News Pubblicata il 11/03/2020

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Smart Working per Coronavirus: nuova procedura su Cliclavoro

Le indicazioni per il lavoro agile nelle aziende bloccate dal Coronavirus. Comunicazione semplificata al lavoratore e su Cliclavoro - Fac simile INAIL



Dopo una prima misura limitata alle imprese in Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Liguria, Veneto e Friuli Venezia Giulia,   prevista con il  DPCM del 25 febbraio     il successivo decreto del 1 marzo 2020 ha ampliato a tutto il territorio nazionale  la possibilita di instaurare il  lavoro agile o smart working con procedura semplificata rispetto  alla normativa istitutiva ( Legge n. 81 2017).

La semplificazione "valida per tutto il periodo dell'emergenza" prevede che :

Esistono software come Supremo, dedicati appositamente alle attività di Smart Working. Quella di Supremo è, infatti, una soluzione semplice, completa e conveniente per il desktop remoto che vi permetterà di lavorare da remoto con facilità.

Dal 4 marzo 2020 inoltre è stata attivata una nuova procedura sul  sito Cliclavoro  per permettere alle aziende   di comunicare  anche in modalità cumulativa i nominativi dei dipendenti che svolgono la prestazione in smart working, in ossequio alle previsioni dell’art. 4 del DPCM 1° marzo 2020 e dell’art. 1, comma 1, lett. n) del DPCM 4 marzo 2020.  Con la modalità semplificata è richiesta l’indicazione dei soli dati anagrafici dell’azienda e alla comunicazione dovranno allegarsi l’autocertificazione aziendale in formato PDF/A e l’elenco in formato EXCEL dei dipendenti per i quali si richiede lo svolgimento delle mansioni in smart working .

Più esatto sarebbe forse utilizzare la denominazione di telelavoro  che si distingue dallo smart working perché  quest'ultimo consente di lavorare non solo a casa ma in qualsiasi luogo a scelta del lavoratore,  mentre in questo caso  si raccomanda di evitare i luoghi pubblici.

Viste le motivazioni di forma maggiore imposte da un provvedimento di legge il dipendente non può rifiutarsi di svolgere la prestazione in questa modalità.  Se è il lavoratore a chiedere questa trasformazione sarà comunque l'azienda sulla base delle esigenze organizzative a decidere  per l'utilizzo del lavoro agile, dato che questa resta  una  modalità di esecuzione di un  rapporto subordinato.

Nelle aziende che utilizzano già questa modalità,  per gli stessi dipendenti  puo essere comunque necessario  comunicare eventuali variazioni e integrare le informative ai dipendenti . 

 



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