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ART. 34 DPR 633/1972 - REGIME SPECIALE PER I PRODUTTORI AGRICOLI

5 minuti, 27/11/2014

Art. 34 dpr 633/1972 - regime speciale per i produttori agricoli

Regime speciale per gli agricoltori e attività agricole connesse disciplinati dagli articoli 34 e 34 bis del DPR 600/1972

Forma Giuridica: Normativa - Decreto del Presidente della Repubblica
Numero 633 del 26/10/1972
Ascolta la versione audio dell'articolo
Art. 34. (Regime speciale per i produttori agricoli)

1. Per le cessioni di prodotti agricoli e ittici compresi nella prima parte dell'allegata tabella A) effettuate dai produttori agricoli, la detrazione prevista nell'articolo 19 e' forfettizzata in misura pari all'importo risultante dall'applicazione, all'ammontare imponibile delle operazioni stesse, delle percentuali di compensazione stabilite, per gruppi di prodotti, con decreto del Ministro delle finanze di concerto con il Ministro per le politiche agricole. L'imposta si applica con le aliquote proprie dei singoli prodotti, salva l'applicazione delle aliquote corrispondenti alle percentuali di compensazione per i passaggi di prodotti ai soggetti di cui al comma 2, lettera c), che applicano il regime speciale e per le cessioni effettuate dai soggetti di cui al comma 6, primo e secondo periodo.

2. Si considerano produttori agricoli: a) i soggetti che esercitano le attivita' indicate nell'articolo 2135 del codice civile e quelli che esercitano attivita' di pesca in acque dolci, di piscicoltura, di mitilicoltura, di ostricoltura e di coltura di altri molluschi e crostacei, nonche' di allevamento di rane; b) gli organismi agricoli di intervento, o altri soggetti per loro conto, che effettuano cessioni di prodotti in applicazione di regolamenti della Unione europea concernenti l'organizzazione comune dei mercati dei prodotti stessi; c) le cooperative e loro consorzi di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228; le associazioni e loro unioni costituite e riconosciute ai sensi della legislazione vigente, che effettuano cessioni di beni prodotti prevalentemente dai soci, associati o partecipanti, nello stato originario o previa manipolazione o trasformazione, nonche' gli enti che provvedono per legge, anche previa manipolazione o trasformazione, alla vendita collettiva per conto dei produttori soci.

3. COMMA ABROGATO DAL D.L. 14 MARZO 2005, N.35, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 14 MAGGIO 2005, N. 80.

4. La detrazione forfettizzata non compete per le cessioni dei prodotti indicati nel comma 1 il cui acquisto derivi da atto non assoggettato ad imposta, sempre che il cedente, il donante o il conferente, sia soggetto al regime ordinario. (79)

5. Se il contribuente, nell'ambito della stessa impresa, ha effettuato anche operazioni imponibili diverse da quelle indicate nel comma 1, queste sono registrate distintamente e indicate separatamente in sede di liquidazione periodica e di dichiarazione annuale. Dall'imposta relativa a tali operazioni si detrae quella relativa agli acquisti e alle importazioni di beni non ammortizzabili e ai servizi esclusivamente utilizzati per la produzione dei beni e dei servizi che formano oggetto delle operazioni stesse.

((6. I produttori agricoli che nell'anno solare precedente hanno realizzato o, in caso di inizio di attivita', prevedono di realizzare un volume d'affari non superiore a 7.000 euro, costituito per almeno due terzi da cessioni di prodotti di cui al comma 1, sono esonerati dal versamento dell'imposta e da tutti gli obblighi documentali e contabili, compresa la dichiarazione annuale, fermo restando l'obbligo di numerare e conservare le fatture e le bollette doganali a norma dell'art. 39. I cessionari e i committenti, se acquistano i beni o utilizzano i servizi nell'esercizio dell'impresa, devono emettere fattura, con le modalita' e nei termini di cui all'articolo 21, indicandovi la relativa imposta, determinata applicando le aliquote corrispondenti alle percentuali di compensazione, consegnarne copia al produttore agricolo e registrarla separatamente a norma dell'articolo 25. Le disposizioni del presente comma cessano comunque di avere applicazione a partire dall'anno solare successivo a quello in cui e' stato superato il limite di 7.000 euro a condizione che non sia superato il limite di un terzo delle cessioni di altri beni. I produttori agricoli hanno facolta' di non avvalersi delle disposizioni del presente comma. In tale caso, l'opzione o la revoca si esercitano con le modalita' stabilite dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 novembre 1997, n. 442, e successive modificazioni)).

7. I passaggi dei prodotti di cui al comma 1 agli enti, alle cooper- ative o agli altri organismi associativi indicati al comma 2, lettera c), ai fini della vendita, anche previa manipolazione o trasformazione, si considerano effettuati all'atto del versamento del prezzo ai produttori agricoli soci o associati. L'obbligo di emissione della fattura puo' essere adempiuto dagli enti stessi per conto dei produttori agricoli conferenti; in tal caso a questi e' consegnato un esemplare della fattura ai fini dei successivi adempimenti prescritti nel presente titolo.

8. Le disposizioni del comma precedente si applicano anche ai passaggi di prodotti ittici provenienti da acque marittime, lagunari e salmastre effettuati dagli esercenti la pesca nelle predette acque alle cooperative fra loro costituite e relativi consorzi nonche' alle societa' consortili e agli altri organismi associativi indicati al comma 2, lettera c).

