Pubblicata in GU n 124 del 30 maggio la Legge n 58 del 26 maggio di conversione, con modificazioni, in legge del Decreto Legge n 35 noto come decreto ponte sullo stretto.
Ricoriamo che con un comunicato del 24 maggio il MIT ha pubblicato i numeri tecnici dell'opera specificando che il ponte sullo Stretto di Messina è stato progettato secondo lo schema del ponte sospeso.
Il progetto dell'opera prevede una resistenza al sisma pari a 7,1 magnitudo della scala Richter, con un impalcato aerodinamico di "terza generazione" stabile fino ad una velocità del vento di 270 km/h.
Grande attenzione è stata posta alle opere di collegamento: nel progetto definitivo sono previsti 20,3 km di collegamenti stradali e 20,2 km di collegamenti ferroviari.
Il Mit ha anche pubblicato un file con le domande e risposte frequenti: per visualizzare le FAQ sul ponte clicca qui
Secondo le stime del Ministero, il costo per la realizzazione del Ponte e di tutte le opere ferroviarie e stradali di accesso su entrambe le sponde, è stimato oggi in 10 miliardi di euro.
Viene specificato come il Ponte sia un investimento con benefici di lunghissimo periodo per tutto il sistema-Paese con particolare riferimento al Mezzogiorno, soprattutto alla luce degli interventi, già programmati, per ammodernare le ferrovie in Calabria e in Sicilia con la velocizzazione e le tratte ad alta velocità/alta capacità.
Con il completamento dell’alta velocità nelle due regioni e la messa in esercizio del Ponte, si stima un dimezzamento dei tempi di percorrenza da Roma a Palermo, oggi pari a 12 ore, di cui un’ora e mezza per il solo traghettamento dei vagoni.
Un risparmio significativo per i cittadini, le imprese, la logistica.
Il Ponte sullo Stretto rappresenta un’opera strategica per il completamento delle reti transeuropee di trasporto e si inserisce nel tracciato del Corridoio multimodale Scandinavo-Mediterraneo.
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1) Ponte sullo stretto: i dati tecnici del Ministero delle Infrastrutture
Il MIT riporta anche i dati tecnici dell'infrastruttura.
Viene evidenziato che l’attraversamento stabile sullo stretto è stato progettato secondo lo schema del ponte sospeso.
Il progetto tecnico attualmente disponibile consiste in circa 8.000 elaborati e prevede:
- una lunghezza della campata centrale tra i 3.200 e i 3.300 metri, a fronte di 3.666 metri di lunghezza complessiva comprensiva delle campate laterali,
- 60,4 metri larghezza dell’impalcato,
- 399 metri di altezza delle torri,
- 2 coppie di cavi per il sistema di sospensione,
- 5.320 metri di lunghezza complessiva dei cavi,
- 1,26 metri come diametro dei cavi di sospensione,
- 44.323 fili d’acciaio per ogni cavo di sospensione,
- 65 metri di altezza di canale navigabile centrale per il transito di grandi navi, con volume dei blocchi d’ancoraggio pari a 533.000 metri-cubi.
L’opera è costituita da 6 corsie stradali, 3 per ciascun senso di marcia (2 + 1 emergenza) e 2 binari ferroviari, per una capacità dell’infrastruttura pari a 6.000 veicoli/ora e 200 treni/giorno.
Il progetto prevede inoltre l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria per dare vita ad un servizio di trasporto pubblico locale tra le due città di Messina e Reggio Calabria.
Il ponte è stato progettato con una resistenza al sisma pari a 7,1 magnitudo della scala Richter, con un impalcato aerodinamico di “terza generazione” stabile fino a velocità del vento di 270 km/h.
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2) Ponte sullo stretto: la storia del progetto
Come noto, la storia dell’opera inizia negli anni ‘70 e nel 1981 viene costituita la società Stretto di Messina.
Nel 2003 è approvato il progetto preliminare, nel 2009, l’opera è reinserita nel Documento di programmazione economico-finanziaria tra le infrastrutture strategiche.
Nel 2010 viene consegnato alla società Stretto di Messina il progetto definitivo. Il governo di Mario Monti decide di fermare tutto.
Il decreto-legge n. 179 del 2012 stabilisce la caducazione della Convenzione di Concessione affidata alla società Stretto di Messina, nonché di tutti i rapporti contrattuali dalla medesima stipulati con gli aggiudicatari delle gare ad evidenza pubblica sopra richiamate.
Con Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 aprile 2013 viene, conseguentemente, disposta la messa in liquidazione della Società.
Il Governo Meloni, specifica la nota del MIT, ha ripreso in mano il dossier con l’obiettivo di far ripartire l’iter per risparmiare il più possibile su costi e tempi e il Consiglio dei ministri del il 16 marzo 2023 ha approvato il decreto-legge con cui si riavvia l’iter realizzativo dell’opera attraverso:
- la prosecuzione del rapporto concessorio,
- la ripresa dei rapporti contrattuali tra la società concessionaria,
- il contraente generale e gli altri soggetti affidatari dei servizi connessi alla realizzazione dell’opera,
- nonché la risoluzione del contenzioso pendente,
in conformità a quanto previsto dalle disposizioni contenute nella legge di bilancio 2023 (art. 1, co. 487-493, della legge n. 197 del 2022).
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3) Ponte sullo stretto: da dove si riparte
La società Stretto di Messina, in liquidazione, torna in bonis e si trasforma in una società in house.
L’assetto societario prevede la partecipazione di RFI, Anas, delle Regioni Sicilia e Calabria e per una quota non inferiore al 51% di MEF e MIT.
A quest’ultimo sono attribuite funzioni di indirizzo, controllo e vigilanza tecnica e operativa sulla società in ordine alle attività oggetto di concessione, circostanza che garantirà l’esercizio di una decisiva attività di indirizzo sugli obiettivi strategici e sulle decisioni della società.
Si prevede la costituzione di un Comitato scientifico di consulenza tecnica, supervisione e indirizzo delle attività tecniche progettuali.
Il progetto definitivo del ponte, rivive e dovrà essere integrato e aggiornato secondo le prescrizioni e le normative vigenti.
Rivivono inoltre i contratti già stipulati, previo l’azzeramento del contenzioso.
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