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ECONOMIA CIRCOLARE: CONTRIBUTI FINO AL 60% GUIDA AL REGIME DI AIUTI

Economia circolare: contributi fino al 60% Guida al regime di aiuti

Regime di aiuto per investimenti innovativi e sostenibili proposti da micro e PMI: ecco beneficiari, progetti e spese ammissibili. Previsti contributi conto impianti fino al 60%

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È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 02.04.2022 il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 10.02.2022, inerente l’istituzione di un regime di aiuto per il sostegno, sull’intero territorio nazionale, di investimenti innovativi e sostenibili proposti da micro, piccole e medie imprese, volti a favorire in particolare: 

  • la trasformazione tecnologica e digitale: 
  • la transizione verso il paradigma dell’economia circolare; 
  • la sostenibilità energetica.
Questo articolo è un estratto della Circolare del Giorno 113 del 19.04.2022 "Aiuti investimenti innovativi e sostenibili delle PMI" disponibile anche nell'abbonamento alla Circolare del Giorno di Fiscoetasse

1) Economia circolare: aspetti generali

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 02.04.2022 il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 10.02.2022 inerente l’istituzione di un regime di aiuto per il sostegno di investimenti innovativi e sostenibili proposti da micro, piccole e medie imprese, volti a favorire in particolare la trasformazione tecnologica e digitale, la transizione verso il paradigma dell’economia circolare e la sostenibilità energetica. In pratica, il decreto istituisce un regime di aiuto per il sostegno, nell'intero territorio nazionale, di nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili volti a favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell'impresa, al fine di superare la contrazione indotta dalla crisi pandemica e di orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico. 

Per la concessione delle agevolazioni sono disponibili risorse complessivamente pari a euro 677.875.519,57 di cui:

  • Euro 250.207.123,5 per le Regioni del centro-nord (Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d'Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento);
  • Euro 427.668.396,00 per le Regioni del mezzogiorno (Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).

L'operatività delle disposizioni è subordinata all'autorizzazione da parte della Commissione europea. Sulla piattaforma telematica «Incentivi.gov.it» sono pubblicate le informazioni relative alla misura agevolativa istituita con il provvedimento in commento. 


Prima di entrare nel merito riportiamo le seguenti definizioni:

DNSH

il principio di non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali («Do no significant harm») definito all'art. 17 del regolamento (UE) n. 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio

energia primaria

l'energia prodotta da fonti rinnovabili e non rinnovabili che non ha subito alcun processo di conversione o trasformazione

PMI

le imprese di micro, piccola e media dimensione, come definite dalla raccomandazione della Commissione europea 2003/361/CE del 06.05.2003, dal decreto del Ministro dello sviluppo economico 18.04.2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 238 del 12.10.2005, recante “Adeguamento alla disciplina comunitaria dei criteri di individuazione di piccole e medie imprese” nonché all'allegato I del regolamento GBER

risparmio energetico

 

 

 

 

 

 

la differenza, in termini di energia primaria, espressa in TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) fra il consumo di «baseline» (situazione di riferimento) e il consumo energetico   conseguente alla realizzazione della misura di efficientamento energetico. Tale risparmio è determinato con riferimento al medesimo      servizio    reso, assicurando    una normalizzazione delle condizioni che influiscono sul consumo energetico

zone A

le Regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna

zone diverse      dalle   zone   A

le   Regioni      Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d'Aosta e Veneto


Questo articolo è un estratto della Circolare del Giorno 113 del 19.04.2022 "Aiuti investimenti innovativi e sostenibili delle PMI" disponibile anche nell'abbonamento alla Circolare del Giorno di Fiscoetasse

2) Agevolazioni economia circolare: beneficiari

Per beneficiare delle agevolazioni le PMI, alla data di presentazione della domanda, devono essere in possesso dei seguenti requisiti: 

REQUISITI

A

essere regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel registro delle imprese.  Le     imprese  non  residenti     nel  territorio italiano devono essere costituite secondo le norme di diritto     civile e commerciale     vigenti  nello  Stato     di  residenza  e     iscritte  nel elativo registro delle imprese e, fermo restando il     possesso,  alla data di presentazione della domanda di agevolazione, degli  ulteriori requisiti  previsti     dal  presente  articolo,     devono  dimostrare  la disponibilità  dell'unità     produttiva  oggetto  del     programma   di investimento nel territorio nazionale, alla data di presentazione della prima richiesta di erogazione dell'agevolazione

B

essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali

C

non essere già in difficoltà al 31.12.2019, secondo la definizione di cui all'art. 2, punto 18, del regolamento GBER.  