9. Ai soggetti di cui al comma 1 che effettuano le cessioni dei prodotti ivi indicati ai sensi degli articoli 8, primo comma, 38-quater e 72, nonche' le cessioni intracomunitarie degli stessi compete la detrazione o il rimborso di un importo calcolato mediante l'applicazione delle percentuali di compensazione che sarebbero applicabili per analoghe operazioni effettuate nel territorio dello Stato.

10. COMMA ABROGATO DAL D.L. 14 MARZO 2005, N.35, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 14 MAGGIO 2005, N. 80.

11. Le disposizioni del presente articolo non si applicano, salvo quella di cui al comma 7, ultimo periodo, ai soggetti di cui ai commi precedenti che optino per l'applicazione dell'imposta nei modi ordinari dandone comunicazione all'ufficio secondo le modalita' previste dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 novembre 1997, n. 442.

12. Con decreto del Ministro delle finanze, da adottare ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono disciplinate le modalita' di attuazione del presente articolo.

 

Art. 34-bis. (((Attività agricole connesse)*

1. Per le attività dirette alla produzione di beni ed alla fornitura di servizi di cui al terzo comma dell'articolo 2135 del codice civile, l'imposta sul valore aggiunto è determinata riducendo l'imposta relativa alle operazioni imponibili in misura pari al 50 per cento del suo ammontare, a titolo di detrazione forfettaria dell'imposta afferente agli acquisti ed alle importazioni.

2. Il contribuente ha facoltà di non avvalersi della disposizione del presente articolo. In tal caso l'opzione o la revoca per la determinazione dell'imposta nel modo normale si esercitano con le modalità stabilite dal regolamento recante norme per il riordino della disciplina delle opzioni in materia di imposta sul valore aggiunto e di imposte dirette, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 novembre 1997, n. 442, e successive modificazioni)).

______________________________

* La LEGGE 24 dicembre 2003, n. 350 (in SO n.196, relativo alla G.U. 27/12/2003, n.299) ha dispsoto (con l'art. 2, comma 7) l'introduzione dell'art. 34-bis.

 
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massimo - 04/07/2020

sono imprenditre agricolo con volume d'affari inferiore a 7000 euro, volevo chiedere se sono esonerato da emissione fattura anche per la vendita di insaccati

ROLANDO - 27/04/2016

Salve.Rappresento una società agricola srl che in sede di rimborso Iva si è vista negare il riconoscimento dell 'IVA pagata sull'acquisto di un Caravan munito di ruote e piedini di stazionamento allestito con camera matrimoniale, camera letto a castello, vano bagno con doccia,wc,lavabo,bidet,angolo cottura, gradino ingresso, delle dimensioni di cm.600x250 , perchè tale spesa non era inerente all'attività svolta. E' nel giusto l'Agenzia delle Entrate ? Grazie della risposta che vorrete darmi.

CIRINO - 07/10/2015

SONO UN LAVORATORE DIPENDENTE E PER HOBBY COLTIVO UN MIO TERRENO. UNA DITTA MI HA CHIESTO DI VENDERLE I MIEI PRODOTTI PER UN TOTALE DI 2000,00 EURO. SONO OBBLIGATO AD APRIRE LA P.IVA?

giuseppe - 23/02/2015

Salve. Sono un agricoltore con volume d'affari inferiore ad € 7.000. Mi ha telefonato chi mi segue per pratiche di agricoltura dicendomi che sono obbligato a nuovi adempimenti IVA per i quali ero, prima, esonerato e che sono stati imposti da Renzi che ha abrogato il regime di esonero di cui all'art.34, comma 6 del dpr 633/72. E' vero? Ho letto su internet tale nuova imposizione fatta da Renzi è stata, poi, cancellata dal Decreto Legge poi emanato e convertito in legge. Per cui tutto dovrebbe essere rimasto come prima. Chiedo conferma. Ringraziando anticipatamente porgo cordiali saluti

christian - 08/01/2015

Poche e mirate domande: 1. quale lavoratore dipendente nel caso di p. Iva in esonero, devo pagare i contributi INPS? (in caso negativo gradirei estremi della legge) 2. in regime di esonero posso fare anche un e-commerce? 3. in regime di esonero il 33,3% che resta posso comprare e vendere o a come si sfrutta? Grazie

Giorgio - 16/12/2014

Salve, sono un agricoltore, e da poco mi sono aperto la partita iva, con un volume d'affari, inferiore ai 7.000 euro, vorrei sapere come mi devo comportare per l'acquisto di un trattore. Distinti Saluti. E distinti Saluti per la risposta. Giorgio.

Luigia Lumia - 12/11/2013

L'articolo è quello che ho riportato sopra e che lei ha commentato. L'agricoltore deve aprire la partita Iva e poi gode del regime di esonero se il volume di affari è inferiore a 7000 euro. Le diro' di piu' nonostante l'esonero stante la normativa odierna gli agricoltori esonerati sono anche soggetti alle spesometro!!

pasquale - 10/11/2013

salve ,sono un agricoltore,cortesemnte vorrei sapere ,se vendendo i miei prodotti agricoli per un importo inferiore a 7.00€, quindi non essendo obbligato alla fattura ma basta l'autofattura ,sono obbligato ad aprire una partita iva oppure basta il codice fiscale ,perche' sto chiedendo a vari commercialisti ma le risposte sono molto contrastanti.eventualmente se qualcuno mi puo' aiutare , se possibile, gradirei anche il numero di decreto che specifica questa norma.saluti e graziesaluti e grazie per la risposta

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