Comunità energetiche: il ruolo di periti e geometri

Il nuovo decreto CER -  Comunità energetiche rinnovabili    - 2025 (DM Ambiente 16 maggio 2025, in vigore dal 16 giugno)  con l’estensione dei benefici  fiscali ai Comuni fino a 50mila abitanti , rappresenta un’importante occasione di sviluppo per le imprese e i professionisti tecnici in un mercato in crescita che richiede competenze qualificate nella progettazione, gestione e ottimizzazione delle Comunità energetiche rinnovabili.

Qui tutti i dettagli sul decreto.

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1) Il ruolo dei periti nelle esigenze tecnologiche delle CER

Come evidenziato da  un articolo del Sole 24 Ore del 25 agosto 2025,  che ha intervistato i massimi rappresentanti dei professionisti del settore,    sia i periti che i geometri hanno un ruolo fondamentale.

Nello specifico i  periti industriali si pongono al centro di questo cambiamento come “architetti tecnologici” delle nuove strutture energetiche.

 Oltre alla progettazione di impianti fotovoltaici di grande potenza,  sono utili le competenze con sistemi elettrici complessi, smart grid e tecnologie di accumulo da integrare co  soluzioni innovative come l’intelligenza artificiale per la gestione dei flussi  e l’uso dell’idrogeno verde.  

Questo quanto sottolineato da Giovanni Esposito, presidente del Consiglio nazionale dei Periti industriali, per il quale la categoria può seguire l’intero ciclo di vita di una CER: dall’analisi del territorio fino alla progettazione e alla verifica finale, consolidando così un ruolo cruciale in un settore destinato a crescere rapidamente.

Ha ricordato anche la piattaforma PerCERTO creata dal consiglio nazionale dei periti in cui gli iscritti possono condividere le  esperienze e  integrare le competenze per favorire lo sviluppo di questi nuovi strumenti di gestione ambientale

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2) Geometri: competenze territoriali e gestione amministrativa

Accanto ai periti, anche i geometri hanno un ruolo strategico nello sviluppo delle CER, con ambiti leggermente diversi.

 La loro forza non risiede solo nella progettazione di piccoli impianti fotovoltaici, ma soprattutto nella gestione delle pratiche burocratiche e autorizzative (CILA, SCIA, permessi di costruire), spesso decisive per il successo o lo stallo di un progetto. Come professionisti tradizionalmente vicini al territorio e alle comunità locali, conoscendo  le esigenze reali hanno un ruolo importante come facilitatori del cambiamento culturale verso la transizione energetica.

, Il presidente del Consiglio nazionale Geometri, Paolo Biscaro, lo  ha  ribadito al Sole facendo l'esempio di un  progetto del Consorzio Pinerolo Energia con Acea Pinerolese e il Comune di Scalenghe (Torino), dove i geometri hanno coordinato la gestione autorizzativa di  ben 144 impianti fotovoltaici distribuiti su più Comuni, ottimizzando tempi e costi.

 Inoltre  Michele Specchio, consigliere nazionale con delega all’edilizia,  ha ricordato  l’esperienza maturata ai tempi del Conto energia che rende oggi i geometri pronti a trasformare la complessità normativa in opportunità concrete per imprese e comunità locali.