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ANTIRICICLAGGIO: PUBBLICATE DALLO UIF LE NUOVE ISTRUZIONI SOS

Antiriciclaggio: pubblicate dallo UIF le nuove istruzioni SOS

Sistema antiriciclaggio nazionale attraverso la pubblicazione delle “Istruzioni aggiornate sulla rilevazione e segnalazione delle operazioni sospette”

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L’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia ha recentemente tracciato una nuova rotta per il sistema antiriciclaggio nazionale attraverso la pubblicazione delle “Istruzioni aggiornate sulla rilevazione e segnalazione delle operazioni sospette”.
Tale intervento non rappresenta un semplice aggiornamento tecnico, ma una vera e propria riorganizzazione organica del quadro di riferimento della collaborazione attiva.

Il documento, infatti, recepisce le più recenti evoluzioni del diritto europeo e nazionale, integrando al contempo le evidenze empiriche maturate dallo UIF durante anni di analisi dei flussi segnaletici. 

Le nuove regole diventeranno il punto di riferimento esclusivo a partire dal 1° luglio 2026, momento in cui il precedente provvedimento del 2011 e i relativi allegati tecnici verranno definitivamente archiviati.

1) Antiriciclaggio: pubblicate dallo UIF le nuove istruzioni SOS

L’impianto complessivo del provvedimento è strutturato per guidare il destinatario (rif. soggetti obbligati al D.lgs n° 231/07 e Operatori Compro Oro di cui al D.lgs n° 92/2017) attraverso ogni fase dell'obbligo di segnalazione. 

Una prima parte è dedicata ai principi generali e alle basi teoriche della collaborazione, seguita da una sezione focalizzata sugli assetti organizzativi e procedurali che i soggetti obbligati devonoadottare. 

L’ultima parte si concentra invece sul versante tecnologico e operativo, fornendo le linee guida per l’interazione con il portale Infostat-UIF. L'obiettivo dichiarato è quello di migliorare soprattutto la qualità e la tempestività delle segnalazioni, affinché le stesse possano fungere da deterrente efficace contro il riciclaggio, il finanziamento del terrorismo e la proliferazione di armi di distruzione di massa.
Uno dei pilastri delle nuove istruzioni riguarda la natura del processo valutativo che precede l’invio di una segnalazione. 

In tal senso, la UIF ribadisce con forza che la segnalazione deve essere l'approdo di una valutazione critica e strutturata, che non può e non deve limitarsi all'individuazione di un'anomalia isolata.
Viene infatti riaffermato il divieto di affidarsi ad automatismi segnaletici, specialmente se basati esclusivamente sul superamento di determinate soglie quantitative di denaro. 

Al contrario, il soggetto obbligato deve saper contestualizzare l'operatività del cliente, analizzandone il profilo soggettivo e le modalità d'azione nel loro complesso. 

In questa ottica, la trasparenza verso l'autorità deve essere bilanciata dalla pertinenza delle informazioni fornite, che devono essere strettamente necessarie a circostanziare il sospetto, garantendo così anche un’adeguata tutela della riservatezza dei soggetti coinvolti.
Particolare enfasi viene, inoltre, posta sugli adempimenti organizzativi, specialmente per quei destinatari che non operano sotto la diretta vigilanza delle Autorità di settore. 

In tali contesti, la UIF individua nel Referente SOS e nella formalizzazione di una procedura interna i due cardini fondamentali per l'adempimento degli obblighi.

Il referente assume un ruolo di garanzia e di interfaccia operativa: a lui spetta il compito di conservare la documentazione, rispondere prontamente alle richieste investigative e assicurare la piena disponibilità durante i controlli. 

Se il ruolo viene delegato a terzi, la nomina deve ricadere su figure dotate di autonomia e competenza tecnica superiore, fermo restando che la responsabilità sanzionatoria non può essere trasferita e rimane in capo al destinatario principale.
In questo nuovo scenario, inoltre, la citata procedura interna di segnalazione riveste una funzione centrale, configurandosi come un protocollo operativo dettagliato capace di tradurre i principi normativi in azioni concrete e quotidiane. 

Essa struttura l'intero percorso che conduce dall'individuazione di un'anomalia alla sua eventuale segnalazione, definendo con precisione i compiti di dipendenti e collaboratori che operano a diretto contatto con la clientela. 

La procedura deve descrivere minuziosamente le metodologie e gli strumenti — inclusi quelli informatici — utilizzati per l'analisi delle operazioni, garantendo che ogni passaggio sia governato da regole chiare e predeterminate.
Un elemento cardine di tale protocollo è la trasparenza del processo decisionale. 

Le nuove istruzioni impongono infatti la conservazione di una traccia rigorosa di tutte le valutazioni effettuate, incluse quelle che, pur essendo nate da un'anomalia, si concludono con l'esclusione del sospetto. 

Tale onere documentale mira a garantire la ricostruibilità a posteriori dell'iter logico seguito soggetto obbligato. 

Parallelamente, il documento regola gli obblighi di riservatezza necessari a proteggere l'identità dei soggetti coinvolti e l'ntegrità del sistema; anche laddove il destinatario scelga di esternalizzare compiti di supporto a terzi, la procedura deve fissare limiti invalicabili, assicurando che la responsabilità finale della valutazione e della trasmissione resti stabilmente in capo al referente interno, preservando così l'effettività della collaborazione attiva.
E’ di tutta evidenza, dunque che le nuove istruzioni spostano il baricentro dell'antiriciclaggio dalla forma alla sostanza. 

Imponendo la tracciabilità delle scelte, la UIF non solo potenzia il contrasto ai fenomeni di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, ma offre ai soggetti obbligati una corazza procedurale per dimostrare la propria diligenza. 

Il lungo periodo di transizione verso il 2026 permetterà a professionisti e operatori di adeguarsi a questo nuovo paradigma di gestione consapevole del rischio.

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