News Pubblicata il 07/07/2020

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Smart working: emendamenti al DL Rilancio

Si amplierà ulteriormente per l'emergenza COVID 19 la possibilità di utilizzo dello smart working sia per il lavoro privato che nelle pubbliche amministrazioni



Smart working piu facile per tutti i lavoratori a rischio e per il 50% dei servizi erogati  dalla pubblica amministrazione fino a fine 2020 .

Queste due importanti novità entrate nel testo della legge di conversione del decreto Rilancio che arriva alla Camera per la discussione. Gli emendamenti sono stati infatti  approvati dalle commissioni . Vediamo piu in dettaglio di cosa si tratta.

Il decreto Cura Italia e il decreto Rilancio  hanno  già disciplinato  una modalità di utilizzo dello smart working   per il settore privato in maniera semplificata, a seguito dell’emergenza epidemiologica.

I datori di lavoro infatti   possono adottarlo in ogni rapporto di lavoro subordinato anche in assenza della firma di accordi individuali.

Il decreto rilancio in particolare ha introdotto  lo smart working come diritto a favore dei genitori di figli minori di anni 14, fermo restando il rispetto degli obblighi informativi  su privacy e sicurezza previsti dalla normativa vigente (di cui agli artt. da 18 a 23 della L. 81/2017).

Da ricordare comunque che tale diritto è riconosciuto a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di cassa integrazione a zero ore  o  non lavoratore e che la modalità agile sia compatibile con le caratteristiche della prestazione .

Ora l'articolo 90  viene modificato ampliando questo diritto  anche ai lavoratori maggiormente esposti al rischio di contagio Covid-19 per l'età o perche soggetti ad altre patologie, ad esempio: 

Ricordiamo che per tali casi il decreto Rilancio ha anche disposto una sorveglianza sanitaria eccezionale in collaborazione con INAIL.(Vedi maggiori dettagli nell'articolo Sorveglianza sanitaria COVID la procedura INAIL "

Anche in tale caso, il diritto opera a condizione che la modalità agile sia compatibile con le caratteristiche della prestazione lavorativa.

Una norma analoga viene introdotta all'art. 263 per la pubblica amministrazione. Si prevede infatti con la nuova formulazione del comma 1 , elaborata dalla V Commissione , che fino al 31 dicembre 2020, le pubbliche amminsitrazione  organizzino fino al 50% del lavoro dei propri  dipendenti e l'erogazione dei servizi attraverso la flessibilità dell'orario di  lavoro e la programmazione di appuntamenti  con i propri utenti , anche attraverso  soluzioni digitali  e non in presenza.

In considerazione dell'evolversi della  situazione epidemiologica, con uno o più decreti del Ministero per la  Pubblica amministrazione possono essere stabilite modalità organizzative,  fissati criteri e principi in materia di flessibilità del lavoro pubblico e di lavoro agile, anche prevedendo il conseguimento di precisi obiettivi quantitative e qualitative.

La nuova disposizione sarà efficace dal 15 settembre al 31 dicembre 2020.



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