Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha aggiornato, con il decreto 120 del 12.12.2025 e tabelle, pubblicato nella GU del 13 dicembre, il costo medio giornaliero del lavoro per il personale dipendente da imprese private operanti nel settore della distribuzione, del recapito e dei servizi postali, distinguendo tra operai e impiegati.
L’aggiornamento si inserisce nel quadro applicativo del Codice dei contratti pubblici, che prevede la determinazione annuale del costo del lavoro in tabelle ministeriali, sulla base dei valori economici della contrattazione collettiva e delle norme previdenziali e assistenziali.
In concreto, le tabelle costituiscono un riferimento operativo utile per stazioni appaltanti e operatori economici nelle verifiche di sostenibilità dell’offerta e di congruità dei costi dichiarati, in coerenza con l’impianto normativo di settore.
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1) I valori 2024, 2025 e 2026
Il decreto aggiorna i valori nazionali del costo medio giornaliero a decorrere dai mesi di febbraio e settembre 2024, luglio 2025 e gennaio 2026, rinviando alle tabelle allegate quali parte integrante del provvedimento.
L’intervento nasce dall’esigenza di aggiornare il precedente assetto (richiamato anche il D.M. 13 gennaio 2016) e tiene conto del rinnovo del CCNL per il settore, sottoscritto il 14 novembre 2023 tra le associazioni e le OO.SS. indicate nel decreto.
È inoltre evidenziato che, nell’ambito del CCNL considerato, non risultano stipulati accordi territoriali.
Un punto essenziale, per l’uso pratico delle tabelle, è la clausola di flessibilità: il costo determinato è suscettibile di oscillazioni per effetto di
- benefici contributivi/fiscali fruiti dall’impresa,
- oneri da accordi integrativi aziendali e costi logistici (indennità, notturno, ecc.),
- (oneri legati agli adempimenti di salute e sicurezza ex D.Lgs. 81/2008.
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2) Adempimenti
Sul piano operativo, le tabelle vanno usate come baseline nazionale per stimare e/o verificare il costo del personale impiegato nei servizi di distribuzione e recapito. In fase di gara o di audit interno, è consigliabile:
(1) individuare la qualifica (operaio/impiegato) e il livello contrattuale;
(2) applicare il valore di costo medio giornaliero del periodo di riferimento;
(3) documentare eventuali scostamenti in aumento/diminuzione in base alle tre famiglie di “oscillazioni” previste dal decreto (benefici, accordi aziendali/logistica, sicurezza).
Attenzione anche alle variabili tecniche: nelle tabelle operai è richiamata una classificazione INAIL che può variare in funzione delle mansioni, e viene evidenziato un costo minimo aziendale della sicurezza (valore esposto nelle tabelle).
Di seguito una sintesi “di servizio” dei range di costo medio giornaliero riportati nelle tabelle (valori min–max per livelli):
| Decorrenza tabelle | Operai – costo medio giornaliero (min–max) | Impiegati – costo medio giornaliero (min–max) |
|---|---|---|
| Febbraio 2024 | € 119,70 – € 151,57 | € 132,37 – € 180,92 |
| Settembre 2024 | € 122,09 – € 155,16 | € 135,35 – € 185,58 |
| Luglio 2025 | € 124,49 – € 158,76 | € 138,33 – € 190,24 |
| Giugno 2026* | € 127,05 – € 162,49 | € 141,45 – € 195,02 |
*Nota: l’art. 1 indica l’aggiornamento da gennaio 2026, mentre le tabelle allegate riportano la denominazione “giugno 2026”.
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