Speciale Pubblicato il 16/08/2023

Tempo di lettura: 8 minuti

Come investire in una start up: l'accordo di investimento

di Redazione Fisco e Tasse

Rapporto e dinamiche con gli investitori; accordi parasociali; clausole societarie; accordo di investimento



L'e-book Da start up a scale up: scalare il business e arrivare all'exit è il terzo volume dedicato alle start-up (Guida operativa alla creazione della Start up ; Gestione della Start up e primo fatturato). In particolare con il terzo volume si riprendono le principali clausole che vengono inserite nel patto parasociale focalizzando l'attenzione sugli aspetti legati alla tutela delle esigenze di investitori e fondatori.

L’ingresso di un investitore in una start-up, sia esso un fondo di venture capital o un soggetto industriale comporta la necessità di fissare delle regole al fine di soddisfare il giusto equilibrio tra esigenze di investimento e aspettative della proprietà fondatrice.

Tali regole possono confluire nello statuto (accordi sociali) e/o in un apposito accordo ovvero il patto parasociale. Qual è la differenza tra le due tipologie di previsioni?

Nel primo ebook si affronta il tema degli accordi tra soci c.d. “parasociali” descrivendo le clausole tipiche che accedono a tale accordo. Nel caso dell’ingresso dell’investitore tali patti vengono integrati con l’accordo di investimento confluendo, normalmente, il tutto, in un unico documento.

 Attraverso il patto i firmatari quindi, i soci, intendono regolare:

  1. Gli assetti proprietari
  2. Il governo della società;
  3. Le modalità di voto in assemblea (sindacato).

Gli autori sono dott.ssa Anna Lambiase; avv. Giovanni Marra; dott.ssa Michela Moretti; dott.ssa Elisa Serafini.

Di seguito un breve estratto dell'e-book riguardante l'accordo d'investimento e la due diligence.

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Start up: l’accordo di investimento

L’accordo di investimento è un contratto che regola reciproci obblighi tra investitore e fondatore e aventi ad oggetto la crescita e la valorizzazione dell’impresa in conseguenza dell’impegno dell’investitore a fornire capitale, know how, relazioni commerciali. Spesso l’accordo prevede che l’impegno dell’investitore al finanziamento dell’impresa si realizzi in differenti step in base al raggiungimento di determinati obiettivi (round).

L’accordo di investimento è la fase conclusiva di un percorso avviato dall’investitore mediante una procedura iniziata con la selezione della start-up anche per mezzo di soggetti deputati a preparare l’impresa ad un possibile ingresso di un fondo. Tale procedura include alcuni passaggi tipici delle operazioni di M&A come l’avvio delle trattative e la conseguente stesura di documenti quali lettere di intenti e accordi di riservatezza, nonché la predisposizione della due diligence. Vediamo adesso come questi passaggi assumono una certa peculiarità nell’ambito di un’operazione di investimento nelle start-up.

(estratto cap. 4.1)

Leggi l'e-book completo: Da Start up a Scale up: scalare il Business

Start up: la due diligence

La due diligence si caratterizza come un’attività preparatoria e preliminare ad operazioni straordinarie di impresa. La due diligence risponde a diverse esigenze e consiste principalmente nell’analisi di documenti societari della target company, nel nostro caso la start-up.

Se a seguito della due diligence l’investitore intende procedere con l’operazione, si provvede alla predisposizione dell’accordo di investimento.

Le principali tipologie di due diligence sono: la due diligence legale, finanziaria e regolamentare

La due diligence legale assume un ruolo centrale nelle scelte che devono essere intraprese specialmente per chi intende entrare nella compagine societaria di una realtà imprenditoriale. In tale contesto devono essere oggetto di indagine tutti i contratti di impresa (con i fornitori, con i clienti, dipendenti etc…) al fine di valutare aspetti che impattano in maniera rilevante come, ad esempio, la durata e le condizioni di uscita, le penali, i diritti di esclusiva, patti di non concorrenza, i contratti collettivi applicati nei rapporti con i lavoratori. 

Oltre ai contratti, la due diligence legale normalmente ha ad oggetto anche la documentazione societaria quale statuto, delibere dell’assemblea dei soci, dell’organo amministrativo e di controllo, verbali degli organi di revisione.

L’esame della documentazione societaria è fondamentale per verificare eventuali limiti alla trasferibilità delle quote societaria quali clausole di lock-up, di prelazione, di gradimento. In caso di clausola di prelazione indicata nello statuto è necessario porre come pregiudiziale il rispetto delle condizioni ivi previste per arrivare al closing.

Altro elemento di fondamentale studio nell’ambito della due diligence legale è la verifica di contenziosi in essere. L’acquisto della partecipazione comporta infatti l’automatica successione dell’acquirente nei giudizi in cui è parte la target company. L’acquirente, quindi, dovrà fare una valutazione in merito ad eventuali futuri pagamenti di somme di denaro come conseguenza di condanne nei contenziosi in corso; nell’ambito di tale valutazione si può anche concordare con i fondatori la previsione di un fondo rischi a copertura di future perdite derivanti dai contenziosi.

Bisogna però precisare che la start-up è una società “giovane” e non ancora pienamente avviata quindi è poco probabile che ci siano criticità sotto il profilo giudiziario a differenza di quello che può avvenire in una impresa tradizionale e presente da anni sul mercato.

