News Pubblicata il 02/11/2020

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Turismo: le misure previste dal Decreto Ristori per agenzie di viaggio e tour operator

di Redazione Fisco e Tasse

Le misure previste dal decreto Ristori per il settore turistico. Nel dettaglio vediamo a chi spettano e a quanto ammontano



L’art 5, comma 2 del Decreto Ristori aumenta la capienza del fondo dedicato al sostegno degli operatori del settore turistico, mettendo a disposizione altri 400 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai 265 milioni già stanziati dal Dl 34/2020 (decreto Rilancio) e dalla relativa legge di conversione 77/2020. 

Il decreto 12 agosto 2020 ha fissato le modalità di ripartizione e assegnazione delle risorse del fondo alle agenzie e ai tour operator, i due decreti adottati il 5 ottobre 2020, viste le modifiche intervenute con il d.l. 104 del 2020, hanno interessato:

Secondo quanto disposto dai suddetti decreti ministeriali, la Direzione generale del turismo ha pubblicato sul proprio sito istituzionale appositi bandi rivolti alle agenzie di viaggio e ai tour operator che esercitano attività di impresa primaria o prevalente identificata dai seguenti codici ATECO:

Vediamo come si calcola il contributo per agenzia di viaggio e tour operator 

Le agenzie e i tour operator presenti sul territorio nazionale sono in numero di circa 10.000. L’intero comparto ha subito una perdita di fatturato in media pari al 90%. 

Ai fini del calcolo del contributo, secondo quanto indicato dall’articolo 3 del d.m. 12 agosto, la Direzione generale Turismo tiene conto:

a) della differenza tra l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi dal 23 febbraio 2020 al 31 luglio 2020 e l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del corrispondente periodo del 2019;

b) dei ricavi riferiti al periodo d'imposta precedente a quello in corso alla data di entrata adozione del presente decreto; 

c) dell’importo del contributo a fondo perduto eventualmente percepito ai sensi dell’articolo 25 del decreto-legge n. 34 del 2020. 

L'ammontare del contributo è poi determinato applicando una percentuale alla differenza tra l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi dal 1 febbraio 2020 al 31 luglio 2020 e l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del corrispondente periodo del 2019 come segue:

a) 20% per i soggetti con ricavi non superiori a 400 mila euro nel periodo d'imposta precedente a quello in corso alla data di entrata adozione del presente decreto;

b) 15% per i soggetti con ricavi superiori a 400 mila euro e fino a un 1 milione di euro nel periodo d'imposta precedente a quello in corso alla data di entrata adozione del presente decreto; 

c) 10% per i soggetti con ricavi superiori a 1 milione di euro e fino a 50 milioni di euro nel periodo d'imposta precedente a quello in corso alla data di entrata adozione del presente decreto; 

d) 5% per i soggetti con ricavi superiori a 50 milioni di euro nel periodo d'imposta precedente a quello in corso alla data di entrata adozione del presente decreto.

Il 9 ottobre 2020 è scaduto il termine per la presentazione delle istanze. Entro la scadenza definita sono state presentate 7.124 domande per una richiesta complessiva di circa € 710.138.620,00.

Guide turistiche e accompagnatori turistici 

Il decreto ministeriale 2 ottobre 2020 aveva destinato 20 milioni di euro per l’anno 2020, del fondo al ristoro di guide turistiche e accompagnatori turistici. 

Ai sensi di tale provvedimento sono beneficiari delle risorse  le guide turistiche e gli accompagnatori turistici titolari di partita IVA che esercitano attività prevalente identificata dal codice ATECO 79.90.20.

Le risorse sono ripartite tra i beneficiari in egual misura, comunque non superiore a 5.000 euro ciascuno, e nel limite della quota di cui all’articolo 1 del decreto 2 ottobre 2020.

Ti potrebbe interessare il pacchetto e-book e circolare intitolato Decreto Ristori 2020 contenente il dettaglio di tutti gli aiuti a sostegno di economia e imprese previsti dal governo

Fonte: Fisco e Tasse



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