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FINANZIAMENTI PER FORMAZIONE IN TUNISIA: INVIO DOMANDE DAL 27.2

Finanziamenti per formazione in Tunisia: invio domande dal 27.2

Avviso pubblico della società "Sviluppo Italia" per il finanziamento di progetti di formazione professionale e civico-linguistica. Invio domande dal 27 febbraio al 14 marzo

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E' stato pubblicato in Gazzetta ufficiale pochi giorni fa l' Avviso pubblico della società in house del Ministero  del lavoro "Sviluppo Italia"  finalizzato al finanziamento di  progetti di formazione professionale e civico-linguistica  rivolti a cittadini della Repubblica di Tunisia , con risorse a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2021-2027 – OS2 Migrazione legale e Integrazione, lettera p) Misure pre-partenza e percorsi di orientamento, formazione, informazione nei Paesi di origine

L'avviso  ha  l’obiettivo di promuovere canali legali di ingresso in Italia attraverso percorsi di formazione svolta nel paese di origine e di assistenza nel periodo di ingresso in Italia. 

Le iniziative previste mirano a migliorare l’adeguamento delle competenze professionali e civico-linguistiche dei partecipanti, in modo da favorire il loro inserimento lavorativo e rispondere alle esigenze del mercato del lavoro italiano. Il programma contribuisce altresì all’attuazione degli accordi tra Italia e Tunisia in materia di migrazione, supportando la gestione strutturata dei flussi migratori e incentivando una migrazione qualificata e regolare.

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1) Finanziamenti formazione all'estero Sviluppo Italia: i soggetti ammessi

Al fine di consentire una più stretta correlazione tra l’effettiva richiesta di specifiche professionalità nel territorio nazionale e le attività formative pre-partenza, sono ammessi a presentare proposte progettuali in qualità di Soggetto Proponente Unico o - in caso di partenariato - Associato i seguenti soggetti con sede legale in Italia, elencati anche  nelle Linee Guida  adottate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con Decreto Direttoriale n. 27/2023.

  • a. Regioni e Province Autonome e loro enti strumentali;
  • b. Enti locali, loro unioni e consorzi, così come elencati all’art. 2 del D.Lgs. n. 267/2000 ovvero loro singole articolazioni purché dotate di autonomia organizzativa e finanziaria;
  • c. Organizzazioni nazionali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, nonché proprie associazioni e articolazioni;
  • d. Organismi paritetici ed enti bilaterali, posti in essere dalle Organizzazioni di rappresentanza datoriale 
  • e sindacale comparativamente più rappresentative sul piano nazionale;
  • e. Organizzazioni internazionali governative e intergovernative;
  • f. Organizzazioni della società civile e altri soggetti senza finalità di lucro iscritti all’Elenco pubblicato e aggiornato periodicamente dall'Agenzia per la Cooperazione italiana ;
  • g. Associazioni senza scopo di lucro o altri soggetti privati (enti, fondazioni, cooperative sociali, onlus,  etc.) iscritti al Registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore degli immigrati,
  • h. Enti del terzo Settore iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS);
  • i. Operatori pubblici e privati accreditati per lo svolgimento di servizi al lavoro, ai sensi del D.Lgs. n. 276/2003 e del D.Lgs. n. 150/2015;
  • j. Organismi accreditati dalle singole Regioni/Province Autonome per lo svolgimento di attività di formazione professionale e servizi al lavoro ai sensi del Decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 25 maggio 2001 n. 166;
  • k. Università e Istituti di ricerca; ITS Academy ai sensi della Legge 15 luglio 2022 n. 99;
  • l. Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti

Nel caso di partenariato, il Soggetto Proponente e i Partner dovranno stipulare un Accordo di Partenariato  utilizzando il Mod. C - “Accordo di Partenariato”.

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2) Formazione professionale in Tunisia: caratteristiche dei progetti

Le proposte formative dovranno prevedere l’organizzazione di corsi di formazione professionale e civico-linguistica pre-partenza nella Repubblica di Tunisia. 

Tali corsi dovranno avere una durata minima di 150 ore e articolarsi in quattro moduli obbligatori:

  1. Lingua italiana (almeno 100 ore), con il raggiungimento del livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue;
  2. Educazione civica (almeno 10 ore), per fornire conoscenze sui principi costituzionali, il funzionamento delle istituzioni e il contesto socio-culturale italiano;
  3. Formazione professionale (almeno 35 ore), comprendente anche nozioni sui diritti dei lavoratori, il lessico settoriale e l’orientamento al lavoro;
  4. Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (almeno 5 ore), con nozioni generali in materia di prevenzione e tutela della sicurezza.

