Con Il DPCM 21 gennaio 2025, n. 24 pubblicato il 13 marzo 2025 in GU, il governo ha introdotto una nuova forma di agevolazione sulla tassa rifiuti (TARI) per le famiglie in difficoltà economica. Si tratta di una misura che uniforma e automatizza il sistema degli sconti già esistenti a livello comunale, definendo soglie ISEE nazionali per l'accesso .
La norma entra in vigore il 28 marzo ma non sarà immediatamente operativa: si attendono infatti provvedimenti attuativi da ARERA.
Vediamo intanto maggiori dettagli nei paragrafi seguenti sui beneficiari e la modalità per ottenere il Bonus TARI.
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1) Bonus Tari 2025 cos'è e chi ha diritto
Chi ha diritto all'agevolazione sulla Tari ?
Il bonus viene riconosciuto alle famiglie con un ISEE inferiore a 9.530 euro o 20.000 euro per famiglie con almeno 4 figli a carico. (come per il Bonus Bollette)
Il beneficio è valido per una sola utenza domestica per nucleo familiare.
Quali sono i benefici?
Chi ha diritto all'agevolazione ottiene uno sconto del 25% sulla TARI o sulla tariffa corrispettiva per il servizio rifiuti.
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2) Sconto TARI: i bonus precedenti
L'agevolazione sulla TARI per le famiglie a basso reddito non è una novità assoluta, poiché alcuni comuni già applicavano sconti o esenzioni. Tuttavia, il nuovo decreto introduce due grandi innovazioni:
- Uniformità nazionale: prima, ogni Comune aveva regole proprie per concedere le agevolazioni. Ora, lo sconto segue criteri stabiliti a livello nazionale.
- Riconoscimento automatico: mentre in passato serviva una richiesta da parte degli interessati, ora il bonus verrà assegnato automaticamente grazie ai dati ISEE forniti dall'INPS ad ARERA .
ATTENZIONE Diventa importante anche in questo caso presentare una DSU ISEE aggiornata per poter rientrare tra i beneficiari.
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3) Bonus TARI 2025: cosa manca per l'attuazione, chi paga?
Il decreto entrerà in vigore il 28 marzo 2025, ma per l'applicazione effettiva sono necessari alcuni provvedimenti attuativi da parte di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente), che dovranno essere adottati entro quattro mesi.
Tra le misure attese in particolare:
- Definizione delle regole tecniche per l'applicazione dello sconto.
- Integrazione dei dati tra INPS, Comuni e gestori del servizio rifiuti.
- Monitoraggio dell'impatto della misura e aggiornamento delle soglie ISEE ogni tre anni.
- Da notare che il beneficio sarà finanziato attraverso una componente perequativa, ossia un piccolo contributo distribuito tra tutti gli utenti (famiglie e imprese) a livello nazionale.
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