Con il decreto del Ministero del Lavoro e del MEF del 24 ottobre 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 278 del 29 novembre 2025, si aggiunge un tassello alla attuazione della nuova disciplina sulla dilazione dei debiti contributivi dovuti a INPS e INAIL prevista dal l’articolo 23 della Legge 13 dicembre 2024, n. 203. La norma attribuisce ai due Istituti la competenza esclusiva a concedere piani di rateazione fino a 60 rate mensili per debiti non affidati alla riscossione, superiori al mezzo milione di euro, per i casi di "difficoltà economico finanziaria temporanea".
Il decreto, atteso da mesi definisce i casi in cui può essere concessa la dilazione estesa, ma rinvia a successivi atti dei consigli di amministrazione INPS e INAIL, la definizione puntuale, entro gennaio 2026, dei requisiti e delle modalità operative per fare richiesta .
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1) Dilazione contributi: le norme
La disciplina della rateazione contributiva si fonda su un complesso sistema di norme stratificate, aggiornate da ultimo dalla Legge 203/2024:
- Art. 2, comma 11, DL 338/1989: prevede la possibilità di concedere dilazioni fino a
- • 24 rate per gli enti previdenziali
- • 36 rate per INAIL
- Art. 116, comma 17, Legge 388/2000: consente, su autorizzazione ministeriale, piani fino a 60 rate (norma ora esclusa per INPS e INAIL).
- Art. 23, Legge 203/2024: introduce un regime speciale per INPS e INAIL che, dal 1° gennaio 2025, possono concedere direttamente rateazioni fino a 60 mensilità, senza necessità di autorizzazione ministeriale.
- Decreto MLPS-MEF 24 ottobre 2025: individua i casi in cui la dilazione può estendersi oltre le 36 rate, fino al limite massimo di 60.
La norma si applica esclusivamente ai debiti non affidati alla riscossione e riguarda contributi, premi e accessori di legge.
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2) Dilazione contributi: in quali casi
Il decreto individua due tipologie di situazioni in cui è possibile ottenere la dilazione dei debiti, sulla base dell’entità del debito e della difficoltà economica dichiarata dal contribuente.
Casi di concessione della rateazione
| Importo del debito | Condizione richiesta | Numero massimo di rate |
|---|---|---|
| Fino a 500.000 euro | Difficoltà economico-finanziaria temporanea | 36 rate |
| Oltre 500.001 euro | Difficoltà economico-finanziaria temporanea | 60 rate |
La valutazione della “temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria” sarà definita con apposite delibere dei consigli di amministrazione INPS e INAIL, da adottare entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto.
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3) Decorrenza e scadenze
Il decreto prevede specifiche tempistiche per l’applicazione delle nuove regole.
- INPS e INAIL devono emanare entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto (29 novembre 2025) le proprie delibere in materia .
- la richiesta dovrà essere presentata esclusivamente in modalità telematica entro 30 giorni dalle istruzioni operative degli istituti ;
- gli Istituti potranno verificare la situazione finanziaria del richiedente;
In particolare gli atti dei Consigli di amministrazione INPS e INAIL dovranno dettagliare:
- requisiti di accesso e permanenza, finalizzati ad assicurare il pagamento regolare delle rate e degli adempimenti correnti;
- modalità telematiche di presentazione della domanda;
- criteri per determinare il numero di rate concedibili, in relazione alla situazione economica;
- modalità di pagamento idonee a comprovare la solvibilità del debitore;
- casi di revoca della dilazione, in caso di inadempienza o perdita dei requisiti.
Le richieste di dilazione già presentate a partire dal 12 gennaio 2025 (data di entrata in vigore della Legge 203/2024) potranno essere oggetto di rideterminazione del numero di rate su istanza del debitore.
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