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BONUS E AIUTI 2026: COSA CAMBIA PER LE FAMIGLIE NELLA NUOVA LEGGE DI BILANCIO

Bonus e aiuti 2026: cosa cambia per le famiglie nella nuova Legge di Bilancio

Dal fondo per i minori al sostegno abitativo per i genitori separati: le novità in arrivo nel 2026 e seguenti. I tempi di attuazione

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La bozza della Legge di Bilancio 2026, approdata in Senato, dedica un intero pacchetto di misure al sostegno economico e sociale delle famiglie italiane.

 Gli articoli dal 52 al 56 introducono nuovi fondi strutturali e rifinanziamenti mirati per favorire la conciliazione tra vita privata e lavoro, tutelare i minori, valorizzare i caregiver familiari e potenziare le politiche di pari opportunità. Nei prossimi mesi, con l’emanazione dei decreti attuativi, si conosceranno le modalità operative per accedere ai contributi.

 Con ogni probabilità godranno di maggiore attenzione le famiglie a basso ISEE.

 Va anche ricordato che il calcolo dell'ìIsee  2026 vengono modificati alcuni coefficienti ampliando probabilmente l'accesso agli aiuti a un maggior numero di famiglie rispetto agli anni scorsi.

Leggi in merito ISEE novità prima casa e coefficienti 2026

Le risorse previste ammontano a 91,65 milioni di euro per il 2026 e a 301 milioni di euro annui a partire dal 2027, segnando un investimento  ancora minimo ma stabile e crescente  per il  welfare familiare.

ArticoloFondo o misuraDotazione 2026Dotazione dal 2027Finalità
Art. 52Fondo per le attività socioeducative a favore dei minori60 mln €60 mln €Sostegno ai comuni per centri estivi e servizi educativi
Art. 53Fondo per il caregiver familiare1,15 mln €207 mln €Riconoscimento e tutela dei caregiver non professionali
Art. 54Fondo per le politiche di pari opportunità10 mln €10 mln €Promozione della parità di genere e contrasto alle discriminazioni
Art. 55Fondo per il reddito di libertà0,5 mln €4 mln €Sostegno economico alle donne vittime di violenza
Art. 56Fondo per il sostegno abitativo ai genitori separati/divorziati20 mln €20 mln €Aiuto per l’alloggio dei genitori con figli a carico fino a 21 anni

1) Fondo per le attività socioeducative a favore dei minori

Il primo intervento riguarda la  stabilizzazione del  Fondo per le attività socioeducative a favore dei minori, con una dotazione di 60 milioni di euro annui che saranno erogati ogni anno  a partire dal 2026.
L’obiettivo è sostenere le famiglie e facilitare la conciliazione tra vita privata e lavoro, potenziando l’offerta educativa e ricreativa per bambini e ragazzi.

Le risorse saranno destinate ai comuni, che potranno attivare o ampliare:

  • centri estivi e laboratori ricreativi;
  • servizi socioeducativi territoriali, doposcuola e attività culturali;
  • centri educativi e ricreativi gestiti anche in collaborazione con enti pubblici o privati.

Ogni anno, entro il 30 marzo, un decreto del Dipartimento per le politiche della famiglia, d’intesa con il MEF e le autonomie locali, definirà i criteri di distribuzione dei fondi e i controlli sull’attuazione degli interventi.

Per le domande degli utenti i Comuni predisporrarnno le informative specifiche 

2) Fondo per i caregiver

Una delle novità più significative è l’istituzione del Fondo per le iniziative legislative a sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare.

Il fondo prevede 1,15 milioni di euro nel 2026 e una dotazione stabile di 207 milioni di euro all’anno dal 2027, per finanziare interventi che definiscano e valorizzino la figura del caregiver.

Tra gli obiettivi delle prossime misure legislative che saranno necessarie :

  • riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura familiare;
  • tutele previdenziali e contributive per chi assiste un familiare disabile;
  • eventuali agevolazioni fiscali o contributi diretti a chi si prende cura di persone fragili.

Questo intervento mira a dare finalmente un riconoscimento istituzionale a una figura centrale ma spesso invisibile del welfare familiare italiano.

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3) Fondi per i diritti delle donne e parità di genere

La manovra 2026 rafforza anche i fondi già esistenti per la tutela dei diritti e l’uguaglianza di genere.

L’articolo 54 incrementa di 10 milioni di euro annui il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, destinato a progetti contro le discriminazioni e a iniziative per la parità tra uomini e donne.

L’articolo 55, invece, potenzia il Fondo per il reddito di libertà, riservato alle donne vittime di violenza.

Vedi per approfondire Reddito di liberta 2025 al via le domande 

Le risorse aggiuntive ammontano a 0,5 milioni di euro per il 2026 e 4 milioni annui dal 2027, per favorire l’autonomia economica e abitativa delle donne che escono da situazioni di violenza domestica.

Queste misure mirano a  consolidare la rete di protezione sociale e contribuiscono a promuovere pari dignità e libertà personale.

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4) Contributo per il sostegno abitativo dei genitori separati o divorziati


Un’ulteriore novità riguarda il sostegno abitativo ai genitori separati o divorziati non assegnatari della casa familiare.

Il nuovo fondo, con una dotazione di 20 milioni di euro annui a partire dal 2026, sarà gestito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

I contributi potranno essere concessi ai genitori con figli a carico fino a 21 anni, per agevolare l’affitto o l’acquisto di un alloggio.

Un decreto attuativo definirà nel dettaglio i criteri di accesso e le modalità di erogazione, garantendo equità e rispetto del limite di spesa.

L’obiettivo è offrire una risposta concreta alle difficoltà abitative dei nuclei monogenitoriali e garantire stabilità e continuità di assistenza  ai figli dopo la separazione.

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