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L’IVA SUGLI OMAGGI DI BENI RIENTRANTI NELL’ATTIVITÀ PROPRIA

L’IVA sugli omaggi di beni rientranti nell’attività propria

Approfondiamo la normativa sugli omaggi di beni rientranti nell’attività propria e vediamo come gestire l’operazione per evitare contestazioni

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Se l’impresa omaggia beni oggetto della propria attività:

  • la cessione gratuita è imponibile IVA (art. 2, co. 2, n. 4 D.P.R. 633/72);
  • l’IVA sugli acquisti è detraibile;
  • base imponibile: prezzo di acquisto o costo al momento dell’operazione.

Ai fini della documentazione, dal punto di vista operativo sono due le modalità possibili:

  1. Autofattura elettronica TD27

           cedente = cessionario

  • IVA esposta ma non rivalsa
  • registrazione solo nel registro vendite
  1. Registro omaggi
  • ammesso solo per operazioni non soggette a memorizzazione corrispettivi
  • non utilizzabile per attività retail o soggette a RT

L’IVA non rivalsa diventa indeducibile ai fini delle imposte sui redditi.


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L’articolo è estratto dall’eBook “Spese di pubblicità, rappresentanza e omaggi”, una monografia digitale, appena pubblicata, che affronta in maniera approfondita, ma con taglio operativo e pratico, la disciplina fiscale delle spese di pubblicità, rappresentanza e omaggi, fornendo al lettore anche una serie di strumenti operativi per evitare il contenzioso, molto utili in un settore così spesso soggetto a contestazioni.

I principali argomenti trattati dall’eBook “Spese di pubblicità, rappresentanza e omaggi” sono:

  • Imposte sui Redditi e IVA
  • Errori più frequenti
  • Come prevenire il contenzioso
  • Giurisprudenza e prassi
  • Schede di lavoro personalizzabili

L’obiettivo è mettere a disposizione di imprese, professionisti e consulenti uno strumento agile ma completo, che consenta di classificare correttamente le spese, documentarle in modo idoneo ed evitare contestazioni.

1) L’autofatturazione degli omaggi

L’autofatturazione è lo strumento ordinario per documentare le cessioni gratuite di beni che rientrano nell’attività propria dell’impresa, ai sensi dell’art. 2, comma 2, n. 4 del D.P.R. n. 633/1972: tali cessioni sono, in linea di principio, operazioni imponibili ai fini IVA D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 (decreto IVA) - art. 2 e art. 13. 

Per le cessioni gratuite imponibili occorre emettere la fattura elettronica con tipo documento TD27 (‘‘fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa’’) e inviarla al Sistema di Interscambio; i campi cedente e cessionario devono essere compilati con l’identificativo IVA del soggetto che emette l’autofattura Agenzia delle Entrate – FAQ Fatture e corrispettivi (TD27). La fattura così emessa va annotata nel registro IVA delle fatture emesse.

Quando è obbligatoria l’autofattura:

  • omaggi di beni la cui produzione o il cui commercio rientra nell’attività propria dell’impresa (in tal caso la cessione è imponibile IVA) D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 (decreto IVA) - art. 2 e art. 13;
  • beni ceduti gratuitamente a clienti o a terzi estranei al rapporto di lavoro, se ricadono nell’attività propria dell’impresa;
  • la base imponibile per le cessioni gratuite imponibili è determinata secondo l’art. 13 (criteri del prezzo di acquisto o del costo al momento dell’operazione), con gli adeguati riferimenti giurisprudenziali e amministrativi sulla determinazione del valore Agenzia delle Entrate – Circolare n. 26/E del 2016 (base imponibile cessioni gratuite, art.13).