Le attività formative potranno essere erogate in modalità mista (presenza e FAD), ma con un limite massimo del 25% delle ore in formazione a distanza, ad eccezione del modulo di lingua italiana, che dovrà essere svolto almeno per il 75% in presenza.

Le proposte progettuali saranno valutate sulla base della loro idoneità tecnica, della coerenza con gli obiettivi dell’Avviso e della sostenibilità economica. 

Saranno considerate ammissibili solo le domande che rispettano i criteri stabiliti, e sarà redatta una graduatoria con l’elenco delle proposte idonee al finanziamento.

La pubblicazione degli esiti avverrà sul sito istituzionale dell’ente promotore, e i soggetti selezionati dovranno attenersi agli obblighi di rendicontazione e monitoraggio delle attività, garantendo la corretta attuazione delle iniziative approvate.

3) Formazione professionale in Tunisia: domande

Le modalità di partecipazione prevedono la presentazione di una proposta progettuale da parte dei soggetti proponenti, attraverso l’apposita “Piattaforma Ingressi Formati all’Estero” (PIF) sul sito servizi.lavoro.gov 

La candidatura deve essere compilata in ogni sua parte e corredata della documentazione richiesta, secondo le specifiche indicate nell’Avviso e negli allegati .

Le domande potranno essere presentate esclusivamente online, tra il 27 febbraio 2025 e il 17 marzo 2025.

 Il rispetto della scadenza è vincolante, e farà fede la data e l’ora riportate nella ricevuta generata automaticamente dalla piattaforma

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4) Formazione professionale in Tunisia: modalità di finanziamento

Per quanto riguarda il finanziamento, il budget complessivo destinato all’Avviso ammonta a 2.000.000,00 euro, sufficienti per la formazioe di 1000 cittadini tunisini 

Ciascuna proposta progettuale potrà prevedere un finanziamento variabile, in base al numero di destinatari formati con esito positivo, 

con un massimo di 500.000,00 euro per progetti che coinvolgano almeno 250 partecipanti

Giova sottolineare che per "formati con esito positivo" si intendono i partecipanti ai corsi di formazione pre-partenza che:

  • Hanno frequentato almeno l'80% delle ore di formazione previste dal programma, comprendendo i moduli di lingua italiana, educazione civica, formazione professionale e sicurezza sul lavoro.
  • Hanno superato con successo gli esami finali, che attestano: Il raggiungimento del livello A1 di conoscenza della lingua italiana, L’acquisizione delle competenze professionali previste dal corso, con rilascio di un’attestazione 

Solo i partecipanti che soddisfano questi requisiti saranno computati ai fini del raggiungimento degli obiettivi del progetto e del relativo finanziamento.

Il contributo sarà erogato sulla base di una rendicontazione a costi reali e sarà soggetto a verifiche amministrative e contabili. 

La graduatoria finale sarà stilata in base a criteri di qualità del partenariato, coerenza con gli obiettivi dell’Avviso e sostenibilità economica della proposta.

L’erogazione dei contributi finanziari avverrà in più fasi e sarà subordinata al rispetto delle condizioni previste nell’Avviso. In particolare, i pagamenti seguiranno questo iter:

  1. Anticipo Dopo l’approvazione della proposta progettuale e la stipula dell’accordo di finanziamento, il Soggetto Proponente potrà ricevere un anticipo sui fondi assegnati, la cui percentuale sarà stabilita in base alle regole del programma FAMI.
  2. Erogazioni intermedie – Sono previsti pagamenti in corso d’opera, subordinati alla presentazione di documentazione che attesti lo stato di avanzamento delle attività formative e la rendicontazione delle spese sostenute.
  3. Saldo finale – Il saldo sarà corrisposto solo dopo la conclusione del progetto, previa verifica della corretta attuazione delle attività e della rendicontazione finale da parte di SLI. Il riconoscimento delle spese sarà vincolato anche alla dimostrazione del raggiungimento degli obiettivi, ossia il numero di destinatari formati con esito positivo.

L’erogazione dei contributi è inoltre subordinata alla regolarità contributiva (DURC) del Soggetto Proponente, che deve permanere per tutta la durata del procedimento

Fonte immagine: AI
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