Il decreto legislativo 27 dicembre 2023, n. 209 ha introdotto un nuovo regime agevolativo per i lavoratori impatriati, volto a incentivare il rientro in Italia di professionisti con competenze avanzate. Due recenti risposte dell'Agenzia delle Entrate (n. 71/2025 e n. 74/2025) hanno chiarito meglio i criteri di accesso all' agevolazione. Di seguito una sintesi delle indicazioni.
Sul precedente chiarimento leggi anche Impatriati quali sono i requisiti di elevata specializzazione?
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1) Impatriati: il caso del Project Manager senza laurea
Il primo caso riguarda un cittadino italiano residente all'estero con esperienza nel settore del Project Management, il quale intende trasferirsi in Italia nel 2026 e beneficiare delle agevolazioni fiscali. Egli ha chiesto all'Agenzia delle Entrate se il suo inquadramento nel livello 2 della classificazione ISTAT CP 2011 possa soddisfare il requisito di "qualificazione elevata o specializzata" senza il possesso di un titolo di laurea.
L'Agenzia ha chiarito che il requisito di qualificazione elevata o specializzata può essere soddisfatto alternativamente tramite:
- Un titolo di istruzione superiore di livello terziario;
- Una qualifica professionale superiore attestata da almeno cinque anni di esperienza professionale equiparabile a un titolo di istruzione superiore;
- L’appartenenza a professioni regolamentate.
In questo contesto, il richiedente potrà accedere alle agevolazioni solo se dimostrerà il possesso di una delle qualifiche professionali previste.
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2) Impatriati 2025 : Caso 2, Specialista IT senza laurea
Il secondo caso riguarda un cittadino italiano residente a Londra dal 2019, impiegato come "End User Computing Specialist", che intende rientrare in Italia per lavorare in un’azienda del settore automobilistico. Anche in questo caso, il lavoratore non è in possesso di un titolo di laurea, ma ha oltre tre anni di esperienza in un ruolo classificato come ISCO-08 n. 133 e n. 25 (dirigenti e specialisti IT).
L'Agenzia delle Entrate ha ritenuto che l'esperienza professionale in tali ambiti possa essere considerata sufficiente per accedere alle agevolazioni, a patto che siano rispettati tutti gli altri requisiti normativi.
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3) Impatriati: il requisito di elevata specializzazione
Dall'analisi di questi due casi emerge che, ai fini dell’accesso al nuovo regime impatriati:
- Il possesso di un titolo di laurea non è un requisito indispensabile se si dimostra un'esperienza professionale equivalente.
- L’appartenenza a professioni regolamentate o a specifiche categorie della classificazione ISCO-08 può facilitare l'accesso al regime agevolativo.
- La valutazione delle qualifiche professionali è demandata ad altre amministrazioni competenti e non può essere oggetto di interpello all'Agenzia delle Entrate- Questa specificazione era stata già evidenziata in una precedente risposta (n. 55 del 28.2.2025)
In sintesi, la normativa favorisce il rientro in Italia di lavoratori qualificati, ma richiede un'attenta verifica dei requisiti richiesti per l'accesso alle agevolazioni fiscali.
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