Quando l’autofattura non è necessaria: la cessione non è soggetta a IVA (e dunque non richiede TD27) quando il bene ceduto non rientra nell’attività propria dell’impresa e il suo costo unitario è pari o inferiore a 50 euro; per tali operazioni la norma prevede l’esclusione dal campo di applicazione dell’IVA e l’uso, nei documenti, del codice natura appropriato (ad es. N2) secondo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate Agenzia delle Entrate – Circolare n. 31/E del 2014 (coord. soglia €50 per omaggi e detrazione IVA) Agenzia delle Entrate – FAQ Fatture e corrispettivi (TD27).


Ti consigliamo l'eBook "Spese di pubblicità, rappresentanza e omaggi", una guida completa, appena pubblicata, che affronta in maniera approfondita, ma dal taglio pratico, la disciplina fiscale delle spese di pubblicità, rappresentanza e omaggi, fornendo al lettore anche una serie di strumenti operativi per prevenire il contenzioso.


Contenuti minimi del TD27:

  • identificazione del soggetto che emette l’autofattura (cedente = cessionario se si tratta di autofattura);
  • descrizione del bene ceduto gratuitamente;
  • base imponibile determinata conformemente all’art. 13 del DPR 633/1972 o alla prassi amministrativa che ne indica i criteri Agenzia delle Entrate – Circolare n. 26/E del 2016 (base imponibile cessioni gratuite, art.13);
  • IVA esposta (se dovuta) ma non rivalsa al destinatario;
  • eventuale richiamo alla norma applicabile (art. 2, co. 2, n. 4 DPR 633/1972) e annotazioni utili alla corretta codifica dell’operazione nel tracciato XML.

Effetti contabili e fiscali:

  • l’autofattura deve essere registrata nel registro IVA vendite (registro fatture emesse) e non nel registro corrispettivi Agenzia delle Entrate – FAQ Fatture e corrispettivi (TD27);
  • l’IVA risultante dall’autofattura, se non detraibile, incide come costo fiscale; la deducibilità del costo del bene segue le regole sulle spese di rappresentanza e le relative disposizioni del TUIR e della prassi amministrativa (soglia e condizioni) Agenzia delle Entrate – Circolare n. 31/E del 2014 (coord. soglia €50 per omaggi e detrazione IVA);
  • per omaggi composti da più beni, la valutazione del valore rilevante (ad es. soglia di €50) va riferita al valore complessivo dell’omaggio, non al singolo componente (prassi interpretativa) Agenzia delle Entrate – Circolare n. 31/E del 2014 (coord. soglia €50 per omaggi e detrazione IVA).

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2) Il registro degli omaggi

La prassi amministrativa riconosce in casi limitati la possibilità di annotare le cessioni gratuite su un apposito registro degli omaggi (o di procedere con autofatture aggregate mensili), purché siano riportati gli elementi necessari a identificare bene, valore e destinatario; tuttavia, l’emissione del TD27 rimane la modalità standard e preferibile per garantire completezza, tracciabilità e conformità alla fatturazione elettronica.


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3) Per saperne di più

L’articolo è estratto dall’eBook “Spese di pubblicità, rappresentanza e omaggi”, una monografia digitale, appena pubblicata, che affronta in maniera approfondita, ma con taglio pratico, la disciplina fiscale delle spese di pubblicità, rappresentanza e omaggi, fornendo al lettore anche una serie di strumenti operativi per prevenire il contenzioso, molto utili in un settore così spesso soggetto a contestazioni.

L’eBook “Spese di pubblicità, rappresentanza e omaggi”, nasce con l’obiettivo di offrire una guida chiara, aggiornata e soprattutto operativa per orientarsi nella disciplina fiscale delle tre principali categorie di spese promozionali.

Nella prima parte dell’opera viene offerto al lettore un quadro sistematico delle definizioni, del perimetro normativo e del trattamento fiscale applicabile.
La seconda parte, invece, è dedicata ai profili operativi e alle situazioni più frequentemente oggetto di rilievo da parte dell’Amministrazione finanziaria. Completano l’opera:

  • schede sintetiche;
  • riferimenti a prassi e giurisprudenza;
  • esempi pratici e strumenti utili per prevenire o sostenere un’eventuale difesa in sede di verifica.


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