Particolare attenzione, invece, potrà essere posta per quanto riguarda l’esame degli aspetti regolamentari e di compliance con la normativa di settore specialmente nelle start-up che operano nei settori vigilati es. la fintech.

Tradizionalmente, accanto alla due diligence legale, si affianca c.d. financial due diligence, finalizzata a “fotografare” le metriche economiche che incidono sulla valutazione dell’impresa. Con essa non si tende a verificare anche la correttezza delle scritture contabili (non si tratta infatti di un’attività di controllo) bensì si valuta se è possibile generare un valore economico nel futuro.

Normalmente l’indagine viene svolta sui bilanci e scritture contabili relative ai 3 anni antecedenti rispetto all’operazione. Tuttavia, nel caso di start-up questo termine potrebbe essere inferiore per ovvie ragioni.

Accanto alle due tradizionali attività di indagine si affiancano poi altre tipologie di due diligence in base alla natura dell’operazione e al settore commerciale di riferimento della target company. In alcuni settori, ad esempio l’energy, può risultare determinante lo svolgimento della due diligence ambientale quale strumento per verificare che non si siano verificati in passato eventi inquinanti o per controllare che la società target abbia tutti i permessi e licenze da parte delle Autorità competenti.  

Infine, come visto in precedenza con il proliferare di normative sempre più stratificate e complesse, l’attività di due diligence si concentra sempre di più sull’analisi di quelle aree di attività dell’impresa sottoposte a controllo da parte di Autorità di Vigilanza e assoggettate a regole di settore la cui violazione comporta l’applicazione di sanzioni pecuniarie, a volte con riflessi anche di natura reputazionale. 

(estratto cap.4.2)

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Perché si svolge la due diligence?

La due diligence è un’attività tipica di chi intende entrare come socio in una società e risponde all’esigenza di comprendere se la consistenza patrimoniale della target company sia conforme con quanto è stato rappresentato oppure presenta difformità e criticità; oltre a ciò, spesso è necessaria anche per consentire all’investitore la formulazione di un’adeguata offerta

La due diligence svolge un ruolo importante nella progressione delle negoziazioni, con essa infatti l’investitore è in grado di capire se può andare avanti con le trattative oppure mancano le condizioni per potere procedere con gli step successivi.

Sempre nel contesto della prosecuzione delle trattative, può accadere che a seguito della due diligence possa emergere la necessità di subordinare la fattibilità dell’operazione alla verificazione di specifici eventi che ne rappresentano il presupposto essenziale; si pensi a tutte quelle condizioni fondamentali per arrivare al closing come, ad esempio, la rimozione di vincoli statutari all’ingresso di nuovo socio.

(estratto cap.4.3)

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Da start up a scale up: indice

Premessa a cura di Giovanni Marra
1. La struttura di un accordo parasociale
1.1 Le regole a tutela dell’assetto proprietario: lock-up, prelazione, prima offerta
1.2 La Co-vendita da Trascinamento (drag-along) o da Seguito (tag-along)
1.3 Alcuni spunti sullo schema delle clausole di co-vendita
2. Le clausole che regolarizzano il governo societario a cura di Giovanni Marra
2.1 Gli accordi sulla gestione
2.2. Gli accordi sulle decisioni assembleari
2.3 Le ipotesi di leavership
3. Violazione degli accordi parasociali a cura di Michela Moretti
3.1 Cosa accade se gli accordi previsti nei patti non vengono rispettati?
3.2 Gli strumenti giudiziali di tutela
3.3 Gli strumenti negoziali di tutela
4. L’accordo di investimento a cura di Giovanni Marra
4.1 L’accordo in generale
4.2 La due diligence
4.3 Perché si svolge la due diligence?
4.4. Rapporto tra due diligence e gli accordi che la precedono
4.5 la Due Diligence nella prassi
4.6 Le garanzie
4.7 Clausole di interesse per l’investitore
5. L’esperienza diretta: management, investimento e imprenditoria in Startup a cura di Elisa Serafini
5.1 Le metriche e il rapporto con gli investitori
5.2 La relazione con gli investitori nelle startup early-stage
5.3 La relazione con gli investitori nelle scaleup
5.4 Gli OKR una metodologia interna efficace per gli investimenti
5.4.1 Come strutturare gli OKR?
5.5 Presentarsi agli investitori: elevator pitch e deck
5.5.1 Il bisogno del mercato
5.5.2 Il valore aggiunto del servizio o prodotto
5.5.3 Il modello di business
5.5.4 Il mercato potenziale
5.5.5 I competitor e le possibilità di exit
5.5.6 Il team
5.5.7 Le modalità di presentazione e le startup application
5.6 Le crisi: se qualcosa va storto, come comunicare agli investitori?
6. IPO: la via alternativa per la crescita della scale up. Case: Redelfi S.p.A. a cura di Anna Lambiase e Floriana Vitale
6.1 Premessa
6.2 Euronext Growth Milan: il Mercato dedicato allo Sviluppo delle PMI
6.3 La Quotazione su EGM come Volano di Crescita
6.4 Da Startup a Piazza Affari: il Segmento Professionale di EGM
6.5 Case Study: REDELFI

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