Domanda e Risposta Pubblicata il 08/08/2008

Come devono agire contabilmente gli amministratori nel caso in cui l’esito dello studio di settore sia di non congruità?



Gli amministratori sono chiamati a valutare se rilevare o meno in bilancio la non congruità alle risultanze degli studi di settore. Nel caso in cui gli amministratori decidessero di adeguarsi agli studi di settore, la passività diverrebbe certa e, quindi, dovrà essere rilevata contabilmente tra i debiti tributari, i quali comprendono le passività per imposte certe e di ammontare determinato. I debiti vengono esposti in bilancio al loro valore nominale.
Se gli amministratori si trovano in uno stato di incertezza sul fatto di adeguarsi o meno agli studi di settore o non vogliono adeguarsi, potrebbe sorgere una passività probabile. In tale caso si possono configurare due situazioni:
1) risulta possibile effettuare una valutazione attendibile, in quanto la passività probabile risulta stimabile e quindi verrà eseguito un accantonamento al fondo rischi;
2) nella ipotesi in cui la passività probabile non possa essere valutata in modo attendibile, oppure di tratti di una passività solamente possibile, non deve essere eseguito alcun stanziamento in bilancio, ma si dovrà riportare nella nota integrativa la relativa motivazione.

Fonte: Fisco e Tasse


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