Questa condizione non si applica alle microimprese e piccole imprese, purché:

  • risulti rispettato quanto previsto dalla lettera b) e 
  • le imprese interessate non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o aiuti per la ristrutturazione

D

trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese, ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi

E

essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi

F

aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero

G

non aver effettuato, nei 2 anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l'unità produttiva oggetto dell'investimento in relazione al quale vengono richieste le agevolazioni di cui al presente decreto, impegnandosi a non farlo anche fino ai due anni successivi al completamento dell'investimento stesso.

Per espressa previsione sono, in ogni caso, escluse dalle agevolazioni le PMI: 

  • nei cui confronti sia stata applicata la sanzione interdittiva
  • i cui legali rappresentanti o  amministratori,  alla   data  di presentazione della domanda, siano  stati  condannati,  con   sentenza definitiva o decreto   penale  di  condanna   divenuto  irrevocabile  o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai  sensi  dell'art. 444 del codice di procedura penale, per  i   reati  che  costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi  della  normativa   in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e  forniture vigente alla data di presentazione della domanda;
  • che abbiano ricevuto e non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla commissione europea;
  • nei cui confronti sia verificata l'esistenza di una causa ostativa ai sensi della disciplina antimafia di cui D.Lgs 159/2011;
  • che si trovino in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche o comunque a ciò ostative. 



Questo articolo è un estratto della Circolare del Giorno 113 del 19.04.2022 "Aiuti investimenti innovativi e sostenibili delle PMI" disponibile anche nell'abbonamento alla Circolare del Giorno di Fiscoetasse

3) Agevolazioni economia circolare:progetti ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi che prevedono la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al piano nazionale Transizione 4.0, attraverso l'utilizzo delle tecnologie di cui all'allegato 1.

Nello specifico, per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all'impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell'ambito della procedura di accesso.

Attenzione va prestata al fatto che, in conformità con i divieti e le limitazioni derivanti dalle disposizioni europee di riferimento, non sono, comunque, ammissibili alle agevolazioni i programmi di investimento

  • inerenti al settore siderurgico, del carbone, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, nonché della   produzione   e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, secondo quanto previsto dall'art. 13 del regolamento GBER;
  • che non garantiscono il rispetto del principio DNSH, verificato sulla base degli orientamenti e delle istruzioni per l'attuazione in sede nazionale degli investimenti per la ripresa e la resilienza, secondo le indicazioni contenute nella circolare RGS-MEF n. 32 del 30.12.2021 e delle eventuali relative successive integrazioni.
  • che prevedono misure di efficientamento energetico predisposte per l'adeguamento a vincoli normativi o a prescrizioni di natura amministrativa, fatti salvi i casi di programmi che generano risparmi energetici addizionali, con un incremento pari almeno al 20% dei valori previsti dai predetti vincoli e prescrizioni. 


  Ai fini dell'ammissibilità alle agevolazioni, i programmi di investimento devono: 

REQUISITI PROGRAMMI DI INVESTIMENTO

prevedere l'utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0 riportate nell'allegato 1. L'ammontare delle spese riconducibili alle predette tecnologie deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma

 

Essere diretti all'ampliamento della capacità, alla diversificazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un'unità produttiva   esistente. ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva

 

essere realizzati presso un'unità produttiva localizzata  nel territorio nazionale e nella disponibilità dell'impresa alla data di presentazione della domanda di agevolazione, fatta  eccezione  per     i programmi diretti alla realizzazione di una nuova unità produttiva, nonché per i programmi  realizzati  da     imprese  non  residenti     nel territorio  italiano,  per     i  quali   l'impresa      interessata   deve dimostrare la predetta  disponibilità alla data di presentazione della prima richiesta di erogazione delle agevolazioni, a pena  di revoca delle agevolazioni

 

rispettare le soglie di importo delle spese ammissibili, fermo restando che i programmi di investimento possono prevedere spese di importo complessivamente superiore alle predette soglie e che, in tale evenienza, la parte eccedente non è oggetto delle agevolazioni di cui al presente decreto: 

  • nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle zone A, spese ammissibili non inferiori complessivamente a euro 500.000,00 e non superiori a euro 3.000.000 e, comunque, all'80% del fatturato dell'ultimo bilancio approvato e depositato (d1); 
  • nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle zone diverse dalle zone A, spese ammissibili non inferiori complessivamente a euro 1.000.000,00 e non superiori a euro 3.000.000,00 e, comunque, all'80% del fatturato dell'ultimo bilancio approvato e depositato (d2)

 

essere avviati successivamente alla presentazione della domanda

 

prevedere un termine di ultimazione non successivo a dodici mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni. Per data di ultimazione del programma si intende la data dell'ultimo titolo di spesa rendicontato e ritenuto ammissibile alle agevolazioni

 


Questo articolo è un estratto della Circolare del Giorno 113 del 19.04.2022 "Aiuti investimenti innovativi e sostenibili delle PMI" disponibile anche nell'abbonamento alla Circolare del Giorno di Fiscoetasse

4) Contributi conto impianti economia circolare: spese ammissibili e non ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, relative all'acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali che riguardino: 

 

SPESE AMMISSIBILI

TIPOLOGIA

  • macchinari, impianti e attrezzature;
  • opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili;
  • programmi informatici e licenze correlati all'utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a);
  • acquisizione di certificazioni ambientali. 

CARATTERISTICHE DELLE SPESE

  • essere relative a immobilizzazioni, materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi che non hanno relazioni con l'acquirente e alle normali condizioni di mercato; 
  • essere riferite a beni ammortizzabili e capitalizzati, che figurano nell'attivo dello stato patrimoniale del soggetto proponente e mantengono la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno tre anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni;
  • essere riferite a beni utilizzati esclusivamente nell'unità produttiva oggetto del programma di investimento; 
  • essere conformi ai criteri sull'ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020;
  • essere pagate esclusivamente tramite bonifici bancari SEPA Credit Transfer ovvero ricevute bancarie (RI.BA.) in modo da consentire la piena tracciabilità delle operazioni. A tal fine, il soggetto beneficiario può utilizzare un conto corrente vincolato ovvero, in alternativa, uno specifico conto corrente ordinario, non necessariamente dedicato in maniera esclusiva alla realizzazione del programma di investimento; 
  • qualora riferite a mezzi mobili, riguardare unicamente quelli non targati strettamente necessari al ciclo di produzione e, pertanto, dimensionati in base all'effettiva capacità produttiva; tali mezzi mobili, inoltre, devono essere    identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell'unità produttiva oggetto del programma di investimento; 
  • nel caso di programmi di investimento diretti alla diversificazione della produzione, superare almeno del 20% il valore contabile degli attivi che vengono riutilizzati, come risultante nell'esercizio finanziario   precedente   l'avvio dell'investimento; 
  • conformi al principio DNSH

SPESE NON AMMESSE

Non sono ammesse le spese: 

  • sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria; 
  • connesse a commesse interne; 
  • relative a macchinari, impianti e attrezzature usati; 
  • per l'acquisto o la locazione di terreni e fabbricati; 
  • di funzionamento, ivi incluse quelle per scorte di materie prime, semilavorati, prodotti finiti e materiali di consumo di qualsiasi genere; 
  • per consulenze e prestazioni d'opera professionale, incluse le spese notarili, fatto salvo quanto previsto al comma 3; 
  • relative alla formazione del personale impiegato dal soggetto proponente, anche laddove strettamente riferita alle immobilizzazioni previste dal programma, imputabili a imposte e tasse;
  • inerenti a beni la cui installazione non è prevista presso l'unità produttiva interessata dal programma; 
  • correlate all'acquisto di mezzi targati; 
  • ascrivibili a titoli di spesa il cui importo sia inferiore a 500 euro al netto di IVA

 I programmi di investimento caratterizzati da un notevole grado di complessità e integrazione tecnico-produttiva possono essere realizzati, in tutto o in parte, anche attraverso il c.d. contratto «chiavi in mano»



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5) Contributi conto impianti economia circolare.

Le agevolazioni sono concesse, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla sezione 3.13 del Temporary framework, nella forma del contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili determinata in funzione del territorio di realizzazione dell'investimento e della dimensione delle imprese beneficiarie. In particolare:

TERRITORI

PERCENTUALE

zone A ricadenti nei territori delle Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia

il contributo massimo è pari al 60% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 50% per le imprese di media dimensione

zone A Ricadenti nei territori delle regioni Basilicata, Molise e Sardegna

il contributo massimo è pari al 50% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 40% per le imprese di media dimensione

ZOne a

nel caso in cui il programma agevolato sia concluso entro 9 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni, è riconosciuta una maggiorazione del contributo pari a 5 punti percentuali, erogata contestualmente all'erogazione del saldo delle agevolazioni

zone diverse dalle zone A

il contributo massimo è pari al 35% per le imprese di micro e piccola dimensione e al 25 per cento delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione

Le agevolazioni di cui al presente decreto non sono cumulabili, con riferimento alle medesime spese, con altre agevolazioni pubbliche che si configurino come aiuti di Stato; ciò, però. ad eccezione di quelle ottenute esclusivamente nella forma di benefici fiscali e di garanzia, e comunque entro i limiti delle Intensità massime previste dalle pertinenti disposizioni del Regolamento GBER.

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