Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha stabilito, con il DM del 19 novembre pubblicato il 29.11.2025 , a decorrere dal 1° gennaio 2026, la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni 2025 , i cui importi saranno rideterminati in misura pari a +1,4% salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l'anno successivo.
Confermata invece la rivalutazione definitiva del 2025 sulle pensioni 2024 , pari allo 0,80%.
Indicativamente da gennaio 2026 l'assegno minimo di 603,4 euro sarà aumentato di € 8,45 mentre per una pensione da € 2.000 l'aumento sarà di € 28.
Si ricorda che per gli assegni piu alti scatta la riduzione delle percentuali di aumento (v. paragrafi successivi)
Con la circolare INPS n. 153 del 19 dicembre 2025, l’Istituto ha fornito ora le istruzioni operative per il rinnovo delle pensioni e,delle prestazioni assistenziali e delle prestazioni di accompagnamento alla pensione per l’anno 2026.
Le operazioni di rinnovo hanno interessato oltre 20 milioni di posizioni, con l’obiettivo di adeguare gli importi all’andamento dell’inflazione e di garantire la corretta applicazione delle norme fiscali e previdenziali vigenti.
Il documento disciplina la rivalutazione automatica, gli incrementi per i trattamenti minimi, la gestione delle prestazioni assistenziali, nonché il calendario dei pagamenti 2026.
La circolare definisce inoltre le modalità di applicazione delle ritenute fiscali, dei conguagli IRPEF e delle addizionali regionali e comunali, fornendo un quadro completo delle regole operative adottate dall’INPS.
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1) Rivalutazione delle Pensioni: Cos'è e Come Funziona
La rivalutazione delle pensioni, conosciuta anche come perequazione automatica, è un meccanismo previsto dalla legge italiana che ha l'obiettivo di adeguare gli importi degli assegni pensionistici all'inflazione.
In altre parole, le pensioni vengono periodicamente aggiornate per evitare che il potere d'acquisto dei pensionati venga eroso dall'aumento del costo della vita. Questo adeguamento si basa sugli indici ISTAT, che monitorano l'andamento dei prezzi e dell'inflazione.Il calcolo dell'indice di rivalutazione viene fatto a fine anno basandosi un indice tendenziale provvisorio e riconfermate l'anno successivo quando viene registrato il dato statistico definitivo, sulla base del quale INPS effettua eventualmente i conguagli degli assegni già erogati.
Le norme
Il meccanismo di adeguamento automatico è disciplinato dall’articolo 34 della legge n. 448/1998, come modificato dall’articolo 1, comma 478, della legge n. 160/2019, che prevede l’applicazione differenziata dell’indice di rivalutazione in base all’importo complessivo dei trattamenti pensionistici percepiti dal titolare.
Ulteriore riferimento normativo è rappresentato dall’articolo 1, comma 310, della legge n. 197/2022, prorogato dalla legge di Bilancio 2025, che riconosce un incremento aggiuntivo alle pensioni pari o inferiori al trattamento minimo INPS, confermato anche per il 2026.
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2) Rivalutazione pensioni: l'indicizzazione progressiva per fasce o per scaglioni
Va ricordato inoltre che la rivalutazione delle pensioni negli ultimi anni ha seguito uno schema progressivo, con un'indicizzazione differenziata in base all'importo dell'assegno. per cui le pensioni più basse ricevono un adeguamento completo all'inflazione, mentre quelle di importo maggiore sono rivalutate solo parzialmente. Questo meccanismo è stato pensato per contenere la spesa previdenziale e garantire la sostenibilità del sistema pensionistico, concentrando maggiori risorse sui pensionati che percepiscono importi più modesti.
Per esempio, nel 2024, la rivalutazione ha portato a un aumento fino al 5,4% per le pensioni più basse, mentre per quelle di importo superiore a sei volte il minimo INPS l'aumento è stato ridotto al 32%.
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3) La rivalutazione delle pensioni nel 2026: tabella ed esempio
Come detto per l’anno 2026, l’INPS applica un indice di rivalutazione provvisorio pari a +1,4%, salvo conguaglio negli anni successivi. L’adeguamento opera secondo fasce di importo, come illustrato nella seguente tabella.
| Importo complessivo pensione | % indice applicato | Aumento effettivo |
|---|---|---|
| Fino a 4 volte il trattamento minimo | 100% | +1,40% |
| Oltre 4 e fino a 5 volte il minimo | 90% | +1,26% |
| Oltre 5 volte il minimo | 75% | +1,05% |
Il trattamento minimo INPS viene aggiornato come segue:
| Anno | Importo mensile | Importo annuo |
|---|---|---|
| 2025 | 603,40 € | 7.844,20 € |
| 2026 | 611,85 € | 7.954,05 € |
Per le pensioni pari o inferiori al trattamento minimo, è confermato anche nel 2026 l’incremento aggiuntivo dell’1,3%, che consente di raggiungere un importo massimo mensile pari a 619,80 euro.
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4) Istruzioni operative e calendario pagamenti
La circolare dedica ampio spazio alle modalità operative di gestione delle pensioni rinnovate.
La rivalutazione è applicata al lordo delle trattenute fiscali, mentre le prestazioni assistenziali e risarcitorie (assegno sociale, invalidità civile, indennità) sono adeguate secondo criteri specifici.
Sul piano fiscale, l’INPS procede ai conguagli IRPEF 2025 sulle mensilità di gennaio e febbraio 2026, con possibilità di rateazione fino a novembre 2026 per importi a debito superiori a 100 euro e pensioni fino a 18.000 euro annui. Le addizionali regionali e comunali sono trattenute secondo il consueto calendario annuale.
Per quanto riguarda i pagamenti, le pensioni sono corrisposte il primo giorno bancabile del mese, con eccezione del mese di gennaio. Il calendario 2026 è il seguente:
| Mese | Poste | Banche |
|---|---|---|
| Gennaio | 3 | 5 |
| Febbraio | 2 | 2 |
| Marzo | 2 | 2 |
| Aprile | 1 | 1 |
| Maggio | 2 | 4 |
| Giugno | 1 | 1 |
| Luglio | 1 | 1 |
| Agosto | 1 | 3 |
| Settembre | 1 | 1 |
| Ottobre | 1 | 1 |
| Novembre | 2 | 2 |
| Dicembre | 1 | 1 |