciplina riconducibile alla versione del CCNL Terziario distribuzione servizi del el 2013 (quando Federdistribuzione era ancora in Confcommercio).
Nei prossimi giorni il testo definitivo sarà siglato e si procederà anche alla stampa.
Per quanto riguarda la trattativa i sindacati hanno ribadito i temi salienti contenuti nella piattaforma sopracitata chiedendo di avviare velocemente il negoziato. Federdistribuzione, per parte sua, ha manifestato preoccupazione rispetto a due elementi che potrebbero seriamente incidere sul versante dei costi nel medio periodo: fiammata inflazionistica e riforma degli ammortizzatori sociali. Si è stabilito, per il prosieguo del confronto, di dare vita a tre commissioni su classificazione, mercato del lavoro e relazioni sindacali.
Il contratto e i minimi retributivi in vigore
Il trattamento economico attualmente in vigore prevede :
- nuovi minimi contrattuali dal 2019 – che recepiscono gli incrementi salariali erogati da Federdistribuzione pari a 61€ al IV livello - oltre ad un aumento salariale pari a 24€ al IV livello, da riparametrare per gli altri, con decorrenza dal mese di dicembre del 2018 corrisposti nel mese di gennaio 2019
- due erogazioni straordinarie una tantum pari a 500 euro nel mese di febbraio 2019 e a 389 nel mese di marzo 2020, a copertura del periodo di carenza contrattuale dal 2015/2018.
- e' stato definito un sistema di bilateralità ad hoc anche con riferimento all’assistenza sanitaria integrativa di natura obbligatoria nonché alla formazione professionale rivolta ai quadri aziendali.
- Infine il testo del contratto richiama come parte integrante gli istituti, gli articoli e le clausole del contratto collettivo nazionale di lavoro del terziario, distribuzione e servizi del 18 luglio 2008, così come integrati e modificati dal contratto in vigore al 31 dicembre 2013, riferiti al sistema di relazioni sindacali, contrattazione, diritti sindacali, tutela della salute e della dignità della persona, composizione delle controversie e disciplina del rapporto di lavoro.
Qui il testo integrale del CCNL. Di seguito la tabella dei minimi retributivi ancora in vigore: